Appunti di organaria Dettati dal M° Sergio Paolini Trascritti da Filippo Manini
Conservatorio G. Verdi - Milano Anno 2007/2008
I Corpi dell’organo e la trasmissione I corpi dell’organo sono generalmente localizzabili in due entità: a- La consolle (che a sua volta si scompone in tastiere, pedaliera, registri e accessori vari) b- Il corpo delle canne,, che può essere unico come pure moltiplicato in più vani con caratteristiche diverse. La trasmissione tra le due entità può essere di tre tipi: 1. Meccanica: con la tastiera si mettono in azione delle leve (il cui insieme forma la catenacciatura) che aprono direttamente le valvole (ventilabri) ( ) per immettere l’aria nelle canne. È la trasmissione più pronta e permette una personalizzazione del tocco, ma difetta di pesantezza soprattutto se si uniscono più tastiere.
2. Elettrica: i tasti aprono o chiudono dei contatti elettrici, la corrente che si muove tramite cavi agisce su un’elettrocalamita che meccanicamente interviene sul ventilabro aprendolo o chiudendolo iudendolo a seconda che si chiuda o apra il contatto con il tasto. La tastiera è sempre pesata in maniera eguale e c’è il vantaggio di costruire consolle mobili. Questo sistema difetta però di impersonalità del tocco e minor precisione e sensibilità rispetto rispetto alla meccanica
3. Pneumatica:: i tasti aprono e chiudono una valvola variando la pressione dell’aria all’interno di un tubo flessibile di piombo collegato ad una valvola finale che va ad agire a sua volta sul ventilabro. Il sistema pneumatico permette leggerezza della tastiera ma presenta diversi inconvenienti come notevoli ritardi, impiego di grandi masse d’aria e difficoltà di manutenzione dovute al difficile controllo della gestione dell’aria nell’eventualità di perdite. perdite
Storia dei tipi di trasmissione Agli inizi la trasmissione fu ovviamente meccanica, e meccanica fu pure la produzione dell’aria dovuta al tiramantici. Dall’800, con Mendelssohn, Mendels l’avvento di una tecnica più pianistica e l’esigenza di maggiori masse sonore portano all’invenzione venzione delle unioni tra vari corpi d’organo. Nel Ne frattempo si sviluppano i primi motori elettrici e l’aria inizia ad essere prodotta da elettroventilatori. elettroventilatori. Tra ‘800 E ‘900 si elaborano dapprima un sistema di trasmissione ibrido meccanico-pneumatico meccanico (la Leva eva Barker) e poi interamente pneumatico. Dagli anni ’20 prende piede il sistema a trasmissione elettrica. Da allora l’elettrica e successivamente l’elettronica hanno influenzato la gestione dei registri e di tutti gli accessori manovrabili dalla consolle, fino ai nostri giorni, nei quali per quanto riguarda la trasmissione è in atto una rivalutazione del sistema meccanico. Gran parte dei nuovi strumenti sono oggi a trasmissione meccanica con la gestione elettronicoelettronico informatica di tutta la parte dedicata ai registri e agli accessori.
Mantici Una pompa (un tempo meccanica a mano, oggi un elettroventilatore) convoglia aria nei mantici. I mantici possono essere di tre tipi: a cuneo, a lanterna, a sacco. Il mantice ha il compito di mantenere costante la pressione dell’aria nell’organo indipendentemente dalla richiesta d’aria. Dal mantice l’aria viene convogliata nel somiere che è praticamente il cuore dell’organo. dell’organo
Somiere È costituito da una cassa di legno no ripartita internamente in canali, sopra la quale poggiano le canne e all'interno della quale confluisce l'aria mantenuta dai mantici a pressione costante. Il somiere riceve infatti i diversi impulsi per l'attacco del suono, uono, provenienti dal tasto. Il Somiere a tiro si ha quando i registri (disposti in file orizzontali) vengono inseriti tramite lo scorrimento di una stecca forata, facendo corrispondere i fori con quelli su cui poggiano la canne relative. Si parla invece di Somiere a vento quando l'inserimento l'inserime avviene mediante lo scorrimento di listelli di legno (pettini) paralleli alle file dei registri, che aprono delle valvoline (ventilabrini) poste sotto a ciascuna canna di un determinato registro.
Canne Le canne sono l’estremità ultima della macchina organo votate alla produzione vera e propria del suono. Si suddividono in due famiglie: -ad anima
corpo
bocca
piede
ne fanno parte i principali, i flauti, i bordoni, le viole; -ad ancia
L’ancia batte sopra di un canaletto ed è fissata in una noce. Il risuonatore è detto tuba. Di questa famiglia fanno parte registri come tromba, oboe, fagotto, clarinetto, corno inglese, bombarda, trombone.
Registri Principali Sono il registro base dell’organo. Le canne sono di diametro medio. Se in metallo hanno un’alta percentuale di stagno. Dei principali fanno parte: il Principale, l’Ottava, la Duodecima, la Decimaquinta e via via l’intera piramide del Ripieno. Flauti Sono formati da canne a diametro fuse in una lega stagno-piombo con alta percentuale di piombo. Tra i flauti troviamo le altezze da 8’, 4’, in duodecima (detto Nazardo), in diciassettesima (per la composizione del cornetto). Nella prima ottava i flauti possono essere in legno.
Bordoni Registro con canne a diametro medio formato da canne in lega stagno-piombo con alta percentuale di piombo. Tra i bordoni sono annoverati il Bordone, il Bordoncino, il Subbasso (registro grave a canna tappata). Viole e Gambe Registro con canne a diametro stretto fuse con alta percentuale di stagno. Sono la Viola, la Gamba, l’Eufonio e il Salicionale. Il Ripieno È il completamento dei principali e fa suonare più file di canne contemporaneamente partendo dalla Decimanona andando, verso l’acuto, a file alternate di V e VIII. Un sistema di ritornelli, diversificato a seconda delle scuole organarie, serve ad ovviare l’intonazione. Nella scuola italiana i ritornelli non sono mai sulle stesse note, il che va a vantaggio dell’impasto sonoro ma a discapito della nitidezza polifonica. Nella scuola tedesca invece i ritornelli cadono sulle medesime note e, grazie anche all’utilizzo di diametri più robusti, viene avvantaggiata la resa della polifonia. Del resto la macchina organo segue le predilezioni musicali della regione geografica dove è concepito. Di per sé il Ripieno è da considerarsi un registro di mutazione producendo un suono diverso rispetto al tasto premuto. Mutazioni Semplici: XII, Flauto in XII (Nazardo), Flauto in XVII Composte: Sesquialtera (XII+XVII), Cornetto (tre file: XII+XV+XVII) Registri battenti Sono registri formati da due o più file della stessa famiglia intonate calanti o crescenti tra loro in modo da creare l’effetto dei battimenti. Vi troviamo annoverati: la Voce Umana (o Fiffaro, già da fine ‘500, facendo battere due principali); Voce Celeste (dell’800, ottenuto con canne a diametro stretto); Coro o Concerto viole; Unda Maris.
Breverrima storia dell’organaria italiana A fine ‘500 troviamo organi tutti per lo più di identica fattura con una tastiera e una pedaliera ridotta, scavezza e a leggio, costantemente unita alla tastiera (raramente con registri indipendenti). La prima ottava della tastiera è sempre corta o scavezza. I registri sono essenziali: Principale, Ottava, XV, Ripieno, Flauto in ottava solo nei soprani, Fiffaro nei soprani. Nel ‘700 si introducono i registri spezzati, divisi cioè tra bassi e soprani, nonchè i registri ad ancia. La spezzatura dipende dall’estensione della tastiera. Essa permette di avere, anche su una sola tastiera, sonorità diverse ma allo stesso tempo riunibili in un unico registro (ad esempio tromba + fagotto) (all’opposto della concezione francese nella quale si tende invece a moltiplicare le tastiere; gli spagnoli invece hanno spezzature che non si combinano). I ripieni vengono divisi per file anche nei comandi dei registri. Appaiono i Contrabbassi o Bassi di rinforzo. Nell’800 viene ampliata la sezione dei registri da concerto come Ottavino, Corno Inglese di 16’, Viola 4’ nei bassi. Si aggiungono numerosi accessori come Campanelli, Sistri, Gran Cassa, Usignolo, effetti battenti come Timballo, Bufera, Rollante. Secondo l’estetica del periodo l’organo doveva riproporre la musica operistica anche durante la messa. Sono stati scritti trattati specifici per come trascrivere arie e ouverture. Padre Davide da Bergamo (Felice Moretti) scrisse ben 1700 opere su questo stile. Nel primo ‘900 a Trento viene decisa una riforma-purificazione della musica organistico-liturgica che si scaglia contro il concertismo operistico imperante nell’800. Cenni sull’organo tedesco L’organo tedesco consta sempre di più corpi separati: Hauptwerk, Oberwerk, Ruckpositiv, Swellwerk. La disposizione delle tastiere in genere rispecchia l’ordine: 1 – Oberwerk (immediatamente sopra la consolle) 2 – Hauptwerk (Grand’organo) 3 – Ruckpositiv (Positivo tergale, molto brillante e preciso) I registri dei pedali in genere sono disposti a torri ai lati, fin da subito sono autonomi ed estesi almeno sulle due ottave più gravi. L’organo tedesco di fatto non ha più avuto un’evoluzione sostanziale. Il Ripieno tedesco (Mixture, Sharff, Zimbel) consta di ritornelli che cadono contemporaneamente sulla medesima nota in tutte le file, ritrovato particolarmente idoneo alla miglior resa polifonica della musica concepita per questi strumenti.