CONTENUTO 1 . Il mondo dei Sogni Lucidi 2 . Preparazione per l'apprendimento dei Sogni Lucidi 3 . Svegliarsi nel Mondo dei Sogni 4 . Addormentarsi Consapevolmente 5 . La costruzioni dei Sogni 6 . Principi e Pratica dei Sogni Lucidi 7 . Avventure ed Esplorazioni 8 . Prove per la vita 9 . Problem-Solving creativo 10 . Superare gli Incubi 11 . La Cura del Sogno 12 . La vita è un sogno : Preannuncio di un mondo più ampio Postfazione: L'Avventura Continua Appendice: Esercizi Supplementari
Esercizi: 1 : Il Mondo Dei Sogni Lucidi Il tuo attuale stato di coscienza 2 : Preparazione per l'apprendimento dei Sogni Lucidi Catalogazione dei tuoi sogni Definizione degli obiettivi per il successo
Tempo di programmazione per il sogno lucido Il rilassamento progressivo Il rilassamento “dei 61 punti” 3 : Svegliarsi nel mondo dei sogni Tecnica dei test della realtà Potenza della tecnica di risoluzione Tecnica dell’intenzione Tecnica di riflessione dell’intenzione Formazione della memoria prospettica Tecnica MILD Tecnica dell’autosuggestione 4 : Addormentarsi Consapevolmente Tecnica di immagini ipnagogiche Respirazione rilassata Potere della Visualizzazione: Tecnica del punto bianco Potere della Visualizzazione: Tecnica del punto nero. Tecnica della Fiamma nel Fiore di Loto Tecnica del contare fino al sonno Tecnica dei Corpi Gemelli Tecnica del corpo unico Tecnica del corpo che non esiste 5 : La costruzioni dei Sogni Schemi che ci portano al di là delle informazioni date 6 : Principi e Pratica del Sogno Lucido La tecnica di filatura La televisione del sogno Incubazione del sogno lucido Filatura di una nuova scena del sogno Cambiare canale 7 : Avventure ed esplorazioni Come elaborare la tua avventura Tu sei l'eroe 8 : Prove per la vita Allenamento nel sogno lucido Esibirsi di fronte al pubblico del sogno
9 : Problem-Solving creativo Problem-Solving nel sogno lucido Creare una “fabbrica di sogni lucidi” 10 : Superare gli Incubi Conversare con i personaggi del sogno Ri-sognare incubi ricorrenti 11 : La Cura del Sogno Cercare opportunità di integrazione 12 : La vita è un sogno: Preannuncio di un mondo più ampio Cercare il meglio. Postfazione: L'Avventura Continua Appendice: Esercizi supplementari Comprendere il valore del rafforzamento della volontà Allenarsi alla Visualizzazione
Ringraziamenti Non possiamo dire quanto dobbiamo ai nostri predecessori; senza gli sforzi di tante altre persone, questo lavoro non sarebbe stato possibile. Grazie a tutti, conosciuti e sconosciuti. Desidero ringraziare particolarmente tutte le persone che ci hanno scritto le loro esperienze con i sogni lucidi, specialmente quelli di cui abbiamo riportato i racconti. Sarebbe stato impossibile ottenere da tutti le autorizzazioni, quindi abbiamo usato solamente le iniziali, anziché i nomi completi. Grazie anche a Joanne Blokker, Charles Brandon, L’istituto Fetzer, il dottor Oscar Janiger, la Fondazione Monteverde, e Jonathan Parker dell'Istituto di Sviluppo Umano per il sostegno, finanziario e non, che ha reso possibile questo libro. Grazie ai dottori William Dement e Phil Zimbardo per il loro incoraggiamento. Il nostro agente, John Brockman, ha già guadagnato la sua percentuale. Grazie a Laurie Cook, Dorothy LaBerge, Michael LaPointe, K. Romana Machado e Judith Rheingold per aver letto le bozze del libro e aver dato preziosi suggerimenti. Cheryl Woodruff ha fatto molto lavoro di editing per rendere il libro più intelligibile. Muskil Gusha ha dato il suo solito contributo. Infine, Lenny Levitan merita di essere riconosciuto come co-autore per tutto il lavoro e l’impegno che ha svolto per questo libro.
Capitolo 1 IL MONDO DEI SOGNI LUCIDI Le Meraviglie dei sogni lucidi Mi resi conto che stavo sognando . Ho alzato le braccia e ho cominciato a volare (in realtà, è come se mi stessero sollevando). Io, rosa, nel cielo nero che si mescola all’indaco, al viola scuro, al lavanda, al bianco, poi ad una intensa luce brillante. Per tutto il tempo che ero in volo, in sottofondo c’era la musica più bella che io abbia mai sentito, creata da voci più che da strumenti. Non ci sono parole per descrivere la gioia che provavo. Molto delicatamente, mi abbassai di nuovo a terra. Ho avuto la sensazione di essere arrivato a un punto di svolta nella mia vita e di aver trovato la mia strada. Il sogno, la gioia che ho vissuto, era una sorta di ricompensa, o almeno così pensavo. Scivolai di nuovo nel mondo della veglia lentamente e dolcemente, con la musica che riecheggiava nelle mie orecchie. L’ euforia durò parecchi giorni, la memoria, per sempre. ( A. F. , Bay City , Michigan) Ero in piedi in un campo all’aperto, quando mia moglie puntò in direzione del tramonto. Guardai e pensai: "Che strano , non ho mai visto prima colori come questi.”. Poi mi resi conto: “Sto certamente sognando.” Non avevo mai provato prima una tale lucidità e una tale sensazione, i colori erano così belli e il senso di libertà mi esaltava, e ho iniziato a correre attraverso questo dorato campo di grano, bellissimo, agitando le mani e urlando a squarciagola, “Sto sognando, sto sognando!”. Improvvisamente, cominciai a svegliarmi, deve essere stata l’emozione. Appena mi resi conto di quanto era appena accaduto, ho svegliato mia moglie e le disse “L’ho fatto, l’ho fatto!”. Ero cosciente mentre sognavo, e per me il sogno non sarà mai più la stessa cosa”. Sembra divertente, vero? Solo “assaggiare” una sensazione come questa ci può far interessare; è la libertà, credo , è la libertà di avere veramente in controllo del nostro universo. ( D. W. , Elk River , Minnesota ) Sto studiando per diventare un musicista professionista (suono il corno), e volevo superare la mia paura di suonare davanti alla gente. In diverse occasioni ho provato l’autoipnosi, sognando ad occhi aperti e rilassando completamente il corpo e la mente prima di andare a dormire. Mi sono concentrato sul desiderio di avere un sogno in cui suonavo davanti ad una grande folla, ma senza essere nervoso o ansioso. Alla terza notte in cui ripetevo l’esperimento, ho avuto un sogno lucido in cui mi esibivo in un recital, da solista, senza accompagnamento, presso la “Orchestra
Hall” di Chicago (un posto dove avevo già suonato prima, ma insieme ad un’orchestra). All’inizio ero ansioso, ma ogni nota che suonavo mi faceva sentire sempre più fiducioso. Ho suonato perfettamente un pezzo che avevo sentito solo una volta prima (e che non avevo mai provato a suonare), e l’ovazione del pubblico rafforzava la mia fiducia. Quando mi sono svegliato, ho provato il pezzo che avevo suonato nel sogno. Esercitatomi, già il giorno dopo lo suonavo quasi perfettamente. Due settimane (in cui ho avuti altri sogni lucidi) dopo, ho eseguito la Quinta Sinfonia di Shostakovich, con l’orchestra. Per la prima volta, il nervosismo non ha influenzato il mio modo di suonare, e la performance è andata molto bene. (J. S. , mt. Prospect , Illinois ) Cose strane, meravigliose, e anche impossibili, accadono regolarmente nei sogni, ma la gente di solito non si rende conto che queste cose accadono perché stanno sognando. Di solito non significa sempre, anzi ci sono eccezioni molto significative. A volte, i sognatori riescono a capire la causa di quegli avvenimenti bizzarri, e il risultato è che sognano lucidamente, come le persone che hanno raccontato la propria storia qualche rigo fa. Rafforzata la consapevolezza che il mondo che stiamo vivendo è una creazione della nostra immaginazioni, i sognatori lucidi possono influenzare coscientemente il risultato dei loro sogni. Possono creare e trasformare oggeti, persone, situazioni, mondi, anche se stessi. Senza essere vincolati dal mondo familiare della realtà fisica e sociale, si può fare l’impossibile. Il mondo dei sogni lucidi offre un palcoscenico più vasto della vita ordinaria, in cui fare tutto ciò che è immaginabile, dal frivolo al sublime. Si ci può divertire in grandi festival, si possono raggiungere le stelle, o viaggiare in terre misteriose, semplicemente scegliendo di farlo. Possiamo provare, come alcuni stanno testando, a usare il sogno lucido come strumento di “problem solving”, di auto-guarigione, di crescita peronale. Oppure si potrebbero esplorare alcune implicazioni, come insegnano alcune antiche tradizioni, o cercare la nostra identità più profondo, come suggeriscono alcuni moderni psicologi. Il sogno lucido è noto da secoli, ma fino a poco tempo fa era un fenomeno raro e poco conosciuto. Le mie ricerche scientifiche e personali, insieme ai risultati di altri studiosi del sogno sparsi in tutto il mondo, hanno cominciato a far luce su questo insolito stato di coscienza durante la notte. Recentemente, questo nuovo campo ha catturato l’attenzione della gente comune, al di fuori della comunità di ricerca scientifica, perché gli studi hanno dimostrato che con una formazione adeguata tutti possiamo imparare ad avere lucidità nei sogni. Ma perché ci sono persone interessante ad imparare come essere consapevoli nei propri sogni?
Secondo la mia esperienza e la testimonianza di migliaia di altri sognatori lucidi, questo tipo di sogni possono essere straordinariamente vividi, intenzi, piacevoli ed esilaranti. Le persone che sognano lucidamente frequentemente, considerano questa esperienza come tra le più belle della loro vita. Se i motivi fossero solamente questi, il sogno lucido sarebbe certamente piacevole, ma sarebbe solamente un banale intrattenimento. Tuttavia, come molti hanno già scoperto, è possibile utilizzare i sogni lucidi per migliorare la qualità della propria vita durante la veglia. Migliaia di persone mi hanno scritto a Stanford per raccontarmi come stanno usando le conoscenze e le esperienze acquisite nei sogni lucidi anche nella vita non onirica. Anche se i dettagli dell’arte pratica e della scienza del sogno lucido stanno iniziando ad emergere da poco, e l’uso sistematico del sogno lucido come strumento psicologico è ancora agli inizi, la maggior parte della persone possono tranquillamente utilizzare le conoscenze disponibili sui sogni lucidi per esplorare se stessi. Probabilmente le uniche persone che non dovrebbero sperimentare questi sogni sono coloro che non sono in grado di distinguere tra la realtà e le costruzioni della loro immaginazioni. Imparare a sognare lucidamente non ti farà perdere la capacità di distinguere tra veglia e sogno. Al contrario, il sogno lucido ti fa diventare ancora più consapevole.
Perchè un altro libro? In “Lucid Dreaming” avevo già raccolto le conoscenze disponibili in materia da fonti antiche e moderne. Dopo la pubblicazione di quel libro, decine di migliaia di persone mi hanno scritto descrivendo le loro esperienze e le loro scoperte, e ho ricevuto alcune richieste di informazioni pratiche sui sogni lucidi. In risposta a tali richieste, ho deciso di collaborare ad un nuovo libro di Howard Rheingold. Howard ha scritto ampiamente su temi quali la creatività e il rapporto tra stato cosciente e stato onirico. “Exploring The World Of Lucid Dreaming” è un programma di autoapprendimento, un manuale che descrive passo dopo passo come imparare ad avere sogni lucidi e come utilizzarli al meglio. Per imparare ad esplorare i sogni e arricchire la propria vita grazie alla lucidità onirica, ognuno può scegliere il ritmo più adatto alla propria vita. In questo libro potrete leggere vari esempi di sogni lucidi reali, estratti dalle lettere inviatemi a Stanford, come le tre che ho citato all’inizio di questo capitolo. Questi aneddoti offerti dagli esploratori dei sogni non professionisti non possono costituire una prova alle teoria scientifiche del sogno lucido, che necessitava di una sperimentazione controllata e curata, ma possono offrire una inestimabile fonte di ispirazione per chi vuole continuare l’esplorazione del mondo
del sogno lucido. Da “Lucid Dreaming”, il mio gruppo di ricerca ha continuato il suo lavoro di ricerca a Stanford, attraverso rapporti universitari, mappature mentali, e esperimenti con onironauti (“Navigatori dei sogni”) volontari, e ha formulato varie tecniche per indurre, prolungare e controllare i sogni lucidi e il loro studio. Questo libro si basa su una serie di conoscenze in merito, comprese queste ricerche, gli insegnamenti dello Yoga del Sogno tibetano, e il lavoro di altri scienzati. Le indagini dello psicologo tedesco Paul Tholey, che ha condotto studi sui sogni lucidi negli ultimi 20 anni, sono state particolarmente utili nello scrivere questo libro.
Il Nostro Approccio Questo libro vuole presentare, passo dopo passo, tutto quello che dovreste sapere per imparare ad avere sogni lucidi. Ci sono tutte le numerose tecniche ed esercizi, ma l’efficacia di ogni esercizio dipenderà dalla vostra psicologia e fisiologia individuale. Provate voi stessi i vari esercizi, e vedete ciò che funziona meglio per voi. La struttura di base del libro è la seguente: sarete guidati tra i preparativi per imparare ad avere sogni lucidi, le tecniche sono descritto in modo molto chiaro, e viene mostrato come il sogno lucido si può applicare alla vostra vita. Se si seguono diligentemente, le tecniche di induzione dovrebbero significativamente aumentare la frequenza dei vostri sogni lucidi. Il capitolo 5 presenta il background scientifico pertinente e vi aiuta a comprendere la teoria e le basi delle varie applicazioni pratiche. Gli altri capitoli descrivono come utilizzare i sogni lucidi per migliorare la proprio vita, sia nella veglia che nel sonno. Gli esempi selezionati dal nostro catalogo di sogni lucidi illustrano ciò che altre persone hanno raggiunto, e vi mostrano alcune delle potenzialità del sogno lucido. Per quanto ne sappiamo, questa è la prima volta che sono state rese disponibili al grande pubblico delle istruzioni dettagliate sui sogni lucidi. Tuttavia, non è facile imparare il sogno lucido rapidamente, solamente sfogliando questo libro. Come la maggiorparte delle altre cose che vale la pena imparare, il sogno lucido richiede uno sforzo. La motivazione è un requisito preliminare essenziale, devi volerlo fare veramente e ti devi esercitare per il tempo necessario. Se perseverate con esercizi e procedure, siamo sicuri che aumenterete e potenzierete i vostri sogni lucidi e le vostre conoscenze.
Profilo del Libro
Questo capitolo esamina le ragioni per cui vorrai imparare ad avere lucidità nei tuoi sogni e descrive il contenuto di questo libro capitolo per capitolo. Capitolo 2 : "Preparazione per l'apprendimento dei Sogni Lucidi” Fornisce le necessarie informazioni sul sonno e aiuta a superare eventuali indecisioni che potresti avere sui sogni lucidi e che potrebbero inibire il vostro progresso. Allo stesso tempo, vi aiuterà a familiarizare con i vostri sogni. Imparerete come iniziare un diario dei sogni e come aumentare il ricordo di essi. Dovreste essere in grado di ricordare almeno un sogno per notte prima di tentare le tecniche di induzione per i sogni lucidi. Quando si dispone di un diario dei sogni con più voci, sarete pronti a costruire un catalogo dei sogni. In questo indicherete i tratti caratteristici dei vostri sogni, che potreste usare come indizi onirici. Capitolo 3 : " Svegliarsi nel Mondo dei Sogni " Illustra le tecniche per comprendere che sei in un sogno direttamente nel sogno stesso. Le due principali tecniche presentate sono la tecnica della riflessione, che si basa sul mettere in discussione se sei sveglio oppure no, e la MILD, tecnica che ho usato per imparare a fare sogni lucidi a volontà. La MILD vi insegna a ricordarvi di accorgervi che state sognando. Capitolo 4 : " Addormentarsi Consapevolmente " Descrive le tecniche per entrare nello stato di sogno lucido direttamente dallo stato di veglia. Capitolo 5 : " La costruzioni dei Sogni " Fornisce una solida preparazione sulle origini e sulla natura dei sogni, e discute dei sogni lucidi nel contesto dei sogni in generale. Capitolo 6 : "Principi e Pratica del Sogno Lucido" Vi mostra come ottenere il controllo sul sogno: come rimanere in un sogno lucido, come svegliarsi quando si desidera, e come manipolare ed osservare il mondo dei sogni. Oltre a spiegare metodi di allenamento sui sogni, discute i vantaggi insiti nell’avere un ruolo aperto, flessibile, e non di totale comando dei sogni lucidi. Capitolo 7 : " Avventure ed Esplorazioni "
Mostra come è possibile utilizzare il sogno lucido per sentirsi appagati e soddisfare i propri desideri. Sono forniti esempi e suggerimenti per esplorare nuovi mondi o avere emozionanti avventure nei vostri sogni, e mostra come si possono legare le vostre avventure oniriche alla crescita personale. Capitolo 8 : "Prove per la vita" Spiega come il sogno lucido può essere uno strumento pratico per preparare la propria vita della veglia. Il sogno lucido può essere usato come un “simulatore di volo” per la vita, un modo in cui sperimentare nuovi modi di vivere e particolari competenze. La pratica nello stato onirico può contribuir ad avere una maggiore esperienza, a migliorare le prestazioni, e ad approfondire la comprensione della vita della veglia. Capitolo 9 : "Problem-Solving creativo" Discute sul sogno lucido come fonte feconda di creatività per l’arte, la scienza, il business e la vita personale. Diversi esempi mostrano come le persone hanno usato il sogno lucido per trovare il nome per il proprio nascituro, per riparare la auto, e capire concetti matematici astratti. Capitolo 10 : " Superare gli Incubi” Consente di utilizzare i sogni lucidi per affroontare e superare paure ed inibizioni, che possono impedirci di ottenere il massimo dalla tua vita. I sognatori lucidi sono in grado di sconfiggere gli incubi, e così facendo possono trasformare le peggiori situazioni immaginabili in situazioni decisamente migliori. Capitolo 11 : " La Cura Del Sogno" Mostra come i sognatori lucidi possono ottenere una personalità più sana. I sogni lucidi possono aiutare coloro che hanno conflitti irrisolti del passato, con amici o parenti defunti, o conflitti e relazioni attuali. Inoltre, nei sogni lucidi, possiamo imparare a rendere flessibile la nostra mente. Visto che nel sogno nulla può farci male, possiamo cercare di risolvere i nostri problemi in modo insolito, questo ci aiuta ad aumentare il nostro repertorio di comportamenti possibili nel mondo reale, diminuendo la possibilità di rimanere bloccati in situazioni che non sappiamo affrontare. Capitolo 12 : " La vita è un sogno: Preannuncio di un mondo più vasto "
Questo capitolo fa un passo oltre l'applicazioni di sogni lucidi alla vita quotidiana, e mostra come i sogni lucidi possono essere utilizzati per raggiungere una comprensione più completa di se stessi e la propria relazione con il mondo. Nel sogno tu sei chi la tua mente ti dice di essere, e capire questo può aiutare a vedere fino a che punto il vostro io della veglia è limitato dalla realtà. Esempi di esperienze trascendentali nei sogni lucidi mostrerà una direzione per scoprire i propri mondi interiori. Il libro si conclude con una postfazione (“L’avventura continua”), in cui vi invito a partecipare al Lucidity Institute, una società dedicata a promuovere la conoscenza sulla natura e sulle potenzialità del sogno lucido.
La Vita è Corta Prima di entrare nel vivo del manuale per avere sogni lucidi, diamo uno sguardo più da vicino ai motivi per cui vorrai imparare ad avere coscienza nei sogni. I potenziali benefici tratti dal sogno lucido sono sufficienti a giustificare il tempo e lo sforzo necessario per raggiungerlo e padroneggiarlo? Noi pensiamo di si, ma se continuate a leggere potreste decidere da soli. Proverbialmente, e innegabilmente, la vita è breve. A peggiorare le cose, dobbiamo spendere tra un quarto e metà della nostra vita dormendo. La maggior parte di noi ha l’abitudine di farsi controllare dai nostri sogni. Dormiamo, senza pensare, ma avremmo molte migliaia di opportunità per diventare consapevoli e vivi anche nel sonno. Attraverso i nostri sogni possiamo fare un uso migliore della nostra vita? Non solo sprechiamo parte del nostro tempo finito dormendo, ma ci perdiamo avventure che potrebbero arricchire le nostre esperienze e la nostra vita! Acquisendo la lucidità nei nostri sogni, non solo tutto ciò che possiamo fare nei sogni si può aggiungere alle nostre esperienze, ma si può anche migliorare la vita della veglia, attraverso l’esercitazione della nostra mente. “I sogni sono un serbatoio di conoscenze ed esperienze”, scrive il buddista tibetano Tarthang Tulku, eppure spesso non vengono considerati come veicoli per esplorare la realtà. Nello stato di sogno il nostro corpo è a riposo, ma riesce a vedere, a sentire, e anche ad imparare. Quando facciamo un buon uso dei nostri sogni, è come se raddoppiassimo la durata della nostra vita, vivendo duecento anni anziché un centinaio!
La mente umana è in grado di trasportare dallo stato del sogno a quello della veglia, non solo le conoscenze ma anche gli stati d’animo. Quando ci risvegliamo con gioia da un meraviglioso sogno lucido, anche il nostro umore nella veglia è illuminato da sentimenti di felicità, e non c’è da sorprendersi. Un vivido esempio ci è fornito dalla testimonianza di una giovane donna, che ha avuto il suo primo sogno lucido dopo aver letto un articolo sull’argomento. Dopo aver realizzato che stava sognando, ha cercato di ricordare i consigli nell’articolo, ma l’unica cosa che le venne in mente era una sua vecchia nozione sull’esperienza finale del sogno lucido. Lei si sentiva in una “sensazione beata di fusione con i colori e la luce”, che continuò in un “orgasmo totale”. Dopodichè, è tornata nello stato di veglia “galleggiando dolcemente” e con un “sentimento di gioia spumeggiante”, che è durato per una settimana o più. Questa sensazione positiva che il sogno lucido porta dallo stato onirico alla veglia p un aspetto molto importante. I sogni, sia quelli che ricordiamo che quelli che non ricordiamo, spesso definiscono il nostro umore al risveglio, e a volte anche per una buona parte della giornata. Proprio come un sogno “cattivo” può farti sentire come se ti fossi alzato “dalla parte sbagliata” del letto, un bel sogno può dare sensazioni positivi e aiutano ad iniziare la giornata con fiducia ed energia. Ciò è particolarmente valido per i sogni lucidi. Forse stai ancora pensando, “I miei sogni sono già interessanti così come sono. Perché dovrei fare uno sforzo per aumentare la mia consapevolezza in esso?”. Se è così, potete prendere in considerazione un tradizione insegnamento mistico che sostiene che la maggior parte degli uomini sono addormentati. Quando a Idries Shah, un preminente maestro Sufi, è stato chiesto di dire “un errore fondamentale dell’uomo”, egli rispose: “E’ pensare di essere vivo, quando sta semplicemente dormendo nella sala d’attesa della vita”. Il sogno lucido può aiutarci a capire le parole di Shah. Una volta che hai avuto l’esperienza di renderti conto che stai sognando, e che le vostre possibilità nel sogno sono illimitate, puoi ben immaginare come sarebbe una simile realizzazione nella vita della veglia. Come disse Thoreau, “La nostra vita più vera è quando siamo svegli nei sogni.”
L’Esperienza del Sogno Lucido Se si ha mai avuto un sogno lucido, si possono trovare difficoltà nell’immaginare cos’è e com’è. E infatti per sapere veramente le sensazioni che si provano bisogna provarlo, ma è comunque possibile farsi un’idea delle esperienze confrontando quelle che si hanno nel sogno lucido e quelle che si hanno nel mondo della veglia,
ovvero quello in cui siete in questo momento! Il seguente esercizio vi guiderà attraverso un tour del vostro stato di veglia quotidiana. Spendete circa un minuto su ciascuno dei passaggi. ESERCIZIO : IL VOSTRO STATO ATTUALE DELLA COSCIENZA 1 . GUARDA Diventa consapevole di ciò che vedi: nota tutto – le forme variegate e vivaci, i colori, i movimenti, le dimensioni, , tutto il mondo visibile. 2 . ASCOLTA Diventa consapevole di ciò che senti: concentratevi sui vari suoni, fate sentire alle vostre orecchie le varie intensità, qualità tonali, discorsi o musica. . 3 . TOCCA Diventa consapevole di ciò che tocchi: le proprietà (liscio, ruvido, secco, appiccicoso, o bagnato), il peso (pesante, leggero, solido, o vuoto), il piacere o il dolore che ci da toccarlo, il calore, e tutto il resto. Nota come si sente il corpo in questo momento, stanco, energico, rigido, flessibile, e così via. 4 . GUSTA Diventa consapevole di ciò che gusti: assaggia un certo numero di diversi alimenti, o cerca di ricordare vividamente i gusti di varie pietanze. 5 . ODORA Diventa consapevole dei profumi che senti: odore di corpi caldi, di terra, di incenso, di fumo, di profumi, caffè, cipolle, alcool, il mare… Ricorda e immagina il più vividamente possibile come sono. 6 . RESPIRA Partecipa alla respirazione. Un attimo fa probabilmente non eri neanche consapevoli della vostra respirazione, anche se hai inspirato ed espirato almeno cinquanta volte mentre facevi questo esercizio. Trattieni il respiro per alcuni secondi. Lascialo andare. Ora prendi un respiro profondo. Sii cosciente del tuo respiro e nota che lo puoi modificare deliberatamente. 7 . SENTI LE EMOZIONI
Diventa consapevole dei tuoi sentimenti. Ricorda la differenze tra rabbia e gioia, serenità ed eccitazione, e tante altre emozioni. Riesci a sentirlie come reali? 8 . PENSA Diventa consapevole dei tuoi pensieri. Che cosa hai pensato mentre facevi questo esercizio? Che cosa stai pensando in questo momento? I pensieri ti sembrano reali? 9 . L’ “IO” Diventa consapevole del fatto che nel mondo ci siete anche voi. Come ha osservato William James, il vedere, sentire e pensare sono le fondamente dell’esperienza. Tu non sei quello che vedi, senti o pensi, eppure hai queste esperienze. Tu sei consapevole, tu sei al centro del tuo universo multidimensionale, ma non sempre te ne rendi conto. Ripeti l’esercizio brevemente, con questa differenza: man mano che si passano i vari aspetti dell’esperienza, sii consapevole che sei tu che stai notando questi aspetti: sei tu che vedi la luce, che ascolti il suono, che senti al tatto… 10 . LA CONSAPEVOLEZZA DELLA CONSAPEVOLEZZA Infine, diventa consapevole del fatto che sei consapevole. Normalmente, la consapevolezza si concentra sugli oggetti che sono al di fuori di noi, ma noi stessi possiamo anche essere oggetti della consapevolezza, e non solo soggetto. Nelle esperienze ordinarie, sembra che ci siano limiti distinti della consapevolezza. Nell’eternità, ci dicono i mistici, siamo tutti portatori di una consapevolezza illimitata che è la fonte stessa dell’essere. Qui, l’esperienza non può essere espressa dal linguaggio.
Sogno Lucido e Mondo della Veglia Come ti senti dopo aver riscoperto la ricchezza del vostro stato di veglia in relazione alla vostra esperienza di sogno lucido? Molto di quello che hai appena osservato riguardo il tuo attuale mondo della veglia vale anche per il mondo dei sogno. Se stai sognando, puoi sperimentare un mondo multisensoriale ricco come il mondo che stai esplorando in questo momento. Puoi vedere, ascoltare, gustare, pensare, ed essere, proprio come puoi fare adesso.
La differenza fondamentale è che il mondo multisensoriale in cui vivi durante il sogno viene dall’interno e non dall’esterno. Durante la veglia, la maggior parte di ciò che percepisci corrisponde a persone realmente esistenti, oggetti ed eventi del mondo esterno. Poiché gli oggetti di veglia esistono indipendentemente dalla tua mente (a meno che non segui la filosofia idealistica, nota del traduttore), essi sono relativamente stabili. Per esempio, puoi leggere questa frase, chiudere il libro, riaprirlo a questa pagina, e notare che la frase non è cambiata. Ma, come vedrai nel capitolo 3, nel sogno non vale la stessa cosa. In quanto non c’è una fonte esterna da cui partire per costruire il tuo mondo esperienziale, i sogni sono molto più mutevoli rispetto al mondo fisico. Se tu fossi in un sogno lucido, la tua esperienza del mondo sarebbe ancora più diversa rispetto alla vita della veglia. Prima di tutto, sai che è tutto un sogno. A causa di ciò, il mondo intorno tenderebbe a riorganizzarsi e trasformarsi ancor più del solito in un sogno. Cose “impossibili” potrebbero accadere, e il “palcoscenico” del sogno, anziché scomparire una volta che sai che è “irreale”, potrebbe aumentare la propria chiarezza e brillantezza fino a lasciarti a bocca aperta. Se sei completamente lucido, ti puoi rendere conto che l’intero mondo del sogno è una tua creazione, e da questa consapevolezza potrebbe venire una esaltante sensazione di libertà. Niente leggi esterne, della società o della fisica, possono vincolare la tua esperienza, e puoi fare qualsiasi cosa la tua mente riesca a concepire. Ispirato, potresti volare per i cieli, potresti affrontare qualcuno o qualcosa che hai evitato, puoi scegliere un incontro erotico con il miglior partner auspicabile, puoi visitare un caro defunto a cui hai voglia di parlare, puoi cercare di conoscere meglio te stesso per diventare più saggio. Coltivando la consapevolezza nei tuoi sogni, e imparando ad usarli, è possibile aggiungere più coscienza e più vita, alla tua vita. Nel processo, puoi anche divertirti, puoi viaggiare, puoi approfondire la conoscenza e la comprensione di te stesso. Svegliandoti nei tuoi sogni, puoi “svegliare” la tua vita.
Capitolo 2 PREPARAZIONE PER L’APPRENDIMENTO DEI SOGNI LUCIDI Come Imparare
Molte persone sperimentano i primi sogni lucidi dopo poco tempo dall’aver letto o aver sentito qualcosa su di essi. Questa particolarità può essere simile alla “fortuna del principiante”: persone che hanno sentito che si potevano fare sogni lucidi, e gli hanno fatti. Per la curiosità che ti ha spinto a comprare questo libro, magari avrai già avuto un sogno lucido o due, ma probabilmente non avrai imparato ad averli ogni volta che vuoi. In questo capitolo ti fornirò conoscenze e competenze di base di cui avrai bisogno per praticare le tecniche per l’induzione che descriverò nei seguenti capitoli. Prima di partire all’esplorazione del mondo del sogno lucido, è necessario conoscere alcuni fatti di base sul cervello e il corpo nel sonno. Poi, cercherò di dissipare le perplessità che potrebbero costituire dei “blocchi mentali” ed impedirti di diventare consapevole nei sogni. Il primo passo per l’apprendimento della capacità di fare sogni lucidi è tenere un diario dei sogni e migliorare il tuo ricordo dei sogni. Il diario dei sogni ti aiuterà a scoprire come sono i tuoi sogni. Il passo successivo sarà quello di utilizzare la tua collezione di sogni per trovare particolarità (“Dreamsigns”) che compaiono abbastanza spesso nei tuoi sogni e che possono essere usati come indizi affidabili per capire che sei in un sogno. L’inventario dei Dreamsigns ti aiuterà a far funzionare le tecniche di induzione presentate nei capitoli 3 e 4. Quando avrai familiarità con i tuoi sogni ordinari, e avrai imparato a diventare lucido più o meno spesso, sarai pronto per provare alcune delle applicazioni descritto nei capitoli successivi. Ma prima, è importante che ti concentri sull’apprendimento delle competenze preliminari e le informazioni di base necessarie per diventare un sognatore lucido. Non puoi scrivere poesie se non sai l’alfabeto…
Cervello dormente, Mente sognante A volte ci si chiede da cosa derivi la necessità del sonno. Perché “usciamo da noi stessi” per otto ore al giorno su 24? Alcune risposte probabili sono per ripristinare il corpo e la mente, oppure per non rischiare di finire nei guai durante le ore di buio. Ma per risolvere il mistero si ci deve porre una domanda ancora più difficile: Cosa significa essere svegli? Una definizione molto basilare di essere svegli è essere consapevoli. Ma consapevoli di che cosa? Quando si parla di sonno e di veglia, ci riferiamo alla consapevolezza del mondo esterno. Tuttavia, solitamente durante il sonno si è inconsapevoli del mondo esterno, ma ciò non esclude che si possa diventare consapevoli (e quindi
“risvegliarsi”) in un mondo all’interno della mente. Ci sono diversi gradi di veglia, i sognatori lucidi che sono più consapevoli della loro reale situazione, sanno che stanno sognando quindi sono “svegli nei loro sogni”. I sostenitori dei metodi tradizionali per raggiungere una coscienza superiore parlano di “risveglio”, cioè di un aumento della consapevolezza del proprio ruolo nel cosmo. Ma come si fa a diventare “consapevoli?” La consapevolezza negli organismi biologici è una funzione del cervello. Gli organi sensoriali rilevano informazioni (luce, suono, calore, consistenza, odore) nel mondo e le trasmettono al cervello. Il cervello interpreta le informazioni e le sintetizza in una concezione di ciò che sta accadendo nel mondo esterno. Il cervello con cui viviamo il nostro mondo, interno od esterno che sia, è il prodotto dell’evoluzione biologica. Nel corso delle migliaia di milioni di anni da cui esiste l’esistenza sulla Terra, gli organismi viventi sono stati selezionati dall’evoluzione e da Madre Natura col concetto del “mangiare o essere mangiato” e della “sopravvivenza del più adatto”. I più semplici organismi unicellulari non conoscono niente finchè non si ci imbattono: se si imbattono in una “preda”, quindi del cibo, lo inghiottono. Se si tratta di un “predatori”, vengono inghiottiti. Ovviamente questo è un modo pericolosamente ignorante per cercare di rimanere in vita. Sapere cosa sta succedendo intorno a voi ha un enorme valore di sopravvivenza, e le varie creature hanno gradualmente evoluto i propri organi di senso, affinchè possano predire se devono avvicinarsi o meno a qualcosa nel loro ambiente, senza dover imbattersi in essa. Nel corso di miliardi di generazione, gli organismi hanno sviluppato sistemi nervosi sempre più sofisticati e capacità affidabili e precise per percepire l’ambiente e controllare le proprie azioni. Il nostro cervello ha un modello in continuo aggiornamento riguardo a quello che succede nel mondo, e ci aiuta a predire ciò che potrebbe accadere in futuro. Questo pronostico richiede l’utilizzo di informazioni acquisite precedentemente per andare al di là delle informazioni attualmente disponibili. Se sei una rana e vedi un piccolo oggetto scuro volare, le informazioni che sono state incorporate nel cervello della rana attraverso l’evoluzione permettono di prevedere che l’oggetto è commestibile e –zip! Hai mangiato una mosca. Oppure, se vedi una grande ombra sul bordo del fiume, le informazioni acquisite consentono al cervello della rana di prevedere il pericolo e –plop! Le rane non percepiscono il mondo come lo percepiscono gli uomini (complessi schemi di colore, luci, ombre,
movimenti che ti fanno identificare alberi, fiori, uccellini, increspature in acqua…) e probabilmente il mondo delle rane è composto da elementi semplici, come “piccoli oggetti volanti” (cibo), “grande oggetto in avvicinamento” (pericolo), “calore piacevole” (luce del sole), o “suono attraente” (il verso della rana dell’altro sesso). Sebbene il cervello umano è molto più complesso di quello della rana, esso funziona sugli stessi principi di base. Il tuo cervello ha il compito di modellare il mondo così bene che non si è consapevoli del fatto che si sta realmente modellando qualcosa: si guarda con gli occhi, e si vede. L’esperienza della percezione visiva sembra così semplice come guardare fuori da una finestra e vedere quello che c’è. Tuttavia vedere, ascoltare, sentire o percepire attraverso uno qualunque dei sensi è un modello di modellazione mentale, una simulazione della realtà. I contenuti della tua coscienza, ovvero le tue esperienze attuali, sono costruite e dipendono dal vostro cervello, e dipende da ciò che si sta facendo e dalle informazioni pertinenti attualmente disponibili.
La Mente nel Sonno Se sei sveglio e impegnato in qualche tipo di attività (leggere, camminare, ecc), il tuo cervello riceve attivamente gli input sensoriali dall’ambiente esterno, che insieme con la tua memoria, forniscono la materia prima da cui si costruisce un modello del mondo. Mentre sei sveglio e attivo, questo modello riflette accuratamente il tuo rapporto con il mondo eterno. Se sei sveglio ma fisicamente inattivo, gli input sensoriale verranno dall’interno anziché dall’esterno. In un certo senso, il tuo pensiero diventa indipendente da stimoli esterni, e la tua mente vaga, sognando ad occhi aperti. Una parte della tua mente sta modellando mondi che potrebbero essere diversi da quelli reali. Eppure, si tende a mantenere un modello ridotto del mondo esterno, e la tua attenzione ne può facilmente rimanere “intrappolata”, se ci sono segni di pericolo. Nel caso del sonno, l’input sensoriale proveniente dall’esterno è così poco che il cervello smette di costruire un modello del mondo reale, e quando la mente è attiva abbastanza da creare un modello, quello che si viene a creare è in gran parte indipendente da ciò che accade nel tuo ambiente; in poche parole, sogni. Ma il cervello che dorme non sempre va a creare un modello multidimensionale del sonno. A volte semplicemente sembra che pensi, o comunque fa molto poco. Le differenze di attività mentale durante il sonno dipendono prevalentemente dal cervello del dormiente. Il sonno
non è uno stato uniforme passivo e distaccato dal mondo, come pensavano gli scienziati fino al XX secolo. Ci sono due tipo distinti di sonno: una fase di quiete ed una fase attiva, che presentano differenze biochimiche, fisiologiche, psicologiche e comportamentali. Per definire e differenziare i due stati, si misurano le onde celebrali (attività elettriche misurate al cuoio capelluto), i movimenti oculari e il tono muscolare. La fase di quiete si adatta abbastanza bene alla definizione comune del sonno come uno “stato di riposo”: la mente fa ben poco, si respira lentamente e profondamente, il metabolismo è al minimo, e vengono liberati gli ormoni della crescita facilitando i processi di riparazione cellulare. Quando si viene svegliati in questa fase, si ci sente disorientati e difficilmente si ricorda di aver sognato. E’ possibile osservare questo stato nei gatti e nei cani, quando dormono tranquillamente in una posizione moderatamente rilassata (nel caso dei gatti, la postura a “sfinge”), e respirano lentamente e regolarmente. Questa è anche la fase del sonno in cui si verifica lo “sleeptalking” (parlare nel sonno) e il sonnambulismo. Il passaggio da questa fase al dormire attivo è abbastanza drammatico. Durante la fase di sonno attivo, comunemente chiamato “sonno REM” (da Rapid Eye Movement, movimento rapido degli occhi), i tuoi occhi si muovono rapidamente (a palpebre chiuse ovviamente), esattamente come se tu fossi sveglio. Il tuo respiro diventa veloce ed irregolare, il tuo cervello utilizza le stesse risorse di quando sei sveglio, e sogni vividamente. Se sei maschio, probabilmente avrai un’erezione, se sei femmina avrai un aumento del flusso sanguigno vaginale. Mentre il tuo cervello regola tutte queste attività, il tuo corpo rimane quasi completamente immobile (ad eccezione di piccole scosse), perché è paralizzato temporaneamente per evitare di muoverci come faremmo nel nostro sogno. Questa “paralisi del sonno” che hai durante la fase REM non sempre svanisce immediatamente dopo il risveglio; questo spiega, se vi è mai successo, come mai a volte non si è in grado di muoversi per un minuto dopo essersi svegliati. La paralisi del sonno può sembrare un’esperienza terrificante, ma in realtà è innocua, anzi ci può addirittura aiutare all’induzione dei sogni lucidi (vedi capitolo 4). E’ possibile vedere gli effetti del “sonno paradosso”, come viene chiamata in Europa la fase REM, vedendo i cani o i gatti quando dormono completamente sdraiati, con respirazione irregolare, spasmi, movimenti oculari, e nel caso dei cani, con la coda
scodinzolante, o ancora piagnucolanti, ringhianti o abbaianti. Questo è quando la gente dice giustamente, “Guarda, il nostro cane sta sognando!”
Il Viaggio Notturno del Dormiente La fase del sonno tranquillo è a sua volta suddivisa in tre sottofasi. La fase 1 è uno stato di transizione tra la veglia e il sonno leggero, caratterizzato da lenti e vivaci movimenti oculari e brevi immagini chiamate “ipnagogiche” (dal greco: “che porta al sonno”). Normalmente, si passa rapidamente da questa fase alla Fase 2, che è detta del sonno “in buona fede” ed è caratterizzata da onde cerebrali chiamate “fusi del sonno” e “complessi K”. L’attività mentale a questa fase è scarsa e banale, e si ilimita a pensieri. In genere dopo venti-trenta minuti sprofondi nel “sonno delta” così chiamato per le grandi onde cerebrali lente e regolari che caratterizzano questa fase del sonno tranquillo. Nel sonno delta, il contenuto del sogno è poco recepito. E’ interessante notare come questo stato di sonno profondo e senza sogni è molto apprezzato in alcune tradizioni mistiche orientali e definito come lo stato in cui “stabiliamo il contatto con la nostra coscienza più intima”. Secondo Swami Rama: “E’ quando il mondo interiore può essere soffuso con la luce della più alta coscienza universale. Lo stato dell’Io cosciente e vigile scivola via. Inoltre, gli aspetti personali della nostra mente sono temporaneamente abbandonati. I ricordi, i problemi, le immagini oniriche sono lasciate alle spalle. Tutti i limiti dell’inconscio personale sono annegati nella luce della coscienza più alta.”. Dopo essere entrato gradualmente nel “sonno delta”, quello più profondo, ci rimarrai per trenta o quaranta minuti, prima di tornare nuovamente alla fase 2. E da settanta a novanta minuti dopo l’ingresso nel “primo sonno”, entrerai nella fase REM per la prima volta della notte. Dopo cinque o dieci minuti di fase REM, seguito a volte da un breve risveglio in cui si ben ricorda un sogno, si sprofonda nuovamente nella fase 2, ed eventualmente di nuovo nella fase delta, fino ad avere una nuova fase REM circa ogni 90 minuti, e così per tutta la notte.
Mentre apprendiamo come praticare il sogno lucido, si dovrebbero tenere a mente due nozioni sul ciclo del sonno: (1) la durata dei periodi REM aumenta con il
procedere della notte, e (2) gli intervalli tra i periodi REM al contrario diminuiscono con il procedere della notte, e mentre il primo si avrà dopo circa 90 minuti, otto ore di sonno più tardi essi diventeranno venti o trenta. Dopo cinque o sei cicli di sonno, si ci è svegliati in complesso dieci o quindici volte (ci svegliamo mediamente molte volte in una notte, ma prontamente lo dimentichiamo, così come potremmo dimenticare completamente una conversazione con qualcuno avvenuta nel cuore della notte). Ora che abbiamo completato il viaggio nelle fasi del sonno durante la notte, potresti chiederti in quale fase del sonno si verifica il sogno lucido. Per rispondere a questa domanda hai bisogno ancora di qualche nozione.
Comunicare dal Mondo dei Sogni “E cosa faresti se tu avessi dormito, e se nel sonno avessi sognato, e se nel sonno avessi sognato di andare al cielo e lì cogliere un fiore strano e bello, e, svegliatoti, avresti avuto quel fiore in mano? Ah, che cosa?” (Samuel Taylor Coleridge) Nel corso della storia poeti, filosofi e altri sognatori sono stati sfiorati dalla fantastica idea di portare qualcosa dal mondo dei sogni al mondo sostanziale e reale, il fiore di Coleridge dimostra questa curiosità, il sogno reale come la vita di tutti i giorni. Alla fine del 1970, quando ho iniziato il mio studio riguardo i sogni lucidi a Stanford, mi ritrovai davanti un compito molto arduo: dimostrare che esiste il sogno lucido. Gli esperti all’epoca erano convinti che sognare essendo coscienti di stare sognando presentasse una contraddizione nei termini, e che quindi fosse impossibile. Tale ragionamento un po’ filosofico non poteva convincermi, dato che io stesso avevo avuto l’esperienza dei sogni lucidi, impossibili o meno. Non avevo quindi dubbi che il sogno lucido fosse una realtà, ma come facevo a dimostrarlo agli altri? Per farlo avrei avuto bisogno di riportare le prove dal mondo dei sogni a quello reale, per provar e che avevo davvero preso coscienza del sogno durante il sonno. Semplicemente riportare dopo il risveglio che ero entrato nello stato di lucidità non dimostrava che quella lucidità c’era stata davvero mentre ero addormentato. Avevo bisogno di un modo per tracciare il sogno lucido e rappresentarlo mentre ero addormentato. Studi precedenti ai miei avevano già dimostrato che l’occhio fisico dei sognatori, durante la fase REM, si muoveva esattamente come si muovono nei loro sogni. Un notevole esempio ci è fornito dal Dr. William Dement, un pioniere della ricerca sul sonno e sui sogni, che fu svegliato dal sonno REM dopo aver
effettuato una serie di circa due dozzine di movimenti oculari sinistra-destrasinistra-destra. Riferì che stava sognando di assistere ad una partita di ping pong proprio prima del risveglio. Grazie alle mie esperienze, sapevo anche che nei sogni lucidi potevo guardare in qualsiasi direzione, così mi venne in mente che attraverso un movimento oculare avrei potuto segnalare un modello prestabilito e riconoscibile al mondo della veglia, mentre stavo facendo un sogno lucido. Per testare questa idea, ho passato la notte al Laboratorio del Sonno di Stanford. Ho indossato elettrodi per misurare le mie onde cerebrali, il movimento degli occhi, e il tono muscolare, e il mio collega, il Dr. Lynn Nagel, monitorava il tutto su un poligrafo mentre dormivo Durante la notte ho fatto un sogno lucido in cui muovevo i miei occhi a sinistra e poi a destra, sinistra-destra. La mattina seguente, quando abbiamo guardato la registrazione sul poligrafo, abbiamo trovato i segnali di questi movimenti oculari nel mezzo di una fase REM. In alcune lettere che ci hanno scritto, decine di altri sognatori lucidi raccontano che sono riusciti a segnalare con successo di essere in un sogno lucido attraverso il movimento oculare, e che questi sogni si sono verificati quasi esclusivamente durante il sonno REM. Questo metodo di comunicazione dal mondo dei sogni a quello reale, ha dimostrato l’inestimabile valore che avrebbe avuto continuare lo studio sui sogni lucidi e sulla fisiologia del sogno. I sognatori lucidi potrebbero ricordarsi di eseguire nei sogni le azioni concordate precedentemente per segnalare il loro stato al mondo della veglia, e dimostrare definitivamente che i sogni lucidi esistono. Utilizzando sognatori lucidi addestrati, siamo stati in grado di sviluppare una metodologia potente di segnalazione attraverso la tecnica del movimento degli occhi. Abbiamo scoperto che gli onironauti possono svolgere tutti i tipo di compiti sperimentali, sia come soggetti che come sperimentatori dei sogni. L’approccio onironautico alla ricerca sul sogno è illustrato da una serie di studi condotti al Centro di Ricerca del Sonno di Stanford, e hanno cominciato a delineare i rapporti tra mente e corpo durante il sogno.
Perché i sogni sembrano veri I rapporti mente/cervello/corpo durante il sogno è stato oggetto di ricerca durante uno dei primi esperimenti condotti nella mia ricerca, che ha testato la nozione
tradizionale secondo la quale il tempo del sogno è in qualche modo differente dal tempo del mondo della veglia. Ci siamo approcciati al problema del tempo nel sogno chiedendo ai soggetti di rendere un segnale di movimento oculare nei loro sogni lucidi, stimare un intervallo di dieci secondi, quindi fare un altro segnale di movimento degli occhi. In tutti i casi, abbiamo notato che le stime temporali effettuate nei sogni lucidi differivano di pochi secondi rispetto a quelle effettuate nello stato di veglia, e i segnali avvenivano in un tempo abbastanza vicino a quello reale. Da questo abbiamo concluso che nei sogni lucidi il tempo del sogno è quasi uguale al tempo reale, cioè per fare qualcosa in un sogno c’è bisogno dello stesso che ci vuole per farlo effettivamente nella realtà. Ci si potrebbe chiedere, allora, com’è possibile avere un sogno che sembra durare anni o vite. Credo che nei sogni questo effetto si ottenga con lo steso trucco che provoca l’illusione del passaggio del tempo nei film, o a teatro. Se sullo schermo o sul palco, così come nel sogno, vediamo qualcuno spegnere la luce quando l’orologio batte la mezzanotte, e dopo qualche istante di buio lo vediamo spegnere la sveglia con il sole del mattino che splende attraverso la finestra, accettiamo “per finta” (senza renderci conto che fingiamo!) che sono passate molte ore anche se “sappiamo” che in realtà erano solo pochi secondi. Il metodo di avere segnali dai sognatori lucidi attraverso i movimenti oculari ha dimostrato una forte relazione tra gli sguardi dei sognatori nei sogni e quelli effettivi sotto le palpebre chiuse. Altri ricercatori erano interessati alla questione, ma non utilizzando i sognatori lucidi per studiarla, hanno dovuto fare affidamento alla possibilità di movimenti oculari molto forti riconducibili alle attività che i soggetti riportavano di fare durante i sogni. Come risultato, hanno ottenuto solo deboli corrispondenze tra i movimenti oculari sognati e quelli reali. Il forte legame che intercorre tra i movimenti degli occhi nel sogno e i movimenti reali degli occhi deriva dal fatto che noi usiamo lo stesso sistema visivo per guardarci intorno nel mondo dei sogni tanto per farlo nel mondo della veglia. Uno degli esperimenti più interessanti sulla corrispondenza tra fisiologia reale e attività onirica viene dai nostri studi sui sogni lucidi. Nel 1983 abbiamo intrapeso uno studio per determinare la misura in cui l’attività sessuale vissuta durante il sogno lucido nel sonno REM, si sarebbe riflessa sulla fisiologia dell’individuo. Poiché le donne riportano mediamente più orgasmi degli uomini durante i sogni, abbiamo iniziato con un soggetto femminile.
Abbiamo registrato diversi aspetti della fisiologia che normalmente sono causati dall’eccitazione sessuali, tra cui la respirazione, la frequenza cardiaca, il tono muscolare vaginale e l’ampiezza del flusso vaginale. Le istruzioni date alla sognatrice erano di dare un segnale oculare ai seguenti momenti: quando si rendeva conto di tare sognando, quando iniziava l’attività sessuale (nel sogno), e quando arrivavano all’orgasmo. Ha riferito un sogno lucido in cui ha svolto il compito sperimentale esattamente come concordato. La nostra analisi ha rivelato corrispondenze significative tra le attività fatte nel sogno che aveva segnalato e le misure fisiologiche, tutte tranne una. Durante la sezione di quindici secondi in cui lei aveva segnalato il momento dell’orgasmo, la sua attività muscolare vaginale, l’ampiezza dell’impulso vaginale e la frequenza respiratoria hanno raggiunto i loro valori massimi durante la notte, e inoltre sono stati notevolmente superiori a quelli del resto della fase REM. Contrariamente alle aspettative, il battito cardiaco è aumentato solo lievemente. Successivamente, abbiamo effettuato esperimenti simili con due sognatori lucidi di sesso maschile. In entrambi i casi, la respirazione aumentava notevolmente il proprio ritmo. Anche in questi casi, non ci sono stati aumenti significativi della frequenza del battito cardiaco. Curiosamente, sebbene entrambi gli onironauti hanno riferito orgasmi vividamente realistici nei loro sogni lucidi, in realtà non hanno eiaculato, come spesso accade nei “sogni bagnati” vissuti comunemente dagli adolescenti maschi, che spesso non sono associati a sogni erotici.
Le azioni sognate producono effetti reali sul corpo e sulla mente Gli esperimenti che ho appena riportato portano alla conclusione che gli eventi che si verificano durante il sogno producono effetti sul cervello (e, in misura minore, sul tuo corpo), ed essi sono gli stessi che si verificherebbero se si dovessero sperimentare gli stessi eventi durante la veglia. Altri studi portano alla stessa conclusioni. Quando i sognatori lucidi trattenevano il respiro o respiravano velocemente durante il sogno, ciò succedeva anche nel loro corpo reale. Inoltre, le attività cerebrali causate da attività di canto o di calcolo nella veglia (il canto coinvolge l’emisfero destro, il calcolo quello sinistro), venivano duplicate se si svolgevano le stesse attività nel sogno lucido. In breve, per il nostro cervello, sognare di fare qualcosa equivale a farla veramente. Questa scoperta spiega perché i sogni sembrano così reali. Per il cervello, essi SONO reali. Stiamo continuando a
studiare la connessioni tra le azioni sognate e la fisiologia del corpo , con l’obiettivo di produrre una mappa dettagliata delle interazioni mente/corpo durante il sogno per tutti i sistemi fisiologici misurabili. Tale mappa potrebbe avere un grande lavoro nell’ambito della psicologia sperimentale del sogno e della medicina psicosomatica. Infatti, se dalle attività del sogno si possono produrre effetti fisiologici reali, il sogno lucido può essere utile per il funzionamento del sistema immunitario (ne parleremo meglio nel capitolo 11). In ogni caso, gli effetti fisiologici causati dal sogno non possono essere liquidare i sogni come figli inattivi della fantasia. Anche se la tendenza nella nostra cultura è quella di ignorare i sogni, le esperienze oniriche ci appaiono reali come quelli della vita della veglia. Se cerchiamo di migliorare la nostra vita, faremmo bene a comprendere i nostri sogni.
Valori Sociali e Sogno Lucido Ho ricevuto numerose lettere da parte di persone interessate al sogno lucido che si sentono in imbarazzo; qualcuno mi ha scritto: “Non posso parlare con nessuno di questo argomenti, perché pensano che io sia pazzo e mi guardano strano se provo a spiegargli cosa faccio nei miei sogni”. La nostre cultura da poco sostegno sociale a chi è interessato ad esplorare gli stati mentali. Questa resistenza ha le sue radici probabilmente nella psicologia comportamentista, che tratta la mente umana di tutti gli animale e quindi anche degli umani, come “scatole nere”, le cui azioni dipendono da fattori esterni. I contenuti della mente di un animali sono stati considerati non misurabili e quindi fuori da ogni studio scientifico. Dalla fine degli anni 60, però, la scienza ha iniziato ad esplorare il regno dell’esperienza cosciente., e lo studio del sogno lucido ne è un esempio. Tuttavia, la comprensione culturalee è in ritardo rispetto a quella scientifica. Le teorie scientifiche di Darwin riguardo l’evoluzione degli organismi biologici risalgono ad un secolo fa, eppure non è ancora completamente accettato da tutta la nostra società. Non dobbiamo quindi essere sorpresi se troviamo alcune persone, compresi scienziati, che non accettano subito la novità delle capacità della mente umana che si stanno scoprendo grazie alla ricerca scientifica. Per aiutarti a capire che i sogni lucidi possono avere un effetto prezioso e significativo sulla tua vita, questo libro include molti racconti personali di sognatori lucidi. Se ti capita di vivere in un luogo in cui non puoi condividere la tua vita onirica, questi racconti potrebbero darti la sensazione di connessione con altri che stanno
esplorando i loro sogni. Inoltre, nella postfazione, ti inviterò a condividere le tue esperienze con noi.
Perplessità sul Sogno Lucido: Domande e Risposte D. I sogni lucidi potrebbero essere pericolosi per alcune persone? A. La stragrande maggioranza dei sogni lucidi sono costituiti da esperienze positive, gratificanti, molto più dei sogni ordinari (per non parlare degli incubi). Tuttavia, potrebbero esserci delle persone che trovano l’esperienza del sogno lucido spaventosa, ed in alcuni casi, preoccupante. Per questo motivo non raccomandiamo a tutti i sogni lucidi. D’altra parte, però, siamo sicuri che per le persone non più nevrotiche del normale, il sogno lucido sarà completamente innocuo. Le persone utilizzano il sogno lucido per diversi scopi; non ha molto senso evitare l’esplorazione del sogno lucido, perché alcuni potrebbero usarlo in maniera diversa. Se dopo aver letto i primi sei capitoli di questo libro, hai ancora gravi perplessità sui sogni lucidi, ti consigliamo di non continuare. Basta fare in modo che sia veramente tu che decidi, non permettere ad altri di imporre le proprie paure personali su di te. D. Ho paura che se imparo l’induzione dei sogni lucidi , tutti i miei sogni diventeranno lucidi. Allora che potrebbe succedere? R. Il filosofo P.D. Ouspensky ha vissuto emozioni contrastanti riguardo al “mezzosogno”, come egli chiamava il sogno lucido: “La prima sensazione che ho avuto è stata di stupore. Mi aspettavo di trovare una cosa diversa da questa. La successiva è stata una sensazione di gioia straordinaria, per la possibilità di vedere e capire le cose in questo nuovo modo, nello “stato del sogno”. E la terza era una certa paura, perché ho presto notato che se lasciavo che i sogni prendessero il loro corso, la paura sarebbe cresciuta ed avrebbe invaso me stesso sia nel sonno che nella veglia.” Quando ho iniziato a tentare di indurre i sogni lucidi, ho avuto esattamente la stessa paura. I miei sforzi hanno presto avuto un notevole successo, e dopo pochi mesi ho avuto sempre più sogni lucidi, con un allarmante quanto rapido aumento di questi sogni. Ho avuto paura che non sarei stato più in grado di controllarmi: “E se tutti i miei sogni diventano lucidi? Io non sono così saggio da dirigere consapevolmente tutti i miei sogni. Cosa succede se faccio degli errori?” E così via. Riflettendoci con calma, mi resi conto che era difficile che tutti i miei sogni diventassero lucidi, a meno che non lo volevo fortemente. Come anche Ouspensky ha sperimentato, il sogno lucido richiede alcuni sforzi, ed essi si verificano molto raramente a meno che non si
va a dormire con l’intenzione precisa di diventare coscienti (o lucidi) nei propri sogni. Così, ho capito che sarei stato in grado di regolare (e limitare, se necessario), la frequenza dei miei sogni lucidi. Infatti, dopo un decennio di esperienza con più di mille sogni lucidi, raramente ne avevo più di un paio al mese a meno che non desideravo consciamente di averne di più. D. Poiché io credo che i sogni siano messaggi della mente inconscia, tempo che controllandoli consapevolmente interferirei con questo processo e mi priverei dei benefici dell’interpretazione dei sogni. R. Come spiega il capitolo 5, i sogni non sono messaggi della mente inconscia, ma esperienze create attraverso le interazioni della mente conscia. Nei sogni, la conoscenza inconscia è a disposizione della nostra esperienza cosciente. Tuttavia, il sogno non è solamente il regno della mente inconscia, se così fosse la gente non ricorderebbe mai i propri sogni, perché non potremmo avere accesso coscientemente a ciò che non è cosciente. La persona che sperimentiamo essere noi stessi nei sogni è la stessa della nostra coscienza veglia. Essa influenza costantemente gli eventi del sogno attraverso le aspettative e i pregiudizi, come avviene nella vita reale. La differenza essenziale nel sogno lucido è che l’Io è consapevole del fatto che l’esperienza che si sta vivendo è un sogno. Questo permette molta più libertà di scelta e creatività per dirigere il nostro agire nel sogno. Non credo che si debba essere più consapevoli del fatto che si sta sognando rispetto alla consapevolezza di ciò che facciamo nella vita della veglia. Se sei in una situazione (sognata o reale) in cui le tue abitudini procedono senza intoppi, non è necessaria la consapevolezza completa per dirigere le tue azione consapevolmente. Tuttavia, se questa situazione (sognata o reale) sta prendendo la direzione sbagliata, dovresti essere in grado di “svegliarti” e riacquisire pieno consapevolezza di quello che si sta facendo e reindirizzare il tuo approccio. Per quanto riguarda l’interpretazione dei sogni, i sogni lucidi possono essere ben esaminati esattamente come quelli non lucidi. Infatti, i sognatori lucidi a volte interpretano i loro sogni mentre essi stessi sono in corso. Diventando lucido puoi modificare quello che sta accadendo, ma puoi anche interpretare il sogno che si sta svolgendo intorno a te. D. A volte nei sogni lucidi ho avuto sensazioni e sentimenti riguardanti gli “altri mondi”, e sentivo la presenza di grande potenza ed energia. In questi momenti la mia coscienza si espande lontano al di là di tutto ciò che vivo nella vita reale, e l’esperienza onirica sembra molto più reale di quella reale, e mi terrorizza. Non
posso continuare ad avere questi sogni per paura che non potrei svegliarmi da loro, poiché l’esperienza onirica è troppo lontana e diversa da quella reale. Che cosa potrebbe accadere se mi risvegliassi da questi sogni lucidi? Morirei? Impazzirei? R. Nonostante questa preoccupazione è apparentemente terribile, può essere ricondotta alla paura dell’ignoto. Non ci sono prove che quello che si fa nel sonno può influenzare in modo dannoso la fisiologia del cervello. E il sogno non può durare in alcun modo più del corso naturale dei periodi REM – al massimo un’ora o giù di lì. Naturalmente, poiché la ricerca sul mondo dei sogni è iniziata da poco, ci sono ancora regioni che non sono state esplorate. Ma non si devono temere. La sensazione di ansia che accompagna l’avvicendarsi di strane esperienze nei sogni è naturale: nel mondo reale è normale che una creatura in una situazione per lei sconosciuta, abbia sempre paura di potenziali pericoli. Tuttavia, questo timore non è rilevante per quello che sta accadendo. Nei tuoi sogni non ha senso temere danni fisici. Quando ti trovi nel bel mezzo di una nuova esperienza, abbandona la paura e vedi cosa succede (nel capitolo 10 parlerà di come affrontare le paure nei sogni). D. Dicono che se qualcuno muore nel proprio sogno lucido, esso muore davvero. E’ vero? R. Se fosse vero, chi ce lo avrebbe potuto raccontare? Ci sono anzi prove dirette del contrario: molte persone muoiono nei propri sogni ma non hanno effetti negativi dopo il risveglio. Inoltre, i sogni di morte possono diventare sogni di rinascita se si lasciano andare, come mi è capitato in uno dei miei sogni. Dopo che una debolezza misteriosa si diffuse rapidamente nel mio corpo, ho capito che stavo per morire e avevo tempo solo per un’ultima azione. Senza esitazione, ho deciso che il mio ultimo atto doveva essere di accettazione completa verso la morte. Come ho lasciato andare il mio ultimo respiro, un arcobaleno è fluito dal mio cuore, ed io mi svegliai estasiato. D. Se uso i miei sogni lucidi per manipolare e dominare gli altri personaggi del sogno, e cambiare l’ambiente del sogno, non mi verrà l’abitudine di fare lo stesso anche nella vita reale? R. Il capitolo 6 illustra un approccio ai sogni lucidi che ti aiuteranno a stabilire comportamenti che saranno utili nel mondo della veglia. Questo comportamento consiste nel controllare le proprie azioni e reazioni nel sogno, e non gli altri personaggi e gli elementi del sogno. Tuttavia, questo non significa che sia dannoso
divertirsi a fare il re o la regina del mondo dei sogni. Infatti, se normalmente senti di non avere il controllo della tua vita, puoi beneficiare della sensazione di potere generata dal controllo dei sogni. D. Tutti questi sforzi ed esercizi che servono per diventare lucidi, non mi faranno perdere sonno? E se sono sveglio nei miei sogni, non mi sentirò più stanco? Vale la pena sacrificare la mia lucidità diurna solo per avere lucidità nei sogni? R. Sognare lucidamente di solito è rilassante esattamente come sognare non lucidamente. Dal momento che i sogni lucidi tendono ad esperienze positive, al risveglio si ci può sentire rinvigoriti. Come ti puoi sentire stanco dopo un sogno in cui hai combattuto non lucidamente con situazioni frustanti, probabilmente ti sentiresti meno stanco se ti fossi reso conto che quello era un sogno e che non bisognava avere nessuna preoccupazione mondana. Si dovrebbe lavorare sull’apprendimento del sogno lucido quando si hanno tempo ed energia da dedicare al compito. Gli esercizi per l’aumento del ricordo dei sogni e per l’induzione dei sogni lucidi, probabilmente richiederà di stare più tempo sveglio durante la notte rispetto al solito, o forse di dormire di più. Se sei troppo occupato per dormire di più o sacrificare il poco sonno che si riesce ad avere, probabilmente non è una buona idea lavorare sui sogni lucidi in questo momento. In questo modo aggiungerai stress a tuo stress attuale, e non sarà possibile ottenere buoni risultati. Il sogno lucido, almeno inizialmente, richiede un buon sonno e un po’ di energia mentale per la concentrazione. Una volta imparate le tecniche, si dovrebbe essere in grado di arrivare ad un punto in cui si potranno avere sogni lucidi ogni volta che si desidera, solamente ricordando a se stessi di volerlo fare. D. Tempo di non riuscire a fare sogni lucidi. Che potrei fare se, dopo aver fatto tutti gli esercizi e seguito i suggerimenti, non riesco ancora ad avere lucidità nei sogni? Avrei perso un sacco di tempo, e sarebbe un grave fallimento per me. R. Uno dei più grandi ostacoli per l’apprendimento di qualsiasi abilità è la sensazione che sia troppo difficile. Questo è particolarmente vero nel caso del sogno lucido, che richiede di dormire bene e di avere uno stato d’animo equilibrato. Se pensi che si stia perdendo il sonno per cercare di avere sogni lucidi, abbandona per un po’ i vostri sforzi. Rilassati e dimentica i sogni lucidi per un paio di giorni o settimane. A volte ti accorgerai che dopo che si smette la ricerca dei sogni lucidi, essi si verificano.
D. I sogni lucidi mi fanno sentire così bene che la vita reale non può reggere al confronto. E’ possibile che io possa diventare dipendente da essi e che non vorrò più fare altro? R. Potrebbe essere possibile ossessionarsi al sogno lucido, specialmente se la propria vita è noiosa. Se questa possa essere chiamata dipendenza, però, è un’altra questione. In ogni caso, un consiglio per chi ha questa paura è di applicare ciò che si impara nei sogni lucidi alla propria vita reale. Se i sogni lucidi sono così reali ed emozionanti, potrebbero essere d’ispirazione per rendere la tua vita intesa e gratificante, così come i tuoi sogni lucidi più vividi. In entrambi i mondi, il tuo comportamento è fortemente influenzato dalla tua esperienza. D. Attualmente sono in psicoterapia. Posso cercare il sogno lucido? Può aiutarmi nella mia terapia? A. Se sei psicoterapia e sei interessato al sogno lucido, parlane con il tuo terapeuta. Non tutti i terapeuti saranno ben informati sul sogno lucido e sulla sua implicazione nella terapia, perciò assicuratevi che il terapeuta capisca di cosa tu stia parlando e che abbia tutte le informazioni necessarie. I capitoli 8, 10 e 11 di questo libro offrono idee su come il sogno lucido può essere determinante in psicoterapia. Se il terapeuta pensa che il sogno lucido non è una buona idea per te in questo momento, segui il suo consiglio. Se non sei d’accordo, o ti fidi del giudizio del tuo terapeuta sull’argomento, oppure cerchi il parere di un altro terapeuta, che sappia aiutarti a lavorare con i sogni lucidi ai fini della tua terapia.
Conoscere i tuoi sogni: Come rievocare i tuoi sogni Abbiamo detto che “tutto dipende dal ricordo”, e questo è certamente vero per quanto riguarda il sogno lucido. Imparare a ricordare i sogni è necessario se si vuole imparare a sognare lucidamente. Fino a quando non si dispone di un buon ricordo dei sogni, sarà poco probabile avere molti sogni lucidi. Questo dipende da due ragioni. In primo luogo, se non ricordi i tuoi sogni, potresti non ricordarti neanche dei tuoi sogni lucidi, se ne fai; sono migliaia i sogni che abbiamo dimenticato nel corso della nostra vita. In secondo luogo, un buon ricordo dei sogni è fondamentale perché se si vuole diventare lucidi si deve riconoscere che il vostro sogno è un sogno, durante lo stesso. Dal momento che stai tentando di riconoscere i tuoi sogni, occorre acquisire familiarità con essi. Tu sai cos’è un sogno, in termini generali. Ma le storie oniriche non sempre sono facili da distinguere da racconti di eventi
realmente accaduti. In generale i sogni sono come la vita, con alcune eccezioni di rilievo. Queste eccezioni sono le violazioni delle tue aspettative sul comportamento del mondo. Quindi, è necessario conoscere come sono i tuoi sogni, e in particolare, cosa li rende sogni. Per effettuare questa ricerca, è opportuno raccogliere i tuoi sogni e analizzarli per scovare eventuali indizi onirici. Prima di iniziare a lavorare all’induzione dei sogni lucidi, dovresti essere in grado di ricordare almeno un sogno per notte. Per raggiungere questo obiettivo, puoi seguire i seguenti suggerimenti. Il primo passo per ottenere un buon ricordo dei tuoi sogni è dormire molto. Se sei riposato, troverai più facile concentrarsi sul ricordo dei sogni, e non ti dispiacerebbe perdere tempo durante la notte per registrarli. Un altro motivo per dormire più a lungo è che i periodi di sogno si allungano sempre di più man mano che rimani addormentato. Il primo sogno della notte è il più breve, può durare anche solo dieci minuti, mentre dopo otto ore di sonno, un sogno può durare da 45 minuti ad un’ ora. Si può avere più di un sogno per fase REM, separati da brevi risvegli che verranno dimenticati il giorno successivo. I ricercatori del sonno generalmente ammettono che i sogni che si ricordano più facilmente sono quelli in cui il dormiente si sveglia direttamente durante il sogno, piuttosto che dopo essere passati ad altre fasi. Se scopri che dormi troppo profondamente per svegliarti durante i tuoi sogni, prova ad impostare una sveglia in un momento in cui potresti sognare. Dal momento che i periodi REM si verificano ad intervalli di circa novanta minuti, puoi provare a metterla in un tempo multiplo di 90 minuti da quando vai a letto. Sarebbe ottimo impostare la sveglia per svegliarsi dopo quattro ore e mezza, sei, o sette ore e mezza dopo che vai a dormire. Un altro importante prerequisito per ricordare i sogni è la motivazione. Per molte persone è sufficiente imporsi di ricordare i propri sogni e ricordarsi di questa intenzione prima di coricarsi. Inoltre, il ricordo dei tuoi sogni può aiutarti a capire se hai sogni interessanti e significativi. Tieni un diario dei sogni vicino al tuo letto in cui registrerai i tuoi sogni non appena ti svegli, questo aiuterà a rafforzare la tua determinazione. Più scriverai dei tuoi sogni, più ricorderai dettagli di essi. Appena ti svegli, sarebbe opportuno porre a te stesso questa domanda: “Cosa stavo sognando?”. E’ importante farlo subito, prima che le interferenze degli altri pensieri disturbino il vostro ricordo dei sogni. Non spostarti dalla posizione in cui ti risvegli, questo renderebbe il tuo sogno più difficile da ricordare. Inoltre, non pensare alla giornata che sta arrivando, perché anche questo
può cancellare il ricordo dei tuoi sogni. Se non ricordi nulla, continua a concentrarti per diversi minuti, senza muoverti o pensare ad altro. Solitamente, pezzi e frammenti del sogno vi verranno in mente. Se ancora non riesci a ricordare i sogni, dovresti chiederti: “Che cosa stavo pensando?” e “Che cosa stavo provando”. Esaminando i tuoi pensieri e sentimenti, potresti ottenere gli indizi necessari per recuperare l’intero sogno. Aggrappati a qualsiasi indizio di quello che potresti aver sognato, e prova da questi a ricostruire la storia. Quando richiami una scena, chiediti cosa è successo prima, e prima ancora, rivivi il sogno dalla fine all’inizio. Non ci vuole molto tempo per innescare una dettagliata riproduzione di un sogno semplicemente focalizzando la tua attenzione su un frammento di memoria. Se non riesci ancora a ricordare nulla, prova ad immaginare un sogno che potresti aver avuto, notando i tuoi attuali sentimenti, le tue preoccupazioni attuali. Se dopo pochi minuti si ricorda uno stato d’animo, scrivetelo nel vostro diario (vedi sotto). Anche se non ricordi nulla a letto, eventi o scene del giorno possono ricordarti qualcosa che hai sognato la notte prima. Sii pronto a notare quando questo accade, e registra tutto ciò che ricordi. Nello sviluppare il ricordo dei sogni, come qualsiasi altra abilità, potresti incontrare difficoltà e procedere a rilento. Non scoraggiarti se non ci riesci subito. Tutti riescono a migliorare attraverso la pratica. Appena ricorderai i tuoi sogni, almeno uno a notte, potrai cercare il sogno lucido. Probabilmente non ci impiegherai molto a raggiungere questo fondamentale, se mantieni la determinazione. Una significativa percentuale di persone che ricordano a tal punto i propri sogni, stanno già vivendo alcuni sogni lucidi.
Tenere un diario dei Sogni Usa un quaderno o un diario per annotare i tuoi sogni. Il quaderno dovrebbe essere decorato appositamente se è dedicato esclusivamente alla registrazione dei sogni. Posizionalo sul comodino per ricordarti della tua intenzione di annotare i sogni, e scrivi subito i tuoi sogni dopo esserti svegliato. Potresti scrivere l’intero sogno subito al risveglio, oppure buttare giù qualche nota da cui partire per raccontarlo. Non aspettare di alzarti al mattino per scrivere i sogni, se lo fai potresti non ricordare nulla anche se i dettagli del sonno sembravano straordinariamente chiari. E’ come e avessimo delle “gomme” per i sogni nella nostra mente, che rendono le esperienze oniriche più difficili da ricordare quando siamo svegli. Quindi, sii sicuro di scrivere almeno un paio di parole chiave immediatamente dopo il risveglio. Non devi scrivere un best-seller, il tuo diario dei sogni è uno strumento che utilizzi solo tu e solamente
tu devi leggerlo. Descrivi il modo in cui guardavi le immagini e i personaggi del sogno, descrivi i suoni e gli odori, e ricorda di descrivere il modo in cui ti sentito durante il sogno; sono indizi importanti. Scrivi qualcosa di insolito che è successo, qualcosa che non potrebbe mai accadere nella vita della veglia: maiali che volano, capacità di respirare sott’acqua, o simboli enigmatici. Puoi anche disegnare immagini particolari. Il disegno, come vale per la scrittura, non deve essere bello come un’opera d’arte, è solo un modo per avere una connessione intuitiva con un’immagine che potrebbe aiutarti a raggiungere la lucidità nei sogni futuri. Scrivi la data nella parte superiore della pagina. Scrivi il tuo sogno sotto la data, scrivendo anche molte pagine se necessario. Lascia una pagina vuota dopo ciascun sogno, per gli esercizi che potrai fare più tardi. Se ti ricordi solo un pezzo o un frammento del sogno, scrivilo, non importa quanto può sembrare poco importante in quel momento. E se ti ricordi un sogno intero, dagli anche un titolo, breve e accattivante che ti possa far ricordare il sogno o gli stati d’animo che ti ha procurato. “Il guardiano della Primavera” o “Rivolta in classe” sono buoni esempi di titoli descrittivi. Quando inizierai ad accumulare un po’ di materia prima nel tuo diario dei sogni, potrai rileggerli e porti domande su di loro. Utilizzare i simboli onirici per l’analisi di se stessi non è lo scopo principale di questo libro, ma molte tecniche differenti si basano anche su questi. Ci sono molti modi diversi per interpretare i sogni. Il sogno lucido è uno stato di sensibilizzazione, non una semplice teoria, e come tale può essere applicato anche per diversi usi. Non importa che tipo di analisi è possibile eseguire sui contenuti del tuo sogno, ti accorgerai che il sogno lucido può aiutarti a comprendere il modo in cui la tua mente crea i simboli. Questo a sua volta può potenziare il tuo sforzo verso l’integrazione di parti diverse della tua personalità (vedi capitolo 11). Inoltre, la lettura del vostro giornale ti aiuterà a familiarizzare con ciò che è onirico nei tuoi sogni, in modo da poterli riconoscere mentre questi sono in corso, diventando lucidi.
I “Dreamsigns”: Le porte della Lucidità “Ero in piedi sul marciapiede fuori dalla mia casa di Londra. Il sole stava sorgendo e le acque della baia scintillavano nella luce del mattino. Vedevo gli alti alberi all’angolo della strada, e la parte superiore di una torre grigia al di là di Piazza Quaranta. La magia del primo sole del mattino era bellissima come era bella quando stavo a Londra. Il pavimento però non era normale: era formato da piccole pietre rettangolari grigie e bluastre, con i lati lunghi ad angolo retto rivolto verso il
marciapiede bianco. Stavo per entrare in casa quando, guardando casualmente a queste pietre, la mia attenzione fu attirata da uno strano fenomeno, così sorprendente che non potevo credere ai miei occhi: i mattoni avevano cambiato posizione nella notte, ed ora erano paralleli al marciapiede! Allora mi venne in mente la spiegazione: se questa mattina d’estate sembrava così gloriosa e reale, stavo certamente sognando! Con la realizzazione di questo fatto, la qualità del sogno cambiò immediatamente, in modo difficile da spiegare a chi non ha mai avuto questa esperienza. La vivacità dei colori aumentò di un centinaio di volte. Non avevo mai visto il mare, il cielo e gli alberi brillare di tale bellezza, anche se le case banali sembravano vive e misticamente belle. Non mi ero mai sentito così bene, così lucido, così indicibilmente “libero”! La sensazione era squisita, ma durò solo pochi minuti, e mi svegliai.” Grazie ad un piccolo dettaglio, la posizione cambiata dei ciottoli della strada, in un sogno altrimenti molto realistico, questo sognatore si rese conto che stava sognando. Ho chiamato tali caratteristiche tipicamente oniriche “dreamsigns”. Quasi ogni sogno ha dei dreamsigns, ed è probabile che ognuno di noi ne abbiamo uno personale. Una volta che sai come cercarli, i dreamsigns possono essere come luci al neon nel buio, che lampeggiano mostrando il messaggio “Questo è un sogno! Questo è un sogno!”. E’ possibile utilizzare il diario dei sogni come una ricca fonte di informazioni su come i nostri sogni segnalano la loro natura. Poi puoi imparare a riconoscere la più frequente caratteristica dei tuoi sogni, come essi tendono a differire dal tuo mondo della veglia. Quando le persone si rendono conto che stanno sognando, spesso è perché riflettono su avvenimenti insoliti o bizzarri nei loro sogni. Allenandoti a riconoscere i segni onirici, puoi migliorare la possibilità di usare questo “metodo naturale” per diventare lucido. Le persone non diventano sempre lucide in presenza di un dreamsign a causa della normale tendenza a razionalizzare e crearsi storie per spiegare quello che sta accadendo, o perché si pensa: “Ci deve essere una spiegazione.”. Infatti, ci deve essere, ma raramente un normale sognatore può capirla veramente. Se invece, il dreamsign si verifica nei sogni di chi ha imparato a riconoscerli, il sognatore riesce ad ottenere il sogno lucido. “In una zona pericolosa di San Francisco, per qualche strano motivo mi metto a strisciare sul marciapiede. Comincio a riflettere: “Questo è strano, perché non riesco a camminare? Le altre persone possono camminare in posizione eretta qui? O sono solo io che devo strisciare?”. Vedo un uomo in piedi sotto un lampione. Ora la mia curiosità è sostituita da paura. Penso che strisciare in giro come sto facendo può
essere interessante, ma pericoloso. Poi ho pensato che non lo faccio mai, vado sempre in giro per San Francisco in posizione verticale! Striscio solo nei sogni. Infine, ho l’illuminazione: sto sognando!” (S. G., Berkeley, California) Una volta mi svegliai da un sogno in cui la mia lente a contatto, dopo averla lasciata nell’occhio, diventava un super-protozoo, e decisi che nei miei sogni futuri avrei notato la lente mutante come un dreamsign. E in effetti, sono diventato lucido in almeno una dozzina di sogni riconoscendo questa particolare stranezza. Ognuno di noi ha i propri dreamsigns individuali, come andare a lavorare in pigiama, anche se alcuni ci possono sembrare familiari. L’inventario dei dreamsigns più comuni può aiutarti a capire i tuoi dreamsigns personali, anche se essi sono personali esattamente come i tuoi sogni. Nell’inventario troverai i vari tipi di dreamsigns organizzati secondo il modo in cui i nostri sogni tendono naturalmente ad essere categorizzati. Ci sono quattro categorie principali. Il primo, la consapevolezza interiore, si riferisce alle cose che i sognatori percepiscono dentro se stessi, come pensieri e sentimenti. Le altre tre categorie (azione, forma, e contesto) classificano elementi dell’ambiente del sogno. La categoria di azione comprende le attività e i movimenti di tutto il mondo dei sogni, di noi stessi, degli altri personaggi e degli oggetti. La forma si riferisce alle forme delle cose, delle persone e dei luoghi, spesso bizzarre e trasformate dai sogni. L’ultima categoria è il contesto. A volte nei sogni la combinazione di elementi (persone, luoghi, azioni, cose) è strana, anche se nessun elemento preso singolarmente abbia stranezze in sé. Tali situazioni strane sono dreamsigns contestuali. Anche eventi come trovarsi in un luogo di preparazione per l’apprendimento dei sogni lucidi (è improbabile che ci siano e spesso vengono creato dalla vostra mente dopo alcuni sforzi sui sogni lucidi), trovare personaggi in posti insoliti, vedere che ci sono oggetti fuori posto o che si svolge un ruolo insolito, sono inclusi nella categoria del contesto. Ogni categoria è suddivisa in altre sezioni e sono illustrati sogni reali come esempio. Leggi l’inventario con molta cura per capire come identificare i dreamsigns. L’esercizio successivo ti guiderà poi attraverso il processo di registrazioni dei propri. Le tecniche di induzione del sogno lucido che presenterò nei seguenti capitoli, avranno bisogno dei dreamsigns a cui arriverai con questo esercizio.
INVENTARIO DEI DREAMSIGNS Consapevolezza Interiore Hai un pensiero particolare, senti una forte emozione, o una sensazione insolita, o le percezioni si confondono nella tua mente. Il pensiero può essere uno inusuale, che potrebbe verificarsi solo in sogno, o che “magicamente” riguarda il mondo dei sogni. L’emozione può essere inappropriata o stranamente travolgente. Le sensazioni possono comprendere paralisi o abbandono del proprio corpo, sensazioni fisiche insolite e inaspettate, o intensa eccitazione sessuale. Le percezioni possono essere di serenità o di rabbia, o si può essere in grado di vedere e sentire qualcosa che nella vita reale non potresti percepire. ESEMPI: PENSIERI -"Sto cercando di capire da dove provengono la casa e l’arredamento, e mi rendo conto che è una cosa strana da pensare.” -“Quando ho pensato che non volevo fare un incidente, l’auto sbandò nuovamente sulla strada.” -“Quando ho trovato la porta chiusa a chiave, mi è venuto il desiderio di aprirla.” Emozioni “Rro molto ansionso e sentivo un rimorso.” -“Mi stavo rapsodizzando in SOL.” -“Sono così arrabbiato con mia sorella che le ho lanciato qualcosa che una donna le aveva dato in mare.” ESEMPI: SENSAZIONI -“Mi sento come se mi stessi sollevando “fuori dal corpo”, sono chiuso nelle coperte, ma mi muovo liberamente.” -“Una fortissima eccitazione mi travolge.” -“Mi sento come se ci fosse una mano gigante che stringe la mia testa.” -“Non so come, ma riesco a vedere perfettamente anche senza occhiali.” -“Vedo tutto come se fossi sotto l’effetto dell’LSD.”
-“Sento chiaramente due uomini che parlano anche se sono lontani.”
Azioni Tu, un altro personaggio del sogno, o una cosa del sogno (tra cui animali e oggetti inanimati) fanno qualcosa di insolito o che sarebbe impossibile nella vita reale. L’azione deve avvenire nell’ambiente del sogno, cioè non deve essere un pensiero o un sentimento nella mente del sognatore. Anche i malfunzionamenti dei dispositivi possono essere dreamsigns. ESEMPI: PROPRIE AZIONI -“Sto tornando a casa su un monociclo.” -“Ero sott’acqua, ma respiravo.” -“Fare gli esercizi alla sbarra è diventato più facile.” -“Il personale lancia al pubblico vermi viscidi.” -“D. mi bacia appassionatamente davanti alla moglie.” -“Il parrucchiere dice ad un apparecchio di tagliarmi i capelli.” -“Una grande luce mi galleggia addosso.” -“La macchina accelera pericolosamente, ed i freni non funzionano.”
Forma La tua forma, quella di un personaggio del sogno, o quella di un oggetto del sogno, è strana, deforme, o si trasforma. L’abbigliamento è insolito o ci sono anomalie nei capelli e nella barba. Inoltre, la situazione in cui si è nel sogno potrebbe essere diversa da quella che sarebbe stata nella vita della veglia. ESEMPI: FORME DI PERSONE -“Sono un uomo.” (Sognato da una donna) -“Sono incarnato in una pila di piatti in porcellana.” -“Sono Mozart.” -“Il suo volto cambia mentre le parlo.”
-“ Un gigante mi passa accanto insieme al mostro della laguna nera.” -“I capelli di G. sono corti, contrariamente alla realtà.” -“La spiaggia è come un molo con delle panchine.” -“La forma della sala della redazione è sbagliata.” -“Le strade non sono come le ricordo, e mi perdo.” ESEMPI: FORME DI OGGETTI -"Vedo un piccolo gattino viola." -“Una delle borse si trasforma completamente." -"Le chiavi della mia macchina riportano la scritta Toyama anziché Toyota.”
Contesto I luoghi o le situazioni del sogno sono strani. Si è da qualche parte in cui è difficile essere nella vita reale, o coinvolti in una strana situazione sociale. Inoltre, tu o un altro personaggio del sogno potrebbe svolgere uno strano ruolo. Oggetti e personaggi possono essere fuori luogo, o il sogno potrebbe essere ambientato nel passato o nel futuro. ESEMPI: PROPRIO RUOLO -“Stiamo fuggendo dalla legge.” -"Ero in un film di James Bond, e ne ero il protagonista.” -“Faccio parte di un commando dietro le linee nemiche durante la Seconda Guerra Mondiale.” ESEMPI: RUOLI DI PERSONAGGI -“Il mio amico viene riconosciuto come mio marito.” -“Mio padre si sta comportando come il mio amante.” -“Reagan, Bush e Nixon volano in un jet.” -“I miei colleghi e i miei ex compagni di liceo sono insieme.”
-“Su una sedia nella mia stanza c’è seduta Madonna.” -“Mio fratello, che è morto, era in cucina con me.” ESEMPI: POSIZIONE DEGLI OGGETTI -“Il mio letto è in strada.” -“C’è un telefono in camera mia.” -“Il muro è formato da formaggio e crema di verdure.” -“Sono in una colonia su Marte.” -“Sono in un luna park.” -“Sono in mare, di notte, da solo.” -“Sono a scuola.” -“Sono alla venticinquesima riunione della mia scuola superiore.” -“Sono in una stalla con il mio cavallo.” -“Stanno girando uno spot a casa mia.” -“Due famiglie sono riunite per fare conoscenza.” ESERCIZIO: CATALOGA I TUOI DREAMSIGN 1 . TIENI UN DIARIO DEI SOGNI Tieni un diario in cui registri tutti i tuoi sogni. Dopo averne raccolto almeno una dozzina, procedi alla fase successiva. 2. CATALOGA I TUOI DREAMSIGNS Pur continuando a raccogliere i sogni, contrassegna i dreamsigns nei tuoi rapporti dei sogni. Sottolineali, ed elencali dopo la descrizione di ogni sogno. 3. CLASSIFICA OGNI DREAMSIGN UTILIZZANDO LE CATEGORIE DELL’INVENTARIO Accanto ad ogni dreamsign, scrivi la categoria a cui appartiene. Ad esempio, se hai sognato una persona con la testa di gatto, è un dreamsign appartenente alla categoria della forma
4. ORDINA LE CATEGORIE DEI TUOI DREAMSIGNS Conta quanti dreamsigns ha ciascuna categoria (consapevolezza interiore, azione, forma, o contesto) ed ordinali in base alla frequenza. Nel passaggio successivo, userai la categoria che contiene più delle altre i tuoi dreamsigns. Se c’è un pareggio tra due o più categorie, scegli quella che ti piace di più. 5. CERCA DREAMSIGNS MENTRE SEI SVEGLIO Prendi l’abitudine di esaminare la tua vita quotidiana per cercare gli eventi che rientrano sotto la categoria scelta al passaggio precedente. Per esempio, se la vostra categoria è quella di azione, studia come ti comporti e come si muovono e agicono le altre persone, gli animali e gli oggetti. Familiarizza con il modo in cui sono le cose nella veglia. Questo ti aiuterà a notare quando qualcosa di insolito accade in un sogno.
Il sogno lucido è una sorta di performance mentale, e le tecniche sviluppate per migliorare le vostre abilità nel sogno lucido, possono dare l’aiuto psicologico necessario. Gli psicologi (soprattutto nell’ambito sportivo) hanno condotto una notevole quantità di ricerche sul miglioramento delle prestazioni. Uno degli strumenti più potenti per migliorare i propri risultati, è la pianificazione degli obiettivi. I ricercatori, dopo aver esaminato oltre 100 studi, hanno concluso che la regolazione degli obiettivi da un effetto benefico sulle prestazioni, ed anche dal punto di vista psicologico offre risultati robusti e replicabili, come riportano anche vari scritti di letteratura psicologica. Inoltre, la ricerca ha rivelato molti dettagli sul modo giusto di approcciarsi agli obiettivi. Qui, aiutato da un ricercatore sulla pianificazione degli obiettivi, ho riportato alcuni suggerimenti utili al fine dell’apprendimento dell’abilità di sognare lucidamente. ESERCIZIO: PIANIFICA IL TEMPO PEFR I SOGNI LUCIDI 1. FISSA OBIETTIVI ESPLICITI, SPECIFICI E NUMERATI. Fissare obiettivi espliciti, specifici, e numeriche Gli obiettivi sono personali, e sono legati sia al tuo potenziale che alle tue capacità dimostrate. A seconda della tua soddisfazione personale, potresti voler ricordare un sogno per notte o almeno due sogni ogni notte, o di avere almeno un sogno lucido entro la prossima settimana o mese. Quando ho iniziato la mia tesi di ricerca, mi
sono posto l’obiettivo di aumentare il numero dei sogni lucidi che avevo ogni mese. Ciò mi è stato utile per valutare le mie performance in base agli obiettivi specifici. 2. FISSA OBIETTIVI DIFFICILI MA REALISTICI Per molte persone, avere un sogno lucido è un obiettivo difficile, ma non impossibile. Per gli onironauti più “navigati”, un obiettivo potrebbe essere quello di imparare a volare o affrontare personaggi inquietanti. Il tuo rendimento aumenterà in proporzione all’ambizione dei tuoi obiettivi, a patto che essi siano nelle tue capacità. 3. PONITI OBIETTIVI A CORTO E A BREVE TERMINE. Imposta obiettivi a breve termine, come il ricordare un certo numero di sogni o eseguire un determinato numero di test della realtà ogni giorno (vedi capitolo 3). Inoltre, pianifica obiettivi a lungo termine, come quello di avere almeno un sogno lucido al mese. Imposta le date limite in cui si desidera raggiungere un certo livello di successo, ad esempio, “voglio avere quattro sogni lucidi entro il primo giugno.”. 4. REGISTRA E VALUTA I TUOI PROGRESSI Quando sia raggiunge un obiettivo che era stato prefissato, per esempio avere dodici sogni lucidi in un mese, registra questo risultato. Quando raggiungi un certo obiettivo , ponitene un altro. Oppure, se sei frustrato perché non sei riuscito a raggiungere i tuoi obiettivi, impostane uno meno impegnativo e più realistico. Tieni nota dei tuoi progressi nel diario dei sogni. Un grafico può darti una visione immediata dei tuoi progressi.
Pianificare i propri sforzi per migliorare i risultati Molti sognatori lucidi mi hanno riferito che i loro sogni lucidi accadono più frequentemente dopo l’alba, nelle ultime ore di sonno. Una parziale spiegazione di ciò è che nella seconda metà della notte c’è più sonno REM rispetto che nella prima. Inoltre, l’analisi del tempo di frequenza dei sogni lucidi in laboratorio, ha dimostrato che la probabilità di fare un sogno lucido aumenta continuamente dopo ogni periodo REM. Per illustrare ciò che questo significa, diciamo che di solito si dorme per otto ore circa. Nel corso della notte, probabilmente si avranno sei periodi REM, con l’ultimo che si verificano nel corso dell’ultima parte della notte. Secondo la nostra ricerca, la probabilità di avere un sogno lucido nelle ultime due ore è
raddoppiata rispetto a quella di averne durante le prime sei ore. Questo significa che, se si dovessero tagliare due ore dal proprio sonno ordinario, si dimezzerebbero le proprie possibilità di fare un sogno lucido. Allo stesso modo, se si hanno solamente sei ore di sonno per notte, potresti raddoppiare le possibilità di fare un sogno lucido estendo il sonno di due ore. La conclusione è ovvia: se si vuole aumentare la comparsa di sogni lucidi, si deve estendere il proprio sonno. Se sei seriamente interessato al sogno lucido, e puoi trovarne il tempo, dovresti organizzare almeno una mattina ogni settimana in cui puoi rimanere a letto per diverse ore in più rispetto al solito. Anche se alla maggior part delle persone piace dormire fino a tardi, non tutti hanno il tempo per farlo. Se scopri che semplicemente non puoi permetterti di trascorrere più tempo a letto, c’è un segreto per aumentare la tua frequenza dei sogni lucidi che richiede un numero di ore di sonno non superiore al tuo attuale. Il segreto sta nello riordinare il tuo orario di sonno. Se normalmente dormi da mezzanotte alle 6 del mattino, puoi alzarti alle 4 e rimanere sveglio due ore, facendo tutto quello che devi fare. Poi torna a letto e recupera il tuo sonno dormendo dalle 6 alle 8. Durante le due ore di sonno posticipate, avrai molto più sonno REM di quello che avresti avuto seguendo il solito orario, e potresti godere di una maggiore probabilità di fare sogni lucidi. Alcuni appassionati del sogno lucido rendono il sonno riorganizzano il loro sonno come rituale per indurre i sogni lucidi. Ad esempio, Alan Worsley ci dice che quando vuole indurre sogni lucidi, va a letto all’una e mezza di notte, e dormo poco meno di sei ore, dalle 2:00 circa alle 7:45, quando si sveglia. Poi si alza, fa colazione, beve del tè, legge il giornale, la posta elettronica, ecc, rimanendo sveglio per due o tre ore. Alle 9 o 9:30 scrive nel dettaglio le sue intenzioni, i suoi piani, le attività che vuole svolgere nei suoi sogni lucidi, e poi torna a letto, addormentandosi di solito alle 10 o alle 10:30, e dormendo per diverse ore durante le quali ha spesso sogni lucidi, che riescono a durare anche un’ora. La ridistribuzione del sonno può essere un modo semplice ma straordinariamente potente per facilitare i sogni lucidi. Provalo, il piccolo sforzo che richiede sarà ampiamente ricompensato. Ecco un esercizio per iniziare.
ESERCIZIO: ORGANIZZARE IL TEMPO PER I SOGNI LUCIDI 1 . IMPOSTA LA SVEGLIA Prima di andare a letto, imposta la sveglia per svegliare 2-3 ore prima del solito, e vai a dormire al tuo normale orario. 2 . ALZATI PRONTAMENTE DAL LETTO LA MATTINA Quando la vostra sveglia suona, alzatevi immediatamente, con l’intenzione di restare svegli due o tre ore. Svolgi le tue attività fino a circa mezz’ora prima di tornare a letto. 3 . CONCENTRATI SULLE TUE INTENZIONI PER I SOGNI LUCIDI Durante l’ultima mezz’ora prima di tornare a dormire, pensa a ciò che vuoi fare nel tuo sogno lucido: dove vuoi andare, chi vuoi vedere, o quello che vuoi fare. Puoi utilizzare questo tempo per incubare un sogno su un particolare argomento (vedi capitolo 6). Se stai lavorando ad una qualsiasi delle applicazioni descritte nei capitoli successivi di questo libro, questo è un buon momento per praticare gli esercizi correlati alle applicazioni. 4 . TORNA A LETTO E PRATICA UNA TECNICA DI INDUZIONE Dopo che sono passate due o tre ore da quando ti sei svegliato, assicurati che il tuo sonno sia tranquillo e indisturbato per un paio di ore. Vai a letto, e pratica la tecnica di induzione che funziona meglio per te. Le tecniche sono descritte nei prossimi due capitoli. 5 . DORMI ALMENO PER DUE ORE Imposta la sveglia o se preferisci fatti svegliare da qualcuno, ma sii sicuro di prenderti almeno due ore per sognare. Potresti avere almeno un periodo REM molto lungo in questo momento, forse anche due. Le ore del mattino solo quelle ideali per avere un sogno lucido. Anche se ci vuole un’ora o un’ora e mezza per entrare nel sonno REM per la prima volta durante la notte, dopo diverse ore di sonno possiamo entrare nella fase REM dopo solo pochi minuti. A volte possiamo risvegliarci da un sogno e rientrarci immediatamente alcuni istanti dopo. Que
Le ore del mattino sono l'ideale per sogno lucido per un altro motivo . Questo rende possibile un altro tipo di sogno lucido, il WILD (Wake-Initiated Lucid Dream, Sogno Lucido iniziato da sveglio), di cui discuteremo nel capitolo 4.
Preparazione finale: Imparare a Rilassarsi Profondamente Prima di esser pronti ad imparare le tecniche pratiche per indurre sogni lucidi, è necessario essere in grado di entrare in uno stato di attento rilassamento, con la mentre vigile ed il corpo profondamente rilassato. I due esercizi descritti di seguito ti mostreranno come. Essi sono importanti per aiutare a cancellare dalla mente le preoccupazioni della giornata, in modo da potersi concentrare sull’induzione del sogno lucido. Il sogno lucido richiede concentrazione, che è quasi impossibile da avere con una mente distratta e un corpo teso. Prima di passare al capitolo successivo, assicurati di padroneggiare queste tecniche essenziali. ESERCIZIO: RILASSAMENTO PROGRESSIVO 1 . SDRAIATI SU UNA SUPERFICIE SOLIDA Se non ti è possibile sdraiarti, siediti su una sedia comoda. Chiudi gli occhi. 2 . PRESTA ATTENZIONE AL TUO RESPIRO Presta attenzione alla tua respirazione e permettigli di diventare più profonda. Prendi un paio di respiri completi spostando il diaframma leggermente verso il basso durante l’inspirazione, spingendo l’addome fuori e aspirando l’aria nei polmoni dal basso verso l’alto. Espira profondamente e lentamente, così che la tensione fugga.. 3 . TENDI E RILASSA OGNI GRUPPO MUSCOLARE Progressivamente, tendi e poi rilassa ogni gruppo muscolare del tuo corpo, uno alla volta. Inizia con il tuo braccio, piega la mano all’indietro al polso, come se si stesse cercando di mettere l’interno della mano sull’avambraccio. Tienilo stretto per 5-10 secondi. Presta attenzione alla tensione. Rilascia la tensione e rilassati. Nota la differenza. Di nuovo, tenditi e poi rilassati. Prendi un respiro addominale profondo, poi espira lentamente, poi ripeti la procedura per l’altra mano. Ripeti quindi la stessa sequenza tensione-rilassamento-tensione-rilassamento per gli avambracci, le braccia, la fronte, la mascella, il collo, la spalla, l’addome, la schiena, i glutei, le gambe e i piedi.
4 . LASCIA ANDARE OGNI TENSIONE Dopo aver lavorato con tutti i gruppi muscolari, lasciali andar lentamente. Ovunque senti che ci sia tensione, esegui un'altra sequenza tensione-rilassamento. Immagina la tensione che esce dal tuo corpo come un fluido invisibile. Ogni volta che ti tendi e ti rilassi, ricorda che il rilassamento è maggiore della tensione che l’ha preceduta. ESERCIZIO: RILASSAMENTO “DEI 61 PUNTI”
1 . STUDIA LA FIGURA La figura illustra 61 punti sul tuo corpo. Per svolgere questo esercizio, è necessario memorizzare la sequenza dei punti (non è difficile, i punti sono disposti in modo semplice.) Comincia dalla fronte, vai su e giù sul braccio destro, poi passa al braccio sinistro, quindi giù per il busto, già alle gambe a destra e a sinistra, quindi ripeti il tutto al contrario, dal busto alla fronte.
2 . FOCALIZZA LA TUA ATTENZIONE UN PUNTO ALLA VOLTA Inizia dalla fronte. Focalizza la tua attenzione tra le sopracciglia e pensa al numero uno. Mantieni la tua attenzione sul punto 1 per alcuni secondi fino a sentire che la tua consapevolezza è chiara e distinta. Immagina di trovarti in questo punto. Prima di passare al punto successivo, dovresti sentire un senso di calore e pesantezza in questo punto. 3 . MUOVITI SU OGNI PUNTO, IN SEQUENZA Allo stesso modo, focalizza l’attenzione su ciascuno dei primi trentuno punti. Procedi lentamente, ed immaginati collocato in ogni punto. Senti il senso di calore e pesantezza prima di passare al punto successivo. Non permettere alla tua mente di vagare. In un primo momento questo potrebbe non sembrare difficile, ma scoprirai che a volte si dimentica che si sta dimenticando di fare l’esercizio e si inizia a pensare a qualcos’altro. Se perdi il punto, torna all’inizio o all’ultimo punto su cui ti sei concentrato bene, e ricomincia da lì. Allenati sui primi trentuno punti fino a quando non riesci a sentirli tutti in sequenza, senza perdere la concentrazione. 4 . ESTENDI L’ESERCIZIO A TUTTI I 61 PUNTI Quando riesci a passare per i trentuno punti in sequenza, ripeti i passaggi 1 e 2 con tutti i sessantuno punti. Fallo fino a che non riesci a passare per tutti i punti senza perdere la concentrazione. Ora sei pronto per utilizzare questo esercizio con le varie tecniche di induzione dei sogni lucidi.
Capitolo 3 SVEGLIARSI NEL MONDO DEI SOGNI Il sogno lucido è più facile di quello che potresti pensare Prima di iniziare gli esercizi in questo capitolo dovresti essere riuscito a ricordare almeno un sogno per notte. Dovresti anche avere riempito il tuo diario di almeno una dozzina di sogni, dai quali ottenere un certo numero di dreamsigns personali. Ora sei pronto ad imparare le tecniche designate per aiutarti ad avere il tuo primo sogno lucido, se ancora non ne hai avuti. Con un po' di sforzo queste stesse tecniche ti insegneranno ad avere sogni lucidi a volontà. Prima di procedere, vorrei suggerirti un consiglio con il quale prevenire qualche frustrazione. A volte le persone sviluppano blocchi mentali che di fatto impediscono loro di indurre intenzionalmente sogni lucidi. Tipicamente, si pensa che sognare
lucidamente sia un obiettivo molto difficile da raggiungere. Credendo questo, di conseguenza, falliscono. Tuttavia sono riuscito ad imparare come avere sogni lucidi a volontà, quindi sono consapevole del fatto di poterci riuscire, e so anche quanto possa essere facile, una volta imparato il come. L'esperienza acquisita insegnando a centinaia di persone come avere sogni lucidi suggerisce che pressoché tutti coloro che praticano attentamente queste tecniche possano riuscire nell'intento. Nessuno può definire quanto tempo sia necessario per imparare ad avere sogni lucidi; dipende dalla tua memoria onirica, dalla motivazione, da quanto segui la pratica, e da un fattore che potremmo chiamare ''talento nel sognare lucido''. Sebbene fossi altalmente motivato e avessi tre o quattro sogni lucidi a settimana, mi ci vollero due anni e mezzo per raggiungere il punto al quale poter decidere di sognare lucido a mio piacimento. Ma, in seguito, ho inventato il mio metodo personale. Godi di un grande vantaggio a cimentarti con tecniche già testate e migliorate da altri sognatori lucidi. Non scoraggiarti se non riuscirai subito, e non arrenderti! Tutti possono migliorare attraverso la pratica. Sognare lucido è più facile di quanto tu creda.
Trova la Tecnica più Adatta a Te I prossimi due capitoli presenteranno un'ampia varietà di tecniche per indurre sogni lucidi. Una particolare attenzione è rivolta alle tecniche che funzionano con la maggior parte delle persone. Ad ogni modo, esistono varianti per le quali un metodo sarà più utile al caso tuo, a causa di differenze individuali di tipo fisiologico, caratteriale e di stile di vita. Per esempio, le tecniche descritte nel capitolo 4 sono particolarmente (ma non esclusivamente) indicate a persone che prendono sonno rapidamente. Pertanto, abbiamo cercato di essere il più completi possibile e abbiamo descritto la maggior parte delle tecniche di induzione conosciute. Dovresti provare tutte quelle che pensi possano interessarti. Una volta afferrati i principi e la pratica dell'induzione dei sogni lucidi, potrai scegliere di sviluppare il tuo metodo personale combinando i caratteri delle tecniche descritte. In ogni caso, sperimenta, osserva e persevera: troverai la tua strada. Se praticare esercizi mentali si presenta come un'esperienza a te nuova, potresti essere incerto riguardo le tue abilità di usarli con successo. Nell'appendice c'è un esercizio, chiamato ''Rafforza la tua volontà'', progettato per aiutarti ad imparare come ottenere le cose tramite lo sforzo mentale. Praticando questo esercizio migliorerai la tua riuscita nell'esecuzione di tutte le tecniche contenute in questo libro.
Costruire un ponte tra i due mondi Prendi una pausa per porti la seguente domanda : ''Sto sognando o sono sveglio, in
questo momento?''. Sii cosciente. Prova veramente a rispondere alla domanda con il massimo delle tue capacità e sii pronto a giustificarne la risposta. Ora che hai risposto, poniti un altro quesito: ''Quanto spesso mi chiedo se sto sognando o se sono sveglio durante il corso di un'intera giornata?''. A meno che tu non sia un filosofo o non stia già praticando tecniche di induzione, la risposta sarà, probabilmente, ''mai''. Se non farai mai a te stesso questa domanda durante lo stato di veglia, come pretenderai di riuscirci in un sogno? Poiché le cose a cui pensi e che fai abitualmente in un sogno sono le stesse sulle quali rifletti e che metti in pratica nello stato di veglia, la risposta sarà che non potrai porti quella domanda in un sogno. Le implicazioni dovrebbero esserti chiare. Puoi usare la relazione che esiste tra le abitudini del sonno e della veglia per aiutarti ad indurre sogni lucidi. Una via per diventare lucidi è quella di chiederti se tu stia o meno sognando mentre ti trovi all'interno di un sogno. Per riuscirci, dovrai abituarti a chiederti la stessa cosa mentre sei sveglio.
La Capacità Critica Una parte della tua mente ha il compito di fare i ''test di realtà'', ovvero di stabilire se gli stimoli siano di origine interna o esterna. Oliver Fox ha chiamato questo sistema di riflessione come ''la capacità critica'', considerandola come tipicamente ''dormiente'' nei sogni ordinari. Ha anche sostenuto quanto questa sia fondamentale per raggiungere la lucidità. Al fine di diventare lucido in un sogno, Fox scrive: ''..dobbiamo risvegliare la capacità critica, la quale sembra inoperativa nei sogni, ma all'interno dei quali esiste sotto diversi gradi di attività. Supponiamo, per esempio, che nel mio sogno mi trovi in un bar. Al tavolo accanto c'è una signorina molto attraente, che però possiede quattro occhi. Qui esistono diverse illustrazioni dei gradi di attività della capacità critica: 1. Nel sogno è praticamente inattiva, ma al risveglio ho come la sensazione che ci fosse qualcosa di peculiare e bizzarro riguardo questa ragazza. Immediatamente, mi rendo conto: ''Ma certo, aveva quattro occhi!'' 2. Nel sogno mi stupisco e dico, ''Com'è curioso che questa ragazza abbia quattro occhi! Come la rovinano..'' Ma solo nello stesso modo con cui potrei osservare ''Che peccato che si sia rotta il naso. Mi chiedo come ci sia riuscita.'' 3. La capacità critica è più attiva e i quattro occhi sono considerati come anomali; ma il fenomeno non è pienamente apprezzato. Esclamo, ''Signore mio!'' e poi rassicuro me stesso aggiungendo ''Deve esserci uno spettacolo mostruoso o un circo in questa città.''. Così mi trovo sull'orlo della realizzazione, ma non riesco ad giungervi.
4. La mia capacità critica è ora completamente sveglia e si rifiuta di essere soddisfatta da quelle giustificazioni. Continuo a riflettere ''Ma i mostri non esistono! Una donna adulta con quattro occhi… Questo è impossibile! Sto sognando.''. La sfida, quindi, sta nell'attivare la capacità critica prima di coricarsi in modo tale che rimanga sufficientemente pronta a funzionare correttamente quando sia necessario spiegare qualche avvenimento strano all'interno di un sogno.'' Paul Tholey ha recentemente catalogato una serie di tecniche di induzione da più di un decennio di ricerca che ha coinvolto più di duecento soggetti. Tholey sostiene che un metodo efficace per ottenere la lucidità (soprattutto per i principianti) sia quello di sviluppare un ''atteggiamento critico-riflessivo'', rispetto al proprio stato di coscienza. Questo può essere ottenuto interrogando se stessi, durante lo stato di veglia, che si stia sognando o meno. Egli ha sottolineato l'importanza di porsi la ''domanda critica'' (''Sto sognando o no?'') il più frequentemente possibile, almeno dalle cinque alle dieci volte al giorno, e in ogni situazione che possa sembrare similonirica. Poiché nei sogni lucidi, spesso, la domanda critica viene sollevata in situazioni simili a quelle durante le quali viene posta lungo il corso della giornata, l'importanza di riflettere se ci si trovi o meno all'interno di un sogno assume speciale rilievo. Porsi la domanda al momento di coricarsi e mentre ci si addormenta è particolarmente favorevole. Abbiamo incorporato questi suggerimenti nel seguente adattamento della tecnica di riflessione di Tholey.
Test di Realtà 1. PIANIFICA QUANDO TESTARE IL TUO STATO DI COSCIENZA. Scegli da cinque a dieci differenti occasioni durante la giornata per testare il tuo stato. Dovrebbero rispecchiare circostanze simili, in qualche maniera, a quelle che incontri nei sogni. Ogni volta entri in contatto con qualcosa che assomigli ad un dreamsign, procedi con il test. Ogni volta che qualcosa di sorprendente o di anomalo si verifica, ogni volta che sperimenti sensazioni inusualmente potenti, o qualcosa che possa sembrare una situazione onirica, testa il tuo stato di coscienza. Se hai dei sogni ricorrenti, ogni situazione legata a quei contenuti sarebbe ideale. Per esempio, se hai dei sogni ricorrenti e ansiosi caratterizzati dalla paura dell'altezza, dovresti testare il tuo stato quando attraversi un ponte o visiti una stanza vicino alla cima di un edificio alto. Per esempio, l’onironauta Joe decide di testare il suo stato ogni volta che: 1. Si trova in un ascensore (fonte dei suoi sogni ansiosi).
2. Parla al suo capo. 3. Vede una donna attraente. 4. Legge un errore di stampa. 5. Va al bagno (Ha notato che i bagni sono spesso stranamente silenziosi nei suoi sogni). 2.TESTA IL TUO STATO Poniti la domanda critica il più spesso possibile (almeno dalle cinque alle dieci volte come detto al punto 1): ''Sto sognando o sono sveglio?''. Non ripeterti la domanda in modo meccanico e automatico semplicemente rispondendoti, ''Ovvio, sono sveglio'', o farai lo stesso anche nel sogno. Guardati intorno per ogni stranezza o incongruenza che possa indicarti che stai sognando. Pensa agli eventi degli ultimi minuti. Hai qualche difficoltà a ricordarti cosa sia avvenuto? Se è così, forse potresti stare sognando. Per rispondere correttamente alla domanda critica, guarda i consigli della prossima sezione. 3.SUGGERIMENTI SUI TEST DI REALTÀ Come molti sapranno per esperienza in prima persona, i sognatori non sempre hanno ragione. Mentre si chiedono se stiano sognando o meno, a volte decidono erroneamente di essere svegli. Questo può avvenire se provi a fare un test di realtà nel modo sbagliato. Per esempio, potresti arrivare a concludere, in un sogno, che non stai sognando perché ogni cosa sembra solida e vividamente reale. Oppure potresti pizzicarti, secondo il test classico. In rari casi (soprattutto all’inizio), questo potrebbe causare il risveglio, ma più spesso invece potrebbe scatenare la convincente sensazione di un pizzico! Quando i sognatori condividono la loro realizzazione o il sospetto di stare sognando con altri personaggi onirici, frequentemente questi potrebbero argomentare in senso contrario, come nell'esempio seguente: “Un sogno lucido riguardava una residenza nella quale ho vissuto quando andavo al liceo. La casa aveva un giardino, la più bella caratteristica della tenuta. Un mio caro amico si trovava lì. Come mi sono seduto a guardare la casa con consapevolezza, ho realizzato che essa, anche se sembrava intatta, in realtà era stata demolita sette anni fa. Eppure si trovava di fronte a me, chiara come il giorno. Ho quindi immediatamente realizzato di trovarmi in un sogno, quindi mi sono rivolto al mio amico chiedendogli di svegliarsi, che ci trovavamo in un sogno e che se solo lo avesse scoperto, saremmo stati capaci di andare ovunque e di fare qualsiasi cosa avessimo desiderato. Beh, lui non mi diede retta e continuò a dire che era tutto reale e che forse avevo letto troppi libri di Carlos Castaneda. Mi disse che invece avrei dovuto leggere il Vangelo.” (P. K., Columbus, North Carolina)
La morale è quindi quella di non tenere conto delle parole degli altri: testa la tua realtà! Provare a volare è il più affidabile test usato da molti onironauti. Il modo più facile per farlo è quello di saltare in aria e provare a prolungare il tempo prima di cadere a terra. Se rimani in volo anche solo per una frazione di secondo in più del normale, potrai essere sicuro di stare sognando. Usa lo stesso metodo ogni volta che fai un test di realtà. Nella mia esperienza, il test migliore è il seguente: trova qualcosa di scritto e leggilo una volta (se puoi), guarda altrove, poi rileggilo, e controlla se qualcosa è cambiato. Ogni volta che l'ho provato in un sogno lucido, in qualche maniera la scritta è cambiata. Le parole possono non avere più senso e le lettere potrebbero diventare dei geroglifici. Un test altrettanto efficace, se abitualmente porti un orologio, è quello di guardarlo per due volte; in un sogno, non funzionerà mai correttamente e di solito non mostrerà nulla che abbia un senso (forse mostrerà il Tempo Standard del Sogno). Per inciso, questo test funziona solo con orologi digitali e non con quelli analogici vecchio stile, che a volte possono presentare un orario credibile. Una volta, quando ho deciso di fare un test, ho guardato il mio orologio e l'ho scoperto cambiato in un realistico orologio analogico. Ma non ricordavo di avere mai scambiato il mio orologio digitale per quello di Mickey Mouse che in quel momento portavo al polso, così ho realizzato di trovarmi in un sogno. Sii cauto con questo test; potresti trovarti dinanzi a qualche assurda razionalizzazione per la quale non possiate leggere correttamente l'orario, come per esempio ''forse la batteria è scarica'' o ''la luce è troppo fioca per poter leggere''. In generale, se vuoi distinguere un sogno dalla veglia, hai bisogno di ricordare che anche se i sogni possono sembrare vividi e reali quanto la vita da svegli, sono molto più mutevoli. Nella maggior parte dei casi, tutto quello che devi fare è guardarti intorno con capacità critica, e nel sogno noterai qualche modificazione anomala. Testare lo stato di realtà è un modo per scoprire la natura della tua situazione quando sospetti che potresti stare sognando. Come tale, di solito lo impiegherai come passo finale per diventare lucido. Con la pratica, ti troverai meno spesso a testare i dreamsigns, e passerai invece più frequentemente dal sospetto che stai sognando alla consapevolezza vera e propria di trovarti in un sogno. Potresti scoprire che ogni volta in cui avverti il bisogno puro di fare un test di realtà, questa è in realtà la prova definitiva che stai sognando, dal momento che quando siamo svegli non ci chiediamo quasi mai seriamente se stiamo sognando o meno. Questa è l'ultima fase del test di realtà: ogni volta che avete il sospetto di stare sognando, probabilmente starete sognando per davvero!
Tecniche di Intenzione
L'idea di coltivare uno stato d'animo mentre sei sveglio con il proposito di portarlo all'interno di un sogno per ottenere lucidità è stato usato dai Buddisti Tibetani per più di un millennio. L'origine di queste tecniche è avvolta nelle nebbie del passato. Esse derivano dagli insegnamenti di un maestro chiamato La-Wapa di Urgyen, nell'Afghanistan, e sono state introdotte in Tibet nell'ottavo secolo da Padmasambhava, il fondatore del Buddismo Tibetano. Gli insegnamenti Tibetani sono stati trasmessi da generazione a generazione fino ai nostri tempi, fino a Lo Yoga dello Stato di Sogno, un manoscritto compilato per la prima volta nel sedicesimo secolo e tradotto nel 1935, che delinea diversi metodi per ''comprendere la natura dello stato di sogno'' (cioè, come indurre i sogni lucidi). La maggior parte delle tecniche Tibetane erano evidentemente su misura per le competenze di chi praticava la meditazione. Queste coinvolgono visualizzazioni complesse delle lettere Sanscrite in molti petali di loto nello svolgimento della respirazione e della speciale concentrazione negli esercizi. Nel futuro, quando migliaia di persone raggiungeranno elevate competenze nelle abilità onironautiche discusse in questo libro, forse saremo progrediti abbastanza per poter imparare di più dai nostri predecessori Tibetani. Per ora, l'essenza delle tecniche tibetane che ti serve è racchiusa all'interno del prossimo capitolo.
Potenza della Tecnica di Risolutezza Per gli onironauti principianti, la più rilevante tecnica Tibetana è chiamata ''comprensione del potere di risolutezza'', che consiste nel ''mantenere ininterrotta la continuità di coscienza'', sia nella veglia che nel sogno. Questo comprende sia la pratica di giorno che quella di notte. 1. PRATICA DI GIORNO Durante il giorno, ''in tutte le situazioni'' pensa continuamente che ''tutte le cose sono della sostanza dei sogni'' (cioè, che la tua esperienza è una costruzione della tua mente) e risolvi che realizzerai la loro vera natura. 2. PRATICA DI NOTTE Di notte, quando stai per coricarti, ''risolvi fermamente'' che comprenderai lo stato di sogno, cioè che realizzerai che non è reale, ma solo un sogno. (Esercizio opzionale: prega il tuo guru di essere capace di comprendere lo stato di sogno. Questa opzione avrà probabilmente bisogno di essere modificata per la
maggior parte delle persone. Se hai un guru, segui le sue indicazioni per pregare. Se non ne hai uno ma vuoi pregare, prega come fai di solito. Puoi anche sostituire una figura simbolica associata nella tua mente al sognare lucido. Se non preghi né hai un guru, salta le istruzioni o chiedi aiuto alla parte più saggia di te stesso). COMMENTI: Poiché sogniamo cose che ci hanno interessato di recente, è probabile che se si spende abbastanza tempo pensando durante il giorno che ''ogni cosa è sostanza dei sogni'', allora questo pensiero si presenterà anche mentre starai sognando.
Casistica Venti anni fa ho partecipato al seminario di studio di Tarthang Tulku sul Buddismo Tibetano all'Elasen Institute in Big Sur, California. Rinpoche, ''gioiello prezioso'', come chiamammo l'insegnante, è stato costretto a lasciare il Tibet quando i comunisti cinesi la invasero. L’inglese lo sapeva parlare ben poco. I pezzi del suo discorso che non erano già spezzati di loro venivano rotti dalle nostre risate. Mi aspettavo spiegazioni esoteriche di teorie avanzate, ma quello che ho ottenuto è stato qualcosa di molto più prezioso. Rinpoche indicherebbe il mondo intorno a noi con una scansione casuale con la mano annunciando portentosamente : ''Questo..Sogno!'' Poi riderebbe ancora un po' e puntando me o qualche altra persona o oggetto, piuttosto misteriosamente, insisterebbe : ''Questo sogno!'' seguito da altre risate. Rinpoche è riuscito a farsi un'idea di noi (come, non lo so; non sarebbe da escludere la telepatia, considerando quante poche parole siano state scambiate) che stessimo partecipando per pensare a tutte le nostre esperienze come sogni e per provare a mantenere ininterrotta la continuità di coscienza tra lo stato di sogno e quello di veglia. Non pensavo di procedere bene con l'esercizio, ma sulla strada di ritorno per San Francisco dopo il weekend, ho in qualche modo inaspettatamente trovato il mio mondo ampliato. Qualche notte più tardi, ebbi il primo sogno lucido che ricordi. Nel sogno nevicava dolcemente. Ero da solo sul tetto del mondo, scalando il K2. Mi facevo strada attraverso la neve, finché non mi accorsi che le mie braccia erano nude: indossavo una maglietta a maniche corte, abito poco adatto per un'arrampicata sulla seconda montagna più alta del mondo! Ad un certo momento realizzai che l'unica spiegazione fosse che stavo sognando! Ero così felice che saltai dalla montagna e cominciai a volare via, ma il sogno svanì e mi svegliai. Ho interpretato il sogno come un suggerimento,ovvero che non fossi ancora pronto per il rigore dello Yoga del Sogno Tibetano. Ma rappresentò anche un punto di partenza,
e ho continuato a sognare lucido occasionalmente per otto anni prima di iniziare a coltivare il sogno lucido più seriamente. Per inciso, il mio carattere impulsivo di quando divenni lucido è tipico dei principianti. Se dovessi avere un sogno adesso, non sarei così precipitoso a lanciarmi dalla montagna. Invece, adesso, volerei fino alla cima per scoprire il motivo per il quale la stessi scalando, oltre al ''perché era lì''.
L'intenzione per gli Occidentali Pochi occidentali sono propensi ad ascoltare le prediche e le idee di un guru orientale, ma l'idea dell'intenzione dovrebbe risultare comunque abbastanza familiare. Sebbene la maggior parte delle persone riporti sogni lucidi spontanei occasionali, i sogni lucidi sono raramente raggiungibili senza l'intenzione di averne. Conseguentemente, se vogliamo avere sogni lucidi con più frequenza, dobbiamo iniziare a coltivare l'intenzione di riconoscere che stiamo sognando. Se inizialmente non riscontrerai successo nel tuo impegno, prendi coraggio dall'esortazione Tibetana che ci vorranno non meno di 21 sforzi ogni mattina per ''comprendere la natura dello stato di sogno''. Paul Tholey ha sperimentato a lungo con una variazione dell'antica tecnica Tibetana dell'induzione di sogni lucidi attraverso il potere della risolutezza. Qui c'è il mio adattamento del metodo di Tholey.
Tecnica dell’Intenzione 1. CONVINCITI DI RICONOSCERE IL SOGNO Nelle ore precoci della mattina ,o durante un risveglio nell'ultimo periodo di sonno, afferma chiaramente e intimamente la tua intenzione di ricordarti di riconoscere lo stato di sogno. 2. VISUALIZZA TE STESSO DIVENTARE LUCIDO Immagina quanto più vividamente possibile che ti trovi in una situazione onirica che può lasciarti realizzare di stare sognando. Incorpora diversi dei più frequenti dreamsigns nella tua visualizzazione. 3.IMMAGINA DI REALIZZARE UN'AZIONE NEL SOGNO In addizione all'addestramento mentale a riconoscere i dreamsigns, decidi di compiere determinate azioni nel sogno. Una buona scelta sarebbe un'azione che è di per sé un dreamsign. Per esempio, guarda te stesso volare nel tuo sogno e riconosci che stai sognando. Mentre lo fai sii certo di risolvere fermamente di riconoscere la prossima volta che starai sognando. COMMENTI: La ragione di impostare un'intenzione a fare una particolare azione nel sogno è che i sognatori a volte ricordano di compiere l'azione senza essere prima diventati lucidi. Poi, riflettendoci, ricordano : ''Questo era quello che volevo fare nel mio sogno.
Allora, sto certamente sognando!''. L'azione voluta dovrebbe rappresentare un dreamsign, perché sarai più capace di acquistare lucidità se ti ritroverai a compierla durante il sogno.
Tecnica combinata di Tholey Tholey ha affermato che il test dello stato di realtà sia la tecnica più efficace per indurre sogni lucidi tra tutti quelli che ha discusso. La sua tecnica combinata è basata sul test di realtà, e include elementi di intenzione e tecniche di autosuggestione. Non chiarisce se la tecnica combinata sia migliore della tecnica di riflessione, ma noi crediamo che sia più efficace. Tholey dichiara, riferendosi apparentemente alla tecnica combinata, ''..che chi segue costantemente i consigli può imparare a sognare lucidamente. I soggetti che non hanno mai avuto precedentemente esperienze di sogno lucido avranno il primo dopo un tempo medio che va da 4 a 5 [settimane], con una grande variabilità individuale. Sotto le più favorevoli circostanze il soggetto sperimenterà il suo primo sogno lucido durante la prima notte, sotto circostanze sfavorevoli solamente dopo diversi mesi. La pratica per il conseguimento dello stato critico-riflessivo della mente è necessaria solo nella fase iniziale, che può durare un certo numero di mesi. Dopo questa, i sogni lucidi si presenteranno anche se il soggetto non ha condotto test dello stato di realtà durante il giorno. La frequenza di sogni lucidi dipende quindi in larga misura dalla volontà del soggetto. La maggior parte degli individui che seguono costantemente i consigli sopracitati sperimenterà almeno un sogno lucido a notte.'' Ho modificato la tecnica combinata di Tholey entro la prospettiva della mia esperienza.
Tecnica di Riflessione Dell’Intenzione 1.PIANIFICA QUANDO INTENDI TESTARE IL TUO STATO DI REALTÀ. Scegli in anticipo certe occasioni, quando intenderai ricordarti di fare un test. Per esempio, potresti decidere di chiederti, ''sto sognando?'' quando tornerai a casa da lavoro, all'inizio di ogni conversazione che avrai, e così via. Scegli la frequenza con cui testare il tuo stato in modo tale da trovarti a tuo agio. Usa le immagini per aiutarti a ricordare di porti la domanda. Per esempio, se intendi chiedertela quando tornerai a casa, visualizza te stesso aprire la porta e ricordare la tua intenzione. Pratica l'esercizio una dozzina di volte o più durante il giorno nei momenti selezionati e anche ogni volta nella quale ti troverai in una situazione che, in qualche modo, sia simile ad un sogno. Per esempio ogni volta che accade qualcosa di sorprendente o improbabile, o quando sperimenti delle emozioni forti, o quando la tua mente (specialmente la memoria) non risponde come dovrebbe.
2. TESTA LO STATO DI REALTÀ Chiedi a te stesso, ''sto sognando o sono sveglio?'', guardati intorno per ogni eventuale stranezza o incongruenza che potrebbe indicarti che stai sognando. Pensa indietro agli eventi degli ultimi minuti. Trovi qualche problema a ricordarti cosa è appena avvenuto? Se è così, potresti stare sognando. Leggi una scritta per due volte. Non concludere immediatamente che sei sveglio a meno che non hai l'appoggio di solide prove (per esempio, il testo scritto rimane lo stesso ogni volta che lo guardi). 3. IMMAGINA TE STESSO MENTRE SOGNI Dopo esserti convinto che sei sveglio, dì a te stesso,''ok,non sto sognando, in questo momento. Ma se lo stessi facendo, come sarebbe?''. Immagina quanto più vividamente possibile che tu stia sognando. Immagina con intenzione che ciò che stai percependo (suoni, sensazioni, odori, visioni) sia un sogno: le persone, gli alberi, il sole, il cielo e la terra, e te stesso - è tutto un sogno. Osserva l'ambiente con cura per individuare i tuoi dreamsigns (cap. 2). Immagina come sarebbe se uno dei tuoi dreamsign fosse presente. Non appena riuscirai a sperimentare te stesso come se fossi in un sogno, afferma, ''la prossima volta che sognerò, ricorderò di accorgermi che sto sognando.''. 4.IMMAGINATI MENTRE FAI CIÒ CHE INTENDI FARE NEL SOGNO LUCIDO Decidi in anticipo cosa ti andrebbe di fare nel tuo prossimo sogno lucido. Potresti desiderare di volare o di parlare ai personaggi onirici, o di provare uno dei suggerimenti consigliati più avanti in questo libro. Ora, continua la visualizzazione cominciata nella fase 2 e immagina che, dopo avere ottenuto la lucidità nell'ambiente attuale, sei in grado di soddisfare i tuoi desideri : Sperimenta te stesso mentre fai ciò che avevi scelto di fare. Convinciti fermamente di ricordare di riconoscere che starai sognando e che farai ciò che hai deciso di compiere nel tuo prossimo sogno lucido. COMMENTI: All'inizio potresti trovare strano dover mettere in discussione le fondamenta della realtà che stai sperimentando, ma indubbiamente realizzerai che osservare criticamente la natura della realtà più volte al giorno sarà un'abitudine piacevole da coltivare. Nei nostri laboratori abbiamo distribuito biglietti da visita con su stampato ''sto sognando?''. Puoi scrivere questa domanda sul retro di un biglietto da visita e metterlo in tasca. Prendilo e leggilo, eseguendo un test di realtà leggendolo una prima volta e poi, rapidamente, una seconda. Se le parole risultano incongruenti, stai sognando. Una volta che hai stabilito un atteggiamento sistematicamente critico nella tua vita da sveglio, prima o poi deciderai di provare un test di realtà mentre starai veramente sognando, diventando cosciente nel sogno.
MILD (Mnemonic-Induction Of Lucid Dreaming, Induzione Mnemonica dei Sogni Lucidi) Dieci anni fa ho sviluppato un metodo efficace per l'induzione di sogni lucidi mentre investigavo le possibilità di imparare ad avere sogni lucidi a piacimento per la mia tesi di lavoro. Prima di provare le procedure di induzione, sperimentavo meno di un sogno lucido al mese. Quando ho utilizzato l'autosuggestione durante i primi sedici mesi del mio studio (la tecnica è presentata sotto), ho riportato una media di cinque sogni lucidi al mese con un intervallo che andava da uno a tredici. (Il mese nel quale ho avuto tredici sogni lucidi usando l'autosuggestione è accaduto mentre conducevo studi nel primo laboratorio di sogni lucidi, il che illustra tra l'altro quanto potente sia l'effetto della motivazione nella frequenza di sogni lucidi.) Tuttavia, durante quel periodo di autosuggestione che induceva sogni lucidi, non avevo compreso come ci riuscissi! Tutto ciò che sapevo era che, prima di mettermi a dormire, dicevo a me stesso : ''stanotte avrò un sogno lucido.''. Ma come funzionava? Non ne avevo idea. E non avendo idea significava che c'era poco che potessi fare per farlo accadere. Senza la comprensione dell'intero processo coinvolto, avevo ben poche possibilità di imparare ad avere sogni lucidi a volontà. Tuttavia, ho gradualmente osservato un fattore psicologico correlato con il verificarsi dei miei sogni lucidi : l'intenzione presonno di ricordarmi di riconoscere che stessi sognando. Una volta conosciuto il modo con il quale stavo provando a indurre i sogni lucidi, divenne molto più facile concentrare i miei sforzi. Questa chiarificazione di intenzione fu seguita da un immediato incremento nella frequenza mensile dei miei sogni lucidi. Ulteriore pratica e migliorie hanno portato ad un metodo che mi permetteva di indurre sogni lucidi a mio piacimento. Con questo nuovo metodo, ho avuto ben quattro sogni lucidi in una notte e ventisei in un solo mese. Ora posso avere un sogno lucido in qualsiasi notte, realizzando l'obiettivo di dimostrare che è possibile avere accesso allo stato di sogno lucido sotto il controllo volontario. Per le persone che erano disposte e volenterose ad imparare il mio metodo, era ora possibile entrare nel mondo dei sogni lucidi quasi a volontà. Una volta conosciuto il processo, sono stato in grado di elaborare una tecnica adatta. Come possiamo riuscire a ricordarci di fare qualcosa in un sogno? Forse dovremmo partire da una semplice domanda : come possiamo ricordarci di fare qualcosa nella vita ordinaria? Ogni giorno della nostra vita ricordiamo la maggior parte delle cose che dobbiamo fare usando una sorta di memoria esterna o memoria di aiuto (la lista della spesa, tastiera del cellulare, anello intorno al dito, memo sulla porta, etc.. ). Ma come possiamo ricordare intenzioni future (questa è chiamata memoria prospettica)
senza basarsi su ricordi esterni? La motivazione gioca un importante ruolo. Sei meno propenso a scordarti di fare qualcosa che vuoi fortemente compiere. Quando prefiggi di ricordarti qualcosa da fare, innesti un sistema cerebrale di meta-ricerca che rimarrà parzialmente attivo prima di avere raggiunto lo scopo. Se l'obiettivo è molto importante, il sistema resterà fortemente attivo e potrai continuare a mantenere il controllo per vedere se è il momento di agire, finché non sarà l'ora. Non diventerà mai completamente incosciente. Ma il caso più tipico si presenta quando, per esempio, decidi di comprare un determinato prodotto la prossima volta che andrai in un negozio. Ciò non risulta abbastanza importante per continuare a mantenere il sistema meta-ricerca attivo, così dimenticherai l'intenzione, a meno che presso il negozio non ti imbatterai casualmente nella scatola di quel determinato prodotto o di qualcosa che lo ricordi. Questo rivela l'altro principale fattore coinvolto nel ricordarsi di fare qualcosa: l'associazione. Quando ci troviamo di fronte alla sfida di ricordarci qualcosa, possiamo incrementare le probabilità di successo (1) essendo fortemente motivati e (2) formando associazioni mentali tra ciò che vogliamo ricordare e le future circostanze nelle quali ci troveremo a farlo. Queste associazioni sono notevolmente rafforzate dalla memoria (aiuti di memoria) della visualizzazione di te stesso mentre fai ciò che ti sei prefisso. Pensando all'induzione del sogno lucido come un problema di memoria prospettica, ho sviluppato una tecnica proposta ad incrementare le mie chances di ricordare l'intenzione di diventare lucido: la MILD. Ho rivisto la procedura per questo libro alla luce della mia esperienza, usando sia la mia stessa tecnica sia l'insegnamento impartito a centinaia di persone. Si prega di prendere nota dei prerequisiti discussi più avanti. PREREQUISITI PER LA MILD Per indurre con successo sogni lucidi con la MILD, hai bisogno di possedere determinate capacità. Prima di tutto, se non sei in grado di ricordare di effettuare intenzioni future durante la veglia, esiste solo una piccola possibilità di ricordartene durante il sonno. Quindi, prima di cimentarti con la WILD, hai bisogno di provare a te stesso che, invece, puoi ricordare di compiere determinate cose durante la veglia. Se sei come la maggior parte delle persone, sarai abituato a fare affidamento su elementi esterni che rimandino a quella determinata cosa, pertanto hai bisogno di pratica nel ricordare le intenzioni utilizzando il tuo unico potere mentale. Il seguente esercizio può aiutarti ad acquisire l'abilità necessaria per eseguire la MILD. ESERCIZIO: ALLENAMENTO DELLA MEMORIA PROSPETTICA 1. LEGGI GLI OBIETTIVI GIORNALIERI Questo esercizio è progettato per essere praticato durante un'intera settimana. Di seguito è riportato un set di quattro obiettivi per ogni giorno della settimana.
Quando ti alzi la mattina, leggi soltanto le intenzioni per quella determinata giornata. (Non leggere gli obiettivi prima del giorno designato.) Memorizza le intenzioni giornaliere. 2. CERCATE I VOSTRI OBIETTIVI DURANTE LA GIORNATA Il tuo scopo è quello di notare l'accadimento di ogni evento, al quale dovrai eseguire un test di realtà : ''sto sognando?''. Quindi, se il tuo obiettivo è, ''La prossima volta che udirò un cane abbaiare'', quando ne sentirai uno, accorgitene ed esegui un test. Mira ad accorgerti dell'evento non appena esso accade. 3. TIENI TRACCIA DI QUANTI OBIETTIVI RIESCI A CENTRARE Alla fine della giornata, scrivi quanti dei tuoi eventi sei riuscito a notare (puoi creare uno spazio nel tuo diario dei sogni per registrare i progressi di questo esercizio). Se durante il giorno realizzi che hai mancato la tua prima chance di notare uno dei tuoi target, allora avrai fallito nella ricerca di questo determinato evento, sebbene potresti averlo notato nelle ore a venire. Se sei certo che uno o più eventi non siano accaduti durante tutta la giornata, allora scrivilo nel tuo diario dei sogni. 4. CONTINUA L'ESERCIZIO PER ALMENO UNA SETTIMANA Fai pratica finché non avrai centrato tutti gli obiettivi giornalieri. Se, alla fine della settimana, ne continuerai a mancare la gran parte, continua finché non riuscirai a centrarne la maggioranza. Scegli la tua lista di obiettivi personale, prendi traccia della tua frequenza di riuscita, e osserva come la tua memoria progredisce.
OBIETTIVI GIORNALIERI Lunedì: La prossima volta che scriverò qualcosa La prossima volta che avrò paura La prossima volta che udirò chiamare il mio nome La prossima volta che berrò qualcosa Martedì: La prossima volta che vedrò un semaforo La prossima volta che sentirò della musica La prossima volta che butterò la spazzatura La prossima volta che udirò delle risate Mercoledì: La prossima volta che accenderò la tv o la radio La prossima volta che vedrò una pianta La prossima volta che vedrò una macchina rossa La prossima volta che avrò tra le mani dei soldi
Giovedì: La prossima volta che leggerò qualcosa -a parte questa listaLa prossima volta che controllerò l'ora La prossima volta che mi accorgerò di fantasticare La prossima volta che il telefono squillerà Venerdì: La prossima volta che aprirò una porta La prossima volta che vedrò un uccello La prossima volta che userò il bagno dopo mezzogiorno La prossima volta che vedrò le stelle Sabato: La prossima volta che userò una chiave La prossima volta che vedrò la pubblicità La prossima volta che mangerò qualcosa dopo colazione La prossima volta che vedrò una bicicletta Domenica: La prossima volta che vedrò un animale domestico o selvaggio La prossima volta che mi guarderò allo specchio La prossima volta che accenderò la luce La prossima volta che vedrò un fiore
Visualizzazione MILD 1. IMPOSTA IL RICORDO DEI SOGNI Prima di andare a letto decidi fermamente di svegliarti e di ricordarti i sogni che hai fatto durante ogni periodo di sogno per tutta la notte. (o il primo sogno dopo l'alba, o dopo le sei ore o quando si trova più conveniente. 2.RICORDA I TUOI SOGNI Quando ti sarai svegliato da un periodo di sogno, non importa che ora sia, cerca di ricordare quanti più dettagli puoi del tuo sogno. Se siete ancora molto sonnolenti e in procinto di riaddormentarvi, fate qualcosa per risvegliarvi. 3. FOCALIZZA IL TUO INTENTO Mentre ritorni a dormire, concentrati fermamente sulla tua intenzione di realizzare che starai sognando. Dì a te stesso: ''La prossima volta che sogno, voglio ricordarmi
di stare sognando''. Convinciti tenacemente di volerlo. Unisci l'intenzione all'idea. Se ti accorgerai di stare pensando a qualcos'altro, lascia semplicemente andare via questi pensieri e fa tornare la tua mente all'intenzione di ricordartene. 4. VISUALIZZA TE STESSO DIVENTARE LUCIDO Nello stesso momento, immagina di essere tornato indietro nel sogno dal quale ti eri appena svegliato, ma questa volta riconoscendo che si tratta di un sogno. Trova un dreamsign (segno del sogno) nell'esperienza; quando lo vedrai esclama a te stesso ''Sto sognando!'' e continua la tua fantasia. Per esempio, potresti decidere che quando sarai lucido vorrai volare. In questo caso, immagina te stesso prendere il volo, riconoscendolo come momento nel quale realizzerai di stare sognando. 5. RIPETIZIONE Ripeti i punti 3 e 4 finché la tua intenzione sarà radicata, poi lasciati cadere nel sonno. Se, mentre ti addormenterai, ti accorgerai di pensare ad altro, ripeti la procedura in modo tale che il tuo ultimo pensiero prima di addormentarti sia l'intenzione di ricordarti di riconoscere che starai sognando. COMMENTI: Se tutto va bene, cadrai nel sonno e ti ritroverai in un sogno, nel quale ricorderai di accorgerti che stai sognando. Se avrai bisogno di molto tempo prima di riaddormentarti utilizzando questo metodo, non preoccuparti : più a lungo rimani sveglio, più sarai predisposto a sognare lucido quando ritornerai a dormire. Questo è dovuto al fatto che più a lungo sei sveglio, più saranno le volte che ripeterai la procedura MILD, rinforzando la tua intenzione di avere un sogno lucido. Inoltre la veglia può attivare il tuo cervello, rendendo la lucidità più facile da raggiungere. Infatti, se sei una persona che ha un sonno profondo, dovresti alzarti dopo il sogno, e rimanere sveglio dai dieci ai quindici minuti concentrandoti su un'attività che ti consenta di essere in veglia totale. Accendi la luce e leggi un libro. Esci dal letto e vai in un'altra stanza. Una delle azioni migliori da fare è quella di scrivere il sogno e di rileggerlo, notare tutti i dreamsigns, per prepararti alla visualizzazione MILD. Molte persone incontrano il successo dopo solo una o due notti di MILD; altre ne necessitano di più. Una pratica continua può portare ad una maggiore competenza nel sognare lucido. Alcuni dei nostri più esperti onironauti hanno usato questa tecnica per coltivare l'abilità di sperimentare diversi sogni lucidi a notte.
Tecniche di Autosuggestione e di Ipnosi
Patricia Garfield ha affermato che ''usando un metodo di autosuggestione, ha conseguito una classica curva di apprendimento, incrementando la frequenza di sogni lucidi prolungati da una base di zero ad un massimo di tre a settimana''. Ha condotto l'autosuggestione per cinque o sei anni, sperimentando una media di quattro o cinque sogni lucidi al mese. Come descritto in alto, ho trovato molte somiglianze con questo tipo di tecnica: durante i primi sedici mesi di tesi di studio nei quali usavo l'autosuggestione per indurre sogni lucidi, ho riportato una media di 5 sogni lucidi al mese. Tholey riporta anche esperimenti con la tecnica di autosuggestione, ma sfortunatamente ha fornito pochi dettagli se non che utilizzando tecniche di rilassamento si possano migliorare le formule suggestive. Raccomanda che l'autosuggestione vada fatta immediatamente prima di andare a dormire, in uno stato rilassato, avvertendo che uno sforzo di volontà va evitato. La distinzione tra l'intenzione forzata e la suggestione non forzata è interessante e forse spiega alcune delle mie più recenti esperienze con il tentativo di indurre sogni lucidi su richiesta. Le prime volte che cercai di avere sogni lucidi in laboratorio usai l'autosuggestione, scoprendo che provare con troppo sforzo (intenzione forzata) risultava controproduttivo. Fu molto frustrante perché mi era stato chiesto di avere un sogno lucido quella stessa notte, mentre dormivo in laboratorio. Non furono abbastanza i diversi sogni lucidi prodotti in laboratorio usando la tecnica di autosuggestione : avevo bisogno di farne proprio quella notte in cui mi trovavo in laboratorio. Ad ogni modo, dopo aver sviluppato la tecnica MILD, ho scoperto di poter provare forzatamente e avere sempre successo. Questo perché la MILD coinvolge l'intenzione forzata, faticosa. Con l'autosuggestione ebbi solo un sogno lucido fra tutte e sei le notti spese in laboratorio ; con la MILD ho sognato lucido per 20 notti sulle 21 totali spese in laboratorio. Da questo dovrebbe risultare chiaro che (almeno per me) l'autosuggestione è meno efficace di altre tecniche di induzione, come la MILD. Comunque, a causa di una natura non forzata, potrebbe offrire modesti vantaggi per chiunque abbia voglia di accettare un rendimento piuttosto basso di sogni lucidi in cambio di un metodo relativamente poco impegnativo e senza sforzo. Per le persone che sono particolarmente suscettibili alle ipnosi, invece, le tecniche di autosuggestione possono offrire una soluzione efficace per quanto riguarda il problema di indurre sogni lucidi, come vedremo quando parleremo di suggestioni postipnotiche. 1.RILASSATI COMPLETAMENTE Mentre giaci a letto, chiude delicatamente gli occhi e rilassa la testa, il collo, la schiena, le braccia, e le gambe. Lascia andare totalmente tutte le tensioni muscolari e mentali, respirando lentamente e profondamente. Goditi la sensazione del rilassamento e non fare caso a pensieri, preoccupazioni, ansie e progetti. Se ti sei
appena alzato dal sonno, probabilmente sarai già sufficientemente rilassato. Altrimenti, potresti usare l'esercizio di rilassamento progressivo. 2. DÌ A TE STESSO CHE AVRAI UN SOGNO LUCIDO Mentre rimani profondamente rilassato, suggerisci a te stesso che avrai un sogno lucido, che sia in quella stessa notte o in qualche altra notte in futuro. Evita di inserire un'intenzione forzata nella tua suggestione. Non insistere duramente con imperativi come, ''Questa notte avrò un sogno lucido!''. Potresti non avere successo dopo una notte o due in seguito a queste affermazioni, perdendo rapidamente fiducia in te stesso. Al contrario, cerca di porti in uno stato mentale di reale attesa nell'avere un sogno lucido quella notte o in qualche altra a breve. Pensa al sogno lucido che stai per avere. Guarda avanti fino ad esso, ma lasciando che tutto avvenga al tempo giusto.
Suggestione Postipnotica Se l'autosuggestione può aumentare la frequenza di sogni lucidi, questo effetto potrebbe essere notevolmente migliorato con una suggestione postipnotica (PHS). Charles Tart ha ipotizzato che la PHS può offrire ''la più potente tecnica per il controllo del contenuto dei sogni attraverso la suggestione pre-sonno.''. La lucidità può essere vista come un tipo di contenuto del sogno, forse soggetto all'influenza della PHS. Ho sperimentato in tre occasioni la PHS per indurre sogni lucidi, e in due di queste ho avuto successo. Sono solo moderatamente ipnotizzabile. Per i soggetti più facilmente ipnotizzabili, la PHS può risultare una tecnica molto produttiva e che merita sicuramente degli studi. Le uniche altre informazioni disponibili nell'argomento dell'induzione dei sogni lucidi tramite PHS provengono da un'innovativa tesi dello psicologo clinico Joseph Dane. Qui ci concentreremo solo su uno degli aspetti interessanti del suo studio. Due gruppi di quindici studentesse, nessuna delle quali con esperienze di sogno lucido alle spalle, sono state ipnotizzate diverse volte e poi monitorate in laboratorio per una notte ciascuna. Un gruppo (il gruppo PHS) ha sviluppato un simbolo onirico personale dalle immagini osservate nello stato ipnotico. Le ragazze dell'altro gruppo (di controllo) sono state ipnotizzate ma senza identificare un simbolo onirico personale. Una volta re-ipnotizzate, le donne del gruppo PHS hanno visualizzato i loro simboli mentre chiedevano aiuto nel futuro accadimento di un sogno lucido nella notte seguente. Nel corso di una notte nel laboratorio del sonno, hanno riportato sogni lucidi sensibilmente più lunghi e personalmente rilevanti rispetto a quelli riportati dal gruppo di controllo. Nei periodi seguenti, è stato indicato che le donne del gruppo
PHS hanno continuato ad avere più sogni lucidi di quanti ne siano stati invece mostrati nel gruppo di controllo.
Psicotecnologia : Induzione Elettronica di Sogni Lucidi Le tecniche di induzione di sogni lucidi discusse in questo capitolo riguardano l'apprendimento per portare la tua intenzione da sveglio a diventare lucidi durante il sogno. La MILD, per esempio, è basata sull'abilità di ricordare di fare cose in futuro : ''Quando sognerò, ricorderò di notare che starò sognando.''. Purtroppo, può risultare abbastanza difficile ricordare di fare cose quando si è svegli, quindi immaginiamoci quando stiamo dormendo! In anni recenti, le mie ricerche a Standford si sono focalizzate sul supporto ai sognatori per ricordare le loro intenzioni. Ho concluso che se i sognatori avessero potuto ricordare l'intenzione mentre dormivano, in qualche modo, da uno spunto del mondo esterno, allora alla fine metà dei loro compiti nel diventare lucidi sarebbe stata soddisfatta. Tutto ciò che agli individui rimarrebbe da fare sarebbe ricordare cosa significhi lo spunto. Inserire lo spunto all'interno del sogno non è così difficile come potrebbe sembrare. Anche se non siamo consapevoli del mondo che ci circonda durante il sonno e il sogno, il cervello continua a monitorare l'ambiente attraverso i nostri sensi. Non siamo interamente vulnerabili mentre dormiamo - tendiamo a svegliarci quando percepiamo disturbi e pericoli in avvenimento. A causa di questo perenne monitoraggio, occasionalmente parti di ciò che ci accade intorno entrano nel sogno (vengono incorporate). Il mio team di ricerca a Standford ha studiato il giusto tipo di spunto (stimolo) che sarebbe potuto essere facilmente incorporato nei sogni. Abbiamo cominciato la nostra sperimentazione con il promemoria più ovvio: una registrazione del messaggio ''Questo è un sogno!''. Abbiamo monitorato le onde cerebrali, i movimenti oculari, e gli altri parametri fisiologici da quattro soggetti che dormivano in laboratorio. Quando si trovavano in fase REM, la registrazione veniva avviata ad un volume gradualmente crescente tramite altoparlanti sistemati sopra i loro letti. I soggetti di questo studio erano già esperti onironauti, quindi il successo dell'induzione fu rispettivamente alto. La registrazione è stata avviata un totale di quindici volte, producendo cinque sogni lucidi. Tre dei sogni lucidi sono iniziati quando i sognatori hanno udito la frase ''Questo è un sogno''. Gli altri due sono accaduti mentre la registrazione continuava, ma gli onironauti hanno riportato di non aver sentito alcun suono nel loro sogno. Le dieci volte nelle quali la registrazione ha fallito nell'induzione illustrano le due maggiori sfide nello stimolare sogni lucidi : i sognatori potrebbero svegliarsi o fallire nel riconoscimento del significato dello spunto. Otto volte la registrazione ha semplicemente risvegliato il soggetto. Perfino
quando lo spunto è stato incorporato e i sognatori sono rimasti addormentati, questo non ha garantito il successo. Su due occasioni il messaggio è entrato nel sogno, ma i sognatori mancavano la reale comprensione dello stesso. In un caso particolarmente divertente, il soggetto si è lamentato del fatto che qualcuno, nel sogno, gli ripetesse insistentemente ''Stai sognando,'' senza prestare attenzione all'avviso! Da questo e da altri sforzi successivi per stimolare sogni lucidi con degli stimoli, abbiamo concluso che avremmo potuto aiutare le persone a realizzare che stanno sognando inviando degli spunti dal mondo esterno. Ma gli aspiranti sognatori lucidi devono ancora contribuire agli sforzi per preparare le loro menti a riconoscere lo spunto e ricordare cosa esso significhi. In seguito, abbiamo cominciato ad usare le prime versioni di tecniche mentali in questo libro in congiunzione a stimoli esterni. Il prossimo esperimento è stato condotto in una tesi di Robert Rich, un laureando di psicologia. Poiché uno studio precedente aveva mostrato che gli stimoli tattili venivano incorporati nei sogni più frequentemente degli stimoli visivi e uditivi, abbiamo deciso di testarli per indurre sogni lucidi. Abbiamo usato la vibrazione applicata attraverso il materasso quando il soggetto si trovava in fase REM. Nello studio i soggetti hanno ampiamente praticato esercizi di preparazione mentale. Durante il giorno che precedeva l'esperimento, hanno indossato apparecchi vibratori sulle loro caviglie che venivano azionati diverse volte durante il giorno grazie ad un meccanismo automatico. Ogni volta che i soggetti sentivano la vibrazione, dovevano combinare un test di realtà insieme al ricordo che, non appena avrebbero sentito la vibrazione all'interno del sogno, si sarebbero dovuti accorgere che stavano sognando.
Undici dei diciotto soggetti avevano avuto sogni lucidi durante una o entrambe le notti passate in laboratorio. Hanno avuto un totale di diciassette sogni lucidi, undici dei quali accaduti in associazione con la vibrazione. Uno dei modi tramite cui i soggetti hanno avuto percezione della vibrazione è stata avvertita come un caos nel mondo dei sogni: ''Ho cominciato a a fluttuare nel letto, gli elettrodi sono stati tirati e le pareti hanno cominciato a muoversi avanti e indietro. Poi Stephen è apparso in un angolo. Ha detto, ''se cose strane stanno accadendo, allora sai che stai dormendo..''. Questo soggetto ha realizzato che certe stranezze stavano accadendo, quindi è diventato lucido ed è volato via per vedere le stelle.'' Abbiamo tuttavia trovato un'altra maniera efficace per stimolare la lucidità. Le vibrazioni, nonostante siano spunti relativamente efficaci, pongono una serie di difficoltà tecniche, perciò abbiamo continuato a studiare altri tipi di stimoli ; la luce, poiché essa raramente avvisa gli esseri umani di essere in pericolo durante il sonno.
Così, potrebbe essere facilmente incorporata nel sogno senza il rischio di svegliarsi. In uno studio abbiamo monitorato la fisiologia di 44 soggetti che dormivano indossando delle mascherine modificate con lampadine a luci rosse. Qualche minuto dopo l'inizio di fase REM , quando il soggetto si trovava in fase appropriata per sognare, abbiamo attivato le luci della mascherina. In esperimenti successivi abbiamo usato un computer connesso alla mascherina per segnalare la fase REM e attivare le luci. Questo è stato il primo prototipo che poi sarebbe diventato il DreamLight™, descritto nella prossima sezione. In questo studio con le luci, 24 dei 44 soggetti hanno avuto sogni lucidi durante la notte spesa in laboratorio (molti soggetti vi hanno passato una sola notte). Collettivamente, i soggetti hanno trascorso 58 notti in laboratorio, riportando un totale di 50 sogni lucidi. Come ci si sarebbe potuto aspettare, quelli che avevano una maggiore tendenza a sognare lucido hanno impiegato meno tempo per diventare lucidi in presenza delle luci. Dei 25 soggetti che normalmente avevano un sogno lucido al mese, 17 (il 68%) hanno avuto uno o più sogni lucidi in laboratorio, comparato ai 5 soggetti su 19 (il 26 %) che riportavano di avere meno di un sogno lucido al mese. Tuttavia, dei tre soggetti che non avevano mai avuto un sogno lucido prima dello studio, due ne hanno indotto il primo tramite lo stimolo luminoso. Altre ricerche hanno mostrato che persone che ricordavano almeno un sogno a notte avevano almeno un sogno lucido al mese. Pertanto, sembra probabile che per persone dotate di eccellente memoria, gli stimoli luminosi risultino particolarmente utili nell'induzione di sogni lucidi. Le luci rosse lampeggianti delle mascherine vengono incorporate nei sogni in una grande varietà di modi. I sognatori dovevano trovarsi costantemente in allerta per cambiamenti improvvisi di illuminazione dei loro sogni.
Qui c'è un esempio di sogno lucido indotto da stimoli luminosi : ''Una donna mi ha dato qualche sorta di metallo o oggetto bianco che gettava luce sul mio viso, e ho riconosciuto che fosse lo stimolo. Era una donna bionda attraente, ho realizzato che fosse un personaggio onirico e l'ho abbracciata, grato, con grande affetto, e l'ho sentita dissolversi in me..'' I risultati della nostra ricerca hanno reso chiaro che avremmo potuto aiutare le persone ad avere sogni lucidi in laboratorio usando stimoli sensoriali. Ad ogni modo, desideravamo che le persone fossero in grado di utilizzare questo metodo a casa propria, senza avere bisogno di un laboratorio del sonno. Abbiamo iniziato a lavorare sul DreamLight, un apparecchio portatile di induzione di sogni lucidi. Oltre a rappresentare un efficace spunto per aiutare le persone a realizzare quando si sta sognando, la luce si adattava bene ad un progetto di maschera del sonno che combinava sia i sensori della fase REM sia le luci lampeggianti di induzione.
Vedendo la luce: La storia del DreamLight In Lucid Dreaming ho scritto, ''credo che sia probabile che solamente in una questione di tempo qualcuno perfezionerà e pubblicizzerà un efficace apparecchio di induzione di sogni lucidi; questa è attualmente una delle mie priorità di ricerca.. i supporti tecnologici possono rendere più facile l'inizio di un principiante, forse salvandolo da anni di frustrazioni e sforzi inconcludenti.'' Poco dopo che questo libro venne pubblicato, ho cominciato a lavorare sul design di questo apparecchio. Gli esperimenti descritti sopra hanno dimostrato che stimolare sogni lucidi con degli stimoli funzionava, in laboratorio. Nel settembre 1985 ho ricevuto una lettera da Darrel Dixon, un ingegnere di Salt Lake City, nella quale indicava il suo interesse nello sviluppare un apparecchio di induzione e dove offriva la sua assistenza. Gli ho mostrato un modello, e presto ha prodotto il nostro primo prototipo. Esso consisteva in un paio di scatole nere che lavoravano come un'interfaccia tra il sistema di rilevamento di movimenti oculari e un computer portatile. I sensori nella maschera indossati dal dormiente rilevavano i movimenti oculari e il computer monitorava il livello di attività di movimento oculare. Quando questo livello diventava abbastanza alto, il computer inviava i segnali attraverso l'apparato per avviare il lampeggiamento delle luci della maschera. Questo prototipo iniziale sembrava creato per un film di fantascienza del 1950, con scatole metalliche coperte da manopole, cavi multiforme, una maschera costruita da occhialini da nuoto e luci rosse lampeggianti. Tuttavia, ha funzionato! Nella sua seconda notte usando l'apparecchio un soggetto ha riportato il seguente sogno: ''Stavo seduto in macchina fuori da un negozio. Le luci lampeggiavano, sentivo gli occhiali sul viso. Ho aspettato che smettessero prima di poter fare un test di realtà. Ho cercato di togliere gli occhiali.. ma non c'erano e, ancora seduto sul sedile, ho deciso di fare un test leggendo una banconota. Una parola era sbagliata, così ho concluso di stare sognando! Sono uscito fuori e ho volato. Era stupendo. Le strade erano luminose e solari, fresche e pulite. Ho volato sopra un edificio, il sole ha schiarito le immagini, non vedevo, così ho girato su me stesso. Mi sono ritrovato nel negozio con alcuni amici, non più lucido e a raccontare la mia esperienza.''Negli ultimi anni il gruppo di ricerca Standford ha condotto diversi studi in laboratorio usando il DreamLight. E i partecipanti in due corsi sui sogni lucidi hanno avuto la possibilità di sperimentare il DreamLight a casa. Nello studio del DreamLight in casa abbiamo esaminato diversi fattori che influenzano il successo con i sogni lucidi, inclusi vari tipi e gradi di preparazione mentale. In accordo con i nostri risultati in studi precedenti di stimolazione di sogni lucidi, abbiamo concluso che la preparazione mentale riveste particolare importanza nella
riuscita dell'induzione. Il DreamLight usato a casa è un efficace supporto nella stimolazione di sogni lucidi, ma non più che praticando la MILD. Ad ogni modo, quando l'uso del DreamLight viene combinato alla pratica MILD essi interagiscono sinergicamente a produrre la più alta frequenza di sogni lucidi tra tutte le possibili combinazione. Il nostro primo gruppo che ha testato il DreamLight ha mostrato che le persone che praticano MILD mentre usano il DreamLight hanno avuto un aumento di frequenza di sogni lucidi pari a 5 volte rispetto a chi non usava nessuna tecnica di induzione. La preparazione mentale è importante quando si usa l'apparecchio, perché se la tua mente non è focalizzata sull'idea di riconoscere un sogno quando ti trovi in uno di essi, perfino quando vedrai le luci potresti non realizzare di stare sognando. Esiste solo una piccola possibilità di fare sogni lucidi mediante l'uso solitario del dispositivo devi introdurre uno sforzo anche da parte tua.
La varietà di forme di luce Una delle sfide degli utilizzatori del DreamLight è quella di prepararsi a riconoscere, nelle sue diverse forme, il segnale luminoso che può essere inserito nel sogno. A volte, la luce della maschera appare nel sogno così come appare quando sei sveglio. Ad ogni modo, nell'80 % delle volte che la luce si manifesta all'interno del mondo dei sogni, essa non rimane statica, per cui il sognatore deve rimanere sempre allerta a coglierne le varie manifestazioni. Se il sognatore è troppo immerso nel sogno, quando il segnale appare, attraverso i risultati è possibile esaminare quanto possa essere divertente ed emblematica la nostra tendenza a razionalizzare, invece che ragionare logicamente. Per esempio, un soggetto ha riportato: “Stiamo discendendo di andare in gita in montagna. Due volte, coprendo il mio intero campo visivo, vedo delle visioni grandi, brillanti forme di luce, diffuse da un punto centrale, e ho pensato che dovevano essere stati prodotti per impedirci di vedere qualcosa. Ho sentito di sapere qualcosa che i miei compagni non sapevano.'' Lo psicologo Jayne Gackenbach ha suggerito che le persone falliscono nel riconoscimento della luce quando queste appaiono in un sogno perché hanno una sorta di ''resistenza'' psicologica al concetto di diventare lucidi al momento dello stimolo giusto. Comunque, l'incorporamento della luce è simile ai dreamsigns. Noi tutti falliamo diverse volte a notte nel realizzare che stiamo sognando, nonostante l'inevitabile accadimento di eventi anomali e impossibili che si presentano in sogno. Questo non è perché abbiamo dei blocchi psicologici a diventare lucidi, ma perché non siamo sufficientemente preparati a riconoscere i segni del sogno. Quando preparati ad accorgersi di eventi che possono essere causati dal lampeggiamento del DreamLight, i sognatori posso essere particolarmente astuti nel notare la luce ed utilizzarla per diventare lucidi:
''Ero seduto in un cinema a guardare un film, quando lo schermo ha cominciato a diventare nero e poi rosso in una figura geometrica astratta. Ho realizzato che fosse il DreamLight, e sono diventato lucido.'' Gli stimoli di luce appaiono nel sogno in diversi modi. Gli utilizzatori di DreamLight hanno riportato cinque diversi tipi di manifestazioni: 1. INCORPORAZIONI IMMUTATE La luce appare nel sogno così come quando si è svegli. Per esempio: ''Vedo uno stimolo lampeggiante come lo stimolo quando sono sveglio.''. 2. INCORPORAZIONI IMMAGINARIE La luce diventa parte dello scenario del sogno. Per esempio: ''Noto le luci della stanza lampeggiare'' 3.INCORPORAZIONI COME LUCI SOVRAPPOSTE ALLA SCENA La luce entra nel sogno come un'illuminazione uniforme che non sembra far parte dello scenario del sogno. Per esempio: ''Due lampi di luce riempiono il mio campo visivo.''. 4.INCORPORAZIONE COME UN MODELLO SOVRAPPOSTO ALLA SCENA La luce causa la visione di schemi luminosi, qualcosa come geometrico o psichedelico. Per esempio : ''Vedo una figura bellissima in oro e in giallo con diamanti uno all'interno dell'altro.''. 5.INCORPORAZIONI COME PULSAZIONI Invece di vedere la luce, il sognatore sembra osservare solo la fluttuazione causata dal lampeggiamento. Per esempio : ''Ho notato un vago tremolio nell'ambiente.''. Sono differenti i sogni lucidi indotti da stimoli luminosi da quelli spontanei? I sogni lucidi indotti differiscono da quegli altri solo per un ovvio aspetto.. La luce! Se differiscono in altra maniera, queste maniere vanno ancora ricercate. Ciò nonostante, Gackenbach ha recentemente suggerito che ''indurre la lucidità artificialmente può anche influire negativamente nella qualità del sogno lucido'' risultando in un'esperienza ''che non è psicologicamente evoluta come quella avvenuta naturalmente.''. Con tutto il dovuto rispetto al mio collega, le sue conclusioni sono interamente ingiustificate. Sono basate solo su una interpretazione opinabile di una piccola quantità di dati ottenuta da un singolo soggetto. Quelle informazioni prese da uno studio pilota riportano che 18 sogni lucidi indotti da segnali luminosi sono stati meno caratterizzati da esperienze di volo e più ricchi di sesso rispetto ad un campione di 18 sogni lucidi sperimentato dallo stesso soggetto. Gackenbach ha affermato che, comparato ad un sogno erotico, il volo è ''più associabile ad un archetipo e corrisponde ad un livello di lucidità più alto nel sogno.''.
Gli unici presupposti che ha citato per questo concetto sono stati che il contenuto dei sogni di un gruppo puritano di meditatori medio-occidentali aveva venti volte il numero di riferimenti al volo così come al sesso. Il punto rimane comunque discutibile, perché rianalizzando le informazioni originali viene mostrato che il soggetto ha avuto lo stesso numero di elementi sessuali sia nei sogni lucidi indotti che in quelli spontanei. Come per il volo, diversi dei sogni lucidi spontanei dei soggetti erano stati iniziati quando realizzavano di stare sognando. Dopo l'aggiustamento di questo fattore di confusione, non esiste nessuna significativa differenza nella frequenza di volo nei sogni indotti dalla luce e in quelli spontanei. Un'ipotesi più ragionevole sulle possibili differenze tra i due potrebbe essere che i sognatori potrebbero essere meno razionali, meno lucidi, in quelli indotti. Potremmo aspettarcelo, almeno nei sogni lucidi di breve durata, perché per diventare lucidi spontaneamente i sognatori richiedono uno stato di coerenza mentale di cui necessitano per diventare lucidi grazie allo stimolo. Abbiamo bisogno di condurre più ricerche per provare o bocciare questa ipotesi. Ad ogni modo, i risultati riportati dagli utilizzatori del DreamLight indicano che i sogni lucidi indotti dalla luce possono essere tanto intensi, emozionanti e riflessivi come quelli spontanei. Questo viene illustrato dai seguenti sogni riportati da due intrepidi onironauti, Daryl Hewitt e Lynne Levitan, che ci hanno particolarmente assistito nello sviluppo del DreamLight testando ogni modello: ''Nel mio sogno la maschera di luce lampeggiava. L'ho riconosciuto come un segnale che stessi dormendo, e ho compiuto un movimento oculare per segnalarlo. Mi trovavo nel laboratorio. Volevo uscire, e dopo un po' di tempo ho trovato una porta di vetro chiusa a chiave. Ho provato ad attraversarla come un fantasma, ma alla fine mi sono solo gettato contro di essa, rompendola. Mi sono ritrovato in un'area aperta tra gli alberi, e ho spiccato il volo con gioia. Sono salito verso il cielo. E' stata un'esperienza grandiosa. Ho volato sopra le montagne solo per vedere altre montagne ancora più alte, perse tra le nuvole. A volte piombavo nelle profondi valli, nelle foreste. Gradualmente divenne buio, e il cielo si riempì di stelle. Sono salito ancora più in alto, ho potuto vedere la Via Lattea e la luna. Ho scelto una grande stella e ho cominciato a girare su me stesso, con l'intenzione di apparirle accanto. Mi sono girato e ho attraversato il cielo. Ero talmente eccitato da poter avvertire il battito del mio cuore. La luce lampeggiò di nuovo, e, con un movimento oculare, ho indicato che ero ancora lucido. Mi sono svegliato un paio di minuti più tardi.'' (D. H., San Francisco, California) ''Ho sognato di ritornare nel posto di un precedente sogno - uno strano giardino diventato una versione del Paradiso. Sono tornato a rivedere se il posto, ora un mercato, avesse qualche pietanza interessante. Solo quando sono arrivato, ho visto le luci lampeggiare. Ho girato su me stesso per rimanere nel sogno. Il mio amico L è apparso. Gli ho chiesto di aiutarmi a cercare le cose che volevo. Ero lucido, ma
desideroso di osservare come il sogno agisse. Ho trovato diverse carni strane. Sapevo che qualsiasi cosa ci fosse in quel mercato era ''speciale'', perché era il ''Paradiso''. Soddisfatto della carne, ho guardato allo stimolo, fermo ad osservare i suoi cambiamenti, chiedendomi se potesse dirmi nulla. Sembra un'inutile sciocchezza, ma per un momento sembrava dire ''Golden Acres''. Non significava molto per me, ma era piacevole. Ho detto ad L, andiamo avanti e cerchiamo altre merci. Abbiamo attraversato il mercato. Ho pensato di lasciare il controllo, e immediatamente ho sentito un'intensificazione del sogno e delle sensazioni di essere ''sveglio''. Penso che nei sogni lucidi posso controllare, manipolare, pensare molto, e che questo comandare blocchi la percezione di qualcosa che potrei definire ''la luce interiore''. Sono uscito. Era buio. Ho cominciato ad ascendere. Le stelle erano stupende. L era dietro. L'ho invitato con me. Mi stava raggiungendo, finché le luci lampeggiarono di nuovo, svegliandomi.'' (L. L., Redwood City, California)
Il Futuro della Tecnologià della Lucidità Finora siamo riusciti a costruire un apparecchio che, combinato alla concentrazione mentale, può aumentare le possibilità di cinque volte o più di avere un sogno lucido. Suona bene, ma non possiamo ancora affermare che usando il DreamLight sarai in grado di avere sogni lucidi. A causa di questo, continuiamo a lavorare. Con ulteriori ricerche nell'acquisizione di lucidità nei sogni e lo stato cerebrale e fisiologico che accompagna questa presa di consapevolezza, l'apparecchio dovrebbe essere capace di migliorare notevolmente la nostra capacità di sognare lucido. E, di sicuro, vogliamo condividere questa conoscenza con voi, onironauti. Se desiderate sapere di più a proposito del DreamLight, e rimanere aggiornati, date un'occhiata all'invito nella postfazione.
Capitolo 4 ADDORMENTARSI CONSAPEVOLMENTE WILD (Wake-Initiated Lucid Dreaming) Nel capitolo precedente abbiamo parlato di alcune strategie per indurre i sogni lucidi consistenti nel portare l’idea del mondo della veglia nel sogno, ad esempio con l’intenzione di capire quando si ci trova in un sogno, con l’abitudine di effettuare un test della realtà, o con il riconoscimento di un dreamsign. Queste strategia mirano a stimolare un sognatore a diventare lucido all’interno di un sogno. Questo capitolo presenta una serie di approcci completamente diversi al mondo del sogno lucido, basato sull’idea di addormentarsi consapevolmente. Ciò consiste nel corservare la coscienza della veglia mentre si sta entrato nello stato del sogno, avendo così in esso
una lucidità senza alcuna perdita di coscienza riflessiva. Mentre ti addormenti, puoi concentrarti sulle immagini ipnagogiche, su visualizzazioni deliberate, sul respiro o battito cardiaco, sulle sensazioni nel tuo corpo, il tuo senso di coscienza, e così via. Se mantieni la mente sufficientemente attiva mentre sei naturalmente teso ad entrare nel sonno REM, sentirai che il tuo corpo si sta addormentando, ma la tua coscienza resta sveglia. Saprai subito di trovarti nel mondo dei sogni, e sarai completamente lucido. Queste due diverse strategia per indurre il sogno lucido, giungono a due tipi di sogni lucidi distinti. I sogni lucidi in cui le persone entrano consapevolmente nel sogno vengono chiamate “Sogni Lucidi iniziati da sveglio”, in inglese “Wake-Initiated Lucid Dreaming” (da cui WILD), mentre i sogni lucidi indotti con le tecniche dei capitoli precedenti sono chiamati “Sogni Lucidi Iniziati nel sogno”, in inglese “DreamInitiated Lucid Dreaming” (da cui DILD). I due tipi di sogno lucido differiscono per varie cose. I WILD capitano sempre dopo brevi risvegli (lunghi a volte solo uno o due secondi), che portano ad un immediato ritorno al sonno REM, il dormiente poi nel sogno ha l’impressione di essere stato sveglio. Questo non vale per i DILD. Sebbene entrambi i tipi di sogni lucidi si verificano più probabilmente durante le ultime ore di sonno, ciò è particolarmente vero per i WILD. In altre parole, questi ultimi si verificheranno più probabilmente nella tarda mattinata o nei pisolini pomeridiani. Questo appare sorprendentemente evidente analizzando i miei sogni lucidi. Di trentatre sogni lucidi del primo periodo REM della notte, solo uno è stato un WILD (3%), mentre nei sonnellini pomeridiani i WILD sono stati tredici su trentadue (41%). In generale, i WILD sono meno frequenti dei DILD, in laboratorio abbiamo analizzato che su sessantasei sogni lucidi, il 72% erano DILD mentre i WILD erano il 28%. Secondo la mia esperienza personale, la percentuale di sogni lucidi di tipo WILD osservati in laboratorio era solo del 5%, ma era comunque notevolmente maggiore rispetto a quella dei miei primi sogni lucidi in casa, che erano lo 0%. Credo ci siano due ragioni significative per questa differenza: ogni volta che ho passato la notte nel laboratorio, ero molto consapevole ogni volta che mi svegliavo, mi sforzai straordinariamente per non muovermi più del necessario, per ridurre al minimo le interferenze dei miei movimenti rispetto alle registrazioni fisiologiche. Così, i miei risvegli dalla fase REM in laboratorio, avevano più probabilità di portare ad un addormentarsi cosciente rispetto a quelli avvenuti quando dormivo a casa, senza una coscienza maggiore né alcuna attenzione particolare nello stare fermo.
Ciò suggerisce che le tecniche di induzione WILD potrebbero essere particolarmente efficaci nelle condizioni adatte. Paul Tholey osserva che le tecniche per l’immissione diretta nel sogno richiedono molta pratica, ma offrono grandi ricompense. Quando avrai la padronanza di queste tecniche (per esempio della MILD), esse possono darti la capacità di indurre sogni lucidi praticamente a volontà.
Attenzione sulle Immagini Ipnagogiche La strategia più comune per indurre sogni WILD è addormentarsi mentre si ci concentra sulle immagini ipnagogiche che accompagnano l’entrata nel sonno. Inizialmente, potresti vedere immagini relativamente semplici, lampi di luce, motivi geometrici, e cose simili. A poco a poco appariranno forme più complicate: i volti, le persone, e infine intere scene. Il seguente racconto di ciò che il filosofo russo P.D. Ouspensky chiamava stato di “mezzo-sogno”, fornisce un vivido esempio di come possono essere le immagini ipnagogiche: “Mi sto addormentando. Vedo punti dorati, scintille e piccole stelle che appaiono e scompaiono davanti ai miei occhi. Queste scintille e stelle a poco a poco si fondono in una rete d’oro con maglie diagonali che si muove lentamente e regolarmente, in ritmo col battito del mio cuore, che sento distintamente. Un attimo dopo la rete dorata si trasforma in una fila di caschi in ottone appartenenti ai soldari romani in marcia lungo la strada sottostante. Sento il loro passo misurato e li guardo dalla finestra di una casa alta di Costantinopoli, in un piccolo vicolo, cui una estremità porta al vecchio molo, e dietro le grandi navi e battelli a vapore del Corno D’oro verso Istanbul. Sento il loro passo pesante, e vedo il sole che splende sui loro caschi. Allora improvvisamente mi stacco dal davanzale su cui sono poggiato, e prendo il volo lentamente, volo sulla strada, sopra le case, e poi sul Corno d’Oro, in direzione di Istanbul. Sento l’odore del mare, il vento, il sole caldo. Questo volo mi da una sensazione meravigliosamente piacevole, e non voglio aprire gli occhi.” Durante questi stati di “mezzo-sogno”, Ouspensky aveva sviluppato l’abitudine di osservare queste immagini contenute dalla sua mente mentre si addormentava o quando era in dormiveglia dopo il risveglio da un sogno. Egli osserva che queste immagini erano molto più facili da osservare al mattino dopo il risveglio dal primo sonno, mentre all’inizio della notte non si verificano “senza sforzi”. Il dottor Nathan Rapport, uno psichiatra americano, coltivò un approccio ai sogni lucidi molto simile a quello di Ouspensky: “Mentre è a letto in attesa di addormentarsi, lo sperimentatore interrompe i suoi pensieri ogni pochi minuti con uno sforzo per
ricordare l’oggetto mentale svanito prima di ogni intrusione di pensieri che richiamavano la sua attenzione.” Questa abitudine continuava nel sonno, con i seguenti risultati: “Luci brillanti lampeggiavano, e una miriade di scintille brillavano da un taglio di un magnifico lampadario di vetro. Interessante, come ogni stravaganza dello scenario, era la presenza di molte figurine dettagliate, su una lontana mensola attaccata ad una parete ornata con pannelli in stile rococò. A destra c’era un gruppo allegro di donne belle ed eleganti, vestito con l’abbigliamento tipico dell’Inghilterra Vittoriana. Questa scena continuò per un per po’, prima di scoprire che non era la realtà, ma un’immagine mentale che stavo vivendo. Immediatamente divenne una visione incomunicabilmente bella. Ma con grande furtività la mia mente cominciò vagamente a risvegliarsi e a fare capolino: sapevo che questi spettacoli gloriosi sarebbero finiti bruscamente a causa di tali intrusioni. Ho pensato: “Questa è una di quelle immagini mentali immobili?”, e una della signorine del gruppo, quasi in risposta, si mise a ballare il valzer per la stanza. Poi tornò nel gruppo, immobile, con un sorriso illuminante sul suo viso, che era girato verso di me. L’intero schema di colori era discreto, nonostante le scintille caleidoscopiche del lampadario, con squisiti colori blu e rosa che decoravano la stanza e i vestiti. Sentivo che solo nei miei sogni potevo vedere certi colori così delicati ma eppure vivi, come se fossero illuminate da una luce splendente.”
Tecnica delle Immagini Ipnagogiche 1 . RILASSATI COMPLETAMENTE Mentre sei nel letto, chiudi delicatamente gli occhi e rilassa la testa, il collo, la schiena, le braccia e le gambe. Lascia andare completamente ogni tensione muscolare e mentale, e respira lentamente e profondamente. Goditi la sensazione di relax e lascia andare i tuoi pensieri, le tue ansie e le tue preoccupazioni. Se ti sei appena risvegliato, probabilmente sei sufficientemente rilassato. In caso contrario, è possibile utilizzare sia l’esercizio di rilassamento progressivo che quello dei 61 punti di rilassamento, per rilassarsi più profondamente. Lascia tutta l’aria verso il basso,
lentamente e stando rilassato, fino a quando la mente diventa serena come il mare calmo. 2. OSSERVA LE IMMAGINI Delicatamente, concentra la tua attenzione sulle immagini visive che gradualmente appaiono alla vostra mente. Guarda come le immagini iniziano e finiscono. Prova ad osservare le immagini con la massima delicatezza possibile, consentendo loro di essere pensate passivamente nella tua mente mentre si svolgono. Non tentare di trattenere le immagini, ma guardale solamente senza attaccamento o desiderio di agire. Pur facendo questo, cerca di acquisire il punto di vista di un osservatore distaccato, per quanto possibile. In un primo momento vedrai una sequenza di immagini fugaci e sconnesse. Le immagini verranno gradualmente sviluppate in scene che diventano sempre più complesse, infine diventeranno sequenze estese. 3 . ENTRA NEL SOGNO Quando l’immagine diventa uno scenario vivido e in movimento, cerca di entrare passivamente nel mondo dei sogni. Non entrare subito attivamente nella scena, ma continua ad avere un interesse distaccato per le immagini. Lascia che il tuo coinvolgimento con quello che sta accadendo sia pari a quello dei normali sogni. Ma attenzione, non cercare troppo coinvolgimento e cerca di mantenere la concentrazione. Non dimenticare che stai sognando! COMMENTO Probabilmente la parte più difficile da padroneggiare di questa tecnica è la fase 3, quando stai entrando nel sogno. La difficoltà sta nello sviluppare una delicata vigilanza, una prospettiva di osservatore discreto, che si lascia trascinare nel sogno. Come Paul Tholey ha sottolineato: “Non è auspicabile voler entrare attivamente nel paesaggio, dal momento che una tale intenzione di norma potrebbe farlo scomparire.” E’ richiesta invece una volontà passiva, simile a quella descritta nella sezione relativa all’autosuggestione, nei capitoli precedente: secondo Tholey, “invece di voler entrare attivamente nel paesaggio, il soggetto deve lasciarsi trasportare passivamente in esso.” Un maestro tibetano da un consiglio simile: “Mentre stai delicatamente osservando la mente, portati delicatamente nel sogno, come se stessi tenendo un bambino per mano.”. Un altro rischio è che, una volta entrati nel sogno,
il mondo può sembrare così realistico che è facile perdere la lucidità, come accade all’inizio del WILD del racconto precedente. Per assicurarsi che ciò non accada, Tholey consiglia di svolgere una azione particolare nel sogno, in modo che se si perde la lucidità, ti ricorderai dell’intenzione di realizzare quell’azione, e quindi ritroverai la lucidità.
Attenzione sulla Visualizzazione Un altro approccio all’induzione dei WILD, il preferito dalla tradizione tibetana, comporta una visualizzazione deliberata di un simbolo, mentre si ci concentra sulle immagini ipnagogiche. La natura simbolica delle immagini probabilmente aiuta la consapevolezza di persistere nel processo di entrata del sonno. Presenteremo tre varianti di questa tecnica, due prese da un antico manuale tibetano risalente al VIII secolo, e un terzo preso da un insegnamento del buddismo tibetano moderno. Come si vedrà nei seguenti esercizi, lo yoga relativo al sonno si basa spesso sulla gola. Questo perché la psicofisiologia dello yoga sostiene che i nostri corpi contengono “sottili centri di consapevolezza”, chiamati chakra. In totale sono sette e si trovano in tutto il corpo, dalla base della colonna vertebrale alla testa. Uno di questi, il chakra della gola, si dice sia quello che regola il sonno e la veglia. Il grado di attivazione del chakra della gola determina quindi se si è nella veglia o nel sonno. C’è una intrigante somiglianza tra le antiche funzione che gli psicologi orientali hanno attribuito al chakra della gola e il ruolo che i fisiologi occidentali moderni hanno stabilito per il vicino tronco cerebrale, che regolerebbe lo stato di sonno e di coscienza. Senza le dovute ricerche, non smentirei le osservazioni di un tale gruppo di ricercatori, ovviamente, disciplinati e attenti al corpo e alla mente come nello yoga, solo perché non hanno seguito il metodo della ricerca scientifica, che non erano state inventate quando lo yoga è stato sviluppato. Invece, non vedo l’ora di attuare più ricerche scientifiche su queste straordinarie idee provenienti dall’Antico Oriente. Le tecniche tibetane di induzione dei sogni lucidi dalle veglia descritta in questo capitolo, comportano un metodo particolare di respirazione profonda (chiamata “ad anfora” perché inspirate ed espirate dal vostro addome come fosse un anfora). L’esercizio seguente mostra come praticamente la respirazione “ad anfora”. ESERCIZIO: RESPIRAZIONE RILASSATA (“AD ANFORA”)
1 . METTITI COMODO Poiché spesso è facile addormentarsi se si sta sdraiati, potresti scegliere di eseguire il rilassamento, la meditazione, e gli esercizi di concentrazione descritti in questo libro da seduto. La prima volta che si pratica questo esercizio, tuttavia, dovresti poggiare la schiena su una superficie solida. Allenta i vestiti al collo e alla vita. Chiudi gli occhi. Appoggia leggermente le mani sul tuo addome in modo che i pollici stiano sul fondo della gabbia toracica e i diti medi si tocchino sopra l’ombelico. 2 . STUDIA IL RESPIRO Inspira ed espira lentamente. Poi respira come fai sempre, ma più lentamente e profondamente, e presta attenzione alla tua respirazione. Poi concentrati sulle mani, e nota che il diaframma e i muscoli del ventre contribuiscono molto all’assunzione e all’espulsione del respiro dai polmoni. Senti i movimenti del tuo addome e nota come i diversi gruppi di muscoli si espandono e si contraggono ritmicamente, quindi svuota i polmoni. Concentrati sul punto in cui inizia l’inspirazione, alla giuntura del tuo addome e alla parte inferiore del torace, riempiendo i polmoni dal basso verso l’alto. Basta prestare attenzione al modo in cui il corpo si sente durante il respiro. 3 . RESPIRA LENTAMENTE E PROFONDAMENTE Lascia che il tuo respiro trovi un ritmo normale e tranquillo. Non forzarlo, ma lascia che il diaframma e il plesso solare contribuiscano alla fase “ad anfora” del tuo respiro, il tuo addome dovrebbe estendersi mentre inspirate. Immaginati come se stessi inspirando energia sotto forma di luce, inviando poi la luce al resto del tuo corpo attraverso espirando. Senti questa “luce” (ovvero l’ossigeno) portata dai polmoni attraverso le arterie e i capillari per portare sostanze nutritive e di energia ad ogni cellula del tuo corpo.
POTERE DELLA VISUALIZZAZIONE Tecnica del Punto Bianco 1 . PRIMA DI DORMIRE A. Imponiti fermamente di riconoscere quando stai sognando. B. Visualizza nel tua gola (il secondo punto del rilassamento dei 61 punti, che trovata cl capitolo 2) la sillaba “ah”, di colore rosso radiante e vivido
C. Concentrati mentalmente sullo splendore della “ah”. Immagina che la sua radiosità illumini e renda visibile tutte le cose del mondo, mostrando loro di essere irreali e facenti parte della natura del sogno. 2 . ALL’ALBA A. Pratica sette volte la respirazione “ad anfora”. B. Imponiti undici volte di comprendere la natura del sogno C. Concentra la tua mente su un punto, di colore bianco osso, situato tra le sopracciglia (il primo punto del rilassamento dei 61 punti). D. Continua a concentrarti fino a quando capirai di stare sognando. COMMENTO Secondo lo yoga, ogni chakra ha un suono o una sillaba speciale associata ad esso. La sillaba speciale per il chakra della gola è “ah”, vista come una forma simbolica del “suono creativo”, ovvero il potere di portare un mondo all’interno di un essere. Questo concetto ha una certa somiglianza con un passo del Vangelo di Giovanni: “In principio era il Verbo…”. Secondo lo yoga del sogno, se non riesci a riconoscere di sognare mediante la tecnica del punto bianco, puoi provare la tecnica del punto nero, descritta nel paragrafo successivo.
Tecnica del Punto Nero 1. PRIMA DI DORMIRE A. Medita su un puntino bianco tra le sopracciglia. 2. ALL’ALBA A. Pratica la respirazione “ad anfora” per ventuno volte. B. Imponiti ventuno volte di riconoscere quando sei in un sogno. C. Concentra la tua mente su un punto nero della dimensione di una pillola, situato alla base dell’organo generativo (il trentatreesimo punto del rilassamento dei 61 punti). D. Continua a concentrarti sul punto nero fino a quando capirai di essere in un sogno.
Tecnica della Fiamma nel Fiore di Loto
La terza tecnica di visualizzazione è stata elaborata da Tarthank Tulku, un maestro tibetano che soggiornò e lavorò negli Stati Uniti. Tulku in primo luogo mi ha introdotto allo yoga del sogno tibetano, nel 1970, come ho raccontato nel capitolo 3. Questo metodo è simile alle due tecniche precedenti che impiegano la gola come punto di visualizzazione, in questo caso però dobbiamo visualizzare una fiamma all’interno di un fiore di loto. Non a caso, Tarthang Tulk attualmente dirige l’ordine Nyingma, che fu fondato da Padmasambhava, il maestro dell’ottavo secolo che per primo ha portato in Tibet le tecniche dello yoga del sogno. La fiamma, spiega Tulku, rappresenta la consapevolezza: la stessa consapevolezza necessario per raffrontare la nostra vita della veglia e quella del sogno. Rappresenta quindi il potenziale che abbiamo per avere una continuità di consapevolezza tra la veglia ed il sonno, per preservare la coscienza attraverso l’entrata nel sonno, che è quello che stiamo cercando di raggiungere. Nell’iconografia buddista, il loto rappresenta il processo di sviluppo sperimentale. Il loto cresce dal buio del fango e sopra le superfici paludosi, ovvero dove la terra e l’acqua si fondono, ed apre i molti petali del suo fiore per ricevere la luce pura. Quelli che giungono alla comprensione spirituale crescono anche fuori dal mondo ed oltre: le loro radici sono nelle oscure profondità del mondo materiale, ma le loro “menti” sono sollevate nella pienezza della luce. Mentre pratichi il seguente esercizio, tieni a mente il significato simbolico della visualizzazione. 1 . RILASSATI COMPLETAMENTE Mentre sei nel letto, chiudi delicatamente gli occhi e rilassa la testa, il collo, la schiena, le braccia e le gambe. Lascia andare completamente ogni tensione muscolare e mentale, e respira lentamente e profondamente. Goditi la sensazione di relax e lascia andare i tuoi pensieri, le tue ansie e le tue preoccupazioni. Se ti sei appena risvegliato, probabilmente sei sufficientemente rilassato. In caso contrario, è possibile utilizzare sia l’esercizio di rilassamento progressivo che quello dei 61 punti di rilassamento. 2 . VISUALIZZA LA FIAMMA NEL LOTO Non appena ti senti completamente rilassato, visualizza nella gola un bellissimo fiore di loto con petali morbidi e luminosi, di colore rosa, che si arricciano leggermente verso l’interno. Al centro del loto, immagina una fiamma incandescente di luce rossa e arancione. Guarda la fiamma nel modo più attento possibile: è luminosa sia ai
bordi che al centro. Concentrati delicatamente sulla parte superiore della fiamma, e continua a visualizzarla il più a lungo possibile. 3 . OSSERVA LE TUE IMMAGINI Osserva come l’immagine della fiamma nel loto interagisce con altre immagini che sorgono nella tua mente. Non provare a pensare, interpretare, o preoccuparti di queste immagini, ma continua in ogni caso a mantenere la visualizzazione. 4. UNISCI LE IMMAGINI ED IL SOGNO Contempla la fiamma nel loto fino a sentire che le immagini si fondono nel sogno. Quando ciò accade, non dovrai più cercare di mettere a fuoco l’immagine, ma semplicemente la vedrai davanti a te. A poco a poco, con la pratica, capirai che stai sognando. COMMENTO A meno che tu non sia abbastanza fortunato ad avere naturalmente immagini vivide, è possibile trovare l’esercizio precedente della visualizzazione più difficile da raggiungere con chiarezza nei dettagli. Se non lo trovi difficile, dovresti praticare due esercizi supplementari (vedi appendice) prima di tentare di padroneggiare questa tecnica. Il primo, l’esercizio di concentrazione sulla candela, comporta la concentrazione su una fiamma (reale) di una candela. Questo rafforzerà la capacità di concentrazione e ti fornirà un immagine vivida di una fiamma, che potrai usare mnemonicamente come base per la visualizzazione. Il secondo, sulla formazione della visualizzazione, ti aiuterà a coltivare la tua capacità di produrre immagini vivide e dettagliate. Dopo aver imparato questi due esercizi, la tecnica della fiamma nel fiore di loto dovrebbe risultarti più facile.
Attenzione agli altri pensieri E’ inoltre possibile utilizzare un processo cognitivo che richiede uno sforzo minimo, ma consente alla tua mente di restare concentrata mentre si addormenta. Così adesso conosci bene che quando il corpo cade addormentato, trascina con esso la tua mente cosciente nel sonno e nel sogno. L’approccio di base richiede che si ci trovi nel letto rilassato ma vigile, e che si esegua un compito mentale ripetitivo. Concentrando la tua attenzione sul compito, la tua percezione dell’ambiente
diminuisce e svanisce poco a poco finché non ti addormenti. Finché continuerei ad eseguire il compito mentale, la tua mente rimarrà sveglia. Dieci anni fa, come parte della mia tesi di dottorato di ricerca, ho sviluppato la seguente tecnica per l’induzione di sogni WILD.
Tecnica Del Contare Fino Al Sonno 1 . RILASSATI COMPLETAMENTE Mentre sei nel letto, chiudi delicatamente gli occhi e rilassa la testa, il collo, la schiena, le braccia e le gambe. Lascia andare completamente ogni tensione muscolare e mentale, e respira lentamente e profondamente. Goditi la sensazione di relax e lascia andare i tuoi pensieri, le tue ansie e le tue preoccupazioni. Se ti sei appena risvegliato, probabilmente sei sufficientemente rilassato. In caso contrario, è possibile utilizzare sia l’esercizio di rilassamento progressivo che quello dei 61 punti di rilassamento. 2 . CONTA FINO AD ADDORMENTARTI Come stai steso per addormentarti, inizia a contare in questo modo: “1, sto sognando, 2, sto sognando…” e così via, mantenendo una certa vigilanza. Dopo aver raggiunto il 100, se lo desideri puoi ricominciare. 3 . RENDITI CONTO CHE STAI SOGNANDO Dopo aver continuato il tuo conteggio per qualche tempo, ti accorgerai che ad un certo punto potrai dire a te stesso “Sto sognando” tra un numero ed un altro, e noterai che starai sognando! COMMENTO La frase “Sto sognando” ti aiuterà a ricordare cosa vorrai fare, ma non è strettamente necessaria. Basta focalizzare la tua attenzione sul conteggio e probabilmente conserverai la vigilanza sufficiente per riconoscere le immagini oniriche come tali. E’ possibile effettuare rapidi progressi con questa tecnica se hai qualcuno che vegli su di te mentre ti addormenti. Il lavoro del tuo “assistente” è quello di svegliarti ogni volta che ti entri nella fase REM, e chiederti che numero hai raggiungo e cosa stavi sognando. Questo compito può sembrare difficile, ma in realtà è abbastanza facile capire quando sei nel sonno REM. Ci sono parecchi segni osservabili di insorgenza di sonno: se la luce è fioca, è possibile osservare il
movimento degli occhi sotto le palpebre chiuse. Lenti movimenti pendolari degli occhi da un lato all’altro sono segni affidabili di inizio del sogno, così come lo sono i movimenti minori o le contrazioni delle labbra, della faccia, delle mani, piedi o altri muscoli. Un terzo segno di insorgenza del sonno è la respirazione irregolare. Quando svolgi questo esercizio, il tuo osservatore dovrebbe svegliarti di volta in volta e chiederti il tuo conto e di raccontargli il sogno. In un primo momento ti accorgerai che avrai raggiunto, forse, il “50, sto sognando…”, e non oltre, perché a quel punto hai iniziato a sognare e ti sei dimenticato di contare. La parte più difficile dell’esercizio è quindi cercare di mantenere la coscienza e continuare a contare. Dopo poche dozzine di risvegli nel corso di un’ora o giù di lì, prima o poi riuscirai a finire il conto, e dirti “100, sto sognando” per poi capire che finalmente è vero!
Attenzione sul Corpo Se ti concentri sul tuo corpo, noterai che a volte entrerai in una condizione in cui subirai distorsioni muscolari, o comincerai a sentire vibrazioni misteriose, o ti sentirai completamente paralizzato. Tutti questi inusuali stati del corpo sono legati al processo di entrata e nel sonno e soprattutto nel sonno REM. Durante il sonno REM, come ricorderai dal capitolo 2, tutti i muscoli volontari del corpo sono quasi completamente paralizzati, ad eccezione dei muscoli che muovono gli occhi e quelli con i quali respiri. Il sonno REM è uno stato psicofisiologico che coinvolge l’attività di cooperazione di un numero di sistemi cerebrali che hanno usi distinti. Ad esempio, i sistemi neurali indipendenti causano paralisi muscolari, blocchi di input sensoriali, e attivazioni corticali. Quando questi tre sistemi lavorano insieme, il tuo cervello sarà nello stato del sonno REM, e probabilmente starai sognando. A volte i sistemi REM possono non accendersi e spegnersi allo stesso momento. Ad esempio, si ci può risvegliare parzialmente dal sonno REM prima che il sistema della paralisi si spenga, e il vostro corpo sarà ancora paralizzato anche se sei sveglio. La paralisi del sonno, come è chiamata questa condizione, può verificarsi mentre le persone si addormentano (raramente) o mentre si svegliano (più frequentemente). Se non sai cosa sta succedendo, la tua prima esperienza con la paralisi del sonno può essere terrificante. Le persone tipicamente lottano e si sforzano molto per svegliarsi pienamente. In realtà, tale panico e tali reazioni sono del tutto controproducenti, e possono stimolare l’area emozionale del cervello, e ciò farà persistere la fase REM.
La paralisi del sonno è innocua. A volte, quando ti succede, ti senti come se stessi soffocando o addirittura morendo. Ma questo è solo il modo in cui il tuo cervello interpreta le condizioni anomale del corpo dovute all’entrata nel sogno! Storie medievali raccontano di attacchi di “Incubus” (spiriti malevoli che si credevano scendere dal cielo per fare sesso con le donne dormienti), probabilmente derivati da un’interpretazione di fantasia delle paralisi del sonno. La prossima volta che si verifica, ricordati che sei nello stato in cui sei normalmente per diverse ore ogni notte, e rilassati. Non ti farà nulla di male e passerà in pochi minuti. La paralisi del sonno non è nulla di cui aver paura, anzi può essere addirittura ricercata e coltivata. Ogni volta che si verificano queste paralisi, sei sulla soglia del sonno REM. Hai un piede nella veglia e un piede nel sogno. Appena varchi questa soglia, sei nel mondo dei sogni lucidi. Qui sotto troverai tre diverse tecniche per varcare questo confine.
Tecnica dei Corpi Gemelli 1 . RILASSATI COMPLETAMENTE Dopo il risveglio da un sogno, sdraiati sulla schiena o sul fianco destro con gli occhi dolcemente chiusi. Stringi e poi rilassa il viso e la testa, il collo, la schiena, le braccia e le gambe. Lascia andare completamente tutta la tensione muscolare o mentale, e respira lentamente e con calma. Goditi la sensazione di relax ed afferma la tua intenzione di entrare coscientemente nel sogno, lascia andare tutti gli altri pensieri e le preoccupazioni. 2 . CONCENTRATI SUL TUO CORPO Ora concentra la tua attenzione sul tuo corpo fisico. Utilizza l’esercizio di rilassamento dei 61 punti per far passare l’attenzione da una parte del colpo ad un’altra, passando attraverso tutti i punti. Mentre lo fai, nota come si sente il tuo corpo in ogni punto del percorso. Attenzione ai segnali di strane sensazioni, vibrazioni o distorsioni della propria immagine corporea. Questi segnalano la paralisi del sonno e il sonno REM. Alla fine potrai sperimentare sensazioni come quelle sopra descritte, che si trasformeranno rapidamente nella completa paralisi del tuo corpo fisico In questa fase sei pronto a lasciarti il tuo corpo paralizzato alle spalle e ad entrare nel mondo dei sogno con il tuo corpo onirico. 3 . LASCIA IL TUO CORPO ED ENTRA NEL SOGNO
Non appena senti che il tuo corpo fisico è in un profondo stato di paralisi, sei pronto ad andare. Ricorda che il tuo corpo attualmente paralizzato ha un gemello “magico” che può muoversi, cioè il tuo corpo onirico, e che puoi facilmente “cambiare corpo” per sperimentarti nei vari stati. Infatti, fatta eccezione per occasionali periodi di lucidità, ogni notte il tuo corpo del sogno interpreta il ruolo del suo “gemello”, ovvero del corpo fisico. Ora immaginati incarnato nel tuo corpo onirico ed immagina cosa avrebbe voglia di fare il gemello terreno, galleggiare, o rotolare… Lascia sdraiato liberamente il tuo corpo fisico immobile. Salta dal letto, o buttati, o strisciane fuori. Alzati o affonda attraverso il letto ed il pavimento. Vola attraverso il soffitto, o semplicemente alzati. Ora sei nel mondo del sogno lucido. COMMENTO Non appena salti fuori dal letto, devi riconoscere che sei veramente un estraneo in una terra straniera. Ricorda che sei in un corpo onirico, e che tutto ciò che è intorno a te è un sogno. Appena esci dal letto, devi dire: “Sono in un sogno”. E il corpo che fino a poco fa era reale, da cui sei appena uscito, adesso è un corpo del sogno. Tutto ciò che vedi è un sogno. Se credi che ti sei alzato nel mondo fisico con il corpo fisico, puoi fare una o due osservazioni critiche ed eseguire alcuni test della realtà. Qui ci sono tre esempi: (1) prova a leggere la stessa frase di un libro due volte, (2) guarda un orologio digitale, distogli lo sguardo quindi riguardalo, (3) o prova a trovare e rileggere questo paragrafo, e trai le tue conclusioni!
Tecnica del Corpo Unico Come sottolinea Tholey: “L’esperienza di un secondo corpo è un’ipotesi inutile basata su una epistemologia ingenua.”. Come ho spiegato in Lucid Dreaming, le esperienza “fuori dal corpo” spesso ci danno l’impressione di avere due corpi distinti e separati: quello fisico, il corpo terreno, e uno più etereo, astrale. In realtà, una persona ha un solo corpo, e quello in cui ti trovi nel sogno è un corpo immaginato, una rappresentazione mentale del nostro corpo fisico. L’immagine corporea è ciò che sperimentiamo ogni volta che ci sentiamo incarnati, nel mondo fisico o nel sogno, in un’esperienza astrale. Quindi, dato che l’idea del secondo corpo è inutile, si può scegliere di provare il seguente adattamento di Tholey alla tecnica, che porta un solo corpo al proprio bagaglio metafisico: i primi due punti sono uguali a quelli della tecnica precedente, se te li ricordi bene e sai già padroneggiarli, puoi passare direttamente al terzo.
1 . RILASSATI COMPLETAMENTE Dopo il risveglio da un sogno, sdraiati sulla schiena o sul fianco destro con gli occhi dolcemente chiusi. Stringi e poi rilassa il viso e la testa, il collo, la schiena, le braccia e le gambe. Lascia andare completamente tutta la tensione muscolare o mentale, e respira lentamente e con calma. Goditi la sensazione di relax ed afferma la tua intenzione di entrare coscientemente nel sogno, lascia andare tutti gli altri pensieri e le preoccupazioni. 2 . CONCENTRATI SUL TUO CORPO Ora concentra la tua attenzione sul tuo corpo fisico. Utilizza l’esercizio di rilassamento dei 61 punti per far passare l’attenzione da una parte del colpo ad un’altra, passando attraverso tutti i punti. Mentre lo fai, nota come si sente il tuo corpo in ogni punto del percorso. Attenzione ai segnali di strane sensazioni, vibrazioni o distorsioni della propria immagine corporea. Questi segnalano la paralisi del sonno e il sonno REM. Alla fine potrai sperimentare sensazioni come quelle sopra descritte, che si trasformeranno rapidamente nella completa paralisi del tuo corpo fisico In questa fase sei pronto a lasciarti il tuo corpo paralizzato alle spalle e ad entrare nel mondo dei sogno. 3 . LASCIA IL TUO CORPO ED ENTRA NEL SOGNO Non appena senti che il tuo corpo fisico è in un profondo stato di paralisi del sonno, sei pronto ad andare. Ricorda che l’immagine del corpo paralizzato in cui stai vivendo non può muoversi (nello spazio mentale) in quanto le informazioni sensoriali stanno dicendo al tuo cervello che il tuo corpo fisico è immobile. Quando viene superato il “varco sensoriale” (quando si va più in profondità nel sonno REM), non vi sarà alcuna informazione (se non mnemonica) che indica che il corpo è ancora nella posizione di prima. Ora sei libero di sentire il movimento della tua immagine corporea senza alcuna contraddizione nei tuoi sistemi sensoriali. La tua immagine del corpo può muoversi senza riferimento alla posizione attuale del tuo corpo fisico, come avviene naturalmente nei sogni. Inoltre, se si verifica la paralisi del sonno, puoi essere sicuri che l’ingresso nello stato di “inibizione sensoriale” non è lontano. Basta immaginare che l’immagine del corpo può muoversi di nuovo liberamente. Immagina di non essere a dormire nel letto, ma da qualche altra parte: altrove, in qualsiasi altra situazione e posizione. Una volta che senti che il tuo corpo onirico è fuori dal letto, non sentirai più le sensazioni di paralisi del tuo corpo fisico.
COMMENTO Anche per questa tecnica valgono gli stessi avvisi della tecnica dei corpi gemelli: appena esci dal letto, ricorda che stai sognando e che tutto quel che è intorno a te è un sogno. Naturalmente, anche la tecnica del corpo unico ci ha lasciato con un prodotto di ingenuo realismo metafisico. La tua immagine corporea è infatti il modello che crea il cervello del tuo corpo fisico. La tua immagine del corpo si comporta esattamente come farebbe il tuo corpo fisico da sveglio. Questo perché il corpo fornisce al cervelle informazioni sensoriali sulla proprio condizione e posizione, e da queste il cervello costruisce il modello del mondo, in questo caso onirico, e anche il suo comportamento, esattamente come succede da svegli con il corpo ed il mondo fisico. Tutto queste acquista significato se si sa ciò che il corpo fisico è per il cervello: quest’ultimo ha infatti bisogno di mantenere un modello di cura aggiornato che rappresenti correttamente come stia il corpo fisico, in modo da poter agire senza “inciampare”.
Tecnica Del Corpo che Non Esiste Prendiamo in considerazione un diverso stato del corpo durante il sonno REM. In questo caso, il tuo corpo fisico non sta fornendo al cervello nessuna informazione sensoriale utile sulla sua condizione. Il risultato è che il tuo cervello non può aggiornare correttamente il proprio modello del corpo per farlo corrispondere a quello del corpo fisico. Il cervello, in un certo senso, ha “perso” il corpo. Così l’immagine del tuo corpo viaggia beatamente attraverso i sogni ignorando che il cervello era in contatto con il corpo fisico, e il tuo corpo del sogno non potrebbe andare da nessuna parte! Diamo ora uno sguardo radicale al modello del corpo del cervello. Se non viene rappresentata la posizione, l’attività, o la condizione del corpo fisico, perché dovrebbe essere necessario mantenere un modello di queste condizioni? Come scrive Tholey, “L’esperienza del proprio corpo in un sogno è solo un fenomeno trasferito dal proprio stato di veglia ed è perciò essenzialmente sacrificabile. Questo ci permette di gettare un altro corpo dal nostro bagaglio metafisico per viaggiare più leggeri: siamo passati dalla tecnica dei corpi gemelli alla tecnica del corpo unico, l’ultimo passo è la tecnica del corpo che non esiste. 1 . RILASSATI COMPLETAMENTE Dopo il risveglio da un sogno, sdraiati sulla schiena o sul fianco destro con gli occhi dolcemente chiusi. Stringi e poi rilassa il viso e la testa, il collo, la schiena, le braccia
e le gambe. Lascia andare completamente tutta la tensione muscolare o mentale, e respira lentamente e con calma. Goditi la sensazione di relax ed afferma la tua intenzione di entrare coscientemente nel sogno, lascia andare tutti gli altri pensieri e le preoccupazioni. Se ti sei appena svegliato, probabilmente sei sufficientemente rilassato. In caso contrario, puoi utilizzare gli esercizi di rilassamento progressivo o quello dei 61 punti. Lascia andare tutta l’aria verso il basso, più lentamente e più rilassato, fino a quando la mente diventa serena come il mare calmo. 2 . PENSA CHE PRESTO NON SENTIRAI PIU’ IL TUO CORPO Mentre ti addormenti, concentrati sul pensiero che quando dormirai, il tuo corpo diventerà impercettibile. 3 . FLUTTA LIBERAMENTE NEI TUOI SOGNI Non appena non senti più il tuo corpo, immagina di essere consapevole di ciò che percepisci, senti, pensi o fai, nel tuo mondo dei sogni. Galleggia liberamente sul mondo dei sogni come se fossi un granello di polvere nei raggi del sole. COMMENTO Probabilmente sentirai da alcune persone che la vita è come una scintilla senza fiamma, che non completa tutto ciò che deve fare. Se è così, niente paura, ci sono un sacco di corpi onirici disponibili per le varie occupazioni. Tholey descrive anche una procedura chiamata tecnica dell’immagine dell’Io, che differisce dalla tecnica del corpo che non esiste in un solo modo: è necessario, in questa tecnica, concentrarsi sulle immagini ipnagogiche. Egli spiega: “Se uno scenario visivo del sogno è affermato, allora è possibile viaggiare in questo scenario. L’Io in questa determinata circostanza punta ad entrare nell’immagine del corpo del sogno, ed acquisire il suo sistema motorio.”.
E ora che faccio? Negli ultimi due capitoli sono descritte e spiegate le tecniche per indurre i sogni lucidi. Prova tutte le tecniche, e poi focalizzati su quelli che funzionano meglio per te. Fai frequentemente gli esercizi e migliorerai le tue abilità. Una volta che sei in grado di entrare nel mondo dei sogni lucidi, la questione sarà: “Ora che sono qui, dove vado, e cosa farò?” I prossimi due capitoli ti prepareranno per l’applicazione
dei sogni lucidi, ti daranno motivazioni e tecniche per prolungare i sogni lucidi, e ti mostreranno come lavorare con le immagini del sogno.
Capitolo 5 La costruzione dei sogni I sogni sono modelli del mondo Questo capitolo presenta un quadro generale per la comprensione del processo onirico. Il compito principale del cervello, come hai potuto apprendere nel capitolo 2, è quello di predire e di controllare il risultato delle tue azioni nel mondo. Per soddisfare questo scopo, esso costruisce un modello del mondo. Il cervello elabora le sue ipotesi in relazione a ciò che riceve continuamente a partire dagli organi di senso. Quando dorme, esso acquisisce poche informazioni sensoriali. Quindi, l'informazione più facilmente usufruibile è quella di origine interna - le memorie, le aspettative, le paure, i desideri, e così via. Credo che i sogni siano un risultato del lavoro compiuto dal cervello utilizzando queste informazioni per creare una simulazione del mondo. Secondo questa teoria, il processo onirico è frutto dello stesso meccanismo percettivo e mentale che utilizziamo mentre siamo svegli. Perciò, per capire il sognare, abbiamo bisogno di conoscere il meccanismo di percezione da svegli e di considerare come il funzionamento della mente venga modificato durante il sonno.
La costruzione della Percezione Le esperienze percettive sono costruite da una valutazione inconscia e complicata dell'informazione sensoriale. Questo processo include diversi fattori oltre il semplice input sensoriale. Questi fattori vengono distinti in due grandi classi : aspettative e motivazioni.
Aspettativa e Percezione La percezione (cosa vediamo,sentiamo,annusiamo,etc.) dipende in larga misura dall'aspettativa. In un certo senso, ciò che percepiamo è ciò che ci aspettiamo. L'aspettativa assume molte forme ; una delle più importanti è il contesto. Per vedere quanto radicalmente il contesto influisca sulla percezione, osserva quanto tempo ci vuole per leggere a voce alta le frasi seguenti: A. “Formano come a accuratamente sono e una senso disposte rapidamente parole di queste caso delle a precedente stesse leggere da facili nell'esempio più facili e.”; B. “Queste parole formano una frase di senso e sono quindi più facili da leggere rapidamente e accuratamente delle stesse parole disposte a caso nell'esempio precedente.”.
Probabilmente avrai impiegato più tempo a leggere la prima frase. Questo perché nella seconda hai percepito che l'organizzazione delle parole acquistava un senso; ogni parola rientrava in uno schema preciso, il quale ti ha aiutato a capire e a leggere ogni parola. Mentre leggevi la prima frase, non hai ricevuto nessun aiuto dal contesto delle parole, in tal modo leggerle è stato più complicato. E' inoltre più facile percepire il familiare rispetto al non familiare. Studia l'immagine finché non avrai identificato tutti e 3 gli elementi.
Quanto hai impiegato ad identificare ognuna delle 3 figure? Probabilmente avrai individuato per primo il cane, poi la barca, e infine l'elefante. Questo corrisponde alla familiarità delle tre immagini. Il familiare, di certo, te lo aspetti. FIGURA Un'altra importante influenza sulla percezione è data dall'esperienza recente. Steinfeld ha scoperto che soggetti a cui era stata appena raccontata una storia riguardo ad una crociera oceanica hanno identificato l'immagine 5.1 c come una motonave in meno di 5 secondi. Ad altri ai quali era stata raccontata una vicenda irrilevante il tempo impiegato per identificare la figura è stato di 30 secondi. Interessi personali, occupazioni e personalità possono influenzare fortemente l'esperienza delle persone. Questo fatto è usato in test come quello psicologico di Rorshchach, che sfrutta l'interpretazione di figure (macchie d'inchiostro) ambigue per delineare una personalità. In un studio sull'immaginazione, Bartlett ha notato che soggetti a cui era stato chiesto di interpretare le macchie rivelavano molte informazioni riguardo i loro personali interessi ed occupazioni. Per esempio, la stessa macchia ricordava a una donna un ''cofano con le piume'', ad un ministro un ''la fornace ardente della Nabucodonosor'' e ad un fisiologo ''un'esposizione della regione basale dell'apparato digerente''.
Guarda la figura: come ti sembra la macchia?
Un'inclinazione della percezione indotta dalla professione di una persona può anche essere osservata con stimoli meno ambigui delle macchie. Clifford e Bull hanno mostrato ad ufficiali della polizia e a civili diverse ore di film riguardanti una strada di città. Le loro istruzioni consistevano nell'individuare certi latitanti (identificati da foto segnaletiche) e certi avvenimenti (interscambi, furti, crimini, etc.). Malgrado i due gruppi avessero individuato lo stesso numero di persone ed azioni, i poliziotti hanno riscontrato più furti di quanto abbiano fatto i civili. I poliziotti, ovviamente, si aspettavano di vedere un crimine, e così hanno fatto. L'aspettativa inclina la percezione nella direzione di ciò che pensi sia vero.
Motivazione e Percezione Un altro importante fattore nell'influenzare la percezione è la motivazione. Le nostre motivazioni sono la spinta nel compiere azioni. Ci sono molti differenti tipi di motivazione, a partire dalle più primordiali come la fame, la sete e il sesso, ai bisogni psicologici come gli affetti, il riconoscimento, l'autostima, e infine le più alte motivazioni, come l'altruismo e ciò che Abraham Maslow chiamò l'autorealizzazione, la necessità di realizzare il proprio unico potenziale. E' probabile che tutti questi livelli di motivazione possano influire sui processi percettivi. L'influenza dei più bassi livelli di motivazione è la più facile da studiare. Per esempio, in un esperimento, a dei bambini era stato chiesto di stimare la dimensione di alcune monete. Quando hanno mostrato la stessa moneta, un bambino povero l'ha giudicata più grande rispetto ad un bambino ricco. In un altro esperimento, quando a degli scolari erano state mostrate delle immagini ambigue prima e dopo i pasti, c'è stato il doppio delle probabilità che venissero interpretate come cibo quando erano affamati piuttosto che dopo aver mangiato.
Come recita il proverbio, ''ciò che sembra il pane dipende dal fatto che abbiate fame o meno.'' Emozioni forti motivano il comportamento ed influenzano la percezione. Probabilmente sai per esperienza che persone arrabbiate sono più predisposte ad osservare gli altri come presenze ostili. La paura tende a far vedere ciò che si teme, perfino se questo significhi confondere un cespuglio per un orso. Facendo riferimento a casi più positivi, le persone innamorate tenderanno a confondere uno sconosciuto per la persona che amano. In generale, le motivazioni guidano le persone ad agire per soddisfare i propri obiettivi o uno specifico bisogno. Avere una motivazione od un'emozione inclina la tua percezione mostrandoti ciò che desideri sia reale.
Schemi : Blocchi Costruttivi della Mente Se la percezione include l'analisi e la valutazione delle informazioni sensoriali, allora il cervello è in grado di utilizzare qualche tipo di processo di corrispondenza per determinare cosa stiamo percependo. Supponiamo, per esempio, che ti venga presentato un disegno con un insieme di luci ed ombre. Cosa stai vedendo? E' un cespuglio o un orso? Una roccia o una pera? Per identificare qualsiasi di queste cose, devi essere già in possesso di un modello mentali di un cespuglio, un orso, una roccia, una pera, o in ogni caso, qualcosa con cui comparare l'informazione ricevuta dai tuoi sensi. Lo stesso processo viene applicato anche a livelli più astratti della mente, compreso il linguaggio, il ragionamento, e la memoria. Per esempio, non puoi giudicare se una persona in una certa situazione abbia parlato con tatto o sinceramente a meno che tu non sia già in possesso di schemi mentali di tatto e verità. Questi modelli mentali, chiamati ''schemi'' o ''frames'' o ''scripts'', comprendono i blocchi costruittivi della percezione e del pensiero. Nuovi schemi sono creati adattando o combinando vecchi schemi, alcuni dei quali ereditiamo geneticamente. Essi catturano le regole essenziali del modo in cui il mondo è stato costruito in passato e come assumiamo possa funzionare in futuro. Uno schema è un modello di, o una teoria riguardo, qualche parte del mondo. E' ''un tipo di teoria informale e inarticolata riguardo la natura degli eventi, oggetti, o situazioni che incontriamo. Il set totale di schemi disponibili per interpretare il mondo esterno,'' scrive lo psicologo di Standford David Rumelhart, ''in un certo senso costituisce la nostra teoria individuale della natura della realtà.'' Gli schemi aiutano ad organizzare l'esperienza unendo insieme tipiche serie di caratteri o attributi di oggetti, persone o situazioni. Queste serie di assunzioni ci permettono di andare oltre l'informazione parziale a disposizione dei nostri sensi e di percepire il tutto.
ESERCIZIO : COME GLI SCHEMI CI PORTANO OLTRE L'INFORMAZIONE RICEVUTA 1.LEGGI LA STORIA Per scoprire come gli schemi guidano la comprensione, leggi la seguente storia e immagina che avvenga prima di leggere altro: “Nasrudin camminava in un negozio, chiedendo ''Mi hai mai visto prima?'' ''Mai nella mia vita,'', rispose il negoziante. ''In questo caso,'' aggiunse Nasrudin, ''come hai fatto a sapere che ero io?''. 2.LISTA TUTTO QUELLO CHE PUOI ESSERE CERTO SIA ACCADUTO Dopo avere visualizzato la storia con gli occhi della tua mente, fai una lista di tutto quello che sai con assoluta certezza che sia accaduto. In altre parole, riempi la lista solo con le informazioni incluse esclusivamente nella storia ; come amava dire Dragnet's Joe Friday,''Solo i fatti,signora.'' Puoi andare indietro e fare riferimento alla storia quando vuoi. Prendi il tempo necessario per completare la lista (5 minuti circa). Per iniziare, finisci la seguente lista da te: (1) Nasrudin camminava in un negozio (2) Nasrudin ha fatto una domanda (3) Il negoziante ha risposto alla domanda (4)..e così via. 3.LISTA TUTTO QUELLO CHE PUOI PLAUSIBILMENTE DEDURRE RIGUARDO A QUELLO CHE È SUCCESSO Ora fai una lista di ogni cosa che puoi plausibilmente assumere o dedurre riguardo a ciò che è avvenuto nella storia. Sii consapevole delle basi di ogni tua assunzione. Puoi fare riferimento alla storia ogni volta che desideri. Prendi 5 o 10 minuti senza andare oltre le ipotesi plausibili. Puoi fermarti in ogni momento, ma sii sicuro di aver raggruppato almeno una dozzina di informazioni. Ecco come iniziare : (1) Nasrudin era un uomo (2) Il negoziante non era cieco (3) Nasrudin aveva due gambe (4) Il negoziante non mentiva COMMENTO La tua lista dovrebbe essere più lunga rispetto alla lista dei fatti direttamente osservati. Probabilmente hai riportato tutti fatti a cui hai pensato, ma ti sei fermato quando hai realizzato che avresti potuto continuare all'infinito. Siamo in possesso di una grande parte del mondo, molto più di quanto potremmo osservare
direttamente. Nota quanto sei stato coinvolto nella storia. Il tuo schema del negozio ti ha portato ad assumere che il negoziante vendeva qualcosa (probabilmente beni, ma anche possibili servizi); che il negozio fosse illuminato dalla luce del sole o da qualche luce artificiale; che il negozio era dotato di pareti, soffitto, una o più porte e forse da finestre, e certamente un pavimento, che il negozio avesse una connessione urbana (strada o percorso) e che fosse situato in una zona commerciale della città. I tuoi schemi di comportamento sociale ti permettono di assumere che Nasrudin probabilmente avesse fatto ingresso nel negozio da una porta piuttosto che da una finestra; che avesse indirizzato la sua domanda al negoziante piuttosto che a qualcun altro; che il negoziante e Nasrudin non si fossero mai visti prima; che stessero entrambi parlando la stessa lingua durante il loro discorso; e così via. Gli schemi di orientamento generale della realtà risultano nell'assunzione che le leggi della fisica che operavano fossero comuni: la gravità era presente; la porta che cigolava; che Nasrudin non fosse il negoziante (e che non stesse parlando con se stesso); che Nasrudin non fosse un cane parlante; e finalmente, poiché penso che puoi già vedere che le assunzioni sono limitate solo dalla creatività e dalla fatica, che Nasrudin fosse serio e che stesse giocando nello stesso istante.
Schemi per ogni cosa Probabilmente avrai scoperto mentre svolgevi l'esercizio precedente che gli schemi hanno molto in comune con la nozione di stereotipo. Potresti avere inconsciamente assunto, per esempio, che il negoziante fosse un maschio. Potresti anche aver notato che gli schemi non sono normalmente oggetti indagati dalla coscienza. Non siamo normalmente consapevoli degli schemi che utilizziamo, per esempio le particolari regole che seguiamo in un contesto sociale. Percepiamo semplicemente in quale tipo di situazione ci troviamo (formale, amichevole, intima, etc.) agendo adeguatamente. La condotta appropriata (''aspettata'') è automaticamente definita come parte di quel particolare schema. Così se percepisci che ti trovi all'opera, il tuo schema dell'opera ti impone di sederti, invece che camminare su e giù per le navate. Probabilmente avrai già realizzato che esistono schemi per tutto. ''Come le teorie possono riguardare il grande e il piccolo,'' scrive Rumelhart, ''così gli schemi possono rappresentare la conoscenza a tutti i livelli - da ideologie e verità culturali di conoscenza riguardo cosa costituisca un'appropriata frase nel nostro linguaggio fino a sapere qualcosa riguardo al significato di una particolare parola da conoscere a proposito di quale modelli vocali siano associati con quella determinata lettera dell'alfabeto.'' Gli schemi sono collegati l'uno con l'altro. Un certo schema, come ''uno spettatore all'opera,'' portano automaticamente nel gioco un grande numero di altri schemi. Per esempio, identificherai la donna sul palco vestita con abiti regali come una cantante, piuttosto che come una sorta di persona reale.
Attivazione dello Schema Abbiamo descritto gli schemi in termini puramente psicologici, ma essi sono presumibilmente integrati nel cervello da reti di neuroni. La teoria corrente suggerisce l'idea che l'estensione col quale uno schema lavori per organizzare l'esperienza sia determinato da un grado di attività nella sua rispettiva rete neuronale. Freud credeva che la mente fosse suddivisa in 3 parti: conscia, preconscia e inconscia. In questi termini, l'attivazione di uno schema sopra una soglia critica risulta in una esperienza conscia. Schemi con un livello di attivazione troppo piccolo per influenzare altri schermi rimangono inconsci. Altri con un'attivazione sufficientemente alta da influenzare l'attivazione di altri schermi, ma con un livello insufficiente per la consapevolezza degli stessi, fanno parte della mente preconscia. Un esempio potrà chiarificare questi termini. Considera una parola rappresentante uno schema il quale, probabilmente, non è stato attualmente attivato nella tua mente: l'oceano. Finché non avevi ancora letto questa parola, il tuo schema per ''oceano'' era rimasto dormiente nella tua mente inconscia, insieme ad altri schermi associati ad esso. Ora, tuttavia, hai lo schema attivato al di sopra della soglia critica per la consapevolezza. Il tuo schema per ''oceano'' ha probabilmente portato con sé altri schemi all'interno del campo di coscienza, come un pesce, le conchiglie, e la spiaggia. Potresti aver pensato al proverbio “chiama "tuo" soltanto ciò che non può essere perduto in un naufragio” (“Only call yours what cannot be lost in a shipwreck.”). Oltre a far emergere diversi schemi alla coscienza, la parola ''oceano'' ha anche attivato alcuni schemi a livello preconscio. Questi sono schemi riguardanti le cose che associ all'oceano, anche se forse non così vicine come gli elementi che immediatamente ti sorgono in mente. Per esempio, il tuo schema per ''barca'' era probabilmente lievemente attivato (sebbene ora si trovi nella tua mente cosciente). Perfino se non stavi pensando consapevolmente alla barca, l'attivazione subconscia dello schema ''barca'' può essere dimostrata guardando la prima figura. Come i soggetti di Steinfeld's a cui era stata raccontata una storia di una crociera oceanica, dovresti saper riconoscere velocemente la figura come una barca. Inoltre, gli schemi non devono necessariamente trovarsi nella mente cosciente per influenzare il tuo comportamento.
Un Modello del Sogno: La costruzione dei sogni Ho suggerito che i sogni siano simulazioni del mondo create dal nostro sistema percettivo. L'introduzione al risveglio della percezione che hai appena letto ti aiuterà a comprendere questa teoria. Considera, prima di tutto, come il sonno modifichi il processo di percezione. Durante il sonno REM, come hai appreso nel cap. 2, gli input sensoriali esterni e i movimenti del corpo sono entrambi soppressi, mentre l'intero cervello è altamente attivo. L'attività del cervello richiama schemi sopra la loro soglia critica. Questi schemi entrano nella mente conscia, causando al sognatore la visione, la sensazione, l'ascoltazione, e l'esperienza di cose non presenti nell'ambiente esterno. Normalmente, se osservi qualcosa che in realtà non è lì, input sensoriali contraddittori correggerebbero immediatamente la tua impressione errata. Perché la stessa cosa non avviene durante il sogno? La risposta è perché esistono pochi o nessun input sensoriali disponibili al cervello per correggere certi errori. Cosa sognamo in genere riguardo la nostra esperienza nei sogni è determinato da quali schemi siano attivati al di sopra della soglia critica per la coscienza. Ma quali sono i criteri di scelta di determinati schemi piuttosto che altri? Lo stesso processo che influenza la percezione da svegli: aspettativa e motivazione. L'aspettativa viene manifestata nei sogni in vari modi. Quando costruiamo un mondo onirico ci aspettiamo che assomigli a mondi passati che abbiamo sperimentato. Inoltre, i mondi onirici sono quasi sempre composti da gravità, spazio, tempo ed aria. Allo stesso modo, recenti esperienze influenzano i sogni nella stessa maniera in cui influenzano la percezione da svegli. Freud chiamò questo ''residuo giornaliero'' (''day residue''). Interessi personali, preoccupazione e progetti influenzano il sogno tanto quanto la percezione da svegli. Il ministro che ha visto la fornace della Nabucodonosor in una macchia d'inchiostro potrebbe sognare il re malvagio di Babylon. Parimenti, ricordi lo studio nel quale gli ufficiali della polizia avevano riscontrato più furti rispetto a quanto non avessero fatto i civili? Quale gruppo supponi sia più facilmente predisposto a sognare crimini? La motivazione e le emozioni influenzano fortemente la percezione da svegli, e lo stesso vale nel processo del sogno. In particolare, esiste un'alta probabilità di sognare ciò che desideri e ciò che può appagare i tuoi desideri. Supponi, per esempio, che sei appena andato a letto senza cena. Come lo scolaro affamato che più facilmente interpretava figure ambigue come del cibo, anche tu sarai più predisposto a sognare del cibo. Freud rimase molto impressionato dall'appagamento totale nei sogni che fece da pietra miliare nella sua intera teoria. Secondo lui, ogni sogno è un appagamento di un desiderio. Tuttavia, questo sembra essere un'esagerazione; gli incubi ne sono un esempio. Invece, proprio come la paura di rende più nervoso e paranoico, stimoli ambigui vengono interpretati come pericoli anche nei sogni. Questo è probabilmente il motivo per cui la gente sogna situazioni spiacevoli e perfino orribili.
La ragione non è, come Freud credeva, che esistano desideri inconsci e masochisti di essere spaventati. Più probabilmente è perché hanno paura di determinati eventi, e quindi, in un certo senso, si aspettano che possano accadere. Non puoi avere paura dei fantasmi, se non credi in essi.
Perché i sogni sembrano delle storie Da queste premesse potresti aspettarti che i sogni siano delle sequenze disordinate di immagini, idee, sensazioni e percezioni, piuttosto che storie intricate e ricche di dettagli. Tuttavia, credo che l'attivazione dello schema possa spiegare la complessità e il significato dei sogni. Per capire come, torna indietro a vedere quante assunzioni plausibili rispetto alle osservazioni dirette hai ricavato dagli schemi nell'esercizio su come gli schemi ci portino oltre l'informazione data. L'esercizio mostrava come pochi schemi generali potessero generare una vasta gamma di dettagli significativi: dai ad uno schema un punto, ed esso vedrà un volo; dai ad un cervello dormiente uno o due schemi attivati, e costruirà un sogno. Alcuni sogni hanno trame coerenti, divertenti, drammatiche, e profonde come le migliori storie, racconti, e giochi. Dopo il risveglio da alcuni sogni, a volte può sembrare come se il significato di personaggi o eventi apparsi nei sogni divenga chiaro soltanto nel momento finale. Questo potrebbe dare l'impressione di una trama completa lavorata in anticipo. E' probabilmente questa specie di sogno che dà alle persone l'idea che la loro mente inconscia abbia unito un film onirico ed un messaggio per la loro mente cosciente, da osservare ed interpretare. Tuttavia, credo che una più semplice spiegazione sia che uno schema della storia venga attivato durante il sogno stesso. La nozione di schema di storia potrebbe averti colto di sorpresa, ma ricorda, esistono schemi per tutto. La storia, o schema narrativo, è un implicito universale e basilare della cultura umana. Le storie si verificano tipicamente come sequenze di eventi, generalmente divisi in tre tipi: esposizione, complicazione, risoluzione. L'esposizione introduce le impostazioni e i personaggi, che solitamente incontrano alcune complicazioni o problemi che verranno risolti alla fine della storia. Infatti, Carl Jung descrisse il sogno come un dramma diviso in tre atti. Gli schemi della storia possono specificare sequenze di eventi, tempi di introduzione dei personaggi, momenti di tensione e di rilascio, finali a sorpresa, e così via.
Perché i sogni sono significativi La visione dei sogni come modelli del mondo è distante dalla tradizionale definizione di sogni come messaggi inviati dagli dei o dall'inconscio. Ho presentato diversi argomenti in antitesi contro questa visione. Ad ogni modo, l'interpretazione dei sogni può rivelare la personalità ed essere una
pratica gratificante e valida. La ragione di questo è lineare. Pensa alla macchia d'inchiostro del test di proiezione. Com'è che ciò che le persone vedono nelle macchie ci suggerisca qualcosa a proposito di loro stessi? La loro interpretazione ci informa a proposito dei loro interessi, preoccupazioni, esperienze e personalità. I sogni contengono molta più informazione personale rispetto alle macchie d'inchiostro, perché le immagini in essi contenuti sono create direttamente da noi, dal contesto della nostra mente. I sogni possono non essere messaggi, ma sono nostre intime creazioni individuali. Come tali, essi sono inconfondibilmente colorate da chi e cosa siamo, e da ciò che diventeremo. La costruzione dei sogni: i due seguenti esempi di un sogno ipotetico illustrano diverse caratteristiche della costruzione onirica: (1)i sogni sono prodotti di un'interazione tra varie parti della mente incluso il conscio, preconscio e inconscio; (2) schemi, motivazioni e aspettative interagiscono nello sviluppo del sogno; e (3) non esiste una predestinazione nel sogno. SOGNO, VERSIONE 1 Sono appena entrato nel sonno REM e l'attivazione del mio cervello sta gradualmente aumentando. Entro un minuto, qualche schema raggiungerà la propria soglia percettiva. Facciamo che sia uno schema di una strada di città che sia rimasto attivato dalla mia esperienza giornaliera. Appena vedo la strada, mi aspetto fortemente di vedere me stesso, e sono lì. Ora noto che si è fatto notte e la strada è scarsamente illuminata. Questo attiva un set associato di schemi (in precedenza inconsci o preconsci) relativo al pericolo di trovarsi di notte in una qualche via, inclusa l'aspettativa di incontrare qualcuno, forse un ladro, intenzionato a farmi del male. Lo stesso momento in cui questa paura emerge, una figura scura appare oltre la strada. Chi è? Non riesco a vederlo bene per poterlo dire, ma il pensiero che possa essere quel rapinatore di cui ho sentito parlare si affaccia nella mia mente. Poi lo vedo: è lui. Viene verso di me, così mi volto e comincio a camminare. Sono spaventato dal fatto che possa seguirmi, e così accade. Comincio a correre, con lui alle calcagna. Cerco di seminarlo, andando su e giù per le strade e parallele, ma in qualche modo riesce sempre a trovarmi. Finalmente riesco a nascondermi dietro alcune scale, sentendomi salvo per un momento. Poi penso: forse mi troverà comunque! E così è successo! Mi sveglio bagnato di sudore. SOGNO, VERSIONE 2 Sono appena entrato nel sonno REM e l'attivazione del mio cervello sta gradualmente aumentando. Entro un minuto, qualche schema raggiungerà la propria soglia percettiva. Diciamo che sia lo schema di una strada di città che sia rimasto parzialmente attivato in seguito alle mie esperienze quotidiane. Appena vedo la strada, mi aspetto fortemente di vedermi lì, e così accade. Ora noto che è buio e che la strada è rimasta poco illuminata. L'esperienza di trovarmi in una strada
di notte attiva altri schemi collegati a questa esperienza - il primo che si presenta è l'idea che stia andando a vedere un film. Vedo una figura vicino alla strada. Non riesco a vederlo bene, ma lo schema film mi spinge a credere che sia un amico che avevo incontrato prima del film. Quando mi faccio più vicino, noto infatti che è lui. Camminiamo insieme fino al cinema. La strada, ora, è riconoscibile. Sembra che abbia scordato quale film stessimo andando a vedere, così rivedo il volantino: ''The Last Wave''(un film riguardo i sogni). Visto che avevo visto il film una dozzina di volte, mi chiedevo perché lo stessi andando a vedere nuovamente. Riguardo il volantino, e adesso c'era scritto ''Dream or Awake''. Non possono mancare questo indizio inconfondibile; ora sono pienamente cosciente di trovarmi in un sogno. Il mio amico è scomparso. Salto nel cielo e comincio a librare (sapendo che lo schema della gravità non è attuabile).
Vincoli Mentali: Le ipotesi possono essere pericolose Come abbiamo visto, gli schemi sono teorie incorporanti ipotesi riguardo il mondo. Se le tue ipotesi sono sbagliate, come risultato il tuo schema fallisce nel creare il mondo in modo accurato, e ciò che dovrebbe accadere è un processo di revisione teorica e modificazione dello schema che il rinomato psicologo Jean Piaget ha chiamato ''accomodazione''. Il tuo schema ''accomodato'' in questo modo verrà migliorato, e avrai una conoscenza più ampia rispetto a prima. Se integriamo sempre i nostri schemi con nuove informazioni, il nostro mondo si espanderà gradualmente e, di conseguenza, i nostri schemi diventeranno più comprensivi, adattabili e intelligenti. Sfortunatamente, le persone non migliorano sempre i loro schemi in relazione a nuove informazioni. Potremmo non essere capaci di vedere nuova informazione, poiché essa non si adatta alle assunzioni dei nostri schemi. Invece di notare la discrepanza, noi distorciamo o, secondo la terminologia di Piaget, ''assimiliamo'' la nostra percezione del reale evento o oggetto per sistemare lo schema. La difficoltà di un'accurata correzione illustra questo fenomeno. Oppure, nel caso vedessimo qualcosa da sistemare, potremmo considerare le discrepanze come caratteri irrilevanti o difettosi. Considera la storia nella quale Nasrudin, lo sciocco che i Sufi usano per illustrare i comuni errori umani, ''trova il falco di un re appollaiato sul davanzale della sua finestra. Non ha mai visto un uccello tanto strano. Dopo aver tagliato il suo aristocratico becco e ritagliato i suoi artigli, lo libera, dicendo 'Ora assomiglia di più ad un uccello..''. Proprio come Nasrudin taglia via i prominenti caratteri del falco poiché esso non si associa al suo schema per ''uccello'', anche noi potremmo soffrire della stessa miopia nel caso in cui ridimensionassimo i nuovi concetti per correggere la comprensione corrente. Per inciso, una delle funzione dei racconti di Nasrudin e le altre storie Sufi è quella di fornire schemi per osservarci in nuovi modi, e per fornire una base per un eventuale sviluppo di una percezione più elevata.
Il set generali di schemi che guidano la tua ordinaria esperienza da sveglio governa anche quella da addormentato. Assumiamo tacitamente, in entrambi i casi, che siamo svegli, e le nostre percezioni durante il sogno vengono distorte per modificare questa assunzione. Quando avvengono sogni bizzarri, a volte li assimiliamo entro ciò che riteniamo possibile. Se ci accade di notare o sperimentare qualcosa di inusuale, solitamente tendiamo a razionalizzarlo. Se vuoi diventare un sognatore lucido, quindi, devi prepararti ad accettare la possibilità che uno ''strano uccello'' può essere un uccello dotato di differenti caratteristiche, e che a volte la spiegazione per anomalie può essere che tu stia, in realtà, sognando.
L'importanza dell'aspettativa nella costruzione dei sogni Le aspettative e le ipotesi influiscono molto sulla forma che andranno ad assumere i vostri sogni. Come esempio dell'effetto di limitazioni assunte sulla performance umana, prendete il traguardo del miglio in quattro minuti. Per alcuni anni si è creduto fosse impossibile correre a tanta velocità -finché qualcuno non lo fece, e l'impossibile divenne possibile. Quasi immediatamente, molti altri impararono a fare altrettanto. Le assunzioni giocano un ruolo importante sia durante la percezione onirica che durante la percezione da svegli. Dopo tutto, nel mondo fisico ci sono limitazioni attuali costruite nel nostro corpo, per non parlare dei limiti imposti dalle leggi della fisica. Sebbene la barriera del miglio in quattro minuti non fosse insormontabile, ci sono limiti assoluti alla velocità umana. Con il corpo di cui disponiamo, correre un miglio in quattro secondi è praticamente impossibile. Nel mondo dei sogni, tuttavia, le leggi della fisiche sono seguite solo per convenzione. Ossia, possono essere cambiate. Possono tuttavia esserci vincoli fisiologici sulle azioni del sognatore lucido, derivanti da limitazioni funzionali del cervello umano. Per esempio, gli onironauti sembrano trovare la lettura coerente virtualmente come impossibile. Come il fisico tedesco Harald von Moers-Messmer ha riportato nel 1938, le lettere nel sogno lucido non rimangono tali e quali. Quando provava a concentrarsi sulle parole, le lettere mutavano in geroglifici. (Notare che non sto dicendo che non si possa leggere nei sogni. Io stesso ho avuto diversi sogni nei quali vi riuscivo, ma questi non erano sogni lucidi nei quali la scrittura veniva prodotta in risposta all'intenzione volontaria.) Comunque, possibili vincoli fisiologici sulle azioni oniriche sono molto di meno rispetto a quelli imposti nella vita da svegli da leggi fisiche, lasciando più che altro spazio ad influenze psicologiche come ostacoli alle nostre azioni.
Se pensi che non potrai farlo, non lo farai Il filosofo russo P.D. Ouspensky credeva che ''l'uomo non può pensare, nel sonno, a
proposito di se stesso a meno che il pensiero non sia esso stesso un sogno.''. In qualche modo, da questo ha dedotto che ''un uomo non è in grado di pronunciare il proprio nome nel sogno.'' In luce di quello che ora conosciamo a proposito degli effetti delle aspettative sul contenuto onirico, non dovresti essere sorpreso da ciò che Ouspensky riportava, “come ci si aspettava,'' che ''se pronunciavo il mio nome nel sogno, immediatamente mi svegliavo''. Un altro sognatore lucido, studiato dalla psicologa inglese Celia Green, ha saputo delle esperienze e delle teorie del filosofo e ha provato l'esperimento in modo autonomo. Ha riportato che ''ho pensato al concetto di Ouspensky riguardo alla ripetizione il proprio nome. Ho raggiunto una sorta di intervallo di coscienza di due parole: ma sembrava che avesse qualche effetto; rendendomi 'vertiginoso', forse; ad ogni modo ho smesso.'' In un'altra dimostrazione sulla questione, Patrica Garfield ha descritto un suo sogno lucido ''...intagliavo il mio nome sulla porta. Ho letto e realizzato perché Ouspensky credeva fosse impossibile dire il proprio nome in un sogno lucido: l'intera atmosfera ha vibrato e mi sono svegliata.'' Garfield, che era familiare con l'esperienza del soggetto di Green, ha concluso che ''non è impossibile dire il proprio nome in un sogno lucido, ma è distruttivo.'' Ho letto anche il resoconto di Ouspensky, ma non ho accettato né la sua conclusione né la premessa originaria. Ero sicuro che niente fosse più facile che dire il proprio nome in un sogno lucido e, ovviamente, ho deciso di provare io stesso. In uno dei miei primi sogni lucidi ho detto ad alta voce la frase - ''Stephen, sono Stephen.'' Oltre ad aver sentito la mia voce e udito il mio nome, nulla di inusuale è accaduto. Evidentemente Ouspensky, il soggetto di Green e Garfield erano stati fortemente condizionati dalle proprie aspettative. Di certo, lo stesso vale per tutti noi. Nei sogni, perfino più che nella vita, se pensi di non poter riuscire a fare una cosa, non riuscirai a fare quella cosa. Come Henry Ford diceva, ''Credi di non potere, credi di potere. In ogni caso avrai ragione.''
Capitolo 6 Principi e Pratica del Sogno Lucido Sognare o non sognare: come restare addormentati o svegliarsi a piacimento Finora hai imparato varie tecniche per migliorare il ricordo dei sogni e indurre sogni lucidi. Probabilmente sei riuscito ad avere un paio di sogni lucidi, o forse sai indurti sogni lucidi più o meno a piacere. Ora che stai imparando ad accorgerti quando stai sognando, cosa potrai farne di questa conoscenza? Come discusso in precedenza, una delle più affascinanti possibilità è quella di controllare i sogni. Potrebbe essere possibile sognare qualsiasi cosa si scelga, come sostengono gli Yogi del sogno tibetani. Ma prima di poterci provare, è necessario essere in grado di rimanere addormentati e mantenere la lucidità. I sognatori lucidi neofiti spesso si svegliano il momento in cui diventano lucidi. Possono riconoscere i segni della lucidità, eseguono alcuni test di realtà, e comprendono di star sognando, ma sono frustrati perché si svegliano o ricadono nella situazione di sogno normale dopo il raggiungimento della lucidità. Tuttavia, questo ostacolo è solamente temporaneo. Con l'esperienza, si può sviluppare la capacità di rimanere nel sogno più a lungo. Come vedrai tra poco, ci sono anche tecniche specifiche utili per prevenire un risveglio precoce. Continua ad applicare volontà e attenzione alla tua pratica, e sarai in grado di affinare le tue abilità coi sogni lucidi.
Prevenire il risveglio precoce Sperimentando informalmente nei loro letti a casa, i sognatori lucidi hanno scoperto vari modi di rimanere nel loro mondo onirico, quando minacciato dal risveglio precoce. Tutte le tecniche prevedono il compimento di qualche azione nel sogno, non appena il sogno stesso inizia a svanire o a perdere chiarezza. Linda Magallon, Direttore ed editore del Dream Network Bulletin e intrepido esploratore di sogni lucidi, ha descritto come evita di svegliarsi concentrandosi sugli altri sensi, oltre la vista, come ad esempio l’udito e il tatto. Ella riporta come tutte le seguenti attività
hanno impedito con successo il risveglio da sogni sbiaditi visivamente: ascoltare voci, musica o il suo respiro, iniziare o continuare una conversazione, strofinarsi o aprire i suoi occhi onirici; toccarsi le mani e il viso onirici; toccare oggetti come un paio di occhiali, una spazzola per capelli, o il bordo di uno specchio, venire toccati, e volare. Queste attività hanno tutte qualcosa in comune con la tecnica spinning descritta a pagina 140. Sono basate sull'idea di sovraccaricare il sistema percettivo in modo che non possa spostare l’attenzione dal mondo onirico al mondo fisico. Finché si è attivamente e percettivamente impegnato con il mondo dei sogni, si avrà meno probabilità di transitare verso lo stato di veglia. Magallon potrebbe essere una sognatrice con un sistema REM insolitamente attivo, è probabile che abbia alcune difficoltà a rimanere addormentato una volta in fase REM. Tuttavia, coloro che hanno un sonno leggero, trovano anch’essi difficile rimanere nei sogni lucidi per lunghi periodi di tempo. Queste persone hanno bisogno di tecniche più potenti per aiutarli a rimanere nei loro sogni lucidi. Harald von Moers-Messmer è stato uno dei pochi ricercatori che hanno personalmente studiato il sogno lucido nella prima metà del Novecento. Egli fu il primo a proporre la tecnica di guardare per terra al fine di stabilizzare il sogno. L'idea di concentrerai su qualcosa nel sogno per impedire il risveglio è stata teorizzata indipendentemente da altri sognatori lucidi. Uno di questi, E. G. Scott Sparrow, uno psicologo clinico e autore del classico registro personale Lucid Dreaming: The Dawning of Clear Light. Sparrow discute sulla tecnica del famoso Carlos Castaneda di guardare le sue mani mentre sogna per indurre e stabilizzare i sogni lucidi. Sparrow sostiene che il corpo del sognatore fornisce uno degli elementi meno instabili del sogno, e ciò può aiutare a stabilizzare l’identità altrimenti fragile dell'individuo di fronte a un sogno in rapida evoluzione. Tuttavia, come egli fa notare, il corpo non e l'unico punto di riferimento relativamente stabile nel sogno: un’altro è la terra sotto i piedi del sognatore. Sparrow utilizza quest’idea in questo esempio di uno dei suoi personali sogni lucidi: ... Cammino per la strada. E' notte, e mentre guardo il cielo sono stupito dalla luminosità delle stelle, sembrano così vicine. A questo punto divento lucido. Il sogno "si scuote" momentaneamente. Subito guardo giù per terra e mi concentro
per solidificare l’immagine e rimanere nel paesaggio onirico. Poi mi rendo conto che se rivolgo l’attenzione verso la stella polare sopra la mia testa, l'immagine del sogno si stabilizza ulteriormente da sola. Faccio questo, finchè gradualmente la chiarezza delle stelle torna alla sua pienezza.
Lo Spinning nel sogno Alcuni anni fa ho avuto la fortuna di scoprire una tecnica molto efficace per prevenire il risveglio producendo nuove scene oniriche. Ho iniziato pensando che siccome le azioni del sogno hanno corrispondenti effetti fisici, rilassare il mio corpo onirico potrebbe evitare il risveglio attenuando la tensione muscolare nel mio corpo fisico. La volta successiva in cui ho sognato lucidamente, ho testato l'idea appena il sogno iniziava a svanire, mi sono rilassato completamente, lasciandomi cadere sul pavimento del sogno. Tuttavia, contrariamente alla mia intenzione mi sembrava di starmi svegliando. Pochi minuti più tardi ho scoperto che avevo in realtà solo sognato di risvegliarmi. Ho ripetuto l'esperimento molte volte e l'effetto è stato coerente – sarei rimasto nello stato di sogno, sognando di svegliarmi. Tuttavia, la mia esperienza ha suggerito che l’elemento essenziale non era il tentato rilassamento, quanto la sensazione di movimento. Nei successivi sogni lucidi, ho provato molti movimenti e ho trovato particolarmente efficaci sia il cadere all’indietro che lo Spinning . Ecco un metodo di spinning per rimanere nel sogno. LA TECNICA DELLO SPINNING
1. NOTA QUANDO IL SOGNO INIZIA A SVANIRE Quando un sogno finisce, il senso della vista inizia a scemare per primo. Gli altri sensi possono persistere più a lungo, come ad esempio il tatto che è l’ultimo in genere a svanire. Il primo segno della fine di un sogno lucido è di solito una perdita di colore e realismo dell’immaginario visivo. Il sogno può perdere nitidezza e iniziare ad assumere un aspetto fumetto o sbiadito. Potresti trovare la luce che si affievolisce molto, o la tua vista che diventa via via più debole. 2. RUOTA APPENA IL SOGNO INIZIA A SVANIRE Non appena l’immaginario visivo del sogno inizia a sbiadire, rapidamente, prima di iniziare a sentire il corpo onirico evaporare, stendi le braccia e gira come una
trottola (con il corpo onirico, ovviamente). Non Importa se piroetti, o giri come una trottola, un derviscio, un bambino, o una bottiglia, basta che tu senta vividamente il tuo corpo muoversi. Non è lo stesso se immagini di ruotare; affinché la tecnica lavori, è necessario sentire la sensazione di rotazione. 3. MENTRE RUOTI, RICORDA A TE STESSO CHE LA PROSSIMA COSA CHE VEDRAI SARÀ PROBABILMENTE UN SOGNO Continua a ruotare, ricordando costantemente a te stesso che la prossima cosa che vedrai, toccherai, o sentirai, sarà certamente un sogno. 4. VERIFICA IL TUO STATO OVUNQUE TI SEMBRA DI ARRIVARE Continuare a finché non ti trovi in un mondo stabile. Potresti sia essere ancora in sogno che esserti svegliato. Pertanto, verifica criticamente e attentamente in che stato ti trovi (vedere Capitolo 3). COMMENTI Se penso di essermi svegliato, controllo sempre l’orario sull’orologio digitale accanto al mio letto. Questo di solito è un Reality Check infallibile. Frequentemente, il procedimento di spinning genera una nuova scena del sogno, ce potrebbe rappresentare la camera da letto in cui dormi o o qualche luogo più insolito. Alcune volte la scena onirica appena svanita viene rigenerata in tutto il suo vivido splendore. Ricordando più volte a te stesso che stai sognando durante la transizione dello spinning, puoi continuare ad essere lucido nella nuova scena del sogno. Senza questo particolare sforzo di attenzione, potresti confondere il nuovo sogno con un vero e proprio risveglio, a dispetto delle innumerevoli manifestazioni di assurdità presenti nei sogni. Un tipico falso risveglio potrebbe verificarsi se, mentre si ruota, si sentono le mani colpire il letto e si pensa: "Beh, devo essere sveglio, dal momento che la mia mano ha appena colpito il letto. Credo che lo Spinning non ha funzionato stavolta " Che cosa si dovrebbe pensare, ovviamente, è: "Dal momento che la mano rotante che ha colpito il letto è la mia mano onirica, deve aver colpito un letto onirico. Pertanto, io sto ancora sognando!". Non fallire nel controllare criticamente il tuo stato dopo aver usato la tecnica dello Spinning.
Efficacia dello Spinning Questo è un metodo estremamente efficace per molti sognatori, me compreso. Ho usato questa tecnica in 40 dei miei 100 sogni lucidi degli ultimi sei mesi. Il record per la mia tesi di dottorato. Nell’85 percento di questi casi ho creato nuove scene oniriche. La coscienza lucida è persistita nel 97 percento dei nuovi sogni. Quando lo Spinning mi ha portato in un altro sogno, la nuova scena onirica era quasi sempre uguale alla mia camera da letto.
Le esperienze di altri sognatori lucidi che hanno utilizzato questo metodo sono staticamente molto simili alle mie, ma suggeriscono che il sogno lucido postSpinning non deve essere per forza la scena della camera da letto. Uno dei questi sognatori lucidi, per esempio, si è trovata in una scena diversa dalla sua camera da letto in cinque delle undici volte che ha usato lo Spinning. Questi risultati suggeriscono che lo spinning potrebbe essere utilizzato per creare transizioni per qualsiasi scena onirica decida il sognatore . (Vedere l’esercizio per creare una nuova scena con lo spinning, Pagina 161). Nel mio Caso, sembra che la mia quasi esclusiva produzione di sogni ambientati nella mia camera da letto possa essere dovuta alle circostanze in cui ho scoperto la tecnica. Ho provato, con poco successo, a produrre transizioni per altre scene oniriche con questo metodo. Nonostante io abbia assolutamente inteso di arrivare da qualsiasi altra parte oltre la mia camera da letto da sogno, non posso dire di essermelo aspettato pienamente. Spero di essere un giorno in grado di dimenticare questa associazione accidentale (se è questo il problema). Nel frattempo, sono impressionato dalla potenza che deve avere l’ aspettativa per determinare ciò che accade nei miei sogni lucidi.
Come funziona lo Spinning? Perché sognare di ruotare dovrebbe diminuire le probabilità di risveglio? Sono
coinvolti diversi fattori. Uno di questi, può essere neurofisiologico. Le informazioni sul movimento della testa e del corpo, controllato dal sistema vestibolare dell'orecchio interno (che aiuta a mantenere l’equilibrio), è strettamente integrato con informazioni visive del cervello per produrre un’immagine perfettamente stabile del mondo. A causa di questa integrazione di informazioni, il mondo non sembra spostarsi ogni volta che muoviamo la testa, anche se l'Immagine del mondo sulla retina dell’occhio si muove. Ora, siccome le sensazioni di movimento durante lo Spinning nel sogno sono realistiche come quelle dell’effettivo movimento fisico, è probabile che gli stessi sistemi cerebrali vengano attivati in misura simile in entrambi i casi. Un'ipotesi interessante è che la tecnica di Spinning, stimolando il sistema del cervello che integra l'attività rilevata nell'orecchio, facilita l'attività delle componenti circostanti nel sonno REM. Alcuni neuro scienziati hanno ottenuto la prova indiretta del coinvolgimento del sistema vestibolare nella produzione del rapido movimento oculare del sonno REM. Un'altra possibile ragione per cui lo Spinning può aiutare a ritardare il risveglio deriva dal fatto che quando si immagina di percepire qualcosa con un certo senso, la sensibilità alle stimolazioni esterne di quello stesso senso diminuisce. Così, se il cervello è completamente assorto nel produrre la vivida esperienza sensoriale, prodotta internamente, della rotazione, sarà più difficile per lui costruire una sensazione contraddittoria basata su input sensoriali esterni.
Cosa fare se ci si sveglia prematuramente Anche se scopri di svegliarti, nonostante i tuoi sforzi per rimanere addormentato, non tutto è perduto. Fai il morto. Se rimani perfettamente immobile al risveglio da un sogno lucido (o non lucido) e rilassi profondamente il tuo corpo, c'è una buona probabilità che il sonno REM ritorni e potresti avere l’opportunità di entrare in un sogno lucido consapevolmente, come descritto nel Capitolo 4. Per alcune persone con una forte tendenza a rimanere in sonno REM, questo succede quasi ogni volta che si svegliano da un sogno fino a quando non decidono di muoversi. Alan
Worsley è uno dei sognatori lucidi più esperti al mondo. Egli ha condotto esperimenti personali sui sogni lucidi già dall'età di cinque anni. Nel corso del 1970, fu il primo a mandare segnali da un sogno lucido in esperimenti pionieristici portati avanti in collaborazione con Keith Hearne. Worsley sembra possedere questo tipo felice di fisiologia, ed offre il seguente consiglio ai sognatori che si sono appena svegliati, ma vorrebbero tornare ai loro sogni lucidi: "Rimanete sdraiati immobili non muovete un muscolo! Rilassatevi e aspettate. Il sogno ritornerà. Ho avuto decine di sogni lucidi di fila con questo metodo ".
Prevenire la perdita di lucidità: usare il linguaggio interiore per guidare i tuoi pensieri Abbiamo usato il linguaggio per controllare i nostri pensieri e le nostre abitudini sin da quando abbiamo imparato a parlare. I nostri genitori ci dicevano cosa fare e come farlo, e siamo guidati dalle loro parole. Quando abbiamo fatto per la prima volta queste cose per conto nostro, vorremmo ripetere ad alta voce le istruzioni dei nostri genitori per ricordarci esattamente come e cosa stavamo cercando di fare. Ora, avendo completamente incorporato il ruolo di guida dei genitori dentro di noi, ripetiamo le istruzioni silenziosamente a noi stessi quando svolgiamo procedure complicate. Possiamo anche usare delle direttive verbali di comportamento cosciente per regolare il nostro comportamento nel sogno lucido (per esempio, per mantenere la consapevolezza di essere in un sogno). Anche se diventare e rimanere lucidi è un'abitudine ben sviluppata, rischiamo tutti di perdere lucidità in qualsiasi momento in cui la nostra mente divaga. Nel momento in cui ci si interessa un po’ troppo in qualche aspetto del sogno, la lucidità svanisce. Se sei un sognatore lucido novizio e hai problemi a mantenere la lucidità, una soluzione temporanea è quella di parlare a te stesso nei tuoi sogni lucidi. Ricorda a te stesso che sei in un sogno ripetendo frasi come "questo è un sogno! ... ... Questo è un sogno! Questo è un sogno!” Oppure "Sto sognando ... Sto sognando ... Sto sognando ....". Questi auto-promemoria possono essere gridati ad alta voce nel sogno, se necessario. Altrimenti è meglio dirlo in silenzio per evitare che la ripetizioni diventi la caratteristica predominante
del sogno. Sparrow raccomanda la stessa procedura, consigliando ai sognatori con lucidità traballante "di concentrarsi su un’affermazione, che serve come un richiamo continuo del carattere illusorio di questa esperienza.” Egli ritiene essenziale che l'affermazione (ad esempio "questo è tutto un sogno ") venga appreso col cuore e coltivato nello stato di veglia in modo da renderlo un aiuto concreto nel sogno. Dopo aver acquisito una certa esperienza, imparerai a riconoscere quelle situazioni in cui tendi a perdere lucidità e scoprirai di poter mantenere questa lucidità senza alcuno sforzo consapevole. Imparare ciò può avvenire davvero rapidamente. Nel mio primo anno di studi sui sogni lucidi, ho perso la lucidità in 11 dei 62 sogni. Nel Secondo anno, ho perso lucidità in solo 1 su 111 sogni, e nel terzo anno, solo 1 su 215 sogni. Nei successivi dieci anni, il mio tasso di lucidità perduta è rimasto al di sotto dell’uno percento.
Svegliarsi a comando Il mio primo sogno lucido nasce dalla mia scoperta, da bambino di cinque anni, di potermi svegliare da sogni spaventosi cercando di gridare “Mamma!”. Ho trovato un’apparentemente paradossale ma semplice tecnica per svegliarmi a mio piacimento: "addormentarmi per svegliarmi". Ogni volta che decido di volermi svegliare da un sogno lucido, mi basta sdraiarmi su un letto, un divano, o la nuvola più vicina, chiudere i miei occhi onirici, e "andare a dormire.” Il risultato abituale è che mi sveglio subito, ma alcune volte sogno soltanto di svegliarmi, e quando mi accorgo di stare ancora sognando, tento nuovamente di svegliarmi "per davvero", “spesso succede una volta sola, ma spesso mi sveglio solo dopo una sequenza divertente di falsi risvegli. (BK, Palo Alto, in California) Quando ero una bambina, di circa sei anni, ho trovato un modo per svegliarmi da un sogno quando esso diventava troppo sgradevole. Non ricordo come mi è venuta l'idea, ma mi bastava sbattere forte gli occhi per tre volte. Questo metodo ha funzionato bene per un po’, e mi ha fatto uscire da alcuni scenari piuttosto orribili surreali, ma poi qualcosa è cambiato, e il metodo ha iniziato a produrre
falsi risvegli. Quando una volta ho usato questa tecnica per terminare un sogno leggermente sgradevole, solo per scoprire di risvegliarmi nella mia camera da letto poco prima dell'arrivo un terribile uragano, e convinta che l'esperienza fosse reale, quando mi sono svegliata realmente ho deciso di abbandonare la pratica. (L.L., Redwood City in California). Se il segreto per prevenire il risveglio precoce è quello di mantenere una partecipazione attiva nel sogno, il segreto per svegliarsi a comando è ritirare l’attenzione e la partecipazione dal sogno. Pensa, sogna ad occhi aperti, o comunque ritira l’attenzione dal sogno, ed è molto probabile che ti sveglierai. Quando l’Alan Worsley di cinque anni chiamava sua madre nel mondo fisico, stava spostando la sua attenzione dal sogno, così come stava eventualmente attivando i muscoli vocali nel suo corpo addormentato, cosa che lo avrebbe potuto svegliare. Ma nulla potrebbe fornire un esempio migliore di questo principio che la formula di Beverly Kedzierski, "andare a dormire per svegliarsi". Dopo tutto, che cosa significa dormire, ma distogliendo l’attenzione da ciò che ci circonda? Un altro metodo per ritirare la partecipazione dal sogno è quello di cessare il solito movimento oculare caratteristico del sonno REM. Paul Tholey ha fatto un esperimento fissando un punto fermo durante i sogni lucidi. Egli ha scoperto che fissare un punto causa la sfocatura dello stesso, seguita dalla dissoluzione di tutta la scena del sogno e dal risveglio entro 4-12 secondi. Egli osserva che i soggetti esperti possono utilizzare la fase intermedia della dissoluzione della scena per "Formare l'ambiente onirico che si desidera." L’artista e ricercatore di sogni Fariba Bogzaran descrive una tecnica molto simile chiamata "focalizzazione intenzionale," nella quale ella concentra la sua attenzione su un oggetto nel suo sogno lucido finché non torna allo stato cosciente di veglia. Ad ogni modo, gli esempi qui citati mostrano che l'utilizzo di metodi per svegliarsi dai sogni può portare a un falso risveglio. A volte, quest’ultimo può essere più inquietante del sogno originale dal quale si stava tentando di fuggire. In generale, è meglio non cercare di evitare un sogno spaventoso rifugiandosi nello stato di veglia. Il Capitolo 10 spiega perché e come si può trarre beneficio dagli incubi. Un buon
esempio per l’uso di tecniche di risveglio dai sogni lucidi è quello di mentre si hanno ancora chiaramente presenti gli eventi e le rivelazioni del sogno.
Due tipi di controllo dei sogni Prima di andare a discutere dei modi in cui è possibile allenare la volontà a gestire le Immagini dei tuoi sogni, consideriamo l’utilizzo che potresti fare della tua nuova libertà. Di fronte a situazioni oniriche difficili, ci sono due modi per dominarle. Il primo coinvolge una magica manipolazione del sogno: “controllarlo” (o controllarli), mentre l’altro metodo utilizza l'autocontrollo. Come spesso accade, il primo tipo di controllo non sempre funziona - ciò potrebbe in realtà essere una benedizione sotto mentite spoglie. Se abbiamo imparato a risolvere i nostri problemi nei sogni lucidi cambiando magicamente le cose che non ci piacciono, potremmo erroneamente sperare di fare lo stesso quando siamo svegli. Per esempio, una volta ho avuto un sogno lucido in cui ho combattuto un orco spaventoso proiettando sentimenti di amore e di accettazione, che ha portato a una piacevole e tranquilla risoluzione del mio sogno. Supponiamo che avessi scelto di trasformare il mio avversario in un rospo, e di sbarazzarmi di lui in questo modo. Come avrebbe fatto tutto ciò ad aiutarmi se mi fossi trovato in conflitto col mio capo o con un’altra figura autoritaria che avrei potuto vedere come un orco, una volta che sono sveglio? Farlo diventare un rospo sarebbe difficilmente fattibile! Tuttavia, un cambio di attitudine potrebbe invece risolvere la spiacevole situazione. Generalmente, un approccio più utile per risolvere un immaginario onirico fastidioso è controllare sé stessi. Autocontrollo significa controllare le reazioni abituali. Ad esempio, se hai paura e scappi via anche se sai di dover affrontare la tua paura, non stai controllando il tuo comportamento. Anche se gli eventi che sembrano aver luogo nei sogni sono illusori, i nostri sentimenti in risposta agli eventi del sogno sono reali. Quindi, hai paura in un sogno e realizzi che si tratta solo di un sogno, la tua paura non scompare automaticamente. Hai ancora a che fare con essa; questo è il motivo per cui i sogni lucidi sono un così ricco campo di addestramento per la nostra vita di veglia. Noi siamo liberi di controllare la nostra risposta al sogno, qualunque cosa impariamo in questo modo sarà facilmente applicabile alla nostra vita di veglia. Nel mio "sogno dell’orco", ho guadagnato un grado di padronanza e fiducia in me
stesso che mi ha aiutato tanto nel sogno quanto nella vita reale. Come risultato di questi incontri nei sogni lucidi, ora mi sento abbastanza fiducioso da poter gestire praticamente qualsiasi situazione. Se vuoi migliorare la tua fiducia in te stesso, il mio consiglio è quello di essere abbastanza saggio da controllare te stesso, non il sogno.
Volare Ho letto i lavori lavori e le tecniche suggerite per avere sogni lucidi. Ho fatto pratica col notare se stavo sognando. La prima sera, dopo diversi sogni non lucidi, ho improvvisamente ricordato di chiedermi se stavo sognando. Appena ho riposto "sì", accadde qualcosa che non è menzionata nei tuoi articoli. Ogni cosa nel sogno è diventata estremamente vivace. Gli aspetti visivi erano vividi come se qualcuno avesse aumentato il contrasto e il colore. Vedevo tutto molto dettagliato. Tutti i miei sensi onirici erano amplificati. Ero improvvisamente molto consapevole della temperatura, del vento, degli odori e dei suoni. Ho avuto un forte senso di controllo. Anche se non avevo programmato di volare, qualcosa nel sogno mi ha fatto pensare di volare, e io sono semplicemente saltato in aria (stile Superman) e ho iniziato a volare. La sensazione è stata la più esilarante e realistica esperienza onirica che abbia mai avuto. Mi sono ritrovato a volare giù da un canyon di edifici, guadagnando quota poco a poco. Gli edifici hanno lasciato il posto a un parco, dove mi sono imbarcato in una sorta di aereo acrobatico - è stato il mio ultimo sogno della notte, e la sensazione di euforia è durata tutto il giorno. Ho raccontato a tutti quelli che volevano ascoltare dell’esperimento e del successo che ho avuto. (GR, Westborough,Massachusetts) Una notte ho sognato di essere su una piccola collina, le foglie degli aceri erano rosso vivo e frusciavano nel vento. L'erba ai miei piedi era rigogliosa e di un verde molto vivo. Tutti i colori erano più saturi di quanto abbia mai visto. Forse la consapevolezza che i colori erano "più chiari di quanto dovrebbero essere" mi ha scioccato facendomi capire che mi trovavo in un sogno, e che ciò che si trovava vicino a me non era "reale". Ricordo di aver detto tra me e me, "se questo è un sogno, dovrei essere in grado di volare in aria." Ci ho provato dunque, e sono rimasto enormemente compiaciuto dal fatto che potevo a volare senza sforzo, e andare in qualsiasi posto desiderassi. Ho sorvolato le cime degli alberi e navigato molte miglia
sopra un nuovo territorio. Volavo in alto, molto al di sopra del paesaggio, e aleggiavo nelle correnti d'aria come un'aquila. Quando mi sono svegliato, mi sentivo come se l’esperienza di volare mi avesse elettrizzato. Ho provato un senso di benessere che sembrava direttamente connesso con l'esperienza di essere lucido in un sogno, di prendere il controllo del volo. (JB, Everett, Washington). I sogni di volo e i sogni lucidi sono fortemente correlati in diversi modi. In primo luogo, se mai dovessi trovare te stesso a volare senza un aereo o un altro apparecchio razionale, stai vivendo un bel Dream Sign. In secondo luogo, se si sospetta di star sognando, cercare di volare e spesso un buon modo per verificare il tuo stato. E se vuoi visitare gli angoli più remoti del globo o galassie lontane nei tuoi sogni lucidi, il volo è un ottimo mezzo di trasporto. Se pensi di star sognando, spingiti via da terra e vedi se riesci a galleggiare in aria. Se sei al chiuso, dopo aver volato per la stanza, cerca una finestra. Esci dalla finestra e prendi quota. Curiosamente, più di un paio di sognatori (la maggior parte abitanti in città) hanno riferito che talvolta trovano un ostacolo sotto forma di linee di energia elettrica che sembra impedire il loro passaggio. Alcuni di questi, onironauti trovano un impulso di energia, spesso accompagnato da lampi di luce, quando volano attraverso queste “linee di energia”. Al di là di questa barriera, gli onironauti hanno volato intorno alla terra, verso altri pianeti, stelle e galassie lontane, addirittura regni mitici come Camelot o Shangrila. Volare è divertente e quindi vale la pena provare per la pura gioia di farlo, anche se non hai in mente di raggiungere una destinazione specifica. Le persone sembrano essere in grado di volare in quasi ogni modo immaginabile, secondo le centinaia di esperienze che abbiamo ricevuto. Molte persone volano "stile Superman" con le braccia tese davanti a loro. E’ anche comune "nuotare" nell'aria, probabilmente perché l'esperienza più vicina a volare in aria è "volare" in acqua. Ad altri spuntano ali dalle spalle o dai talloni, alcuni sbattono le mani, o cavalcano scatole di cereali con motori jet, tappeti volanti, o poltrone supersoniche. Un modo per sfidare sé stessi e cominciare a volare è quello di saltare da edifici alti o da rupi. La caduta incontrollata è tema comune di incubi, e il seguente aneddoto
suggerisce la potenziale utilità del volo nel sogno lucido per superare questo terrore: “I miei tentativi di volare consapevolmente sono tra le avventure più interessanti che io abbia avuto nei sogni lucidi. Io ho una grande paura delle altezze, quindi cadere nei sogni, non necessariamente incubi, è comune per me. Mi sveglio sempre prima di atterrare. Ma tentando l'esercizio che ho letto nel tuo articolo, ho sorvolato luoghi che altrimenti mi avrebbero terrorizzato in un sogno - mare aperto, montagne innevate. Una notte stavo navigando nello spazio, in procinto di tornare a terra. Non avevo alcuna paura. Ma, arrivando verso una piccola sporgenza in una montagna, ho avuto paura di atterrare e mi sono svegliato. Utilizzando la tue tecniche (in particolare lo Spinning), mi sono imposto di atterrare volutamente in quella sporgenza. Potevo vedere le montagne di sotto, sentire il freddo, sentivo anche l'odore dell'aria fresca. E' stata davvero una grande sensazione sapere di non potermi fare male, perché se fossi caduto, avrei potuto solo volare via di nuovo.” (NC,Fremont, California)
Estendere i sensi onirici Ho guadagnato il controllo cosciente in uno dei miei sogni. Ho fatto un giro in bicicletta, perché ho deciso di voler ampliare la mia esperienza sensoriale. Mentre pedalavo, ho chiamato i miei sensi: Udito! E ho ascoltato il mio respiro pesante. Olfatto! E ho sentito l'odore di fumo di sigaretta. Ho Toccato un grande e ruvido albero, ho sentito il battito d'ali di un passero, visto molto verde, sentito le manopole della bicicletta. I miei sensi erano così vivi, proprio come se fossi sveglio. Eppure sapevo di star sognando. Questo mi eccitava incredibilmente! Ho pedalato furiosamente per tornare indietro, per svegliarmi, ma mi sono svegliato con una sensazione di freschezza. (LG, San Francisco, California). La maggior parte delle persone sono stupite di scoprire di star sognando. Lo stupore deriva dalla realizzazione che si stanno prendendo in giro da soli in maniera colossale. E’ sicuramente una sorpresa, soprattutto la prima volta, imparare che i tuoi sensi così affidabili ti stanno fornendo il ritratto assolutamente impeccabile di un mondo che non esiste al di fuori del sogno. Infatti, una delle caratteristiche più
comuni dei primi sogni lucidi è la sensazione di iperrealtà, che si verifica dopo essersi guardati bene intorno nel sogno e aver visto i meravigliosi, elaborati dettagli che la mente può creare. I sognatori lucidi novizi spesso notano un marcato, piacevole aumento dei sensi, in particolare della vista. Udito, olfatto, tatto, gusto possono intensificarsi all’istante, come se si avesse trovato la manopola del volume per i propri sensi e girata di una tacca. Fai una prova. Gioca con i sensi, uno alla volta, mentre esplori il tuo mondo onirico. Durante la vita quotidiana, tutti noi abbiamo valide ragioni per regolare i nostri sensi, in modo da poterci concentrare sul lavoro da svolgere. Nei vostri sogni, tuttavia, è possibile imparare a riaccenderli di nuovo. I sensi sono strumenti meravigliosi per fornire i dati relativi agli eventi interni ed esterni al nostro corpo. Il nostro cervello sviluppa questi dati creando una mappa del mondo che viviamo. Tutti noi abbiamo imparato a pensare, percepire, credere, e modellare il mondo in un certo modo, e la maggior parte di questo apprendimento ha avuto luogo quando eravamo bambini. Il processo di modellazione del mondo era automatico molto tempo prima che noi fossimo in grado di pensarci. Pertanto, è una vera sorpresa scoprire nei sogni lucidi che ciò che percepiamo reale è solo sua sorta di scenografia, e tutte le persone in essa sono costruzioni mentali. Tuttavia, una volta abituati all'idea, viene naturale iniziare a prendere il controllo cosciente dei nostri sensi nello stato di sogno.
La Televisione onirica Nei primi anni ‘80 continuando il suo duplice ruolo da esploratore dei sogni lucidi e ricercatore, Alan Worsley ha sviluppato un’interessante serie di "esperimenti televisivi." Nei suoi sogni lucidi trova un televisore, lo accende, lo guarda, e sperimenta di modificare cose come il volume e l’intensità del colore. A volte pretende che la TV risponda a un comando vocale, cosicché possa fargli delle domande e chiedergli di visualizzare varie Immagini. Worsley riferisce: "ho sperimentato la manipolazione dell’immagine, come se stessi imparando a comandare il sistema video interno (includendo lo “scorrimento”, lo “sfogliamento”, il cambiare la scena al’istante, e lo “zoom”). Inoltre, ho fatto esperimenti isolando alcune zone dell’immagine o bloccandole, circondandole con delle strutture come una cornice o un arco di proscenio e allontanandole da esso (come finestre)."
ESERCIZIO: LA TELEVISIONE ONIRICA Prima di dormire imposta la tua mente per ricordare questo esperimento. Quando raggiungerai lucidità, trova o crea una grande televisione ad altissima risoluzione, con audio surround. Mettiti comodo. Accendila. Trova il volume, la luminosità e la saturazione del colore e giocaci lentamente. Alza e abbassa il volume. Aumenta il colore. Quando l'immagine ti soddisfa, immagina l'odore del tuo cibo preferito che si diffonde dal tubo catodico. Se hai fame, fallo materializzare. Assaporane un po’. Prendi cuscini di velluto e pigiama di raso. Dai da lavorare a tutti i sensi. Osserva cosa succede nella tua mente come se stessi regolando il colore o i contrasti del tuo televisore che modella il mondo.
Manipolare i sogni lucidi “Ho sognato di cadere lungo il lato di un edificio, e mentre cadevo sapevo di essere ancora impreparato ad affrontare la caduta, così ho cambiato l’edificio in una scogliera. Ho afferrato dei fogliami e degli arbusti che crescevano lungo il fianco e cominciato ad aumentare la mia fiducia. Infatti, quando qualcun altro ha cominciato a cadere insieme a me, gli ho detto di pensare a degli appigli a cui potessero tenersi, in quanto “E’ solo un sogno e si può fare ciò che si vuole”. Questa sensazione totalmente nuova, di eccitazione e rischio, è stata profondamente gratificante ed orgogliosa.” (T.Z., Fresno, California) “In questo sogno ero a casa di mia madre e ho sentito voci in un’altra stanza. Entrando nella stanza, ho capito che stavo sognando, senza alcun dubbio. Ho ordinato alle persone in quella camera di avere una conversazione più eccitante, perché questo era il mio sogno. In quel momento loro hanno cambiato argomento, parlando del mio hobby preferito. Ho iniziato a dare ordini alle cose, e loro si muovevano così. Più le cose accadevano, più mi veniva voglia di comandarle. E’ stata una esperienza molto emozionante.” (R. B., Chicago, Illinois) “Due settimane fa ho avuto un sogno in cui venivo inseguito da una tempesta tornadica. Ero su una scogliera, in alto su una distesa aperta di spiaggia e avevo insegnato gli altri a volare, dicendo loro che questo era un sogno e che nel sogno
tutto quello che si può credere di fare, si può fare. Abbiamo vissuto un grande momento quando comparve la tempesta, proveniente dall’oceano. Quando il tornado è apparso, ci sono stati venti, fulmini e onde eccezionalmente alte. Un ragazzo, un cucciolo, ed io, correvamo insieme, e cercavamo un rifugio, ma poi ci siamo fermati in bilico sul bordo dell’ultima scogliera, davanti al mare. Per il panico stavo per perdere la lucidità. Ma poi ho pensato: “Aspetta! Questo è un sogno. Se voglio, posso continuare a correre. Oppure posso distruggere il tornado, in modo che non possa più ferirci.” Mentre lo pensavo, una forza eccezionale ci sollevò e ci portò verso la tempesta. Il ragazzo ed il cucciolo erano svaniti circa a metà strada. All’interno della tempesta c’era uno sfondo bianco ed una sensazione di pace. Allo stesso tempo c’era dell’energia che sembrava essere in attesa di essere plasmata. Era qualcosa di tremendamente vitale e vivo.” (M. H., Newport New , Virginia) Agire nei sogni può significare molte cose: si possono comandare i personaggi, o manipolare il paesaggio, oppure si può decidere di esplorare una parte dell’ambiente del sogno, recitare una scena particolare, invertire lo scenario del sogno o modificarne la trama. Paul Tholey cita diverse tecniche per la manipolazione dei sogni lucidi: la manipolazione prima di andare a dormire per mezzo dell’autosuggestione, augurando, con la ricerca dello stato interiore, alcune azioni, o con l’assistenza di altre figure oniriche. Nel Capitolo 3 ho mostrato come intenzione ed autosuggestione possano influenzare i sogni lucidi, e questa influenza è ampiamente illustrata da onironauti che cambiano il mondo del sogno semplicemente volendolo. La manipolazione da parte dello stato interiore è particolarmente interessante. A questo proposito, Tholey dice, riferendosi alla propria ricerca: “L’ambiente di un sogno è fortemente condizionato dallo stato interiore del sognatore. Il sognatore che affronta con coraggio e a viso aperto una figura minacciosa, osserva che spesso questa figura inizia a ridursi. Se il sognatore invece si lascia vincere dalla paura, la natura minacciosa della figura aumenta, e la figura stessa cresce.” La manipolazione mediante la ricerca di essa svolge un ruolo importante nel modello di Tholey sulle attività dei sogni lucidi. Egli cita la propria ricerca a sostegno dell’ipotesi che i dati del sogno possono essere privati della loro natura minacciosa, guardando loro direttamente negli occhi. La manipolazione attraverso le espressioni
verbali è così spiegata: “Si può notevolmente influenzare l’aspetto e il comportamento di figure oniriche affrontandole in maniera adeguata. La semplice domanda “Chi sei?” può portare ad un notevole cambiamento nelle figure oniriche così affrontate. Le figure di persone estranee possono così cambiare in individui familiari. La disponibilità interiore ad imparare qualcosa su se stessi e la propria situazione esercitando una conversazione con una figura onirica permette di conseguire il massimo livello di lucidità nel sogno, e su ciò che il sogno simboleggia.”. Fare spinning, volare, e guardare a terra sono esempi di manipolazione del sogno tratte da determinate azioni: si tratta di azioni che stabilizzano, migliorano, o prolungano la lucidità. Le figure oniriche possono essere utilizzate per trovare risposte, risolvere le difficoltà, o divertirsi. Conciliare con i personaggi onirici minacciosi può aiutare a raggiungere un equilibrio migliore e l’auto-integrazione. Questo sarà un argomento chiave nei capitoli 10 e 11.
Scegliere i Posti dei Sogni Per ottenere il massimo dall’esperienza del sogno lucido, è necessario sapere come muoversi nel mondo dei sogni. Per alcune applicazioni dei sogni lucidi avrai bisogno di trovare una particolare persona, luogo o situazione. Un modo per raggiungere questo obiettivo consiste solamente nel desiderare di sognare quello che ti sei programmato. Questa tecnica è spesso chiamata “incubazione dei sogni”. Si tratta di una procedura utilizzata nel corso della storia dai popoli che consideravano i sogni come preziose fonti di saggezza. Nell’antica Grecia la gente visitava i templi nel sogno per trovare risposte o cure. Sognare di essere nei templi probabilmente non è necessario all’incubazione dei sogni, anche se certamente aiuta a concentrare le menti sul proprio scopo. Questa è la chiave: assicurati di tenere bene a mente il sogno che vorrai fare prima di andare a dormire. Per fare questo, è utile formulare una semplice frase che descriva il tema del sogno che vorresti fare. Dato che il fine di questo libro è aiutarti ad indurre i sogni lucidi, è necessario aggiungere alla tua attenzione l’obiettivo e l’intenzione di diventare lucidi nel sogno. Poi utilizza tutta la tua energia mentale per concepire te stesso in un sogno lucido sull’argomento da te scelto. La tua intenzione deve essere l’ultima cosa che pensi prima di addormentarti,
e l’esercizio seguente ti condurrà attraverso questo processo.
ESERCIZIO: INCUBAZIONE DEL SOGNO LUCIDO 1 . FORMULA LA TUA INTENZIONE Prima di andare a dormire, trova una sola frase o una domanda che incapsuli l’argomento che si desidera sognare, per esempio “Voglio visitare San Francisco”. Scrivi la frase e, se vuoi, un disegno che illustra il tuo sogno. Impara a memoria la frase ed eventualmente l’immagine. Se disponi di una azione specifica che vorresti svolgere nel tuo sogno, formula una frase corrispondente. Sotto la tua frase principale, scrivi anche: “Quando sognerò [frase/azione], mi ricorderò che sto sognando.”. 2 . VAI A LETTO Senza fare nient’altro, vai subito a letto e spegni la luce. 3 . CONCENTRATI SULLA TUA FRASE E SULL’INTENZIONE DI DIVENTARE LUCIDO Richiama la tua frase o l’immagine che hai disegnato. Visualizza te stesso che sogni ciò che ti sei programmato e che diventi lucido nel sogno. Se c’è qualcosa che vuoi fare nel sogno, immagina di farla dopo che diventi lucido. Medita sulla tua frase e sulla tua intenzione di diventare lucido nel sogno, fino a che non ti addormenti. Non lasciare che altri pensieri si sovrappongano. Se succede, torna di nuovo a pensare alla tua frase e al diventare lucido. 4 . PERSEGUI LA TUA INTENZIONE NEL SOGNO LUCIDO Mentre sei nel sogno lucido, fai quello che volevi fare: fai la domanda che volevi chiedere, cerca dei modi per esprimere te stesso, prova il tuo nuovo comportamento, o esplora la tua situazione. Assicurati di notare i tuoi sentimenti e di essere attento a tutti i dettagli del sogno. 5 . RICORDATI DI SVEGLIARTI E DI RICHIAMARE IL SOGNO Quando ottieni una risposta o un risultato soddisfacente nel sogno, utilizza uno dei metodi suggeriti in precedenza per risvegliarti. Scrivi immediatamente almeno la parte del sogno che include i tuoi risultati. Anche se non credi che il sogno lucido
abbia risposto alla tua domanda, appena il sogno inizia a svanire e ti svegli, scrivi immediatamente ciò che hai vissuto. Potresti poi scoprire che la risposta in quel sogno c’era ma non era visibile immediatamente.
Creare nuovi scenari “In alcuni sogni, hai un grado di lucidità così alto che puoi anche cambiare le forme degli oggetti, o la località, a volontà. E’ bello guardare le immagini oniriche che si muovono e corrono come i colori del sole, quando vedi che tutto intorno a te è in movimento e sta cambiando, vivendo colori, energie, e luci. Non saprei bene come descriverle, queste scene, modellate dalla mente.” (M. H., Newport News, Virginia) Un altro modo per sognare cose particolari è quello di cercarle o evocarle mentre si è in un sogno lucido. In alcuni libri sui sogni si possono trovare alcune obiezioni alla nozione che dice che nel sogno puoi deliberatamente influenza ciò che stai sognando. Alcuni credono che lo stato del sogno sia una sorta di “selvaggina” psicologica, che dovrebbe essere lasciata selvaggia. Tuttavia, come abbiamo discusso nel capitolo 5, i sogni sorgono dalla conoscenza, dai pregiudizi e dalle aspettative che si hanno in esso, anche se non ne sei direttamente consapevole. Se alteri consapevolmente gli elementi del sogno, esso non diventa artificiale: questo è il normale meccanismo di funzionamento della produzione del sogno, adeguato ad un livello superiore di trasformazione mentale. I sogni possono essere fonte di ispirazione e di conoscenza di sé, ma è anche possibile utilizzarli per cercare consapevolmente risposte ad alcuni problemi o per soddisfare alcuni desideri della veglia. Cambiare le scene del sogno a volontà può anche aiutare a familiarizzare con la piena potenza che si ha in un sogno. Vedere direttamente e personalmente che il mondo intorno a te può passare da un cocktail party ad un paesaggio di Manhattan o al Cielo di Marte al tuo comando, è molto più efficace di leggere questo libro, per capire che il sogno è creato dai propri modelli mentali! Il maggior senso di padronanza del sogno acquisita da queste esperienze, ti darà la possibilità di viaggiare ovunque senza la paura che il sogno prenda un corso “a sé”. Il potere che hai in questo mondo è esattamente quello che immagini di avere. E’ possibile cambiare il colore dei vostri calzini, richiedere una vista del tramonto, visitare un pianeta o il Giardino dell’Eden, semplicemente augurando che ciò accada. Qui ci sono alcuni esercizi che puoi sperimentare per tentare di indirizzare i tuoi
sogni. Non si sa molto circa il modo universalmente migliore per ottenere i cambiamenti di scena nei sogni, quindi potete seguire questi esercizi come esempi e come note per elaborare un proprio metodo. ESERCIZIO: FARE SPINNING FINO AD UNA NUOVA SCENA “Nel mio sogno, volevo vivere la storia di un libro che sto leggendo, per risolvere il mistero del libro. Grazie alla tecnica dello spinning o raggiunto il mio obbiettivo, incontrando i personaggi nella sequenza corretta, e quando sono arrivata al punto del libro in cui ero con un altro personaggio, che è un mago, esso ha preso la rincorsa, è saltato fuori da una montagna, trasformandosi in un falco ed evitando in tal modo i suoi nemici. Anche io feci lo stesso. Mi vestivo e parlavo nella maniera dei personaggi, cercando attivamente di risolvere i misteri del libro.” (S. B., Salt Lake City, Utah) Fare spinning nel corso di un sogno lucido può servire anche ad aiutarti a visitare qualsiasi scena di un sogno che vuoi fare, e non solo ad evitare i risvegli prematuri. Ecco come fare. 1 . SELEZIONA UNA DESTINAZIONE Prima di andare a dormire, decidi una persona, un momento o un luogo che vorresti visitare in un sogno lucido. La persona o il luogo possono essere reali o immaginari, passati o presenti o futuri. Ad esempio, “Padmasambhava, Tibet” o “Stephen LaBerge, Stanford, California” o “mio nipote, a casa, anno 2050”. 2 . VISUALIZZATI MENTRE RAGGIUNGI LA TUA DESTINAZIONE Annota e memorizza la tua destinazione, infine visualizzati vividamente mentre riesci nel tuo intento in un sogno questa notte. 3 . GIRA VERSO IL TUO OBIETTIVO NEL TUO SOGNO LUCIDO E’ possibile che solo con l’intenzione potresti trovarti alla tua destinazione, in un sogno non lucido. Tuttavia, un modo più affidabile per raggiungere il tuo obiettivo è quello di diventare lucido per poi cercare il tuo obiettivo. Mentre sei in un sogno lucido, se senti che ti stai per svegliare, gira su te stesso e ripeti la tua destinazione fino a che non ti trovi in un sogno vivido nel luogo giusto, nel tempo giusto, e con la persona giusta.
ESERCIZIO: COLPIRE LA SCENA, CAMBIARE CANALE Pensa a questa tecnica come quella opposto al “trasporto magico” coinvolto nello spinning e nel volo. Invece di spostarti in un nuovo locale, è sufficiente modificare l’ambiente del tuo sogno per soddisfare la tua fantasia. Inizia con un piccolo dettaglio e lavoraci su per ottenere maggiori modifiche. Cambia la scena lentamente, poi improvvisamente pensa che tutto quello che vedi è infinitamente malleabile, come “argilla di modellazione per la mente”. Alcuni onironauti hanno lavorato sull’esempio della “televisione del sogno” di Alan Worsley. Quando si vuole cambiare paesaggio, immagina che il sogno si svolga su un enorme schermo televisivo tridimensionale, e “cambia canale” con il telecomando che hai in mano.
Fare L’Impossibile “Stavo sognando di essere in una festa, quando improvvisamente capii di essere in un sogno. Ho avuto un momento in cui sembrava che potevo entrare nel corpo di chiunque. In un primo momento ho cercato solo donne, poi mi sono detta, è un sogno, perché non essere un uomo per vedere come ci si sente? Così ho fatto.” (B. S., Albuquerque, New Mexico) Nella vita della veglia siamo abituati a delle restrizione. Per quasi tutto quello che facciamo, ci sono delle regole su come agire, come non agire, e ciò che è giusto e ragionevole provare. Una delle deliziose caratteristiche del sogno lucido è la libertà, che è senza alcuna restrizione. Nei sogni si può sperimentare qualsiasi cosa. Vivere sensazioni o fantasie che non sono possibili nello stato della veglia. E’ possibile anche conoscere un personaggio di fantasia, o anche diventare quel personaggio. I sognatori non sono limitati dalle leggi del corpo o della fisica, o dalle leggi sociali. Alan Worsley ha sperimentato parecchie cose bizzarre, come dividere se stesso a metà. Molti onironauti passano attraverso i muri, respirano nell’acqua, volano e viaggiano nello spazio. Dimentica i tuoi normali criteri; cerca il genere di cose che si possono fare solo nei sogni.
Capitolo 7 Avventure Ed Esplorazioni Esaudimento dei Desideri
“Qualche anno fa stavo cercando di perdere peso. Sognai di essere in un negozio di alimentari, al panificio, o al ristorante, e c’era cibo ovunque intorno a me. Ero consapevole di stare sognando e quindi potevo mangiare tutto quello che volevo. Mi sono abbuffato come un maiale, e sentivo benissimo il gusto del cibo. Questi sogni soddisfacevano i miei desideri della gola. Mi svegliavo molto soddisfatto, non pieno, ma soddisfatto. E se durante il giorno mi veniva voglia di mangiare qualcosa, mi bastava pensare “Lo mangio stanotte nel mio sogno”, e lo sognavo!” (C. C., Cotati, California) “Ho sempre voluto essere una danzatrice di professione, soprattutto nel balletto. Mia madre invece, sempre scoraggiata a causa del suo duro lavoro, non era d’accordo. Alla fine ho rinunciato e non ho fatto mai sul serio con la danza. Tuttavia, il desiderio mi è sempre rimasto e ho avuto esperienze meravigliose nei miei sogni in cui provare nuove mosse o passi, che avrei sempre voluto apprendere ma a cui non ho mai potuto dedicarmi, ad eccezione che nei miei sogni.” (B. Z. , Salt Lake City, Utah) Il desiderio della realizzazione dei sogni è profondamente radicata nel nostro linguaggio: parliamo de “l’uomo/la donna dei tuoi sogni”, “la casa dei tuoi sogni”, e ci diciamo “possano i tuoi sogni più cari avverarsi”. Queste metafore mostrano che nei nostri cuori noi sappiamo che i sogni sono diversi dal mondo della veglia, e che nei tuoi sogni puoi vivere le tue fantasie, vedere i tuoi desideri esaudirsi, e provare un senso di gioia e di perfezione anche quando queste soddisfazioni non sono possibili nel mondo della veglia. Nei sogni ogni Cenerentola può avere il suo principe, ogni prigioniero può sognare la dolce libertà, gli zoppi possono camminare normalmente e gli anziani possono essere giovani, ognuno può sentirsi soddisfatto, per quanto impossibili possano sembrare i propri desideri nel mondo della veglia. L’esperienza dell’adempimento dei desideri non si verifica nella stessa realtà in cui viviamo gli scenari della vita della veglia, ma le sensazioni non sono meno intense e piacevole anche se sai che è “solo un sogno. Come ha detto lo psicologo Havelock Ellis: “I sogni sono reali, possiamo dire che lo sono più della vita?”. Quando stai cominciando a modellare i tuoi sogni, l’appagamento dei desideri è una cosa naturale da perseguire. Nei sogni lucidi è possibile volare gioiosi attraverso una splendida campagna, fare l’amore (o sesso) selvaggio con il desiderio del proprio cuore (o corpo), partecipare a sontuose feste, percorrere tragitti mozzafiato lungo le piste da sci, avere potere e successo, e ogni altra esperienza piacevole
immaginabile. Ken Kelzer, uno degli psicologi del sogno lucido, offre una vivida illustrazione delle gioie del sogno lucido. “Ho sognato per un po’, e adesso mi vedo sdraiato su un letto di ottone in quello che sembra un vecchio hotel. Ora stendo il mio corpo a figura intera ed inizio a volare. I miei piedi sporgono attraverso le sbarre ai piedi del letto d’ottone, e senza alcuno sforzo o intenzione, alzo il letto dal pavimento. Subito mi ritrovo insieme al letto a volare intorno alla stanza, mentre cerco un modo per esplorare tutte le camere di questo hotel enorme. Improvvisamente, mi rendo conto che sto sognando, e mi sento stordito ma euforico, e sento uno strano formicolio… Comincio a cantare, “bel sognatore, svegliati, le gocce di rugiada e la luce delle stelle ti stanno aspettando…”. Mi piace molto questa canzone, e la canto con il cuore aperto. Mentre canto, sento il tintinnio dolce di un carillon. Il carillon suona quello che sto cantando, in una perfetta intonazione con la mia voce, con il ritmo e la modulazione esatta. Mi fa stare bene sapere che sono di nuovo lucido, e mi rendo conto che “Beauiful Dreamer” (la canzone che stavo cantando) è la canzone perfetta per me… Ora vedo colori molto belli e luci lampeggianti su di me. Vedo centinaia di goccioline arcobaleno, minuscoli spettri, spirali e cerchi mobili di luce bianca, e piccolissimi oggetti luccicanti ovunque. Mi sento molto sollevato, mi piace assai questa brillante vista di musica, luce e colore. Si tratta di una festa per i miei sensi, un mini spettacolo di luci psichedeliche, anche se molto più delicate, sensuali ed esilaranti rispetto a qualsiasi altre che io abbia mai visto…” Se vuoi, anche tu puoi lasciarti andare a queste gioie, ed è un bene. Divertirsi solo per il gusto di farlo è utile in vari modi. Psicologi e medici stanno scoprendo che ogni giorno il piacere ed il divertimento è utile per la nostra salute. Gli educatori si stanno rendendo conto che quando i compiti sono divertenti, sono anche più facili da imparare. Robert Ornstein e David Sobel hanno recentemente pubblicato un libro dal titolo “Piacere Sani”, che dimostra in una miriade di modi come il piacere sia buono per la nostra salute. Essi sostengono che il nostro desiderio innato che ci spinge alla ricerca del piacere ci aiuta a vivere una vita più lunga e più felice. Le persone sane sembrano essere coloro che amano il piacere, e si divertono per il gusto di farlo. Alcuni dei benefici attribuiti alle esperienze piacevoli sono l’abbassamento della pressione sanguigno, l’abbassamento della probabilità di incorrere in malattie cardiache e nel cancro, miglioramento del sistema immunitario e migliorare resistenza (con minore sensibilità) al dolore. Alcune persone possono dire che non hanno il tempo di divertirsi. Ma finchè si ha tempo di dormire la notte,
si ha anche il tempo di divertirsi, nei propri sogni. Imparando ad avere sogni lucidi, apri per te un parco di divertimento senza limiti, completo di tutti i piaceri che si possano immaginare. L’ingresso è gratuito, e non ci sono confini! Imparando a divertirti nei sogni lucidi, puoi anche diventare più abile ad averne, essendo più motivato. Una volta che hai imparato ad avere sogni lucidi ogni volta che vuoi, sarai in possesso di un mezzo per migliorare la tua vita in molti modi. I capitoli che seguono discuteranno di come è possibile utilizzare i sogni lucidi per migliorare le proprie abilità, superare le paure, aumentare la flessibilità mentale, e trovare il piacere massimo. Un modo per avere sogni lucidi da utilizzare per compiti “seri” può essere quello di iniziare ad averne per divertirsi, e quando esso diventa facile e divertente, a quel punto sarà l’ambiente ideale per svolgere questi compiti. Oppure, il divertimento può essere anche l’uso finale dei propri sogni lucidi, e le vite di queste persona diventa più ricca. Ma è importante anche voler andare più a fondo o più in alto, per avere una maggiore comprensione di se stessi, per applicare il problem-solving che spiegherò più avanti, e per altri scopi pratici. Tuttavia, se il tuo unico scopo è quello di rendere l’impossibile possibile, per soddisfare i propri desideri, ogni volta che avrai sogni lucidi gli impulsi più vili ti condizioneranno e distrarranno da occupazioni più sublimi. Questo comunque non è un motivo per ignorare il proprio edonismo e la propria curiosità mentre si impara ad avere sogni lucidi.
Sesso Onirico “La mia capacità di raggiungere l’orgasmo è molto vulnerabile allo stress e all’ansia. Recentemente, durante un periodo di alcuni mesi di ansia costante, mi sembrava di aver perso completamente la capacità di raggiungere l’orgasmo. Sapevo che non era una cosa correlata ai sentimenti verso il mio partner, o a qualsiasi cosa che stavo (o non stavo) facendo. La frustrazione derivante dal non essere in grado di raggiungere la liberazione sessuale si era aggiunta al mio stress generale. Ma poi, una sera, ho avuto questo sogno: Ho sognato di essere coinvolto nella trama di un film horror. Si trattava di una casa infestata Ho sognato Sono stato coinvolto nella trama di un film horror . Si trattava di una casa infestata, o un’abbazia abbandonata, dove cose terribili avevano luogo. Cammino in quello che considero un edificio infestato, e improvvisamente la stanza si trasforma in un grande, grande magazzino allegramente illuminato. Penso che questo sia un trucco per attirare persone a cui presentare gli orrori di questo posto.
Entro. Tutto sembra normale, ma io sono spaventato, e cerco ovunque i pericoli che potrebbe nascondere questo posto. Mi viene in mente che questo è un incubo, e che quindi dovrò affrontare qualcosa di temibile. Questo pensiero cambia radicalmente la mia visione, e mi rivolgo al paesaggio apertamente e curiosamente, alla ricerca di sfide. Noto che alcune persone stanno operando con una videocamera ad un lato dello stanza, e che lo schermo su cui è proiettato il loro video è sull’altro lato. Sono affascinato dall’idea di visualizzare la mia immagine, e mi metto di fronte alla telecamera, mentre guardo lo schermo. Ad un certo punto mi vengono pensieri sessuali e il desiderio di vedermi sullo schermo video. In un primo momento è una fatica cercare di trovare la posizione giusta per visualizzare qualcosa di diverso dalla mia schiena dalla vita in su, ma alla fine riesco ad orientarmi a destra sul display e mi tolgo i jeans. Comincio la sperimentazione sessuale, l’eccitazione si intensifica molto rapidamente, ed entro cinque secondi ho un orgasmo meraviglioso, il primo in due mesi. La sera seguente ho avuto con facilità il mio primo orgasmo in due mesi anche nella veglia. Nelle settimane successive, anche se rimanevo ansioso per altre cose, riuscivo a raggiungere il culmine ogni volta che lo desideravo.” ( A. L., Santa Clara, California) “Sono un detenuto rinchiuso in una prigione federale. Quando ho letto un articolo sull’essere cosciente durante il sogno, mi sono molto interessato perché io ero in grado di fare la stessa cosa. Ho avuto tali esperienze, e le ho amate. A volte mi hanno dato un modo per sfuggire psicologicamente alla prigionia alla quale sono condannato. In uno di questi sogni mi sono reso conto che se volevo potevo controllare l’ambiente, perché esso è creato dal mio subconscio, ed è quindi soggetto alla mia coscienza. Ho pensato per un momento quello che avrei voluto fare. Il primo pensiero che mi è venuto in mente era il fatto che in diversi anni non ero mai stato con un donna, ed era la cosa che volevo più fare in quel momento. Così mi sono seduto e ho guardato due ragazzi, a cui ho detto che questo era solo un sogno. Poi gli ho detto che sono stato in prigione, e che avrei voluto fare sesso con una donna. Nessuno dei due disse qualcosa, ma mi guardarono straniti. Poi è ripetuto il mio desiderio e ci ho cominciato a pensare. Il ragazzo, seduto ad un tavolo, mi ha detto di andare nell’altra stanza. Così mi alzai, andai alla porta, e prima di entrare mi sono concentrato sul mio desiderio. Entrai quindi in camera. Sul letto giaceva una donna che avevo incontrato in un sogno precedente. Mi tolsi i vestiti e andai a letto con lei. Durante l’intero atto sessuale ho continuato a concentrarmi sul mantenimento della lucidità, perché in
altri sogni mi ero fatto prendere dal panico e avevo iniziato ad uscire dal sogno. Questa volte avevo consapevolezza di ogni momento durante l’atto sessuale, dall’inizio alla fine. Dopo finito, rotolai su un fianco. Come la mia testa si poggiò sul cuscino, ho capito che stavo per tornare nel buio che ho sempre dovuto affrontare alla fine di questi sogni: mi stavo svegliando.” ( D. M., Terre Haute, Indiana) “In questo sogno lucido, sono in una campagna francese, in sella ad un bel cavallo insieme a Michael York, un attore che ho sempre voluto incontrare, ma non ci ero mai riuscita. E’ tardo pomeriggio, e abbiamo smesso di camminare sui nostri cavalli attraverso questi campi di fiori squisitamente perfetti e molto profumati, che entrambi possiamo odorare distintamente. Facciamo una “lotta” con i fiori, poi cadiamo insieme nel soffice letto, sempre fatto di fiori, su cui facciamo l’amore, con una fresca brezza che galleggia su di noi. Ritorniamo ad un castello insieme su un cavallo, che segue il mio comando verbale. Quando arriviamo al castello, Michael porta i cavalli nelle stalle mentre io vado al piano di sopra, in un enorme bagno in marmo, con una vasca incassata, rifinita in platino, e con un lucernario dal vetro colorato. Come entro nell’acqua spumeggiante e riscaldata, penso a Michael, nudo, che cammina in bagno e si unisce a me. Mentre penso questo, lui appare. Dopo un lungo bagno, durante il quale ci siamo addormentati l’uno nelle braccia dell’altro, con l’acqua che scorreva intorno a noi, ci spostiamo nella camera da letto, e penso a del vino rosso (un Margaux del ’73), a biscotti e marmellata, ed essi appaiono. Siamo avvolti in morbidi fogli bianchi, spessi, fatti di seta pesante. Proprio quando portiamo il vino a letto, mi sveglio.” (I.E., Long Island City, New York) Come era facile aspettarsi, il sesso è un tema molto comune nei sogni lucidi della gente. Secondo la psicologa Patricia Garfield, una sognatrice lucida e autrice di noti libri sui sogni: “L’orgasmo è una parte naturale del sogno lucido: la mia esperienza mi convince che il sogno cosciente è orgasmico.” Lei ci riferisce che i due terzi dei suoi sogni lucidi hanno un contenuto sessuale e che circa la metà di questi sogni si concludono in orgasmi che sembrano uguali, e in alcuni casi anche migliori, di quelli della vita reale. In “Pathway To Ecstasy”, la Garfield descrive i suoi orgasmi dei sogni lucidi come di intesità “profonda”, li descrive come “scoppiettanti nell’anima e esplosivi nel corpo, con una totalità di sé che capita raramente nello stato di veglia.” Ci sono ragioni sia psicologiche che fisiologiche che spiegano perché lo stato di sogno lucido tende ad essere un focolaio di attività sessuali. In termini fisiologici, la nostra ricerca a Stanford ha stabilito che il sogno lucido si verifica durante una fase
molto attiva del sonno REM, associata, conseguentemente, ad un aumento del flusso sanguigno vaginale (nelle donne) o erezioni del pene (negli uomini). Questi fattori fisiologici, insieme al fatto che i sognatori lucidi sono liberi da ogni freno sociale, rendono il sesso onirico un’esperienza frequente nei sogni lucidi. Questi risultati implicano che il sogno lucido potrebbe diventare un nuovo strumento per i terapisti del sesso, e possono essere utili alla risoluzione di alcune forme di disfunzioni psicosessuali (alcuni casi di impotenza, eiaculazione precoce, difficoltà nel raggiungere l’orgasmo, ecc.). Come molte altre ricerche basate sulle scoperte dei sognatori lucidi, queste ricerche devono essere testate e maturate. Tuttavia, è abbastanza chiaro, come mostrato nel secondo esempio sopra riportato, che i sogni lucidi possono fornire uno sbocco sessuale per le persone confinate nelle carceri, che lavorano in isolamento, o le cui attività della veglia sono limitate da un handicap fisico. Il significato del sesso onirico può variare enormemente di persona in persona. Per alcuni, si tratta solo di un buon momento, per altri, significa unione di parti opposte della propria personalità. Essa può anche fornire il punto di partenza per la speculazione, come nel caso di Samuel Pepys, che ha raccontato un sogno nel suo diario il 15 agosto del lontano 1665: “Ho avuto la mia Lady Castlemayne nelle mie braccia, e mi è stato ammesso fare tutti i flirt che desideravo con lei, e poi pensai che questo non poteva essere reale, ma era solo un sogno, ma ho perso tanto piacere da esso, da pensare che sarebbe una cosa felice da fare quando siamo nelle nostre tombe… Se potessimo sognare, e fare sogni come questo, allora non avremmo così paura della morte, come invece abbiamo in questo tempo di epidemia.”
Esplorare ed Osservare la Realtà da Vicino “Sono in giardino, spensierato e gioioso, mentre godo della mia capacità di volare. Passo molto tempo in aria, cercando di eseguire ogni sorta di acrobazia, e vivo un senso di libertà indescrivibile. Scendo poi per guardare meglio il giardino, e mi rendo conto di essere abbastanza solo in questo posto. Insieme a questa realizzazione, me ne viene un’altra: in realtà sono nel letto addormentato e questo è un sogno. Sono affascinato dall’apparente solidità che ha il mio corpo all’interno di questo sogno, e mi diverto molto a darmi pizzicotti per vedere se li sento come nella realtà. Li sento esattamente come li sentirebbe chiunque durante la veglia! Rifletto su questo argomento, e mi siedo su una roccia sul bordo del giardino a pensare. Il pensiero che mi viene in mente è questo: “Il grado di consapevolezza in un sogno è direttamente
proporzionale alla consapevolezza che si ha nella vita?”. Sono sorpreso dalla capacità di avere un pensiero così complesso e concreto all’interno di un sogno, e comincio ad esaminare la mia vita della veglia da una prospettiva diversa e che nella vita reale sarebbe impossibile, sono ulteriormente sorpreso di essere in grado di fare una cosa del genere all’interno di un sogno, e comincio quindi ad avere un po’ di apprensione per l’intera questione. Decido di alzarmi e controllare l’ambiente: noto che il giardino è un palcoscenico. Tutti i fiori sono dipinti con un colore luminoso e dettagliato su degli appartamenti. Essendo un’artista, sono abbastanza colpito dall’abilità dei pittori che hanno creato quest’opera. Poi vado “dietro le quinte”, attraverso un corridoio tappezzato di rosso con carta da parati. Sempre consapevole di essere in un sogno, mi trovo sorpreso dalla quantità di dettagli che sono in grado di osservare, e di poter toccare e sentire perfettamente la carta da parati. Alla fine del corridoio c’è una libreria, e io sono affascinato dalla capacità di leggere i titoli dei libri, sentire le rilegature in cuoio, i dettagli dei disegni su di loro.” (D. G., Woodland Hills, California) Ero in viaggio con la mia macchina su un’autostrada a due corsie, in pieno giorno, quando improvvisamente divenne buio pesto in una frazione di secondo. Quasi mi schianto alla parte posteriore di un lento trattore-rimorchio davanti a me, che ho dovuto seguire per un po’ su una montagna ripida. Poi, guardo sulla destra e noto la sagoma scura di un altro trattore-rimorchio parcheggiato sul ciglio della strada. Come mi sono spostato lungo la strada, ho visto un altro trattore-rimorchio inserirsi nella strada longitudinalmente, dal lato della montagna. Come guardai la strada avanti, la mia macchina ha iniziato ad accelerare da sola, e mi trovai sparato verso l’universo ad una velocità mozzafiato. Sapevo che stavo sognando, in quanto sentivo mio marito respirare di fianco a me nel letto, e sapevo che il mio corpo reale si trovava lì con lui. Nel sogno invece ero come una scintilla luminosa che viaggiava con una forza tremenda attraverso lo spazio, e mi sentivo euforica ed esaltata. Ho gridato: “Si! Si!” e riuscivo a vedere intorno a me a 360 gradi. Avanti e a destra vedevo il nostro pianeta immerso nella luce, alla mia sinistra vedevo un altro piccolo globo luminoso. Intorno alla metà del globo, vedevo colori vivaci di vetro colorato e l’energia pulsante, e mi ci sono unita con la mia energia (ma non con il mio corpo). Successivamente, da un nastro che si scioglieva intorno a me, venivano note musicali che vedevo, ma non sentivo. Poi sono uscite lettere dell’alfabeto in ordine casuale. Poi numeri, sempre in ordine casuale. Infine arrivarono dei simboli: cerchi, triangoli e pochi altri che non avevo mai visto prima. Poi ho sentito un messaggio
telepatico: “Questa è tutta la sapienza dell’universo”. Mentre giravo intorno al globo, improvvisamente mi sono sentita come se stessi per morire, per un attacco di cuore o un ictus (senza sentire comunque nessun dolore), e sono tornata nel mio corpo. Mentre ero lì avevo la sensazione di essere una moglie, madre, nonna, segretaria in una pensione locale, ecc. (tutte cose che realmente sono). Il mio corpo era ancora caldo e luminoso, e sentivo come un sussurro. Ero infinitamente più viva qui nel sogno di come mi sia mai sentita nella realtà, e sono sempre stata una donna molto attiva. Vorrei non aver avuto paura di “girare quella curva”.” (AF, Melrose, New York) Esplorare il sogno lucido offre molti piaceri. Il mondo dei sogni lucidi sono in una continua ed affascinante evoluzione, con molti panorami di una bellezza mozzafiato e ultraterrena, dove accade regolarmente l’inaspettato e l’impossibile. Ed è almeno interessante e gratificante come sarebbe una reale esplorazione di un viaggiatore nel mondo della veglia. Infatti, il “tour” del mondo dei sogni lucidi offre diversi vantaggi: non costa nulla, se non un piccolo sforzo per arrivarci, e potete vedere tutte le attrazioni che volete, che siano a Parigi, in Cina o a Tahiti. Inoltre, non esisterà il mal di mare, i blocchi negli aeroporti, o i bagagli rubati. I viaggi nei sogni lucidi sono al 100% sicuri, e per la maggior parte della persone è molto piacevole. Non sto dicendo che i sognatori lucidi non siano mai esigenti e non abbiano mai ansia, ma che, anche se subiscono esperienza strazianti e che sembrano realistiche (per esempio essere inseguiti dai demoni, assassini con l’ascia, o altri mostri) si sentono effettivamente al sicuro, addormentati nel loro letto. Qualunque cosa facciano nei loro sogni lucidi, sanno che presto si troveranno al sicuro nei loro letti. Se per esempio tenti di evitare, senza successo, un pericolo nel sogno, ti può svegliare un po’ sudati, ma fisicamente illesi. Ancora meglio, se utilizzi la lucidità per superare le tue paure, ti sveglierai trionfante ed ispirato. “Viaggiare apre la mente”, perché porta le persone in situazioni nuove e stimolanti, al di fuori del loro normale mondo limitato e abituale. Il sogno lucido presenta molte opportunità per ampliare la mente. Esplorando intrepidamente i tuoi sogni con una mente aperta può migliorare la tua conoscenza di te stesso e degli altri. Come ha scritto Goethe: “Se vuoi conoscere te stesso, osserva il comportamento degli altri. Se vuoi conoscere gli altri, guarda nel tuo cuore”. C’è molto da imparare attraverso il sogno lucido; se sei sensibile e attento nelle tue esplorazioni, puoi scoprire tante cose che si riveleranno preziose nel mondo reale – e puoi trovare anche te stesso. Un altro vantaggio dell’esplorazione attenta della realtà nel sogno, è che ti aiuta a
conoscere meglio i tuoi sogni. Di conseguenza, sarà più facile riconoscere un dreamsign, che ti aiuterà a diventare lucido nei sogni più frequentemente. L’esperienza ti insegnerà come evitare malintesi riguardo la differenza tra la veglia e il sogno. I sognatori lucidi principianti spesso non riconoscono che stanno sognando, perché sono indotti ad accettare la “realtà” delle scene oniriche. All’osservatore, essi appaiono come realtà ordinaria. Il seguente sogno mostra ironicamente come questa tendenza ci impedisce di diventare lucidi in un sogno con un dreamsign: “Guidavo con mio padre verso l’aeroporto JFK, e lui cominciò a chiedersi cosa accadrà alla macchina dopo che parcheggeremo e voleremo verso San Francisco. Poi mi resi conto che non ricordavo di quel viaggio in macchina. C’era qualcosa di molto sbagliato in quello che stavo vivendo! Ho guardato mio padre, e lui mi sorrise in modo misterioso. Mi sembrava che indicasse che qualcosa non andava, ma non riuscivo a capire cosa. Così ho guardato le macchine intorno a me, in autostrada, erano assolutamente realistiche, piene di stranieri che andavano verso destinazioni sconosciute. Le macchine erano tutte ammaccate e avevano le targhe. La tappezzeria della mia macchina era esattamente come doveva essere. Nel momento in cui mi svegliai, mi resi conto che mio padre era morto dieci anni fa, e mi sono sentito stupido per non essere diventato lucido in presenza di un dreamsign così evidente, semplicemente perché il sogno sembrava così realistico. Sono fermamente deciso ad evitare questo errore in futuro. La notte successiva, vedendo in un sogno un amico morto, ho completamente ignorato l’aspetto realistico del luogo, e realizzai che stavo sognando.” (H. R., Mill Valley, California) Osservando da lucido quanto il mondo dei sogni può apparire reale, sarai meno propenso a fare l’errore di accettare la vivace esperienza del sogno come realtà. Imparerai invece a distinguere i due mondi avendo più familiarità con le caratteristiche che li rendono diversi dalla vita reale, come le leggi fisiche che non funzionano come dovrebbero, comparse di persone immaginarie o morte, o che diventano cavalli, e mendicanti che corrono.
Avventure: Da Walter Mitty al Viaggio dell’Eroe
“Il primo sogno controllato che ricordo chiaramente l’ho avuto quando avevo circa 5 o 6 anni. Sognavo di volare intorno alla Terra con un razzo che avevo creato usando un bidone della spazzatura. Il fondo era di vetro, e avevo una bella veduta aerea del mondo, esattamente come volevo. Quando arrivò il momento di atterrare (il mio razzo non era attrezzato per l’atterraggio), durante la discesa mi dicevo “E’ tempo di svegliarsi”, e mi svegliavo. Anche se a volte arrivavo pericolosamente vicino alla Terra, non ho mai avuto paura di cadere perché sapevo che stavo sognando e che mi sarei potuto svegliare in qualsiasi momento. Mi sono divertito un sacco con questo sogno per circa 6 mesi. terra , ho mai avuto paura del crollo inevitabile perché sapevo che stavo sognando e potrebbe svegliarsi me stesso in qualsiasi momento. Ho avuto un sacco di divertimento da questo sogno per circa sei mesi. (K. M., Rath-drum, Idaho) “Che meravigliosa scoperta che ho fatto quando ho letto un articolo sulla vostra ricerca del sogno lucido! Per tutta la vita, durante la notte ho volato e ho avuto meravigliose avventure sulle ali della mia immaginazione, mentre sognavo. Ho parlato con orsi, cani, procioni e gufi, ho nuotato con i delfini e le balene, respiravo sott’acqua come se avessi le branchie!” (L. G, Chico, California) “Sono un astronomo, e mi vanto delle mie capacità di osservazione dettagliata, vorrei scrivervi qualcosa riguardo i miei sogni. Ho salvato la Terra dalla guerra nucleare, la galassia dall’esplosione del suo nucleo, l’universo dalla sua morte termica. Ho avuto diverse personalità e diversi organismi, ho vissuto nel passato remoto e nel futuro tecnologico. Uno dei miei sogni lucidi più interessanti è durato nel sogno per oltre cinque anni, nei quali ho vissuto in un futuro lontano, in un corpo molto diverso da quello che ho adesso. Vorrei davvero cadere addormentato e vivere in questa vita. E’ interessante notare che non ho avuto sogni lucidi in questa altra vita, ma ogni volta che mi svegliavo dal sonno, mi rendevo subito conto che stavo avendo un sogno lucido. In questo futuro, la luna si era “rotta” e formava incantevoli anelli multicolori, che guardavo con mia moglie e la mia bambina nella fredda serata, al tramonto. (S. C., El Paso, Texas) Dalle fiabe alla narrativa, dai sogni ad occhi aperti (e quelli notturni!), l’immaginazione umana è una fonte illimitata di avventure. I grandi narratori sono rari da incontrare, ma tutti sembrano avere una profonda capacità di apprezzare le
storie e inventarne di personali per soddisfare il proprio desiderio di eccitazione. Un racconto classico di James Thurber, “I sogni segreti di Walter Mitty”, (di cui è appena uscito il film con Ben Stiller, ndt) ha fornito il prototipo dell’avventuriero da poltrona americano. Walter Mitty era un uomo mite e mediocre, nel mondo esterno, ma nelle sue fantasie era un eroe. Se nella vita reale non tutti siamo umili, nel sogno tutti possiamo essere eroi. Molte persone ci hanno scritto le loro esperienze sui sogni lucidi, osservando come loro iniziarono a diventare consapevoli nei loro sogni da bambini e coglievano l’occasione per vivere grandi avventure: sognavano di essere cavalieri, principesse, o esploratori dello spazio. In questo senso, il sogno lucido può essere utilizzato come una sorta di strumento di appagamento del desiderio per i più avventurosi, o per coloro che semplicemente desiderano un po’ di avventura. Alcune delle persone che ci hanno scritto, hanno scritto che hanno potuto godere regolari avventure notturne per decenni, proprio come alcune persone possono immedesimarsi leggendo diari di viaggi, o racconti fantascientifici, romantici, o western. La capacità di godere delle esperienze di personaggi di fantasia ci da materia prima su cui costruire le nostre avventure. Si può iniziare da Ivanhoe o Mata Hart, o da alcune scene che avete letto o visto in un libro o in un film. A differenza di libro o di un film, l’avventura nel sogno lucido può continuare per un tempo indeterminato, con un nuovo episodio ogni notte o ogni periodo REM. ESERCIZIO: COME ELABORARE LA TUA AVVENTURA “Ho sempre guardato i miei sogni come una storia in corso in cui sono entrato come protagonista. Le cose che accadono nella vita di tutti i giorni, in televisione o in un film sono le scene da cui posso prendere ispirazione per la mia storia onirica. A volte, nel sogno posso essere qualcuno che ho incontrato. Per la maggior parte, i miei sogni sono fatti di situazioni che vorrei accadessero davvero nella vita reale. (D. W., Brooklyn, New York) Non di rado, gli onironauti ci hanno riferito di aver consapevolmente sceneggiato, diretto e recitato le loro avventure nei sogni lucidi. Una donna ci ha scritto che lei utilizza anche i titoli di coda alla fine, e si è svegliata ridendo di una sua battuta. Nello scrivere il proprio copione per l’avventura, puoi iniziare con una trama semplice. Sentiti libero di prendere in prestito scene da Shakespeare, da fiabe, libri o fumetti (Superman è un personaggio frequentemente adottato nei sogni lucidi). Sii aperto a variazioni, quando accade qualcosa di nuovo che non era previsto nella sceneggiatura originale, quindi segui il sogno e vedi dove va. Se e quando sarai
stanco di vivere scenari conosciuti, delineane uno semplice mentre sei sveglio, concentrati su di esso prima di andare a dormire, e vedi se riesci a “produrlo” quando diventi lucido. Ecco alcuni titoli che potresti provare all’inizio. Scegline uno adatto alla tua avventura, e che si riferisce a te stesso. -
L’esploratore Della Frontiera Il Cercatore del Santo Graal Il Visionario L’Astronauta Il Viaggiatore del Tempo
Il Sogno Dell’Eroe Fantasie ed avventure possono operare su molti livelli della mente. Al livello più basso, essi soddisfano i nostri bisogni di eccitazione e di appagamento del desiderio. Tuttavia, essi possono anche aiutare a focalizzare la nostra mente su diversi obiettivi, creare un futuro per noi stessi e per il mondo, e, al livello più alto, c’è la ricerca della verità e del significato della vita. Per quelli di voi che hanno un interesse psicologico sugli aspetti della narrazione, e che vogliono lavorare sui propri scenari nel sogno lucido su un livello più profondo, consigliamo la lettura del libro “L’eroe Dai Mille Volti” del mitologo Joseph Campbell. All’inizio del libro, Campbell sottolinea che le avventure eroiche di tutte le mitologie sembrano seguire un modello standard, a prescindere dalle loro origini. Le sue teorie suggeriscono che le mitologie riflettano simboli che non dipendono da una particolare cultura, ma che sono profondamente radicate nella psiche umana. Agendo secondo i miti classici, i sognatori lucidi possono esplorare i percorsi di sviluppo umano rappresentato dai miti nel microcosmo della propria mente. Il modello mono-mito di Campbell può aiutare ad elaborare le vostre avventure del sogno. “Il percorso standard dell’avventura mitologica dell’eroe è un ingrandimento della formula rappresentata nei riti di passaggio: separazione – iniziazione – ritorno. Questo può essere chiamata l’unità nucleare del mono-mito: “Un avventuriero o un eroe viaggia via dal mondo comune verso regione di meraviglia soprannaturale; lì incontra le varie forze magiche e vi è una battaglia decisiva dalla quale l’eroe esce vincitore; l’eroe torna da questa misteriosa avventura con poteri utili ad aiutare i propri simili.”
Campbell sostenne che questa struttura la si può trovare in tutte le storie mitiche, anche se i personaggi e le storie possono cambiare nel nome. George Lucas ha ammesso che la trilogia di Star Wars è stata fortemente influenzata dal libro di Campbell. Esamina il modo in cui le avventure di Luke Skywalker aderiscono alla struttura citata, in modo da avere una base da cui partire per concepire la tua storia personale. All’inizio della trilogia, Luke è solo un normale ragazzo, ignaro delle forze che si stanno per concentrare su di lui. Non si rende conto che la comparsa di ObiWan Kenobi (il personaggio del vecchio saggio) segna un punto di svolta nella sua vita, la fase di partenza che Campbell chiama “la chiamata dell’eroe”. Luke, tagliato fuori dal suo mondo familiare a causa dell’assassinio di sua zia e suo zio, parte per un viaggio. Lungo la strada sperimenta una vittoria su se stesso, avendo contatto con la “forza” dentro di lui, che gli permette di salvare il mondo dai malvagi piani di Darth Vader. Puoi scegliere di far iniziare il viaggio del tuo eroe del sogno da un territorio familiare. Forse riuscirai a respingere la tentazione di svolgere una delle attività tipiche dei tuoi sogni lucidi, per impostare nuove esperienze. La tua missione potrebbe comportare la difesa della libertà di un popolo, la scoperta di una terra leggendaria, come Shambala o Oz, o il recupero di un oggetto magico, come un anello del potere. Nello schema di Campbell, la fase di partenza procede attraverso le fasi di “rifiuto della chiamata” (paura di lasciare il proprio territorio), “aiuto soprannaturale” (da un vecchio saggio o da una fata), “l’attraversamento della prima soglia” (vicina al territorio familiare), e “rinuncia temporanea” (desiderio di tornare indietro). Da questo momento, la vita ordinaria è stata lasciata molto indietro. La fase dell’iniziazione inizia con le “prove”, in cui vengono sconfitti draghi malvagi, forze sinistre, paure e pericoli. La fase finale dell’iniziazione è il “vantaggio finale”, il raggiungimento della meta. Adesso, la fanciulla è liberata, o l’anello del potere è recuperato, o l’Uomo di Latta trova il suo cuore. Ma nel mito, come nel sogno, il raggiungimento dell’obiettivo non è la fine della storia. La fase finale, e la più eroica, consiste nel ritorno dell’eroe al mondo ordinario (la veglia?), dove egli può arricchire non solo la propria vità, ma quella della sua comunità. Egli adesso può sposare la principessa o diventare il buon sovrano del mondo.
ESERCIZIO: SEI TU L’EROE
Pensa alla storia di un eroe che vorresti essere. Puoi utilizzare la struttura di un mito classico, o di una storia, oppure puoi inventare il tuo eroe, sulla base del modello sopra descritto. Se vuoi fare un po’ di pratica prima di preparare il tuo viaggio, puoi immergerti dentro Star Wars, o ne Le Mille E Una Notte, o ne L’Anello del Nibelungo. Esamina i personaggi e le azioni mentre progrediscono attraverso le varie scene. Non inventare trame elaborate e non costruire dialoghi, basta osservare i possibili scenari del tuo eroe e costruirne un modello. Scrivilo in frasi semplici. Quindi leggi la tua storia prima di andare a dormire. La prossima volta che raggiungi la lucidità, ricordati del tuo copione; volta le spalle al familiare, sii aperto al sogno, e inizia la tua ricerca COMMENTO Campbell suggerisce che chi cerca il senso ultimo della vita deve fare questo viaggio psicologico e spirituale, e che spesso la struttura del viaggio si manifesta spontaneamente nei sogni. Così, puoi scoprire che la storia del tuo sogno nasconde un significato importante per te. Nel capitolo 12 torneremo all’idea di utilizzare i sogni lucidi per la ricerca di se stessi.
Capitolo 8 Prove per la Vita Sogno Lucido e Picco delle Performance “Era la notte prima della mia prima corsa 10 km su strada ed ero preoccupato. Era la mia prima gara, il tragitto era collinoso, e non avevo mai corso prima su una collina, il mio allenamento si è svolto su una pista al coperto. Quella notte ho sognato di correre sulle colline con alcune tecniche che avevo solo letto. Ricordo che sapevo che stavo sognando e che mi dicevo che questa sarebbe stata la possibilità di allenarmi a correre sulle colline. Ha funzionato. Durante la corsa ho usato le stesse tecniche che avevo praticato nei sogni, e hanno funzionato altrettanto bene.” (B. E., Alexandria, Virginia) “Quando avevo circa dodici anni, un’estate mia madre ha mandato me e mia sorella a prendere lezioni di tennis. Verso la fine delle quattro settimane di lezione, ho scoperto che ci sarebbe stato un torneo ed un trofeo per il vincitore. Quella notte nel mio sogno ho capito che stavo sognando e ho deciso di allenarmi a tennis. Ho cercato di ricordare quello che avevo visto in TV o sui giochi di tennis, e il modo in cui colpivano, servivano ecc. Entro la fine del sogno riuscivo a fare incredibilmente
bene il servizio, con una tecnica oscillante, perché la tecnica di base verso il basso è davvero molto semplice e ripetitiva. Quando sono andato al torneo, ho battuto tutti e me ne andai con il trofeo. L’insegnante non poteva credere a quanto ho giocato bene, e neanche io ci credevo! (B.Z., Salt Lake City, Utah) Gli autori Charles Garfield e Hal Bennett usavano il termine popolare “picco delle performance” (“Peak Performance”) riferendosi a quei momenti straordinari in cui il corpo e la mente sembravano operare insieme al massimo delle loro capacità. La ricerca su come raggiungere le massime prestazioni suggerisce che il sogno lucido può rivelarsi un campo di allenamento ideale, non solo per l’atletica, ma anche per qualsiasi area in cui questa abilità può essere sviluppata. Garfield, presidente del “Peak Performance Center”, ha intervistato centinaia di atleti di successo che in quei momenti si sono esibiti straordinariamente bene. Ha indentificato le condizioni mentali che sembravano caratterizzare i picchi personali per la maggior parte degli atleti. Ha trovato che gli atleti erano rilassati, fiduciosi, ottimisti, concentratisi sul presente, molto eccitati, estremamente consapevoli dell’ambiente, nel controllo, e completamente in contatto con le loro potenzialità e conoscenze. Gli atleti erano mentalmente, oltre che fisicamente, pronti a fare ciò che dovevano fare. L’interesse per le massime prestazioni è diffuso, dalla psicologia dello sport al business. Le imprese hanno scoperto che la pratica mentale può aumentare i livelli di prestazione sul lavoro, nonché sul campo di gioco. Yoga, respirazione e meditazione sono stati impiegati con successo per entrambe le materie e per la realizzazione spirituale. Anche i maggiori miglioramenti in termini di prestazioni hanno portato all’uso delle immagini mentali controllati e alla ripetizione mentale. Il sogno lucido è un potente tipo di immagine mentale. Le immagini mentali della veglia sono deboli impressioni sensoriale, che somigliano ad esperienze reale, ma che non sono generate vividamente. Per esempio, immagina una mela di fronte a te. Se sei come la maggior parte delle perone, è possibile immaginare e “vedere” la male, la sua forma, il colore e la posizione sul tavolo. Puoi immaginare che odore avrebbe se si potesse annusarla, e che gusto avrebbe se si potesse assaggiarla. Tuttavia, non rischi di scambiarla per una vera mela, se visualizzi quella immaginaria accanto ad una mela reale, sai bene che una la puoi mangiare davvero. I sogni, però, sono immagini mentali la cui vivacità è convincente. In un sogno puoi prendere e mangiare la mela del sogno ed essere assolutamente certo di averne mangiata una realmente. Se diventi lucido, ti puoi rendere conto che le mele del
sogno, nonostante la loro apparente realtà, non sono davvero come quelle reali e non riempiono lo stomaco. Tuttavia, questa realizzazione non diminuisce la vivacità dell’esperienza. I sogni sono il tipo più vivido di immagini mentali che la maggior parte delle persone tendono a sperimentare. Più la ripetizione mentale di una competenza sente quest’ultima come reale, maggiore è la probabilità che al risveglio il sogno abbia avuto effetto sulle tue prestazioni. A causa di questo, il sogno lucido, in cui possiamo rendere conscio l’uso di immagine onirico, può essere utile come strumento per l’ apprendimento e per la pratica delle esperienze.
Pratica Mentale “Nel sogno ero in una pista con altre persone. Stavamo giocando ad hockey e pattinavo come ho sempre fatto, ma in modo più esitante. In quel momento mi resi conto che stavo sognando, così mi dissi che potevo approfittarne per imparare a pattinare meglio. Immediatamente non avevo più paura, non mi trattenevo più e pattinavo come un professionista, e mi sentivo libero come un uccello. La volta successiva che sono andato a pattinare ho deciso di provare la tecnica che ho provato nel sogno, e l’ho svolta con la stessa qualità di come la svolgevo nel sogno. Mi ricordavo delle sensazioni che avevo durante il sogno, e sono diventato un pattinatore completo. Il ghiaccio era il mio pavimento ed i miei piedi seguivano il mio cuore. Mi sentivo libero. Questo è avvenuto circa 2 anni e mezzo fa. Da allora ho pattinato sempre con la stessa libertà, ed è avvenuta la stessa cosa anche per quanto riguarda gli sci.” (T.R., Arlington, Virginia) Mentre l’idea di ripetizione mentale come metodo di raffinazione delle abilità motorie erano una ipotesi, la ricerca in questa settore è ormai fiorita in un ricco campo interdisciplinare. Gli studi hanno dimostrato che nuove competenze possono essere apprese semplicemente pensando di eseguirle. L’apprendimento migliora quando la pratica fisica e quella mentale sono combinate. Come può il solo immaginare di fare qualcosa, aiutarti effettivamente a farla meglio? Prima di tutto, ricordate il lavoro di laboratorio a Stanford che ho descritto nei capitoli precedenti, che mostra come quando le persone sognano di realizzare un azione, come ad esempio il canto o l’attività sessuale, i loro corpi e i loro cervelli rispondono come se queste attività fossero state effettivamente svolte, solo che i loro muscoli rimangono paralizzati dal processo REM. Apparentemente, gli impulsi nervosi provenienti dal cervello al corpo sono ancora attivi e molto simili, se non identici, a quelli che avrebbero accompagnato le stesse azioni nella veglia. Allo
stesso modo, i ricercatori di immagini mentali hanno scoperto che “eventi immaginati vivacemente producono un innervazione nei muscoli simile a quella prodotta durante l’esecuzione fisica dell’evento.”. Ad esempio, Richard Suinn ha monitorato l’attività elettrica nelle gambe di un discesista mentre egli riviveva mentalmente una gara. Ha trovato che i muscoli dello sciatore mostravano una maggiore attività nei momenti in cui lo sciatore stava immaginando le curve di navigazione e le sezioni di massima della corsa. Le prove immaginarie possono funzionare per migliorare le abilità motorie attraverso il rafforzamento dei percorsi neurali utilizzati per stimolare i modelli di modelli di movimento che sono richiesti dall’abilità. Vi è, tuttavia, una importante differenza tra l’azione immaginata e l’azione sognata. Quando siamo svegli, gli impulsi nervosi ai muscoli devono essere attenuati per impedirci di fare realmente ciò che stiamo immaginando. Se così non fosse, se per esempio in una giornata calda, mentre sei seduto alla scrivania, tu pensassi di fare un tuffo in un lago, ti romperesti il collo cercando di tuffarti nella scrivania! Invece, durante il sogno, i nostri muscoli sono inibiti nel movimento dalle paralisi tipiche del processo REM, attraverso un percorso neurale diverso da quello che trasmette le indicazioni per agire. I messaggi neurali ai vostri muscoli possono essere molto forti, come se volessimo svolgere l’azione nella realtà, senza rischi di “tuffarci” veramente. Le prove della presenza di messaggi a piena potenza del cervello ai muscoli durante il sonno REM proviene da studi eseguiti sui gatti. Il ricercatore francese Michael Jouvet ha bloccato il processo che causa la paralisi muscolare nei gatti durante il sonno REM. Ha poi osservato che i gatti, durante la fase REM, si muovevano esattamente come facevano nei loro sogni. Così, il sogno lucido può essere più potente delle immagini mentali della veglia per il miglioramento delle abilità motorie, e non solo per la maggiore vivacità delle immagini, ma anche perché la natura fisiologica del sonno REM è l’ideale per la creazione di schemi neurali senza un reale movimento. Attraverso le immagini (della veglia o del sogno lucido) gli atleti potrebbero anche eseguire movimenti per i quali i loro corpi non son ancora fisicamente preparati, creando modelli neurali e mentali delle loro competenze, in questo modo i modelli degli impulsi elettrici saranno già pronti in attesa di anche preparare i muscoli. Un’altra base per l’utilità della pratica mentale è l’idea di “codifica cognitiva”. Alcune competenze complicate richiedono la costruzione di una mappa consapevole dell’abilità oltre alla creazione dei percorsi neurali che facilitano il movimento.
Queste mappe sono chiamate “simboli di apprendimento”. La teoria dell’apprendimento simbolico sostiene che le immagini di prova possono aiutare a codificare la sequenza dei movimenti coinvolti nelle vostre abilità. Ad esempio, un nuotatore potrebbe codificare la sequenza ottimale per eseguire il nuoto a rana pensando “spingo, respiro, gambe, tiro, respiro, gambe…”. Utilizzando le immagini, è possibile impostare i simboli nella mente prima di eseguire i movimenti reali, e nel sogno lucido puoi sperimentare quanta energia è richiesta per eseguire ogni azione corretta, e contemporaneamente analizzare la sua struttura.
Migliorare le Capacita Fisiche nei Sogni Lucidi “All’età di dieci anni sono diventato l’orgoglioso proprietario di un pony Shetland per circa un anno. Un piccolo compito che non riuscivo a svolgere era agganciare la sella al pony (è come imparare a legare la cravatta per un uomo). Una notte mi sono reso conto che stavo sognando e sognai che stavo cercando di imparare questa abilità, e nel sogno ho studiato le varie tecniche e ho “visto” come andava fatto. Il giorno dopo, ho camminato dritto verso il fienile e ho agganciato la sella al pony esattamente come avevo imparato la notte precedente. Mi è riuscito perfettamente.” (K.A., Portland, Oregon) Come abbiamo accennato in precedenza, il ricercatore Paul Tholey, uno psicologo dello sport, ha fatto indagini pioneristiche sull’uso dei sogni lucidi per la formazione di abilità sportive. Tholey fornisce diversi suggerimenti su come i sognatori lucidi possono usare i propri sogni per lavorare sulle abilità motorie. Egli afferma che le abilità motorie che sono state già apprese grezzamente, possono essere raffinate nei sogni. “Se più o meno sai come usare una mazza da baseball, o saltare un ostacolo, o fare il giocoliere, con la pratica del sogno lucido puoi imparare a farlo meglio.” Inoltre, Tholey propone nuove competenze motorie che possono essere apprese tramite i sogni lucidi. Egli cita l’esperienza di uno sciatore come esempio: “Partii con il baricentro indietro, come avevo sempre fatto, per paura di cadere e tornare a casa pieno di lividi. Quando ho imparato a sognare lucidamente, l’estate seguente, ho cominciato a fare sogni lucidi in cui sciavo. Spesso ho usato le cunette della pista onirica per spiccare il volo, ma ad un certo punto ho anche cominciato a piegarmi all’indietro poco prima della cunetta, assumendo così il penso ideale sugli sci per cambiare direzione. Mi divertivo un sacco, e dopo poche settimane ho notato che i movimenti nei sogni mi venivano spontanei. Quando sono andato in vacanza sciistica l’inverno seguente, e ho frequentato un corso, ho imparato subito a sciare
bene in una settimana. Sono assolutamente convinto che il mio rapido apprendimento sia legato ai miei esercizi notturni. In un altro esempio, Tholey cita un praticante di arti marziali che ha trovato difficoltà a ritrovare lo stile “morbido” dell’aikido dopo anni di allenamento di karate, che usa uno stile più “duro”: “Questa sera, dopo non essere riuscito a portare a terra l’avversario e tenerlo al tappeto, sono andato a letto un po’ sfiduciato. Mentre mi addormentavo la situazione ha attraversato la mia mente nuovamente. Pur difendendo me stesso, il movimento per il corretto bilanciamento andava in contrasto con il mio impulso ad eseguire un blocco difensivo rigido. Una situazione ridicola ed indegna per chi indossa una cintura nera. Durante un sogno, quella notte, una volta sono caduto duramente, anziché rotolare via. Quel giorno la mia mente si era posta la domanda cruciale: “Sono sveglio o sto sognando?”. Subito sono diventato lucido e sono andato al mio Dojo, dove ho iniziato una sessione di allenamento non supervisionato sulle tecniche di difese con un mio compagno nel sogno. Di volta in volta miglioravo nell’esercizio in modo sciolto e senza sforzo. Ogni volta andava meglio. Una sera sono andato a letto pieno di aspettative. Ancora una volta ho raggiunto uno stato di sogno lucido in cui ho fatto ulteriormente pratica. Sono andato avanti così per tutta la settimana fino a quando non è ricominciato il periodo di allenamento. Ero completamente rilassato, e ho sorpreso il mio istruttore con una difesa quasi perfetta. Anche quando abbiamo accelerato il ritmo, non ho commesso errori gravi. Da allora ho imparato velocemente e un anno dopo ho ricevuto il diploma.” Secondo Tholey, una volta che si è appresa una tecnica o un’abilità, il sogno lucido può essere utilizzato per perfezionare le prestazioni. Inoltre egli suggerisce che gli atleti, soprattutto quelli coinvolti in sport rischiosi, dovrebbero praticare azioni ottimali nei loro sogni lucidi e lavorare ad acquisire flessibilità di fronte a situazioni insolite o stressanti. Discuteremo dei vantaggi della flessibilità mentale più dettagliatamente nel capitolo 11. Tholey ipotizza, inoltre, che il sogno lucido può influire sulle prestazioni migliorando lo stato psicologico dell’atleta: “Modificando la struttura della personalità, il sogno lucido può portare ad un miglioramento delle prestazioni e ad un più alto livello di creatività nello sport.”. Il cambiamento fondamentale, secondo Tholey, viene da una prospettiva egocentrica, che porta ad una distorsione della percezione, più flessibile e più reattiva. Lo sciatore che sta
pensando a battere un avversario ha più probabilità di perdere l’equilibrio a causa di un urto rispetto ad uno sciatore che ha imparato a rilassarsi e a prestare attenzione al terreno, e a reagire fluidamente ad un imprevisto. Tholey osserva che questo passaggio da prospettiva egocentrica alla prospettiva che mette la situazione circostante al centro, è applicabile alla vita oltre che allo sport. ESERCIZIO: ALLENAMENTO NEL SOGNO LUCIDO 1 . IMPONI LA TUA INTENZIONE PRIMA DI ANDARE A LETTO Durante il giorno e la sera prima di coricarti, pensa all’abilità che desideri praticare nei tuoi sogni lucidi. O addirittura svolgi quell’attività durante il giorno, e nota i problemi su cui hai bisogno di lavorare. Pensa a cosa proveresti a farlo in modo corretto. Se è possibile, studia le prestazioni di gente più esperta o di maestri in questa abilità. Durante la pratica, il pensiero, o lo studio, ricorda a te stesso che vuoi praticare quest’abilità stanotte in un sogno lucido. 2 . INDOCI UN SOGNO LUCIDO Usa la tua tecnica preferita per l’induzione di un sogno lucido (vedi i capitoli 3 e 4). Visualizzati mentre diventi lucido e mentre pratichi il tuo sport o l’abilità. Puoi inoltre utilizzare la tecnica di incubazione del sogno lucido, che ti mostrerò più avanti per indurre un sogno lucido su cui lavorare. 3 . IMPOSTA IL TUO AMBIENTE DI PRATICA Quando sei in un sogno lucido, in primo luogo afferma che hai intenzione di fare pratica. Se hai bisogno di cambiare l’ambiente circostante, fallo, - penso ad una palestra o ad un campo, e creali attorno a voi. Tuttavia, ricorda che non puoi avere bisogno di andare in un posto speciale solo perché lo fai normalmente durante la veglia; puoi ballare in una sala da ballo come su un tetto. 4 . ALLENATI, PUNTANDO ALLA PERFEZIONE Allenati! Ogni momento in cui esegui la tua abilità, concentrati per raggiungere la perfezione. Fai apparire un maestro mentre svolgi la tua abilità, e cerca di duplicare ciò che ti direbbe e i consigli che ti darebbe. La pratica nel sogno lucido è l’ideale per lavorare sulla sensazione di abilità, e per allenarti ad eseguirla senza problemi. 5 . SPINGITI AI LIMITI DEL TUO POTENZIALE
In un sogno lucido puoi andare oltre a ciò che sai di poter fare. Quando ti senti di aver eseguito le tue conoscenze in modo perfetto, prova le abilità più avanzate, anche le cose che non hai mai provato prima. Ricorda che non puoi farti male ai muscoli, per esempio avendo stiramenti, o fare un errore di giudizio, perché i muscoli in realtà non si stanno muovendo. Potrai essere in grado di ottenere la sensazione di fare una nuova abilità nel tuo sogno, e questo ti preparerà per impararla più velocemente quando sarai sveglio.
Prove per la Realtà “Ho convocato una riunione in una sala conferenze. Sono presenti i capi delle squadre e i colleghi. Sono il moderatore dell’incontro, e allo stesso tempo un osservatore. La scena scorre indisturbata, come osservatore posso guardare le espressioni di ogni persona, individuare sfumature interpersonali, leggere i pensieri di ogni persona. Mi assicuro di non interferire mai con il loro libero arbitrio, voglio sapere quali sono le loro reazioni a ciò che il moderatore (ovvero me) deve dire. Come osservatore posso “congelare” ogni attimo e zoomare su un individuo per leggerne i pensieri. Come osservatore posso cancellare dalla memoria di ognuno una presentazione o una parola e ricominciare cambiando qualcosa. Questo può andare avanti all’infinito. Di solito mi serve come prova per un incontro che avrà in settimana, o tra pochi giorni. Mi da anche un’indicazione di ciò che qualcuno può chiedere (così posso cercare in anticipo una risposta), o dove deve essere rafforzata la logica di ciò che dico.” (M.C., West Chazy, New York) “Da adolescente vorrei sognare come agire il giorno dopo a scuola o in qualsiasi altra attività sociale. Ho vinto il mio primo torneo di tennis la sera prime nel mio sogno. Ho anche sognato una serie di colloqui di lavoro prima di andare effettivamente ad uno di essi. Dopo la scuola per infermieri, sognavo come gestire un arresto cardiaco o un’altra qualsiasi cosa stressante nella mia nuova carriera. Io posso sognare qualsiasi cosa di cui ho bisogno per fare pratica, prima di farla realmente.” (C.A., Jacksonville, Florida) “Prima di andare a dormire, stavo pensando a diversi modi in cui potrei presentare la mia esperienza di tirocinio ai miei compagni di classe. Mentre sognavo, sapendo che stavo sognando, mi spinsi in classe per provare la presentazione, e ne ho fatto una meravigliosa. Ho trattato delle spese generali delineando il mio discorso, attraverso diapositive, poster e tutto ciò di cui avevo bisogno. Quando mi sono svegliato mi era diventato molto chiara come dovevo organizzare e presentare il
materiale; così ho fatto, ed è andato splendidamente.” (M.K., Wildwood Crest, New Jersey) Questi esempi dimostrano che il sogno lucido può essere utilizzare per provare qualsiasi cosa nella vita. Come nello sport, possiamo impostare modelli di azione e di comportamento in anticipo che ci permettono di diventare più efficienti per quando arriva il momento dell’evento reale. Possiamo provare spettacoli specifici, prove orali, un passo di danza, un incontro con un uomo di business, una procedura chirurgica, o una discussione difficile con una persona cara. La sezione successiva presenta un’altra applicazione pratica del sogno lucido alla capacità di eseguire.
Ridurre l’Ansia da Prestazione “Questo sogno mi ha aiutato a superare una paura irrazionale. Il mio sogno è iniziato con me che camminavo su un vialetto verso una grande casa bianca. C’erano decine di persone con delle candele che entravano. Io non avevo una candela e avevo paura che senza di essa non sarei potuto entrare. Quando sono arrivato fino alla porta, sono entrato dentro in fretta. All’interno della sala principale c’erano centinaia di persone. Mentre ero in piedi in fila, ho notato una chitarra. Anche se sapevo suonare, avevo paura che nessuno avesse voluto ascoltarmi. Ad un certo punto mi resi conto che stavo sognando e che quindi potevo fare quello che volevo: visto che ho sempre desiderato suonare ad una festa, sono andato avanti e ho preso in mano la chitarra. Ero veramente stupido di quanto stavo suonando bene la musica che volevo suonare, e ad un certo punto mi sono messo ad improvvisare. Molte delle persone intorno a me mi hanno detto che la mia musica gli piaceva tantissimo. Mi sentivo come se un peso fosse stato sollevato, da allora sono sempre andato a suonare in mezzo alla folla per farmi degli amici.” (J.W., Sacramento, California) Imparare a fare qualcosa a volte non è sufficiente. Spesso, è necessario imparare come mettere in pratica ciò che si è imparato davanti ad un pubblico. La maggior parte delle persone sono almeno un po’ preoccupate di essere di fronte ad un gruppo. Molti sono quasi paralizzati dalla prospettiva di fare una presentazione di lavoro, o un discorso ad una cena, o una performance pubblica atletica o artistica. Abbiamo ricevuto un bel po’ di lettere che dimostrano che le persone possono superare qualsiasi ostacolo da performance provandola nei loro sogni, dove è possibile lasciar andare completamente l’ansia per il pubblico, in quanto quest’ultimo non è formato da persone reali. Il prossimo esercizio vi aiuterà a farlo.
ESERCIZIO: ESIBIRSI DI FRONTE AL PUBBLICO DEL SOGNO 1 . IMPONI LA TUA INTENZIONE PRIMA DI ANDARE A LETTO Durante il giorno, pensa a ciò che vuoi fare nel tuo sogno lucido. Se è possibile, pratica la tua attività, il tuo concerto, la tua danza, la tua battuta, a prescindere. Nel fare così, ricorda a te stesso la tua intenzione di esibirti davanti ad un pubblico in un sogno lucido stanotte. Se non è possibile praticare la propria attività, immagina di farlo e visualizzati mentre l’esegui in un sogno lucido. 2 . INDUCI UN SOGNO LUCIDO E VAI DOVE DEVI SVOLGERE L’ATTIVITA’ Usa la tua tecnica preferita per l’induzione del sogno lucido (vedi capitoli 3 e 4). Quando diventi lucido, vai sul palco, o al campo sportivo, o alla sala riunioni dove hai paura di eseguire la tua prestazione. Oppure utilizza la tecnica di incubazione nel sogno lucido (ne parleremo più avanti) per creare il sogno della tua performance. Se non riesci a raggiungere quel posto nel sogno, prova a svolgere la tua performance ovunque ti trovi. 3. ABITUATI AL PUBBLICO Guarda le persone tra il pubblico. Se vi guardano male, disturbati, ricorda che questo è il risultato delle tue aspettative negative causate dalla tua ansia da prestazione. Sorridi al pubblico e da loro il benvenuto. Se esegui questa operazione sinceramente, quasi tutti diventeranno amichevoli. In ogni caso, non c’è bisogno di temere le loro critiche o cosa penseranno di te; la mattina dopo, tutto questo non sarà mai successo realmente. Ma nel tuo sogno lucido, questo può aiutare ad eseguire la tua performance al massimo delle tue potenzialità 4 . ESEGUI Agisci, presenta il tuo discorso, suona la tua canzone, o qualsiasi altra cosa. Buon divertimento! COMMENTO Se fai come sopra e continui ad avere difficoltà con il pubblico, prova questa variazione: sarai solo nel luogo dove eseguirai la performance. Concentrati e sii rilassato e senza pressione. Poi pensa ad una persona non minacciosa, ideale per assistere alla tua prestazione: può essere un amico fidato o anche te stesso. Falla comparire seduto in una fila. Poi riempi la fila con altre persone non minacciose.
Quando il luogo è pieno, con un pubblico riconoscente creato da te, prendi il tuo violoncello, la tua racchetta da tennis, e il tuo discorso, ed esegui l’attività con tutto il tuo cuore.
Aumentare la Propria Autostima Nei Sogni e nella Vita Reale “Sto lavorando con il mio psichiatra per diventare più assertivo. Nei miei sogni lucidi sono sempre con un gruppo di persone in una stanza dove ognuno sembra fare o dire esattamente quello che penso. Io sono seduto in fondo, senza dire molte cose, e mi sento molto male dentro. Improvvisamente, mi rendo conto che sto sognando e decido di cambiare il mio comportamento nel sogno e dire esattamente ciò che penso. Ho un paura di farlo perché questa è una cosa nuova per me, ma allo stesso tempo mi fa sentire bene e mi fa sentire più chiaro. Svegliandomi da questo sogno, mi sono sentito particolarmente bene con me stesso. Il sogno mi ha mostrato come ci si sente ad agire in modo aggressivo piuttosto che passivamente. Puoi vedere come questi sogni mi stanno permettendo di fare progressi nella mia terapia.” (K.G., Charlotte, North Carolina) “Un giorno dovetti affrontare le mie insicurezze e la mia mancanza di fiducia. Subito dopo che un mio amico era morto, avevo abbandonato un programma di dottorato, ero convinto che non c’era nulla di utile che potessi fare. In un sogno, con il mio amico (quello che era morto) sono andato in un altro mondo per imparare a volare. Tutti in questo mondo volavano: animali, uomini, donne. Il paesaggio era molto bello, sereno, tranquillo. Il mio amico mi ha detto che potevo volare bene e io ho detto che non poteva, che quello era il suo mondo, e che io non potevo volare perché non ero morto. Mi disse: “Nessun problema, possiamo trovare la soluzione.”. Così mi voltai e mi trovai di fronte ad una cabina in cui potevo affittare le ali per 25 centesimi. Misi le ali e saltai da un dirupo: ho volato felicemente finchè mi resi conto, improvvisamente, che era ridicolo che potevo volare con delle ali affittati così economicamente. Appena lo pensai, iniziai a precipitare a terra, urlando. In quel momento di panico, pensai: “Ma io volavo appena un momento fa con queste ali”, e di nuovo mi ritrovai in alto riprendendo il controllo. Questo conflitto tra credere e non credere, che mi faceva volare e non volare, si è ripetuto altre due volte, fino a quando non mi resi conto che questo era un sogno e che era la mia convinzione di volare che mi permise di volare, senza eventuali dispositivi artificiali e senza supporti esterni. E in quel momento capii che questo poteva succedere anche nella vita reale.
L’esperienza del sogno mi diede una sensazione viscerale: se credevo in me stesso, non c’era niente che non avrei potuto fare. La settimana seguente, andai ad un colloquio per un lavoro. Durante il colloquio, ho potuto vedere che la persona prima di me avevo sbagliato, e scoraggiato anche io ero sul punto di rinunciare, quando ho pensato alla mia lezione di autostima. Mi sono trovato a dire cose positive sull’intraprendenza, l’impegno il duro lavoro. Sono stato assunto e sono diventato un consulente, ironia della sorte, in un campo che mi era completamente estraneo. Il mio datore di lavoro in seguito mi disse che mi aveva assunto perché gli sembravo così positivo e fiducioso, che avrei potuto imparare le competenze tecniche in fretta.” (A.T., San Francisco, California) Noi tendiamo a cercare di fare solo ciò che pensiamo di poter fare, che è generalmente meno di quello che saremmo davvero capaci di fare. Il sogno lucido ci fornisce un modo per aumentare la nostra fiducia nelle nostre potenzialità: sognando possiamo testare in tutta sicurezza nuovi comportamenti, e l’aumento della fiducia in se stessi renderà più facile eseguire gli stessi comportamenti nel mondo della velia. Albert Bandura, un eminente psicologo dell’Università di Stanford, ha proposto quella che lui chiama “teoria sociale cognitiva” per spiegare le funzioni umane superiori e le relazioni tra il nostro comportamento, la nostra esperienza, e ciò che accade nella nostra testa. Molti aspetti del modello di Bandura possono essere utili per i sognatori lucidi, perché offrono una chiara spiegazione del perché le azioni nei sogni possono avere effetti reali sulla personalità del sognatore. Secondo Bandura, le persone imparano a comportarsi osservano i risultati delle proprie azioni, ed indirettamente osservando il comportamento degli altri. Le azioni osservate vengono poi rimodellate nella mente, e questi modelli vengono richiamati quando possono essere applicati ad una nuova situazione. Come abbiamo visto, le osservazioni che facciamo su come funzionano le cose nel mondo della veglia, vengono proiettate nei sogni. Tuttavia, nei sogni lucidi, visto che sappiamo di non essere nel mondo della veglia, possiamo creare e provare liberamente e coscientemente nuovi modelli. Possiamo testare i risultati di nuovi tipi di azioni, sia svolte da noi stessi che da altri personaggi del sogno. E se troviamo che i nuovi comportamenti funzionano bene, possiamo aggiungerli al nostro repertorio di possibili comportamenti. Ad esempio, se di solito sei una persona timida e schiva, nei sogni lucidi è possibile praticare un comportamento aperto e assertivo con i personaggi del sogno. Se ti
piace il risultato, troverai più facile fare lo stesso durante la veglia. Anche se i risultati dei tuoi esperimenti del sogno non sono del tutto positivi, con la pratica sarà possibile ridurre lo sforzo necessario per applicare il nuovo approccio nella vita della veglia. Imparerai così che, anche se l’esperienza al momento può non andare bene, è possibile gestire il risultato finale e può determinare un miglioramento nella situazione generale della tua vita.
Creare Futuri Positivi Come ulteriore suggerimento su come i sogni lucidi possano aiutarci ad organizzare la nostra vita della veglia, considera questa dichiarazione di Bandura: “Le immagini di eventi futuri desiderabili tendono a favorire il comportamento più idoneo a produrre la loro realizzazione”. Quando concepiamo quello che vorremmo accadesse nel futuro, quello che vorremmo che la nostra vita diventasse, ci stiamo preparando per raggiungere tale futuro. L’atto della creazione di una concreta immagine mentale in cui ci vediamo felici e soddisfatti, rafforza la nostra intenzione di comportarci in modo che ci aiutano a raggiungere l’immagine nelle nostre teste. Questa è la base di innumerevoli libri di auto-aiuto e di numerose guide motivazione che insegnano di “vedere se stessi come ricchi” o di “visualizzare se stessi come magri”. I sogni lucidi, come immagini mentali estremamente vivide, sono il luogo ideale per impostare le immagini del tuo successo futuro. Se desiderai perdere peso, puoi sognare come saresti se fossi magro, e sperimentare come ci si sente ad essere così, per aumentare la tua motivazione a raggiungere quello stato anche nella veglia. Se vuoi smettere di fumare, in un sogno lucido puoi sognarti mentre sei vecchio e sano ad 80 anni, o mentre fai escursioni allegre sulle montagne senza sbuffare o perdere fiato. Questo futuro non potrà arrivare se continui a fumare, quindi se ti piace l’escursione del sogno, sarai incoraggiato a spezzare la tua dipendenza dalle sigaretta. I futuri felici che puoi evocare nei tuoi sogni lucidi possono estendersi oltre il proprio successo e piacere. Forse, se ci fossero più persone in grado di creare potenti immagini di pace e gioia per tutti gli abitanti della Terra, sarebbe più probabile sopravvivere alle attuali crisi di questo pianeta, e realizzare il più grande potenziale della razza umana. Idries Shah forse si riferisce ad un’idea strettamente correlata nella prefazione al suo libro “La Carovana Dei Sogni”: “In uno dei migliori racconti del Mille E Una Notte, Maruf il calzolaio si trovò a sognare ad occhi aperti su di una favolosa carovana di ricchezza. Maruf era indigente e quasi senza amici in una terra straniera, e ha prima concepito
mentalmente e poi descritto il carico della carovana, incredibilmente prezioso, mentre si avvicinava a lui. Invece di averne vergogne nell’esposizione, questa idea per il fondamento del suo eventuale successo. La carovana immaginaria ha preso forma, in un tempo è diventata reale ed è arrivata da Maruf. Possa la tua carovana dei sogni trovare la strada giusta per arrivare a te.”
Capitolo 9 Problem-Solving Creativo Sogni Creativi “Sono un responsabile del magazzino in un negozio di arredamento per la casa in un centro commerciale. Nel reparto casalinghi facciamo un sacco di pavimenti e mobili infissi, trasferiamo le merci, ecc. Quando al responsabile del negozio, al display manager e a me nasce l’idea che il pavimento ha bisogno di qualche modifica, vado a caso, vado a dormire, e sogno di essere nel negozio. Mi muovo in giro (molto rapidamente, semplicemente con un movimento del dito). So di essere in un sogno, e voglio trovare la merce “fastidiosa”, difficile da visualizzare, e intanto provo vari tipi di pavimenti, per vedere quali andrebbero bene. Ho sempre ricordato questi sogni. Al lavoro mi prendono in giro perché è accaduto spesso.” (J.Z., Lodi, New Jersey) “Sto lavorando sulla mia macchina cercando di riparare qualcosa di complicato, e infine, a mezzanotte, sono troppo stanco per andare avanti, mi arrendo e vado a letto. Ho volutamente sognato il problema, e, sapendo di essere in un sogno, ho provato diversi approcci per risolvere il problema. Di prima mattina trovo un modo per risolvere quel problema, e il giorno successivo lo provo: funziona! Sembra che se mi concentri su un problema nel mondo reale, vedo un tunnel da cui non riesco ad uscire. Nel sogno invece, sono in una dimensione illimitata.” (J.R., Seattle, Washington) “Nell’autunno del 1986, mentre stavo studiando chimica, ho cominciato a risolvere i problemi durante il sonno. La maggior parte di questi problemi erano equazioni molecolari che coinvolgevano due composti e 4-6 elementi. Capivo di essere in un sogno, e cominciavo a lavorare al problema, spezzandolo fino ad una equazione ionica. Se avete mai fatto questi problemi, potete capire il loro grado di difficoltà. Ogni volta che avevo quasi finito il problema, la scena cominciava a svanire e mi svegliavo, e dovevo indurre nuovamente un sogno lucido. Lo facevo scuotendo la testa o facendo spinning. Dopo aver rafforzato il sogno lucido, riscrivevo il problema
e ricominciavo a risolverlo, stavolta più velocemente. Al risveglio, dovevo semplicemente scriverlo e controllarlo. Le mie risposte erano corrette per il 95% dei sogni. Ciò che rendeva bello il risolvere i problemi in questo modo è che solitamente mi svegliavo con una migliore comprensione dei processi coinvolti. Avevo circa cinque sogni di questo tipo ogni settimana.” (K.D:, Lauderhill, Florida) Nel corso della storia, i sogni sono sempre stati considerati come una fonte di ispirazioni per ogni campo di attività, la letteratura, la scienza, l’ingegneria, la pittura, la musica e lo sport. Ben noti esempi di figure letterarie ispirate oniricamente includono Robert Louis Stevenson, che ha attribuito molti dei suoi scritti ai suoi sogni, tra cui “Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde”, e Samuel Taylor Coleridge, col la poesia derivata dal sogno (e dall’oppio) “Kubla Khan”. Per quanto riguarda la scienza, Friedrich Kekule prese da un sogno l’ispirazione che lo ha portato alla scoperta della struttura della molecola del benzene, e Otto Loewi ha studiato in un sogno la mediazione chimica tra gli impulsi nervosi. Nel campo dell’ingegneria, ci sono diversi casi di invenzioni rivelate nei sogni, tra cui la macchina da cucire (di Elias Howe). Pittori come William Blake e Paul Klee hanno attribuito alcune delle loro opere ai sogni. Compositori, tra cui Mozart, Beethoven, Wagner, Tartini, e Saint-Saens, hanno accreditato i sogni come loro fonte di ispirazione. Nello sport, uno dei casi più noti è quello del golfista Jack Nicklaus, che sosteneva di aver fatto una scoperta in un sogno che ha migliorato il suo gioco! Questi esempi e quelli citati all’inizio di questo capitolo dovrebbero renderti chiaro il notevole potenziale di creatività dei sogni. Dato che i sogni sono tali campi fertili per l’ispirazione, perché non c’è ancora uno studio del sogno così approfondito e diffuso nel mondo occidentale? La risposta potrebbe risiedere nel fatto che i sogni sono imprevedibili. Anche se in un sogno può apparire una grande ispirazione, raramente un artista o un pensatore può pensare “Stasera troverò la soluzione al mio problema”. Le tecniche di incubazione del sogno sono deliberatamente un passo verso la creatività dei sogni. Fin dall’antica civiltà egiziana, le persone hanno utilizzato la tecnica di incubazione per cercare di indurre sogni circa il problema che stanno cercando di risolvere. Un metodo più efficiente, tuttavia, può essere quello di cercare le risposte ai problemi nei sogni lucidi. Si può provare ad incubare un sogno lucido sul problema, o una volta che sei in un sogno lucido trasformare intenzionalmente la propria volontà verso lo stesso problema. Invece di aspettare che la Musa lo venga a trovare, l’artista può andare
da lei! Gli esempi sopra riportati suggeriscono una gamma molto ampia di potenziali applicazioni, dalla riparazioni di auto alla pittura alla matematica. Crediamo che si può imparare dalle esperienze degli altri come utilizzare il potenziale creativo dei vostri sogni lucidi per risolvere i problemi e richiamare l’ispirazione. Una volta che i ricercatori avranno studiato la creatività nei sogni più a fondo, dovrebbero essere in grado di dare una guida più precisa come utilizzare il vostro sonno per risolvere i problemi ed essere creativi. Intanto, eccoti alcune idee.
Il Processo Creativo “Ho scoperto di essere un sognatore lucido al liceo, e ho scoperto che avrei potuto studiare la matematica complicata e i problemi di geometria prima di andare a letto, per essere in grado di risolvere problemi al mio risveglio. Questa abitudine mi ha seguito attraverso l’università e la scuola di medicina. Quando ero alla scuola di medicina, ho cominciato ad applicare le mie abilità di problem-solving nei sogni per i problemi di salute. Mi addormentavo pensando ai problemi irrisolti della giornata, e di solito nel sonno trovavo soluzioni utili o almeno suggerimenti per il problema (ancora oggi, a volte mi sveglio alle 3 del mattino e chiamo l’ospedale per ordinare dei test, collegati all’eventuale soluzione che avevo sognato in un sogno lucido, su un paziente). A questo punto, l’uso più utile che ho dato ai miei sogni lucidi è stato quello di mettere in pratica l’esercizio notturno per la chirurgia. Ogni sera prima di coricarmi rivedo la mia lista di casi chirurgici e poi nel sogno pratico questi casi. Ho guadagnato la reputazione di chirurgo rapido e abile, che non causa grandi complicazioni. Questa “pratica” chirurgica mi ha permesso di rivedere costantemente l’anatomia e di affinare la tecnica eliminando movimenti inutili. Attualmente sono in grado di eseguire la maggior parte delle principali procedure complesse, mettendoci dal 35 al 40 percento di tempo in meno rispetto alla maggior parte dei miei coetanei.” (R.V., Aiken, Carolina del Sud) “Sia io che mio marito abbiamo terminato il college a maggio, e ora possiamo iniziare a mettere su una famiglia. Ultimamente, sono stata interessati a nomi per neonati. Durante quest’ultimo sogno lucido ho parlato con Robert, mio marito, sui nomi che mi piacevano (naturalmente, era d’accordo con me sui nomi preferiti). Ho anche sognato di avere dei bambini per provare i nomi. Ho preso nei sogni vari bambini e ho provato la stessa scena per più e più volte: “Mamma e papà, sono Justin”, “Mamma e papà, sono Chris” ecc. Questo è andato avanti per un po’, e ho visto la reazione dei miei genitori ai nomi che avevo in mente. Infine, ho ristretto i
miei nomi preferiti ad un nome maschile ed uno femminile. Al mio risveglio, dopo un altro sogno, non riuscivo a ricordare i due nomi che avevo scelto. Ci ho pensato tutto il giorno, ma non sono riuscita a ricordare. Quella notte ho iniziato un altro sogno lucido in cui sono stata ferma. Mi sono ricordata nel sogno quei due nomi che avevo sognato la scorsa notte, poi mi svegliai subito e dissi i nomi più e più volte ad alta voce. Ora me li ricordo benissimo.” (L.H., Hays, Kansas) La parola creatività assume significati diversi per persone diverse. Alcune persone possono trovare la parola minacciosa, perché ci hanno insegnato che la creatività è un talento raro che solo gli artisti sanno usare veramente. Tuttavia, la creatività in generale è l’uso della fantasia per produrre cose nuove, da un’opera d’arte, ad un documento, ad una casa. Non possiamo non essere creativi. L’essenza della creatività è la combinazione di vecchie idee o concetti riformulati in una nuova forma. Ogni volta che diciamo una frase, a meno che non sia una citazione diretta, è frutto della creatività. Cosi come è frutto della creatività qualsiasi cosa o qualsiasi atto che dipende dall’uso, univoco per ognuno, degli elementi coinvolti. Ciò che rende la creatività così sfuggente è che, in generale, non sappiamo come evocare lo stato d’animo in cui possiamo facilmente rendere associazioni nuove tra le idee. La questione chiave nella ricerca della creatività è di scoprire un mezzo facilmente accessibile a tale stato d’animo. I sogni possono essere una favolosa fonte di creatività. Un’introduzione a ciò che sappiamo attualmente sul processo creativo sarà d’aiuto per capire il perché. Ci sono diversi gradi di creatività, così come ce ne sono di lucidità. Come la capacità i risolvere problemi, anche la creatività è una capacità umana universale. Come spiegato in precedenza, questa capacità non è limitata alle bella arti o ad una disciplina formale, bensì può essere applicata a tutto ciò che può essere fatto in modo innovativo, flessibile, spontaneo. Ognuno è creativo, in un momento o in un altro, e alcune persone sono creative per un sacco di momenti. Come ha scritto lo psicoterapeuta Carl Rogers: “L’invenzione di un nuovo gioco da parte di un bambino, la formulazione della teoria della relatività di Einstein, l’elaborazione da parte di una casalinga di una nuova salsa per la carne, la scrittura di un giovane autore del suo primo romanzo, tutto questi sono, nella nostra definizione, processi creativi.”. I ricercatori della creatività concordano sul fatto che l’espressione creativa è un processo. Le ispirazioni spesso sembrano comparire improvvisamente, dl nulla, in un lampo di illuminazione. Tuttavia, vi sono prove che la realizzazione improvvisa è solo la parte del processo che emerge sopra la soglia della consapevolezza. Il grande
scienziato ottocentesco Hermann Helmholtz per primo descrisse le fasi del processo creativo: “Saturazione, Incubazione, ed Illuminazione. Nella fase di saturazione, chi cerca di risolvere un problema prova diversi approcci senza successo. Questi approcci possono consistere nella lettura di documenti, osservazioni, registrazioni, fotografie, misure. Il risolutore poi pensa al problema, concentrato, meditando, visualizzando la sua ricerca. Questo è il punto il cui il meccanico guarda fisso un motore, il pittore una tela bianca, lo scrittore una pagina vuota (o lo schermo di un computer). Al termine di questa fase, il risolutore dice a se stesso: “Okay, ho studiato il problema. Ho pensato. Ho guardato. Adesso, qual è la risposta?”. La fase successiva è quella di non fare nulla. L’incubazione inizia quando un risolutore si arrende a risolvere il problema attivamente, consegnandolo all’inconscio. Molti sognatori creativi nella letteratura storica hanno deciso a questo punto di fare un pisolino. I risolutori hanno incubato le loro soluzioni, tenendo un’unità tra esse. Se hanno studiato abbastanza il problema, e se favoriscono le condizioni psicologiche per la nascita di una soluzione creativa, analizzando gli aspetti giusti del problema, la fase di incubazione darà vita ad un’illuminazione: “Eureka”, l’arrivo improvviso della soluzione. Questo è il momento dell’accensione della proverbiale lampadina.” Un buon esempio di illuminazione nel sogno, nato dallo studio durante la veglia, viene dal Premio Nobel Otto Loewi. Come il fisiologo ha raccontato nella sua storia, egli ha avuto una precoce intuizione all’inizio della sua carriera nello studio della natura dell’impulso nervoso, ma ha poi dimenticato l’idea per diciassette anni, perché non riusciva a pensare ad un esperimento per testare la sua ipotesi. Quasi due decenni più tardi, ebbe un sogno in cui trovava il metodo per sperimentare con successo la sua teoria. Secondo il racconto di Loewi: “Mi svegliai, accesi la luce, a buttai giù qualche appunto su un piccolo foglietto di carta. Poi ricaddi addormentato. Alle 6 del mattino mi venne in mente che durante la notte avevo scritto qualcosa di importante, ma non riuscii a decifrare quegli appunti. La notte successiva, alle 3 di notte, mi venne in mente cos’era. Era il disegno di un esperimento per determinare se l’ipotesi di trasmissione chimica che avevo enunciato diciassette anni fa era corretta. Immediatamente, sono andato al laboratorio, e ho eseguito un semplice esperimento sul cuore di una rana secondo il disegno che avevo fatto.” Alla fine, Loewi ha vinto il premio Nobel per aver dimostrato che le sostanze chimiche contribuiscono nella trasmissione di informazioni attraverso i neuroni.
Stati della Mente e Creatività La discussione di sopra sul processo creativo, pur rivelando che l’illuminazione sarebbe venuta se il pensatore avesse favorito le condizioni psicologiche giuste per la creatività, non ci ha chiarito i dubbi su quali siano queste condizioni. Alcuni ricercatori si sono posti questa domanda e hanno pensato che esistano diversi tipi di conoscenza su cui esplorare il problema, e che sono accessibili da diversi stati di coscienza. Elmer e Alyce Green, ricercatori biologici presso la Fondazione Menninger, hanno esaminato gli aspetti fisiologici del rapporto tra creatività e stati di coscienza. Misurando i processi corporei delle persone coinvolte nelle diverse fasi del problem-solving creativo, i Green sono stati in grado di scoprire forti correlazioni tra la fase di illuminazione ed almeno uno stato di coscienza fisiologicamente distinguibile. Hanno scritto: “L’ingresso, o la chiave, per tutti questi processi interiori è un particolare stato di coscienza, in cui il divario tra processi consci ed inconsci è volontariamente ridotto, e addirittura temporaneamente eliminato quando è utile. Quando questo divario si è autoregolato, il corpo può essere apparentemente programmato a volontà, e le istruzioni fornite saranno effettuate, e gli stati emotivi possono essere esaminate spassionatamente, accetati o respinti, o totalmente soppiantati da altri ritenuti più utili. Così, i problemi che nel normale stato di coscienza sembrerebbero insolubili, possono essere elegantemente risolti.” Lo stato di coscienza di cui parlano i Green non si riferiscono ai sogni lucidi, bensì allo stato ipnagogico o di “reverie”. Tuttavia, le loro conclusioni sembrerebbero applicarsi esattamente anche allo stato di sogno lucido, in cui la coscienza e la mente inconscia si incontrano faccia a faccia. Carl Rogers ha anche esaminato il rapporto tra creatività e stati psicologici. In “Diventare una Persona”, ha ipotizzato che tre tratti psicologici sono particolarmente favorevoli alla creatività. Il primo tratto, l’apertura all’esperienza, è l’opposto della “difensiva psicologica”, ovvero alla rigidità con cui si ci approccia alle proprie credenze, concetti, percezioni o ipotesi. Implica quindi che si debba essere tolleranti alle ambiguità e si debba avere la capacità di elaborare informazioni contrastanti con le proprie senza trovare necessario credere in esse. Come avete visto, l’atto stesso di diventare lucido in un sogno richiede la capacità di elaborare conflitti ambigui, e spesso di essere abbastanza flessibili alle improbabili informazioni presentati nel sogno, per venire alla conclusione di essere in un sogno. Quindi, una volta che si riesce a diventare lucidi, il tratto di apertura all’esperienza è già pronto.
Il secondo tratto è il possesso di una fonte interna di valutazione. Ciò significa che il valore del prodotto creativo della persona non deve essere stabilito dagli elogi o dalle critiche altrui, ma da se stessi. Questo si verifica più che mai nel sogno lucido, dove il sognatore è il responsabile ed il creatore, nonché il valutatore, dell’intera esperienza. Infine, il terzo tratto che Rogers ritiene favorevole alla creatività è la capacità di” giocare” con elementi, concetti, idee, colori, parole e relazioni, e destreggiarsi tra gli elementi in giustapposizioni impossibili, proponendo teorie estreme, esplorando l’illogico. Poiché i sognatori lucidi hanno il potenziale per fare qualsiasi cosa nei loro sogni, i sogni lucidi potrebbe essere il laboratorio ideale per la sperimentazione. Inoltre, come vedremo nel prossimo paragrafo, gli strumenti disponibili in quel laboratorio possono essere molto più versatili rispetto a quelli che conosciamo nel mondo della veglia.
Conoscenza Tacita L’idea più importante dietro la nostra convinzione che il sogno lucido possa contribuire a rafforzare la fase d’illuminazione del processo creativo è il concetto di esperienza “tacita”. Le cose che si sanno di conoscere e che si possono precisare esplicitamente, per esempio il tuo indirizzo il modo di legarti le scarpe, sono chiamate conoscenza “esplicita”. La conoscenza tacita, invece, comprende ciò che si sa ma non si sa spiegare (come camminare e parlare) e ciò che si sa, ma non pensate di sapere (ad esempio, il colore degli occhi del vostro insegnante delle scuole elementari). Quest’ultima forma di conoscenza è dimostrata dalle prove di riconoscimento in cui gli individui pensano di indovinare la risposta giusta, ma in realtà lo fanno meglio di come la fortuna potrebbe permettergli. Dei due tipi di conoscenza, quella tacita è di gran lunga la più estesa: sappiamo più di quanto ci rendiamo conto di sapere. Nei sogni abbiamo maggiore contatto con la nostra conoscenza tacita, rispetto a quando siamo svegli. Se ti ricordi i tuoi sogni, puoi sicuramente ricordare di averne avuto almeno uno in cui una persona che hai incontrato solo una volta è stato riprodotto nel sogno con dettagli sorprendenti, meglio di qualsiasi descrizione che tu avresti potuto fare su di lui o lei durante la veglia. La spiegazione di tale fenomeno consiste proprio nell’accesso che abbiamo alla conoscenza tacita nei sogni. Nei sogni si ha accesso consapevole ai contenuti della nostra mente inconscia. Pertanto, nei nostri sogni non ci limitiamo a lavorare su quella piccola parte della nostra esperienza a cui normalmente abbiamo accesso
cosciente, come invece facciamo nella veglia. Senza lucidità, sembra che non abbiamo alcun modo di determinare quando e se un sogno creativo potrebbe verificarsi. Tuttavia, attraverso il sogno lucido potremmo essere in grado di portare la straordinaria creatività dello stato del sogno sotto il nostro controllo cosciente. Considerate il seguente esempio, in cui un onironauta è riuscito a trovare una parte specifica della conoscenza tacita in forma di libro. In questo esempio, il sognatore non ha trovato la soluzione specifica nel libro sognato, ma al risveglio cercò e trovò il vero libro. La conoscenza scoperta in questo caso è stata che quel libro conteneva i dati per risolvere il problema, e costituisce un buon esempio di qualcosa che si può sapere senza sapere di saperla: “Recentemente, sono arrivato al secondo posto in una gara di matematica. Quando ho ricevuto una copia dei problemi (cinque in tutto), ho trascorso gran parte della giornata a rimuginare su vari approcci che avrei potuto tentare. Quando sono andato a dormire la notte, ho sognato di guardare lucidamente attraverso un particolare libro di matematica che possiedo. Penso di aver sognato di leggere qualcosa di particolare in quel libro, o forse l’ho semplicemente sfogliato, il sogno è durato solo un paio di secondi. Quando mi sono svegliato, non ho avuto l’opportunità di guardare quel libro fino alla sera. Quando l’ho fatto, ho scoperto il trucco di cui avevo bisogno per risolvere uno dei problemi.” (T.D., Clarksville, Tennesse)
Modellamento Mentale Se le nostre ipotesi sulla creatività nei sogni sono vere, se i sogni lucidi consentono un accesso deliberato ad un vasto bagaglio di conoscenze, e se i sogni stessi favoriscono la creatività, allora come può un sognatore lucido fare uso di questo potenziale? Come esempi, date un’altra occhiata agli esempi di sogni lucidi citati all’inizio di questo capitolo. Il responsabile del magazzino ha sognato il modello del suo negozio, provando varie pavimentazioni. La persona che doveva riparare la macchina ha studiato gli elementi del problema nel suo sogno ed ha trovato la soluzione. Lo studente di chimica ha semplicemente continuato a lavorare sui problemi come avrebbe fatto durante la veglia. Il racconto che segue è un esempio di un altro tipo di “modellamento mentale”, in cui il sognatore lucido era in grado di modellare concetti altamente astratti (si noti che il sognatore aveva già passato le fasi di preparazione e di incubazione):
“Poco più di un anno fa, ero in una classe di algebra lineare, che mi ha introdotto allo studio degli spazi vettoriali. Io stavo avendo un sacco di problemi a capire l’argomento su più di un livello superficiale. Dopo circa una settimana di studio pesante, ho avuto un sogno lucido su uno spazio vettoriale astratto. Ho percepito direttamente uno spazio quadridimensionale. Il sogno non aveva una componente visiva, ma tali sogni astratti sono abbastanza frequenti per me. Il meglio che posso descrivere di quel sogno, è che ho percepito quattro assi coordinate e perpendicolari tra di loro. Da quella notte, sia la matematica che il sognare sono stati più divertenti per me, e ho avuto relativamente pochi problemi nella comprensione del calcolo dello spazio vettoriale.” (T.D., Clarksville, Tennessee) Un programmatore di computer ha utilizzato i processi logici della sua mente per modellare il codice del suo programma durante un sogno lucido: “Dovevo scrivere un programma per una classe, e prima di compilarlo, ho testato le idee che avevo avuto durante un sogno lucido. Ho scoperto che molte delle mie idee non avrebbero funzionato, o sarebbe mancato qualcosa di essenziale. Questo mi ha risparmiato molte ore di programmazione al computer, che si sarebbe rivelata inutile. Molti mi fanno i complimenti per la mia rapidità di programmazione: in realtà, ho eseguito i miei programmi nella mia mente prima di sedermi al computer.” (L.H., Hays, Kansas) L’uso dei sogni lucidi per creare modelli mentali di situazioni problematiche è la base per gli esercizi che seguono. I metodi di modellazione mentale possono essere utili anche agli artisti. Fariba Bogzaran, artista e ricercatore del sogno, usa i suoi sogni lucidi per scoprire il tema dei suoi prossimi lavori. Ogni volta che diventa lucidi, lei entra in una galleria d’arte nei suoi sogni. Nella sua galleria, trova una opera d’arte che vuole portare nel mondo della veglia. Quindi l’osserva attentamente, lo stile di disegno, la consistenza e il colore. Per assicurarsi di ricorda bene il suo sogno lucido per riprodurre poi l’opera d’arte, fissa lo sguardo sull’oggetto fino a che si sveglia (come descritto nel capitolo 5). Nel 1987 ha avuto un sogno lucido che l’ha ispirata per imparare la marmorizzazione della carta: “Sono in uno studio d’arte dove insegno in una classe. Uno degli studenti mi chiama per guardare il suo lavoro. Appena lo vedo, divento consapevole di stare sognando. Mi alzo e guardo ancora intorno alla stanza. L’opera mi sembra molto poco familiare. Vedo due vaschette di colori diversi che galleggiano sulla parte superiore dell’acqua. Accanto al vassoio vedo molti piccoli vasi di vari colori. Mi avvicino di più
all’opera, abbastanza per toccare la carta. A questo punto mi rendo conto che questa deve essere la tecnica di marmorizzazione… Mi sveglio e subito scrivo il sogno e faccio uno schizzo della carta marmorizzata che lo studente aveva creato nel sogno. La mia curiosità per questa tecnica mi ha portato alla ricerca di un insegnante che mi potesse istruire in questa bellissima tecnica artistica. Successivamente, la marmorizzazione è diventata il mio mezzo preferito di espressione artistica.” Uno dei problemi più frequenti che affrontiamo nella vita di ogni giorno è il processo decisionale. Il sogno lucido ci può aiutare ad arrivare a decisioni motivate, come nel seguente esempio: “Sono stato alle prese con la decisione di acquistare una nuova casa più ampia, anche se non poi avrei potuto mantenere la mia vecchia casa e avrei dovuta affittarla. Dopo mesi di preoccupazioni e pensieri, ho deciso di fare così. Poi, una domenica, sono andato a letto. Stavo dormendo, ma ero sveglio (che per me era un’affermazione senza senso finchè non ho letto il tuo articolo). Ero seduto ad un grande tavolo, dalle fattezze di una scrivania, c’erano documenti davanti a me, e anche se non vedevo nessuno, qualcuno ha risposto ai miei dubbi sulla casa da sopra le mie spalle… Nel mio sogno il problema era disposto in modo ordinato e corretto, ho potuto esaminare bene i pro e i contro della mia decisione. Ho fatto domande, e ho ricevuto risposte. Mi sono svegliato un’ora dopo essere andato a letto e ho capito quello che dovevo fare per risolvere il problema. Non solo ero sicuro di quello che stavo per fare (acquistare una nuova casa e vendere la vecchia), ma ero molto contento di come era arrivata la soluzione! Era come se avessi parlato con qualcuno con una grande autorità, qualcuno che conosceva i miei bisogni, le mie insicurezze e le mie capacità.” (K.A., London, Arkansas)
Produrre Sogni Lucidi Creativi Nel paragrafo precedente abbiamo menzionato due approcci principale per utilizzare deliberatamente la creatività dei sogni. Uno è quello di cercare la risposta al tuo problema direttamente all’interno del sogno lucido. L’altro è incubare un sogno sul problema ed includere nella tua incubazione un promemoria per diventare lucido nel sogno. La lucidità, anche se non è assolutamente necessaria per sognare creativamente, offre importanti vantaggi. Una volta che impari ad avere frequentemente sogni lucidi, puoi avere un sogno creativo ogni volta che vuoi,
semplicemente agendo sul tuo desiderio di cercare una risposta o di crearla nel tuo prossimo sogno lucido. Naturalmente, il secolare metodo di incubazione può aiutarti a trovare le risposte nei sogni non lucidi, ma anche in questi la lucidità può aiutare. Se utilizzi l’incubazione per stimolare un sogno lucido su di un particolare argomento, con la lucidità potrai agire liberamente e consapevolmente, sapendo che si sta sognando. Si potrebbe incubare un sogno in cui visiti un esperto sulla difficoltà della decisione di trasferirti, oppure uno in cui cerchi un nuovo modo di trattare con qualcuno nella tua vita. Essere lucido nel sogno ti permette di riflettere esattamente sul motivo per cui sei lì: per chiedere ad Einstein una domanda di fisica, per esplorare San Francisco e vedere se vuoi vivere lì, per cercare storie da scrivere nelle biblioteche, o per cercare di essere più calmo e di sostegno, anziché ultra critico. Senza lucidità, potresti dimenticare il tuo scopo. Un altro modo per cui la lucidità può essere utile ad aumentare la creatività nei sogni, è che ti rende consapevole del fatto che stai sognando, e che devi stare attento a fare tutto il possibile per ricordare bene il sogno al risveglio. I sogni non lucidi, anche quelli di un grande valore potenziale, hanno sempre il rischio di poterli dimenticare. Fariba Bogzaran è in grado di utilizzare la sua tecnica di messa a fuoco intenzionale, che la porta, al risveglio, ad avere la sua immagine artistica onirica chiaramente in mente, perché era consapevole di stare sognando. I seguenti esercizi comprendono le istruzione per aiutarti a ricordare di risvegliarti dai tuoi sogni lucidi creativi, quando la risposta o l’ispirazione è ancora viva nella tua mente. ESERCIZIO: PROBLEM SOLVING NEL SOGNO LUCIDO 1 . FORMULA LA TUA DOMANDA Prima di andare a letto, scegli un problema che vuoi risolvere o una svolta creativa che vorresti fare. Inquadra il problema nella forma di una sola domanda. Ad esempio, “Che investimenti dovrei fare?” oppure “Quale sarà il tema del mio racconto?” o ancora “Come posso incontrare persone interessanti?”. Dopo aver selezionato una domanda che riassume il tuo problema, scrivila e memorizzala. 2 . INCUBA UN SOGNO SULLA TUA DOMADNA Usa la tecnica di incubazione del sogno lucido (che troverai più avanti) per cercare di evocare un sogno sulla tua domanda.
3 . USA IL TUO SOGNO PER GENERARE LA SOLUZIONE Una volta che sei in un sogno lucido, cerca la soluzione al tuo problema. Anche se nel sogno in cui diventi lucido non affronta esattamente il tuo problema, è comunque possibile rispondere. Puoi cercare o evocare la persona o il luogo di cui hai bisogno, o cercare la soluzione lì dove sei. Per trovarla, puoi farti aiutare dagli altri personaggi del sogno, soprattutto se rappresentano persone che pensi possano conoscere la risposta. Ad esempio, se stai tentando di risolvere un problema di fisica, Albert Einstein potrebbe essere una buona persona a cui chiedere aiuto nel tuo sogno. Per visitare un consulente esperto, puoi provare ad utilizzare l’esercizio per cambiare scena nel sogno (che troverai anch’esso più avanti). Puoi anche semplicemente esplorare il mondo dei sogni pensando alla tua domanda, pur rimanendo recettivo a qualsiasi indizio che potrebbe suggerirti una risposta. Ricorda che inconsciamente sai molte più cose di quanto potresti immaginare, la soluzione al tuo problema potrebbe essere tra queste cose. 4 . RICORDA DI SVEGLIARTI O DI RICHIAMARE IL SOGNO QUANDO HAI LA RISPOSTA Quando ottieni una risposta soddisfacente nel sogno, utilizza uno dei metodi suggeriti nel capitolo 5 (o un tuo metodo personale) per risvegliarti. Scrivi immediatamente almeno la parte del sogno che include la soluzione. Anche se non credi che il sogno lucido abbia risposto alla tua domanda, una volta che il sogno comincia a svanire e ti svegli, scrivi il sogno. Riflettendo sul tuo sogno, potresti trovare che la tua risposta era nascosta nel sogno e in quel momento non l’hai notata.
Il Laboratorio dei Sogni Lucidi “Quando ho un certo programma per computer da progettare, spesso faccio questo. Di notte sogno che sono seduto in un salone (così “vintage” che potrebbe essere usato da Sherlock Holmes). Sono seduto con Einstein, in carne, ossa, e folti capelli bianchi. Siamo buoni amici. Parliamo del programma, iniziamo a fare alcuni diagramma di flusso su una lavagna. Una volta che pensiamo di essere arrivati ad un buon punto, ci mettiamo a ridere. Einstein dice: “Beh, il resto è storia.”. Einstein si scusa perché sta per andare a letto. Mi siedo alla sua sedio e mi metto a scarabocchiare qualche codice in un blocco note. Poi quando il codice è finito, lo guardo e dico a me stesso: “voglio ricordare questo diagramma di flusso quando mi sveglio”. Mi concentro molto sulla lavagna e sul blocco note. Poi mi sveglio,
solitamente intorno alle 3 e mezza della notte. Prendo la mia torcia elettrica (che tengo sotto il cuscino), prendo la mia matita e il mio blocco note (che tengo accanto al letto), e inizio a scriverlo il più veloce che posso. I miei lavori onirici solitamente sono accurati almeno al 99%.” (M.C., West Chazy, New York) Può essere possibile costruire un modello mentale non per risolvere un problema specifico, ma una sorta di una laboratorio in cui risolvere tutti i tipi di problema o in cui avere stimolanti innovazioni creative. Abbiamo già avuto prova di questo approccio nel garage del sogno lucido del meccanico, nel salotto con Albert Einstein e con la lavagna utilizzata dal programmatore di computer: nei sogni creativi il sognatore lucido ha creato strumenti e situazioni applicabili al problema. Ricordate la favola sul ciabattino e sugli elfi che hanno fatto il suo lavoro mentre dormiva? Almeno una nota figura letteraria, lo scrittore Robert Louis Stevenson ha creato il suo “laboratorio dei sogni” pieno di assistenti, i suoi “brownies”, come lui li chiamava, che hanno contribuito a scrivere molte delle sue opere più famose. Stevenson commenta così sui suoi aiutanti onirici: “Più ci penso, più mi commuovo ponendo al mondo la mia domanda: chi sono queste persone? Senza dubbio, sono vicine ai collegamenti del sognatore; condividono le sue preoccupazioni finanziare, hanno un occhio al suo libretto bancario… Loro hanno chiaramente imparato come il sognatore costruisce lo schema di una storia, facendo avanzare le emozioni in ordine progressivo, solo che pensano di avere più talento; e un’altra cosa di cui non ho dubbi, è che loro possono raccontare una nuova storia pezzo per pezzo, come fosse un codice, e tenerli tutto il tempo nell’ignoranza, come vogliono loro. Chi sono coloro, allora? E chi è il sognatore?” Stevenson non è stato esplicito sul fatto che i suoi “brownies” erano personaggi dei suoi sogni lucidi. Dalle sua relazioni, pare che essi facevano parte di immagini mentali che apparivano durante il “reverie” ipnagogico. La tecnica utilizzata dallo scrittore era quello di stare a letto con l’avambraccio perpendicolare al materasso. Egli scoprì che poteva facilmente scivolare nel suo laboratorio onirico, e se si fosse addormentato troppo profondamente, il suo avambraccio sarebbe caduto sul materasso svegliandosi. Stevenson ha accreditato ai suoi brownies la trama del suo più famoso racconto, “Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde”. ESERCIZIO: CREARE UN “LABORATORIO DI SOGNI LUCIDI”
Ecco alcune idee per la costruzione di un vostro laboratorio del sogno lucido. Avrete bisogno di un ambiente stimolante, dei collaboratori di talento, di potenti strumenti. Il primo passo è creare l’ambiente. Se hai bisogno di magnifici paesaggi, li puoi creare. Se l’atmosfera che cercate è quella di un artista che muore di fame in una soffitta, che così sia. Se sei un programmatore di computer, potreste essere ospiti del laboratorio con Einstein descritto precedentemente. E’ possibile creare una “fortezza della solitudine” su di un pianeta disabitato, o stare insieme ai tuoi compagni. Puoi fare in modo che le porte e le finestre della camera portino in altre dimensioni in cui potrai ricevere aiuto. Dopo la creazione di un primo spazio di lavoro in un sogno lucido, ogni volta che ci fai visita puoi aggiungere rifiniture: mettere scrigni, librerie di riferimento, o banchi di lavoro, o altre cose che potrebbero ispirare o potenziare il tuo lavoro creativo. Quando sei soddisfatto dell’ambiente, puoi arruolare aiutanti esperti, insegnanti, assistenti, maghi, consulenti, muse, consiglieri galattici. Se vuoi imparare a dipingere, evoca Rembrandt. Puoi andare a pesca con Hemingway Hesse per parlare di quel romanzo che hai sempre voluto scrivere. Chiedi ai tuoi aiutanti di darti consigli sul tuo specifico problema o sulla tua sfida creativa. Costruisci o evoca strumenti – una macchina delle idee, o un pennello magico. Se questo esercizio per te funziona, non dimenticare di tornare al tuo laboratorio di tanto in tanto. Il tuo modello mentale può crescere sempre di più per potenziare la tua creatività. I maggiori problemi li puoi risolvere lì, le ispirazioni puoi trovarle lì; il laboratorio sarà per te uno strumento di grande potenza.
Capitolo 10 Superare gli Incubi Che sono gli Incubi? “Cominciai a riconoscere i miei sogni come prodotti della mia mente. La svolta è arrivata una notte subito dopo un incubo. Decisi che non potevo vivere pienamente, mentre lascio che i miei timori vagano in proprio potere, per così dire. Sono entrata nel sogno determinato a non cedere. Avevo letto da qualche parte che la paura poteva essere dissipata solo dall’amicizia e dalla fiducia. Rabbia, minacce, aggressività uscivano negli incubi. Queste reazioni oniriche corrispondevano alle reazioni di paure reali. Così ho fatto in modo che la mia mente diventasse “gentile”. Il sogno si è evoluto, e ho avuto il tempo di ricordare a me stesso di sorridere prima che l’incubo cominciasse. Questa volta è stato un incubo quasi infantile, in cui le mie
paure collettive hanno preso la forma di un grande e spaventoso mostro di nebbia. Ero davvero spaventato e stavo quasi per fuggire, ma alla fine con la forza di volontà sono riuscito a rimanere fermo e lasciarlo avvicinare. Dicevo a me stesso “è il mio sogno, e se mi dimentico di questo, dovrò di nuovo attraversarlo.”, sorridendo più sinceramente che potevo. Quando riuscivo, parlavo con la massima calma, e ad ogni passo in più verso quel mostro, mi sentivo sempre di più senza parole. Ho detto qualcosa come: “Io non ho paura. Voglio essere tuo amico. Sei il benvenuto nel mio sogno!”. E subito dopo averlo detto, il mostro è diventato amichevole. Ero in estasi. Inutile dire, mi svegliai subito, dicendo ancora: “L’ho fatto!”.” (T.Z., Fresno, California) “So che in un sogno lucido io posso uscire da una situazione spaventosa, quindi non mi lascio prendere dalla paura o dal panico. Non sono mai più scappato dalle cose o dalle persone nei miei sogni, e la cosa strana è che nella vita reale io non scappo di fronte a niente, non più. Affronto le cose a testa alta e non mi lascio trascinare in situazioni in cui non posso dire la mia. I miei sogni lucidi hanno cambiato il mio modo di guardare la vita. Le persone che ho frequentato sono cambiate nel corso degli anni, ma la verità è che questo è il vero me.” (V.F., Greensboro, Carolina del Nord) Gli incubi sono sogni terrificanti in cui i nostri peggiori timori sembrano reali in dettagli pienamente convincenti. Qualunque orrori che credi che siano le cose peggiori che poteva accadere, questi sono i soggetti più probabili dei tuoi incubi. Tutte le persone, di ogni età ed ogni cultura, hanno sofferto di questo terrori nella notte. Il significato che i vari popoli hanno attribuito agli incubi è vario tanto quanti i significati che davano ai sogni. In alcune culture, gli incubi erano considerate come le vere esperienze dell’anima errante fuori dal corpo mentre quest’ultimo dormiva. Per altre, essi erano le conseguenze delle visite di demoni, infatti la parola incubo deriva dalla parola anglosassone per i demonietti, gli “Incubus” (un incubus è un demone che usciva nella notte per rubare il favore sessuale alle donne, la sua controparte femminile è la Succubus). Nella cultura occidentale odierna, la maggior parte delle persone si accontentano di dire che gli incubi sono “solo sogni”, nel senso che sono delle immagini della mente senza nessuna conseguenza. Così, quando un uomo d’affari si risveglia da un sogno in cui era inseguita da degli zombie attraverso la giungla, con il suo cuore che batte a mille, egli è felice di poter dire il solito ritornello “Grazie a Dio, era solo un sogno”, di
prendere un bicchiere d’acqua e di tornare a letto, ignorando il tutto. Tuttavia, quando mancavano pochi minuti prima che i cadaveri puzzolenti come pozzi per l’inferno, l’uomo d’affari non aveva alcun dubbio della loro realtà. Gli zombie magari erano immaginari, ma il terrore era reale. Quindi, respingere con leggerezza il terrore dei sogni orribili, definendoli illusori, è un errore che non fa altro che sottoporre noi stessi ancora e ancora all’esperienza probabilmente più terrificante che si possa provare. Ma cos’è che da agli incubi il loro terrore? Nei sogni, tutto è possibile. Questo senso di illimitatezza può essere meraviglioso, in quanto ci permette di sperimentare delizie di fantasia e di piacere che potrebbero essere irrealizzabili nella vita della veglia. Tuttavia, come il rovescio della medaglia, tutto ciò che è immaginabile ma che non si vorrebbe sperimentare, per quanto improbabile che sia nella veglia, può accadere pure. Negli incubi siamo soli. I mondi terrificanti che creiamo nella nostra mente sono popolati con le nostre paure personali. Possiamo sognare di essere accompagnati da nostri amici, ma se li mettiamo in dubbio possono facilmente trasformarsi in demoni. Se fuggiamo da un maniaco, lui ci può trovare indipendentemente da dove ci nascondiamo. Se si accoltella un demone, egli può ignorarlo, o il coltello può diventare di gomma. I nostri pensieri ci tradiscono, se pensiamo “spero che non abbia una pistola!”, lui ha una pistola. Non c’è da meravigliarsi che siamo grati al ritorno dall’incubo alla sanità mentale e alla relativa pace del mondo della veglia. Pertanto, è comprensibile che le persone che si rendono conto di stare sognando di essere un incubo, frequentemente scelgono di svegliarsi. Tuttavia, se acquisti piena lucidità durante un incubo, ti puoi rendere conto che l’incubo non può davvero fare del male, e non c’è bisogno di fare del risveglio una via di fuga. Ti ricorderai di essere già al sicuro nel tuo letto. E’ preferibile, come discuteremo di seguito, affrontare e superare il terrore, pur rimanendo nel sogno.
Cause e Cure per gli Incubi Gli studi dimostrano che un terzo della metà degli adulti ha esperienza di incubi occasionali. Da un sondaggio tra studenti universitari si è scoperto che quasi i tre quarti di un gruppo di 300 studenti, hanno avuto almeno un incubo al mese. In un altro studio, il 5% delle matricole ha riferito di aver avuto incubi almeno una volta alla settimana. Se questo tasso si applica alla popolazione generale, allora potremmo scoprire che più di dieci milioni di americani sono afflitti da esperienze terribili del tutto realistiche ogni settimana!
Alcuni fattori che sembrano contribuire al verificarsi degli incubi sono malattie (in particolare la febbre), lo stress (causato da situazioni come le difficoltà dell’adolescenza, o tempi duri a scuola o al lavoro), rapporti difficili ed eventi traumatici, come essere aggrediti o vivere un forte terremoto. Eventi traumatici possono innescare una serie di lunga durata di incubi ricorrenti. Alcune droghe e farmaci possono causare un aumento degli incubi. La ragione di questo è che molti farmaci sopprimono il sonno REM, producendo più tardi un “rimbalzo REM”. Se si va a dormire ubriachi, si possono dormire sonni tranquilli, ma con sogni abbastanza brevi, e solo per 5-6 ore di sonno. Poi, l’effetto dell’alcol esce fuori e il cervello recupera tutta la REM perduta: come risultato, puoi sognare più intensamente del solito durante le ultime ore di sonno. L’intensità si riflette nell’emozionalità del sogno, che spesso sarà sgradevole. Ci sono alcuni farmaci che sembrano aumentare la frequenza degli incubi aumentando l’attività di una parte dei sistemi REM. Tra questi ci sono L-dopa, utilizzato nel trattamento del morbo di Parkinson, e i betabloccanti, utilizzati da persone con alcune patologie cardiache. Dal momento che la ricerca ha dimostrato che i sogni lucidi tendono a verificare durante i periodi di intesa attività REM, alcuni sostengono che i farmaci che favoriscono gli incubi favoriscano anche i sogni lucidi. Questo è un argomento che ho in programma nella ricerca degli anni a venire. Penso che se un intenso periodo REM porti a sogni molto intensi, che siano piacevolmente eccitanti o terrificanti dipende dal sognatore. Quindi, è l’atteggiamento del sognare che dovremmo guardare nella ricerca per il trattamento degli incubi. Ad esempio, le persone raramente sperimentano incubi nel laboratorio del sonno, perché hanno la sensazione di essere osservati e curati. Allo stesso modo, i bambini che si risvegliano dagli incubi e strisciano nel letto con i genitori si sentono al sicuro da danni e quindi hanno meno probabilità di avere brutti sogni. Credo che il posto migliore per affrontare i sogni spiacevoli sia proprio nel loro contesto, nel mondo dei sogni. Creiamo i nostri incubi dalla materia prima delle nostre paure. I timori sono aspettative – ma perché dovremmo temere qualcosa che pensiamo non sarebbe mai accaduto? Le aspettative influenzano le nostre vita nella veglia, ma ancor di più, determinano la nostra vita nel sogno. Quando nella veglia cammini per una strada buia, hai paura che qualcuno salterà fuori e ti minaccerà. Tuttavia, ciò non vuol dire che qualche oscura figura effettivamente salterà fuori con un coltello! Al contrario, se nel sogno cammini per una strada buia, temendo l’attacco, è quasi inevitabile che questo succeda, perché si può facilmente immaginare il criminale che ti attende. Ma
se non si pensa che la situazione può essere pericolosa, non ci sarebbe nessun delinquente, e nessun attacco. Il tuo unico vero nemico nel sogno è la tua paura. La maggior parte di noi nutrono alcuni timori inutili. La paura di parlare in pubblico ne è un esempio comune. In più casi, un discorso non può portare nessun danno, ma questo non impedisce che molte persone hanno paura di parlare in pubblico allo stesso modo della paura che avrebbero se fossero in pericolo di vita. Allo stesso modo, avere paura in un sogno, anche se comprensibile, è inutile. Ma anche se è inutile, può essere sgradevole e debilitante. Un modo ovvio per migliorare la nostra vita è quello di liberarci delle paure inutili, tra cui questa. Come si fa? La ricerca su trattamento della modifica comportamentali dovuta alle fobie, dimostra che non è sufficiente per una persona sapere intellettualmente che l’oggetto della propria paura è innocuo. I fobici dei serpenti sanno benissimo che i serpenti giarrettiera sono innocui, ma avranno comunque paura di gestirne uno. Il modo per imparare a superare la paura è affrontarla, avvicinarsi all’oggetto temibile o alla situazione poco a poco. Ogni volta che si incontra la cosa temuta senza ricevere danni si impara con l’esperienza che essa non può farti del male. Questo è il tipo di approccio che proponiamo per superare gli incubi. Molti aneddoti dimostrano che l’approccio è efficace e può essere utilizzato anche dai bambini. Nessuno dei nostri trattamenti proposti per gli incubi richiede che si interpreti il simbolismo delle immagini sgradevoli. Un lavoro molto proficuo può essere realizzato nei sogni, lavorando direttamente con le immagini. L’analisi da sveglio (o l’interpretazione durante il sogno) ti può aiutare a capire la fonte delle tue ansie, ma ciò non è assolutamente necessario per superarle. Per esempio, si consideri ancora una volta la paura dei serpenti. L’interpretazione classica della fobia dei serpenti è che è un ansia simbolica riguardo al sesso, soprattutto riguardo al membro maschile, e infatti la maggior parte delle persone che soffrono di questa fobia sono donne. Una spiegazione biologica molto più plausibile è che gli essere umani sono portati a temere i serpenti, in quanto evitare i serpenti velenosi è un evidente valore di sopravvivenza. Tuttavia, sapere certe cose non cura la fobia. Per curarla, come detto sopra, è necessario che il fobico si abitui a trattare con i serpenti. Analogamente, si può trattare direttamente con le paure nel sogno, in quanto esse non ci possono danneggiare fisicamente.
L’Ansia
Secondo Freud, gli incubi sono il risultato di un appagamento dei desideri masochistici. La base di questo curioso concetto era l’incrollabile convinzione di Freud che ogni sogno rappresentava l’appagamento di un desiderio. “Io non so perché il sogno non dovrebbe essere tanto vario quanto il pensiero durante lo stato di veglia”, ha scritto Freud. Continuò: “Non dovrei avere nulla contro di essi… c’è solo un insignificante ostacolo in questa concezione del sogno: capita che essa non rifletta la realtà”. Se per Freud, ogni sogno non era altro che il compimento di un desiderio, la stessa cosa dovrebbe essere vera per gli incubi: le vittime degli incubi segretamente desiderano di essere umiliati, torturati o perseguitati. Non vedo ogni sogno necessariamente come l’espressione di un desiderio, né vedo gli incubi come l’appagamento dei desideri masochisti, ma piuttosto come il risultato di reazioni disadattive. L’ansia negli incubi può essere vista come un’indicazione del fallimento del sognatore nel rispondere efficacemente alla situazione del sogno. L’ansia nasce quando ci imbattiamo in una situazione di paura in cui i nostri abituali modelli di comportamenti appaiono inutili. Le persone che soffrono di ansia nei sogni possono provare un nuovo approccio per far fronte alle situazioni rappresentate nei loro sogni. Questo può non essere facile da trovare se il sogno deriva da dei conflitti irrisolti che il sognatore non vuole affrontare nella vita della veglia. Nei casi più gravi, può essere difficile trattare l’incubo senza lavorare sul tratto della personalità che ha dato origine ad esso. Ma credo che questo si applichi principalmente a personalità cronicamente disadattati. Per le persone relativamente normali, i cui incubi non sono il risultato di gravi problemi di personalità, i sogni lucidi possono esser estremamente utili. Tuttavia, se vorrai beneficiare dei nostri metodi per superare gli incubi, dovrai essere disposto ad assumerti la responsabilità delle esperienze in generale, ed in particolare dei tuoi sogni. Per illustrare come la lucidità può aiutare in situazioni ansiogene, considerare la seguente analogia: il sognatore non lucido è come un bambino piccolo che ha il terrore del buio, perché il bambino crede davvero che si siano mostri lì. Il sognatore lucido è come un bambino un po’ più vecchio che ha ancora paura del buio, ma non crede più che ci siano davvero mostri nascosti. Questo bambino potrebbe avere paura, ma comunque sa che non c’è nulla da temere, e potrebbe dominare la paura. L’ansia risulta dal verificarsi simultaneo di due situazioni: una è la paura nei confronti di alcune situazione in cui ci troviamo minacciati in qualche modo, l’altra è
un incertezza su come evitare un esito sfavorevole. In altre parole, proviamo ansia quando abbiamo paura di qualcosa e nel nostro repertorio comportamentale non abbiamo nulla che può aiutarci a superare o ad evitare questo possibile pericolo. L’ansia può servire come funzione biologica: ci spinge ad eseguire con più attenzione la scansione delle nostre situazioni e rivalutare possibili linee di azione in cerca di una soluzione per la situazione: in breve ci può aiutare ad essere più consapevoli. Quando sperimentiamo l’ansia nei nostri sogni, la risposta migliore sarebbe quella di diventare lucidi e affrontare la situazione in un modo creativo. In realtà, l’ansia sembra trasformarsi in lucidità abbastanza frequentemente (in un quarto dei sessantadue sogni lucidi che ho avuto nel mio primo anni in cui li registravo). Potrebbe anche essere che l’ansia nei sogni può sempre portare alla lucidità le persone che sanno di questa possibilità, in quanto con la pratica l’ansia può diventare un affidabile dreamsign. Non vi è alcun motivo per cui temere i sogni.
Affrontare l’Incubo “Nel bel mezzo di un sogno lucido vidi una serie di tubi di un colore grigio-nero. Fuori dal tupo più grande emerse una vedova nera (un tipo di ragno) delle dimensioni di un gatto. Mentre guardavo questa vedova nera, è cresciuta diventando più grande e più grande. Tuttavia, mentre cresceva non ne avevo minimamente paura e ho pensato: “Io non ho paura”, e la vedova nera svanì. Ero molto orgoglioso del mio risultato in quanto ero sempre stato terrorizzato da questi tipi di ragni. Il mio primo incubo che ricordo era riguardo una vedova nera dalla quale non potevo fuggire. Per me, le vedove nere erano un simbolo molto forte della paura stessa.” (J. W., Sacramento, California) “Circa 26 anni fa mi resi conto che il mostro dei miei incubi non poteva davvero farmi male. Ho detto che non avevo più paura e l’ho trasformato in una strega sdentata e piagnucolante, che se n’è andata via. Ieri ho letto l’articolo sul tuo lavoro sulla rivista Parade, e ieri sera il mostro è ricomparso. Questa volta, sapevo che stavo sognando, ho apprezzato la complessità dei dettagli, e la minacciosità che erano in grado di rappresentare. Mi ricordo il gattino nero che avevi descritto in uno dei tuoi sogni e ho iniziato a sorridere. Ero sbalordito di come ho visto che gli occhi sporgenti del mostro si ritiravano, la bocca smise di ringhiare e cercò di rilassarsi in un sorriso. I denti di squalo si erano trasformati in denti di cavallo. E’ stata la cosa più dannatamente stupida che abbia mai visto, e mi sono svegliato ridendo nella mia
testa. Mi sento come un bambino di sessantasette anni, con un giocattolo nuovo.” (L. R., Jacksonville Beach, Florida) “Non c’è motivo di aver paura", scrisse il maestro sufi Rumi Jalaudin sette secoli fa. “E’ l’immaginazione, che si blocca come una porta è bloccata da un bullone di legno. Puoi rimuovere quel bullone...”. La paura dello sconosciuto è peggiore della paura del conosciuto, e questo sembra più vero che mai nei sogni. Così, una delle risposte migliori ad una situazione spiacevole nel sogno è quella di affrontarlo, come può essere visto nel seguente racconto di una serie di incubi del marchese D’Hervey de Saint-Denys, pioniere del sogno lucido del diciannovesimo secolo: “Non ero consapevole che stavo sognando, e pensavo di essere inseguito da mostri spaventosi. Stavo fuggendo attraverso una serie infinita di camere comunicanti, sempre sperimentando difficoltà nell’aprire le porte divisorie e, chiudendole dietro di me, sentivo sempre che i miei orribili inseguitori le riaprivano, pronunciando terribili grida contro di me. Ho sentito che stavano guadagnando su di me. Mi svegliai di soprassalto, in un bagno di sudore… Al risveglio ero molto interessato sul perché di questo particolare sogno, in cui è mancato, per qualche strano scherzo del destino, il mio stato di coscienza che spesso mi accompagna durante i miei sogni. Una notte però, quando il sogno ricomparve per la quarta volta, al momento che i miei persecutori mi inseguivano, una sensazione di verità si risvegliò improvvisamente nella mia mente, e la voglia di combattere queste illusioni mi ha dato la forza per superare il mio terrore. Invece di fuggire, con un grande sforzo di volontà, mi appoggiai al muro e decisi di guardare con la massima attenzione i fantasmi che finora avevo solamente intravisto. Lo shock iniziale era, lo confesso, abbastanza forte, così come lo era il pensiero che sarebbe stato difficile difendermi da un illusione tanto temibile. Ho fissato i miei occhi sull’aggressore principale, che un po’ somigliava al “ghignante”, un demone che è scolpito ai portici della cattedrale, e come il desiderio di osservare prese il sopravvento sulle mie emozioni, ho visto che il mostro arrivò da me facendo fischi e capriole in modo che mi apparse comico. Ho notato che gli artigli che aveva su di una zampa, su cui ce n’erano sette, erano molto chiaramene delineati. I peli delle sue sopracciglia, una ferita apparsa sulla sua spalla e innumerevoli altri dettagli combinati come nei quadri di più grande precisione, costituivano una delle visioni più chiare che abbia mai avuto. Era il ricordo di qualche bassorilievo gotico? In ogni caso, la mia immaginazione gli aveva aggiunto il movimento così come il colore. L’attenzione che ho concentrato su questa figura causò la scomparsa dei suoi compagni. La figura stessa sembrava
rallentare nei suoi movimenti, perse la sua chiarezza e assunse un aspetto lanoso, infine diventò una sorta di fascio galleggiante di stracci, simile ai costumi sbiaditi che servono come segno per i negozi che vendono travestimenti di carnevale. Diverse immagini insignificanti apparvero in successione, e poi mi svegliai.” Questo sembra essere l’ultimo incubo del marchese. Paul Tholey ha anche riferito che quando l’ego sembra riferirsi apertamente e coraggiosamente a figure oniriche ostili, le figure appaiono spesso meno minacciose. Al contrario, quando si cerca di forzare la scomparsa di una figura, essa può diventare più minacciosa, come nel seguente racconto di un sogno di Scott Sparrow: “Sono in piedi nel corridoio fuori dalla mia camera. E’ notte, quindi il luogo dove mi trovo è buio. Papà entra dalla porta d’ingresso, gli dico che non sono lì per spaventarlo o per attaccarlo. Ho paura, ma non c’è nessun motivo apparente per essa. Guardo fuori dalla porta e vedo una figura scura che sembra essere un grande animale. La indico, nella paura. L’animale, che è un enorme pantera nera, passa attraverso la porta. Mi allungo ad essa con entrambe le mani, ed ho estremamente paura. Posiziono le mie mani sulla sua testa, e dico: “Sei solo un sogno.”. Ma lo dico come lo stessi supplicando, e ciò non aiuta a dissipare la mia paura. Prego per la presenza e la protezione di Gesù. Ma la paura è ancora dentro di me, quando mi sveglio.” Qui il sognatore usa la sua lucidità per cercare di far scomparire l’immagine spaventosa che vedeva. C’è poca differenza tra questo e i mostri dei sogni. Se, dopo aver riflettuto, Sparrow ha riconosciuto che una pantera onirica non poteva fargli del male, il solo pensiero avrebbe dovuto dissipare la sua ansia. La paura è il peggior nemico dei tuoi sogni, e se permetti che essa persista, essa crescerà sempre più e la tua fiducia in te stesso diminuirà. Tuttavia, molti sognatori lucidi alle prime armi possono in un primo momento usare i loro nuovi poteri per trovare modi più intelligente per sfuggire alle loro paure. Questo è a causa della nostra tendenza naturale a proseguire nel nostro “fotogramma” corrente nella nostra mente. Se, in un sogno in cui stai sfuggendo dal male, ti rendi conto che stai sognando, comunque tenderai a continuare la fuga, anche se adesso sai che non c’è niente da cui fuggire. Durante i primi sei mesi della registrazione personali di sogni lucidi, mi è capitato di soffrire di questa inerzia mentale finchè il sogno che riporto di seguito non mi ha ispirato un cambiamento permanente nel mio comportamento nei sogni lucidi:
“Stavo scappando lungo il muro di un grattacielo, salendo come una lucertola. Mi venne in mente che potevo fuggire meglio volando via, e mentre lo facevo , mi resi conto che stavo sognando. Dopo un po’ di tempo sono sceso a terra, e il sogno svanì così come la mia lucidità. Adesso mi trovavo seduto nel pubblico di una sala conferenze, e avevo il privilegio di sentire l’eminente maestro sufi Idries Shah, che commentava il mio sogno. Con tono divertito, Shah osservò: “E’ stato un bene che Stephen si accorse che stava sognando e poteva volare, ma peccato che non abbia capito che, poiché si trattava di un sogno, non c’era bisogno di fuggire.”.” Avrei dovuto essere sordo per non sentire il messaggio. Dopo questa lezione nel sogno, decisi di non usare più la mia lucidità per evitare situazioni spiacevoli. Ma non avevo intenzione di accontentarmi passivamente per evitare conflitti non facendo nulla. Ho fatto una ferma risoluzione per quanto riguarda il mio comportamento nei sogni lucidi: ogni qualvolta mi rendevo conto che stavo sognando, mi sarei fatto le due seguenti domande: (1) Sto scappando o scappavo da qualsiasi cosa nel sogno? (2) Nel sogno c’è in corso un conflitto? Se la risposta sarebbe stata si ad almeno una delle due, allora avrei dovuto fare tutto il possibile per affrontare qualunque cosa stavo evitando o per risolvere il conflitto. Ho facilmente ricordato questo principio in quasi tutti i miei sogni lucidi successivi e ho tentato di risolvere i conflitti ed affrontare le mie paure ogni volta che ce n’era bisogno. “Fuggire” da un incubo semplicemente risvegliandoti ti rimuove solamente dall’esperienza diretta dell’immaginario ansiogeno. Puoi sentire un certo sollievo, ma come il prigioniero che scava attraverso il muro della sua prigione e si ritrova nella cella successiva, non sei davvero fuggito. Inoltre, consapevole o no, ti sei lasciato con un conflitto irrisolto che senza dubbio tornerà a ritorcersi contro di te qualche altra notte. Inoltre, è possibile avere uno sgradevole e malsano stato emotivo con cui iniziare la giornata. Se invece scegli di soggiornare in un incubo piuttosto che svegliarti da esso, è possibile risolvere il conflitto in un modo che facilmente ti porta ad un aumento dell’autostima e di un miglioramento della salute mentale. Poi, quando ti svegli, ti sentirai di aver liberato qualche energia in più e una nuova fiducia con cui iniziare la giornata. Il sogno lucido ci da il potere di scacciare il terrore degli incubi e allo stesso tempo di rafforzare il nostro coraggio, se dominiamo la nostra paura in misura sufficiente per riconoscere le nostre immagini più inquietanti come nostre creazioni della mente, per affrontarle.
Paralisi Del Sonno “La mia prima esperienza con questo terrore di essere sveglio ma non nel controllo del corpo, la sperimentai quando ero giovane, con la febbre, nella camera da letto di mia madre. Ho visto un’ombra nera passare dalla finestra, entrare nelle stanza e cercare di prendermi le coperte di dosso. Dentro urlavo frenetica, al di fuori sapevo che non riuscivo a fare nulla. Ero terribilmente spaventata da queste persone che venivano dalla finestra, e qualcosa mi ha aiutato in qualche modo a capire che si trattavano di oscure figure nere, non di persone. Io ho lottato con il mio corpo per muovermi e mi sono svegliata. L’anno scorso ho avuto la ripetizione di quel sogno completo con la sensazione della carne sulla mia spalla, ed ero terrorizzato. Anche di recente, in un sogno, qualcosa di terribile stava cercando di uccidermi. Mi ricordai qualcosa che mi aveva detto mio marito quando stava sognando una situazione simile, così mi voltai e affrontai la “cosa”, l’ho sostanzialmente sfidata ad andare avanti e ad uccidermi, affermando che non avevo paura. Ho sentito fortemente che non mi poteva ferire se avessi fatto uscire la mia forza, e cominciai ad evocare l’immagine della bontà e della purezza (Dio), pregando. La “cosa” è stata sconfitta e mi sono svegliata con una sensazione molto buona.” (K.S., Etobicoke, Ontario) L’esperienza della paralisi del sonno può essere terrificante, come nell’esempio precedente. Tipicamente, una persona si sente sveglia, ma scopre che non può muoversi. Si sente come se dovesse alzarsi con un grande peso che va verso il basso, e che rende difficile la respirazione. Le allucinazioni possono comparire, rumori di ronzii spesso forti, vibrazioni nel corpo, o persone e figure minacciose nelle vicinanze. Il sognatore può sentirsi toccare il proprio corpo, può sentire le distorsioni del corpo o gli “impulsi elettrici” che si muovono dentro di lui. Come l’esperienza va avanti, i dintorni possono cambiare, e la persona può sentirsi come se stesse lasciando il proprio corpo, per levitare o per affondare attraverso il letto. Molto spesso, il sognatore sa che quello che sta vivendo è un sogno, ma ciò nonostante non riesce a risvegliarsi. La probabile causa di quest’esperienza di paralisi del sonno è che la mente si risveglia, ma il corpo rimane nello stato di paralisi tipico del sonno REM. In un primo momento, il sognatore percepisce effettivamente l’ambiente intorno a lui, ma appena il processo REM riprende di nuovo, cominciano ad accadere cose strane. L’ansia sembra essere una concomitante naturale di questa condizione fisiologica, ed è aggravata per il sognatore dalla sensazione che lui è sveglio e dalla convinzione che le cose che vede e sente stanno accadendo veramente, e dal fatto di non potersi muovere. Se il sognatore va poi completamente in fase REM, perde la
consapevolezza del suo sogno, che lo fa sentire paralizzato. A questo punto, egli può sperimentare la sensazione di “lasciare il suo corpo”, in quanto la sua immagine mentale del corpo viene liberata dai vincoli percettivi del suo corpo reale. L’esperienza della paralisi del sonno è la causa di alcuni dei più strani fenomeni notturni, quali visite di demoni, “Incubus” e “Succubus”, ed esperienze fuori dal corpo. Essi non devono essere ritenuti terrificanti, tuttavia, se si riflette sul fatto che quelli che stanno accadendo sono sogni e che non sono pericolosi, per quanto bizzarri. La gente in questi stati comunemente cerca di gridare o di risvegliarsi, o di costringere se stessi a muoversi per risvegliarsi. Questo in realtà fa peggiorare la situazione, in quanto aumenta i propri sentimenti d’ansia, che possono contribuire a perpetuare nelle condizioni. Un approccio migliore è quello di (1) ricordare che sono solo sogni, quindi innocui, e (2) rilassarsi e far proseguire l’esperienza. Adottate un atteggiamento di intrepida curiosità. I sogni che procedono dalle esperienze di paralisi del sonno sono in genere molto intensi e meravigliosi.
Pratica per il Superamento degli Incubi “Ero sulla cima di una montagna sul bordo di una scogliera. Mi sembrava di essere prigioniero di due ragazzi che avevano un cane ed un leone con loro. Ho sentito che stavano per buttarmi giù dalla scogliera, così mi precipitai da loro e li feci cadere io dalla scogliera insieme al leone, ma anche io caddi in acqua. Stavo bene ed adesso le mie mani erano libere. Ho nuotato su un lato e ho cominciato a salire su per la montagna, ma il leone era davanti a me ed era arrabbiato perché l’ho spinto in acqua. Non mi avrebbe lasciato passare, così ho cercando di spaventarlo gettandogli acqua e pietre. Si arrabbiò ancora di più. Ha iniziato ad avvicinarsi a me e io mi sono di nuovo buttato in acqua. Cominciò a ruggire e saltò in acqua con me, e io mi rifugiai sugli scogli. Ero sulla schiena e sapevo che non sarei potuto fuggire, così ho deciso di affrontarlo. Ho messo le mie mani su di lui e all’improvviso ho capito che stavo sognando. Quando me ne accorsi, la sua espressione cambio da rabbiosa ad amichevole e giocosa. L’ho abbraccio, e abbiamo giocato. L’ho baciato e mi ha leccato. Mi sono sentito veramente grande ad avere un sogno lucido e a giocare con un leone. Poi si girò e si trasformò in una donna nuda nera. Lei era bellissima con grandi capezzoli sui seni. Ho iniziato a giocare con lei, ed ero eccitato, ma ho avuto la sensazione che sarei dovuto tornare sulla scogliera, quindi ci andai, e mi svegliai.” (D. T., Lindenwold, New Jersey)
“Avevo una grande paura della morte, ma grazie ad un sogno lucido, sono riuscita a curarla. Stavo camminando attraverso un ambiente simile all’inferno e ho realizzato che non poteva essere possibile, in quanto io mi ero addormentato sul mio letto. In quel momento, sono stato accoltellato alla schiena. “Sentivo” il dolore, e ho deciso di vedere come sarebbe stato morire, anche solo in un sogno. Mi sentivo come in uno stato catatonico. Nel mio sogno, la mia “anima” si sollevò dal mio corpo dl sogno. E’ stata una sensazione strana quella di vedere il mio corpo sotto di me. Ho anche avuto un senso di pervadente pace e tranquillità. Mi sono detto che se morire era così, allora non era così male. Da quel giorno, non ho più avuto paura di morire, e sono riuscito a mantenere la calma anche in situazioni in cui rischiavo veramente la vita.” (K. D., Lauderhill, Florida) Chi soffre di incubi può trarre vantaggio dall’utilizzo della lucidità per combattere la grave ansia nei sogni. Se hai già letto i racconti precedenti, potrai già essere in grado di utilizzare il loro schema anche nei tuoi incubi, se non li hai ancora letti, ti consiglio di farlo e tenerli bene a mente per la prossima volta in cui ti troverai in un sogno spaventoso. Ci sono diversi approcci per affrontare esperienze oniriche spiacevoli. Essi possono essere aiutati dalla lucidità, in quanto quando siamo lucidi siamo sicuri del contesto in cui siamo, in cui le leggi del nostro mondo della veglia non si applicano. Uno dei primi sistemi proposti per il superamento degli incubi è quello utilizzato dal popolo Senoi della Malesia, come raccontato da Kilton Stewart nel suo articolo “La Teoria dei Sogni in Malesia”. Patricia Garfield ha portato i racconti di Stewart al pubblico nel suo stimolante e creativo libro “Sognando”. Il principio base del sistema Senoi è confrontarsi con i pericoli e batterli. Questo significa che se incontri un aggressore o una figura del sogno poco collaborativa, devi essere aggressivo e sottomettere l’antagonista. Se necessario, potete distruggere la figura del sogno, e farle rilasciare una forza positiva. Dopo aver sottomesso la figura del sogno, devi costringerlo a regalarti qualcosa di prezioso che potresti usare nella vita della veglia. Un altro suggerimento è che si cooperi con i personaggi amichevoli dei sogni per superare quello minaccioso. Le persone che hanno provato quest’approccio l’hanno commentato positivamente. Tuttavia, come ha riportato Paul Tholey, attaccare personaggi ostili può non essere il modo più produttivo per gestirli. La ragione di questo sarà discusso nel dettaglio nel capitolo 11, ma in breve, l’idea è che le figure oniriche ostili possono rappresentare aspetti della nostra personalità che vogliamo rinnegare. Se cerchiamo di schiacciare violentemente le rappresentazioni simboliche di questi aspetti, possiamo
simbolicamente tentare di distruggere parti di noi stessi. C’è un'altra idea associata a questo approccio Senoi che è utile tenere a mente per quanto riguarda gli incubi. Cadere è un tema molto comune nei sogni ansiosi. Il sistema dei Senoi propone che quando sogni di cadere, non dovresti svegliarti, ma accompagnare la caduta, rilassarti, e toccare terra dolcemente. Pensa che atterrerai in un luogo piacevole e interessante, soprattutto uno che ti offre una esperienza utile o un paesaggio meraviglioso. Come passo successivo, mentre nei sogni stai cadendo, cerca di volare o planare dolcemente per qualche modo intrigante e prezioso. In questo modo, è possibile trasformare una spaventosa esperienza negativa in una divertente ed utile. Tholey, che ha studiato l’efficacia dei vari atteggiamenti verso personaggi del sogno ostili, conclude che un approccio conciliatorio è più efficace per provocare un’esperienza positiva per il sognatore. Il suo metodo conciliativo si basa sulla pratica di fare dialogare con i personaggi del sogno (vedi il seguente esercizio). Tholey ha scoperto che quando i sognatori conciliano con le figure ostili, esse vengono trasformate in un “ordine superiore” rispetto a quello di partenza, il che significa che da bestie o esseri mitologici diventeranno esseri umani, permettendo ai soggetti di comprendere meglio il significato del sogno. Inoltre, il comportamento conciliante verso le figure minacciose sarebbe in generale come guardarle in modo più amichevole. Tholey sognò: “Sono diventato lucido, mentre ero inseguito da una tigre, e volevo fuggire. Poi mi girai verso dietro, vidi che sullo sfondo c’era la mia terra. Chiesi alla tigre: “Chi sei?”. La tigre fu presa alla sprovvista, ma poi si trasformò in mio padre e rispose: “Io sono tuo padre e ti dirò ora quello che devi fare!”. A differenza dei miei sogni precedenti, non ho tentato di batterlo, ma ho cercato di coinvolgerlo in un dialogo, e gli dissi che non poteva darmi ordini. Ho rifiutato le sue minacce ed i suoi insulti. D’altra parte, ho dovuto ammettere che alcune delle critiche di mio padre erano giustificate, e ho deciso di cambiare il mio comportamento di conseguenza. In quel momento mio padre diventò amichevole, e ci stringemmo la mano. Gli ho chiesto se poteva aiutarmi, e mi ha incoraggiato ad andare da solo per la mia strada. Poi è sembrato come se stesse scivolando nel mio corpo, e nel sogno rimasi solo.” Per avere un buon dialogo nel sogno, dovresti trattare la figura del sogno come un tuo pari, come nell’esempio sopra. Le seguenti domande possono aprirti linee guida per i dialoghi con le figure del sogno: “Chi sei?”
“Chi sono io?” “Perché sei qui?” “Perché ti stai comportando così?” “Che cosa hai da dirmi?” “Perché sta accadendo questo sogno?” “Cosa vuoi da me? Cosa vuoi che io faccia?” “Quali domande mi devi fare?” “Che cosa ho bisogno di sapere?” “Mi puoi aiutare?” “Posso aiutarti?” ESERCIZIO: CONVERSARE CON I PERSONAGGI DEL SOGNO 1 . PRATICA DIALOGHI IMMAGINARI MENTRE SEI SVEGLIO Scegli un sogno recente in cui hai avuto un incontro spiacevole con una figura del sogno. Visualizza il personaggio davanti a te ed inizia a parlarci. Inizia un dialogo facendo domane, ne puoi scegliere una dall’elenco sopra o usarne una che per te sia rilevante. Scrivi le domande che gli fai e le risposte che si ottengono. Cerca di evitare che i pensieri critici, come “Questo è stupido”, “Questo non è vero” oppure “Sto solo inventando tutto”, interrompano il flusso. Potrai fare questi commenti più tardi. Quando il dialogo si esaurisce o quando raggiungi le informazioni che ritieni utili, puoi terminare la conversazione, valutarla, e chiederti se quello che hai fatto è giusto o se la prossima volta dovrai comportarti diversamente. Una volta che pensi di comportarti in modo giusto, ripeti l’esercizio con un altro sogno. 2 . IMPONI L’OBIETTIVO Imponiti questo obiettivo: la prossima volta che avrai un incontro ostile con un personaggio del sogno, diventa lucido e coinvolgi il personaggio in un dialogo. 3 . CONVERSA CON LE FIGURE PROBLEMATICHE DEL SOGNO Quando incontri qualcuno con cui ti senti in conflitto, chiediti se sei o no in un sogno. Se scopri che stai sognando, procedi come segue: affronta il personaggio, e
inizia il dialogo con le domande di apertura della lista precedente. Ascolta le risposte del personaggio, e cerca di affrontare i suoi problemi, così come i tuoi. Tu e la figura potete arrivare ad un accordo o fare amicizia. Continua il dialogo fino a raggiungere una risoluzione confortevole. Quindi assicurati di risvegliarti quando ancora ricordi la conversazione chiaramente, e scrivitela. 4 . VALUTA IL DIALOGO Chiediti se hai raggiunto il miglior risultato possibile. Se senti che non lo hai raggiunto, pensa a come potresti migliorare i risultati la prossima volta. E’ possibile utilizzare il primo passaggio per rivivere il dialogo e migliorarlo al fine di raggiungere un risultato più soddisfacente. COMMENTO In contrasto con i risultati positivi del dialogo conciliante, Tholey ha scoperto che quando i personaggi dei sogni attaccano i sognatori verbalmente o fisicamente, il personaggio regredisce, per esempio da una madre, ad una strega o ad una bestia. Potremmo supporre che gli altri personaggi nei nostri mondi onirici siano più utili come esseri umani amichevoli che come animali, così l’approccio aggressivo la maggior parte della volte si rivelerà essere un approccio errato. Dico la maggior parte delle volte perché in alcuni casi può non essere opportuno aprire un dialogo con un personaggio offensivo. Le circostanze in cui potrebbe essere vero questo sono i casi dei sogni che rivivono eventi della vita reale, per esempio, quando il sognatore è stato abusato da uno stupratore o da un pedofilo. In tali casi, una risoluzione più soddisfacente può derivare dall’approccio dei Senoi, di superare sottomettendo, distruggendo o trasformante il personaggio ostile. Tuttavia, in molti casi, la ricerca di Tholey ha dimostrato che gli attacchi aggressivi contro i personaggi del sogno posso provocare sentimenti di ansia o sensi di colpa, e l’emergere successivamente di sogni “vendicatori”. Allora, vorrei consigliare di evitare tale comportamento a meno che non sembra davvero essere la soluzione migliore. Ho alcuni suggerimenti da aggiungere a questi approcci su come risolvere le situazioni da incubo. Uno è un estensione dell’approccio “affrontare e vincere”: anche se non posso consigliare di conquistare tutti i personaggi del sogno, l’intenzione di affrontare ogni pericolo nei sogni è pienamente integrato con la mia concezione di sogno costruttivo. Ricorda che niente può farti del male nei sogni, e considera che non c’è alcuna ragione per cui non si dovrebbe sperimentare qualsiasi
cosa nel sogno. Un eccellente esempio di sogno “pericoloso” è fornito da Patricia Garfield: “Ero in una metropolitana, simile a quelle di Londra. Sono andata ad una scala mobile, ma le prime tre o quattro erano ferme. Ho pensato che dovevo salire, e dopo che ho mosso i primi passi, ho notato che stava funzionando. Alzai gli occhi verso l’alto e vidi questo macchinario giallo sopra la scala mobile. Ho capito che se continuavo ad andare, sarei stata fracassata dalla macchina. Ho iniziato a spaventarmi, ed ho iniziato a svegliarmi. Poi ho detto a me stesso: “No, devo andare avanti e devo affrontarlo. Patty dice che non devo svegliarmi.”. Il mio cuore cominciò a battere forte e le mie mani sudavano man mano che mi avvicinavo. Ho detto: “Questo fa male al mio cuore”, ma ho proseguito. Non è successo niente. Sono passata ed è andato tutto bene.” In un altro caso, una donna sognò che stava avendo difficoltà ad attraversare una strada trafficata, in quanto le macchine proseguivano veloci e potevano investirla. Lei, durante la veglia, aveva una paura insolita del traffico intenso, ma nel sogno, diventando lucida, ha deciso di confrontarsi direttamente con la sua paura ed ha attraversato il percorso mentre sopraggiungeva un camioncino. Ha descritto che sentiva il camioncino passare attraverso di lei, e poi si è sentita salire al cielo, elevata e divertita, in una forma eterea. Questo approccio “venga a voi il pericolo” può funzionare anche quando i pericoli sono rappresentati da personaggi dei sogni. Tuttavia, secondo Tholey, il comportamento di incontro non difensivista ha quasi sempre portato a spiacevoli esperienze di paura e scoraggiamento. Le figure oniriche ostili tenderebbero a crescere in dimensioni e forza relative al sognatore. La ragione di questo potrebbe essere che spesso i personaggi del sogno sono proiezioni di alcuni aspetti della nostra personalità, e cedendo ai loro attacchi, potremmo permettere a questi aspetti di sopraffare quelli migliori dentro di noi. Il capitolo 11 discute questa idea in modo più approfondito e propone un altro metodo per placare le figure oniriche ostile: aprire il cuore ed accettarli come parte di se stessi. Si può arrivare a questo con le parole come con il silenzio, e può dare a tutti un effetto straordinariamente positivo.
Prescrizioni per gli Incubi Il seguente è un elenco di alcuni degli scenario più comuni degli incubi, con i metodi suggeriti per trasformare i vari sogni e raggiungere un risultato positivo. Poniti
l’obiettivo di diventare lucido e superare le tue paure ogni volta che ritrovi in un incubo. Se l’incubo presenta uno dei seguenti scenari, cerca di applicare i suggerimenti. SCENARIO 1: ESSERE PERSEGUITATI Risposta: interrompi la fuga. Girati per affrontare l’inseguitore. Questo potrebbe causare la scomparsa dell’inseguitore o la sua trasformazione in qualcosa di innocuo. Se ciò non accade, prova ad avviare un dialogo conciliante con il personaggio. SCENARIO 2 : ESSERE ATTACCATI Risposta: Non cedere all’attacco e non fuggire. Mostra la tua intenzione di difenderti, poi cerca di coinvolgere l’attaccante in un dialogo conciliante. Alternativamente, riempi il tuo cuore di accoglienza ed amore, e cerca di estendere questi sentimenti verso la figura minacciosa (vedi capitolo 11). SCENARIO 3: CADURA Risposta: Rilassanti e atterra. Le leggende che dicono che morirai nella realtà se toccherai il terreno sono false. In alternativa, puoi trasformare la caduta in un volo. SCENARIO 4: PARALISI Risposta: Quanto ti senti in trappola, bloccato o paralizzato, rilassati. Non lasciare che l’ansia superi la tua razionalità. Dici a te stesso che stai sognando e il sogno presto finirà. Osserva le immagini che appaiono e le cose che accadono al tuo corpo, quindi lasciati andare ad esse. Adotta un atteggiamento di interessa e curiosità su ciò che sta accadendo. SCENARIO 5: ESSERE IMPREPARATI PER UN ESAME O UN DISCORSO Risposta: Prima di tutto, non è necessario che tu segua questo suggerimento. Puoi tranquillamente lasciare l’esame o l’aula… Tuttavia, potresti approfittare della situazione per migliorare la propria autostima, rispondendo creativamente alle domande dell’esame o facendo un discorso spontaneo su qualunque argomento ti si addice. Quando ti svegli, puoi chiedere a te stesso se in realtà dovresti prepararti per una situazione simile. SCENARIO 6: ESSERE NUDI IN UN SOGNO
Risposta: E chi se ne frega? Sei in un sogno! Buon divertimento. Alcuni trovano eroticamente eccitante essere nudi in un sogno lucido. Se lo desideri, puoi fare in modo che tutti gli altri nel sogno diventino nudi. Ricorda, la modestia e la decenza sono convenzioni pubbliche, i sogni sono esperienze private.
Incubi Ricorrenti “Dopo il risveglio da un incubo, vorrei tornare a dormire pensando al punto in cui il sogno ha iniziato ad andare male. Vorrei tornare a quel punto e ri-sognare il sogno, modificarlo, ricreandolo in modo che diventasse un bel sogno.” (J. G, Kirkland, Washington) “Da un amico ho ricevuto il consiglio di trasformare i miei brutti sogni, per cambiarne il corso. In quel periodo stavo avendo frequenti sogni terrificanti. Mi svegliavo urlando aiuto, così da porre fino al mio sogno. E, naturalmente, la paura veniva riportata durante la giornata. Così, prima di andare a dormire, ho cominciato a dire a me stesso che quando qualcosa di negativo accadeva nei miei sogni, dovevo semplicemente stare lì e fronteggiare il pericolo, per vedere come si sarebbe evoluto il sogno. Potei sperimentarlo nel sogno dell’ascensore. Sono rimasto bloccato in un ascensore. Non potevo andare verso il basso o verso l’alto, e non riuscito ad uscire. Infine, ho scalato la cabina, e mentre ero sul tetto dell’ascensore, ho cominciato a salire molto rapidamente, tanto che sarei stato schiacciato contro la parte superiore del vano. Invece di gridare aiuto, sono diventato osservatore e , quando ho capito che ero in un sogno, ho detto al sogno stesso che stavo andando a sedermi sull’ascensore. “Ora, cosa mi farai?”, dissi. L’ascensore si fermò prima di schiacciarmi. Non ho avuto nessun danno, e il sogno non era più fuori controllo. Fino a quel momento il sogno dell’ascensore era ricorrente. Non è più tornato.” (V. W., Lincoln, Nebraska) “Da quando avevo tre anni, due volte al mese, ho avuto incubi su di una marea che con le onde mi stava sommergendo, i dettagli variavano da sogno a sogno, ma le sensazioni erano sempre le stesse: terrore ed impotenza. Fino a quando…. In uno stato di dormiveglia ho deciso di avere un sogno lucido su di un’immersione in una grande onda. L’ho fatto! Con il mio cuore che batteva all’impazzata, ho corso vero il mare in tempesta, cantando che era solo un sogno. Mi gettai a capofitto. Per un attimo ho sentito l’acqua nei polmoni e mi spaventai, ma poi cominciai a godere della sensazione di rimbalzo tra le grandi onde del mare e le correnti.. dopo diversi minuti molto piacevoli, ho nuotato fino a riva. Ho avuto un altro sogno lucido su
come affrontare l’onda, e da allora non ho avuto più quegli incubi sulla marea.” (L. G., San Francisco, California) Quando si parla di un incubo che diventa così doloroso che lo evitiamo, non è sorprendente che esso diventi ricorrente. Tuttavia, anche le immagini più terribili diventano meno spaventose quando le esaminiamo. Saint-Deny getta luce sul meccanismo degli incubi ricorrenti in questo commento sulla sua permanenza nel sogno del gargoyle, citato in precedenza in questo capitolo: “Non conosco l’origine del sogno. Probabilmente una causa patologica mi ha portato la prima volta a questo, ma poi, quando esso si è ripetuto più volte nell’arco di sei settimane, era chiaramente riportato unicamente dalle impressioni che aveva avuto su di me e dalla mia paura istintiva di vederlo di nuovo. Se mi è capitato, durante un sogno, di ritrovarmi in una stanza chiusa, il ricordo di questo terribile sogno subito è tornato alla mente, guardo verso la porta, e il pensiero di quello che temevo di vedere era sufficiente a produrre l’improvvisa apparizione degli stessi terrori, nella stessa forma di prima.” Credo che gli incubi ricorrenti diventano tali a causa del seguente processo: in primo luogo, il sognatore si risveglia da un incubo in uno stato di intensa ansia e paura, naturalmente, lui o lei spera che non accadrà mai più. Il desiderio di evitar a tutti i costi gli eventi dell’incubo gli garantisce che essi saranno ricordati. Più tardi, qualcosa associata al sogno originale, nella vita della veglia della persona, provocherà la persona a risognare di nuovo una situazione simile a quella di partenza dell’incubo originale. Il sognatore riconosce, forse inconsciamente, la somiglianza e si aspetta che accadano le stesse cose. Così, l’attesa fa si che il sogno segui la stessa trama di prima, e più il sogno ricorre, più è probabile che si ripresenti nella stessa forma. Guardando gli incubi ricorrenti in questo modo, si può suggerire un trattamento semplice: il sognatore può immaginare una nuova conclusione per il sogno, per indebolire l’aspettativa, che così ha due possibili risultati, e il sogno se si ripresenterà si risolverà nel finale positivo. Il veterano dello studio sui sogni, Strephon Kaplan-Williams, descrive una tescnica per risognare la fine di un incubo, lui la chiama “rientro nel sogno”. La tecnica può essere praticata con qualsiasi sogno per cui ti senti insoddisfatto del risultato, ma sembra particolarmente adatto per gli incubi ricorrenti, che si bloccano di volta in volta nello stesso insieme di eventi inquietanti. Il rientro nel sogno è praticato nello stato di veglia. La gente comincia selezionando i sogni da rivivere, poi trova dei modi
alternativi di agire nei sogni, influenzando la progressione degli eventi verso esiti più favorevoli o utili. Essi rivivono il sogno fantasticamente, incorporando la nuova azione, e continuando a visualizzare di essere nel sogno finchè non vedranno il risultato del loro comportamento alternativo. Kaplan-Williams offre un esempio del rientro nel sogno dalla propria esperienza. Aveva sognato: “Io sono in questa casa e non c’è niente di spaventoso. Io non voglio fare questo sogno, mi sento solo. Ho abbastanza paura. Mi sveglio.” Lui decise di rientrare nel sogno ed affrontare la paura. In questo caso, si addormentò mentre praticava il processo di rientro, il che ha intensificato la sua esperienza: “Questa volta nel sogno entro nel bagno, dove sembra essere la fonte delle mie paura. Ho così tanta paura che il flusso delle immagini si ferma. Ma sono pronto a tutto pur di entrare nel bagno, quindi vado avanti, penso di prendere il mio machete e attaccare con esso se verrò attaccato. Ma decido di non farlo perché voglio affrontare la mia paura rimanendo nella situazione, non importa quale sia… Sono pronto ad affrontare quello che mi potrebbe sopraffare, e osservarlo, piuttosto che cercare di sconfiggerlo. Quindi entro nel bagno, sembra che ci sia una massiccia figura luminescente. Non mi attacca, ma si trasforma in una figura bassa, con braccia lunghe, testa tondeggiante, un po’ sembra Yoda. Siamo uno di fronte all’altro. Siamo rimasti lì, e non c’è stato nessun attacco. La mia paura andò via quando ho sperimentato che cosa c’era dietro quella porta, e sono tornato lì per molte volte in seguito. Ciò che è stato spaventoso di quello che era lì dietro, era solo la mia paura e la mia incapacità di affrontarla.” Diversi anni fa, ho usato un approccio simile con qualcuno che soffre di incubi ricorrenti. Un uomo mi ha telefonato per chiedermi aiuto. Aveva paura di andare a dormire, perché sentiva che poteva avere di nuovo il “sogno terribile”. Nel suo sogno, mi disse, si trovava in una stanza in cui i muri si avvicinavano, rischiando di schiacciarlo. Tentava disperatamente di aprire la porta, ma rimaneva bloccato. Gli ho chiesto di immaginare di trovarsi di nuovo nel sogno, sapendo che era un sogno. Che altro poteva fare? In un primo momento non era in grado di pensare a qualsiasi altra cosa che sarebbe potuta accadere eventualmente, così ha modellato quello che gli stavo chiedendo di fare. Ho immaginato di essere nello stesso sogno e ho visualizzato le pareti che si chiudevano. Tuttavia, al momento in cui ho trovato la porta chiusa a chiave, mi venne in mente di prendere la chiave che era nella mia
tasca, con la quale aprii la porta e uscì. Gli ho raccontato la mia situazione immaginaria, e gli chiesi di provare di nuovo. Immaginò di nuovo il sogno, questa volta si guardò intorno e notò che non c’era il soffitto, e uscì dall’alto. Gli ho suggerito che se questo sogno dovesse ripresentarsi, avrebbe potuto riconoscerlo come un sogno e ricordare la sua soluzione. Gli ho chiesto di chiamarmi se il sogno è tornato , ma non ha mai fatto. Gli chiesi di chiamarmi se si fosse ripresentato, ma non ricevetti più la sua telefonata. Purtroppo, non possiamo essere sicuri di quello che è successo. Ma credo che avendo trovato il modo per far fronte a quella particolare situazione (del sogno), egli non aveva più bisogno di sognarlo, perché non ne aveva più paura. Come ho già scritto, nei sogni succede ciò che ci aspettiamo che accade, sia ciò che temiamo che ciò che speriamo, sia inconsciamente che consciamente. Credo che l’approccio che ho delineato possa fornire la base per un trattamento efficace degli incubi ricorrenti, in attesa di scoprire altro in fase di sperimentazione clinica. Alcune prove sono apparse nella letteratura della psicoterapia, indicando che il risognare può aiutare le persone a superare gli incubi ricorrenti. Geer e Silverman hanno trattato con successo un paziente che ha sofferto per quindi anni di un incubo ricorrente, con cinque sedute di rilassamento seguiti da sette sessioni di prove in cui riviveva mentalmente l’incubo. La frequenza degli incubi ha iniziato a diminuire dopo la terza sessione di prove, poi il paziente è stato incaricato di dire a se stesso: “E’ solo un sogno.” Dopo la sesta sessione di prova, alcune settimane più tardi, l’incubo scomparve. Marks ha descritto un caso in cui un incubo ricorrente per quattordici anni è completamente scomparso dopo che il paziente ha rivissuto tre volte il sogno durante la veglia, e poi ha scritto tre racconti dell’incubo con finali trionfanti. Bishay ha trattato sette casi di incubi con semplici prove dell’incubo e/o con prove dal finale alterato. In un anno di terapia con cinque pazienti, un secondo studio ha dimostrato una completa guarigione degli incubi nei quattro pazienti che avevano immaginato con successo i finali positivi, e un marcato miglioramento nel paziente che era solo in grado di immaginare un esito neutro. Il ritorno nel sogno si pratica durante la veglia. Tuttavia, una tecnica simile può essere praticato durante l’incubo ricorrente, se il sognatore diventa lucido. Invece di immaginare come il sogno potrebbe rivelarsi se il sognatore avesse fatto un azione diversa, il sognatore lucido può provare le azioni alternative direttamente dentro l’incubo. Il risultato dovrebbe essere più potente, a causa della maggiore realtà
dell’esperienza del sogno. Praticare l’alteramento del corso degli incubi ricorrenti sia nella veglia che nel sogno può essere ancora più efficace. Talvolta, l’esercizio di risogno è sufficiente per risolvere il problema creato dal sognatore, in modo che non si ripeta più. Tuttavia, se il sogno si verifica nuovamente, il sognatore deve essere preparato a diventare lucido e affrontare consapevolmente il problema. L’esercizio seguente incorpora entrambe le tecniche di rientro. ESERCIZIO: RI-SOGNARE INCUBI RICORRENTI 1 . RICORDA E SCRIVI L’INCUBO RICORRENTE Se hai avuto un incubo particolare più di una volta, ricordalo nel modo più dettagliato possibile e scrivilo. Esamina ad uno ad uno i punti in cui potevi influenzare il corso degli eventi facendo qualcosa di diverso. 2 . SCEGLI UN PUNTO DI RIENTRO ED UNA NUOVA AZIONE Scegli una parte specifica del sogno in cui vorresti trovare, ed una specifica nuova azione che vorresti provare per alterare il corso del sogno. Seleziona anche il punto più importante del sogno per rientrare in esso (Se si tratta di un lungo sogno, potresti desiderare di iniziare da una parte che precede immediatamente gli eventi sgradevoli). 3 . RILASSATI COMPLETAMENTE Trova un tempo ed un luogo in cui puoi essere solo e senza interruzioni, per dieciventi minuti. Mettiti in una posizione comoda, chiudi gli occhi e pratica l’esercizio di rilassamento progressivo (capitolo 2). 4 . RI-SOGNA L’INCUBO, E CERCA DI CAMBIARNE L’ESITO Inizia dal punto di ingresso che hai scelto al punto 2, immagina di tornare nel sogno. Visualizza il sogno che si svolge come al solito fino a raggiungere la parte in cui hai scelto di provare il nuovo comportamento o la nuova azione. Vedi te stesso che fai la nuova azione, quindi continua ad immaginare il sogno fino a quando non scopri che la nuova azione ha funzionato per cambiare l’esito. 5 . VALUTA LA VERSIONE RI-SOGNATA. Quando il sogno immaginario è finito, apri gli occhi. Scrivi quello che è successo come se fosse un racconto di un normale sogno. Nota come ti senti riguardo al
nuovo esito del sogno. Se non sei soddisfatto, e ti senti ancora a disagio per il sogno, prova l’esercizio con una nuova azione alternativa. Il raggiungimento della risoluzione dell’incubo con l’immaginazione durante la veglia può essere sufficiente a fermare la ricorrenza dell’incubo. 6 . SE IL SOGNO SI RIPETE, SEGUI IL TUO PIANO D’AZIONE RI-SOGNATO Se il sogno si verifica di nuovo, fai nel sogno quello che hai visualizzato durante la veglia. Ricorda che il sogno non può farti del male, e puoi risolverlo con decisione portando a termine il tuo nuovo comportamento.
Gli Incubi dei Bambini “Ho imparato a controllare gli incubi da cambino, a cinque o sei anni. Ad esempio, un dinosauro mi stava inseguendo, così ho inserito un barattolo di spinaci nella trama, e mangiandoli ho guadagnato la forza di Braccio di Ferro e l’ho sconfitto.” (V. B., Roanoke, Virginia) “Ho avuto questo sogno lucido quando avevo dieci anni. Mi sentivo come una vittima, ero spaventato. Ero su una torre in pietra con mia sorella minore Diane. Una strega ci aveva legato e ci stava per buttare fuori dalla finestra, per farci annegare nell’acqua. Mia sorella piangeva istericamente. Improvvisamente il mio panico si trasforma in leggerezza e stupore. Mi viene da ridere, dico: “Diane, questo è solo un sogno! Lascia che ci butti fuori dalla finestra perché tanto possiamo fare quello che vogliamo!”. La strega ormai fa parte dello sfondo, non è più in controllo. Noi cadiamo ridendo attraverso l’aria. L’acqua calda e amichevole ci spinge amichevolmente verso la rima, dove corriamo, ridacchiando, nell’erba. Per alcuni giorni dopo quel sogno, sentivo come una forza interiore, sentivo che la paura era ormai sparita.” (B. H., Sebastapol, California) “Da bambino ho partecipato e controllato molti dei miei sogni. Il mio primo sogno lucido l’ho avuto quando avevo circa nove o dieci anni. Una notte ho fatto un sogno in cui venivo inseguito da un gigante malvagio. Nel sogno improvvisamente ricordai le cose che dicevano i miei genitori sui mostri. Fu allora che mi resi conto che stavo sognando. Nel sogno smisi di correre, mi voltai, e lasciai che il gigante mi prendesse. L’esito del sogno era positivo, e mi svegliai con un senso di sicurezza. Nel corso dei due anni successivi ho sviluppato più abilità nel sogno lucido, tant’è che prima di
coricarmi ero emozionato, perché avevo scoperto questo nuovo mondo in cui tutto era possibile ed io ero il capo.” (R. M., Toronto, Canada) Molte persone ci hanno riferito di aver scoperto il sogno lucido come un mezzo per affrontare gli incubi dell’infanzia, come nei casi precedenti. I bambini tendono ad avere più incubi degli adulti, ma per fortuna, sembrano avere poca difficoltà a mettere in pratica l’idea di affrontare la loro paura con il sogno lucido. Mary Arnold-Forster, nei suoi studi sui sogni pubblicati nel 1921, ha menzionato di aver aiutato alcuni bambini a superare gli incubi con la lucidità. Posso riferire un esperienza simile per me stesso. Una volta, quando facevo chiacchiere a distanza con mia nipote, le ho chiesto dei suoi sogni. Madeleine, che aveva sette anni, descrisse un incubo spaventoso. Sognò che aveva fatto il bagno, come faceva spesso, nel serbatoio verde dell’acqua. Ma questa volte, era stata minacciata e terrorizzata da uno squalo. Ho capito le sue paure e ho detto: “Si sa che non ci sono davvero gli squali in Colorado.”. Lei rispose: “Certo che no!”. Allora: “Beh, visto che lo sai che non erano davvero squali, perché stavi sognando, quando ne vedi uno, puoi capire che è un sogno. Gli squali dei sogni non possono fare danni, fanno solo un po’ paura. Ma una volta che sai che stai sognando puoi fare quello che vuoi, puoi pure farci amicizia, se vuoi! Perché non ci provi?”. Madeleine sembrava incuriosita. Una settimana dopo mi ha chiamato per dirmi con orgoglio: “Sai che ho fatto? Ho cavalcato la schiena dello squalo!”. Non sappiamo ancora se questo approccio per gli incubi dei bambini produce sempre risultati così impressionanti, ma vale certamente la pena di provarci. Se sei un genitore con dei figli che soffrono di incubi, assicurati che essi sappiano cosa sia un sogno, e poi spiegagli cos’è un sogno lucido. Per ulteriori informazioni sugli incubi dei bambini e come trattarli, puoi leggere l’eccellente libro di Patricia Garfield “I sogni di tuo figlio”. Il sogno lucido può bandire uno dei terrori dell’infanzia, e sembra una ragione sufficiente per tutti i genitori per insegnare il metodo ai loro figli. Inoltre, un importante bonus per l’approccio al sogno lucido agli incubi dei bambini, è che alla loro risoluzione si aggiunge un senso di padronanza e fiducia in sé stessi, come può essere visto dagli esempi precedenti. Pensate al valore di scoprire che la paura non ha il potere di fare in modo che tu lasci stare che le cose vadano da solo, ma essa non ti impedisce di fare in modo che vadano bene.
Capitolo 11 La Cura Del Sogno Totalità e Salute La salute può essere definita come una condizione di risposta adattiva alla sfida della vita. Questa definizione si applica sia in fisiologia che in psicologia. Per far si che le risposte siano adattive esse devono risolvere situazioni difficili in modo da non danneggiare l’integrità o la totalità individuale. L’assunzione di farmaci ti aiuta a dormire, ma impedisce che tu ti addormenti naturalmente, per questo non è molto adattabile. Tuttavia, il maggior esercizio fisico può farti dormire e sognare meglio, e questo aumenta la tua salute generale ed il vigore. Questa è una risposta veramente adattiva per una difficoltà. Le risposte ottimali producono un adattamento creativo che porta la persona ad un livello superiore di “funzionamento” rispetto a prima. In una cornice psicologica, evitare situazioni che ti rendono nervoso può impedire di sentire l’ansia, ma non la cura, e può limitare la tua gioia di vivere. Imparare ad affrontare quelle situazioni invece aumenterà le opzioni a tua disposizione. IN questo senso, essere sano coinvolge di più della semplice assenza di malattia. Se i nostri comportamenti familiari sono insufficienti per far fronte ad una nuova situazione, una risposta veramente sana richiede l’apprendimento di comportamenti nuovi e più adattabili. Imparare nuovi comportamenti fa parte della crescita psicologica, che porta ad un aumento della completezza, un concetto vicino a quest’idea di salute. Non è una caso che le parole “integri”, “sani”, e “santi” derivino dalla stessa radice.
Auto-Integrazione: Accettare l’Ombra Lo psicologo Ernest Rossi ha suggerito che una funzione importante del sogno è l’integrazione: la sintesi di separate strutture psicologiche in una personalità più completa. Gli essere umani sono complessi sistemi biopsicosociali pluristratificati. La nostre psiche ha molti aspetti diversi: queste diverse parti possono essere o non essere in armonia. Quando una parte della personalità è in conflitto con un’altra parte, o ne nega l’esistenza, possono verificarsi infelicità o comportamenti antisociali. Il raggiungimento dell’interezza richiede la conciliazione di tutti gli aspetti della personalità. L’integrazione, tuttavia, non deve essere solo una questione di riparamento dei malfunzionamenti tra le diverse parti della personalità. Può anche essere un
naturale processo di sviluppo. La teoria psicoterapeutica, basata una volta sull’idea che l’obiettivo della terapia era di aiutare le persone a superare lo sviluppo di difetti, o di nevrosi, è stata ampliata all’idea che anche le persone sane possono integrare disparate parti della loro personalità per arricchire la loro esperienza di vita e crescere. Secondo Rossi, l’integrazione è il mezzo attraverso cui avviene la crescita della personalità: “Nei sogni assistiamo a qualcosa di più che semplici desideri: sperimentiamo drammi che riflettono il nostro stato psicologico ed in esso è in atto il processo di cambiamento. I sogni sono un laboratorio per la sperimentazione della nostra vita psichica […] Questo approccio, costruttivo e sintetico, può essere chiaramente indicato nei sogni: sognare è un processo endogeno di crescita psicologica, di cambiamento e di trasformazione.” La lucidità può notevolmente facilitare questo processo. I sognatori lucidi possono deliberatamente identificarsi ed accettare, e quindi simbolicamente integrare, le varie parti della loro personalità che avevano in precedenza respinto, o rinnegato. Le pietre, una volta scartate dal costruttore dell’io, possono poi formare delle nuova fondamenta della totalità. Allo stesso modo, il poeta Rainer Maria Rilke ha consigliato: “Se solo noi organizzassimo la nostra vita secondo quel principio che ci consiglia che dobbiamo sempre tenere a ciò che è difficile, allora ciò che oggi ci sembra più strano, diventerebbe ciò di cui abbiamo più fiducia. Come dovremmo essere in grado di dimenticare quegli antichi miti che sono all’inizio della storia di ogni popolo, i miti sui draghi che all’ultimo momento si trasformano in principesse, forse tutti i draghi delle nostre vite sono principesse che stanno solo aspettando di vederci per una volta belli e coraggiosi. Forse tutto ciò che è terribile, nel suo profondo è qualcosa di indifesa che vuole essere aiutato da noi.” Carl Jung ha osservato che le caratteristiche rinnegate della personalità sono spesso proiettate sugli altri e simbolizzate nei sogni, prendendo la forma di mostri, draghi, demoni, e così via. Jung ha chiamato queste figure “Le Ombre”. “La presenza di figure d’ombra nei sogni indica che il proprio modello di sé è incompleto. Quando l’ego intenzionalmente accetta l’ombra, si muove verso la completezza e il sano funzionamento psicologico.”. L’importanza di essere disposti ad assumersi la responsabilità per gli elementi di ombra nei propri sogni è illustrata dalle difficoltà che affliggevano la vita del sognatore Frederilc Van Eeden, pionere del sogno lucido:
“In un perfetto esempio di sogno lucido, io galleggio attraverso paesaggi immensamente ampi, con un cielo azzurro chiaro e soleggiato, e un sentimento di profonda felicità e gratitudini, che mi ha spinto ad esprimere parole eloquenti di riconoscenza e pietà.” Van Eeden ha rilevato che questi sogni lucidi sono stati purtroppo molto spesso seguiti da quello che lui chiama “Sogni demoniaci”, in cui egli era solitamente deriso, molestato ed attaccato da demoni cornuti ai quali ha attribuito un esistenza indipendente, come “esseri intelligenti di un ordine morale molto basso”. Jung avrebbe probabilmente considerato i sogni demoniaci di Van Eeden come un esempio di compensazione, un tentativo per correggere lo squilibrio mentale prodotto da un senso nel suo ego di auto-giustificazione e pietà. Da Nietzche: “Se un albero cresce fino al cielo, le sue radici raggiungono l’inferno.”. In ogni caso, Van Eeden non riusciva a credere che era lui il responsabile di tutti gli orrori che sognava. Visto che non è mai riuscito a capirlo, non fu mai in grado di liberarsi dai suoi “sogni demoniaci”. Piuttosto che negare la responsabilità per i propri demoni, avrebbe dovuto accettarli come una parte di se stesso. Quindi, come facciamo ad accettare “le ombre” nei sogni? Ci sono molti approcci, che coinvolgono l’entrare in un rapporto più armonico con gli aspetti più oscuri di te stesso. Un approccio già introdotto nel capitolo 10 è quello di impegnarsi in amichevoli dialoghi con le figure d’ombra. Questo farà differenza per la maggior parte delle persone che si incontrano nei sogni (o nella vita della veglia) e potrebbe avere effetti sorprendenti quando si prova a minacciare le figure. Non uccidere i tuoi draghi nei sogni, fai amicizia con loro. L’approccio di Paul Tholey al dialogo è illustrato in un caso riportato da Scott Sparrow. Sparrow spiega che il seguente sogno di una giovane donna era uno di una lunga serie di incubi in cui lei continuamente fuggiva da un uomo un po’ mentalmente squilibrato ed aggressivo. Questo sogno è stato il primo in cui è diventata lucida, e come si potrebbe sospettare, è stato uno degli ultimi sogni di questa serie: “Sono in una zona di una città, povera ed oscura. Un giovane uomo mi insegue in un vicolo. Sto correndo per quello che nel sogno sembra un lungo periodo di tempo. Poi mi rendo conto che sto sognando e che gran parte della mia vita onirica è spesso trascorso fuggendo da inseguitori maschi. Mi giro e gli dico: “C’è qualcosa che posso fare per aiutarti?”, lui diventa molto dolce e aperto per me e risponde: “Si. Il mio
amico ed io abbiamo bisogno di aiuto.”. Vado alla casa che condividono e parlo con loro sul problema, sentendo compassione per entrambi.” Ricordate che il male, come la bellezza, può essere nell’occhio di chi guarda. Come il comandante afghano Sufi Hakim Sanai osservò 800 anni fa: “Se si vuole lo specchio per riflettere il viso, si deve tenerlo dritto e tenerlo lucido, anche se c’è il sole, se visto nella nebbia appare solo come il vetro, e le creature come gli angeli sembrano avere le facce del diavolo.” Nella misura in cui il tuo pensiero è distorto dalla paura, avidità, rabbia, orgoglio, pregiudizio, ed ipotesi difettose, non si può dire ciò che davvero riflette nella vostra coscienza. Se la tua mente assomiglia ad uno specchio deformante, non stupirti se nel tuo sogno un angelo sembra un demone. Pertanto, faresti bene ad assumere una posizione migliore. Quando incontri un mostro nel tuo sogno lucido, salutalo sinceramente come un amico perduto da tempo, ed esso è ciò che sarà. Uno dei cartoni animati Far Side di Gary Larsen illustra l’approccio corretto: due vecchie signori dietro la loro porta di casa chiusa a chiave, stanno birciando fuori dalla finestra un “mostro” n piedi sulla loro porta. La più saggia tra le due dice: “Calmati Edna, si è un gigante orribile… ma potrebbe essere un gigante orribile che ha bisogno d’aiuto.”. Non c’è bisogno di parlare come le vostre ombre per fare pace con loro. Se puoi trovare uno spazio nel tuo cuore per amare veramente i tuoi nemici dei sogni, essi diventano i tuoi amici. Abbracciare l’ombra con amorevole accettazione integra simbolicamente la sua accettazione nel tuo modello di sé, come illustrato da uno dei miei sogni: “Ero nel bel mezzo di una rissa in classe. Una folla violenta di trenta o quaranta persone stava prendendo foga, lanciando sedie e persone dalle finestre, e lasciando volare grida casuali, grida di guerra, e insulti, insomma, il genere di cose che è probabile che accada nelle scuole medie quando l’insegnante è fuori dalla classe per un momento. Il leader, un enorme barbaro ripugnante con una faccia piena di tagli, mi aveva bloccato in una morsa ferrea e lottavo disperatamente per scapparne. Poi, mi sono reso conto che stavo sognando, e in un lampo, mi ricordai delle lezioni delle esperienze passate. Ho smesso di lottare, perché sapevo che il conflitto era con me stesso. Ho pensato che il barbaro era la personificazione di una cosa su cui ero alla prese con la mia auto. O forse rappresentava qualcuno, o qualche qualità in un altro,
che non mi piaceva. In ogni caso, questo barbaro era una figura d’ombra! L’esperienza mi dimostrò che nel mondo dei sogni specialmente, il modo migliore per porre fine all’odio ed al conflitto era quello di amare i propri nemici come se stessi. Quello che dovevo fare era accettare completamente con le braccia aperte l’ombra che prima stavo tentando di rinnegare. Così ho provato ad amare l’ombra (il barbaro) che era di fronte a me. In un primo momento ho fallito, sentendo solo repulsione e disgusto. La mia reazione istintiva era che lui era semplicemente troppo brutto. Superato lo shock iniziale dell’immagine, ho cercato l’amore nel mio cuore. L’ho trovato, e ho guardato il barbaro negli occhi, confidando nella mia intenzione di trovare le cose giuste da dire. Scorrevano da me belle parole di accettazione, e la mia ombra si fuse dentro di me. La rissa era scomparsa senza lasciare tracce, e il sogno svanì, mi svegliai, sentendo una calma meravigliosa.”.
Cercare le Opportunità per la Crescita “Sono diventato lucido quando ho capito l’assurdità di ciò che stava accadendo: stavo per iniziare una gara di nuoto, mentre nuoto attraverso il pavimento tappezzato di uno spogliatoio. Sono felice di essere lucido, e stavo per volare fuori dalla stanza per avere questa bella esperienza. Ma poi ho riflettuto sul mio obiettivo di affrontare e risolvere i problemi nei sogni. Guardando la camera, mi sono chiesto se non c’era qualche problema lì intorno. I miei occhi si posarono su di una donna contro cui sentivo una grande avversione nella vita della veglia. Ho riconosciuto che tale antipatia era ingiustificata, e probabilmente derivava dalla mia volontà di rinnegare qualche mio aspetto rappresentato da lei. Così, mi avvicinai, le presi le mani, e la guardai negli occhi. L’ho guardato con grande tenerezza dentro di me, che proiettavo verso di lei. Il suo aspetto si trasformò in quello di una ragazza giovane e timida. Sentivo compassione per lei. A questo punto mi svegliai e mi resi conto del perché mi infastidiva quella donna, proprio per questo suo atteggiamento, e che lo stesso tipo di paura che motivava il suo comportamento, faceva parte di me.” (C. L, Palo Alto, California) “Io nella vita reale ho una grande paura di nuotare, e nel sogno lucido volevo provare a farlo. Nel sogno ero nel cortile e immediatamente mi resi conto che stavo sognando. Decisi che sarebbe stato divertente nuotare. Immediatamente è comparsa tanta acqua intorno a me. Nuotai per diverse centinaia di metri e facevo molti adattamenti al mio stile di nuoto, ad un certo punto comincio a stare in piedi sull’acqua, e inizio ad avere paura. Poi ricordo a me stesso che in un sogno non c’è
motivo di avere paura. Mi sono sentito subito a mio agio e ho cominciato a camminare di nuovo intorno alla casa, ad un certo punto mi rendo conto che l’acqua scomparve.” (L. B., Willow Street, Pennsylvania) “Sono al liceo, in una sala. Non so perché sono lì, ma penso che dovrei andare al piano del seminterrato, per trovare la palestra. Salgo in ascensore, ma la porta dietro di me si chiude sbattendo. Poi i pulsanti non funzionano. Noto che c’è un pulsante per un piano più basso ed uno per il seminterrato. Ho paura del livello più basso e riesco a fare in modo che l’ascensore si fermi nel seminterrato. Lì trovo la piscina, ma in una grande stanza buia. Poi, in qualche modo, capisco di stare sognando. Rifletto su cosa devo fare, poi ripenso all’articolo di Tholey, e capisco che avrei dovuto cercare il punto più scuro e più basso. Sono abbastanza impaurito, ma mi rendo conto che mi piace l’idea di auto-integrazione. Così, decido di andare al piano inferiore. Vado alle scale, mi siedo, e guardo giù. E’ buio e spaventoso. Mi chiedo quello che ho paura di trovare, poi scendo le scale, sbirciando nervosamente. Non c’è niente di vivente, sembrano delle camere di laboratorio. Volo lungo i corridoio facendo suoni che nella sala riecheggiano in maniera inquietante. Penso che sto provando come sarebbe vivere come un fantasma. Vedo due specchi nella parte superiore degli armadietti, e volo fino a lì fino a vedere il mio corpo nudo, e mi concentro sullo sviluppo di un aspetto positivo di me stesso. Sono interrotto da una donna dai capelli scuri con una pistola, che punta alla mia schiena. Lei sta indicando il mio cavallo, e io penso che questo sia divertente, mentre lei pensa che io dovrei avere paura. Io dico cose come: “Facciamolo baby!”. Momentaneamente, ho paura della sensazione che si sarebbe sviluppata se lei avrebbe sparato. Ma poi lei mi baciò. E’ ancora arrabbiata, ma mi bacia di nuovo, fino a quando penso che l’ho convinta a farlo con me. Poi mi dice, “Vai a dormire”. Chiudo gli occhi, e mi sveglio.” (A. L., Redwood City, California). “Ho avuto questo sogno quando ero in terza elementare… Sull’altro lato della strada, al posto di vedere la solita fila di case, vedo grandi e bellissimi fiori di tutti i tipi, come in una scena di Alice nel Paese della Meraviglie. Sono fiori davvero belli e voglio solamente stare lì ad ammirarli, fino a quando non mi rendo conto che sto sognando. E’ il mio sogno, quindi posso controllarlo, qualunque cosa accada, e niente può farmi del male! Tutto ciò che voglio che accada accadrà. Così guardo questi bellissimi fuori e decido di provare le mie abilità. Penso: “Tutti voi fiori, pensate di essere così grandi e belle? Posso trasformarvi in orribili piante mangiauomini!”. C’è un attimo di pausa, poi improvvisamente i fiori si sono effettivamente
trasformati in orribili piante mangi-uomini. Mi trovo di fronte ad una giungla grottesca, bavoso, con creature terrificante, che digrignavano i denti verso di me. Sono rimasto sorpreso di quello che ero riuscito a fare, ed avevo anche un po’ di paura. Poi mi ricordai che ero nel mio sogno, e niente poteva farmi del male, neanche queste orribili piante. Decido di andare avanti, ancora con un po’ di apprensione, e cammino vicino alla fauci delle piante carnivore. Appena mi muovo, sparisce tutto, e mi sveglio. Da allora sono sempre stato in grado di controllare i miei sogni, se diventano troppo intensi o spaventosi.” (B. G., Marin, California) “Se non hai nessun fastidio, compra una capra”, consiglia un proverbio orientale. Al di là dell’ovvio ammonimento che le capre sono fastidiose, questo aforisma detiene un significato più profondo. Noi cresciamo in saggezza ed in forza interiore quando impariamo a far fronte alle difficoltà. Esperienze vigorose e stimolanti ci aiutano a capire chi siamo veramente e ciò che ha reale importanza per noi. Finchè ci accontentiamo e non affrontiamo mai eventuali conflitti o dilemmi, non abbiamo bisogno di pensare. Il grande maestro sufi Jalaludin Rumi scrisse: “La verità esaltata ci impone / il caldo e il freddo, la timore ed il dolore, / il terrore e la debolezza della ricchezza e del corpo / Insieme, così che la moneta del nostro intimo / diventi evidenti.” Questo può essere difficile da credere, ma le nostre peggiori esperienze possono essere i nostri migliori amici. Come Rilke suggerisce nel brano citato in precedenza, se teniamo al difficile, e non fuggiamo dai nostri guai, tutto il mondo può diventare nostro alleato. Quindi, pensa che nei tuoi sogni lucidi è possibile beneficiare della ricerca della difficoltà, per superarle ed affrontarle. Almeno, quando sei di fronte ad un terrore da cui non è possibile fuggire, un inseguitore o un mostro, per esempio, dovresti stare nel sogno e risolvere il conflitto utilizzando i metodi proposti in questo libro. Come passo successivo, se appare qualcosa nel mondo dei sogni che provoca disagio, puoi considerare la sua presenza come un’opportunità per indagare il problema che rappresenta e vedere se è possibile risolverlo o accettarlo, se è qualcosa che si respinge. Coloro che sono molto avventurosi, o sono desiderosi sul serio di trovare la loro integrità personale, possono deliberatamente “cercare guai” nei loro sogni lucidi. Questo significa cercare le cose spaventose o di cattivo gusto nel mondo dei sogni. Lo psicologo Paul Tholey ha raccomandato questa ide a dei soggetti in uno studio sull’uso dei sogni lucidi per promuovere l’auto guarigione. Egli cita lo psicologo
tedesco Kuentel, affermando che “il vero metodo per la guarigione” è quello di cercare “i cani che abbiamo nell’inconscio” e riconcicliarsi con loro. L’equilibrio emotivo, secondo Kuenkel, può essere ottenuto solamente attraverso questo processo. Tholey ha dato ai suoi soggetti diversi suggerimenti su come trovare “i cani che abbaiono” nascosti nella psiche nei sogni. Questi erano più nelle zone di oscurità che in quelle di luce, e più nei luoghi solitari che in quelli frequentanti, e nel presente più che nel passato. Questo ha senso se si considera che generalmente tendiamo ad associare i luoghi bui con la paura ed il male, e nell’infanzia viviamo più terrori che nell’età adulta. I partecipanti allo studio di auto-guarigione di Tholey hanno chiaramente beneficiato nel venire a patti con le figure e le situazioni minacciose nei sogni lucidi. Il sessantasei percento dei soggetti ha risolto qualche problema o conflitto che aveva nella vita reale, attraverso i sogni lucidi. Il programma inoltre ha generalmente migliorato la qualità delle loro vite reali. Molti sono diventati meno ansiosi e più emotivamente equilibrati, più creativi e più aperti mentalmente. Tuttavia, di tanto in tanto sono apparsi aumenti di ansia o di scoraggiamento, se il partecipante ha dimenticato qualche passaggio o è fuggito da una figura minacciosa. Tholey ha analizzato le sue scoperte, ed ha concluso che di fronte a situazioni di paura dei sogni, rispondere in modo flessibile aumenta la fiducia in sé stessi. I soggetti di Tholey divennero, usando i suoi termini, più “adeguati” dentro di sé e per quanto riguarda il mondo, grazie al loro apprendimento a far fronte a circostanza difficili nei sogni. L’esercizio seguente è quello di guidare i tuoi comportamenti e i tuoi sforzi per riconciliare con le tue personali ansie e difficoltà. Se vuoi provare questo esercizi, è importante impostare saldamente la tua intenzione di farlo durante la veglia. Altrimenti, è possibile che nell’emotività del sogno, ti mancherà la forza di volontà necessaria per affrontare la paura. ESERCIZIO: CERCARE LE OPPORTUNITA’ PER L’INTEGRAZIONE 1. IMPONI LA TUA INTENZIONE Mentre sei sveglio, imponiti che la prossima volta che avrai un sogno lucido cercherai deliberatamente un problema: qualcosa di spaventoso, che ti disgusta o che ti disturba. Afferma che vuoi affrontare le difficoltà coraggiosamente, fino a quando non ne avrai più paura o non le accetterai. Incapsula la tua intenzione in una
frase secca, come “stasera affronterò apertamente una paura nel mio sogno”. Ripeti la frase a te stesso fino a quando la tua intenzione non è molto forte. 2. INDUCI UN SOGNO LUCIDO Usando la tua tecnica preferita (vedi i capitolo 3 e 4 ), induci un sogno lucido. 3. CERCA PROBLEMI NE SOGNO Ripeti la tua frase intenzionale fino a quando non ti rendi conto che stai sognando. Guardati intorno e cerca qualcosa che rappresenti un problema. C’è qualcosa o un personaggio che vuoi evitare? In caso contrario, cerca un luogo dove potresti incontrare una difficoltà. Per esempio, vai in una cantina, in una grotta, o in una foresta oscura, o trova un posto spaventoso della tua infanzia. 4. AFFRONTA LE DIFFICOLTA’ Affronta deliberatamente il problema che hai trovato. Sii aperto e chiediti perché ti da fastidio. Se si tratta di un personaggio, cerca di coinvolgerlo in un dialogo (vedi capitolo precedente). Prova a conciliare con il personaggio, o ad accettare la cosa spaventosa o di cattivo gusto. Dici a te stesso che la puoi gestire. Non andartene da esso fino a quando non ti senti bene anche in sua presenza. Può essere utile parlare con se stessi, perché aiuta a focalizzare la propria volontà. Ad esempio, puoi dirti “Questo posso affrontarlo, non mi può fare del male. Mi chiedo se mi è utile, o se ne posso fare a meno.” 5. PREMIATI CON UN PIACERE Dopo aver risolto il problema, o quando esso scompare, premiati con un qualunque piacere che ti piace indulgere nel sogno lucido. In questo modo, ti ricompenserai per il coraggio dimostrato nell’affrontare le difficoltà, rendendo più probabile che vorrai farlo di nuovo. Se ti svegli prima di raggiungere questa fase, ricompensati durante la veglia facendo qualcosa che ti piace particolarmente.
Lasciarsi Andare: Concludere Situazioni Irrisolte “Quando mia nonna è morta anni fa, sono stata terribilmente infelice per molti mesi. Lei era stata la mia mentore e mi aveva dato l’ispirazione artistica. Ero stata molto vicino a lei, ma subito dopo la morte pensai che non era stato abbastanza. Nulla sembrava aiutarmi a sentirmi bene con me stessa, quando mio marito mi ha
ricordato la mia capacità di avere sogni lucidi. Avevo già sognato mia nonna qualche volta e mi ha suggerito che vederla sarebbe potuto essere uno spunto per la lucidità. Ho deciso di fare così, e ho deciso che una volta raggiunto un sogno lucido le ho chiesto dove era e come stava, e le ho detto ancora una volta quanto le volevo bene, e quanto lei mi aveva dato. La volta successiva che l’ho sognata, ero troppo triste, e non ricordavo la mia intenzione di riconoscere che stavo sognando, quindi non ho potuto svolgere ciò che mi ero prefissata. Qualche sera dopo l’ho sognata di nuovo. Mi ero preparata in anticipo dicendomi: “Se sogno mia nonna, mi ricordo che sono in un sogno.”. Questa volta, sono diventata lucida. Sapevo chiaramente che era un sogno, anche se era così vivida e reale, sembrava viva. Quando le ho chiesto come stava, mi ha risposto con disperazione: “Oh cara, non lo so… Sembra che non sappiano dove mi trovo…”. Questo sogno mi ha fatto sentire entusiasta del fatto che avevo preso contatto con lei, e allo stesso temo sconvolta dal suo disturbo. Naturalmente, la mia mente ha formato molte domande: lei è davvero “da qualche parte”? O questa è solo la mia immaginazione? Io ero sicura di quello che pensavo, ed ero ansiosa a parlare con lei. Due settimane dopo che l’ho sognata di nuovo, mi accorsi subito che stavo sognando, le ho chiesto nuovamente come stava e dove si trovava. Ha detto: “Io non mi sento così instabile, Laurie”, e disse qualcos’altro che non riuscii a capire, in merito al suo essere da qualche parte felicemente. Le diedi un lungo abbraccio e le dissi, cercando di non piangere troppo, quanto l’ho voluta bene e quanto mi aveva ispirato, e che lei sarebbe sempre stata con me. Nel sogno, sembrava esattamente come quando era viva, con il suo volto nobile e bella, e mi svegliai rassicurata. Forse ho veramente contattato il suo spirito, forse ho semplicemente parlato con il mio io interiore. Non lo so, ma mi è sufficiente sapere che dopo questi due sogni, mi sentivo in contatto con una parte di mia nonna e le avevo detto quello che volevo dirle. Sono stato in grado, grazie a questi sogni, di fare in modo che la tristezza scivolasse via da me.” (L. C., Portola Valley, California) “Quando avevo trent’anni mi lasciai con il mio fidanzato, con cui sono stata per quasi nove anni. E’ stato molto difficile per me, soprattutto quando lui si sposò solamente un anno dopo. Attraverso una serie di sogni non lucidi ho iniziato ad accettare la situazione che si era sposato con qualcun’altra, ho incontrato la moglie, i suoceri, e li ho visti insieme nelle loro esperienze. Uno degli ultimi sogni su di loro era un sogno lucido. Ho sognato che ho incontrato K. e sua moglie, solo che questa volta lui mi ha invitato a casa sua per cena, con i genitori e la sorella. Mi ricordo che K. e sua moglie andavano abbastanza d’accordo, e sembrava che invece io e lui non
lo fossimo. Mi attraversò una grande malinconia, ma in generale ho sentito che era tutto apposto. Erano entrambi molto gentili con me. Come ho lasciato la casa alla fine della serata, mi è venuta voglia di ringraziarli ancora per la splendida serata. Mi venne in mente di aspettare e chiamare più tardi al telefono, ma poi ho capito che non sarei stato in grado di raggiungerli dopo perché mi sarei svegliata, e questi erano personaggi del sogno. Ho deciso di scrivergli una nota e lasciargliela fuori casa. Solo che lui mi vide, e gli ho spiegato che avrei voluto ringraziargli ancora una volta, soprattutto sua moglie, che era stata tanto gentile con me. Gli ho spiegato che in realtà erano personaggi del mio sogno, ma a me sembravano così reali. Speravo che una parte di me avrebbe davvero incontrato una parte di loro, anche se mi resi conto che loro non avrebbero mai potuto ricordarsi dell’incontro nel mondo della veglia. Si sorrisero e dissero che avevano capito e sentivano che una parte di loro aveva davvero interagito con me. Mi svegliai poco dopo e mi sentivo molto felice e rassicurata, in quanto la nostra separazione lo ha reso alla fine felice.” (B. O., Arlington, Massachussets) “Recentemente, ho avuto un sogno meravigliosamente confortante in cui mio padre, che è morto solo un anno fa, è venuto da me la mattina presto per dirmi che era quasi ora di alzarsi, proprio come facevo quando ero un bambino. Non ha mai parlato con me nel sogno, ma abbiamo comunicato. Entrò in camera mia per dirmi di alzarmi presto, poi andò da una stanza all’altra in casa mia. Mi ha fatto capire che andava tutto bene, c’erano alcune cose che andavano fatte, ma pensava a tutto lui. Egli mi ha anche trasmesso il pensiero che nonostante non era con me fisicamente, la sua presenza sarebbe sempre stata con me. Poi si avvicinò e si sedette sul lato del letto, tenendomi la mano. Continuavo a dirgli “grazie” e mi sono svegliato sentendo che era con me. Sapevo che stavo sognando mentre sognavo, ma questo non ha interferito in nessun modo con il mio sogno.” (J. A., Knoxville, Tennessee) “Mio padre è morto di cancro questa estate, e ho avuto una lunga serie di sogni in cui ero consapevole che stavo sognando, da cui non volevo svegliarmi perché stavo parlando con mio padre, dicendogli ancora una volta che gli volevo bene, ma lui insisteva che mi dovevo svegliare, e che a lui andava bene perché doveva andare via per il suo lungo viaggio. In un viaggio l’ho finalmente visto alla stazione e sono stato sollevato dal fatto che era riuscito a prendere il treno: aveva ritardato così a lungo nel dire addio che aveva quasi perso i collegamenti per fare il suo meraviglioso viaggio. Tale sogno fu l’ultimo della serie.” (C. M., Framingham, Massachusetts)
“Quando avevo ventitrè anni, la mia famiglia si trasferì dalla Florida a Washington, lasciando alcuni parenti, tra cui un mio nonno che era molto malato. Ci eravamo trasferiti nella nostra nuova casa da solamente una settimana quando morì. Mi sentivo molto vicino a lui da quando avevo sei anni. Siamo tornati subito a casa, e stavo molto male per quello che era successo. Siamo tornati alla casa nuova solo dopo due settimane. Circa un mese dopo, ho avuto un sogno fantastico. Ho sognato che stavo alloggiando in Florida, e mio nonno era venuto ad abitare da noi quando stava morendo. Ne abbiamo preso cura come se fosse solo addormentato. A questo punto capii che era solo un sogno e mi svegliai per scoprire che stavo piangendo. Il mio cuscino era bagnato. Tuttavia, volevo che continuasse, e quando mi sono riaddormentato, mi sono trovato nella sua stanza, consapevole che stavo continuando il sogno. Con molta calma, mio nonno cominciò a dire che mi voleva bene, che stava bene e che potevo lasciarlo per vivere la mia vita con la mia famiglia, poi tornò al suo stato di “riposo”. Quando mi svegliai, mi resi conto che avevo accettato la sua more.” (L. L., Yacolt, Washington) Cercare di risolvere le difficoltà nei sogni lucidi può aiutarti a raggiungere un maggiore equilibrio emozionale e a far fronte alle difficoltà della vita. I sogni possono aiutarti a risolvere i problemi che non sei consapevole di avere, ma che comunque hai, e che stanno solo limitando la tua felicità. Il sogno lucido può anche essere usato intenzionalmente per risolvere difficoltà specifiche di cui le persone sono consapevoli. Le relazioni personali possono essere fonte di alcuni dei problemi più difficili delle persone, e in molti casi, non possiamo risolvere le difficoltà direttamente con le persone interessate. Tali problemi rientrano nella categoria del disadattamento interno, dal momento che non possono essere risolte modificando le proprie interazioni con il mondo; come dimostrato dagli esempi di cui sopra, il sogno lucido può aiutare le persone a porre fine alle proprie situazioni emotive irrisolte, con amici intimi e familiari. Quando una relazione importante finisce, le persone spesso scoprono che si sono lasciate con problemi irrisolti che causano ansia e tensione anche nelle relazioni successive. Nella vita della veglia, è impossibile dire quelle cose che non hai mai detto a tuo padre prima della sua morte. E, nella vita reale, è spesso impossibile rintracciare un ex compagno e parlare con lui delle questioni irrisolte. Nei sogni lucidi, tuttavia, puoi ottenere una soluzione. Naturalmente, il partner è assente, in realtà non c’è, ma la rappresentazione della persona scomparsa è presente nella tua mente. Questo è sufficiente, dal momento che devi risolvere un tuo conflitto
interiore. I sogni non resuscitano i morti, ma come gli esempi testimoniano, gli incontri con i morti svolti nei sogni lucidi sembrano abbastanza reali da farti sentire davvero vicino alla persona scomparsa, che vive nei nostri cuori. Come ci ricorda l’epitaffio di Jalaladin Rumi: “Quando siamo morti, non dobbiamo cercare il nostro sepolcro nella terra, ma trovarlo nel cuore degli uomini.” Tholey ha studiato l’uso del sogno lucido come un mezzo per raggiungere la risoluzione delle situazioni interminate. Egli conclude che è possibile ottenere una risoluzione interna impegnandosi in un dialogo conciliante con le persone importanti della nostra vita, durante i sogni lucidi.
Consapevolezza e Flessibilità Mentale “Stavo scivolando lungo una strada di campagna coperta di neve sulla mia pancia, ma senza una slitta. Da entrambi i lati della strada si vedeva una fitta foresta e rocce enormi. La strada era molto collinosa e sinuosa e stavo andando ad una buona velocità, mentre temevo di scivolare da un momento all’altro in un albero o in una roccia. Mentre scivolavo mi sono detto: “Questo è un sogno, quindi non posso farmi male anche se sbatto, quindi perché non dovrei andare più veloce?” e ho iniziato ad andare ad una velocità pazzesca su questa strada pericolosa. In realtà controllavo l’intero sogno, sapendo che era un sogno e che non c’era nessun pericolo, e non mi è successo niente!” (K. H., Chicopee, Massachussetts) La lucidità migliora notevolmente la flessibilità mentale, rendendo più facile padroneggiare qualunque sfida che il mondo dei sogni ti regali. Puoi vivere come ci si sente ad essere flessibile, fidandoti della tua capacità di trovare soluzioni creativi a problemi imprevisti, e questo può diventare una risorsa nella tua vita di veglia. La flessibilità può aiutarti a scegliere le migliori azioni per ottenere ciò che vuoi e vivere in armonia con il resto del mondo. Infatti, rispondere creativamente a volte può essere l’unica forma di intervento possibile. Non si può sempre ottenere dalle altre persone che esse agiscano come voi volete. Ma si può sempre controllare creativamente la situazione, cambiando il tuo comportamento, creare più punti di vista, ottimizzare la tua prospettiva. Lo psicologo di Harvard Ellen Langer ha studiato due modi contrastanti di funzione mentale: la consapevolezza e l’inconsapevolezza.
La consapevolezza è uno stato di coscienza attenta in cui le informazioni ambientali sono consapevolmente controllate e manipolate mentre le persone sono impegnate nel processo di costruzione di nuove categorie e di nuove distinzioni. L’inconsapevolezza, al contrario, è uno stato di coscienza ridotta, in cui il processo di recezione delle informazioni delle persone e degli ambienti è sviluppato in modo automatico, e si basano su categorie e distinzioni abituali, senza riferimento a possibili nuovi aspetti delle informazioni, con un comportamento seguente che è governato da regole rigide. Secondo la ricerca di Langer, gran parte del comportamento che pensiamo di eseguire consapevolmente è invece eseguito piuttosto stupidamente […] Se non c’è un copione da seguire o la risposta non è facile da dare, le persone possono elaborare solo una minima quantità di informazioni per riuscire a risolvere le situazioni della loro giornata.”. Per esempio, in uno studio, delle persone che dovevano usare una macchina Xerox, hanno chiesto in diversi modi se potevano usarla prima delle persone che erano in fila prima di loro. Metteremo a confronto solo le due condizioni più interessanti. Le due richieste fatte erano: (A) “Mi scusi, ho cinque pagine. Posso usare la macchina Xerox?” o (B) “Mi scusi, ho cinque pagine. Posso usare la macchina Xerox per fare delle fotocopie?”. Il sessanta percento delle persone ha acconsentito alla richiesta A, e ben il 93 percento ha acconsentito alla richiesta B. Nella richiesta B, le persone sentivano che c’era un motivo per cui dovevano cedere il loro posto in fila. Anche se la “ragione” non aveva molti contenuti, hanno risposto senza pensare. Il nostro funzionamento mentale nei sogni ordinari è frequentemente inconsapevole, anche per questo possiamo non notare o interpretare correttamente le anomalie più assurde. Il funzionamento mentale durante i sogni lucidi è, al contrario, caratterizzato da consapevolezza. Le persone hanno aspettative generalizzate circa il modo in cui essi possono influenzare il mondo. Esse individuano il controllo della loro esperienza o all’interno (controllo interno) di sé, o all’esterno (controllo esterno) di sé. Quelle che credono al controllo interno, credono che il loro comportamento abbia un impatto sostanziale sugli eventi. Sono flessibili nel loro approccio con il mondo, perché credono che possono influenzare il corso della loro vita, modificando il proprio comportamento. Le persone che credono al controllo esterno non credono che il loro comportamento possa avere molta influenza sul corso degli eventi e pensano che la maggior parte di ciò che accade nella loro vita sia il risultato della fortuna, del caso o del destino, o di
altre influenze esterne o poteri al di là del loro controllo personale. Se la pensi anche tu in questo modo, ti prego di riflettere su quanto segue: “Due uomini guardano fuori dalle sbarre della loro prigione: uno ha vito il fango, l’altro le stesse.” Se praticato correttamente, il sogno lucido può migliorare la tua capacità di vedere le “stelle” in ogni situazione, a cercare consapevolmente un modo migliore di fare le cose, a diventare un creatore attivo del tuo destino, per spostare le tue aspettative sul controllo dall’esterno verso l’interno. Molto poco di ciò che riguarda il mondo esterno può essere controllato da qualcuno di noi, ma i nostri “mondi interiori” possono essere in linea di principio riprogrammati per riflettere su qualsiasi realtà che viviamo. Con l’adozione di una atteggiamento flessibile, possiamo migliorare la nostra capacità di agire in modo di trovarci nella realtà più utile e gratificante tra le miriadi di realtà possibili. La ricerca di Ellen Langer suggerisce che la consapevolezza e la padronanza integrativa e creativa dell’esperienza della vita porta ad un miglioramento della salute e della longevità direttamente o aumentando la consapevolezza delle risposte adattive. Se questo è vero, dato il legame tra la consapevolezza ed il sogno lucido, anche questo può essere uno dei tanti modi in cui il sogno lucido può portare ad un miglioramento della salute. La sezione successiva illustra come il sogno lucido può essere efficace anche per promuovere la guarigione fisica.
Curare la Mente, Curare il Corpo “Nel 1979 mi sono rotto il piede. Io sono un ballerino e non potevo permettermi di essere senza lavoro, nè avevo alcuna voglia di rimanere senza il mio piede per tre mesi. Il medico ha detto che avrei fatto meglio a non ballare per almeno sei mesi. Così ogni sera ho provato a sognare quel giorno in cui alle prove ho avuto l’incidente, e lo risognai fino a quando non ho potuto cambiare nel mio sogno il movimento che mi ha fatto atterrare sul piede in maniera sbagliata. Ci sono voluti diversi tentativi, ma alla fine nel mio sogno non sono caduto. Dopo tre settimane, ho iniziato a ballare con il piede dolorante. Sono tornato dal medico dopo tre mesi e non gli ho detto che avevo ballato. Ha detto che il mio piede stava guarendo molto bene e di continuare a stare fermo.” (D. M., Studio City, California)
“Nel 1970 sono stato colpito da una macchina mentre ero passeggero su una moto. Mi sono rotto una gamba e ho avuto alcune lesioni alla cistifellea. Ho subito un intervento chirurgico d’urgenza per rimuoverla. Pochi giorni dopo l’intervento, mi stavo riprendendo in ospedale, e ho fatto un sogno in cui mi trovavo a galleggiare per la stanza dell’ospedale. Ho visto il corpo che giaceva a letto con la gamba rotta sospesa poco sopra il mio corpo, e vari tubi in ogni orifizio, così sembrava. Il mio corpo aleggiava, a volte sentivo il dolore delle ferite, e a volte sentivo la sensazione della totalità e della capacità del mio corpo del sogno che volava per la stanza. Ho deciso di restare nello stato del sogno per dare questa sensazione di totalità al mio corpo fisico. Ho detto al mio corpo fisico che sarebbe potuto guarire. Quando mi svegliai, per l’intero giorno fui in grado di interrompere l’assunzione di farmaci per il dolore, e sono state rimosse tutte le flebo. Il giorno dopo sono stato in grado di convincere il personale dell’ospedale che ero pronto per iniziare a girare con le stampelle.” (R. B., Spokane, Washington) Queste esperienze suggeriscono che il sogno lucido potrebbe essere utile per il benessere non solo mentale ma anche fisico. Anche se questa è una delle idee più speculativa sulle applicazioni del sogno lucido, alcune prove teoriche e aneddotiche ne sostengono la possibilità. L’uso della guarigione nei sogni era diffusa nel mondo antico. I malati, nei tempi di guarigione, dormivano in cerca di sogni che potevano curare o almeno diagnosticare le loro malattie e suggerire un rimedio. Naturalmente, non abbiamo alcun mezzo per valutare la validità di tali affermazioni dell’antichità. La maggior parte della gente suppone che un importante funzione del dormire e del sognare è il recupero. Questa concezione popolare è stata accolta dalla ricerca. Così è stato scoperto che, per gli essere umani, l’esercizio fisico porta a dormire di più, e soprattutto prolunga la fase di sonno delta. L’ormone della crescita, che innesca la crescita dei bambini e la riparazione dei tessuti stressati, viene rilasciato proprio durante questa fase. D’altra parte, l’esercizio mentale e lo stress emotivo sembrano comportare un aumento della fase REM e del sogno. La salute è generalmente definita come uno stato di funzionamento ottimale nei confronti della malattia e delle anormalità. Questo capitolo inizia con una definizione di salute formulata in termini più ampi, come condizione di reattività adattiva alle sfide della vita. Significa che le risposte devono risolvere le situazioni difficili in modo che non compromettano l’integrità e la totalità del singolo. Essere in buona salute è qualcosa di più forte della semplice assenza di malattia. Ad esempio, se non si può far fronte
ad una situazione nuova, sarebbe salutare imparare comportamenti più adattivi. Questa sorta di crescita psicologica ci aiuta a diventare sempre meglio attrezzati ad affrontare le sfide della vita. Gli esseri umani sono sistemi viventi pluristratificati estremamente complessi. Come ho scritto in Lucid Dreaming, è utile, anche se è una semplificazione, distinguere tre principali livelli di organizzazione che ci rendono quello che siamo: biologico, psicologico, e sociale. Questi tre livelli riflettono le nostre identità parziali come corpi, menti, e membri della società. Ciascuno di questi livelli influisce ogni altro livello, in misura minora o maggiore. Ad esempio, il livello di zucchero nel sangue (biologia), vi dice quanto sono buoni quei biscotti nel piatto (psicologia), e che se avete abbastanza fame ne potreste rubare anche un altro (sociologia). D’altra parte, il grado in cui vengono accettate le regole della società incide su quanto ci si sente in colpa se si violano. L’idea di rubare i biscotti (psicologia) dipende da quanto si è affamati (biologia) e da chi altro ci sia in giro (sociologia). A causa di questa organizzazione a tre livelli, possiamo vedere gli esseri umani come sistemi biopsicosociali. Quando dormiamo, siamo relativamente ritirati dalle sfide ambientali. In questo stato si è in grado di dedicare energia al recupero ottimale della salute, cioè alla capacità di rispondere in maniera adattiva. I processi di guarigione del sonno sono olistici e si svolgono a tutti i livelli del sistema biopsicosociale. I processi di guarigione compiuti durante il sonno REM sono probabilmente superiori a quelli ottenuti normalmente. Tuttavia, a causa del disadattamento mentale e delle abitudini, i sogni non sempre adempiono correttamente questa funzione, come abbiamo visto nel caso degli incubi. Il sogno lucido, come ogni forma di immagine mentale, è correlato al sognare ad occhi aperti, alle “reverie” ipnagogiche, agli stati delle droghe psichedeliche, e alle allucinazioni ipnotiche. I dottori Dennis Jaffe e David Bresler hanno scritto che le immagini mentali mobilitano i poteri interiori delle persone che hanno un immenso potenziale per aiutare nei processi di guarigione e nella promozione della salute.”. L’immaginazione è utilizzata in una grande varietà di approcci terapeutici che vanno dalla psicoanalisi alla modifica del comportamento, e per aiutare la guarigione fisica. A fini illustrativi, esaminiamo una forma ben studiata di potenti immagini – l’ipnosi.. Le persone che hanno sogni ipnotici mentre sono in trance profonda, riferiscono che hanno molte esperienze di sogni lucidi. I sognatori ipnotici sono quasi sempre
almeno in parte lucidi nei loro sogni, e negli stati più profondi, come sognatori lucidi, sperimentano immagini reali. I soggetti profondamente ipnotizzati sono in grado di esercitare un notevole controllo su molte delle loro funzioni fisiologiche: inibiscono le reazioni allergiche, arrestano le emorragie, e riescono ad indurre a se stessi anestesie. Purtroppo, queste potenti risposte sono ritenute possibili, finora, per solo una persona su dieci o venti. A differenza del sogno lucido, sembra che questa capacità non si possa imparare. Ma il sogno lucido potrebbe avere lo stesso potenziale di autoregolamentazione delle trance ipnotiche profonde, ed è applicabile ad una proporzione della popolazione molto maggiore. Consideriamo un altro esempio di uso terapeutico delle immagini: il lavoro del Dr. Carl Simonton con i malati di cancro. Il dr. Simonton ed i suoi colleghi hanno scoperto che i pazienti affetti di forme avanzate di cancro, sopravvivevano circa il doppio del tempo medio previsto, se praticavano l’uso di immagini mentali di guarigione, oltre ai normali trattamenti. Purtroppo non sappiamo ancora se questi risultati siano replicabili, né come funzionino esattamente. Eppure, essi suggeriscono alcune possibilità interessanti. Recenti prove supportano l’idea che sperimentare la realtà ed indurre la salute mentale attraverso vivaci immagini, influenzi anche la fisiologia. I sogni, che tutti abbiamo ogni notte, sono la forma più vivida di immagini mentali che la maggior parte delle persone possono sperimentare. I sogni sono così vividi che spesso abbiamo difficoltà a distinguerla dalla realtà. Pertanto, anche essi sono fonte di immagini di guarigione che possono essere altamente efficaci. Inoltre, studi di laboratorio all’università di Stanford ed altrove hanno rivelato una forte relazione tra le immagini sognate e le risposte fisiologiche. Questo indica che nei sogni lucidi posiamo avere un’opportunità senza precedenti per sviluppare un certo grado di autocontrollo dei nostri corpi, che possono essere utili anche per l’autoguarigione. Nel 1985 ho scritto: “Dal momento che, mentre sogniamo generiamo immagini del corpo che appaiono nella forma dei nostri corpi del sogno, perché non dovremmo essere in grado di avviare coscientemente processi di auto-guarigione immaginando i nostri corpi del sogno perfettamente sani nei sogni lucidi? Inoltre, se i nostri corpi del sogno non appaiono in uno stato di perfetta salute, possiamo simbolicamente guarire nello stesso modo. Dalle nostre indagini sappiamo che queste cose possono essere fatte. Ecco una domanda a cui vogliamo rispondere attraverso le nostre future ricerche sui sogni lucidi: se possiamo guarire il corpo nel sogno, fino a che punto possiamo guarire il nostro corpo fisico?”.
Cinque anni più tardi, la questione rimane come intrigante come prima e non abbiamo saputo ancora dare una risposta precisa. Ci sono, tuttavia, aneddoti interessanti: “Le mie conclusioni sono state che nei sogni lucidi la guarigione è possibile. Avevo un nodulo al seno che in un mio sogno lucido ho preso a parte da dentro il mio corpo. Era una bellissima struttura da cattedrale geodetica! La settimana dopo il nodulo era sparito.” (B. P., San Rafael, California) “Circa un anno fa, mi sono slogato la caviglia… Era molto gonfia e mi era difficile camminare. In un sogno provai a correre, e improvvisamente mi resi conto che nella realtà non potevo correre per causa della caviglia, e capii di essere in un sogno. A questo punto ho cominciato ad uscire dal corpo, e il dolore alla caviglia aumentava. Cominciai a svanire, ma poi sono riuscito a raggiungere la caviglia con le mie mani nel sogno, e questo causò un ritorno nel sogno. Come ho preso la mia caviglia, ho sentito una vibrazione simile ad elettricità. Stupito, ho deciso di lanciargli fulmini nel mio sogno. Questo è tutto quello che ricordo del sogno, ma quando mi svegliai sentii molto poco dolore alla mia caviglia gonfia ed ero in grado di camminare su di essa con maggiore facilità.” (C. P., Mount Prospect, Illinois) Naturalmente, queste storie sono aneddotiche. Non abbiamo modo di sapere se il sogno lucido aveva davvero qualcosa a che fare con i miglioramenti segnalati. Il nodulo di B. P. magari sarebbe andato via da solo in ogni caso, e la distorsione alla caviglia di C. P. magari stava guarendo naturalmente proprio in quel momento. Per determinare il vero potenziale del sogno guaritore servono studi scientifici controllati.
Capitolo 12 La vita è un Sogno: Preannuncio di un Mondo più Ampio “Sono tranquillamente in piedi, da solo in una stanza, quando mi rendo che sto sognando. Dopo aver fatto un paio di capriole in aria vicino al soffitto, penso a cosa posso fare. Devo volare da qualche parte? Visitare qualcuno? Poi ricordo la mia intenzione di cercare il senso della vita e decido di perseguire questo compito. Mi rendo conto che preferirei stare all’aperto, esco dalla stanza e cammino in cucina. Mia sorella sembra essere impegnata in un’attività vicino al lavandino. Mi soffermo a chiederle se le sarebbe piaciuto volare con me. Rifiuta l’invito, dicendo che tra poco si farà una tazza di tè. Le dico che sarebbe bellissimo, e che io sono
pienamente consapevole dell’avventura. All’esterno, la serata è chiara e tranquilla, con le stelle che brillano. Galleggio comodamente guardando il cielo. Noto che la luna non è visibile, e presumo che essa sia già andata troppo in basso. Mi piacerebbe vederla, anche se dovrei andare molto in alto. Immediatamente comincio a salire, stando sempre nella stessa posizione. Quando arrivo ad alcune linee elettriche esito un po’ e mi chiedo come il mio corpo reagirà se provo a stare a galla attraverso queste linee. Questo mi preoccupa solo per un po’, perché poi ho detto quasi ad alta voce: “Aspetta un minuto, questo è un sogno no? Allora non ho ostacoli!”. Dopo averlo detto, noto che le linee sono scomparse e mi alzo un po’ più velocemente. Decido quindi di visitare la luna, tengo le mani davanti e volo nel cielo. Mi sposto di più e più rapidamente, ben presto sento una forma tondeggiante che appare dietro le mie mani. Abbasso le mani, aspettando di vedere la Luna, ma ho uno shock quando vedo che quella non è la Luna, ma il pianeta Terra! E’ una gran bella visione, una gemma splendente di colore verde chiaro e blu con vortici bianchi nel cielo zibellino. Rapidamente il mio senso di shock si sostituì ad una sensazione di euforia e saltai su e giù nello spazio, battendo le mani e gridando di gioia. Ho sempre voluto essere qui, e mi sento emozionato e rilassato. Mi sono eccitato così tanto che ho dovuto dire a me stesso di calmarmi, pienamente consapevole che se perdo il mio equilibrio, mi sveglierò. Sposto la mia attenzione ai dintorni. Sto galleggiando nel bel mezzo di un buio sconfinato che è allo stesso tempo brillante con innumerevoli stesse, ed è molto vivo. Questa vitalità è in qualche modo quasi udibile: sento il “silenzio assordante”, come in una profonda foresta. Questo è un posto meraviglioso. Poi ho cominciato ad allontanarmi dalla Terra, che diventava sempre più piccola fino a scomparire. Presto vedo interi sistemi solari e galassie, in movimento armoniosamente. C’è un senso di energia eterna, ovunque. Mi ricordo ancora di fare l’esperimento sul senso della vita, e decido di porre una domanda, anche se non ne avevo pensata una. Non volevo perdere il momento, che sembrava propizio, così dissi: “Qual è il significato dell’Universo?”. Penso che potrebbe sembrare presuntuoso formulare così la domanda, quindi chiesi: “Posso sapere il significato dell’Universo?”. La risposta arriva in una forma del tutto inaspettata. Qualcosa emerge dal buio e si presenta come una sorta di modello di vita molecolare o equazione matematica estremamente complessa, con una fitta rete tridimensionale di sottili linee incandescenti come luci al neon. Si sta per dispiegarsi, è in continua evoluzione, riempiendo l’Universo con strutture sempre più complesse. Questo movimento crescente non è irregolare ma coerente, rapido e mirato, allo stesso tempo non è frettoloso, ma determinato. Quando si estesa al di
là di me, continuando a moltiplicarsi, ho pensato di tornare al mondo normale. Mentre tornavo, ho gridato sinceramente “Grazie! Grazie!” per la spettacolare visione. Mi sveglio con stupore, entusiasmo e gioia, e sento un rinnovato rispetto per l’Universo e per la natura, e notavo lo splendore e la forza dell’energia creativa dell’Universo. E’ stato come se stessi vedendo le relazioni invisibili che collegano tutto nell’universo a livello molecolare. Questo è stato un evento commovente e impressionante. Mi ha portato a credere che anche io sia una parte essenziale di ciò che sta succedendo qui.” (P. K., San Francisco, California) “Sapendo che stavo sognando, mi sono trovato in un vuoto infinito, non più un “io” ma un “noi”. Questo “noi” era una sfera di pura luce che risplendeva nelle tenebre. Io ero uno dei tanti centri di coscienza sulle superficie esterna di questo Sole dell’Essere. Eravamo un insieme integrato di energia e coscienza e abbiamo lavorato in perfetta armonia ed equilibrio. Non avevo un corpo, o uno spirito. Eravamo solo energia e conoscenza onnisciente. Tutti gli opposti erano perfettamente integrati. Credo che ci fosse un tono vibrante che attraversava la galassia, ma non ricordo bene. Più tardi, nel sogno, abbiamo creato un rettangolo nel vuoto, come una porta per la vita sulla Terra. Abbiamo creato la natura e ci siamo spostati avanti ed indietro, sperimentando una forma umana. Abbiamo passato circa 10 scene. Per tutto il tempo, la mia coscienza non si è mai separata dal Noi e tutti abbiamo lavorato come un, anche se c’erano nodi separati di coscienza. Mentre accadeva questo, ero molto lucido.” (C. C., Whittier, California) “Oltre un anno fa stavo studiano le religioni orientali, il particolare il buddismo, il giainismo e l’Induismo. Durante quel periodo, ho avuto un sogno lucido in cui ho sperimentato quello che credo sia chiamato la “Danza di Shiva”. Ho sognato una statua indù. Mentre la guardavo, il mio campo visivo ha iniziato a rompersi. Vedevo la scena con l’effetto “neve” come quello delle TV che ricevono male il segnale. Mi sono chiesto, durante il sogno, se la retina si fosse staccata dal nervo ottico. Poi ho capito che stavo sognando e che quello che stavo percependo era l’energia primordiale alla base dell’Universo. Mi sentivo profondamente interconnesso con ogni cosa intorno a me. Sembrava che avessi ritrovato l’eternità, che il tempo si fosse fermato, o che avevo fatto io un passo oltre l’arco del tempo.” (T. D., Clarksville, Tennessee) L’esperienza “finale” del sogno lucido è la luce. Questa luce è apparsa solo mentre sognavo lucidamente, ma non è stata portata da nessuna mia azione. E’ apparsa,
mentre io ero al buio o in una stanza significativa, o mentre ero impegnato in una attività religiosa. Di solito questa luce appare come il Sole in movimento, da sopra la mia testa fino a quando tutto quello che vedo è una luce brillante. Mi accorgo della presenza di Dio e mi sento spontaneo e con grande gioia. Finche ho diretto la mia attenzione alla luce, ho gradualmente perso la consapevolezza del mio corpo onirico. E’ diventata un esperienza che trascendeva me stesso. Questa è l’esperienza finale, qualunque sia la spiegazione per essa. La pienezza della luce, la consapevolezza di Dio, la graduale perdita di se stesso, la gioia, e l’incontrollabile devozione sono fenomeni menzionati comunemente nella letteratura mistica. Queste esperienze le ho avuto solo nei sogni lucidi. Sir Richard Burton scrisse nel sua Kasidah: “Quali sono le domani infinite che irritano la nostra mente, il dove, il quando, il come?”. Cominciò dal pensiero, e gli individui riflessivi hanno posto innumerevoli varianti delle domande: “Perché sono qui?”. Hanno ricevuto tante risposte, a voce, risposte che sarebbe quasi impossibile mettere per iscritto. Allo stesso modo, quando P. K. chiese, nel sogno lucido raccontato sopra, “Posso sapere il significato dell’Universo?”, la risposta è stata una vita infinitamente complicata di equazioni matematiche che andavano oltre alla sua capacità di comprendere intellettualmente. Si potrebbe interpretare questa risposta come un “No, non puoi saperlo!”. Tuttavia, l’intelletto non può essere semplicemente l’organo con cui percepire il “senso della vita”. Peter Brent descrisse il problema in un articolo sulle pratiche di insegnamento sufi: creiamo quello di cui ci rendiamo conto, almeno in una certa misura, e lo creiamo con il senso che lo usiamo per comprenderlo. Se mostriamo ad un cane un libro di filosofia, il cane userà il naso per determinare cos’è. Avrà una serie di categorie, cibo/non cibo, cane/non cane e così via, che serviranno come criteri per giudicarne il profumo, che per il cane è il dato primario. Di conseguenza, perderà molto presto interesse per il libro. Ciò non è a causa di un difetto nel suo senso dell’olfatto, ma sarà perché è forzato dall’istinto e dall’esperienza ad utilizzare il senso sbagliato per il riconoscimento. Allo stesso modo, il modo in cui noi percepiamo il mondo può non essere sufficiente, in quanto utilizziamo i sensi in modo sbagliato. Qual è il buon senso con cui percepire il significato nascosto della vita? Brent suggerisce che è una forma di intuizione e che la sua coltivazione richiede la direzione di un insegnante che ne ha già la capacità. Questo può invece cambiare se si ha una rivelazione del mondo in un sogno lucido. Il sogno lucido può darti un assaggio di infinito, un indizio ben più ampio che va oltre i limiti della realtà ordinaria del mondo. Qualunque siano le vostri
opinioni sulla spiritualità e sulla natura, è possibile utilizzare i sogni lucidi per scandagliare le profondità della tua identità ed esplorare le frontiere del tuo mondo interiore.
Un Veicolo per Esplorare la Realtà Il maestro tibetano Tarthang Tulku ha detto: “I sogni sono un serbatoio di conoscenze ed esperienze, ma sono spesso trascurati come veicolo per esplorare la realtà.” Per più di mille anni, i buddisti tibetani hanno usato il sogno lucido come mezzo per sperimentare la natura illusoria della realtà personale e come una parte di un insieme di pratiche finalizzate all’illuminazione e alla scoperta della natura ultima di sé stessi. I sufi possono usare il sogno lucido, o qualcosa di simile, anche per scopi spirituale. Il maestro sufi spagnolo Muhiyuddin Ibn El-Arabi, vissuto nel XII secolo, racconta che “una persona deve controllare i suoi pensieri in un sogno. La formazione di questa vigilanza produttà grandi benefici per l’individuo. Ognuno dovrebbe applicarsi al raggiungimento di questa capacità di così grande valore.” Tarthank Tulku spiega così i vantaggi dei sogni lucidi: “Le esperienze che otteniamo dalla pratica che facciamo durante il sogno possono essere poi riportate nella nostra esperienza della vita del giorno. Per esempio, possiamo imparare a cambiare le immagini spaventose che vediamo nei nostri sogni in forme pacifiche. Utilizzando lo stesso processo, siamo in grado di trasmutare le emozioni negative che proviamo durante il giorno in un aumento di consapevolezza. Così possiamo utilizzare le nostre esperienze oniriche per sviluppare una vita più flessibile. Con la pratica continua, le differenze tra la vita della veglia e il sogno le vedremo sempre di meno. Le nostre esperienze nella vita della veglia diventano più vivide e varie, e sono il frutto di una coscienza più leggera e raffinata… Questo tipo di consapevolezza, basata sulla pratica del sogno, può contribuire a creare un equilibrio interiore. La consapevolezza della mente nutre un intero organismo vivente. La consapevolezza illumina sfaccettature inedite della mente, e ci permette di esplorare sempre nuove dimensioni della realtà.” Secondo “La dottrina del Sogno”, un antico manuale tibetano sullo yoga del sogno lucido, la pratica di alcune tecniche di controllo del sogno portano alla capacità di sognare qualunque cosa immaginabile. Tulku ha affermato: “Gli yogi avanzati sono in grado di fare qualsiasi cosa nei loro sogni. Possono diventare draghi o mitici
uccelli, diventano più grandi o più piccoli fino a scomparire, tornano nell’infanzia o rivivono le esperienze, o addirittura volano nello spazio.” Le possibilità di evasione di questo livello di controllo del sogno possono sembrare interessanti, ma gli yogi del sogno tibetano hanno messo gli occhi ben al di sopra del perseguimento di eventuali piaceri banali. Per loro, il sogno lucido rappresenta “un veicolo per esplorare la realtà”, un’opportunità per sperimentare e realizzare la natura soggettiva dello stato del sogno, e per estensione, di quello della veglia. Essi lo considerano una tale realizzazione, dal significato più profondo possibile. Rendersi conto che la nostra esperienza della realtà è soggettiva, piuttosto che diretta e vera, può avere implicazioni pratiche. Secondo Tulku, quando pensiamo a tutte le nostre esperienze come soggettive, e quindi come in un sogno, i concetti e le auto-identità di cui abbiamo avuto esperienza, cominciano a cadere. Come la nostra auto-identità diventa meno rigida, i nostri problemi diventano più chiari. Allo stesso tempo, viene sviluppato un livello molto più profondo della consapevolezza. Di conseguenza, anche le cose più dure diventano divertenti e facili, quando ti rendi conto che tutto è come un sogno. Un commento su “La Dottrina del Sogno” spiega che la pratica e l’esperienza sono necessarie per capire lo yoga del sogno, così come lo sono la teoria e l’esperienza per completare il viaggio. Coloro che seguono con successo il percorso dello yoga del sogno fino alla fine, imparano che:
1 . I SOGNI POSSONO ESSERE CAMBIATI DALLA VOLONTA’ “[…] La materia e la forma nei loro aspetti dimensioni, grandi o piccoli, e nei loro aspetti numerici, di pluralità e unità, sono interamente soggetti alla propria volontà, quando i poteri mentali sono stati sviluppati in modo efficiente dalla Yoga.”. Come risultato della sperimentazione diligente, lo yogi del sogno impara che ogni sogno può essere trasformato solamente volendolo. La maggior parte dei sogni lucidi già sapranno questo; ricordo anche della nostra discussione nel capitolo 5 del potente effetto dell’aspettativa nel sogno. 2 . I SOGNI SONO INSTABILI
"Un passo avanti e scopri che la forma del sogno e tutto il suo contenuto sono solo giocattoli della mente, e sono quindi instabili come miraggi.”. I sognatori lucidi avranno già osservato questo dalla loro esperienza. I sogni sono realistici, ma non altrettanto stabili, come le percezioni della veglia. 3 . LE PERCEZIONI DELLA VEGLIA SONO IRREALI COME QUELLE DEL SOGNO "Un ulteriore passo ti porta alla conoscenza che la forma essenziale della natura e di tutte le cose percepite dai sensi durante lo stato di veglia, sono irreali così come lo sono i suoi riflessi nel lo stato di sogno. Entrambi gli stati sono simili, ed illusori.”. In questa fase, la conoscenza degli yogi è una questione legata alla teoria, piuttosto che all’esperienza. Dal capitolo 5, dovresti ricordare che lo stato del sogno e quello della veglia utilizzano entrambi lo stesso procedimento percettivo per arrivare alla rappresentazione mentale del modello del mondo. Questi modelli, del sogno o del mondo fisico, sono solo modelli. Come tali essi sono illusioni, non le cose che essi rappresentano, proprio come una mappa non è un territorio, e il menù non è un pasto. 4 . LA GRANDE REALIZZAZIONE: E’ TUTTO UN SOGNO "Il passo finale porta alla grande realizzazione che nulla all’interno del “sangsàra” (mondo fenomenico dello spazio e del tempo) è o può essere reale.”. Se confrontiamo la mente ad un televisore, la grande realizzazione è capire che nulla di ciò che appare sullo schermo è reale, ma è solo un’immagine. Basta avere l’idea, per esempio, che la mente non può contenere altro che pensieri. Questa è una questione di esperienza e non di teoria. Da questo punto di vista, la “creazione universale” e ogni cosa contenuta in essa sono solo il contenuto del Sogno Supremo. Lo yogi del sogno sperimenta direttamente questo nuovo punto di vista sulla realtà. 5 . L’UNIONE. "Con l’avvento di questa Consapevolezza Divina, l’aspetto microcosmico del Macrocosmo diventa pienamente risvegliato; la goccia di rugiada scivola in un mare brillante, in una beatitudine Nirvanica, come il Conoscitore di tutta la Conoscenza, il Creatore di tutte le Creazioni, la Mente, la Realtà stessa.”. Ecco, rispondo per mezzo delle parole del filosofo Ludwig Wittgenstein: “Su ciò di cui non conosci, devi tacere.”. Chiaramente, questo non è il tipo di conoscenza che è oggetto di test scientifici e pubblici. Tuttavia, questa qualifica non è in alcun modo negare il possibile valore delle esperienza mistiche, poiché non vi è alcun motivo di ritenere
che i limiti della scienza siano i limiti della conoscenza. Né intendiamo implicare che si dovrebbe seguire la via degli yogi tibetani in cerca della conoscenza della “Consapevolezza Divina”. I metodi e la simbologia delle scuole mistiche tibetane sono state progettate per funzionare all’interno del contesto culturale del Tibet. Se vuoi seriamente perseguire il tuo potenziale più alto, ti consiglio di trovare una guida o un insegnante che ti possa parlare chiaramente.
Conoscenza di Sé Nasrudin andò in banca per incassare un assegno. Il cassiere gli chiese se poteva identificarsi. “Si, posso”, rispose Nasrudin, tirando fuori uno specchio con cui scrutò i suoi lineamenti. “Sono io, va bene.”. Chi siamo veramente non è lo necessariamente lo stesso di chi noi crediamo di essere. Noi non siamo chi pensiamo di essere nei nostri sogni, o addirittura durante la veglia. Puoi facilmente osservare questo fatto, osservandoti nel tuo prossimo sogno lucido. Chiediti la natura di qualunque cosa che trovi nel tuo sogno lucido. Ad esempio, puoi essere seduto ad un tavolo, con i piedi su un pianoforte. E sì, la scarpa è una scarpa del sogno, i piedi sono piedi del sogno, e fanno parte del corpo del sogno, quindi anche io sono il sogno. Tutto quello che devi fare è quello di riflettere sulla tua situazione in un sogno lucido e vedere che la persona che sembri essere nel sogno non è chi tu sei veramente: è solamente un’immagine, un modello mentale del “tuo ego”, per usare un termine freudiano. Visto che l’ego non può essere chi sei veramente, questo rende più facile identificare le differenze tra te e la tua immagine onirica. Una volta identificate, le puoi modificare a piacimento, semplicemente riconoscendo che l’ego è un modello semplificato del sé che si da ad un modello molto più accurato del sé, ed è facile distinguerli come è facile distinguere una mappa con il territorio. Se riesci a vedere il ruolo dell’ego come rappresentazione e servitore del sé, non avrai bisogno di lottare con esso. Non è possibile sbarazzarsi dell’ego, in ogni caso, né sarebbe desiderabile farlo. Dire “ego” e dire “io” è già di per sé fonte di confusione. L’ego ben informato dice “Io sono quello che so di essere”. Il sé dice semplicemente “Io sono”. Se io so che non sono il mio ego, posso essere abbastanza distaccato per essere obiettivo su di me, come si evince in un dialogo tra un monaco e Nasrudin. Il monaco disse: “Sono così distaccato che non penso mai a me stesso, ma solo agli altri.”. Nasrudin rispose: “Beh, io sono così oggettivo che guardo me stesso come se
fossi un’altra persona, così posso permettermi di pensare a me stesso.”. Meno ci identifichiamo con chi pensiamo di essere, più è probabile che noi scopriamo chi siamo veramente. A questo proposito, il maestro sufi Tariqavi ha scritto: “Quando hai trovato te stesso puoi avere la vera conoscenza. Fino ad allora puoi avere solo opinioni. Le opinioni si basano sulle abitudini e su ciò che è conveniente. Lo studio di una via richiede di seguirla lungo la strada. Tu non hai ancora incontrato te stesso. L’unico vantaggio di incontrare gli altri nel frattempo è che uno di essi può aiutarti a presentare te stesso. Prima di fare questo, tu immagini di aver visto te stesso molte volte. Ma la verità è che quando si incontra davvero se stessi, si ottiene una dotazione permanente, un lascito di conoscenza che non è equiparabile a nessuna altra esperienza sulla Terra.” Prima di sentire il sincero desiderio di “incontrare te stesso”, probabilmente sentirai di voler realizzare i desideri del vostro ego. Questo è naturale, e probabilmente sarebbe controproducente e frustante per te se cercassi di perseguire gli aspetti più sublimi di te stesso quando una parte di te vorrebbe la soddisfazione di pulsioni e passioni non soddisfatte nella vita della veglia. Allo stesso, modo non si deve cercare la trascendenza come mezzo di evasione. Ricordate i demoni dei sogni di Van Eeden. E’ necessario prima essere disposti ad affrontare qualsiasi problema che si può trovare sul tuo livello personale. Ma, dopo aver risolto eventuali problemi all’interno del sogno, e dopo una sufficiente quantità di attività per soddisfare i tuoi desideri, potresti sentire la voglia o la necessità di cercare nuove possibilità oltre a quello che hai già conosciuto e concepito: potresti aver voglia di incontrare te stesso.
Consegna “Sono diventato improvvisamente lucido nel sogno mentre stavo camminando nel corridoio della mia scuola. Ero molto contento di essere lucido, di essere consapevole nel mio sogno così come lo ero nella mia vita reale. Come al solito, ho provato ad andare verso l’esterno, camminando verso la luce. Lungo il corridoio, vidi la porta d’uscita, ma il mio tentativo di aprire la porta fu sventato da un camion distrutto. Rendendomi conto che era solo un sogno, sono riuscito a passare per la porta, afferrando il veicolo con entrambe le mani quasi senza sforzo. Fuori, l’aria era pulita, il cielo azzurro, la scena era pastorale e brillantemente verde. Corsi attraverso l’erba e saltai in aria con gioia. Mi alzai attraverso le cime degli alberi, mi impigliai in alcuni rami, e per liberarmi mi dovetti districare. Infine ho continuato il mio volo a poche centinaia di metri di altezza. Durante il volo, ho pensate: “Ho
volato tante volte prima, magari proverò una meditazione fluttuante nel cielo.”. Dopo aver deciso di fare questo tentativo, ho chiesto aiuto al “più alto”, dicendo ad alta voce, “Padre/Madre più alto/a, aiutami ad ottenere il massimo da questa esperienza!”. Mi appoggiai all’indietro, non ho più tentato di controllare il mio volo, senza paura di cadere. Immediatamente, ho cominciato a galleggiare nel cielo, a testa in giù, con gli occhi chiusi, mentre il sole mi illuminava, riempiendo la testa di luce. Mi sentivo come una piuma galleggiante attraverso l’aria. Durante i cinque minuti di galleggiamento, ho spinto fuori i pensieri dalla mia mente, gentilmente ma fermamente, come facevo negli esercizi di meditazione durante la veglia. Meno ero distratto da altri pensieri, più l’esperienza diventava intensamente consapevole e gioiosa, la posso descrivere solamente come ecstasy. A poco a poco ho preso coscienza del mio corpo nel letto, e mi sveglia sentendo una leggerezza ed un benessere che è difficile da descrivere.” “Entro in una chiesa e so che avrei dovuto parlare. La congregazione canta l’inno #55, e mentre fanno i vari esercizi preliminari, decido di andare all’esterno per calmarmi. Sono preoccupato ed impaurito, perché non so cosa avrei dovuto dire. Mi siedo sull’erba ed improvvisamente da destra sento dire un argomento: “La Consegna”. A questo punto guardo in alto nel cielo, e vedo una grande sfera di luce bianca grande molto di più della luna. Mi rendo conto che sto sognando, quindi urlo con gioia sapendo che questa luce è venuta per me. Appena lo faccio, la Luce si ritira verso il cielo come se si aspettasse una risposta più adeguata da parte mia. So che devo distogliere lo sguardo. Come lo faccio, la Luce scende, e una voce femminile dice: “Hai fatto bene a riflettere questa luce dentro di te. Ma ora devi essere rivolto verso l’esterno.”. L’aria si carica e la terra è brillantemente illuminata. La parte superiore della mia testa comincia a formicolare e ad essere riscaldata dalla Luce. Mi sveglio.” Per andare oltre il modello dell’ego del mondo, il sognatore lucido deve cedere il controllo del sogno (“consegna”) a qualcosa che va oltre l’ego. Il concetto di consegna è illustrato dai sogni raccontati sopra. Ognuno di noi ha probabilmente una diversa concezione di questo “qualcosa che va oltre”, la cui forma dipende dalla nostra educazione, dalla filosofia o l’esposizione a idee mistiche. Un tema comune, espresso in termini religiosi, è “consegna alla volontà di Dio”. Tuttavia, se questo argomento religioso non ti piace o non sei credente, puoi decidere di esprimere il tuo desiderio in modo diverso. Nel contesto di quello che abbiamo discusso qui, la frase potrebbe essere facilmente “consegno il controllo al mio vero sé”. Qualunque
atteggiamento assumi verso la natura del tuo vero sé, cedere il controllo a qualcosa che reputi “superiore” al tuo conscio sarà un miglioramento. Questa “essenza superiore” comprende tutto quello che sai, consapevolmente o inconsciamente, il vero sé è in grado di prendere decisioni più sagge circa l’ego. Pur avendo ceduto il controllo della direzione del tuo sogno, è necessario mantenere la lucidità. S non lo fai, probabilmente il comando del sogno sarà riconquistato da te e dalle tue aspettative. Inoltre, la lucidità può aiutarti a rispondere in modo creativo ed intuitivo al flusso del sogno, e ti ricorda che non c’è bisogno di aver paura di nuove esperienza a causa della paura dell’ignoto. “Il più alto” (o “la più alta”) è una formulazione particolarmente soddisfacente per il fine trascendentale. Nessuna ipotesi può essere necessariamente fatta circa “il più alto”, a meno che questa cosa non venga, gerarchicamente parlando, prima di tutto il resto, e sia prezioso più di ogni altra cosa. I due racconti seguenti forniscono qualche indizio in più di ciò che può accadere quando i sognatori lucidi cercano “il più alto”. Nel primo caso, Scott Sparrow ha sognato: “Sono seduto di fronte ad un piccolo altare che su di esso ha alcune figure. In un primo momento, vedo un bue. Sposto lo sguardo, poi guardo di nuovo, e scopro che al suo posto è comparsa una figura di un drago. Comincio a rendermi conto che sto sognando. Giro la testa dall’altra parte, e affermo che quando guarderò di nuovo l’altare, vedrò l’immagine “più alta” possibile. Lentamente mi rigiro ed apro gli occhi. Sull’altare c’è ora la figura di un uomo in meditazione. Una tremenda ondata di emozione e di energia mi travolge. Comincio a saltare e correre con allegria all’aperto.” Sparrow commenta che questo sogno gli ha mostrato quello che per lui era “il più alto”, che potrebbe essere consapevolmente affermato come un ideale, per servire successivamente “al dispositivo vero e proprio secondo il quale le esperienza interiori possono essere valutate.”. Tuttavia, dobbiamo ricordare che rendere un idolo, cioè un idea fissa o una convinzione personale, in un’immagine, può inibire la crescita della coscienza personale. Ecco il secondo racconto, uno dei miei sogni lucidi più memorabili e significativi: “Una mattina di diversi anni fa, mi trovai alla guida della mia auto sportiva su una strada, con un bel paesaggio sullo sfondo e perfettamente consapevole che stavo sognando. Dopo aver guidato per un breve tratto, ho visto un autostoppista molto interessante sul lato della strada poco più avanti. Mi sentivo fortemente inclinato a
fermarmi e dargli un passaggio, come facevo in altri sogni di questo tipo. Ma ho detto a me stesso: “Ho avuto già altre volte ho questo sogno prima. Perché non provare qualcosa di nuovo?”. Allora non gli ho dato un passaggio, e mi sono imposto di cercare “il più alto”. Appena ripresi la guida, la mia auto decollò nell’aria, volò rapidamente verso l’alto, fino a che cadde dietro, come un razzo, continuando a volare in alto tra le nuvole. Ho visto, nel cielo, alcuni simboli religiosi, come una croce sulla cima di un campanile e una stella di David. Mentre andavo ancora più in alto, oltre le nuvole, entrai in uno spazio che sembrava un illimitato regno mistico: un immenso vuoto traboccante di amore, uno spazio sconfinato che mi faceva sentire come se fossi a casa. Il mio umore era migliorato mentre cominciavo a volare, e ho iniziato a cantare con ispirazione estatica. La qualità della mia voce era veramente incredibile, e attraversava molti toni, dai bassi più profondi ai soprani più alti. Mi sentivo come se stessi abbracciando l’intero cosmo nella risonanza della mia voce.” Questo sogno mi ha dato un senso di identità notevolmente ampliato. Mi sentivo come se avessi scoperto un'altra forma dell’essere in cui il mio senso ordinario del sé si trovava come una goccia d’acqua nel mare. Certo, non ho modo di valutare come questa visione può relazionarsi alla natura ultima della realtà (se una cosa del genere esiste), e lo dico nonostante la convinzione di certezza che avevo durante l’esperienza. Queste esperienza possono essere al momento convincente, ma è difficile valutare le loro validità finali. Come George Gillespie ha più volte sottolineato, il fatto che qualcuno ha un sogno in cui sperimenta alcuni tratti trascendentali, come Dio, il Vuoto, o il Nirvana, e così via, non ci permette di concludere che il sognatore abbia effettivamente sperimentato questa realtà trascendentale. Sarebbe come dire che se sogni di aver vinto la lotteria, la mattina ti sveglierai ricco. Pertanto è probabilmente sensato mantenere una certa sana riserva circa le sentenza delle vostre esplorazioni: ricorda che sono sogni, e come tali, può facilmente rappresentare l’illusione o la verità. Non devi né crederci né non crederci, ma tenere le lezioni in mente come dimostrazione che c’è più nella vita di quello che attualmente conosci. Lo psicologo Charles Tart ha raccomandato cautela nell’interpretare il significato delle esperienze: “Conoscenza o esperienza dello psichico, la meditazione nei sogni, che siano lucidi o ordinari, le esperienze mistiche, le sostanze psichedeliche: tutto questo può aprire le
nostre menti a nuove comprensione, che ci possono portare al di là dei nostri limiti ordinari. Possono anche essere temporaneamente convincenti, “ovviamente” veri, eccitanti, veri e propri deliri. Questo è quando dobbiamo sviluppare e praticare la nostra capacità di discriminazione. In caso contrario, anche la mente aperta può essere peggio di un sistema chiuso, anche una ragionevolmente sano di mente.” Fariba Bogzaran ha condotto uno studio su quello che accade quando le persone cercano deliberatamente il Divino nei sogni lucidi. La sua richiesta è concentrata sugli effetti che le concezioni precedenti della gente riguardo le divinità e il loro approccio alla ricerca che aveva portato all’esperienza sognata di Dio. Alcuni concepiscono Dio come una divinità, un uomo vecchio e saggio, con alla sua destra Cristo e la Madre onnicomprensiva. Altri vedono il Divino come una forza nell’universo, o qualche altro potere non personale, intangibile. Significativamente, dal suo studio si è evinto che chi è riuscito ad incontrare un immagine significato del “più alto” durante un suo sogno lucido, credevano per più dell’80 percento in una divinità personale, e avevano visto il loro Dio rappresentato come una persona. Quelli che credevano in una divinità impersonale, identificano il divino come qualcosa di diverso da una persona. Il modo in cui le persone si avvicinano alla ricerca del Divino colpisce anche la loro esperienze. Bogzaran ha diviso i suoi soggetti in due gruppi: quelli che hanno attivamente cercato Dio nei loro sogni lucidi, e quelli che si aprono a qualsiasi esperienza del Divino. I loro approcci erano evidentemente differenti, nel modo in cui i cercatori del sogno formulavano le loro intenzioni. I cercatori attivi tendevano a dire che avevano in programma di “cercare il più alto” nei loro sogni lucidi. Coloro che si sono aperti alla Volontà Divina, per così dire, avevano espresso il desiderio di “sperimentare il Divino”, o ad aprirsi ad esso. Coloro che si aprivano a Dio “passivamente” sembravano avere meno aspettative riguardo l’aspetto di Dio, e sperimentavano risultati più inaspettati e grandiosi rispetto ai cercatori attivi; essi incontravano qualche rappresentazione della divinità, senza cercarle, mentre i cercatori più attivi di solito hanno anche trovato un Dio, e spesso aveva le sembianze che si aspettavamo. Questo studio dimostra che i nostri preconcetti hanno un potente effetto sulle esperienze di Dio che abbiamo nei sogni lucidi, almeno quando cerchiamo deliberatamente tali esperienze. Significa che in realtà non vediamo davvero Dio ma solo proiezioni delle nostre aspettative? Non si potrà mai sapere. Le divinità possono
avere una forma diversa per ogni individuo, ed i nostri preconcetti possono risultare sull’immagine del “più alto”. Tuttavia, i risultati di Bogzaran suggeriscono che possiamo avere un’esperienza più profonda del Divino, se rendiamo il nostro controllo e non forziamo l’esperienza, cercando il nostro Dio nel sogno. Inoltre, quando si cerca il Divino, si dovrebbe avere cura nel fraseggio della vostra intenzione, perché questo influisce direttamente su quel che accadrà nei sogni lucidi, mentre si cerca l’esperienza di Dio. ESERCIZIO: CERCARE “IL PIU’ ALTO” 1. SCEGLI UN’AFFERMAZIONE O UNA DOMANDA CHE CATTURI LA TUA ASPIRAZIONE Pensa a ciò che è in definitiva la cosa più importante per te. Formula una frase in forma di affermazione o domanda che meglio coglie le tue aspirazioni più alte. Assicurati che sia una domanda di cui si vuole veramente la risposta, o un’affermazione che puoi fare senza alcuna riserva. Alcune frasi possibili sono: -“Cerco Dio (o La Verità, Il Più Alto, il Divino, il Mistero Ultimo, ecc.)” -“Voglio incontrare il mio vero sé” -“Voglio vedere l’inizio di tutto” -“Chi sono io?” -“Non so cosa desidera il mio cuore. Come posso trovarlo?” -“Ho un dovere da compiere. Qual è?” -“Da dove vengo, perché sono qui, e dove sto andando?” -“Qual è la cosa più importante che dovrei sapere (o fare)?” -“Guidami con l’Amore e la Luce” -“Fammi ricordare la mia missione” -“Lascia che io mi svegli” Scegli solo una frase alla volta. Annota e memorizza la tua affermazione o la tua domanda. 2. RICORDATI DELLA FRASE PRIMA DI ANDARE A DORMIRE
Al momento di coricarti, ricorda a te stesso la tua affermazione o la domanda, e la tua intenzione di chiedere o affermare la frase nel tuo prossimo sogno lucido. 3 . NEL TUO SOGNO LUCIDO, FORMULA LA TUA FRASE Una volta che sei in un sogno lucido, ripeti più volte la tua affermazione o formula la tua domanda, andando avanti nel flusso del sogno. Ricorda ciò che la frase significa per te. Apriti ad essere orientato da una fonte superiore. Sforzati di essere sensibile a dove vuole arrivare il sogno, e vai con esso. Staccati il più possibile dai preconcetti su quello che dovrebbe accadere, e assicurati che sarai in grado di accettare ciò che succederà. COMMENTO Se hai difficolta a decidere cosa vuoi cercare, potresti trovare utile immaginare che l’Angelo Della Morte sia appena arrivato da te. Tu gridi: “Più tempo! Più tempo!”. E lui: “Questo è quello che tutti dicono, ma in realtà ti è permesso esprimere il tuo ultimo desiderio. La maggior parte delle persone lo sprecano chiamando il prete o l’avvocato, o fumandosi una sigaretta, quindi fai attenzione. Cosa vuoi fare nel tuo ultimo sogno?”. Inserisci la tua frase in questo contesto, ciò allontanerà certamente il banale, lasciando a te solo ciò che è di reale importanza.
L’Umanità è Addormentata Nel XII secolo, il maestro sufi afgano Hakim Sanai ha scritto che “l’umanità è addormentata, tratta solo di ciò che è inutile, vive in un mondo sbagliato.” Quasi un migliaio di anni dopo, la situazione è cambiata poco: l’umanità dorme ancora. Alcuni possono trovare questo concetto difficile da credere, si suppone che se fosse vero, l’uomo lo saprebbe! Tuttavia, se fosse effettivamente vero che nello stato che noi chiamiamo normalmente “veglia”, in realtà stessimo “sonnambulando” attraverso la vita, sarebbe difficile per noi osservare direttamente questo fatto. L’unica cosa che il sonnambulo non sa è che lui è addormentato. Allo stesso modo, mentre camminiamo lungo la strada della vita, diamo sempre per scontati che siamo svegli. Dormire, pensiamo, è la non azione, l’inazione: l’azione è questa, quindi sono sveglio. Non pensiamo a noi stessi come addormentati, e nessuno fa il sonnambulo o il sognatore non lucido. In effetti, un aforisma sufi pone la questione acutamente:
“O voi che temete le difficoltà della strada di annientamento, non temete. E’ così facile, questa strada, che può essere percorsa dormendo.” Talvolta i sognatori lucidi diventano acutamente consapevoli del loro stato di sonno abituale, come nell’esperienza di JHM Whiteman, un matematico sudafricano: “Dopo [la partecipazione ad un concerto di un quartetto d’archi], sono andato a letto con la mente pacifica e piena di una gioia tranquilla. Il sogno che seguì in quella notte era l’inizio di qualcosa del tutto irrazionale, anche se forse era più acuto del solito. Mi sembra di spostarmi agevolmente attraverso una regione di spazio in cui, attualmente, vivo un senso di freddo che scorre dentro di me, e la mia attenzione ha uno strano interesse. Credo che in questo momento il sogno è diventato lucido. Poi, improvvisamente, tutto ciò che fino ad ora era stato avvolto in modo confusionario, era immediatamente scomparso, e un nuovo spazio scoppio vividamente nella realtà assoluta, con la percezione libera come non mai, e anche il buio sembrava essere vivo. Il pensiero che avevo era questo: “Non ero mai stato così sveglio prima.”.” Solitamente è molto difficile da concepire come si potrebbe non essere ancora completamente svegli, se non hai mai avuto esperienze come queste nei sogni lucidi. Ma se si hanno avute, si può capire pensando attraverso questa analogia: nel sogno ordinario sei in uno stato di “sonnambulismo”, ma non ne sei consapevole. Acquisendo la lucidità, invece, sei consapevole di stare dormendo. Non sto dicendo che il sogno lucido è la stessa cosa dell’illuminazione, solo che si può fare un confronto tra i due livelli di consapevolezza e che esso può mostrare come ci potrebbe essere un livello di comprensione della nostra veglia che vive ben al di là del nostro unico presente. Considera i pensieri dell’uomo come farraginosi e confusi quando si cerca di comprendere l’origine e lo scopo della nostra vita, e confronta questo stato della mente a quello del sognatore lucido, che cerca di razionalizzare gli eventi bizzarri del sogno tramite spiegazioni sbagliate. I nostri mondi del sogno hanno molto più senso e offrono molte più possibilità quando ci rendiamo conto che stiamo sognando. Così si può immaginare una realizzazione analogo nella nostra vita della veglia, che porterebbe ad una maggiore comprensione del contesto della nostra vita, e ad un maggiore accesso alla nostre potenzialità e creatività.
L’uomo e La Farfalla
Come ho detto sopra, non considero il sogno lucido come un percorso per l’illuminazione. Forse c’è qualche tecnica in cui vengono combinati con altre tecniche necessario, o si potrebbe usare il sogno lucido per raggiungere obiettivi spirituali. Tuttavia, io vedo il sogno lucido come un cartello che indica la possibilità che ci sia una coscienza superiore, un ricordo che nella vita delle persone “normalmente consapevoli” ci può essere alto, e che questa potrebbe essere una fonte di ispirazione per cercare una guida che conosce la strada giusta. Idries Shah ha vividamente descritto la situazione nella seguente storia: “C’era una volta, in una calda giornata estiva, due uomini stanchi che venivano da un lungo viaggio, e si fermarono ad un fiume a riposare. Pochi istanti dopo, l’uomo più giovane era caduto addormentato, e l’altro osservò la sua bocca aperta. Riesci a credermi se ti dico che una piccola creatura, all’apparenza una bella farfalla, volo fuori dalle sue labbra? L’insetto piombò su una piccola isola nel fiume, dove si posò su un fiore e ne succhiò il nettare. Poi volò attorno ad una piccola pietra (che a quel piccolo insetto doveva sembrare enorme) per un certo numero di volte, come per godersi il sole e la brezza. Presto trovò un'altra farfalla, e le due ballarono in aria, come se flirtassero l’uno con l’altro. La prima farfalla si stabilì di nuovo su un ramoscello ondeggiante, e dopo un momento o due, si unì ad una massa di grandi e piccoli insetti di vario genere, che sciamavano intorno alla carcassa di un animale che giaceva nell’erba verde… Passarono diversi minuti. Pigramente, il viaggiatore sveglio gettò un sasso in acqua vicino alla piccola isola, e le onde creato dal sasso schizzarono fino alla farfalla. In un primo mento, essa è quasi caduta, ma poi, con difficoltà, riuscì a scuotere via le goccioline dalle sue ali e volò via. Volò di nuovo verso la bocca del dormiente, battendo le ali a grande velocità. Ma l’altro uomo raccolse una grande foglia e la tenne davanti al viso del suo compagno addormentato, per vedere che cosa avrebbe fatto la piccola creatura. La farfalla si precipitò contro questo ostacolo ancora ed ancora, come se in preda al panico: intanto, l’uomo addormentato ha iniziato a contorcersi e a gemere. L’uomo sveglio lasciò cadere la foglia, e la creature si precipitò, veloce come un lampo, nella bocca aperta. Non appena era all’interno, il dormiente rabbrividì e si svegliò, sedendosi a terra. Egli disse al suo amico: “Ho appena avuto un incubo terribile. Ho sognato che stavo vivendo in un castello piacevole e sicuro, ma ad un certo punto sono diventato irrequieto e decisi di esplorare il mondo esterno. Nel mio sogno ho viaggiato con alcuni mezzi magici in
una paese lontano dove tutto era gioia e piacere. Ho bevuto una tazza di ambrosia, esattamente quanta ne avrei voluta. Ho incontrato e ballato con una donna di incomparabile bellezza, e vissi un’estate senza fine. Ho giocato e banchettato con molti buoni compagni, gente di tutti i tipi e le condizioni, nature, età e carnagioni. Ci sono stati alcuni dolori, ma questi sono serviti solo a sottolineare i piaceri di questa esperienza. Questa vita è andata avanti per molti anni. Improvvisamente, e senza preavviso, ci fu una catastrofe: enormi onde di marea spazzarono la terraferma. Ero fradicio e quasi annegai, ma riuscii a sfrecciare indietro verso il mio castello, come se avelli le ali, ma quando ho raggiunto il cancello d’ingresso una grande porta verde, messa da uno spirito maligno, mi bloccò. Mi gettai più volte contro di essa, ma non cedette. Improvvisamente, mentre sentivo che stavo per morire, mi sono ricordato di una parola magica che aveva la fama di dissolvere l’incantesimo. Appena la pronunciai, la grande porta verde cadde lontano, come una foglia al vento, e fui in grado di entrare di nuovo nella mia casa e vivere con sicurezza. Ma ero così spaventato che mi svegliai.”.” Shah commenta: “Come avrete intuito dalla storia, l’uomo addormentato era la farfalla. L’isola era il mondo del sogno. Anche quando arriva il momento di andarsene (svegliandosi), si ricordano solo fatti distorti, e questo è il motivo per cui questa domanda non può essere normalmente compresa. La farfalla, è l’uomo addormentato. Questa è la vera realtà. Con le giuste opportunità, la farfalla può imparare queste cose, riguardo a dove viene, riguardo alla natura dell’uomo addormentato. E può imparare le cose che vanno oltre l’uomo stesso.
Postfazione: L’Avventura Continua Congratulazioni, Onironauti! Hai imparato molto sulla tua mente che sogna, e sei sulla buona strada per diventare un esperto onironauta. Se ancora non sei riuscito ad avere sogni lucidi dopo aver letto questo libro, e dopo aver sperimentato gli esercizi e le tecniche, non ti arrendere! La velocità con la quale si può imparare questa abilità dipende da una serie di fattori, come la tua attenzione, o quanto bene ti ricordi i sogni. Tuttavia, perseverando nel tuo intento raccoglierai i tuoi frutti. Assicurati di dedicare tempo sufficiente per sviluppare le competenze di base necessarie per praticare le tecniche di induzione. Se si ha scarso successo con le tecniche di induzione, concentrati sugli
esercizi basi e pratica gli esercizi complementari che troverai nell’appendice – ricorda, un edificio alto non starà mai su una base debole. Questo libro non è l’ultima parola sul sogno lucido. La nostra ricerca continua, alla ricerca di modi più semplici e migliori per raggiungere la lucidità. Come descritto nel Capitolo 3, abbiamo sviluppato un dispositivo per l’induzione del sogno lucido chiamato DreamLight™, e abbiamo scoperto che può effettivamente aiutare le persone ad acquisire la lucidità. Questo vale sia per le persone che non hanno mai avuto sogni lucidi prima, sia per quelle che hanno più esperienza. Continuiamo inoltre la ricerca per sviluppare modi per applicare i sogni lucidi ai problemi della vita. Se vorresti saperne di più o unirti a noi nell’esplorazione del mondo del sogno lucido, vorrei presentarti il Lucidity Institute.
Il Lucidity Institute L’interesse dei media per il sogno lucido, e il numero di lettere che ho ricevuto nell’ultimo decennio, mi hanno chiarito su come ci siano tante persone che trovano affascinante e coinvolgente l’esperienza o la prospettiva di essere svegli nei loro sogni, oltre a me. Il libro “Lucid Dreaming” e anche questo, sono parte della mia risposta al crescente interesse del pubblico nei sogni lucidi. Con il prezioso aiuto di Michael LaPointe, un consulente di gestione e onironauta che sente il dovere di portare i benefici del sogno lucido al pubblico, ho stabilito il Lucidity Institute. Lo scopo di questo istituto è promuovere la ricerca sula natura e le potenzialità della nostra coscienza, attraverso il sogno lucido, ed applicare i risultati delle ricerche al miglioramento della salute delle persone e del loro benessere. Il Lucidity Institute lavora per rendere i benefici del sogno lucido a disposizione di quante più persone possibile, e questo sforzo assume varie forme. Il dispositivo DreamLight, già presentato, è disponibile, quindi se sei interessato a provare il dispositivo, contatta l’istituto all’indirizzo qui sotto. Abbiamo una società di appartenenza per le persone interessate a partecipare e a contribuire al progredire della ricerca sulla lucidità nei sogni e della veglia. Conduciamo programmi di formazione e pubblichiamo un bollettino trimestrale, NightLight, che permette ai membri di conoscere, partecipare, e sostenere la ricerca in corso sulla coscienza durante il sogno. In ogni numero di NightLight, i membri del Lucidity Institute presentano esperimenti su nuovi modo per indurre i sogni lucidi, nuovi studi, o nuovi utilizzi del sogno lucido.
Gli onironauti del Lucidity Institute riportano i loro risultati agli editori di NightLight che li pubblicano nelle edizioni successive. Inoltre, NighLight risponde alle domande più comuni sul sogno lucido, fornisce aggiornamenti sulle attività del Lucidity Institute (workshop, sviluppi tecnologici e idee), e mostra esempi che possono ispirare il sogno lucido. Nighlight aiuta gli onironauti e i ricercatori ad imparare gli uni dagli altri. Spero che ti unirai a noi nell’entusiasmante avventura dell’esplorazione del mondo del sogno lucido. Per maggiori informazioni, contattare:
The Lucidity Institute Box 2364, Dept. B2 Stanford, CA 94309 (415) 851-0252
Appendice: Esercizi Supplementari Rafforzare la volontà “Durante la conversazione dopo cena con i profeti Ezechiele e Isaia, William Blake chiese: “Esiste una persuasione così grande che, se si è persuasi che un oggetto è in quel modo, esso diventa in quel modo?”. Isaia rispose: “Tutti i poeti ritengono che esista, e che in un età fantastica questa ferma persuasione possa aver rimosso le montagne, ma molti non sono capaci di avere questa persuasione.” Molte procedure di induzione dei sogni lucidi richiedono l’uso specifico dell’intenzione attiva, di quella caratteristica sfuggente nota come “volontà”. Come altri aspetti della personalità, la volontà sembra essere malamente distribuita attraverso la popolazione. Alcune persone sembrano realizzare cose attraverso la pura e semplice “forza di volontà”, mentre molte altre sembrano non avere questa forza. Fortunatamente, risulta che la volontà può essere rafforzata mediante l’applicazione di opportuni esercizi. Roberto Assagioli descrive i metodi per rafforzare la volontà nel suo libro “L’Atto di Volontà”. Il prossimo esercizio è un mezzo per imprimere su di te il valore della tua volontà. ESERCIZIO: CAPIRE IL VALORE DELLA VOLONTA’ 1 . PENSA AI PROBLEMI CAUSATI DALLA MANCANZA DI VOLONTA’ Siediti con un blocco note. Chiudi gli occhi e pensa alle possibili conseguenze negative che potrebbero derivare dalla tua attuale mancanza di volontà. Se fumi o bevi o mangi troppo, se non riesci a rivendicare qualcosa che meriti, o proteggerti da lesioni, se non riesci a fare ciò che è meglio per te, allora soffermati sulle spiacevoli conseguenze per un attimo, ed assicurati di scrivere ciascuna di loro verso il basso, e
pensa a loro. Pensa ad occasioni perdute, al dolore inflitto a te o agli altri. Se queste immagini richiamano emozioni negative, sentile. Non devi scrivere un saggio e neanche una frase. Basta fare una lista. Dopo aver finito l’elenco, leggilo. Dall’alto. Pensa che potresti deliberatamente modificare o evitare le conseguenze negative. Trai la forza dalla ripugnanza per queste conseguenze, ed usa questa forza per rafforzare la tua volontà. 2 . PENSA AI VANTAGGI DERIVATI DALL’AVERE UNA FORTE VOLONTA’ Fai una lista altrettanto vivida, dipingi un quadro con l’occhio della tua mente, questa volta raffiguranti tutte le conseguenze positive che potresti avere con una volontà più forte. Proprio come nel primo punto dell’esercizio, esamina e contempla ogni possibile risultato positivo, poi scrivilo. Ancora una volta, se senti forti emozioni positive, contempla i benefici che potrebbero essere fatti vostri, la soddisfazione, il riconoscimento, il godimento, la realizzazione. Soffermati su queste emozioni. Poi concentrati sul trasformare queste emozioni in un potente desiderio di sviluppare la volontà necessaria. 3 . CREA UN’IMMAGINE DI TE STESSO CON GRANDE FORZA DI VOLONTA’ Ora visualizzate te stesso che già possiede una forte volontà, visualizzati che pensi ed agisci come se la tua volontà fosse completamente sviluppata. Fantastica sul migliore dei mondi possibili che sarebbero a portata di mano con una volontà molto forte. Vedi te stesso come potresti essere. Lascia che questo “modello ideale” di te stesso, come lo chiama Assagioli, alimenti la tua intenzione di sviluppare la tua volontà. Come con altri organi e funzioni del nostro corpo e della mente, la volontà può essere rafforzata con l’esercizio. Specificatamente, per rafforzare un particolare gruppo muscolare, ci avvaliamo di esercizi volti a rafforzare solo quel gruppo. Nel rafforzare la volontà, allo stesso modo, è molto utile addestrarla isolandola dalle altre funzioni psicologiche. Questo può essere fatto eseguendo esercizi “inutili”. William James, il fondatore della psicologia americana, ha scritto che si dovrebbe “tenere vivi dentro se stessi la facoltà di fare degli sforzi per mezzo di piccoli esercizi inutili ogni giorno.”. Un esempio di questo tipo di esercizio è quello proposto da Boyd Barrett nel suo libro “La forza di volontà e come svilupparla”. Ogni giorno, per sette giorni, il tirocinante dovrebbe stare su una sedia per dieci minuti, mentre cerca di rimanere soddisfatto. Un uomo che praticava questo esercizio ha riportato che dopo la sessione del terzo
giorno, ha avuto un senso di potere su questo esercizio imposto da me stesso a me stesso. Questo esercizio lo tonificava moralmente, e risvegliava in lui un senso di nobiltà… E’ possibile effettuare molte attività ed esperienze quotidiane negli esercizi della volontà. Per esempio, potresti fare l’esercizio di restare sereno in situazioni difficili sul lavoro, o mantenere la tua pazienza quando sei bloccato nel traffico. Di seguito, forniamo un programma di addestramento del tuo volere. ESERCIZIO: RAFFORZARE LA VOLONTA’ Di seguito è riportato un elenco di esercizi "inutili": -Spostare cinquanta fermagli da un posto all’altro, uno alla volta, lentamente. -Prendere su e giù una sedia trenta volte. -Stare su una sedia per cinque minuti-Ripetere tranquillamente, ma ad alta voce: “Io farò questo!”, ad intervalli regolari, per cinque minuti. -Camminare avanti ed indietro in una stanza, toccando ogni volta un certo oggetto su ogni lato della camera (ad esempio un vaso da un lato, una finestra dall’altro), per cinque minuti. -Esci dal letto quindici minuti prima del necessario la mattina. -Non lamentarti di niente per un intero giorno. -Scrivi per 100 volte, “Scriverò un esercizio inutile”. -Dite ciao a cinque persone a cui non avete mai parlato prima. -Trova una poesia che ti piace, di una ventina di righe, o di 200 parole, e imparala a memoria. 1. INIZIA UN’ATTIVITA’ DALLA LISTA QUI SOPRA Il primo giorno, seleziona uno dei compiti qui sopra, e fai solo quello. Concentrati sul compito e sui tuoi sentimenti mentre lo esegui. Cerca di mantenere uno stato di calma mentale, libera da impazienza o speculazione sui risultati dell’esercizio. Quando hai finito, prendi appunti sui pensieri e i sentimenti che hai sperimentato.
Se sei riuscito a completare il compito, il giorno dopo passa al punto 2. Se non sei riuscito a finire il compito, prova lo stesso compito il giorno successivo. 2 . AGGIUNGI UN ALTRO COMPITO Dopo aver completato il punto 1, seleziona un altro compito, ed esegui sia esso che quello che hai fatto nel punto 1, lo stesso giorno. Ancora una volta, mantieni una struttura placida della mente durante i compiti e prendi appunti riguardo i tuoi pensieri dopo di esso. Fare questa attività per due giorni, o fino a quando non li completi con successo per due giorni di seguito. 3 . AGGIUNGI UN TERZO COMPITO Il quarto giorno, aggiungi un terzo compito. Fai tutte e tre le attività per altri due giorni. Continua a prendere appunti per il resto dell’esercizio. 4 . TOGLI UN COMPITO E METTINE UNO NUOVO Dopo aver completato tutti e tre i compiti per due giorni di seguito, togli uno di questi compiti e aggiungine uno nuovo, in modo da avere ancora tre operazioni. Ancora una volta, esegui tutte e tre le attività per due giorni. Dopodichè, cambia ancora un altro compito, e dopo due giorni cambia anche il terzo. 5 . CONTINUA PER CONTO TUO Continua l’esercizio per conto tuo, scegli tu per quanti giorni fare gli esercizi, quando cambiarli ecc. Puoi svolgere i tuoi compiti, e aggiungere altri, ma non dartene troppi, o potresti scoraggiarti. Ricorda di cercare di sentirti contento mentre esegui le attività, non essere impaziente, o desideroso di ricompensa.
ESERCIZI DI CONCENTRAZIONE E VISUALIZZAZIONE Molte delle procedure per l’induzione della lucidità in questo libro coinvolgono la visualizzazione. Ad esempio, l’esercizio della fiamma nel fiore di loto, nel capitolo 4, richiede che tu sia in grado di visualizzare una fiamma al centro di un fiore di loto, e di concentrarti su di esso fino a quando si entra in un sogno. Se non riesci a visualizzare la fiamma abbastanza vividamente, non disperare, la tua abilità migliorerà con la pratica. I seguenti esercizi sono studiati per rafforzare la tua capacità di visualizzare le immagini mentali adattando la percezione visiva degli oggetti esterni ad una capacità interna di vedere immagini.
ESERCIZIO: CONCENTRAZIONE SULLA CANDELA 1 . GUARDA LA FIAMMA DI UNA CANDELA Metti una candela accesa di fronte a te. Siediti a circa tre o quattro metri di distanza dalla candela, in modo che puoi vedere facilmente la fiamma. Guarda costantemente la fiamma. Fallo finchè è possibile, ma non così a lungo da affaticare gli occhi. 2 . RIPOSA QUANDO NECESSARIO Quando si inizia a sentire l’affaticamento degli occhi, chiudi gli occhi e siediti in silenzio per un po’, immaginando la fiamma davanti a voi. Fai esercizio regolarmente, e presto aumenterà il tuo potere di messa a fuoco di immagini mentali. ESERCIZIO: ALLENAMENTO ALLA VISUALIZZAZIONE Pratica la parte A una o due volte al giorno, per due o tre giorni. Ogni sessione non deve essere durare più di 5 minuti. Poi passa alla parte B. PARTE A 1. SIEDITI DI FRONTO AD UN OGGETTO SEMPLICE Scegli un oggetto da contemplare, come una mela, una roccia, una candela, o una tazza di caffè. Scegli qualcosa di piccolo, semplice, e stazionario. Mettilo a pochi metri di distanza da te e siediti comodamente.
2. CONCENTRATI SUL GUARDARE L’OGGETTO Con gli occhi aperti, cerca di guardare attentamente l’intero oggetto. Prova ad immergerti in un’impressione visiva globale, piuttosto che concentrarti su una caratteristica specifica dell’oggetto. Riconosci i pensieri e le percezioni che ti distraggono e lasciali volare via.
3. CHIUDI GLI OCCHI ED OSSERVA L’IMMAGINE RESIDUA
Dopo pochi minuti, chiudi gli occhi e guarda l’immagine residua dell’oggetto fino a quando non svanisce. Allora apri gli occhi e guarda di nuovo l’oggetto intensamente. Ripeti questa operazione più volte, l’immagine residua dovrebbe diventare sempre più chiara, vivida e fresca. Non sforzarti di creare l’immagine. Lascia che la chiarezza dell’immagine emerga da sé. PARTE B 1 . RISCALDATI CONCENTRATI SU UN OGGETTO DI FRONTE A TE Riscaldati ripetendo la parte A diverse volte. 2. VISUALIZZA L’OGGETTO SOSPESO DI FRONTE A TE Con gli occhi aperti, sposta lo sguardo lontano dall’oggetto e cerca di immaginarlo direttamente di fronte a te, a diversi metri di distanza, galleggiante all’altezza degli occhi. Potrebbe sembrare strano, ma non sorprenderti. Basta provare a lasciare che i contorni dell’immagine emergano nello spazio. Si potrebbe desiderare di iniziare concentrandosi sul modo di sentire l’oggetto piuttosto che la sua struttura dettagliata. Basta accettare che l’oggetto occupi lo spazio dove stai guardando, e prestare attenzione a quella sensazione. Il senso di vedere l’immagine emergerà da questa consapevolezza e sensazione. 3. VISUALIZZA L’OGGETTO DENTRO DI TE Quando riesci a visualizzare l’oggetto di fronte a te, ripeti il punto 2, ma questa volta visualizza l’oggetto all’interno del tuo corpo. Poiché alcune tecniche di induzione dei sogni lucidi richiedono visualizzazioni di oggetti nella zona della gola, prova a vedere l’oggetto in quel punto. Quindi sposta di nuovo la visualizzazione all’esterno e all’interno, ancora ed ancora, fino a che non ci riesci senza sforzo.