+PFKEGN 1TVQ &KϋWUKQPGFGNN¶1TVQ 5 #VVTG\\KPGEGUUCTKCNN¶QTVKEQNVWTC 6 2TGRCTC\KQPGFGN6GTTGPQG5GOKPC 10 %QPEKOC\KQPG 12 +TTKIC\KQPG 16 %QNVKXCTGNGFKXGTUGURGEKGFCQTVQUWNNQUVGUUQVGTTGPQ 18
+PFKEGNG&KXGTUG5RGEKGFK8GIGVCNK 5QNCPCEGG20
1ODTGNNKHGTGQ#RKCEGG86
Pomodoro ................................ 22
Prezzemolo.............................. 88
Peperone .................................. 26
Carota ....................................... 92
Patata ........................................ 30
Finocchio ................................. 96
Melanzana ............................... 34
Sedano ....................................100
%WEWTDKVCEGG38
.GIWOKPQUGQ2CRKNKQPCEGG Q(CDCEGG 104
Zucchino .................................. 40 Cetriolo .................................... 44
Pisello .....................................106
Melone...................................... 48
Fagiolo....................................110
Cocomero ................................. 52
%JGPQRQFKCEGG114
#UVGTCEGGQ%QORQUKVCG56
Spinacio ..................................116
Carciofo .................................... 58 Lattuga ..................................... 62
2KEEQNKHTWVVK 120
Cicoria e radicchio ................. 66
Fragola ...................................122
.KNKCEGG 70
#TQOCVKEJG Basilico e origano.................128 Rosmarino e salvia...............129 Erba cipollina e menta ........ 131
Aglio ......................................... 72 Cipolla ...................................... 76
%TWEKHGTGQ$TCUUKECEGG80 Cavolfiore ................................. 82
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NC&KϋWUKQPGFGNN 1TVQ La coltivazione dell’orto ha radici antichissime, da sempre l’uomo coltiva la terra per raccoglierne i frutti e, nel caso dell’orto, tale coltivazione era praticata in piccole aree spesso vicine alle abitazioni. Nel corso dei secoli sono poi nati in ogni villaggio, paese o piccola città orti botanici volti a diffondere l’arte della coltivazione delle piante orticole agli abitanti. Negli ultimi tempi si è assistito ad una riscoperta dell’orto anche da parte di giovani che per passione o per integrare la propria dieta si sono avvicinati al mondo dell’orticoltura.
Al giorno d’oggi l’orto non solo viene coltivato in campagna a ridosso delle cascine o delle masserie e ai margini delle città ma sempre più spesso molte persone iniziano a prendere confidenza con questo hobby sui terrazzi e balconi cittadini. La coltivazione dell’orto, è spesso citata da medici e terapeuti come attività benefica e salutare poiché permette di passare alcune ore al giorno all’aria aperta, ad eseguire operazioni manuali, spesso dimenticate, che favoriscono la salute fisica e psichica delle persone che vi si dedicano.
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INK#VVTG\\KPGEGUUCTKCNN¶QTVKEQNVWTC Origine e storia: Per la coltivazione e la cura dell’orto si rende necessaria la disponibilità di diversi attrezzi che possono variare in funzione dell’ampiezza dell’orto e delle colture coltivate ma in linea generale alcuni di essi dovrebbero essere sempre disponibili come ad esempio: la vanga, il rastrello, la zappa, il forcone, la paletta e infine le forbici. Generalmente chi desidera prendersi cura personalmente del proprio giardino, potrà decidere se utilizzare attrezzi manuali oppure attrezzi che riducono i tempi e migliorano la qualità del lavoro (attrezzi motorizzati).
#VVTG\\K/CPWCNK Vanga:
coltura. Nella scelta dell’attrezzo conviene optare per prodotti di qualità in quanto la vanga è soggetta a forti sollecitazioni fisiche. Meglio quindi scegliere una vanga caratterizzata da lama in acciaio inossidabile, con gli spigoli appiattiti per favorire la spinta del piede in fase di escavazione e infine un robusto manico fortemente saldato alla lama.
è un attrezzo fondamentale nell’orto in quanto utile per lavorare il terreno, piantumare nuovi alberi e arbusti, mescolare concimi o materiali di drenaggio, spostare le foglie. La sua principale funzione è quella di agevolare la lavorazione del terreno prima della preparazione del letto di semina. Con la vanga infatti si provvede a ribaltare il terreno facendo in modo che, una volta rivoltata la zolla di terra, la parte di suolo sfruttata e quindi depauperata delle sostanze nutritive dalla coltura precedente vada in profondità mentre la terra fertile sottostante venga riportata in superficie per accogliere la nuova
Rastrello è formato da un robusto manico in legno o in acciaio al quale è saldata una barra in metallo provvista di numerosi denti appuntiti. Il rastrello è molto utile per livellare il terreno dopo la vangatura, per frangere le zolle e sminuzzarle e per preparare
#VVTG\\K
il letto di semina. Risulta utile anche per pulire il terreno da foglie, per rimuovere il manto di erba secca nel prato e per rimuovere le erbacce. Per queste ultime funzioni esistono diversi tipi di rastrello in commercio adatte alle più particolari operazioni come ad esempio la scopa in metallo che ha un’utilità soprattutto di pulizia.
Sarchiatore è un attrezzo utile per estirpare le erbe infestanti alla base e poterle rimuovere più agevolmente evitando l’impiego di diserbanti.
Forbici in commercio è possibile trovare numerosi tipi di forbice che si distinguono per la forma e la dimensione delle lame, per l’impugnatura e per accorgimenti che rendono il taglio più agevole (martinetti). La più comune è la classica forbice da giardinaggio a lame fisse che si può universalmente impiegare per più attività. Vi sono anche disponibili forbici ad ingranaggio o martinetto, accorgimenti atti a rendere il taglio più agevole anche su rami di medie dimensioni e forbici a doppio battente. Vi sono poi forbici con lame appuntite e sottili, adatte solitamente per la raccolta degli ortaggi e per recidere i fiori.
Zappa è uno strumento utilissimo per frangere le zolle, arieggiare la terra, rimuovere le erbe infestanti e per consentire di lavorare vicino alle piante già messe a dimora, con l’obiettivo di aggiungere fertilizzanti o sostanza organica. Di norma è costituita da una lama rettangolare affilata posta perpendicolarmente al manico. Esistono anche zappe di piccole dimensioni, chiamate zappette, che vengono impiegate per le piccole lavorazioni in aiuole o vasi.
Pala o paletta in funzione della dimensione è un attrezzo molto importante per tutte le operazioni di impianto e di espianto e per il rinvaso.
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#VVTG\\K/CPWCNK Nebulizzatore o pompa per difendere le piante dall’attacco di insetti o funghi nocivi, talvolta si rende necessario eseguire dei trattamenti con prodotti fitosanitari. In questi casi occorre disporre di una pompa che nebulizzi la soluzione con il fitofarmaco per poter vaporizzare al meglio i prodotti chimici sulle piante evitando gocce eccessivamente grandi; le pompe in genere sono a pressione e possono essere piccole, contenenti un paio di litri di soluzione (nebulizzatore o spruzzino) o da portare a spalla, con relativa lancia, per soluzioni maggiori generalmente dai 5 ai 20 litri. La scelta del nebulizzatore a mano o a spalla è da prendere in funzione dell’estensione del nostro orto e di conseguenza dell’ampiezza della superficie da trattare.
#VVTG\\K/QVQTK\\CVK emergere le frese. E’ un attrezzo utilissimo in quanto rivolta e sminuzza il terreno assolvendo contemporaneamente al compito di vanga e rastrello e diminuendo notevolmente lo sforzo fisico. Vi sono in commercio motozappe elettriche per orti di piccola ampiezza e motozappe a motore a scoppio 4 tempi per orti di maggiori dimensioni fino a 3000 mq. La larghezza di lavoro oscilla tra i 30 e gli 80 cm mentre la profondità di lavorazione può arrivare ai 30 centimetri.
Motozappa la motozappa non ha le ruote montate ma porta semplicemente sui due semiassi due frese scoperte che servono per la lavorazione del terreno. E' una macchina più economica di un motocoltivatore ma anche più faticosa da usare poiché poggia direttamente sugli organi lavoranti che vengono direzionati e gestiti dalle braccia dell’operatore. Per lavorare più o meno in profondità il terreno occorrerà regolare lo sperone posteriore per fare affondare o
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lavorare più ampie superfici con un dispendio inferiore di energia fisica. Ha lo svantaggio di essere meno maneggevole per il maggiore ingombro e quindi nell’orto impedisce di lavorare molto vicino alle piante. Vi sono in commercio motocoltivatori esclusivamente a motore a scoppio con potenze che variano dai 5 ai 12 CV. La larghezza di lavoro oscilla tra i 40 e gli 80 cm mentre la profondità di lavorazione può arrivare ai 20-30 centimetri.
Motocoltivatore il motocoltivatore invece è provvisto di ruote azionate dal motore; dietro l’asse degli pneumatici, sono posizionate frese coperte simili a quelle montate sui trattori. La caratteristica degli pneumatici azionati dal motore ne rende l’uso sicuramente meno faticoso. Ha un costo decisamente più alto di una motozappa ma è molto più efficiente e consente di
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2TGRCTC\KQPGFGN6GTTGPQG5GOKPC La preparazione del letto di semina può iniziare da un terreno incolto nel periodo autunno invernale. Le prime operazioni da effettuare sono l'eliminazione delle erbacce più voluminose e il dissodamento (asportazioni delle grosse pietre). Gli organi vegetali asportati possono essere bruciati oppure compostati, previa triturazione, per poi essere usati come concime.
fase primaverile verranno lavorate superficialmente per produrre un letto di semina. Se la superficie supera le dimensioni di 40 m2 ipotizzare di ricorrere a mezzi meccanici. Per affinare il suolo si consiglia in sequenza l'utilizzo prima di una zappa per rompere e muovere le ultime zolle e dopo un rastrello nella fase finale per spianare e affinare. Occorrerà evitare, in questa fase, di produrre dossi o affossamenti dove ristagnerebbe l'acqua. Una volta preparato il letto di semina avviene la deposizione del seme nel suolo. La semina può essere fatta in tre modi:
La successiva operazione è una vangatura profonda (30cm) in modo da rimuovere parte dei semi delle infestanti interrandole in profondità. Se il terreno è compatto ed argilloso, conviene ‘tagliare’ il terreno in zolle non troppo spesse (circa 5 centimetri) perché sarà più facile frantumarle in un secondo momento. In fase di vangatura è opportuno apportare della sostanza organica per migliore la struttura e incrementare la dotazione di nutrienti nel suolo.
A spaglio: il seme viene sparso omogeneamente sul suolo lanciandolo con un movimento braccio-mano. Successivamente viene interrato con una lavorazione superficiale. È utile in questo caso, specialmente se il seme è piccolo, mescolare il seme con la sabbia. Questo accorgimento consentirà di vedere meglio dove i semi si depositeranno sul terreno.
Più si lavorerà il suolo, migliore sarà la vita dell'orto e meno faticoso il lavoro negli anni successivi. Il freddo dell'inverno faciliterà la disgregazione delle zolle che in
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con del terriccio all’interno, che permette di far germogliare i semi in condizioni climatiche più favorevoli rispetto all'ambiente esterno. Il semenzaio ospita le giovani piantine fino all’emissione del secondo palco di vere foglie. Alla dimensione desiderata le piante vengo trapiantate nell'orto dove proseguiranno il loro ciclo di crescita.
A file: il seme viene posto in modo ordinato lungo un solco aperto nel suolo. La profondità di semina dipende dalle caratteristiche del seme. In linea generale: più piccolo è il seme meno profonda dovrà essere la profondità di semina.
A buchette: più semi vengo posizionati all'interno di una buca Per facilitare la copertura del seme occorrerà effettuare una rastrellatura molto superficiale e successivamente, per permettere un miglior contatto tra terreno e seme, rullare il terreno con un rullo o spianarlo con una pala. Dopo la semina si dovrà procedere con una irrigazione abbondante con getto fine per evitare di fare solchi e rovinare la superficie e di spostare i semi appena messi a dimora. L'epoca di semina dipende dal calendario che ogni agricoltore segue nel proprio orto e dalle caratteristiche varietali (esigenze termiche, ciclo vegetale). Alcuni coltivatori seguono l'influenza delle fasi lunari.
Il semenzaio può essere a letto freddo o a letto caldo. Con letto freddo si intende la semina diretta su terriccio e sabbia mentre con letto caldo si intende un semenzaio nel quale si usa uno strato di letame sotto il terriccio che fermentando sviluppa calore e accelera la germinazione. Il trapianto consiste nell’operazione di traslocare le piantine, allo stadio di 3°o 5° foglia, dal semenzaio al terreno dell'orto.
Per consentire la germinabilità dei semi ed evitare di dover sostituire eventuali fallanze nell'orto, è prassi utilizzare il semenzaio. Il semenzaio, in termini semplici, consiste in un qualsiasi tipo di contenitore di piccola superficie,
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la Concimazione Le piante necessitano di elementi nutritivi per sviluppare i singoli organi vegetali e compiere il proprio ciclo vitale. Gli elementi nutritivi sono asportati grazie alle radici che esplorano le micro porosità del suolo. Il sottile strato di umidità che circonda le particelle del suolo permette la creazione di una soluzione acquosa ricca di sali minerali che la pianta assorbe in base alle sue esigenze. Gli elementi
nutritivi principali che condizionano lo sviluppo vegetativo e la qualità del raccolto sono azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) detti anche macro nutrienti. I nutrienti assorbiti in quantità limitate sono detti micronutrienti (manganese, boro, ferro…). Normalmente il terreno ne è provvisto a sufficienza. L'attività di apporto di macro
Concimazione
e micro nutrienti al suolo avviene tramite la concimazione. La concimazione può avvenire con l'apporto di concime di tipo organico e/o minerale. Al primo gruppo appartengono tutti i concimi di origine animale (letame, sangue secco, cornunghia, pollina,...) e vegetale (compost, residui vegetali indecomposti, ecc.) detti anche genericamente sostanza organica. La sostanza organica ha come primaria funzione quella di migliorare la struttura del suolo (effetto ammendante) e in secondo luogo di apportare gli elementi nutritivi. I concimi minerali sono invece tutti quei prodotti che apportano i macro-micro nutrienti in forma minerale non condizionando la struttura del suolo.
Ogni elemento nutritivo ha una funzione nello sviluppo della pianta:
Azoto (N): favorisce lo sviluppo degli organi verdi e consente l’aumento delle dimensioni delle piante
Fosforo (P): favorisce lo sviluppo degli organi di riserva e la radicazione
Potassio (K): favorisce lo sviluppo fiori e la qualità/colore dei frutti Ogni concime organico porta in etichetta la concentrazione di macro e di micro elementi, la percentuale di sostanza organica e il tasso di umidità. Nei concimi minerali viene indicato il rapporto azoto-fosforo e potassio (N, P, K) tramite l’utilizzo di numeri (titolo del concime) che corrispondono alla percentuale in peso di ciascun elemento sul peso totale del concime. Ad esempio 10 kg di un concime NPK dal titolo 20-15-10 conterranno 2 kg di azoto, 1,5 kg di fosforo e 1 kg di potassio. In caso il concime contenga un solo elemento si definisce concime semplice (l’urea, ad esempio, possiede solo azoto) mentre nel caso ne contenga due (N-P o P-K) o tre (N-P-K) si definisce complesso (binario o ternario).
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Nell'orto il concime organico per eccellenza è il letame. L'origine può essere bovina, equina o degli animali di corte. Per essere maturo il prodotto deve aver stagionato almeno 9-12 mesi. Il motivo per cui si utilizza sostanza organica ben compostata o letame maturo è perché la maturazione garantisce un più elevato grado di igienizzazione del prodotto, neutralizza la capacità di germogliamento dei semi delle infestanti in esso contenuti, riduce la carica microbica e stabilizza le caratteristiche chimiche (minor contenuto di elementi minerali nelle forme più aggressive). La qualità del prodotto è valutabile dal colore (marrone scuro), uniformità del prodotto, limitata frazione liquida e untuosità al tatto (“burro nero”). Un’alternativa al letame è il materiale composto casalingo. Deriva dalla decomposizione aerobica
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di diversi tipi di sostanza organica (foglie, erba, scarti vegetali di cibo, ecc.) insieme ad una percentuale di terra. Un fattore importante per la valutazione della materia compostata è il rapporto carbonio/azoto (C/N) il quale indica il rapporto tra le sostanze ricche di carbonio (cellulosa, amidi) e quelle ricche in azoto (proteine) che condizionano la vita dei microrganismi. Le concimazioni possono essere effettuate in tre periodi:
impiegati alla dose di un terzo del letame.
Concimazione d'impianto Permette di integrare con concimi minerali la dotazione di macro e micro nutrienti presenti nel suolo. I concimi vengono localizzati nella parte superficiale del suolo in prossimità del seme. Lo scopo è facilitare la radicazione e la disponibilità immediata dei minerali vicino alle radici. Occorrerà evitare concimi a pronta cessione e privilegiare concimi a cessione programmata.
Concimazione di fondo La concimazione di fondo si effettua nel periodo invernale con l'impiego di sostanza organica (letame, compost, terricciato). La sostanza organica deve essere interrata nei primi 30 cm. La funzione è migliorare la struttura del terreno e apportare nutrienti. Prendendo riferimento il letame maturo la dose da apportare è di circa 3-6 q ogni 100 m2. L’utilizzo di sostanza organica risulta molto utile nei terreni troppo sciolti (sabbiosi) o troppo pesanti (argillosi). È possibile anche utilizzare concimi organici essiccati (pellettati) e le dosi dipendono dal tasso di umidità del prodotto; mediamente vengono
Concimazione di restituzione Patica di concimazione che assolve lo scopo di rifornire di nutrienti la pianta durante il proprio ciclo per far fronte alle necessità della pianta. L'apporto viene frazionato in base alla coltura e alla lunghezza del ciclo vitale. E’ possibile utilizzare concimi a pronta cessione. Nei terreni sciolti bisogna evitare forme di azoto prontamente disponibili, come ad esempio i concimi nitrici ed ammoniacali, che potrebbero essere dilavati dall’acqua di percolazione.
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N +TTKIC\KQPG Vi sono diversi sistemi per fornire acqua alle nostre piante da orto. I più comuni sistemi di irrigazione che potrebbero essere utilizzati sono: l’irrigazione a pioggia e l’irrigazione a goccia o irrigazione localizzata. risparmio di acqua e l’automazione dell’operazione per contro invece vi sono alcuni svantaggi che ne limitano l’impiego sull’orto; l’irrigazione per aspersione infatti genera un ambiente umido a livello della superficie della coltura in quanto foglie, fusti, fiori e frutti sono adacquati dall’alto da minuscole goccioline. Questo ambiente umido favorisce la comparsa di numerose malattie soprattutto fungine che ostacolano la normale crescita della coltura. E’ un tipo di irrigazione più adatto alle colture da pieno campo come i seminativi (cereali, soia, girasole) oppure per l’irrigazione del prato.
Irrigazione a pioggia Il sistema di irrigazione a pioggia (detto anche per aspersione) è una tecnica di distribuzione dell'acqua sotto forma di piccole goccioline che vengono spruzzate dall’alto da appositi erogatori. Vantaggio principale è il notevole risparmio di acqua rispetto ai sistemi tradizionali di irrigazione per scorrimento. Può essere adottato su ogni tipo di terreno, non richiedendo particolari prerequisiti. Nel caso di impianti fissi, si ha un notevole risparmio di manodopera in quanto gli impianti stessi sono facilmente automatizzabili. Il vantaggio dell’irrigazione a pioggia o per aspersione è, come accennato, il
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Irrigazione goccia a goccia o localizzata E’ senza dubbio il miglior sistema di irrigazione dell’orto in quanto l’acqua viene fornita alle piante tramite tubi di gomma gocciolanti a livello delle radici e senza bagnare la superficie vegetale sovrastante. E’ un sistema facilmente automatizzabile che permette di variare il flusso dell’acqua di zona in zona nell’orto permettendo una bagnatura differenziata delle diverse colture in funzione delle loro esigenze e permettendo un notevole risparmio di acqua in confronto ad altri sistemi irrigui. Negli ultimi anni sono stati sviluppati numerosi sistemi di irrigazione goccia a goccia tra i più comuni possiamo annoverare i tubi gocciolanti provvisti ad intervalli regolari di gocciolatori e i tubi porosi che forniscono acqua attraverso micropori. I volumi di adacquamento sono facilmente gestiti tramite centraline elettroniche di facile programmazione che permettono di utilizzare l’acqua al meglio su tutto l’appezzamento destinato all’orto. Un ulteriore vantaggio di questo sistema di irrigazione è la possibilità di fornire costantemente poca acqua per volta dando alle radici il tempo necessario per poterla assorbire evitando inoltre shock idrici al sistema radicale.
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Utilizzare una superficie di terreno per la coltivazione dell'orto richiede oltre a prendersi cura del benessere delle piante (concimazione e difesa fitosanitaria) anche la necessità di prendersi cura del suolo; consideriamo suolo lo strato esplorabile dalle radici. Fondamentale è evitare fenomeni di "stanchezza dei suoli" allo scopo di mantenere intatta la fertilità del terreno e la capacità di ospitare le colture nel tempo. I risultati di suoli "stanchi" sono in primo luogo un calo delle produzioni e un minor livello qualitativo del raccolto. Il fenomeno si verifica con la coltivazione perpetrata nel tempo della medesima specie sullo stesso appezzamento (monocoltura). Le cause da cui dipende la minor fertilità sono legate a: Continua asportazione da parte di una specie degli stessi elementi nutritivi. Le radici esplorano ed assorbono macro-micro nutrienti sempre alla stessa profondità del suolo Produzione di essudati radicali o accumulo di sostanze derivanti dalla degradazione di sostanza organica che
possono risultare tossiche riducendo lo sviluppo radicale.
Sviluppo eccessivo di determinate malattie e parassiti e facilità trasmissione. Per attenuare tale effetti si pratica l'avvicendamento (o rotazione o successione) delle colture di anno e in anno. L'orticoltore alternerà la coltivazione di colture miglioratrici (leguminose ad esempio), con essenze sfruttatrici e a periodi si riposo del terreno. È utile l’alternanza coltivando in successione piante appartenenti a famiglie botaniche differenti, con sviluppo vegetativo differente (piante da tubero, da foglia, da frutto, ecc.) e piante che possiedono esigenze nutrizionali diverse. Si consiglia di iniziare la coltivazione di un'aiuola con colture da rinnovo (patata, pomodoro, ecc..) e ogni anno seminare essenze meno esigenti. Al quarto anno praticare il riposo del suolo o la coltura di piante biocide da sovescio (rafano, senape, rucola) o miglioratrici (leguminose). È anche utile oltre l'alternanza delle colture nel tempo sul medesimo suolo
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anche la coltivazione simultanea di più essenze. Questa pratica si chiama consociazione. Lo scopo della coltivazione mista è di esaltare l'interazione tra piante con effetto di stimolo e repulsione verso altre colture o parassiti. La coltura di più essenze simultaneamente può essere fatta investendo sulla stessa aiuola più colture (alternando file di diverse specie) o coltivando aiuole tra loro prossime.
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Pomodoro
Peperone
Patata
Melanzana
Il nome di questa famiglia suggerisce il fabbisogno di queste essenze in fatto di luce. Tutte le solanacee per crescere e fruttificare necessitano di un’esposizione diretta ai raggi del sole per lungo tempo.
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Origine e storia:
Caratteristiche climatiche:
il pomodoro, originario del centro America (Messico e Perù), fece la sua comparsa nel panorama europeo piuttosto tardi importato dalle Americhe dai conquistatori spagnoli.
è una pianta mediterranea, il freddo è il vero fattore limitante la sua coltivazione; temperature prossime allo 0 portano alla morte della pianta, mentre temperature sopra i 32° causano scarsa allegagione e decolorazione delle bacche. I fiori vengono scarsamente fecondati con temperature notturne inferiori a 12°C.
Descrizione vegetale: è una solanacea con fusto semilegnoso, con foglie composte ricche di peli ghiandolari che secernono un succo dall’odore caratteristico. E’ una pianta erbacea eretta o ricadente, alta più o meno un metro. L’infiorescenza è semplice o suddivisa con fiori a cinque petali di colore giallo. La fioritura è scalare e dall’allegagione (trasformazione del fiore in frutto) alla maturazione trascorrono circa 40-50 giorni. Il frutto è una bacca che può essere tondeggiante o di forma allungata. La colorazione del frutto maturo è dovuta alla presenza di sostanze come il licopene e i carotenoidi. Le varietà di pomodoro esistenti si possono raggruppare in due categorie: da tavola per consumo fresco e da industria per pelati e concentrati.
Terreno: Il pomodoro non è una pianta esigente, preferisce terreni profondi, ricchi di sostanza organica e ben drenati. Evita assolutamente il ristagno d’acqua. Si adatta a terreni a pH leggermente basici o moderatamente acidi.
Preparazioni del terreno: esegui a fine estate una lavorazione superficiale (10-15 cm) per interrare i residui della coltura precedente. In autunno inverno esegui una lavorazione più profonda (30 cm) per interrare il concime e l’eventuale sovescio. Prima del trapianto effettua una lavorazione di finitura.
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l’irrigazione a scorrimento o a pioggia dentro i solchi laterali. Nei semenzali adotta un concimazione a base di effettua 2-3 interventi irrigui in modo letame in ragione di 3-4 q/100m2 che il terriccio di semina rimanga da effettuare in autunno ad una umido mentre nel corso del periodo profondità di 30-40 cm, più un buon caldo è importante non creare apporto di fosforo e potassio. stress. Dirada Semina o le adacquature Caratteristiche trapianto/epoca: durante nutrizionali l’epoca di semina maturazione. varia a seconda Mantieni il suolo Il pomodoro possiede un limitato del tipo di coltura, carico calorico (18 kcal/ 100 g), pulito dalle in inverno si fa un buon contenuto in minerali e infestanti con oligoelementi ed è dotato di tutte in semenzaio leggere zappature. le vitamine idrosolubili. su letto caldo I germogli che per trapiantare a si sviluppano marzo in tunnel all’ascella e anticipare la dell’attaccatura produzione, oppure fogliare devono da marzo a maggio essere asportati in semina diretta prima che nell’orto. Per un m2 superino i 3 cm di semenzaio sono E’ costituito principalmente per impedirne da acqua (94%), proteine (1%), necessari 3-4 g di un eccessivo grassi (0,2%) e carboidrati (2,8%). seme. La profondità Il pomodoro è un eccellente sviluppo in altezza di semina oscilla da attivatore della mobilità gastrica (le vegetazioni pochi millimetri fino e possiede una sensibile azione troppo folte disintossicante grazie alla buona a 2 cm. Le distanze determinano pochi presenza di zolfo. di impianto sono frutti). La cimatura comprese tra 70 e (rimozione del 100 cm tra le file e germoglio apicale) deve essere fatta tra 30 e 60 cm sulla fila. dopo la formazione del 4° palco di branche e serve per anticipare la Cure colturali/irrigazione: maturazione. predisponi dei tutori ai quali ancorare le piante. Evita durante l’irrigazione di bagnare le foglie cerca di adottare
Concimazione di fondo:
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pomodoro successivamente a chenopodiacee o cucurbitacee. Il pomodoro è una pianta da rinnovo e quindi va posta all’inizio della rotazione agraria, precede bene cipolle, spinaci e lattughe. Adotta la consociazione con sedano, prezzemolo, cavolo, spinacio, ravanello, lattuga, insalata, cicoria, aglio o fagiolino.
Raccolta: effettua la raccolta quando la bacca è totalmente rossa per i pomodori da sugo mentre rosata per quelli da verdura.
Consociazione e avvicendamento: ripeti al massimo per due anni di seguito la coltura sullo stesso terreno. Evita di piantare il
2TKPEKRCNKCXXGTUKViGFKHGUC Afidi: piccoli insetti di colore verde o nero che succhiano la linfa producendo melata (sostanza zuccherina) su cui si instaurano fumaggini (funghi di colore scuro). Lotta agronomica: limita le concimazioni azotate oppure adotta la consociazione con liliacee come l’aglio. Lotta biologica: impiega prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di imidacloprid o thiacloprid. Peronospora: Macchie di colore translucido sulle foglie che poi disseccano, dovute al fungo Phytophthora infestans. Lotta agronomica: evita irrigazioni sovra chioma, adotta invece irrigazioni goccia a goccia. Lotta biologica: impiega prodotti a base di sali di rame. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di fosetyl di alluminio più rame o iprovalicarb + rame. Mosca bianca: piccoli insetti volanti di colore bianco che volano non appena si tocca la superficie fogliare. Lotta agronomica: provvedi a trapiantare le piantine ad una giusta distanza per non creare inutili infoltimenti che agevolerebbero lo sviluppo della popolazione di mosca bianca. Lotta biologica: impiega di prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di deltametrina.
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evitare le temperature sotto lo zero mentre temperature superiore ai 30° accompagnate da vento possono provocare l'aborto dei fiori. Per una fioritura ottimale si richiedono temperature sopra i 19° C.
Origine e storia: pianta originaria del continente sud-americano, molto utilizzata dagli Atzechi, i quali disponevano di diverse varietà. Importato in Europa nel sedicesimo secolo da Cristoforo Colombo si diffuse sia nel continente africano che in Asia.
Terreno: il peperone necessita di un terreno di medio impasto molto fertile, profondo e ben drenato.
Descrizione vegetale: il peperone ha fusto eretto e foglie alterne molto differenti nella forma in relazione alla varietà. Il frutto è una bacca carnosa di forma e dimensioni varie, con colori che vanno dal verde, al giallo al rosso fino al viola. I frutti verdi sono ricchi di clorofilla quelli gialli di xantofilla e quelli rossi di carotenoidi. Il sapore piccante di alcune specie è dovuto alla presenza della capsaicina; per incrementarlo si riducono le innaffiature due tre giorni prima della raccolta. Il ciclo è variabile da 150 ai 240 giorni.
Preparazioni del terreno: prepara il letto di semina o di trapianto nel periodo che va tra febbraio e maggio a seconda della zona, tramite leggera aratura.
Concimazione di fondo: adotta un concimazione a base di letame in ragione di 3-4 q/100m2 da effettuare in autunno ad una profondità di 30-40 cm, più un buon apporto di fosforo e potassio.
Semina o trapianto/epoca: a causa delle elevate esigenze termiche e del lungo periodo di germogliazione (15 giorni), la semina diretta è poco diffusa e sostituita dalla semina in
Caratteristiche climatiche: è una pianta che preferisce climi caldi, idonea a luoghi ben soleggiati, molto sensibile alle basse temperature. Da
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semenzaio. Nel semenzaio, posiziona i Cure colturali/irrigazione: semi a righe distanti 5-10 cm tra loro. le cure colturali contemplano Per ogni m2 di semenzaio occorrono irrigazioni moderate, eliminazione 2 g di semi e 1 m2 di semenzaio può delle infestanti nel sottofila e zappature coprire dai 100 ai 150 m2 di coltura in per arieggiare il terreno. Effettua la campo. La semina si esegue da febbraio rincalzatura per facilitare la creazione a marzo. Prima di solchi laterali per di trapiantare le l'irrigazione. Caratteristiche piantine irriga bene Per irrigare, nutrizionali il semenzaio. La usa acqua a semina in campo va il peperone è costituito dall'80% temperatura di acqua e 20% di sostanza secca eseguita con dueambiente. Utilizza (3% zuccheri, 3% estratti inazotati tre semi per posta tutori o fili per e 1% sostanze azotate). distanti 50 cm. sorreggere Il trapianto la pianta. Per si effettua tra ottenere bacche più febbraio e maggio grosse provvedi (a 40 giorni dalla ad una limitata semina) con piante soppressione dei alla quinta foglia fiori. (piantine di 20 cm, nei vasetti); la distanza tra le fila Presenta un elevato tenore è di 60 cm e sulla di vitamina A, B e C. Il suo fila di 40-50 cm. consumo favorisce l'attività digestiva e stimola la secrezione Al momento del gastrica. Sconsigliato a chi soffre trapianto, provvedi di iper-acidità e ulcera. ad interrare il colletto.
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%CRUKEWOCPPWO
Raccolta:
Consociazione e avvicendamento:
la raccolta va da giugno ad ottobre, è di tipo scalare, raccogli le bacche quando possiedono pezzatura e colore desiderato. In genere i peperoni verdi o bianco-giallo si raccolgono prima della completa maturazione, mentre quelli rossi e gialli a piena maturazione. La produzione si aggira intorno ai 2 kg al m2.
si associa bene a carciofi, insalate e cavoli. E’ sconsigliato ripetere per due anni di seguito la coltura sullo stesso terreno. Evita di piantare successivamente a chenopodiacee o cucurbitacee.
2TKPEKRCNKCXXGTUKViGFKHGUC Afidi: Piccoli insetti di colore verde, giallo o nero, comunemente chiamati pidocchi, che succhiano la linfa indebolendo la pianta e producendo melata (sostanza zuccherina) su cui si instaurano fumaggini (funghi di colore scuro). Lotta agronomica: riduci le concimazioni azotate o adotta la consociazione con liliacee come l’aglio. Lotta biologica: impiega prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: impiega di prodotti a base di imidacloprid o thiacloprid. Ragnetto rosso: piccoli ragnetti rossi della dimensione di mezzo millimetro che pungono le foglie causando ingiallimenti estesi e indebolimento della pianta. Lotta agronomica: riduci le concimazioni azotate. Lotta tradizionale: impiega un acaricida specifico a base di fluvalinate. Mosca bianca: piccoli insetti volanti di colore bianco (aleurodidi) che volano non appena si tocca la superficie fogliare. Lotta agronomica: provvedi a trapiantare le piantine ad una giusta distanza per non creare inutili infoltimenti che agevolerebbero lo sviluppo della popolazione di mosca bianca. Lotta biologica: puoi ricorrere all’impiego di prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: prevede l’impiego di prodotti a base di deltametrina.
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NC2CVCVC
5QNCPWOVWDGTQUWO Origine e storia:
Caratteristiche climatiche:
la patata veniva coltivata nelle Ande fin dal II millennio a.C., quando veniva essiccata e conservata per molto tempo. Introdotta in Europa con la scoperta delle Americhe è ormai diffusa in tutto il mondo.
è una pianta che preferisce climi caldi, idonea a luoghi ben soleggiati, molto sensibile alle basse temperature. Da evitare le temperature sotto lo zero mentre temperature superiore ai 30° accompagnate da vento possono provocare l'aborto dei fiori. Per una fioritura ottimale si richiedono temperature sopra i 19° C.
Descrizione vegetale: il prodotto edule è costituito dal tubero che si forma per ingrossamento dell'estremità distale dei rizomi (fusti sotterranei). I tuberi possono avere diverse forme e dimensioni; le parti verdi contengono solanina che può provocare intossicazioni. L'apparato radicale si approfondisce poco, il fusto è erbaceo; il fiore pentamero (costituito da 5 elementi) e il frutto che è una bacca verdognola non hanno nessuna importanza nella tecnica orticola. Le patate possono distinguersi per forma, colore (bianco o giallo) ed epoca di maturazione. Il ciclo può variare da 80-90 giorni a 150-160 giorni a seconda della cultivar che possono così distinguersi in: molto precoci, semitardive e tardive.
Terreno: richiede terreni ricchi di humus, di medio impasto o sciolti. Evita i terreni molto pesanti perché ostacolano l'ingrossamento del tubero. Per un prodotto di qualità il suolo deve contenere poco calcio, ma essere ricco in fosforo e potassio.
Preparazioni del terreno: vanga profondamente il terreno nell'autunno precedente alla piantagione per preparare un buon letto di semina.
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Concimazione di fondo:
Cure colturali/irrigazione:
è buona norma apportare 2 quintali di letame maturo ogni 100 m2 di terreno.
la patata teme la concorrenza delle infestanti, quindi occorre praticare delle sarchiature; effettua frequenti rincalzature al colletto fino al Semina o trapianto/epoca: momento in cui spunteranno i la semina avviene germogli allo generalmente tra scopo di facilitare Caratteristiche febbraio e marzo la tuberizzazione. nutrizionali utilizzando Irriga i tuberi che il tubero è ricco di amido ed abbondantemente vengono interrati è una delle poche piante con senza creare interi o tagliati le quali un uomo potrebbe ristagni idrici. vivere pur non avendo altro da in due tre pezzi mangiare. Raccolta: (almeno tre la raccolta giorni prima avviene tra luglio della semina e settembre e lasciandoli può avvenire all'aria); ogni per mezzo di pezzo deve avere un forcone; una 3-4 gemme, volta portati in "occhi". Traccia superficie i tuberi dei solchi I tuberi devono essere conservati è necessario profondi 10 cm in luoghi bui e asciutti per lasciarli asciugare nei quali potrai evitarne il rinverdimento e la all'aria. Per deporre il tubero germinazione che innalzano il verificare il grado alla distanza contenuto di solanina (sostanza tossica). di maturazione, di 30 cm uno strofina dall'altro. In energicamente la caso di più file, buccia di alcuni distanziale di 70 tuberi, se rimane attaccata sono cm. Utilizza circa 20 kg di tuberi-seme maturi. per 100 m2.
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5QNCPWOVWDGTQUWO stesso terreno è sconsigliato. Evita di piantare la patata su un terreno che ha ospitato chenopodiacee o cucurbitacee.
Consociazione e avvicendamento: la consociazione più diffusa è con il fagiolo, che sembra utile per arginare gli attacchi della Dorifora (insetto coleottero che defoglia la vegetazione). Puoi coltivare la patata con successo dopo cereali, prato o barbabietola invece ripetere per due anni di seguito la coltura sullo
2TKPEKRCNKCXXGTUKViGFKHGUC Afidi: Piccoli insetti di colore verde, giallo o nero, comunemente chiamati pidocchi, che succhiano la linfa indebolendo la pianta e producendo melata (sostanza zuccherina) su cui si instaurano fumaggini (funghi di colore scuro). Lotta agronomica: riduci le concimazioni azotate oppure adotta la consociazione con liliacee come l’aglio. Lotta biologica: puoi ricorrere all’impiego di prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di imidacloprid. Peronospora: Macchie di colore translucido sulle foglie che poi disseccano, dovute al fungo Phytophthora infestans. Lotta agronomica: evita irrigazioni sovra chioma, adotta invece irrigazioni goccia a goccia. Lotta biologica: impiega prodotti a base di sali di rame. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di fosetyl di alluminio più rame o iprovalicarb + rame. Dorifora: larve di insetti coleotteri di colore arancione che da adulti assumono un colore giallo con linee nere che divorano voracemente le foglie. Lotta agronomica: provvedi all’allontanamento manuale delle larve e degli adulti dall’orto. Lotta biologica: adopera prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: puoi ricorrere all’impiego di prodotti registrati a base di imidacloprid.
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NC/GNCP\CPC
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Origine e storia:
Caratteristiche climatiche:
la melanzana è originaria della Cina e dell'India, è stata coltivata in medio Oriente a partire a partire dal 1440 grazie all'attività delle popolazioni arabe e, in seguito, in Europa ad opera di alcuni Carmelitani.
la melanzana teme il gelo e l'umidità mentre predilige climi caldi. Non si sviluppa vigorosa nei climi umidi. Richiede temperature elevate: 15°C notturni e 24°C diurni. La crescita si arresta sotto i 12°C.
Descrizione vegetale:
Terreno:
pianta pluriennale, erbacea, ma nell'ordinaria coltivazione ha un ciclo annuale. Portamento eretto con altezza massima di 1 m, ha fiori violacei o bianchi e la fioritura dura due o tre mesi. Produce bacche generalmente oblunghe o rotondeggianti di colore violaceo, nero o bianco. I frutti contengono solanina e sono tossici e di sapore sgradevole, ma risultano commestibili e apprezzati dopo la cottura.
richiede terreno profondo, fertile ricco di sostanza organica e fresco. I terreni compatti sono sfavorevoli. Buoni risultati si ottengono nei terreni litorali poiché resiste ai venti salsi e alla salinità del suolo.
Preparazioni del terreno: interra abbondante concime o terricciato.
Concimazione di fondo: apporta circa 3-4 q di sostanza organica ogni 100 m2 la quale deve essere interrata durante la preparazione del terreno.
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Semina o trapianto/epoca:
Cure colturali/irrigazione:
la semina avviene in inverno nel sudl'irrigazione deve essere costante, Italia e a febbraio-marzo al Nord, in innaffia 3 volte a settimana letto caldo o semenzaio ben riparato. prima dell'allegagione e riduci Per accelerare la germinazione successivamente fino ad un solo dei semi, conservali per 8 giorni intervento in pre-raccolta. Evita in un panno di bagnare le costantemente foglie. Rincalza Caratteristiche umido. Usa la melanzana nutrizionali 2 grammi di ogni 20-30 giorni la melanzana è ricca di vitamine seme per m2 di per arieggiare (A, B e C) e sali minerali (potassio semenzaio; le ed eliminare le e un modesto contenuto in piantine che se infestanti. Quando calcio e fosforo). ne ricavano sono le piante hanno sufficienti per superato i 25 100 m2 di orto. cm di altezza, Le piantine con asporta gli apici, altezza di 7 cm e i getti laterali e i con presenza della germogli ascellari quarta o quinta mantenendo per foglia possono ogni ramificazione essere piantate in 2-3 fiori. La melanzana non ha un elevato vasetti di torba potere nutritivo, possiede (ripiolatura); dopo un buon contenuto di fibra alimentare ed è quasi priva di due mesi di vita grassi. Possiede piccole quantità nei vasetti, mettile di proteine e di carboidrati. E’ a dimora nell'orto. ipotensiva e diuretica. Posiziona le piante alla distanza di 50 cm sulla fila e 70 cm tra le fila.
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NC/GNCP\CPC
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Raccolta:
Consociazione e avvicendamento:
la raccolta viene fatta scalarmente (da primavera a fine settembre) appena le bacche hanno raggiunto una soddisfacente dimensione (polpa soda e semi non ancora evidenti). La produzione è di circa 3 kg ogni m2.
si consocia bene con insalata, finocchio e cavoli; succede generalmente al pomodoro o alla zucchina.
2TKPEKRCNKCXXGTUKViGFKHGUC Afidi: Piccoli insetti di colore verde, giallo o nero, comunemente chiamati pidocchi, che succhiano la linfa indebolendo la pianta e producendo melata (sostanza zuccherina) su cui si instaurano fumaggini (funghi di colore scuro). Lotta agronomica: limita le concimazioni azotate o adotta la consociazione con liliacee come l’aglio. Lotta biologica: adopera prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: impiega di prodotti a base di imidacloprid. Mosca bianca: piccoli insetti volanti di colore bianco (aleurodidi) che volano non appena si tocca la superficie fogliare. Lotta agronomica: trapianta le piantine ad una giusta distanza per non creare inutili infoltimenti che agevolerebbero lo sviluppo della popolazione di mosca bianca. Lotta biologica: adopera prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di deltametrina. Ragnetto rosso: piccoli ragnetti rossi della dimensione di mezzo millimetro che pungono le foglie causando ingiallimenti estesi e indebolimento della pianta. Lotta agronomica: riduci le concimazioni azotate. Lotta tradizionale: prevedi l’impiego di un acaricida specifico a base di fluvalinate.
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Zucchino
Cetriolo
Melone
Cocomero
Il nome della famiglia trae origine dalle caratteristica dei fusti angolosi e striscianti o rampicanti. Deriva da "corb" una parola della lingua sanscrita che significa "attorcigliarsi" o "strisciare".
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NQ
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Origine e storia:
Caratteristiche climatiche:
originario dell'Asia meridionale e dell'America centrale (Messico), lo zucchino iniziò a diffondersi in Europa nel XVI secolo ed oggi è coltivato in tutti i continenti.
di origine tropicale lo zucchino vive bene in aree calde, la crescita si arresta sotto i 10°C. La richiesta idrica è elevata.
Terreno:
Descrizione vegetale:
il terreno ideale è quello di medio impasto, sciolto, senza ristagni di acqua e ricco di sostanze organiche. Il terreno ideale deve rimanere costantemente umido.
la pianta ha un fusto prostrato munito di peli pungenti, le foglie hanno lunghi piccioli e lembo ampio. La specie è monoica, pertanto ogni individuo porta separatamente, ma sempre all'ascella delle foglie, sia fiori maschili che femminili. I fiori maschili sono di colore giallo intenso, provvisti di un lungo peduncolo, quelli femminili che compaiono più tardi sono più piccoli e hanno un peduncolo più corto. La parte edule è il frutto che è un peponide; talvolta vengono consumati anche i fiori maschili. I frutti possono essere più o meno allungati, di colore verde chiaro o verde scuro con picchiettature o striature. Il ciclo dura mediamente 60-70 giorni.
Preparazioni del terreno: prepara il terreno per una comune coltivazione ortiva tramite leggera vangatura e spianatura della superficie. La preparazione del terreno, deve essere accurata in quanto la radice dello zucchino può superare il metro di lunghezza.
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Concimazione di fondo:
Cure colturali/irrigazione:
richiede 40 kg di letame ogni 10 m2; interra la sostanza organica al momento della sistemazione del suolo.
non lasciare mai il terreno asciutto, evita la crescita delle infestanti tramite lavori di sotto fila e pacciamatura. Non è necessario né rincalzare né cimare. Possono essere utili dei tutori Semina o per sorreggere la trapianto/epoca: pianta e facilitare Caratteristiche se utilizzi il la circolazione nutrizionali semenzaio, effettua dell'aria tra le foglie. la semina da marzo lo zucchino è costituito per Raccolta: ad aprile, colloca quasi il 90% da acqua, proprio la raccolta è i semi in vasetti per questo risulta avere proprietà diuretiche ed è facilmente scalare, tra luglio di terriccio; al digeribile; e settembre, e si raggiungimento protrae per uno della quarta o o due mesi; il quinta foglia metti frutto deve essere a dimora la piantina raccolto quando è nell'orto alla ad un sesto dello distanza di circa un sviluppo finale e metro una dall'altra. il momento ideale La distanza tra le della raccolta fila deve essere di aiuta inoltre la regolarizzazione coincide con il circa un metro e delle funzioni intestinali. momento in cui venti. È povero di sale. il fiore portato Per la semina all'apice del frutto diretta in orto sta per schiudersi. occorre fare delle Le piante in buche profonde 5 piena produzione cm e larghe 30 nelle richiedono una quali porre 3-4 semi raccolta quotidiana per evitare che i distanziati ognuno 10 cm e ricoprire. frutti abbiano semi troppo evidenti e Al germogliamento lascia una sola buccia indurita. La produzione media piantina per posta. Usa 3 grammi di per pianta si aggira su 5kg. È buona seme per 10 m2. norma tagliare i piccioli a parecchi centimetri dalla zucchine e non
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creare ferite che potrebbero causare marciumi.
Consociazione e avvicendamento: questa coltura non deve succedere a: fagiolo, solanacee o altre cucurbitacee. Consocia invece con ravanello lattuga o spinaci.
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Afidi: Piccoli insetti di colore verde, giallo o nero, comunemente chiamati pidocchi, che succhiano la linfa indebolendo la pianta e producendo melata (sostanza zuccherina) su cui si instaurano fumaggini (funghi di colore scuro). Lotta agronomica: limita le concimazioni azotate oppure adotta la consociazione con liliacee come l’aglio. Lotta biologica: puoi impiegare prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di imidacloprid o thiacloprid. Peronospora: Macchie di colore translucido sulle foglie che poi disseccano, dovute al fungo Pseudoperonospora cubensis. Lotta agronomica: evita irrigazioni sovra chioma e adotta invece irrigazioni per scorrimento o goccia a goccia. Lotta biologica: impiega prodotti a base di sali di rame. Lotta tradizionale: impiega prodotti sistemici registrati su questa coltura. Oidio o mal bianco: Sulla superficie fogliare si formano macchie polverulente biancastre dovute ai funghi Sphaeroteca fuliginea o Erysiphe cichoracearum che sviluppandosi indeboliscono la pianta. Lotta agronomica: provvedi all’impianto rispettando distanze tra le piante tali da non creare ombreggiamenti e riduzioni del ricircolo d’aria. Lotta biologica: impiega preparati a base di zolfo. Lotta tradizionale: impiega prodotti antioidici specifici come tebuconazolo, penconazolo o altri.
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Origine e storia:
Terreno:
originario dell'Asia iniziò a diffondersi in Europa nel 1800.
il terreno ideale è quello di medio impasto, sciolto, senza ristagni di acqua e ricco di sostanze organiche. Evita terreni argillosi e asfittici, meglio scegliere terreni sub-acidi.
Descrizione vegetale: il prodotto edule è un peponide con superficie liscia o verrucosa; il prodotto può essere consumato fresco. Pianta annuale, rampicante o strisciante con foglie palmate e fiori gialli. L'impollinazione è entomofila (dovuta ad insetti pronubi). La polpa è dolce, fresca e croccante. Le cultivar si distinguono in due grandi gruppi, per forma ed utilizzo: cetrioli da tavola e cetrioli da sottaceto. Il ciclo varia dai 60 giorni per le cultivar precoci fino a 90 giorni per le tardive.
Preparazioni del terreno: richiede lavorazioni profonde per assicurare un buon drenaggio. Vanga a 30 cm.
Concimazione di fondo: apporta 40 kg di concime organico ogni 10 m2 che può essere interrato al momento della preparazione del suolo o alla messa a dimora delle piantine. Interra insieme al concime organico anche una buona dose di fosforo (3-5 kg di farina di ossa per 100 m2).
Caratteristiche climatiche:
Semina o trapianto/epoca:
il cetriolo richiede temperature superiori ai 10°C, elevata disponibilità idrica senza la quale le piante producono pochi frutti dal sapore amarognolo. Scegli di conseguenza aree di impianto in pieno sole.
in semenzaio impiega 7 g di seme al m2; la pianta viene trapiantata un mese dopo la semina. In orto, in
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estate, usa 3-4 semi per ogni buchetta Cure colturali/irrigazione: alla distanza di 1 m tra le file e 70 cm il cetriolo necessita di irrigazioni sulla fila; la profondità di interramento frequenti e di zappettature per si aggira intorno ai 2 cm. Per ogni combattere le malerbe e arieggiare postarella, dopo il germogliamento il terreno. Evita che i frutti vengano alla seconda vera foglia, lascia una a contatto con il suolo. Effettua una sola pianta. La cimatura sopra germinazione del la quarta foglia e Caratteristiche seme è facilitata da successivamente nutrizionali una pre-immersione cima i germogli del seme in acqua il frutto è ricco di vitamina C e non fruttiferi sopra per l'elevata percentuale di acqua per 24 h. la settima foglia. (circa 97%) è molto dissetante;
è privo di colesterolo ed è ipocalorico. Possono risultare di difficile digestione a causa dell’alto contenuto in cellulosa.
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Raccolta:
Consociazione e avvicendamento:
la raccolta è scalare nell'arco di due mesi (giugno e luglio) dopo circa tre mesi dalla semina. Il frutto deve essere raccolto quando ha raggiunto una consistenza soda e colorazione verde lucente, prima del raggiungimento delle dimensioni massime.
è una pianta da rinnovo. Positiva la consociazione con lattuga, sedano, cavoli, fagioli e piselli; evita consociazioni con patate e pomodori. Per prevenire la stanchezza del terreno non ripetere la coltivazione sullo stesso appezzamento prima dei 3-4 anni.
2TKPEKRCNKCXXGTUKViGFKHGUC
Afidi: Piccoli insetti di colore verde, giallo o nero, comunemente chiamati pidocchi, che succhiano la linfa indebolendo la pianta e producendo melata (sostanza zuccherina) su cui si instaurano fumaggini (funghi di colore scuro). Lotta agronomica: prevede la limitazione delle concimazioni azotate o la consociazione con liliacee come l’aglio. Lotta biologica: impiega prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di imidacloprid o thiacloprid. Peronospora: Macchie di colore translucido sulle foglie che poi disseccano, dovute al fungo Pseudoperonospora cubensis. Lotta agronomica: evita irrigazioni sovra chioma adotta invece irrigazioni goccia a goccia. Lotta biologica: impiega prodotti a base di sali di rame. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di fosetyl di alluminio più rame. Oidio o mal bianco: Sulla superficie fogliare si formano macchie polverulente biancastre dovute al fungo Sphaeroteca fuliginea o Erysiphe cichoracearum che sviluppandosi indeboliscono la pianta e se non controllati portano alla morte la coltura. Lotta agronomica: provvedi all’impianto delle piantine rispettando distanze tali da non creare ombreggiamenti e riduzioni del ricircolo d’aria. Lotta biologica: adotta l’impiego di preparati a base di zolfo. Lotta tradizionale: impiega prodotti antioidici specifici come tebuconazolo, penconazolo e altri.
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Origine e storia:
Caratteristiche climatiche:
il melone proviene dall'area africana e dalla mezzaluna fertile (Medio Oriente). La distribuzione e il consumo nell'area del Mediterraneo è avvenuta grazie agli egizi e in Italia fu introdotto in età cristiana.
il melone è una coltura che esige un clima caldo e molta luce; la temperatura minima di germinazione è di circa 10°C; vegeta a temperature minime di 12°C notturni e 18°C diurni. Terreno: il terreno ideale è quello di medio impasto, sciolto, senza ristagni di acqua e ricco di sostanze organiche. Evita terreni argillosi e asfittici, meglio scegliere terreni subacidi.
Descrizione vegetale: esistono tre varietà principali: i cantalupi o zatte di origine europea, il reticolato e i meloni invernali a buccia liscia. Il fusto della pianta erbacea annuale è strisciante, rampicante ed angoloso; le foglie sono alterne e lobate; i fiori unisessuali sono di colore prevalentemente giallo, il fiore femminile si manifesta dieci giorni dopo il maschile. I fiori una volta fecondati, rimangono aperti solo 4 ore al mattino. Il frutto è un peponide che viene consumato fresco, senza semi e sbucciato. La polpa del frutto può essere bianca, arancione o verdastra. La durata del ciclo del melone oscilla da circa 80 giorni per le cultivar precoci fino a 110 per le tardive.
Terreno: il terreno ideale è sciolto, ben esposto, profondo e dotato di sostanza organica. Consigliati terreni alcalini.
Preparazioni del terreno: la preparazione del terreno consiste in una leggera lavorazione e nella creazione di buche distanti 1 m sulla fila e 0,5 m tra le fila, nelle quali deporre concime e semi.
Concimazione di fondo: apporta all'interno delle buche del concime organico (5 q ogni 100 m2 di orto); distribuisci anche concimi fosfatici e potassici.
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terza foglia, al fine di sviluppare una pianta con sei rami. Si consiglia di la semina avviene da febbraio ad cimare sopra la prima foglia cresciuta aprile in semenzaio o in primavera dopo il frutto. Il melone è un frutto (temperatura minima superiore delicato, per cui alla dimensione di ai 20°C) direttamente nell'orto. In un pugno si consiglia di posizionarlo orto posiziona 4-5 semi nelle buche; sopra ad un il trapianto da sostegno (esempio semenzaio deve Caratteristiche un mattone o un avvenire dopo nutrizionali barattolo), per circa un mese dalla il melone è ricco di acqua, tenerlo isolato dal semina, alla quarta sali minerali e vitamine A e C suolo limitando foglia. (specialmente l'estivo). Il melone il rischio di estivo a differenza di quello marciumi e Cure colturali/ invernale presenta un notevole contenuto in potassio; facilitarne la irrigazione: maturazione. pratica il diradamento sulle piantine alte 20 cm, lasciando una o due piante per buca; inizia l'irrigazione subito dopo il trapianto e sospendila alla il melone invernale ha minore contenuto in zuccheri semplici, raccolta. Arieggia minore potere calorico e un bene il terreno aroma vanigliato. ed elimina le malerbe. È necessario eseguire la cimatura del germoglio principale al quale si sopprime l'apice dopo la quarta foglia; dalle ascelle delle foglie rimaste inizieranno a crescere due germogli i quali, alla quinta foglia, dovranno essere recisi a livello di
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Raccolta:
Consociazione e avvicendamento:
i meloni sono giunti a maturazione quando i peduncoli perdono consistenza, cosa che facilita il distaccamento. Un melone maturo se battuto con un dito dà un suono cupo, emana un profumo più o meno spiccato e la pelle è cedevole in prossimità della cicatrice fiorale. La raccolta avviene tra maggio ed ottobre a seconda delle cultivar.
non ripetere la coltura sullo stesso terreno per tre anni di seguito; essendo una coltura da rinnovo apre una rotazione e va consociata solo all'inizio del suo sviluppo con coltura a ciclo rapido (lattuga e fagiolo).
2TKPEKRCNKCXXGTUKViGFKHGUC
Afidi: Piccoli insetti di colore verde, giallo o nero, comunemente chiamati pidocchi, che succhiano la linfa indebolendo la pianta e producendo melata (sostanza zuccherina) su cui si instaurano fumaggini (funghi di colore scuro). Lotta agronomica: limita le concimazioni azotate. Lotta biologica: adopera prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di imidacloprid o thiacloprid. Peronospora: Macchie di colore translucido sulle foglie che poi disseccano, dovute al fungo Pseudoperonospora cubensis. Lotta agronomica: evita irrigazioni sovra chioma adotta invece irrigazioni goccia a goccia. Lotta biologica: impiega prodotti a base di sali di rame. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di iprovalicarb + rame. Oidio o mal bianco: Sulla superficie fogliare si formano macchie polverulente biancastre dovute ai funghi Sphaeroteca fuliginea o Erysiphe cihoracearum che sviluppandosi indeboliscono la pianta e se non controllati portano alla morte la coltura. Lotta agronomica: provvedi all’impianto delle piantine a distanze tali da non creare ombreggiamenti e riduzioni del ricircolo d’aria. Lotta biologica: impiega preparati a base di zolfo. Lotta tradizionale: impiega antioidici specifici registrati come tebuconazolo, penconazolo o altri.
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Origine e storia:
Caratteristiche climatiche:
l’anguria è originaria dell'Africa tropicale, ed è arrivata in Europa al tempo delle Crociate.
il melone è una coltura che esige un clima caldo e molta luce; la temperatura minima di germinazione è di circa 10°C; vegeta a temperature minime di 12°C notturni e 18°C diurni. Terreno: il terreno ideale è quello di medio impasto, sciolto, senza ristagni di acqua e ricco di sostanze organiche. Evita terreni argillosi e asfittici, meglio scegliere terreni subacidi.
Descrizione vegetale: la pianta è caratterizzata da un fusto strisciante e peloso con molte ramificazioni e da un frutto molto grosso (da 2 a 15 Kg), a forma variabile, con buccia liscia, di colore verde uniforme, distribuito o screziato di bianco o di giallo. La polpa zuccherina racchiude semi ovali ed appiattiti; i semi hanno una capacità germinativa che dura 5-6 anni. Le foglie sono grandi dal picciolo piuttosto largo e fiori gialli a corolla campanulata. La durata del ciclo è di 90-120 giorni.
Terreno: il terreno ideale è sciolto, ben esposto, profondo e dotato di sostanza organica. Consigliati terreni alcalini.
Preparazioni del terreno: la preparazione del terreno consiste in una leggera lavorazione e nella creazione di buche distanti 1 m sulla fila e 0,5 m tra le fila, nelle quali deporre concime e semi.
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Concimazione di fondo:
Cure colturali/irrigazione:
apporta all'interno delle buche del concime organico (5 q ogni 100 m2 di orto); distribuisci anche concimi fosfatici e potassici.
Semina o trapianto/epoca: la semina avviene da febbraio ad aprile in semenzaio o in primavera (temperatura minima superiore ai 20°C) direttamente nell'orto. In orto posiziona 4-5 semi nelle buche; il trapianto da semenzaio deve avvenire dopo circa un mese dalla semina, alla quarta foglia.
quando la pianta ha le prime quattro o cinque foglie sviluppate, effettua la cimatura allo scopo di incrementare la produzione. In fase di coltivazione, lascia non più di tre o quattro frutti per pianta. Mantieni il terreno sgombro Caratteristiche da malerbe. Il nutrizionali cocomero l’anguria è un frutto dissetante (il richiede almeno contenuto d’acqua è pari al 95%); 3 o 4 irrigazioni presenta una buona quantità di specialmente nella potassio ed una discreta quantità prima parte del di vitamina A. ciclo vegetativo. Non effettuare irrigazioni dalla maturazione alla raccolta per non far insorgere lo sviluppo di muffe.
Nonostante il gusto dolce, conferitogli da particolari sostanze aromatiche, ha un basso contenuto in zuccheri e presenta pochissime calorie (16 kcal/100g)
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Raccolta:
Consociazione e avvicendamento:
la raccolta (4 mesi circa dopo la semina) si effettua scalarmente durante l'estate, solo l'esperienza ci permette di staccare il frutto a maturazione ideale, esso dovrebbe presentare buccia lucida, scarsa pruina e il viticcio alla base del peduncolo dovrebbe essere distaccato. La serbevolezza dei frutti maturi è limitata nel tempo: 15 giorni a 15°C.
non ripetere la coltura sullo stesso terreno per tre anni di seguito; essendo una coltura da rinnovo apre una rotazione e va consociata solo all'inizio del suo sviluppo con coltura a ciclo rapido (lattuga e fagiolo).
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Afidi: Piccoli insetti di colore verde, giallo o nero, comunemente chiamati pidocchi, che succhiano la linfa indebolendo la pianta e producendo melata (sostanza zuccherina) su cui si instaurano fumaggini (funghi di colore scuro). Lotta agronomica: limita le concimazioni azotate o adotta la consociazione con liliacee come l’aglio. Lotta biologica: impiega prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di imidacloprid. Peronospora: Macchie di colore translucido sulle foglie che poi disseccano, dovute al fungo Pseudoperonospora cubensis. Lotta agronomica: evita irrigazioni sovra chioma adotta invece irrigazioni goccia a goccia. Lotta biologica: impiega prodotti a base di sali di rame. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di iprovalicarb + rame. Oidio o mal bianco: Sulla superficie fogliare si formano macchie polverulente biancastre dovute al fungo Sphaeroteca fuliginea o Erysiphe cichoracearum che sviluppandosi indeboliscono la pianta e se non controllati portano alla morte la coltura. Lotta agronomica: provvedi all’impianto delle piantine a distanze tali da non creare ombreggiamenti e riduzioni del ricircolo d’aria. Lotta biologica: utilizza preparati a base di zolfo. Lotta tradizionale impiega antioidici specifici come tebuconazolo, penconazolo o altri.
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Carciofo
Lattuga
Cicoria
Radicchio
Il nome deriva dalla caratteristica infiorescenza a capolino in cui i moltissimi piccoli fiori che la compongono sono inseriti su una base comune (ricettacolo) che fanno apparire l’infiorescenza come un singolo macro fiore (composite = fiori composti o asteracee = fiori a forma di stella).
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Origine e storia:
Caratteristiche climatiche:
specie originaria dell'area del Mediterraneo dove è conosciuta fin dai tempi degli egizi; coltivata anche dai romani, la specie cominciò a diffondersi in Italia intorno al XV secolo.
esige un clima mite e asciutto, si adatta anche a climi relativamente freddi; l'attività vegetativa si arresta a 0°C e a -7°C si ha la morte della pianta. Temperature ottimali per lo sviluppo vanno dai 10 ai 15°C. Con temperature rigide e brinate può avvenire la caduta delle foglie.
Descrizione vegetale: pianta pluriennale (10-15 anni), con apparato radicale rizomatoso (ceppaia) e radici carnose che raggiungono i 60 cm di profondità. Presenta foglie verdi, pennate con robuste nervature centrali, con o senza spine ricoperte da lanugine bianca sulla pagina inferiore. La pianta può raggiungere anche i 130 cm di altezza. Il prodotto edule sono le brattee (foglie modificate) avvolgenti l'infiorescenza che, una volta eliminate quelle più esterne dure e coriacee, possono essere consumate crude o cotte. Le cultivar principali italiane si distinguono in spinose (violetto di Chioggia, spinoso di Liguria) e non spinose (romanesco).
Terreno: richiede terreni di medio impasto, argillosi, calcarei, fertili e profondi. Predilige buone esposizioni solari e teme i ristagni idrici.
Preparazioni del terreno: effettua lavorazioni profonde (3040 cm) tramite vangatura in autunno, in concomitanza di queste effettua distribuzione di letame o sostanza organica umificata.
Concimazione di fondo: la pianta è una grande consumatrice di macroelementi; distribuisci in autunno letame o composto maturo (6 q ogni 100m2). Parte della sostanza organica può essere disposta nei solchi dove si pianteranno i carducci o gli
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ovoli mescolandoli con la terra. ovolo: rappresenta la parte basale Importante apportare fosforo (2 rizomatosa dei carducci ricca di kg ogni 100 m2) e potassio (1 kg gemme e sostanze di riserva. Quelli ogni 100 m2); tali concimi verranno migliori vengono prelevati dalla parte sparsi poco prima dell'impianto della più profonda delle radici e si adoperano carciofaia. Il fosforo infatti conferisce all'inizio dell'estate per ottenere un robustezza dei ciclo anticipato tessuti e migliora del carciofo. Per Caratteristiche la qualità, mentre ottenere ovoli ben nutrizionali il potassio aumenta radicati, disporre i la resistenza al gelo il carciofo ha caratteristiche carducci in vivaio a terapeutiche, la cinarina, e la precocità. gennaio, con sesto contenuta nelle brattee e nel di 10 cm sulla fila e capolino, agisce sulla secrezione Semina o di 50 cm tra le fila biliare, sulla diuresi renale e sul trapianto/epoca: funzionamento intestinale; ad una profondità ll carciofo si di 4 cm. Gli ovoli propaga raramente germogliati sono per seme e posti in pieno prevalentemente campo in luglio o tramite agosto propagazione agamica, carduccio o utilizzando i pollone: germoglio è ricco in ferro, tannini, vitamina carducci o polloni, che si origina C e acido folico. Le brattee oppure gli ovoli. sono ricche di fibra, di potassio dalla gemma del e contengono pochi zuccheri; corpo radicale seme: per chi praticamente assenti risultano oppure dalla i grassi. volesse utilizzare gemma dell'ovolo. il seme, eseguire L'impianto si la semina a letto esegue in primavera caldo in inverno scegliendo i carducci più maturi avanzato per trapiantare in primavera (provvisti di una abbozzo radicale e e consumare i carciofi in autunno. Se almeno 4 foglie) prelevandoli dalla la semina viene fatta in pieno campo pianta madre qualche giorno prima è consigliabile mettere molti semi dell'impianto. Piantare i carducci per posta in quanto hanno una bassa dritti nel suolo sistemandoli alla germinabilità. La profondità è di circa stessa profondità a cui erano ubicati 1,5 cm.
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precedentemente La messa a dimora di ovoli germogliati e carducci avviene in solchi o buche profonde 20 cm con sesto 1m x 1m.
e ricopri i monconi con uno strato di paglia, foglie o frasche avendo cura di scoprire le piante nei giorni tiepidi per facilitarne l'asciugatura. Dopo 4 anni è consigliabile il rinnovo della pianta.
Cure colturali/irrigazione:
Raccolta:
il carciofo necessita di sarchiature, rincalzature e concimazioni abbondanti. È conveniente irrigare regolarmente senza bagnare le foglie ed evitando i ristagni. A fine autunno, taglia a raso terra i vecchi gambi
la raccolta è scalare, tra luglio e settembre, e si protrae per uno o due mesi; il frutto deve essere raccolto quando è ad un sesto dello sviluppo finale e il momento ideale della
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raccolta coincide con il momento in cui il fiore portato all'apice del frutto sta per schiudersi. Le piante in piena produzione richiedono una raccolta quotidiana per evitare che i frutti abbiano semi troppo evidenti e buccia indurita. La produzione media per pianta si aggira su 5kg. È buona norma tagliare i piccioli a parecchi centimetri dalla zucchine e non creare ferite che potrebbero causare marciumi.
Consociazione e avvicendamento: questa coltura non deve succedere a: fagiolo, solanacee o altre cucurbitacee. Consocia invece con ravanello lattuga o spinaci.
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Afidi: piccoli insetti di colore verde, giallo o nero, comunemente chiamati pidocchi, che succhiano la linfa indebolendo la pianta e producendo melata (sostanza zuccherina) su cui si instaurano fumaggini (funghi di colore scuro). Lotta agronomica: limita le concimazioni azotate o adotta la consociazione con liliacee come l’aglio. Lotta biologica: impiega prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di imidacloprid. Oidio o mal bianco: sulla superficie fogliare si formano macchie polverulente biancastre dovute al fungo Leveillula taurica che sviluppandosi indeboliscono la pianta e se non controllati portano alla morte la coltura. Lotta agronomica: provvedi all’impianto della ceppaia rispettando distanze tali da non creare ombreggiamenti e riduzioni del ricircolo d’aria. Lotta biologica: impiega preparati a base di zolfo. Lotta tradizionale: impiega antioidici specifici registrati come tebuconazolo, penconazolo o altri. Nottue: larve di lepidotteri (farfalle notturne) che erodono la superficie fogliare lasciando evidenti rosure sulle foglie. Lotta agronomica: asporta e allontana dall’orto le parti danneggiate e le larve prsenti. Lotta biologica: impiega prodotti a base di piretro o spinosad. Lotta tradizionale: impiega prodotti geodisinfestanti del terreno a base di cloripirifos metile.
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Origine e storia:
Terreno:
si suppone sia una specie originaria del Medio-Oriente e dell'Asia centro meridionale; la lattuga romana probabilmente è invece originaria dell'Italia.
il terreno deve avere una buona dotazione in sostanza organica, essere irriguo, ma esente dai ristagni; il pH deve essere leggermente acido o neutro.
Descrizione vegetale:
Preparazioni del terreno:
coltura annuale da lungo tempo coltivata, si caratterizza per l'elevato numero di varietà. Le tre varietà più comuni sono: lattuga cappuccio, lattuga romana e lattuga da taglio "lattughino”. L'apparato radicale comprende un corto fittone con radici laterali superficiali; il caule dove si inseriscono le foglie a rosetta è molto breve. Il prodotto edule è costituito dal grumolo o dalle singole foglie fresche.
prepara l'aiuola lavorando finemente la parte superficiale del terreno che deve risultare soffice, ben sminuzzata e lautamente letamata.
Concimazione di fondo: distribuisci 2 q ogni 100 m2 di letame maturo qualche mese prima della semina, interrandolo con vangatura a profondità di 30 cm. Le lattughe sono avide consumatrici di potassio che può essere apportato sia nei solchi di semina sia nelle buche delle postarelle con cenere di legna o concime chimico.
Caratteristiche climatiche: la lattuga predilige climi temperati e mal sopporta i freddi intensi e i caldi secchi; ha una buona adattabilità climatica. A temperature inferiori ai 7°C la lattuga romana arresta la crescita.
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Semina o trapianto/epoca:
Cure colturali/irrigazione:
semina in semenzai tra febbraio e le cure prevedono annaffiature dopo il marzo per raccolte primaverili, tra trapianto o la semina e durante tutto aprile e giugno per raccolte estivoil corso del ciclo. Arieggia il terreno e autunnali o in agosto per raccolte mantienilo libero da infestanti. autunnali-vernine. Dal semenzaio le piantine si trapiantano dopo Caratteristiche 30-40 giorni dalla nutrizionali semina alla distanza è una pianta ricca in acqua di 25 cm sulla fila e e fibre, dal basso contenuto 40 cm tra le file. Per calorico, contiene vitamine 1 m2 di semenzaio (A,C,B) e numerosi sali minerali. occorrono 1-2 Possiede proprietà diuretiche. grammi di seme. La profondità di semina è di 0,5 cm. Per la semina in pieno campo crea dei solchi e poni 12 semi ogni 30 cm; per la germinazione e la fuoriuscita della plantula occorre una settimana. Dirada in modo da ottenere alla fase della 5°-6° foglia piante distanti 25 cm una dall'altra.
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Raccolta:
Consociazione e avvicendamento:
la raccolta è scalare per tutto il corso dell'anno. Taglia i cespi alla grossezza desiderata in vicinanza del colletto.
buoni risultati si hanno consociando con sedano, carote, carciofi, pomodori, ravanelli, spinaci e cipolle; si consiglia di non ripetere la coltura sullo stesso terreno prima dei 3 anni. Le lattughe sono colture da rinnovo e devono aprire la rotazione; non devono succedere a piselli, fave, fagioli, cavoli e indivie.
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Afidi: piccoli insetti di colore verde, giallo o nero, comunemente chiamati pidocchi, che succhiano la linfa indebolendo la pianta e producendo melata (sostanza zuccherina) su cui si instaurano fumaggini (funghi di colore scuro). Lotta agronomica: riduci le concimazioni azotate o adotta la consociazione con liliacee come l’aglio. Lotta biologica: è impiega prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: impiega prodotti registrati a base di imidacloprid. Peronospora: macchie di colore translucido sulle foglie che poi disseccano, dovute al fungo Bremia lactucae. Lotta agronomica: evita irrigazioni sovra chioma, adotta invece irrigazioni goccia a goccia. Lotta biologica: impiega prodotti a base di sali di rame. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di iprovalicarb + rame. Marciume radicale o del colletto: alla base del cespo si forma una muffa grigio chiara che porta a deperimento tutta la pianta. Lotta agronomica: prevedi la coltivazione su substrati ben drenati ricchi in sabbia. Lotta biologica: impiega di prodotti a base di sali di rame. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di fenhexamid.
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Origine e storia:
Terreno:
originaria delle aree mediterranee e ampiamente diffusa in Italia.
si adattano a qualsiasi tipo di terreno; evita terreni compatti o troppo ciottolosi e inclini ai ristagni idrici. pH ottimale tra 6 e 7.
Descrizione vegetale: alla specie C. intybus si ascrivono numerose varietà dall'aspetto differente e distinguibili per l'utilizzo: da taglio (cicoria selvatica, spadona e catalogna), da cespo (variegato di Chioggia, rosso di Treviso, rosso di Chioggia) e da grosse radici (cicoria belga). La cicoria produce foglie verdi e rosse (in questo caso comunemente chiamata radicchio), più o meno lanceolate e il cespo si presenta più o meno compatto e allungato. Le foglie sono utilizzate come insalate estive e i germogli, forzati al coperto, vengono consumati come insalate invernali (cicoria belga). La pianta presenta radici fittonanti, grosse e carnose. I fiori sono pentalobati, di colore azzurro-viola.
Preparazioni del terreno: vanga l'aiuola in profondità in modo da facilitare lo sviluppo delle radici (circa 30 cm). Le minute dimensioni dei semi richiedono un accurata preparazione del letto di semina.
Concimazione di fondo: distribuisci 3 q ogni 100 m2 di letame maturo qualche mese prima della semina, interrandolo con vangatura a profondità di 3040cm.
Semina o trapianto/epoca: il radicchio si semina su file distanti 30–60 cm cercando di lasciare sulla fila, dopo il diradamento, una pianta ogni 20 cm. Profondità di semina: 1 cm. Nel caso si utilizzi il semenzaio e poi si attui il trapianto utilizza 1-2 grammi di seme per m2. L'investimento ottimale è di 10-15 piante al m2 per il radicchio, 10 piante al m2 per le altre cicorie e 20 piante al m2 per la cicoria belga.
Caratteristiche climatiche: tutte le cicorie coltivate possiedono elevata resistenza alle gelate e alla siccità, in generale hanno buona adattabilità alle condizioni climatiche.
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L'epoca di semina è variabile in base alle varietà coltivate:
cicoria belga: estirpa la pianta a fine autunno spuntando le foglie 3 cm sopra il colletto. Ammassa le da taglio (cicoria selvatica, spadona e piante ponendole verticalmente con i catalogna): tutto l'anno fittoni rivolti verso il basso dentro un da cespo (variegato di Chioggia, rosso contenitore (cassetta o vaso) al buio di Treviso, rosso di in luogo riscaldato Chioggia): i radicchi (T >10°C) e Caratteristiche rossi si seminano attendi 12-15 nutrizionali a giugno-luglio giorni quando le e il radicchio di piante avranno è una pianta ricca in acqua Chioggia a inizio e fibre, dal basso contenuto emesso nuove foglie calorico, contiene vitamine primavera fine eziolate (bianche (A,C,B) e numerosi sali minerali. luglio. per assenza di luce), Possiede proprietà diuretiche. tenere e croccanti; da grosse radici (cicoria belga): la radicchio: dopo cicoria belga da fine la raccolta elimina inverno ad agosto. le foglie esterne, quindi segui le indicazioni per l'imbiancamento della cicoria belga senza spuntare le foglie.
Cure colturali/ irrigazione: le cure prevedono annaffiature dopo il trapianto o la semina e durante tutto il corso del ciclo. Arieggia il terreno e tienilo libero da infestanti. La cicoria richiede frequenti sarchiature per limitare lo sviluppo di infestanti. Alcune varietà richiedono l'imbiancamento (belga, radicchio rosso di Verona e di Treviso):
Raccolta: la raccolta varia a seconda dell'attività: cicoria da taglio: la raccolta si effettua 5-6 volte all'anno, falciando le foglie di 10-12 cm all'altezza del colletto; cicoria da cespo: la raccolta va per alcune varietà da novembre fino alla fine dell'inverno (rosso di Treviso),
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per altre si estende su tutto l'anno e per altre ancora da giugno a novembre (palla rossa);
Consociazione e avvicendamento: la cicoria e il radicchio si possono associare con numerosi ortaggi: carote, pomodoro, finocchi, lattuga e leguminose. Possono seguire e precedere tutte le specie orticole in quanto sono colture intercalari. Si sconsiglia di farle succedere ad altre composite.
cicoria da grosse radici: si raccoglie dalla fine dell'autunno fino alla primavera.
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Afidi: piccoli insetti di colore verde, giallo o nero, comunemente chiamati pidocchi, che succhiano la linfa indebolendo la pianta e producendo melata (sostanza zuccherina) su cui si instaurano fumaggini (funghi di colore scuro). Lotta agronomica: riduci le concimazioni azotate o adotta la consociazione con liliacee come l’aglio. Lotta biologica: impiega prodotti a base di piretro. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di imidacloprid. Muffa grigia o botrite: alla base del cespo si forma una muffa grigio chiara che porta a deperimento tutta la pianta. Lotta agronomica: coltiva il radicchio su substrati ben drenati ricchi in sabbia. Lotta biologica: impiega prodotti a base di sali di rame. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di fenhexamid.
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Aglio
Cipolla
Il nome della famiglia prende spunto dal nome latino del giglio (Lilium).
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#NNKWOUCVKXWO Origine e storia:
Caratteristiche climatiche:
originario delle aree asiatiche, utilizzato fin dai tempi degli egizi si diffuse presso i greci e successivamente presso i romani.
la coltura annuale dell'aglio necessita di almeno 11 ore di luce e temperature elevate dai 18 ai 23 gradi altrimenti il bulbo non si ingrossa. Con temperature sotto i 10°C non differenzia i bulbilli.
Descrizione vegetale: pianta erbacea, perenne, bulbosa. Il bulbo è costituito da 8-14 spicchi detti bulbilli; lo spicchio dell'aglio in maturazione è costituito da 5 foglie sovrapposte. Il prodotto edule è il bulbo multiplo. Raggiunto il completo sviluppo la pianta porta numerosi piccoli ombrelli a fiori biancastri; dato che nei nostri ambienti raramente fiorisce, si propaga per via vegetativa. L 'odore tipico è dovuto alla presenza di sostanze volatili: composti organici dello zolfo come l'alliina e i suoi derivati (allicina). Esistono due cultivar: una a tunica bianca, rustica, produttiva con aroma accentuato e adattabile a diversi climi; l'altra a tunica rossa più precoce di un mese adatta al consumo fresco perché poco conservabile. Il ciclo colturale varia da 180 a 200 giorni.
Terreno: coltivazione non adatta ai terreni umidi, acidi e compatti; scegli di conseguenza terreni soleggiati e sciolti.
Preparazioni del terreno: lavora superficialmente il terreno (20 cm) e affina la parte superficiale prima dell'impianto dei bulbilli.
Concimazione di fondo: distribuisci 3 q di letame maturo ogni 100 m2, la sostanza organica fresca può causare il marciume dei bulbi.
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Semina o trapianto/epoca:
Cure colturali/irrigazione:
per il materiale di semina scegli l’irrigazione deprime la conservabilità spicchi esterni dei bulbi dell'annata, dei bulbi di conseguenza non deve più sviluppati e compresi di tunica. essere eseguita nelle tre settimane Pianta direttamente i bulbilli nel precedenti la raccolta. Lo scapo suolo con l'apice rivolto verso l'alto; fiorale va asportato quando raggiunge non interrare l'altezza di un completamente palmo per far sì Caratteristiche gli spicchi. I bulbi che le sostanze nutrizionali vanno piantati in nutritive prodotte l’aglio è ricco in vitamine e file distanti 30 cm dalle foglie vengano sostanze antisettiche tra cui e a 15 cm sulla fila traslocate verso l'allicina con proprietà anche stessa a profondità i bulbi. Essendo antiossidanti. di 3 cm. Le cultivar l'emissione dello bianche si piantano scapo fiorale un tra gennaio e marzo, fattore ereditario, quelle rosse vanno per la semina non interrate in ottobre utilizzare i bulbilli novembre. che derivano da queste piante. In primavera esegui due-tre sarchiature per eliminare le infestanti ed arieggiare il terreno.
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#NNKWOUCVKXWO Raccolta:
Consociazione e avvicendamento:
la raccolta si esegue con il bel tempo, quando la pianta presenta le foglie completamente secche (periodo che va tra giugno ed agosto). Una volta estratto il bulbo dalla terra lascialo asciugare all'aria.
può seguire la patata e il cavolo, ma non deve seguire un'altra coltura bulbosa. Ha la capacità di allontanare gli afidi per questo è bene abbinare con pomodoro, prezzemolo e cetrioli.
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Mosca: Le larve si sviluppano nel terreno ed erodono i bulbi rendendoli suscettibili all’attacco di marciumi. Lotta agronomica: prevedi la coltivazione in terreni leggeri. Lotta biologica: adotta l’impiego di preparati a base di piretro. Lotta tradizionale: impiega preparati a base di deltametrina. Peronospora: Macchie di colore giallo sulle foglie che poi disseccano (soprattutto le punte), dovute al fungo Peronospora destructor. Lotta agronomica: evita irrigazioni sovra chioma, adotta invece irrigazioni a scorrimento o goccia a goccia. Lotta biologica: impiega prodotti a base di sali di rame. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di fosetyl di alluminio più rame o iprovalicarb + rame.
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Origine e storia:
Caratteristiche climatiche: sopporta bene le basse temperature, ma non il gelo e il disgelo del terreno perché causa il sollevamento della pianta e lo scalzamento delle radici dal terreno gelato. Un clima secco accentua il sapore e l'aroma; l'ingrossamento del bulbo è favorito dal numero di giornate con più di 12 ore di luce.
la cipolla risulta coltivata fin dall'epoca degli egizi; nel medio evo aveva grandissima importanza in quanto fonte di cibo facilmente conservabile per lunghi periodi.
Descrizione vegetale: la cipolla è una pianta a ciclo biennale, con radici fascicolate e foglie tunicate. La parte edule è formata dal bulbo del quale si consumano le squame interne (catafilli); i bulbi possono avere forme diverse e essere ricoperti da sottili foglie di colore che va dal bianco al rosso. All'interno del bulbo vi sono un numero variabile di una o tre gemme; il sapore piccante e l'odore acre sono dovuti a sostanze organiche solforate. Numerosissime sono le varietà di cipolle che si suddividono in invernali e primaverili. La lunghezza del ciclo vegetale è di circa 150 giorni.
Terreno: si adatta bene ai diversi tipi di terreno, soprattutto quelli sciolti ben drenati, che non ostacolano l'ingrossamento del bulbo. Evita la coltivazione su terreni alcalini o acidi.
Preparazioni del terreno: lavora superficialmente il terreno (primi 20 cm) e affina la parte superficiale prima dell'impianto. Prima del trapianto assesta il terreno con un rullo.
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semina primaverile: semina all'aperto seguendo le indicazioni della semina di fine estate;
Concimazione di fondo:
distribuisci 3 q di letame maturo ogni 100 m2, la sostanza organica fresca può causare il marciume dei semina interrando i bulbilli: interra bulbi. Apporta concimi potassici: 5 i bulbilli a fine inverno. Con un kg di ceneri di legna ogni 100 m2 piantatoio pratica oppure 0,5 kg di dei fori distanti 15 potassio ogni 100 Caratteristiche cm e introduci i m2. bulbilli. nutrizionali
Semina o trapianto/epoca: la semina può essere condotta in 4 modi:
la cipolla contiene sali minerali e vitamina A, B e C. Favorisce l'attività renale ed ha un'azione antibatterica.
fine estate: interra i semi piuttosto radi in solchi poco profondi ricoprendo il seme con 2 cm di terra assestata con cura. In primavera dirada le cipolle mantenendo una pianta ogni 15 cm; invernale: semina in semenzaio a metà inverno e trapianta a fine marzo. Il trapianto si effettua quando la piantina ha 4-5 foglie. Nell'orto le piante devono avere distanze di 20 cm sulla fila e 35 cm tra le file. Occorrono 4 grammi di seme per ogni metro quadro di semenzaio;
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Cure colturali/ irrigazione: esegui irrigazioni costanti ed elimina le malerbe tra le file.
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Raccolta:
Consociazione e avvicendamento:
le cipolle autunnali si raccolgono in luglio-agosto, mentre quelle primaverili si raccolgono da aprile a luglio. La raccolta si effettua quando le foglie sono quasi totalmente essiccate.
negli orti familiari abbina a carota, peperone, melanzana e sedano. La cipolla occupa il posto di una coltura da rinnovo e non dovrebbe tornare nello stesso terreno prima di alcuni anni. I migliori risultati si ottengono facendo seguire la coltura a radicchio, insalate e carota. Evita successioni a patata e cavolo.
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Mosca: Le larve si sviluppano nel terreno ed erodono i bulbi rendendoli suscettibili all’attacco di marciumi. Lotta agronomica: prevedi la coltivazione della cipolla in terreni leggeri. Lotta biologica: impiega preparati a base di piretro. Lotta tradizionale: impiega preparati a base di deltametrina. Peronospora: Macchie di colore giallo sulle foglie che poi disseccano, dovute al fungo Peronospora destructor. Lotta agronomica: evita irrigazioni sovra chioma, adotta invece irrigazioni goccia a goccia. Lotta biologica: impiega prodotti a base di sali di rame. Lotta tradizionale: impiega prodotti a base di iprovalicarb + rame.
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Cavolfiore
Il nome Crucifere deriva dalla forma del fiore composto da quattro petali a croce.
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Origine e storia:
Caratteristiche climatiche:
conosciuto fin dall'antichità, si ipotizza che la maggior parte delle varietà coltivate è originaria del bacino del Mediterraneo e si trova in coltura da tempi molto antichi.
sil cavolo predilige climi freddoumidi e le numerose varietà permettono un'adattabilità ai differenti areali italiani. Si consiglia di utilizzare nel nord Italia varietà precoci. Ben si adatta ai climi caldi del sud dell'Italia temendo la siccità nella prima fase dello sviluppo. Per le cultivar precoci la temperatura ottimale è di circa 17°C. Temperature superiori a 20°C riducono la qualità dei corimbi (infiorescenze) che diviene scadente. Il gelo provoca la lessatura della parte edule.
Descrizione vegetale: pianta erbacea biennale con fusto cilindrico, con internodi molto corti, ove si inseriscono le foglie di color verde-grigio costolute e pruinose. La radice è fittonante molto profonda. La parte edule è ricoperta dalle foglie ed è costituita da una infiorescenza detta "palla". L'infiorescenza è l'insieme di peduncoli fiorali ingrossati e fiori abortiti che a maturazione costituiscono una massa compatta. I fiori sono di colore giallo e tipici delle crucifere.
Terreno: richiede terreni di medio impasto, profondi e ricchi si sostanza organica. Evita i terreni acidi.
Preparazioni del terreno: il cavolo possiede un apparato radicale fittonante robusto che necessita di approfondirsi. Effettua arature profonde (40 cm) in pre-semina o trapianto.
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Concimazione di fondo:
Cure colturali/irrigazione:
Distribuisci 4 q di letame maturo le lavorazioni prevedono irrigazioni ogni 100 m2; la sostanza organica frequenti iniziando subito dopo il è consigliabile interrarla un mese trapianto. Lavora il terreno in modo prima della semina. Tutte le da arieggiare il suolo ed elimina le brassicacee beneficiano della fertilità malerbe. Raccolta: la lasciata dalla raccolta si esegue coltura precedente.. Caratteristiche tra ottobre e aprile nutrizionali Semina o regolandosi in trapianto/epoca: il cavolfiore è ricco di potassio, base alla pezzatura la semina si effettua calcio, vitamina C, vitamine A, desiderata. Taglia tra maggio e B2, K, e acido folico; notevole è il fusto a livello del il contenuto in fibra alimentare. settembre in base suolo mantenendo alle zone e alle l'infiorescenza varietà. Interra il coperta da alcune seme alla profondità foglie esterne. di 1-1,5 cm, effettua Evita l'esposizione una leggera dell'infiorescenza al copertura del seme gelo. tramite rastrello e innaffiatura. Utilizza 1 grammo di seme per m2 Il cavolfiore possiede proprietà di semenzaio per depurative, rinfrescanti, produrre 100 piante. tossifughe e diuretiche. Il trapianto avviene 40 giorni dopo la semina con piante alla sesta foglia. Sesto d'impianto: 50 cm sulla fila e 60 cm tra le file.
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presenza del pomodoro sfavorisce il ciclo della mosca del cavolo. Evita consociazioni con aglio, cipolla, patate e altre forme. Alterna la coltura sullo stesso terreno ogni 2-3 anni. Utile avvicendare con fagioli, fava, piselli e patata.
Consociazione e avvicendamento: generalmente si coltiva come coltura intercalare. Abbinare la coltura con lattuga e spinaci (effetto repellente per l'altica, insetto parassita) o salvia, rosmarino, pomodoro e sedano per avere un effetto repellente per la cavolaia (lepidottero parassita). La
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Afidi: piccoli insetti di colore verde, giallo o nero, comunemente chiamati pidocchi, che succhiano la linfa indebolendo la pianta e producendo melata (sostanza zuccherina) su cui si instaurano fumaggini (funghi di colore scuro). La lotta agronomica prevede la limitazione delle concimazioni azotate. In lotta biologica è previsto l’impiego di prodotti a base di piretro. La lotta tradizionale prevede l’impiego di prodotti a base di imidacloprid. Cavolaia: piccole farfalline di colore giallo con puntini neri sulle ali. Le larve erodono le foglie lasciando solo la nervatura principale. La lotta agronomica prevede la rotazione con altre colture, evitando successioni di crucifere. La lotta biologica prevede l’impiego di prodotti a base di piretro o spinosad. La lotta tradizionale prevede l’impiego di prodotti a base di deltametrina.
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Prezzemolo
Carota
Finocchio
Sedano
Il nome Ombrellifera ("portatrici di ombrello") deriva dalla forma dell'infiorescenza che è costituita da un ombrello sul quale sono riuniti piccoli fiori.
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#RKWORGVTQUGNKPWO
Origine e storia:
Caratteristiche climatiche:
trae origine dal bacino del mediterraneo conosciuto fin dall'antichità dai romani e dai greci, viene utilizzato in cucina a partire dal medio-evo.
non esigente, si coltiva in qualsiasi clima temperato; preferire le esposizioni soleggiate.
Terreno: richiede terreno fresco, soffice e ricco di sostanza organica; pH ottimale: 6,57.
Descrizione vegetale: pianta erbacea biennale fittonante con fusto eretto che può arrivare a 50 cm di altezza; le foglie sono composte, bipennatosette, arricciate; la fioritura avviene in estate con infiorescenze ad ombrella appiattite di colore giallo verdastre.
Preparazioni del terreno: effettua una lavorazione media del terreno (20 cm).
Concimazione di fondo: apporta 3-4 q di letame maturo ogni 100 m2 di orto e interrarlo a 20 cm.
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Semina o trapianto/epoca:
Cure colturali/irrigazione:
pratica la semina direttamente in orto provvedi ad innaffiature costanti da febbraio a settembre. 1-2g di seme e alla eliminazione delle malerbe a m2 a profondità di pochi millimetri. tramite zappettatura. Dopo il Puoi seminare sia a spaglio che a file germogliamento dirada le piantine in con sesto di 5 cm sulla fila per 20 cm modo da averne una ogni 10 cm. tra le file. Dato che la germinazione è Caratteristiche molto lenta conviene nutrizionali immergere prima l’agliocomunemente usato in della semina i semi cucina per dare aroma, contiene in acqua e mantenere un fenilpropanoide, l'apiolo, il terreno fresco con responsabile delle proprietà irrigazioni. diuretiche.
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#RKWORGVTQUGNKPWO
Raccolta:
Consociazione e avvicendamento:
la raccolta è scalare, si effettua da marzo a dicembre levando le foglie più grosse o tagliando la pianta a pochi cm dal suolo. La pianta ricaccerà la parte aerea, consentendo di effettuare più tagli durante l'anno.
consocia con spinaci, cipolla, ravanello e lattughe. Evita successioni tra ombrellifere. Non coltivare dopo le bietole.
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Alternaria: malattia fungina che attacca le foglie causando macchie nerastre concentriche. La lotta agronomica prevede in fase di semina/trapianto il rispetto di una corretta distanza di impianto per evitare infittimenti che agevolerebbero la comparsa del patogeno. La lotta biologica prevede l’impiego di prodotti a base di rame. La lotta tradizionale prevede l’impiego di prodotti a base di prodotti sistemici registrati sulla coltura in associazione al rame
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Origine e storia:
Caratteristiche climatiche:
originaria del Medio-Oriente e dell'Asia centrale, attualmente è diffusa in tutte le aeree temperate.
ortaggio adatto per i climi freschi e temperati; la temperatura ottimale per lo sviluppo del fittone è tra i 10 e 15°C.
Descrizione vegetale:
Terreno:
pianta erbacea biennale ma in coltura da radice la raccolta avviene ogni anno. La parte edule è la radice più o meno lunga dal colore che va dal viola, al rosso al giallo aranciato. Le infiorescenze sono a ombrello e dopo la fecondazione dei fiori si chiudono a nido di uccello; i fiori sono ermafroditi di colore bianco
richiede terreni profondi, leggeri senza pietrosità che potrebbero creare malformazioni radicali. Evita terreni argillosi.
Preparazioni del terreno: effettua una lavorazione profonda e un buon affinamento per ottenere un terreno soffice e ben sminuzzato.
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Concimazione di fondo:
Cure colturali/irrigazione:
apporta laute concimazioni di letame maturo (4 q ogni 100m2); prevedi inoltre un apporto di potassio e fosforo.
Semina o trapianto/epoca:
le cure colturali consistono in un diradamento 30 giorni dopo la semina (alla 4°foglia) in modo da distanziare le piante sulla fila a 15 cm circa. In fase di diradamento poni attenzione nel pressare bene il terreno con i piedi Caratteristiche in quanto la mosca nutrizionali della carota è attirata l’agliola sostanza maggiormente dall'odore del fittone; contenuta è il carotene che non zappare vicino l'organismo utilizzatore alle piante per trasforma in vitamina A utile evitare di rovinare la per migliorare la vista in fase notturna; radice. Irriga l'aiuola con annaffiature abbondanti e in profondità per indurre il fittone a svilupparsi in lunghezza. Per evitare spaccature del fittone, non protegge la pelle dal sole e ne usare acqua troppo combatte l'invecchiamento. Ha un buon valore alimentare, 40 fredda. kcal in 100 g di prodotto.
le varietà precoci si seminano a gennaio, mentre le tardive da agosto ad ottobre; nella semina a fila la distanza sulla fila è di 6 cm mentre tra le file è di 20 cm. La semina può avvenire anche a spaglio. La profondità è massimo di 1cm. Usa 50 grammi di seme ogni 100m2. Dopo la semina effettua una leggera rullatura. Dato che il seme è di piccole dimensioni miscelalo con della sabbia e, per migliorarne la germinabilità, ponilo prima tra due fogli di carta assorbente bagnata per un giorno.
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Raccolta:
Consociazione e avvicendamento:
la raccolta è scalare e si realizza quando il fittone ha raggiunto le dimensioni desiderate. Fittoni troppo sviluppati possono essere lignificati e poco dolci.
consocia con spinaci, ravanello, pisello, lattughe, cipolle e aglio. Segue positivamente il porro, la cipolla e l'aglio. Per evitare fitopatie non ripetere la coltura sulla stessa aiuola prima di 3 anni.
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Mosca della carota: piccola mosca di colore nerastro che depone le uova vicino alle piante. Le larve si insediano nel fittone rovinando il raccolto. La lotta agronomica prevede la semina anticipata per sfuggire al ciclo dell’insetto. La lotta biologica prevede l’impiego di preparati a base di piretro. La lotta tradizionale prevede l’impiego di prodotti a base di deltametrina. Alternaria: malattia fungina che attacca le foglie causando macchie nerastre concentriche. La lotta agronomica prevede in fase di semina/trapianto il rispetto di una corretta distanza di impianto per evitare infittimenti che agevolerebbero la comparsa del patogeno. La lotta biologica prevede l’impiego di prodotti a base di rame. La lotta tradizionale prevede l’impiego di prodotti a base di prodotti sistemici registrati sulla coltura in associazione al rame.
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Origine e storia:
Terreno:
probabilmente è una pianta originaria dell'Europa meridionale.
richiede terreni profondi, senza ristagni, ricchi di sostanza organica e sciolti. Evita terreni sabbiosi che, riscaldandosi, fanno maturare il prodotto anticipatamente con indurimento e grumolo più piccolo; evita suoli molto pesanti perché il grumolo non si svilupperebbe.
Descrizione vegetale: le varietà più coltivate sono: il finocchio romano a grumolo rotondo grosso, quello dolce di Firenze a grumolo medio-grosso a produzione invernale, il siciliano a grumolo grosso e candido. È una pianta annuale che a fine ciclo può raggiungere il metro e mezzo di altezza; la parte edule è costituita dalle foglie basali provviste di guaine carnose che formano il grumolo.
Preparazioni del terreno: vanga in profondità ed incorpora abbondante concime organico.
Concimazione di fondo: apporta laute concimazioni di letame maturo (4 q ogni 100m2) interrandolo a 30 cm.
Caratteristiche climatiche: esige climi miti; la temperatura durante lo sviluppo non deve scendere sotto lo zero per non rovinare il grumolo. Il ciclo deve terminare prima delle gelate.
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allo scopo di imbiancare le tuniche rendendole più croccanti e difendere il grumolo dal freddo.
Semina o trapianto/epoca: semina in solchi poco profondi da giugno a luglio a 20 cm sulla fila e 60 cm tra le file. La semina deve avvenire ad 1cm di profondità.
Cure colturali/ irrigazione: le cure colturali consistono nell'irrigare per infiltrazione laterale appena dopo il trapianto e in estate ed eliminare le infestanti ed arieggiare il suolo; quando il grumolo ha raggiunto le dimensioni di 5 cm di diametro, rincalza
Caratteristiche nutrizionali l’agliopoco calorico, il finocchio è indicato nelle diete inoltre è particolarmente apprezzato per le caratteristiche digestive sia del grumolo sia dei semi.
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Raccolta:
Consociazione e avvicendamento:
la raccolta è scalare e si realizza recidendo il fittone e nel tagliare la parte aerea poco sopra il grumolo. Da scartare le foglie più esterne.
consocia con spinaci, porro, ravanello, cipolle, cetriolo e cicoria-lattughe. Per evitare fitopatie, non ripetere la coltura sulla stessa aiuola prima di 3 anni. Il finocchio sembra avere un’influenza negativa su fagioli, pomodori, cavoli e rape.
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Mosca del sedano: piccola mosca di colore rossiccio che depone le uova vicino alle piante. Le larve si insediano nel grumolo rovinando il raccolto. La lotta agronomica prevede la semina anticipata per sfuggire al ciclo dell’insetto. La lotta biologica prevede l’impiego di preparati a base di piretro. La lotta tradizionale prevede l’impiego di prodotti a base di deltametrina.
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Origine e storia:
Caratteristiche climatiche:
pianta di origine palustre, già 1000 anni prima di Cristo il sedano era utilizzato come erba medicinale per le proprietà diuretiche; solo dopo il 1500 d.c. inizia ad essere utilizzato come pianta alimentare.
esige climi temperati, caldi e umidi; teme la siccità e le gelate. Evitare eccessive esposizioni al sole. Per germinare richiede temperature di almeno 7°C, quella ottimale è di 20°C.
Terreno:
Descrizione vegetale:
richiede terreni profondi, ricchi di sostanza organica, soffici, freschi e facilmente irrigabili; evita terreni sabbiosi perché conferiscono sapore sgradevolmente pungente e quelli argillosi perché favoriscono malattie fungine.
pianta biennale con radice sottile; i fusti, alti fino ad un metro, sono cavi. Le foglie inferiori hanno un lungo picciolo allargato alla base, mentre le foglioline sono ovali con margini dentellati; i fiori sono bianchi riuniti in ombrelle. Nel fusto e nelle foglie si ritrovano canali resiniferi che contengono oli essenziali e conferiscono il caratteristico odore. La parte edibile sono il fusto e i piccioli delle foglie. Il ciclo dura 120 giorni.
Preparazioni del terreno: prepara un'aiuola con aratura media di circa 30 cm e un buon affinamento superficiale del suolo.
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Concimazione di fondo:
Cure colturali/irrigazione:
apporta laute concimazioni di le cure colturali consistono letame maturo (6 q ogni 100 nell'irrigare frequentemente durante m2) interrandolo a 30 cm. La tutto il ciclo vitale, soprattutto concimazione fosforo-potassica nel periodo iniziale, avendo cura deve essere distribuita durante la di evitare ristagni idrici; il volume preparazione del di adacquamento letto di semina è modesto in Caratteristiche (circa 1 kg ogni 100 quanto il sedano ha nutrizionali m2). radici superficiali. l’aglioil sedano è ricco di Provvedi ad Semina o vitamine e sali minerali; poco eliminare le trapianto/epoca: calorico è invece ricco di malerbe. Effettua fibre. Ha proprietà diuretiche e la semina diretta in la rincalzatura drenanti. orto è primaverile per favorire ad una profondità di l'imbiancamento qualche millimetro; prevedendo di i semi devono essere coprire tutta posti sulla fila ogni l'altezza del fusto 20 cm, le distanze lasciando fuori delle file è di 30 cm. solo le foglie verdi. La rincalzatura si esegue due settimane prima della raccolta in due modi: le piante devono essere fasciate e rincalzate di terra fino alla parte superficiale, oppure fasciate e avvolte con giornali.
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Raccolta:
Consociazione e avvicendamento:
la raccolta avviene quando le coste sono sufficientemente sviluppate ed imbianchite. Si recide la radice in prossimità del suolo a filo terra e si scartano le foglie più esterne perché troppo fibrose.
si consiglia di consociare con ravanello, cavoli e aglio. Avvicenda il sedano dopo le solanacee.
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Mosca del sedano: piccola mosca di colore rossiccio che depone le uova vicino alle piante. Le larve si insediano nel fittone rovinando il raccolto. La lotta agronomica prevede la semina anticipata per sfuggire al ciclo dell’insetto. La lotta biologica prevede l’impiego di preparati a base di piretro. La lotta tradizionale prevede l’impiego di prodotti a base di deltametrina. Sclerotinia: Malattia fungina che provoca ingiallimenti e afflosciamenti delle foglie e marciumi radicali. Le aree di marciume si ricoprono di una muffa biancastra. La lotta agronomica prevede il rispetto delle corrette distanze di impianto per evitare condizioni favorevoli al patogeno, la limitazione delle irrigazioni e delle concimazioni azotate. La lotta biologica prevede l’impiego di prodotti a base di sali di rame. La lotta tradizionale prevede l’impiego di prodotti sistemici registrati sulla coltura in associazione al rame.
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Pisello
Fagiolo
Il nome della famiglia Leguminose deriva dal nome del frutto che è un legume. Papilionacee deriva da papilio (farfalla) per la forma del fiore che assomiglia a questo insetto.
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il pisello, originario dell'Afganistan e dell'Abissinia, è diffuso nel bacino del Mediterraneo fin dall'antichità.
che va dai 50 ai 90 giorni. Essendo una leguminosa l'apparato radicale svolge un'attività azoto-fissatrice aumentando la fertilità del suolo.
Descrizione vegetale:
Caratteristiche climatiche:
la coltivazione del pisello prevede due specie distinte in base alla destinazione d'uso: quella da legume e quella da foraggio. Quella da legume è distinta in due gruppi: pisello da sgranare e il pisello mangiatutto o taccole. I primi sono utilizzati per la produzione di piselli freschi o secchi, i secondi per un consumo intero allo stato verde. I piselli da sgranare si distinguono in tre cultivar in base al portamento: nani (di altezza inferiore ai 50 cm), mezza rama (sotto il metro e trenta) e rampicanti (più alti di 130 cm). La pianta è erbacea con un apparato radicale fittonante e poco sviluppato; portamento rampicante o prostrato; le foglie sono cerose ed ovali. I fiori hanno un colore che va dal bianco al viola, la parte edibile è il frutto o baccello che contiene dai 4 ai 12 semi. È una pianta annuale con un ciclo
resistente al freddo, poco tollerante alla siccità, predilige esposizioni soleggiate. Le piante giovani sopportano bene le brinate. La temperatura ottimale è di circa 16°C. Alte temperature (> 30°C) nella fase di riempimento dei semi determinano un ciclo più breve con un prodotto di scarsa qualità meno dolce, duro e con tegumento più fragile.
Origine e storia:
Terreno: richiede terreni di medio impasto e ben drenati; evita terreni molto compatti e calcarei.
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nana, 40 cm x 40 cm semi-nane, 60 cm x 60 cm rampicanti, 90 cm x120 cm. La semina in semenzaio è sconsigliata.
Preparazioni del terreno: i piselli richiedono terreni lavorati in profondità; vangatura a 40 cm e lavorazioni di affinamento superficiali.
Cure colturali/irrigazione:
Concimazione di fondo: il pisello si giova della fertilità residua della coltivazione precedente. È consigliabile apportare fosforo e potassio tramite fosfati e ceneri di legna (5-10kg per 100m2).
Caratteristiche nutrizionali il seme contiene un elevato tenore di proteine (20%), inoltre, se consumato fresco, è ricco in ferro, potassio, fosforo e vitamine.
Semina o trapianto/epoca: la semina si effettua tra ottobre e giugno in base all'ambiente di coltivazione; si semina in solchi larghi 10 cm e profondi 5 cm. Disponi i semi distanti 5 cm uno dall'altro e ricoprirli con terra rastrellata. Facilita la germinazione tenendo a bagno i semi 48 ore prima di seminarli. Dirada alla 5° foglia. Il sesto d'impianto varia a seconda delle cultivar:
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quando le piantine raggiungono l'altezza di 15 cm predisponi i tutori (tranne per le cultivar nane). I piselli necessitano di irrigazioni accurate specialmente in pre-raccolta. Sono necessarie anche sarchiature ed eliminazione delle malerbe.
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Raccolta:
Consociazione e avvicendamento:
i baccelli vengono raccolti in epoche differenti in base alle cultivar e alla destinazione d'uso. In generale si fa riferimento alla dimensione e alla turgidità del baccello.
consocia con carote, cavoli, sedano, patata e ravanelli. Evitare la monosuccessione e avvicenda con lattughe, cavoli, carote e spinaci.
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Afidi: piccoli insetti di colore verde, giallo o nero, comunemente chiamati pidocchi, che succhiano la linfa indebolendo la pianta e producendo melata (sostanza zuccherina) su cui si instaurano fumaggini (funghi di colore scuro). La lotta agronomica prevede la limitazione delle concimazioni azotate o la consociazione con liliacee come l’aglio. In lotta biologica è previsto l’impiego di prodotti a base di piretro. La lotta tradizionale prevede l’impiego di prodotti a base di imidacloprid. Ruggine: Fungo che si manifesta con pustole rossicce giallastre sulle foglie che in stadi successivi causano l’ingiallimento e la caduta delle foglie. La lotta agronomica prevede la semina ritardata per sfuggire al periodo in cui il fungo è più aggressivo. La lotta biologica prevede l’impiego di prodotti a base di sali di rame. La lotta tradizionale prevede l’impiego di prodotti sistemici registrati sulla coltura.
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Origine e storia:
Terreno:
le specie che attualmente si consumano sono originarie del Nuovo Mondo, in particolare del centro e sud America.
richiede terreni sub-acidi, di medio impasto, profondi e irrigui; evita i terreni calcarei che determinano un indurimento della cuticola del fagiolo.
Descrizione vegetale:
Preparazioni del terreno:
pianta annuale, con apparato radicale molto ramificato e fittonante; ha fiori a grappolo di colore biancorosa. Il fusto è cilindrico, eretto nelle varietà nane e volubile in quelle rampicanti. Il frutto è un legume (baccello) di dimensioni e colore variabile. La parte edule è il seme dentro al baccello.
dato che il fagiolo si giova della fertilità residua, effettua lavorazioni profonde per interrare la sostanza organica come una vangatura a 40 cm e lavorazioni di affinamento superficiali.
Concimazione di fondo: il fagiolo si giova della fertilità residua della coltivazione precedente. È consigliabile apportare fosforo e potassio tramite fosfati e ceneri di legna (5-10kg per 100 m2).
Caratteristiche climatiche: il fagiolo è una pianta dei climi temperati; germina con temperature superiori ai 10°C, e muore con temperature sotto lo zero; teme piogge prolungate. Temperature troppo elevate (> 32°C) determinano baccelli legnosi.
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Semina o trapianto/epoca:
Cure colturali/irrigazione:
la semina si effettua quando la le cure consistono in sarchiature, temperatura è di almeno 10°C (da eliminazione delle malerbe e aprile in avanti). La semina delle rincalzatura che serve anche per varietà nane si esegue su file distanti preparare il terreno a ricevere 60 cm e con una distanza sulla fila di l'irrigazione per infiltrazione laterale. 10 cm; la profondità Per le forme di interramento rampicanti bisogna Caratteristiche è di 5 cm. Per le predisporre i nutrizionali varietà rampicanti tutori. Predisponi i fagioli hanno un elevato si esegue in irrigazioni contenuto in proteine, vitamine postarelle (100 soprattutto nelle del gruppo B e PP e minerali cm x 20 cm) con fasi iniziali del ciclo (calcio, potassio e ferro). Inoltre tre semi per posta; e al momento della contengono fibre utili all'apparato digerente. lasciare in seguito formazione dei una sola pianta. baccelli.
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Raccolta:
Consociazione e avvicendamento:
i baccelli vengono raccolti manualmente e scalarmente. I fagioli da sgranare si raccolgono quando i baccelli ingialliscono, se il consumo è fresco invece si raccolgono quando i semi sono ingrossati e il baccello è tenero. I primi fagioli sono pronti già 60 giorni dopo la semina.
si possono consociare con numerosi ortaggi quali: lattuga, pomodoro, cavolo, santoreggia, bieta e ravanello; da evitare aglio, cipolla e piselli. Essendo una pianta da rinnovo apre il ciclo di coltivazione; evita la successione a piselli e cetrioli per evitare la trasmissione di marciumi e batteriosi.
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Afidi: piccoli insetti di colore verde, giallo o nero, comunemente chiamati pidocchi, che succhiano la linfa indebolendo la pianta e producendo melata (sostanza zuccherina) su cui si instaurano fumaggini (funghi di colore scuro). La lotta agronomica prevede la limitazione delle concimazioni azotate o la consociazione con liliacee come l’aglio. In lotta biologica è previsto l’impiego di prodotti a base di piretro. La lotta tradizionale prevede l’impiego di prodotti a base di imidacloprid. Ruggine: Fungo che si manifesta con pustole rossicce giallastre sulle foglie che in stadi successivi causano l’ingiallimento e la caduta delle foglie. La lotta agronomica prevede la semina ritardata per sfuggire al periodo in cui il fungo è più aggressivo. La lotta biologica prevede l’impiego di prodotti a base di sali di rame. La lotta tradizionale prevede l’impiego di prodotti sistemici registrati sulla coltura.
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Spinacio
Il nome deriva da un aggettivo greco chenòpus/chenòpodos che riferendosi all'apparato radicale significa ‘dai piedi di papera’.
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Origine e storia:
Terreno:
lo spinacio è stato introdotto in Europa dagli arabi intorno all’anno 1000. Ad oggi è molto diffuso nel centro e nord Europa.
esige terreni freschi, fertili e sciolti con una buona dotazione di calcio.
Descrizione vegetale: lo spinacio viene distinto in base alla morfologia del seme, ci possono essere varietà a seme rotondo e angoloso. Le varietà a seme rotondo sono più produttive e di miglior qualità. La pianta è annuale con radice fittonante; foglie bollose riunite in rosetta. Il fusto è eretto, ramoso, di altezza massima di un metro; il prodotto edule sono le foglie, che però non possono essere più consumate dopo la fioritura.
Preparazioni del terreno: prepara il letto di semina tramite una media lavorazione del suolo e l'affinamento superficiale dell'aiuola
Concimazione di fondo: la concimazione deve essere prettamente minerale, perché vista la brevità del ciclo non è in grado di utilizzare le somministrazioni dirette di letame. In caso di apporti di sostanza organica matura conviene distribuirla alla coltura che lo precede.
Caratteristiche climatiche: pianta dei climi temperato freddi, non sopporta lunghi periodi di caldo e di siccità. Resiste bene a temperature sotto lo zero fino a -6°C per brevi periodi (lunghi periodi di gelo provocano ingiallimento delle foglie e la morte della pianta).
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Cure colturali/irrigazione:
Semina o trapianto/epoca:
le cure consistono in irrigazioni la semina si effettua da agosto ad da effettuare sin dopo la semina e ottobre per una raccolta primaverile lavorazioni superficiali per eliminare e da gennaio ad aprile per una le malerbe. Consigliabile pacciamare raccolta autunnale. La semina si per mantenere l'umidità del suolo e esegue a file distanti 25 cm alla bloccare lo sviluppo profondità di delle malerbe. 1cm. Distribuisci Caratteristiche 20 grammi di nutrizionali semi ogni 10m2 le foglie hanno un elevato di coltura. Per contenuto in ferro, magnesio avere una raccolta, e vitamina A; possono essere semina lo spinacio consumate crude o cotte. ogni 20 giorni.
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Raccolta: la raccolta avviene asportando le singole foglie o mantenendo integro il corpo centrale oppure tagliando l'intera pianta. La produzione annua è di 20 kg di foglie ogni 10m2.
Consociazione e avvicendamento: coltura intercalare che può essere avvicendata con piselli e fagioli mentre si consocia con cavolfiore, carota, patata e fagiolo. Evita le successioni con bietola.
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Altica: è un piccolo coleottero detto anche pulce di terra della dimensione di circa 2mm; le larve vivono nel terreno dove svolgono il loro ciclo biologico per poi portarsi sulle foglie dove provocano evidenti rosure fogliari con ripercussioni sullo sviluppo. La lotta agronomica prevede il ritardo nella semina per sfuggire al ciclo dell’insetto e la riduzione delle concimazioni azotate. La lotta biologica prevede l’impiego di prodotti a base di piretro. La lotta tradizionale prevede l’impiego di prodotti registrati a base di clorpirifos metile.
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Fragola
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Origine e storia:
Terreno:
la fragola è originaria degli ambienti alpini dove cresce allo stato selvatico; conosciuta fin dai tempi dei romani deve il suo nome al termine latino "fragrans" che sottolinea il suo profumo intenso.
cresce bene in terreni leggeri con una buona dotazione di humus.
Preparazioni del terreno: lavora il terreno a 20 cm incorporando della sostanza organica ben matura.
Concimazione di fondo:
Descrizione vegetale:
apporta letame maturo o sostanza organica ben compostata in quantità di 3 q ogni 100m2 e interrala. Per orti domestici è molto diffuso l'apporto di terriccio ben compostato in spessori di 5 cm per evitare lavorazioni profonde (da apportare ogni anno).
la fragola è una pianta stolonifera che cresce prevalentemente a cespuglio; le foglie sono ovate e oblunghe. I fiori, a 5 petali di colore bianco, sono riuniti in racemi che producono un falso frutto, detto fragola, di colore rosso e polposo che porta sulla superficie i frutti veri e propri (acheni nerastri).
Caratteristiche climatiche: pianta dei climi temperati e ventilati; evita aree soggette a gelate tardive e troppo soleggiate.
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Cure colturali/irrigazione:
Semina o trapianto/epoca:
evita la crescita delle infestanti tra la semina può avvenire in 3 modi: le piante ed effettua zappettature. tramite seme: a luglio metti a Pacciama per ridurre la crescita dimora nel semenzaio il seme e delle infestanti (paglia, telo nero...). trapianta in orto quando le piantine Evita i ristagni di acqua; innaffia con hanno 3-4 foglie regolarità dopo il per cespo: trapianto in estate, utilizza piantine Caratteristiche dopo la fioritura e sane e certificate nutrizionali poco prima della già pronte per maturazione. la fragola presenta un elevato il trapianto. Il contenuto in zuccheri é quindi un trapianto può frutto piuttosto calorico; inoltre è avvenire in ricca in vitamine (soprattutto C e qualsiasi momento A) e in flavonoidi. dell'anno con sesto di 40 cm tra le piante e 70 cm tra le file per stolone: preleva un ramo laterale, posto alla base dalla pianta madre, interrarlo leggermente e quando ha emesso radici staccalo dalla pianta madre
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Raccolta:
Consociazione e avvicendamento:
la raccolta avviene settimanalmente a partire da aprile-maggio e può protrarsi fino a settembre; cerca di staccare le fragole con il picciolo.
si consocia con fagiolo, cipolla, spinacio e lattuga.
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Altica: è un piccolo coleottero detto anche pulce di terra della dimensione di circa 2mm; le larve vivono nel terreno dove svolgono il loro ciclo biologico per poi portarsi sulle foglie dove provocano evidenti rosure fogliari con ripercussioni sullo sviluppo. La lotta agronomica prevede il ritardo nella semina per sfuggire al ciclo dell’insetto e la riduzione delle concimazioni azotate. La lotta biologica prevede l’impiego di prodotti a base di piretro. La lotta tradizionale prevede l’impiego di prodotti registrati a base di clorpirifos metile.
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Basilico
Origano
Rosmarino
Salvia
Erba cipollina
Menta
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Ciclo:
Ciclo:
Annuale o perenne nei climi caldi
Perenne
Clima:
Clima:
Mediterraneo
Mediterraneo
Terreno:
Terreno:
Asciutto e leggero; posizioni assolate
Asciutto e ben assolato
Semina:
Semina:
Primaverile
Fine inverno e primavera
Cure colturali:
Cure colturali:
Innaffiare frequentemente ed asportare le infiorescenze per prolungare il ciclo vegetativo della pianta
Innaffiare e mantenere pulito il terreno
Raccolta: Raccogliere le foglioline fresche e gli apici fiorali ancora teneri
Raccolta: Asportare le foglie quando sono ben sviluppate e utilizzarle fresche terreno (20 cm).è molto lenta conviene immergere prima della semina i semi in acqua e mantenere il terreno fresco con irrigazioni.
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Ciclo:
Ciclo:
Perenne
Perenne
Clima:
Clima:
Mediterraneo
Mediterraneo
Terreno:
Terreno:
Asciutto, leggero, sabbioso e ben assolato
Asciutto e ben assolato
Semina: Semina:
Si riproduce per talea
Si riproduce per talea e il trapianto avviene a fine estate
Cure colturali: Qualche innaffiatura di emergenza o post-trapianto e liberare il terreno dalle infestanti
Cure colturali: Qualche innaffiatura di emergenza o post-trapianto;potare prima dell'inverno
Raccolta: Raccogliere le foglie all'occorenza
Raccolta: Raccogliere i rametti all'occorenza
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NC/GPVC
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Ciclo:
Ciclo:
Perenne
Perenne
Clima:
Clima:
Temperato
Temperato
Terreno:
Terreno:
Qualsiasi
Medio impasto, abbastanza fresco in posizioni soleggiate
Semina: Semina:
Primaverile o trapianto in aprile
Tramite talee, aprile
Cure colturali: Cure colturali:
Innaffiare dopo la semina e il trapianto
Innaffiare dopo il trapianto
Raccolta: Raccolta:
Asportare le foglie e utilizzarle fresche
Asportare le foglie e utilizzarle fresche
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