STEVEN HOLL
fenomenologia
poesia
percezione emonzione
luce Holl considera l’architettura come medium sensoriale, il cui fine è quello di determinare un climax, un’atmosfera capace di indurre emozioni spaziali. “Lo spazio senza luce rimane nell’oblio. nell ’oblio. Le sfumature della luce e le ombre, le loro differenti fonti, l’opacità, la trasparenza, la traslucidità e le condizioni di riflessione e rifrazione si intrecciano per denifire lo spazio.” --Steven Holl
la prima resa spaziale e percettiva dell’edificio dell’edificio è affidata a schizzi prospettici, dove la qualità di trasparenza trasparen za e opacità della luce e dei materiali, vengono rese atttraverso la tecnica dell’aquarello.
Holl propone spazi illuminati da esperienze fenomeniche, sensoriali e percet percettive, tive, concettuali ed emozionali.
AMPLIAMENTO DEL CRANBROOK INSTITUTE OF SCIENCE Bloomfield Hills, Michigan, Stati Uniti 1992-1999
A partire dalla lobby che segna il nuovo ingresso all’Istitutoconcepita come un Laboratorio della Luce, con la varieta di effetti cromatici generati dal passaggio dei raggi solari attraverso vetri sabbiati, smergliati e ondulati -l’osservatore diviene parte attiva di un’esperienza ad un tepo didattica e fenomenologica.
KIASMA MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA Helsink, Filandia 1992-1998
Lo studio attento della qualità dela luce bassa ed orizzontale di questa regione nordeuropea, ha guidato l’orientamento e il disegno dell’edificio allo scopo di ottimizzare e variare il più possibile l’illuminazione delle sale espositive.
NYU DEPARTMENT OF PHILOSOPHY New York, NY, United States 2004-2007
'(...) Inspired by Ludwig Wittgenstein's "Remarks on Colour," Holl created a series of polarizing bars in each level which create the entire colour spectrum from the rays of natural light that pour into the building in which no other colour is in use. These shafts of light penetrate the central floor space through a series of perforated planes tilted gently at unexpected angles. (...) Holl engages these appearances of natural light not only to reproduce these very different shadow patterns, but also to create the condition for our heightened awareness; sensations become an object of the mind. (...) Perception for a moment must forgo what it has learned, what keeps it within the confines of discourse, in order to surrender itself more
profoundly to the object of experience and be possessed by it.'
NYU DEPARTMENT OF PHILOSOPHY New York, NY, United States 2004-2007
Non c’è maniera più efficace per rendere l’atmosfera di bellezza e misticismo di cui è pervaso l’interno della cappella, che citare le parole del critico Yehuda Safran: “ si dice che i begli occhi di Sant’Ignazio di Loyola fossero sempre un po’ velati di lacrime. Qui la luce naturale è attutita..” Attutita, eppure materica, presente, la luce accoglie i fedeli in uno spazio corale ed intimo, in un luogo ad un tempo di comunione e di comunicaizone.
T SPACE Dutchess County, NY March 2010-Oct 3, 2010
Wooden windows, doors and skylights were specifically built for this space. The gallery is reached from the east by a gently sloping wooden ramp, and exited on a wooden ramp through the south elevation which is a large pivoting wall. Light comes from skylights, cut to achieve 25 foot candles of natural light on the walls, eliminate the need for electricity.
VOID SPACE/HINGED SPACE HOUSING Fukuoka, Japan 1989-1991
Un senso esperienziale di passaggio attraverso lo spazio viene sottolineato da tre modalità di accesso, che consentono agli appartamenti di avere l’entrara principale verso l’esterno. Nel passaggio inferiore, il panorama sulla corte invasa dall’acqua e sugli spazi vuoti esposti a nord dinamizza il cammino da parte a parte. Lungo il passaggio a nord, si percepisce un senso di sospensione, con il parco in lontananza. Il passaggio superiore offre un panorama sul cielo e raccoglie la luce direta del sole.
KNUT HAMSUN CENTER Hamarøy, Norway 1994- 2009
(Hamsun’s writings have been particularly inspiring to filmmakers, which is evident in the more than 17 films based on his work.) The building is conceived as an archetypal and intensified compression of spirit in space and light, concretizing a Hamsun character in architectonic terms. The rough white-painted concrete interiors are characterized by diagonal rays of light calculated to ricochet through the section on certain days of the year.