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CORSO DI APNEA - BASI DI FISICA
Ritengo sia più che opportuno fare una rapida carrellata sulle leggi fisiche che entrano in immersione e conoscere le basi del funzionamento del nostro organismo, per analizzare e
sue reazioni in un'immersione in apnea. Senza queste basi sarebbe più difficile capire il si delle tecniche illustrate nella parte pratica. Le leggi fisiche • • • •
Il Principio di Archimede La Pressione La legge di Dalton La legge di Boyle e Mariotte
IL PRINCIPIO DI ARCHIMEDE
"Un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del v fluido spostato"
Si parla di "fluido" in generale, perché il principio funziona anche nell'aria (aerostati), m interessa l'acqua!
Un corpo immerso in acqua occupa un certo spazio e quindi sposta una certa quantità Perché alcune cose galleggiano e altre no? È abbastanza intuitivo che se il corpo immerso p dell'acqua che sposta andrà irrimediabilmente a fondo, mentre se è più leggero galleg galleggerà più o meno sempre in base a questo rapporto. A un oggetto leggerissimo (polis basterà una piccolissima parte immersa per pareggiare il suo peso; un pezzo di legno sarà magari per metà, cioè per quella parte che se fosse acqua peserebbe come tutto l'oggetto. U di ferro andrà sicuramente a fondo, perché il peso (specifico) del ferro è superiore a dell'acqua... ma allora perché le navi galleggiano? Ovviamente perché sono costruite con un che sposta un volume di acqua molto più pesante di tutta la nave!
In piccolo, disponendo di un contenitore graduato, potremmo verificare direttamente affermazioni. Sign up to vote on this title
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trova in natura; da cui si comprende che un'acqua in cui sono disciolti sali minerali, sarà tanto p pesante quanto più aumenta la sua salinità cosicché la spinta di galleggiamento in acqua di mare sa più forte che in acqua dolce.
Anche se con piccole variazioni soggettive, il corpo umano, con i polmoni pieni d'aria, in acqua ha u leggera spinta di galleggiamento. Questa spinta aumenterà se indossiamo una muta, perché con suo spessore aumenterà il nostro volume e quindi il peso dell'acqua spostata.
LA PRESSIONE
Esaminiamo il concetto di pressione (P) riferito ai fluidi. L'essere umano è "progettato" per vivere in un ambiente terrestre, respirando l'aria in cui è immerso. La Terra è circondata dall'atmosfera, cioè dall'aria, che è una miscela composta essenzialmente da Azoto (N - 78%), Ossigeno (O 2 - 21%) e il restante 1% di gas rari tra cui il principale è l'Argon ma che possiamo considerare ininfluenti. L'atmosfera si può considerare come la massa You're Reading a Preview d'aria che ci circonda, per un'altezza di circa 10 Unlock del full access with a free trial. km e siccome anche l'aria pesa, al livello mare la sua pressione (che sullo stesso punto agisce in ogni direzione) è di circa 10Download kg/cm2, With Free Trial quindi circa 1 kg per km di altitudine. Questo vuol dire che, salendo di quota la pressione diminuisce. Le unità di misura adottate per misurarla sono molte, a seconda della branca di scienze che le utilizza di preferenza: 1 atm = 760 mm Hg = 760 torr = 101325 Pa = Sign up to vote on this title 1013,25 mbar, ma a parte i mm di mercurio, Useful Not useful utilizzati soprattutto in passato per il riferimento al barometro, le altre sono praticamente
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LA LEGGE DI DALTON
"La pressione totale esercitata da una miscela di gas, è uguale alla somma delle pressioni pa sarebbero esercitate dai gas se fossero presenti da soli in un eguale volume".
Come abbiamo visto, l'aria è una miscela di gas composta essenzialmente da azoto e ossigen percentuale che per comodità possiamo arrotondare rispettivamente in 80% e 20%. Per enunciato sopra, potremo dire che a un bar di pressione (cioè al livello del mare) l'azoto pressione parziale di 0,8 bar (800 mbar) e l'ossigeno di 0,2 bar (200 mbar).
You're Reading a Preview Questi valori andranno ricordati quando si valuterà come interagiscono in ra pporto alla press Unlock full access with a free trial. sistema cardio-respiratorio. Download With Free Trial
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LA LEGGE DI BOYLE E MARIOTTE
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Espressa dalla formula P x V = K (a temperatura costante, Pressione x Volume = costante ovviamente si riferisce a volumi liberi di modificarsi: un contenitore Download With Free Trial rigido sottoposto a una pression continuerà a mantenere il proprio volume... almeno fino a quando la sua resistenza meccanica consentirà. Proprio per questo medici e scienziati, fino ai primi del '900, ritenevano impossibi l'immersione umana in apnea al di sotto dei 30 m, perché, valutando la resistenza della gabb toracica e i volumi polmonari, prevedevano il suo schiacciamento a quella pressione e la conseguen morte del subacqueo. Posti davanti all'evidenza che invece molti pescatori di spugne raggiungevan quote ben superiori, come in greco Haggi Statti, noto per il recupero dell'ancora della nave "Regin Margherita" con diverse immersioni attorno ai 70 m, i medici approfondirono (è il caso di dirlo!) i lo Sign up to vote on this title studi, arrivando a comprendere uno dei fenomeni più particolari che coinvolgono l'organismo nel useful Useful Not discese molto profonde. Si tratta dello spostamento del sangue dalle zone periferiche del nostr corpo (mani, braccia, piedi, gambe), verso il tronco. Questo movimento di sangue viene chiama
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CORSO DI APNEA - BASI DI FISIOLOGIA
Nel complesso funzionamento dell'organismo, le interazioni fra le varie funzioni e le condizioni a cui siamo sottoposti in immersione vanno capite per evitare rischi che spesso n immediatamente evidenti. In passato, chi affrontava le attività subacquee privo delle con attuali, spesso incorreva in incidenti anche mortali che la medicina dell'epoca non era nem grado di spiegare, quando addirittura non dava indicazioni completamente sbagliate. Ancora del '900 si credeva che la gabbia toracica venisse irrimediabilmente schiacciata a profondità s ai 30m ed era pressoché sconosciuta la manovra di compensazione, con la conseguenza di f rotture dei timpani.
Ricordando le leggi fisiche descritte nella pagina relativa, vediamo quindi di individuare gli ar da analizzare:
Le conoscenze fisiologiche di base • • • • •
La respirazione La circolazione sanguigna La vista L'udito Sincopi e barotraumi
LA RESPIRAZIONE
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La respirazione è un'azione automatica ma controllabile. Una buona respirazione è la base Download With Free Trial buona apnea. L'elemento più importante per la salute delle cellule è l'ossigeno: si può sopravvivere settimane senza cibo, giorni senz'acqua, ma solo pochi minuti senza aria. L'ossigeno è necessario per
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I polmoni sono contenuti e protetti dalla gabbia toracica e separati dagli intestini dal diaframma. L contrazione e l'espansione della gabbia toracica e del diaframma variano il volume polmonar consentendo la ventilazione. La ventilazione si caratterizza per volumi e capacità: •
Volume corrente Volume di aria inspirato ed espirato durante la normale respirazione;
•
Volume di riserva inspiratoria Volume di aria che può essere ulteriormente introdotto dopo un
normale inspirazione; •
Volume
di
riserva
espiratoria Volume di aria
•
•
•
che può essere ulteriormente espirato dopo una normale espirazione; Volume residuo Volume rimanente nei polmoni dopo l'espirazione massima; Capacità vitale Volume che può essere espirato dopo un'inspirazione forzata (la somma di 1, 2 e 3); Capacità
inspiratoria
Volume che può essere inspirato dopo un'espirazione normale (la somma di 1 e 2); •
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Capacità funzionale residua
Volume di aria rimanente nei polmoni al termine di un'espirazione normale (la somma di 3 e 4); •
Capacità polmonare totale
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Volume massimo che può essere contenuto nei polmoni dopo un'inspirazione forzata (la somm Useful Not useful di 1, 2, 3 e 4);
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L'inspirazione avviene per un meccanismo attivo: il diaframma si abbassa e i muscoli inte provocano l'espansione delle costole, determinando un aumento complessivo della capac cavità toracica e di conseguenza una depressione che richiama aria dall'esterno. L'espirazion soprattutto alla componente elastica dei polmoni, che, con il rilassamento dei muscoli inter del diaframma, li fa tornare al volume di partenza.
La respirazione, quando è automatica, (cioè involontaria), viene regolata dagli impulsi ner partono dal bulbo, definito anche midollo allungato, che è la parte più inferiore del Tronco ce e che a sua volta riceve informazioni da barocettori e chemiocettori presenti nei vasi sangui rilevano essenzialmente le concentr CO2.
La massa dei polmoni composta da di alveoli consente di sviluppa superficie di quasi 200 m 2 e può immaginata come una All'interno di ciascun alveolo, attra diramazioni dei bronchioli, arriv inspirata e attraverso le sottilissim alveolari avvengono gli scambi gass sangue. Con un processo osmotic alle differenze di concentrazione You're Reading a Preview l'emoglobina dei globuli rossi cede l Unlock full access with a free trial. carbonica (CO2) prodotta dalle cellu l'ossigeno (O2) presente negli al Download With Free Trial limite minimo perché possa avvenir scambio è di circa 66 mbar di pressione parziale dell'Ossigeno e questo può provocare i p descritti nel capitolo di tecnica.
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LA CIRCOLAZIONE SANGUIGNA
Appurato che respiriamo per avere a disposizione il prezioso ossigeno che serve al nostro organism per sopravvivere... occorre che "qualcosa" lo trasporti e lo distribuisca in tutto il corpo e, già che c' raccolga la spazzatura e la porti allo smaltimento! ;-) Il veicolo è il sangue, per mezzo dei globuli rossi che, tramite l'emoglobina, possono fissare O2 e CO2 percorrendo vene e arterie per raggiungere ogni singola cellula del corpo. Intanto, definiamo che si chiamano arterie tutti i vasi sanguigni che partono dal cuore, muscolo cavo che funge da pompa, diramandosi in sezioni sempre più piccole fino a diventare capillari (sempre arteriosi) che, finito il percorso verso la periferia si trasformano in capillari venosi ingrandendosi sempre di più fino a confluire nelle vene, che sono tutti i You're Reading a Preview vasi sanguigni che arrivano al cuore. Detto questo possiamo individuare Unlock full access with a free trial. due "circuiti" distinti: il grande circolo, che si dirama in tutto il corpo per Download With Free Trial portare il sangue dal cuore verso la periferia e il circolo polmonare o piccolo circolo che porta il sangue "sporco" arrivato al cuore, verso i polmoni dove, grazie alla respirazione, viene ripulito (come visto prima, tramite gli alveoli) e torna al cuore per Sign up to vote on this title ricominciare il giro. Useful Not useful
Rispetto al suo contenuto e alla circolazione principale e relativamente più "visibile" si iniziò chiamare "sangue arterioso" quello ossigenato che circola nelle arterie del grande circolo e pe
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Il cuore è sicuramente il muscolo più importante del nostro corpo e lavora ininterrottam prima della nascita fino alla nostra morte, per pompare il sangue e alimentare tutto l'org Il battito cardiaco è un atto involontario e non controllabile, se non in minima parte... anche che alcuni santoni, dopo una vita di meditazione trascendentale, possano arrivare a rallentar fermarsi. L'automatismo è controllato, come per la respirazione, dai soliti centri bulb reagiscono a situazioni di stress o impegno fisico, accelerando i battiti per preparare o soste lavoro muscolare più intenso. Le reazioni emotive (spavento, rabbia) so no uno stimolo ances fuga o alla lotta (che quindi richiedono energia), mentre uno sforzo intenso o prolun comunque sostenuto per consentire il lavoro muscolare necessario.
Abbiamo detto che il cuore lavora come una pompa e come una pompa è provvisto di cavità s da valvole che consen gestione indipendente circoli. La fase di con (compressione) è dett e quella di dil (aspirazione), Durante la diastole cuore è rilassato, perm al sangue di fluir quattro cavità. Il You're Reading a Preview confluisce dalle ven Unlock full access with a free trial. nell'atrio destro e da polmonari nell'atrio Download With Free Trial Le valvole atrioven sono contemporane aperte e consent passaggio del sangue d ai ventricoli. La diasto circa 0,4 secondi, abbastanza da permettere ai ventricoli di riempirsi quasi complet La sistole comincia con una contrazione degli atrii, della durata di circa 0,1 secondi, che dete Sign up to vote onper thiscirca title 0,3 secondi riempimento completo dei ventricoli. Quindi si contraggono i ventricoli Not useful il sangue po contrazione chiude le valvole atrioventricolari e aprele Useful valvole semilunari; ossigeno viene spinto verso i polmoni, mentre quello ricco di ossigeno si dirige verso tutto attraverso
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LA VISTA La luce attraversando un mezzo trasparente, viene deviata proporzionalmente alla densità del mezzo attraversato (rifrazione). L'aria e l'acqua hanno due coefficienti di rifrazione diversi pari rispettivamente a 1 e 1,33 però la cornea del nostro occhio, a contatto con l'aria, ha lo stesso indice di rifrazione dell'acqua, ciò permette di deviare i raggi luminosi che colpiscono la cornea, in modo tale da esseri messi a fuoco sulla retina, ma se ci immergiamo in acqua, a contatto con la cornea abbiamo un liquido con lo stesso indice di rifrazione pertanto i raggi luminosi non subiscono alcuna deviazione e non vengono messi a fuoco sulla retina ma dietro di essa. La maschera subacquea ricrea uno strato di aria davanti alla cornea, consentendoci una visione nitida, ma si determina comunqe una certa You're Reading a Preview rifrazione dovuta al passaggio dei raggi luminosi Unlock full access with a free trial. attraverso l'acqua, il vetro della maschera e l'aria da essa incamerata, ciò porta a percepire un'immagine più vicina e ingrandita di c irca 1/3. Download With Free Trial Oltre alla rifrazione, anche la diffusione della luce da parte dell'acqua, contribuisce a peggiorare la visione subacquea e la visione dei colori è condizionata dal fenomeno dell'assorbimento: la luce solare penetra con difficoltà nell'acqua e i vari colori si comporteranno in
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L'UDITO
Gli orecchi costituiscono l'organo dell'udito. Il fatto che siano due ci consente di distin provenienza dei suoni, perché il cervello è in grado di valutare l'eventuale differenza del t arrivo dei suoni tra un orecchio e l'altro (milionesimi di secondo) per determinarne la direzion
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Dal punto di vista anatomico l'orecchio è suddiviso intre parti: l' orecchio esterno, costit Useful Not useful padiglione e dal condotto uditivo; l'orecchio medio, che parte dalla membrana timpanica la catena degli ossicini (martello, incudine e staffa) ed è collegato al naso e al retrobocca attra
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Rispetto all'attività subacquea, sono importanti alcune considerazioni legate alle diverse condizioni ambientali. L'acqua è più densa dell'aria e l'impulso sonoro si diffonde molto più lontano e più velocemente. L'udito umano è adatto a captare suoni dai 20 hertz fino a 20mila hz, ma sott'acqua, la capacità uditiva aumenta grazie alla trasmissione ossea tramite l'osso mastoide, arrivando, secondo recenti studi, a sentire suoni e rumori con frequenza pari a 200mila hz (ultrasuoni).
Abbiamo già visto nella parte tecnica gli effetti (e i rischi) della pressione sul timpano e le manovre d compensazione necessarie, ma occorre anche evidenziare che sott'acqua verrà meno una del facoltà dell'udito: distinguere la provenienza dei suoni. In aria, la velocità di propagazione delle ond sonore è di 300 m/sec, mentre in acqua si raggiunge un valore 4 volte e mezzo superiore. Quest annulla la possibilità di apprezzare una differenza di tempi di percezione da un orecchio all'altro e conseguenza la direzione da cui proviene il suono, mentre la maggiore propagazione falsa valutazione della distanza dell'origine, basata sui parametri abituali che paragonano la conoscen You're Reading a Preview del suono all'intensità percepita. Unlock full access with a free trial.
Ne consegue che, pur essendo in grado di sentire "meglio" i suoni, risulta più difficile localizzarli Download With Free Trial quindi aumenta il rischio di non percepire correttamente un eventuale pericolo.
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SINCOPI E BAROTRAUMI
Può essere utile conoscere i principali incidenti in cui può incorrere l'apneista, per il sano p del: "Se li conosci li eviti!". Escludendo gli incidenti "meccanici" quali urti contro gli scogli o le in transito, crampi, ingestione accidentale di acqua, contatto con agenti urticanti o pesci pe qui analizzeremo solo quelli di natura fisiologica o derivanti dalle variazioni di pressione all'immersione.
Sincopi
L'incidente classico da apnea è la sincope, a cui si è già accennato in altri paragrafi e che qui spiegare negli aspetti principali.
Nell'immersione in apnea il subacqueo può contare soltanto sull'ossigeno presente organismo (nei polmoni, nel sangue, nei tessuti) all'inizio dell'apnea. Durante l'imm l'ossigeno gradualmente diminuisce e parallelamente aumenta l'anidride carbonica p dall'attività metabolica dei vari tessuti del corpo umano.
Sarà proprio il graduale accumularsi di CO2 nel sangue a stimolare i centri bulbari cerebrali alla respirazione, che a loro volta stimoleranno nel subacqueo la ripresa della respirazione at le contrazioni diaframmatiche, che però dopo un certo tempo cessano. Queste contraz diaframma vanno dunque considerate dal subacqueo come un utilissimo campanello d' infatti il nostro organismo non può tollerare tassi troppo elevati di CO2 ( ipercapnia) e tass bassi di O2 (ipossia). Al di sopra You're (per laReading CO2) e al di sotto (per O2) di questi valori si avr a Preview sincope respiratoria, con conseguente perdita di coscienza, detta appunto sincope da Unlock full access with a free trial. prolungata. Una sincope di questo tipo normalmente si risolve da sola dopo 30" - 1min, tentativo spontaneo di ripresa della respirazione. È evidentemente essenziale che a questo Download With Free Trial sia qualcuno che ci assite, anche solo tenendoci la testa fuori dall'acqua, perché altriment inspirazione provocherebbe l'entrata di acqua nei polmoni con conseguente anneg Le cause possono essere principalmente due: • •
L'effettivo prolungamento dell'apnea La riemersione da un'apnea in profondità (anche qui comunque troppo prolungata)
Nel primo caso la causa principale è quasi sempre l'attuare, prima dell'apnea, unaipervent Sign up to vote on this title (respirazione forzata) troppo prolungata. L'iperventilazione può essere praticata con metodi Useful Not useful tende comunque ad abbassare il tasso alveolare ed ematico dell'anidride carbonica.
Il sangue quando lascia i polmoni, anche nella normale respirazione, è pressoché saturo d
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Un altro tipo di sincope possibile è quella detta " da idrocuzione", cioè praticamente provocata d uno shock termico per l'ingresso improvviso in acqua dopo essere stati al sole o comunque al cald per lungo tempo. Non si può dire che sia strettamente connesso all'attività dell'apneista, ma comunque utile conoscere questa eventualità nelle nostre uscite al mare.
Da non dimenticare, comunque, di avere sempre un compagno che veglia sul nostro operato: d questo ultimo aspetto può dipendere la nostra vita.
Barotraumi
Si intende barotrauma un trauma fisico dovuto alla pressione. La manifestazione tipic nell'immersione è la rottura del timpano dovuta all'aumento di pressione nella discesa verso fondo, non adeguatamente compensata dalle manovre descritte nel paragrafo di tecnica. Da nota che in caso di difficoltà di compensazione per infiammazione della mucosa e presenza di catarro ch ostruisce le tube, l'inconveniente, anche se più raramente, si può verificare anche in senso invers cioè per estroflessione, se, dopo aver compensato nella discesa, si risale, magari troppo velocemen e l'aria che era stata spinta a forza nell'orecchio medio non riesce più a uscire a causa dell'ostruzion Una seconda causa può essere la presenza di una bolla d'aria nel condotto uditivo (orecchio estern che, liberandosi improvvisamente per un movimento della testa, provoca l'ingresso violento di acqu che battendo sul timpano lo può sfondare per il cosiddetto " colpo d'ariete".
La rottura del timpano, oltre al dolore, provoca l'ingresso di acqua nell'orecchio medio, con possib danni alla catena degli ossicini ed effetti destabilizzanti sull'orientamento e l'equilibrio, con vertigi anche violente. In questi casi, oltre all'intervento del compagno di immersione (!) è utile mantenere You're Reading a Preview controllo e sganciare la cintura di zavorra per riacquistare una spinta di galleggiamento che ci ripo Unlock full access in superficie. Normalmente il timpano si cicatrizza da with soloa free e setrial. non ci sono altri danni l'udito no dovrebbe subire menomazioni rilevanti, salvo una possibile riduzione a causa di rotture Download With Free Trial cicatrizzazioni) ripetute che potrebbero irrigidire la membrana.
Altri inconvenienti dovuti alla mancata o difficile compensazione sono i forti dolori alle cavità osse del cranio (seni frontali e mascellari) o le piccole lesioni capillari all'occhio o alla pelle all'interno del maschera, di cui si è già parlato nella pratica.
In ultimo si può considerare l'eventualità che l'apneista si trovi nella possibilità di prendere aria da u subacqueo con autorespiratore che lo soccorra in profondità facendolo respirare dal suo erogato oppure respiri l'aria rimasta imprigionata sotto la volta di una cavità subacquea. Se poi l'apneis Sign up to vote on this title risale autonomamente, deve ricordarsi che l'aria respirata in profondità, risalendo si espande (legg Not useful Usefullasciar uscire di Boyle) e i suoi polmoni NON sono in grado di contenerla! Bisognerà quella in eccess senza trattenere l'espirazione, per evitare lacerazioni negli alveoli con possibili gravissim conseguenze, quali embolia gassosa traumatica (EGA), danni polmonari e conseguenti emorragie ch
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CORSO DI APNEA - TECNICA
Per comprendere a fondo (!) il motivo di molte delle indicazioni che seguono è utile, indispensabile aver acquisito le nozioni teoriche di base di fisica e di fisiologia riportate nell precedenti. Lo scopo è di puntualizzare su alcuni aspetti della didattica pratica che fondamentali, basandomi su 10 anni di esperienza diretta nella conduzione di questi corsi, qualche consiglio, proporre le mie esperienze e qualche trovata particolare da applicare nella in piscina
A volte potrò sembrare troppo insistente sull'acquaticità e sui movimenti corretti, ma rite muoversi bene in acqua, soprattutto in apnea, non sia solo una questione di estetica, elemento fondamentale per avanzare nell'acqua nel modo più efficace e quindi risparmiare o prolungando lo spazio e il tempo a disposizione. IL CONCETTO DI ALLENAMENTO IN PISCINA
Nei corsi l'attività principale si svolge in piscina, ma è necessario che l'allievo impari ad affr gestire le situazioni che si presenteranno al mare. Capire i problemi e le difficoltà, in un protetto e controllato, aiuterà ad evitare incidenti quando ci troveremo al mare, in situazion prive di assistenza e con scarse possibilità di ricevere aiuti
Voglio aprire una parentesi sul nuoto di superficie che quasi sempre si fa in piscina, defi You're Reading a Preview "riscaldamento". In qualsiasi sport il cosiddetto riscaldamento si fa per impegnare gradualm Unlock full access a free trial.fisica moderatamente più inte muscolatura, accelerando i battiti cardiaci conwith un'attività aumentare la circolazione del sangue e smaltire meglio il carico di acido lattico che si acc Download With Free Trialsport. Ai fini dell'apnea in sé, seguito del lavoro muscolare maggiore richiesto dallo riscaldamento NON è necessario, perché in apnea dovremo cercare di limitare al massimo l muscolare, al fine di ridurre il consumo di ossigeno! Un paio di vasche potrebbero essere acclimatarsi alla temperatura dell'acqua, ma nulla di più. Però l'attività in piscina serve a pr alle immersioni al mare, dove nuoteremo anche per ore per esplorare i fondali e potremmo in presenza di correnti e di onde che ci ostacoleranno. È quindi utile un certo allenamento m e un'abitudine all'uso delle pinne, per cui anche queste vasche (spesso noiosissime) hanno giustificazione... soprattutto quando si fanno usando, appunto, le pinne. Sign up to vote on this title
In piscina vanno quindi sviluppate le basi per una buona apnea, che, Notsenza useful pretese ago Useful permettano di ottenere buoni tempi, resistenza e prestazioni che consentano di dive sicurezza.
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LA RESPIRAZIONE
La respirazione è un'attività automatica, ma controllabile. Come si apprende nella teoria, respirazione è controllata da un sistema di barocettori e chemiocettori che essenzialmente rilevan la presenza di CO2 nel sangue e in base a queste rilevazioni il centro del respiro, nel cervello, regola frequenza e l'ampiezza del respiro. Questo però è un meccanismo adatto ad attività aerobiche, dov l'apporto d'aria è costante e sufficiente a soddisfare le necessità vitali. In apnea, dove la riserva d'ar è quella contenuta nei polmoni al momento dell'immersione e non può essere rinnovata, sa necessaria una respirazione costantemente controllata per tutta la durata degli intervalli tra un discesa e l'altra, al fine di avere sempre condizioni di partenza ottimali per poter prolungar un'apnea, anche in rapporto allo sforzo sostenuto.
Cercando di descrivere in modo semplice i meccanismi che regolano l'apnea, bisogna innanzitut capire che l'iperventilazione, in qualsiasi forma, NON aumenta se non minimamente la disponibili di O 2 (l'emoglobina, respirando normalmente, è già a livelli di saturazione attorno al 96-98%). Quel che cambia è la percentuale di CO 2, che con una ventilazione forzata può ridursi anche di 1/ ritardando così lo stimolo a respirare. La sensazione del neofita quando afferma che gli "manca fiato" già dopo pochi secondi di apnea è dovuta soprattutto ad un cattivo uso della respirazion prima dell'apnea.
Si è disquisito a lungo su forme di iperventilazione e/o respirazione yoga. Probabilmente respirazione yoga è ottima in preparazione, a secco, per un'immersione sportiva da record, ma You're Reading a Preview tecniche yoga relative alla respirazione non sono altro che le tecniche di ventilazione polmona Unlock access with a free trial. ottimali che abbiamo sempre insegnato (io full almeno le ho insegnate) prima dell'arrivo di mod "innovative". Ventilare utilizzando aree polmonari poco interessate nella respirazione automatic Downloaddella WithCO Free Trial consentendo un miglior ricambio ed eliminazione 2 non è un'invenzione orientale! Del res ho troppo rispetto per le antiche culture orientali per apprezzare gli scimmiottamenti fatti occidente, spesso da autentici ciarlatani. Per contro sono ormai noti i rischi di un'iperventilazion forzata e prolungata, che riduce troppo i livelli di CO 2 ritardando i "campanelli d'allarme" de contrazioni diaframmatiche. Io sono abbastanza scettico su queste considerazioni, tut correttissime, per carità, ma che mostrano dei limiti se applicate ad un'attività sportiva di svago. mio parere un buon apneista non ha bisogno di "campanelli d'allarme" per capire quando la su e atten apnea volge al termine... ha bisogno piuttosto dell'abitudine a una Signcostante up to voteconsapevolezza on this title vigilanza sulle sue condizioni fisiche ed emotive. Nuotando in superficie, si osserva il fonda Useful mentre Not useful per decidere dove e quando immergersi, non c'è yoga che tenga e l'unica "tecnica" è un respir profondo (ma non eccessivamente) e costante, attraverso un aeratore non troppo lungo o tropp
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aiuta acomprimere l'addome, migliorando la ventilazione. Bastano 7-8 atti respiratori comp riparte! Questo in alternativa alle normali 4 chiacchiere tra una vasca e l'altra... che non sono modo migliore per prepararsi a un'apnea ;-)
È comunque importante considerare alcuni aspetti "collaterali" legati alla corretta vent aspetti su cui, secondo me, si è fatta molta "letteratura", stabilendo spesso dei dogmi ingiust primo è relativo agli ultimi metri della risalita, che sono sempre i più critici per il crollo della p parziale dell'ossigeno, che può portare alla sincope proprio nella risalita. Di solito si con evitare l'ulteriore sforzo di soffiare via l'acqua presente nel boccaglio per ricominciare a re Questo è corretto, ma bisogna valutare se si è in una situazione estrema, dopo un'apnea pro se ci sono margini che consentono di farlo. Nel primo caso si sputa il boccaglio, nel second necessario (e qui ritorna il discorso sulla coscienza di quello che si sta facendo) e spu boccaglio si è obbligati a respirare alzando la testa, con la bocca a pelo d'acqua, rischiando spruzzo di onda ci "affoghi" proprio mentre, finalmente, facciamo il primo bel respiro polmoni! Una mia abitudine, collaudata in tanti anni di immersioni, è quella di cominciare a (nell'aeratore) circa 1/2 metro prima della superficie. Questo consente di uscire conc l'espirazione senza sforzo e trovarsi con il tubo vuoto (senz'acqua) pronti per un'im inspirazione. Un secondo aspetto è quello del "recupero" dell'aria espirata per compensare la maschera risalita, espandendosi, uscirebbe e andrebbe sprecata. Recuperarla mantenendo una inspirazione dal naso, negli ultimi metri, è forse più un sollievo psicologico ed è possibile solo c'è acqua nella maschera, altrimenti si rischia chea ilPreview rimedio sia peggiore del male. Se usia You're Reading buona maschera da apnea, a volume ridotto, la quantità d'aria sprecata è Unlock full access with a free trial. In ultimo e in relazione a questo discorso, apro una parentesi, ispirata alla visione di tant subacquee che siamo abituati a vedere al cinema o nei telefilm. Invariabilmente vediamo su Download With Free Trial (o semplicemente gente caduta in acqua) che, mentre sono immersi espirano piccole o quantità d'aria. Soprattutto nelle scene di lotta o di spasmodiche risalite vediamo esagerate di bolle uscire dalla bocca di chi già dovrebbe essere in carenza d'aria, con effetto indubb drammatico, ma con grande sconcerto di chi sott'acqua ci va davvero. La "respirazione in livello polmonare, è consentita dagli scambi gassosi alveolari, che necessitano di tut disponibile (quella che abbiamo inspirato in superficie). Buttarla fuori è una manovra i pericolosa (sostanzialmente stupida!).
Sign up to vote on this title Capisco che il motivo di queste scene risiede nel fatto che gli attori in realtà respirano da e Usefulnon Not useful passati (fuori inquadratura) dai subacquei di supporto equindi hanno bisogno di econo
l'aria, anzi, soprattutto in risalita DEVONO lasciar uscire l'aria in eccesso (per l'aumento di vo
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LA RANA SUBACQUEA Senza le pinne lo stile di nuoto più efficace e meno dispendioso è la rana. Tralasciando lo stile agonistico, che, privilegiando la velocità, è più improntato a una forte spinta di braccia, il tipo di rana, anche di superficie, che si pratica per l'apnea deve sempre essere improntato all'ottenimento del massimo risultato con il minimo sforzo. A differenza del nuoto in superficie, dove la bracciata è molto ridotta e serve praticamente solo per dare l'appoggio per sollevare la testa nella respirazione, sott'acqua la bracciata è completa e la spinta risulta in genere leggermente maggiore di quella delle gambe a rana. La passata di gambe comunque deve essere efficace per contribuire all'avanzamento e diventano importanti le pause, esasperate fino quasi all'arresto, per risparmiare le energie e prolungare l'apnea. Una terza cosa, meno appariscente ma altrettanto importante è l’ottenimento di un assetto perfetto, che consente al corpo di restare in perfetto equilibrio idrostatico, consentendo di rivolgere tutta la forza delle You're Reading a Preview spinte al solo avanzamento, Unlock full access with a free trial. senza sprecare energie per non salire verso l'alto o Download With Free Trial raschiare il fondo. Nelle tre figure si vedono rispettivamente 1: la partenza dal bordo, con il caricamento delle gambe e la spinta. 2: dopo la pausa, la bracciata Sign up to vote on this title completa, con la successivaUseful Not useful pausa a braccia lungo i fianchi. 3: il caricamento delle
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LA PINNEGGIATA
Sono abbastanza deluso dalla progressiva faciloneria con cui si insegna e la conseguente p una buona tecnica. Una pinneggiata corretta non è solo questione di eleganza, ma perm avanzare meglio nell'acqua, riducendo lo sforzo e consentendo apnee migliori. Eppure non v istruttori che insistano nel correggere questi movimenti... e quel che è peggio è che nean pinneggiano in maniera corretta!
You're Reading a Preview Sono stufo di vedere in acqua quelli che io chiamo "palombari ciclisti" che "scalciano" ne Unlock full access with a free trial. muovendo le gambe solo dal ginocchio in giù, dimezzando la resa perché piegando il gino porta indietro il tallone, "sfilando" la pinna nell'acqua senza nessuna spinta. Ancor peg Download With Free Trial movimento con i piedi a martello che zappano inutilmente nell'acqua, ma fortunatamente q un difetto che riguarda solo i peggiori autodidatti. Il movimento corretto è dunque a gambe t non rigide) con i piedi distesi che "pennellano nell'acqua, spingendo in entrambe le Anche in verticale è ridicolo e faticoso "pestare" con un movimento "a bicicletta" che, o ridicolo a vedersi è anche poco produttivo in termini di spinta, perché, alzando il ginocchio con il piede a martello, come se si salisse una scala) si provoca una spinta negativa nell'acqu verso il basso) e spingendo con la pianta del piede la spinta è molto inferiore a quella del distesa e che effettua il corretto movimento a "pennello"Sign a gambe distese. up to vote on this title
useful Useful Notpinneggiare In sostanza, in generale, ma principalmente per l'apnea, non serve con fo pinneggiare BENE!
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LA CAPOVOLTA
Chi non sa nuotare ha paura, essenzialmente, di "andare a fondo". Chi si affaccia all'attivit subacquea, invece, si rende subito conto che, chi più chi meno, tutti galleggiamo e "andare a fondo non è così facile come sembra. L'errore più comune in questi tentativi e quello di cercare di "tirar sotto" a forza di braccia e, in più, sbattendo forsennatamente i piedi quando ancora non son immersi, schizzando tutti i vicini e... spaventando i pesci! ;-)
La capovolta invece va fatta bene, soprattutto per scendere senza sforzo e quindi senza bruciar inutilmente ossigeno, che è il combustibile per lo sforzo muscolare. Come certo avrete constatat quello che spinge il corpo sott'acqua è ESCLUSIVAMENTE il peso delle gambe che vengono sollevat You're Reading a Preview in verticale fuori dall'acqua. Per ottenere questo ci si avvale di un movimento ben preciso det "capovolta". Unlock full access with a free trial.
Senza pinne si usa la capovolta in raccolta, con leWith pinne quella Download Free Trial a squadra; in entrambe il prim movimento da fare è, paradossalmente, di sostentamento, con le braccia che spingono (invece tirare) da dietro e dall'alto verso il basso e avanti, per dare l'appoggio necessario per effettuare un semirotazione, rimanendo inizialmente in superficie, e poter distendere le gambe in alto, sul verticale del tronco, nel momento in cui quest'ultimo si troverà perpendicolare alla superficie con braccia puntate verso il fondo. Nella capovolta in raccolta il movimento delle braccia è p "avvolgente" e parte dal sostentamento in verticale (a rana), con una mezza bracciata in avanti pe aiutare la rotazione del corpo; in quella in squadra (dalla posizione orizzontale) baste Sign up to vote on this title semplicemente portare le braccia distese lungo i fianchi e spingerle, sempre distese, in avanti pe Useful Not useful dare l'appoggio al tronco che si piega a 90 gradi. In entrambi i casi, alla fine della rotazione, il tronc si troverà perpendicolare alla superficie e le braccia distese in avanti, sulla stessa linea. A quest
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LA COMPENSAZIONE
All'aumentare della profondità e quindi della pressione, tutte le parti comprimibili, sia del c dell'attrezzatura, supiscono una riduzione di volume. Riguardo al corpo tutte le cavità contenenti aria sono coinvolte. L'effetto più evidente si ha nel timpano, che si introflette dolorosamente perché l'aria contenuta nell'orecchio medio comprimendosi, non si oppone più alla pressione esterna in aumento. Anche le cavità (seni) del cranio (soprattutto frontali e paranasali) subiscono questa pressione, ma se i canali ossei di comunicazione tra di loro sono liberi, non ne risentiamo. Per ovviare a questi problemi si esegue la manovra detta "compensazione". Fisiologicamente ci può essere una maggiore o minore facilità soggettiva a compensare; c'è chi ha la fortuna di avere canali di comunicazione sempre liberi e ampi e chi ha una minore p ma, in presenza di sintomi da raffreddore e infiammazione delle vie respiratorie, può difficoltoso (e doloroso).
La manovra più banale e comunemente usata (Valsalva, dal nome del medico che usava tecnica per espellere le sostanze purulente dall'orecchio medio in caso di otite), consiste ne Reading dei a Preview tappato il naso, comprimendo, conYou're la contrazione muscoli addominali, una piccola quanti come per espirare. Quest'aria, non potendo uscire naso, Unlock full access withdal a free trial. si insinua nelle cavità in comun col retrobocca (tube di Eustachio) e va a compensare timpano e seni facciali. Presenta il d coinvolgere un certo sforzo muscolare e polmonare nell'esecuzione. Questo può essere risc Download With Free Trial certe condizioni, ma se si ha l'accortezza di eseguirla senza aspettare di essere al limite de (con un maggiore divario di pressione da bilanciare) in genere non comporta inconv Una manovra un po' più complessa e difficile da spiegare, che prende il nome da 2 pionie subacquea italiana (Marcante-Odaglia) ed è conosciuta a livello internazionale col nome di ' Frenzel ', sfrutta sia il movimento sia la pressione: la lingua chiude il collegamento con i p iniziando un movimento simile alla deglutizione e in seguito fungendo da pompa, verso l'a esercitare la spinta pressoria verso l'orecchio medio. Anche questa manovra, come il Val Sign up to vote on this title effettua con le narici chiuse e, richiedendo un'esecuzione più elaborata, va imparata con u Useful Not useful pratica. Passando ora all'attrezzatura, i problemi si concentrano nella maschera, generando il co
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Fino a un certo punto (nei primi 2 metri) questa elasticità è in genere sufficiente ad ottenere un pressione interna uguale a quella esterna, ma, esaurita la possibilità di ridurre il volume interno, pressione interna resterà quella che è, mentre quella esterna continua ad aumentare (2). Ques depressione all'interno della maschera fa sì che i fluidi (sangue, muco) del corpo, che è comunqu esposto alla pressione esterna, tendano ad essere risucchiati nella maschera, che funge appunto d ventosa. Ciò può provocare la rottura dei vasi capillari più superficiali (dell'occhio o della pelle, soprattutto dove è compressa dal bordo della maschera), che non provoca gravi conseguenze, ma resta fastidiosa e lievemente You're Reading Previewperché impressionante. È comunque evidente che la causa è LAaDISCESA, in risalita la maschera si allontana dal viso, NON perché una qualche Unlock full access with a free trial. misteriosa entità la "tira" in fuori, ma perché l'aria al suo interno, aumentando di volume, la spinge ritornare alla situazione iniziale. Per essere più chiari, il fraintendimento probabilmente deriv Download With Free Trial proprio dall'accostamento all'immagine della ventosa. Se pensate al comune stura-lavandini, manovra che si fa con quella "ventosa" è diversa: prima si comprime forzatamente, FACENDO USCIR l'aria dai bordi, poi si esercita una forte TRAZIONE MECCANICA dal manico, creando la depression che aspira. Dalla maschera, aria NON ne esce, mentre si schiaccia, perché lo schiacciamento è dovu alla spontanea riduzione del volume interno. Quindi, se scendendo non superiamo il punto 'autocompensazione', risalendo si ritorna alla condizione iniziale, senza alcun effetto ventos Ovviamente a questo inconveniente si rimedia facilmente soffiando piccole quantità d'aria dal nas Sign up to vote on this title (3) MENTRE SI SCENDE (ma guarda un po' il caso!) e quest'aria "aggiunta" uscirà da sol Useful Not useful Per espandendosi in risalita e sfuggendo dai bordi della maschera. inciso, paradossalmente, quest significa che in quel momento la pressione interna alla maschera è SUPERIORE a quella esterna
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L'ATTIVITÀ SUBACQUEA
Applicando le conoscenze teoriche descritte nelle pagine dedicate a fisica e fisiologia, vedre nella discesa in profondità, la pressione dell'acqua che agisce su tutta la superficie c determina la riduzione di volume di tutte le cavità deformabili contenenti gas, principalm cavità toracica, che si riduce con l'innalzamento del diaframma e la compressione delle Interviene poi un meccanismo (detto blood-shift ) che aumenta la concentrazione di sangue alveolare, contrastando lo schiacciamento... ma questo è un discorso che riguarda pro notevoli e che qui non interessa approfondire. L'aumento della pressione esterna, nell'immersione, si traduce in un aumento della pressione dell'aria alveolare e cioè delle singole pressioni parziali dei gas che la compongono (Legge di Dalton). Tralasciando l'azoto, l'aumento di pressione parziale di O2 non potrà che consentire il mantenimento della saturazione di ossigeno del sangue per un periodo più lungo mentreYou're Reading a Preview l'aumento della CO2, da valoriUnlock full access with a free trial. iniziali minimi, sarà poco influente e aumenterà in rapporto al lavoroDownload With Free Trial muscolare nel tempo trascorso senza ricambio. Teoricamente quindi, ad una certa profondità, l'apnea potrebbe prolungarsi più che in superficie... ma bisogna risalire per respirare! Qui si nasconde il pericolo maggiore, Sign up to vote on this title perché risalendo, diminuisce la Useful Not useful pressione esterna e quindi anche quella parziale dell'O2. Da 10 m
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m (e considerando il consumo per farlo) supponiamo arrivi a 300 mbar. Rimaniamo sul fondo u certo tempo e consideriamo che scenda a 120... è ancora più che sufficiente agli scambi alveola (fino a 66), ma se a questo punto risaliamo (consumandone un altro po') questo valore crol rapidamente a 50, un livello insufficiente all'ossigenazione alveolare. Ma torniamo alla pratica...
Appena scesi sotto la superficie, in apnea, il problema principale è muoversi con il minor dispendio energie (quindi minor consumo di ossigeno). Gli obiettivi possono essere la semplice esplorazione l'esecuzione di un qualsiasi "lavoro" subacqueo. Nel primo caso si cercerà di coprire la maggi distanza possibile ottimizzando pinneggiata e assetto per ottenere il miglior risultato con il minim sforzo. La pinneggiata sarà lenta e ampia (un po' più ampia che in superficie) oppure a delfino. S vicini al fondo si dovrà fare attenzione a non sollevare, con la pinneggiata, nuvole di sedimenti ch diminuiranno la visibilità (soprattutto a chi eventualmente ci seguirà). Nel caso si debba eseguire u lavoro specifico (spedare un'ancora, recuperare qualcosa), l'attenzione sarà rivolta a raggiunge velocemente il punto su cui operare e valutare quanto prolungare la permanenza, in rapporto al profondità, allo sforzo da sostenere e alle condizioni soggettive del momento. A volte, trattener pochi secondi in più, può essere molto rischioso per quanto detto prima.
Dal punto di vista della sicurezza si insiste giustamente sulla necessità di non essere mai da so consiglio spesso disatteso soprattutto da chi pratica la caccia subacquea, ma fondamentale pe evitare gran parte dei rischi. Vorrei puntualizzare comunque su alcuni aspetti di questa procedur You're Reading a Preview prima di tutto, se ci si immerge in coppia, le discese vanno alternate. Mentre uno scende l'altro controlla costantemente dalla superficie, della Unlockapprofittando full access with a free trial.pausa per recuperare con un ventilazione corretta e facendo attenzione soprattutto agli ultimi metri della risalita del compagno. Withprestazioni, Free Trial ma questo, secondo me, non dice spesso che i due apneisti 'devono' Download avere le stesse fondamentale (anche se aiuta), in quanto la maggior parte degli incidenti avvengono appunto risalita. Piuttosto è importante curare l'assetto, che deve essere sempre leggermente positivo. corpo libero questo avviene naturalmente, ma se si indossa una muta o un corpetto bisogner regolare l'eventuale zavorra in modo da mantenere comunque una spinta leggermente positiva g da almeno 3 m di profondità. Considerando che, con lo schiacciamento, la galleggiabilità della muta riduce scendendo, SE si dispone di una buona capovolta, è preferibile un buon galleggiamento superficie, che risulta anche riposante nelle pause. Sign up to vote on this title
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Se si deve effettuare un lavoro faticoso, come spedare un ancora, è meglio farlo in più ripres piuttosto che prolungare uno sforzo e poi trovarsi in debito di ossigeno. Una prima discesa p
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L'ATTREZZATURA
Per la zavorra (che si può anche non usare) ritengo sufficienti le considerazioni fatte prima: v (di volta in volta) secondo il proprio galleggiamento, che varia in relazione all'uso di una m anche dell'acqua in cui ci si immerge: dolce, salata (e di differente salinità).
Una capovolta ben fatta permette di scendere senza sforzo anche con un buon galleggi iniziale e quest'ultimo aiuta a non affaticarsi nel nuoto di superficie (e quindi a recuperare Ovviamente deve avere un sistema di sgancio rapido! Quello che ho sempre usato io vecchissima fibbia della Tigullio (che non ho più visto in commercio) che permette, con un s movimento del pollice, uno sgancio veramente immediato e senza scorrimento della cintu
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fibbia. Ce n'è anche un modelo più recente (della Poseidon) che consente anche una reg istantanea della lunghezza, ma, utilizzando in apnea mute più sottili e non superando i compressione non rende necessarie queste regolazioni, per cui l'ho destinata alle immersion bombole. La sostanza è che questi tipi di fibbie danno una maggiore sicurezza di pote sganciate velocemente. Per inciso... non mi e mai capitato di avere necessità di sganciarla! ;-)
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La maschera dovrà essere a ridotto volume interno. Evitare assolutamente le tipiche maschere d "bombolari", con grandi vetri, spesso anche laterali, che danno la sensazione di una migliore visibilit ma comportano grossi volumi da compensare. Per evitare che la maschera si appanni i vetri (intern dovranno innanzi tutto essere ben puliti.
Abbondano i consigli su cosa usare come antiappannant una patata tagliata, il dentifricio, appositi spray (questi escluderei, perché possono essere irritanti) ... secondo m il metodo migliore rimane quello della propria saliva! sputa nella maschera PRIMA di bagnarla, si sparge la sali su tutta la superficie interna del vetro (ho visto gente ch sputava sull'esterno dei vetri!), si sciacqua ed è fatt Bisogna considerare che anche la differenza di temperatu facilita la condensa. Se si è accaldati e ci si immerge acque fredde è più facile l'appannamento. È quindi meglio "rinfrescare" anche il viso prima indossare la maschera. Collegato alla maschera è importante l'aeratore. Diametro grande (~2,5 cm boccaglio morbido, curva di raccordo flessibile. Su quest'ultimo aspetto vorrei spezzare una lancia favore del tanto criticato corrugato. Io ho sempre usato quello! Se rimane un po' d'acqua, si ferm nelle pieghe del corrugato; quando ho usato quelli lisci, spesso quel po' d'acqua mi finiv direttamente in gola! ;-)
Il coltello... Non serve per epiche lotte con gli squali e non è un vezzo da "macho". Non si usa qua mai, ma se rimaniamo impigliati in una You're lenza oReading in una a Preview rete può salvarci la vita! Ovviamente deve essere Unlock full access with a free trial. affilato come un rasoio (un coltello che non taglia è un pezzo di ferro inutile!). Va fissato preferibilmente al Free Trial Download With polpaccio, c'è chi dice che è meglio all'interno (è meno facile che si impigli in qualcosa), ma io ritengo sia più difficile raggiungerlo (ed estrarlo) quando serve e lo tengo all'esterno.
L'ultimo importante elemento dell'attrezzatura è il pallone segnasub. A parte il fatto che è richiest per legge, svolge due importantissime funzioni: segnalare la nostra presenza in acqua ad eventua imbarcazioni in transito e fornire un punto di appoggio e galleggiamento in caso di difficolt Bisogna purtroppo osservare che la dilagante ignoranza di chi va per mare è sempre la caus Sign up to vote on this title principale degli incidenti. Ogni anno si registrano morti e feriti colpiti dalle eliche di motosca Useful Not useful nonostante i segnali e le cautele di chi si immerge. Spesso non si riconosce (o non si vede) la bo segnasub o addirittura si passa tra la boa e il nuotatore, agganciando la cima di collegamento con
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FISIOLOGIA SENSORIALE
Allenamento Apnea
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questo caso, invece di andar dritti, si faranno deviazioni inconsapevoli. La maschera osc ottiene semplicemente coprendo l'interno del vetro con nastro isolante.
Capovolte con la tavoletta. Si utilizza una normale tavoletta in polistirolo per nuoto e s ottimizzare la capovolta (sia a squadra con le pinne, sia in raccolta, senza). Per riuscire a vi spinta di galleggiamento della tavoletta e immergersi, la capovolta DEVE essere perf superficie della tavoletta può essere usata come timone per impostare il corretto assetto di d
Nuoto subacqueo con la tavoletta. Fatta la capovolta, o meglio, partendo dal bordo sfrut superficie della tavoletta per immergersi, muovendola come se si volesse raccogliere una p sabbia davanti ai piedi, si può iniziare a nuotare in orizzontale. Brevi tratti possono anche ess anche a corpo libero, ma sono particolarmente stancanti. Anche qui, più che nella capo superficie della tavoletta aiuterà (come un'ala) a contrastare la spinta di galleggiamento. Se sa muoversi in orizzontale avanzando veloci, sarà impossibile non venire a galla se si rallenta tropp
Però l'esercizio a cui sono più affezionato e del quale penso di poter rivendicare la paternità è qu ho chiamato scherzosamente " caccia alla cernia".
Piccolo inciso: ai tempi in cui era più in voga la caccia subacquea, la cernia era impropriamen "pesce assassino" per la quantità di subacquei morti nel tentativo di estrarla dalla tan l'avevano colpita. Nella foga e nello sforzo di recuperare il pesce colpito, incastrato in anfratto, si rimaneva quei secondi di troppo che poi portavano alla sincope. Questa circ aggiunta al fatto che i cacciatori spesso si immergevano da soli, gelosi dei loro siti e delle "lor provocava spesso tragici incidenti. You're Reading a Preview Ma veniamo all'esercizio. Unlock full access with a free trial.
Si fa in squadra. Maggiore è il numero dei partecipanti e più semplice sarà. Download With Free Trial L'ideale è in 4: in 3 è molto faticoso (e dura poco) in 5 si smette per "noia", ma se qualcuno interrompe prima diventa subito più impegnativo. L'obiettivo è portare una tavoletta (polistirolo) sul fondo e trattenerla alternandosi nelle discese per dare il Sign up to vote on this title cambio a chi la tiene. È essenziale una buona coordinazione e il Useful Not useful mantenimento di una tempistica costante. Chi trattiene la tavoletta sul fondo non deve costretto a farlo per più di 10" (parlo di 5 m, se la profondità è inferiore l'esercizio ha meno se
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