> qua quall è un’ut un’utori orità tà ammini amministr strati ativa va co>.. Pertan Pertanto to sia pure pure auspican auspicandone done un uso moderato, moderato, è ammesso ammesso il concetto concetto di legge materiale materiale quale onte del diritto penale, accettando quali onti, oltre alla legge, i decreti e&i'ati)i ed i decreti e&&e. &a e&&e re&ionae in quanto valida su un territorio limitato, non pu5 esserne onte. Diverso è il discorso della nor"ati)a euro#ea. &a potestà normativa resta nazionale, ma l’.E. pu5 stabilire norme minime per la deinizione dei reati e delle sanzioni in sere criminali particolarmente gravi ed aventi una dimensione internazionale, internazionale, individuate tassativamente. In caso di inosservanza da parte dello #tato scatterebbe la procedura di inrazione. Il 4iudice italiano non potrà supplire alle mancanze dello #tato pur essendo obbligato ad interpretare la legge conormemente al diritto europeo. &a consuetudine, ovviamente, non pu5 avere valore di onte nel diritto penale. 2.
&’irretroattività% #econdo questo principio, il legislatore non pu5 conezionare una legge penale per andare a punire atti già commessi in precedenza. precedenza. L(irretroatti)it$ , e'#re''a o occuta. La #ri"a , #re)i'ta daa 'te''a e&&e! a 'econda nece''ita di una 'entenza de Giudice. Il
principio implica ance il divieto di inasprimento sanzionatorio retroattivo, ma
ammette la retroattività del mutamento in melius del trattamento sanzionatorio. @ulla osta, invece, invece, nel diritto diritto penale, penale, alla retroattiv retroattività ità delle norme di avore avore < favor rei>. ale principio troverebbe legittimazione costituzionale nell’art. ;7, +8 comma della "ostituzione, il quale sancisce il ine rieducativo della pena con l’espressione !&e pene non possono consistere in trattamen trattamenti ti contrari contrari all’umani all’umanità tà e devo devono no tendere tendere alla rieducazion rieducazionee del cond condanna annato$. to$. I #rinci #rinci#io #io in e'a"e e'a"e non 'i a##ica a##ica ae nor"e nor"e #roce'' #roce''ua uai! i! anc/e anc/e 'e ri&uarda ri&uardanti nti a cu'todia cauteare! e ae "i'ure di 'icurezza! a##icando in tai ca'i retroatti)a"ente e nor"e! anc/e 'e '0a)ore)oi a reo. nce
le #ezioni nite della "assazione si sono
espresse in tal senso.
3.
&a determinatezza o tassatività% tale principio è ance legato a quello della certezza del diritto. Inatti, solo una legge ciara e determinata pu5 dare certezza del diritto. PercA una co"une 'entir 'entiree 'ociae. 'ociae. na legge legge sia tassa tassativ tivaa il legisl legislato atore re non deve allont allontana anarsi rsi dal dal co"une
norma norma da ci5 lontana lontana darebbe luogo ad incertezz incertezzee applicati applicative ve sia pure ciara ciara e precisa. precisa. #i pone il problema dell’analogia, intesa quale procedimento attraverso il quale il 4iudice, di ronte a un caso concreto non rientrante in alcuna norma di legge, utilizza una norma (anao&ia )a di'tinta di'tinta da(inter#r da(inter#retazion etazionee, analog analogica icame mente nte per per arvi arvi rientr rientrare are il caso. caso. L(anao&ia
intesa quale momento della ricerca giuridica, inalizzato all’indagine sul signiicato delle proposizioni ce ormano la norma penale, sempre nel rispetto dell’art. 1; delle disp. prel. del c.c. Essa è autentica se l’interpretazione del testo normativo proviene dallo stesso organo ce l’a emanato, uiciale se proviene da pubblici unzionari dello #tato, giudiziale quando tale compito è riciesto riciesto ai giudici giudici e dottrinale dottrinale quando viene realizzata realizzata dagli studiosi studiosi del diritto. entre l’interpretazione è applicabile in materia penale, l’analogia è vietata dall’art. 19 delle disp. prel. del c.c. . Diversamente si avrebbe una prevaricazione del potere giudiziario rispetto a quello legislativo. Vi 'ono due 0or"e di anao&ia% in malam malam partem
quando l’estensione analogica comporta eetti savorevoli al
bonam partem se gli eetti sono ad esso avorevoli. In criminalibus, si ripete, reoF in bonam
l’anal l’analogi ogiaa non è app applic licab abile ile.. &a ramm ramment entari arietà età impone impone ce il legisl legislato atore re selez selezion ionii le condotte lesive del bene giuridico, ossia oensive, ce desidera sottoporre a pena. Essa è caratteristica inevitabile in criminali bus per l’impossibilità di sottoporre alle norme penali l’universo dei atti e, per ci5, di attuare una completa punizione. Il divieto di analogia non &iu'ti0icazione in riguarda le cau'e di &iu'ti0icazione
quanto non considerate norme penali ma norme con inalità proprie presenti in ogni luogo dell’ordinamento, nA sono norme eccezionali in quanto espressione di altrettanti principi cau'e di e'cu'i e'cu'ione one dea dea #uni%i #uni%iit$ it$, inve gene genera rali li di esso esso.. &e cau'e invece ce,, in quan quanto to norm normee
ecceziona eccezionali li sono sono sottopost sottopostee al divieto, cos( come le norme norme ce prevedono prevedono le circo'tanze attenuanti.
IL PRINCIPIO DI MATERIALITA(.
ale principio di materialità si esprime nel brocardo latino nullun crime sine actione . ale principio si sostanzia nella esigenza ce ogni reato consti di un 0atto c/e a%%ia un ri'contro ri'contro e'terno o&&etti)o. o&&etti)o.
Il mero pensiero non pu5 essere oggetto di repressione penale.
Esso non trova riscontro in un articolo particolare della "ostituzione. Bi è un indizio nell’art. ;, ;8 comma, laddove si a rierimento al ! 0atto co""e''o$. Il principio pare trovare conorto nel 3
#rinci#io #rinci#io di aicit$ dello
#tato e dell’ordinamento giuridico ce permea l’intera "ostituzione
italiana. Principio ce impone di pensare ad un’immagine di reato diversa da quella di peccato. IL PRINCIPIO DI O11EN+IVITA(.
nullun crimen sine iniuria . ale principio è riassumibile nella massima nullun
Esso evidenzia il atto ce un reato percA sia tale, deve essere oensivo di qualcosa. In sostanza, non a)re%%e 'en'o ee)are a reato un 0atto c/e non arreca''e danno a una #er'ona! ad una co'a o aa 'ociet$. @ella concezione i%erae de diritto! il reato viene sempre visto come oesa e
mai come violazione di un dovere, visione, quest’ultima, tipica degli ordinamenti totalitari o impostati sul anatismo religioso. I %ene &iuridico &iuridico.
@ell’Gttocento il concetto di reato era collegato alla )ioazione o e'ione di un
diritto 'o&&etti)o. a alla ine del =I= secolo cominci5 ad aermarsi la teoria del %ene &iuridico
come o&&etto 2&iuridico3 de reato. na volta spostata l’attenzione della tutela penale dal diritto soggettivo al bene giuridico è compito del legislatore individuare l’oggetto giuridico degno di tutela penale. Esempi Esempi di beni giuridici tutelabili penalmente penalmente sono la vita, il patrimonio, patrimonio, la personalità dello #tato, #tato, ecc. &’ogge &’oggetto tto giuridico del reato non va conuso conuso con (o&&etto 2"ateriae3 de(azione! intendendosi per tale un’entità concreta su cui incide materialmente la condotta tipica, ad esempio la co'a o a #er'ona, ance se quando l’oggetto materiale dell’azione è una persona, essa non sempre coincide con la persona oesa . IL PRINCIPIO DI COLPEVOLEZZA. COLPEVOLEZZA.
Nullun crimen sine culpa.
@essun crimine senza colpevolezza . "ioè nessuno pu5
essere ciamato a rispondere per un atto altrui . &a prima condizione necessaria aincA aincA si possa aermare la responsabilità penale è dunque ce il reo abbia materialmente realizzato il atto previsto dalla legge come reato
reato>. a ci5 non è suiciente. Gccorre ance un legame soggettivo tra il atto e l’autore, cioè il atto deve essere considerato proprio del soggetto ce agisce e deve trattarsi di un atto colpevole. Ma 4uando 4uando un 0atto 0atto #ro#ri #ro#rio o , anc/e anc/e da con'ide con'iderar' rar'ii co#e)o co#e)oe5 e5 &a
risposta è semplice%
occorre ce in rapporto agli elementi pi) signiicativi della attispecie di reato sussista il doo o quantomeno la co#a. Il principio di cui parliamo è sancito nell’art. ;7, 18 comma, "ostituzione% !La re'#on'a%iit$ #enae , #er'onae$. nce tale principio, come quello di legalità di pone come come princi principio pio garant garantist istico ico.. ale princi principio pio di respon responsab sabili ilità tà sogge soggetti ttiva va si contr contrapp appone one alla alla responsabilità oggettiva , in contrasto con la "ostituzione e residuo di inciviltà. PARTE II * LA LEGGE PENALE E LA +UA APPLICAZIONE
&e prime disposizioni del codice penale si occupano della legge penale nel tempo e nello spazio. LA LEGGE PENALE NEL TEMPO.
2
'econdo a &’art. ;, 67 co""a, c.p. dispone !@essuno pu5 essere punito per un atto ce, 'econdo e&&e de te"#o in cui 0u co""e''o, non co'titui)a reato$ .
2
l 87 co""a , dispone% !@essuno pu5 essere punito per un atto ce, 'econdo una e&&e #o'teriore, non co'titui'ce reatoF
e, se vi è stata condanna, ne cessano
la esecuzione e gli eetti penali$ < abolitio criminis o abolizione del reato>. #i tratta di un atto costituente reato all’epoca in cui venne commesso e successivamente !depenalizzato$, cioè trasormato in illecito amministrativo o civile o addirittura considerato lecito. ale comma detta cioè la regola della #iena retroatti)it$ dea e&&e #o'teriore #i9 0a)ore)oe a reo 20a)or rei3. L’abolitio criminis tra)o&e anc/e i &iudicato.
2
&a &. n. n. *:;00 *:;003, 3, art. art. 19, 19, in tema tema di reati reati di opini opinione one,, a inseri inserito to all’ar all’art. t. ; c.p. c.p. il -7 co""a il quale dispone ce !#e vi è stata condanna a pena detentiva e la legge posteriore prevede esclusivamente esclusivamente la pena pecuniaria, a #ena detenti)a in0itta 'i con)erte i""ediata"ente nella corrispondente pena pecuniaria, ai sensi dell’art. 1+$. In questo caso non 'i tratta di a%oitio cri"ini' percA il atto continua ad essere previsto come reato
e muta solo la pena !
"a di una 'ucce''ione di e&&i #enai ne te"#o in 'en'o 'tretto.
2
co""a vieta, Il :7 co""a vieta, invece invece,, al 4iudic 4iudicee di app applic licare are retroa retroattiv ttivam ament entee una legge legge pi)
savorevole al reo in caso di giudicato. Esso, inatti, recita% $ +e a e&&e de te"#o in cui 0u co""e''o i reato e e #o'teriori 'ono di)er'e,
si applica quella le cui disposizioni sono
pi) avorevoli al reo <avor rei>, 'a)o c/e 'ia 'tata #ronunciata 'entenza irre)oca%ie$. "ome vediamo vediamo qui la legge legge pone il limite preclusivo preclusivo del giudicato giudicato alla retroattività retroattività della *
nuova norma pi) avorevole al reo . Per stabilire quale sia la legge ce contie con tiene ne la discip disciplin linaa in con concre creto to pi) avore avorevol vole, e, il 4iudic 4iudicee dev devee con consid sidera erare re l’inte l’intera ra disciplina% la specie e la misura della pena principale, le pene accessorie, gli eetti penali della condanna, le misure di sicurezza, le cause di estinzione del reato e della pena e le cause di giustiicazione. a una volta scelta la legge pi) avorevole applicabile la deve applicare per intero, nel rispetto del limite della sentenza irrevocabile di condanna. @on pu5 creare una terza legge . Bale Ba le la pena ricordare ce il principio del avor rei r ei non è coperto da garanzia costituzionale, pertanto non obbliga il legislatore al suo rispetto in una legge successiva, successiva, ma il giudice è obbligato ad osservarlo. abolitio io crimini criminiss dalla successio a come si distingue l’ abolit successione ne di leggi leggi penali penali stricto sensu?
I criteri sono i seguenti% 1. della continuità del tipo di illecito quando la legge successiva riproduce il contenuto oensivo di quella precedente è successione di leggi nel tempoF quando vi è continuità tra le due leggi si tratta di abolitio criminisF ;. della continenza quando la attispecie successiva è contenuta in quella precedente si a successione di leggi nel tempoF quando ci5 non accade si a abolitio criminisF +. della specialità quando il legislatore abroga una legge speciale, la abrogazione della legge speciale, determina un’espansione della legge generale, pertanto non è una vera e propria abrogazione, abrogazione, ma una successione successione di leggi nel tempoF quando quando il legislatore abroga una legge generale, si veriica una successione di leggi rispetto a quei atti ce possono continuare ad essere sussunti nella legge speciale ed un’ipotesi di abolitio rispetto a quei atti ce non rientrano nella norma specialeF quando il legislatore introduce una norma speciale, si veriica un’ipotesi di successione rispetto a quei atti concreti ce possono essere sussunti nella norma speciale. 2
l ;7 co""a si precisa ce ! #e si tratta di leggi eccezionali eccezionali o temporanee, non si applicano le dispos disposizi izioni oni prece preceden denti ti in tema tema di abolitio criminis e di successione di leggi penali$. Huindi questo comma deroga alla retroattività, sancendo la ultrattività delle disposizioni contenute nella legge eccezionale o temporanea. "i5 per il carattere di straordinarietà della norma.
2
Dalla let lettura de d el <7 co""a si deduce ce un decreto legge ce contenga una nuova incriminazione o un trattamento penale pi) severo non pu5 avere eicacia retroattiva. Poi vi sono le ipotesi di mancata conversione e di conversione con modiice. @el primo caso per i atti pregressi non vi sono limitazioni% il decreto legge è come se non osse mai esistito e i /
atti commessi possono essere sanzionati sanzionati in base alla normativa del tempus commissi delicti. delicti . Per i atti commessi in vigenza del decreto legge si applica la norma pi) avorevole al reo ance se dettata dal decreto legge decaduto. E se vi è diciarazione di incostituzionalità di una norma penale &’art. 1+3, 18 comma prevede ce !Huando la ". ". diciara l’illegittimità incostituzionale di una norma di legge o di un atto avente orza di legge, la norma cessa di avere eicacia dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione$. #e la norma è penale la risposta r isposta si rinviene nella &. n. *7:1/+ art. +0 commi + e 9, i quali recitano% !&e norme diciarate incostituzionali non possono avere applicazione dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione. Huando in applicazione della norma diciarata incostituzionale è stata pronunciata sentenza irrevocabile di condanna, ne cessano la esecuzione e tutti gli eetti abolitio io crimin criminis. is. #e la norma diciarata penali$. &a disciplina quindi è simile a quella dell’ abolit
incostituzionale era pi) avorevole al reo continua ad applicarsi nonostante la decisione nel rispetto del principio del favor rei. LA LEGGE PENALE NELLO +PAZIO.
2
L(art. -,
18 comma, aerma ce, salvo eccezioni, !&a legge penale italiana obbliga tutti
coloro ce, cittadini o stranieri, si trovano nel territorio dello #tato$. 2
L(art. :, 18 comma, considera cittadini italiani coloro
ce anno la cittadinanza italiana e gli
apolidi residenti in Italia. utti gli altri sono stranieri. Il ;8 comma dell’art. 9 c.p. invece, deini deinisce sce territ territori orioo italia italiano no que quello llo della della -epubb -epubblic licaa ed ogn ognii altro altro luogo luogo sogge soggetto tto alla alla sovranità statale, come le navi e gli aeromobili, salvo deroge. Il territorio straniero, ovviamente è quello non considerato italiano. 2
L(art. <, 18 comma, speciica ancora pi)
ciaramente ce !"iunque commette un reato nel
territorio dello #tato è punito secondo la legge italiana$. Princi#io Princi#io di territoriait$ territoriait
%$la nostra legge penale si applica, salvo deroge, ai soli atti
realizzat realizzatii nel territorio territorio italiano, italiano, indieren indierenteme temente nte dalla dalla nazional nazionalità ità dell’auto dell’autore re e della persona oesa. oesa. Princi#io Princi#io di uni)er'ait$ uni)er'ait
%$la nostra legge si applica ovunque, da ciunque e contro
ciunque sia commesso il atto, salvo deroge ce riguardano una ristretta casistica di reati cui non si applica la legge italiana se commessi all’estero. 2 L(art.
considera commesso nel territorio dello #tato quando in esso si è veriicato l’evento del criterio dea u%i4uit$, secondo il quale !Il reato si considera reat reato. o. a rece recepi pisc scee il criterio
commesso nel territorio dello #tato, quando l’azione o la omissione, ce lo costituisce, è ivi avvenuta in tutto o in parte, ovvero si è ivi veriicato l’evento ce è la conseguenza dell’azione od omissione$. nce gli atti preparatori di un iter criminoso sono soggetti alla legge penale italiana, purcA dotati di un signiicato apprezzabile. *
L(art. =,
in deroga al principio di territorialità o, meglio, in applicazione di quello di
univer universal salità ità,, preve prevede de ce alcuni alcuni reati reati siano siano incond incondizi iziona onatam tament entee pun punibi ibili li con con la legge legge condizion ionee di ital italia iana na a pres presci cind nder eree dal dal luog luogoo in cui cui sono sono stat statii comm commes essi si.. Bi è la condiz #rocedi%iit #rocedi%iit$ $ a''outa,
cioè cioè non occor occorre, re, ricie riciesta sta,, istanz istanzaa o que querel rela. a. @on neces necessit sitaa
nemme nemmeno no la presen presenza za dell’a dell’auto utore re nel territ territorio orio dello dello #tato. #tato. In app applic licaz azion ionee del del criterio de(u%i4uit$ si
considerano realizzati all’estero ma comunque si collegano causalmente a
comportamenti antecedenti avvenuti in Italia. Essi sono i delitti% 1. con contro tro la la perso personal nalità ità dell delloo #tatoF #tatoF ;. di contraa contraazion zionee del sigillo sigillo dello dello #tato e di di uso di tale tale sigillo sigillo contraa contraattoF ttoF +. di alsità alsità di monete monete aventi aventi corso corso legale legale nel territorio territorio dello dello #tato, #tato, o in valori valori di bollo o in carte di pubblico credito italianoF 9. commessi commessi da pubblic pubblicii uiciali uiciali a servizio servizio dello #tato, #tato, abusando abusando dei dei poteri o violando violando i doveri inerenti alle loro unzioniF . per il quale special specialii disposizion disposizionii di legge o convenzion convenzionii internazion internazionali ali stabilisco stabiliscono no l’applicabilità della legge penale italiana. 2 L(art. >, i delitti politici, intesi come tali quelli ce oendono un interesse politico dello #tato , ovvero un diritto politico del cittadino ovvero qualunque delitto determ determina inato to da motiv motivii politic politicii ci>,, divers diversii da que quelli lli con contro tro la personalità dello #tato, sono puniti secondo la legge italiana, da ciunque commesso. a percA si possa procedere, in questo caso, il inistero della 4iustizia deve arne arne riciesta, o se punibile a querela della persona oesa, occorre querela. Ba precisato ce un motivo si dice politico quando il reo agisce per raggiungere un obiettivo ce riguarda la costituzione, l’esistenza ed il unzionamento dello #tato. d esempio una rapina è sorretta da motivo politico se col ricavato ricavato inanzio un’organizzazione un’organizzazione terroristica. terroristica. *
A(art. ?!
18 comma, comma, invec invece, e, sono sono previs previsti ti i reati reati non politici, politici, non rientr rientrant antii tra que quelli lli
incondiz incondizionat ionatamen amente te punibili, punibili, commessi commessi all’estero all’estero dal cittadino cittadino italiano. italiano. !Il cittadino cittadino ce commette commette all’este all’estero ro un delitto delitto per il quale quale la legge legge italiana italiana stabilisce stabilisce l’erg l’ergasto astolo lo o la reclusione non ineriore a tre anni, è punito secondo la legge medesima, 'e"#re c/e 'i tro)i 11
ne territorio itaiano$.
#e è prevista una pena pena minore le condizioni condizioni di procedibilità
;8 comma> prevedono prevedono la riciesta del inistero inistero della 4iustizia o la querela della persona persona oesa. #e il reato è commesso a danno di uno #tato o di un cittadino stranieri , vanno sempre osservate le condizioni di procedibilità, sempre ce dallo #tato straniero venga concessa l’estradizione. Per le mere contravvenzioni o per i delitti con la sola pena pecuniaria tale norma non è mai applicabile. E’ stata estesa ance ai reati commessi in danno dell’nione Europea la previsione di cui al terzo comma. * L(art. 6@! 18
comma, disciplina, invece, l’ipotesi in cui il reato sia commesso all’estero da
uno straniero a danno dello #tato o di un cittadino italiani e per tale reato la legge italiana preveda l’ergastolo o la reclusione non ineriore ad un anno, 'e"#re c/e 'i tro)i ne territorio territorio itaiano itaiano e
si rispettino le condizioni di procedibilità . Il ;8
comma invece prevede il caso in cui il delitto sia commesso a danno di uno stato o di un citt cittad adin inoo este esteri ri,, alle alle stes stesse se cond condiz izio ioni ni di cui cui al ;8 comm commaa dell dell’a ’art rt.. / . estradizione>. &’art. &’art. + della &. n. 193:;003 193:;003 a introdotto nell’ordinamento nell’ordinamento italiano il reato tran'nazionae. Per tale s’intende il reato punito con la pena della reclusione non ineriore nel massimo a quattro anni, qualora sia coinvolto un gruppo criminale organizzato, sia commesso in pi) di uno #tato, o ance soltanto alcune asi del suo iter in uno #tato e la commissione in un altro, o sia commesso in uno #tato da un gruppo criminale organizzato ce opera in pi) di uno #tato, o sia commesso in uno #tato e ne abbia eetti sostanziali in un altro. E’ prevista una circostanza aggravante nel caso di organizzazione criminale operante in pi) stati per delitti punibili con la reclusione reclusione per un periodo periodo non ineriore nel massimo massimo a quattro anni. anni. L(INTERPRETAZIONE DELLA LEGGE PENALE.
4li interpreti della legge penale% la dottrina, ma le sue interpretazioni non anno ricadute sul diritto positivoF la giurisprudenza le cui interpretazioni anno ricaduta diretta sul diritto positivo I criteri interpretativi% secondo l’art. 1; delle preleggi al c.c. !@ell’applicare la legge non si pu5 ad essa attribuire altro senso ce quello atto palese dal signiicato proprio delle parole secondo la connessione di esse e dalla intenzione del legislatore$. #i distinguono i criteri% &essical &essicale2sem e2semantic antico% o% le parole parole devo devono no essere essere
•
interpretate in base al loro signiicato semantico e non etimologico. In sostanza si deve avere riguardo al signiicato odierno della parola e non a quello originario dato ce il linguaggio si evolve. #arebbe assurdo are rierimento a signiicati superati nell’uso comune. Huesto criterio non è da se suicienteF 1;
#tor #toric ico% o% si ricos ricostr trui uisc scee il perc percor orso so stor storic icoo
•
seguito dal legislatore. E’ utile consultare i lavori preparatoriF &ogico2sistematico% si deve tener conto ce la
•
norma a parte di un sistema di norme, ce a sua volta è retto da criteri logico2giuridici. nce tale criterio non è da se suicienteF eleologico% si a rierimento al ine, allo scopo
•
della norma penale. a tale rierimento pu5 essere pericoloso in quanto, a volte, ance lo scopo perseguito dal legislatore non è ciaro. Anao&ia%
si a quando di ronte ad una lacuna della legge scritta il giudice la colma applicando al
caso non previsto una norma scritta per un caso analogo. E’ vietata nel diritto penale. Inter#retazione e'ten'i)a% non postula alcuna lacuna della legge scritta e consiste nell’attribuire un
certo signiicato ad una legge scritta la quale sembra avere una portata pi) restrittiva rispetto alle parole ad essa attribuite dall’interprete. volte pare rasentare rasentare l’applicazione analogica. analogica. @el nostro sistema la creazione del diritto penale dovrebbe essere esclusivo monopolio del legislatore. a di atto il giudice deve pur sempre interpretare la legge. -agion per cui esiste una tensione tra principio di legalità ed interpretazione della legge. PARTE III * IL REATO Formalmente il reato è definibile definibile come quell’illecito cui la legge ricollega una sanione penale. In 'en'o 0or"ae,
i reati penali si distinguono dagli illeciti civili ed amministrativi per le sanzioni
pi) severe ce l’ordinamento vi riconnette. riconnette. In 'en'o 'en'o 'o'tanz 'o'tanziae iae,
solo solo il reato reato dev devee rispon risponder deree ai princi principi pi costit costituzi uziona onali li della della legali legalità, tà,
materialità, oensività e colpevolezza. colpevolezza. Per l’illecito civile e quello amministrativo non è prevista la riserva di legge ed è ammessa l’analogia l’analogia.. &a tipicità tipicità in campo campo civile civile è addirittur addiritturaa sconsigli sconsigliata. ata. @el diritto diritto civile, civile, a proposito proposito dell’oensività, oggetto della tutela giuridica non è il bene giuridico ma il diritto soggettivo. entre la
colpevolez lezza
connota
il
reato
rispetto
agli
illeciti
civili
ed
amministrat rativi. vi.
#econdo a teoria %i#artita il reato sarebbe composto da due elementi% 'o&&etti)o% ne anno parte
dolo, colpa e preterintenzione.
o&&etti)o% ne anno parte tutti gli
altri elementi% condotta, evento, nesso di causalità, ecc..
#econdo a teoria tri#artita il reato sarebbe composto da tre elementi% ti#icit
%$conormità del atto al tipo d’illecito descritto dal legislatore. @on è altro ce l’insieme
degli elementi attuali descritti dal legislatore nell’ambito di una singola norma incriminatriceF 1+
anti&iuridicit
%$contrarietà del atto tipico al diritto. In pratica assenza di cause di giustiicazione
la cui presenza eliminerebbe il contrasto con la normaF co#e)oezza% rimproverabilità del atto all’agente per
aver agito contrariamente al diritto. In pratica
il reo è in grado di agire altrimenti e non lo a. &a mancanza di colpevolezza non a venir meno la contrarietà al diritto. Il atto rimane antigiuridico ma il soggetto ce lo a commesso non è punibile percA non colpevole, colpevole, nel senso di non rimproverabile. In questo questo caso si parla di cause cause di esclusione esclusione della colpevolezza o scusanti . #otto il proilo della tipicità i reati si distinguono in% o
Reati 0or"ai 2o di #ura condotta3 ce
consistono nella semplice condotta umana, senza
evento F o
Reati "ateriai 2o di e)ento3 ce
sono caratterizzati da un evento prodotto dalla condotta
umana . Essi si dividono in% reati a 0or"a i%era quando il legislatore non descrive alcun tipo di condotta e reati a 0or"a )incoata quando il legislatore la descriveF o
Reati co""i''i)i 2o di azione o atti)i3 quelli
ce si commettono mediante un’azione
positiva F o
Reati o"i''i)i 2o #a''i)i3 #a''i)i3 quelli
ce si commettono mediante un’omissione
di denuncia>. Essi si dividono in% reati omissivi #ro#ri caratterizzati caratterizzati dalla semplice omissione
omissione di denuncia> e reati omissivi i"#ro#ri
omission omissione> e> integrati integrati dal mancato impedimento di un evento F o
Reati doo'i puniti esclusivamente per dolo
omicidio volontario>F
o
Reati co#o'i puniti solo a titolo di
o
Reati i'tantanei quando la condotta del reo si risolva in un’unità di
o
Reati #er"anenti quando la condotta perdura nel
o
Reati a%ituai #ro#ri quando
colpa F tempo F
tempo F
un solo atto non è suiciente ad integrare il reato ma ne
occorrono pi) d’uno F o
Reati a%ituai i"#ro#ri quando
la singola condotta costituisce reato ma la reiterazione
delle condotte integra un reato diverso o un aggravamento F o
Reati e)entua"ente e)entua"ente a%ituai a%ituai quando
la singola condotta è già punibile ma con la
reiterazione non si veriicano pi) reati F o
Reati di danno quelli in cui la tipicità riciede una vera e propria lesione del bene giuridico
F 19
o
Reati di #ericoo quelli in cui la
attispecie si accontenta di un semplice pericolo per il bene
giuridicamente protetto F o
Reati #ro#ri possono essere commessi solo da alcune persone F
o
Reati co"uni quelli ce
possono essere commessi commessi da ciunque .
Gli elementi costitutivi costituti vi del reato sono: la tipicità, l’antigiuridicità l’antigiur idicità e la colpevolezza. colpevolezza .
LA TIPICITA(.
E’ il primo degli elementi costitutivi del reato. @on è altro ce l’insieme degli elementi attuali des descritt rittii
dal dal
legi legisslato latore re
nell’ ell’aambit mbitoo
di
una
sing ingola ola
disp isposiz osizio ionne
inc incrim rimina inatric trice. e.
4li elementi costitutivi della conormità al tipo sono% 6. I 'o&&etto 'o&&etto atti)o atti)o de reato reato 2o autore autore!! reo! a&ente a&ente!! co#e)o co#e)oe3. e3. E’ il primo degli elementi della
tipicità tipicità ed individua individua colui il quale quale realizza la attispec attispecie ie di reato. reato. De)e e''ere una #er'ona u"ana e de)e a)ere ca#acit$ #enae.
Hueste caratteristice sono possedute da ogni individuo
a prescindere dal atto ce sia capace d’intendere e di volere, dall’età, ecc.. In astratto ciunque è capac capacee di comme commette ttere re un reato. reato. ll’a ll’art. rt. + c.p. c.p. sono sono con contem templa plate te alcune alcune deroge deroge a tale tale principio generale ed astratto si tratta delle c.d. ipotesi di immunità ce a seconda della onte norma normativ tivaa da cui è previst previstaa posson possonoo essere essere di diritto #u%%ico interno o internazionae. 1unzionai quando anno eicacia limitata ai soli atti di rilievo penale realizzati nell’esercizio
delle unzioni cui si rierisceF etra0unzionai quando estende la propria eicacia ance al di là dei atti penali compiuti nell’esercizio delle unzioni, cioè ai atti privati < a''oute>. +o'tanziai quando è inibita la possibilità di applicazione della sanzioneF Processuale quando viene ad essere essere preclusa la possibilit possibilitàà di processare processare il soggetto soggetto.. Delle i""unit$ di diritto #u%%ico interno anno
parte% a> il Pre'idente dea Re#u%%ica in base all’art. /0 della "ostituzione,
secondo il quale !Egli non è responsabile degli atti compiuti nell’esercizio delle sue unzioni, tranne ce per alto tradimento o per attentato alla "ostituzione$. l di uori dell’esercizio delle sue unzioni per5 il Presidente della -epubblica pu5 essere ciamato a rispondere penalmente "e"%rii de de Par Para"e a"ent nto o in base all’art. 3*, 18 comma, della come come tutti tutti i citt cittad adin iniF iF b> i "e"%r
"ostituzione, secondo il quale !I membri del Parlamento non possono essere ciamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro unzioni$. #i tratta di immunità sostanziale. Entrambe le immunità, poi, sono unzionali. &’art. 3* detta ulteriori immuni immunità tà % li>% !#enz !#enzaa autori autorizza zzazio zione ne della della "amera "amera alla alla quale quale appartiene, nessun membro del Parlamento pu5 essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, nA pu5 essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale, o mantenuto in detenzione, salvo ce in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna, ovvero se sia 1
colto nell’atto di commettere un delitto per il quale è previsto l’arresto obbligato in lagranza$ <;8 comma>F !naloga autorizzazione è riciesta per sottoporre i membri del Parlamento ad inte interc rcet etta tazi zion oni, i, in qual qualsi sias asii orm orma, a, di conv conver ersa sazi zion onii o comu comuni nica cazi zion onii e a sequ seques estr troo di Giudici dea Corte Co'tituziona Co'tituzionaeeF d> "e"%ri dei corri corrisp spon onde denz nza$ a$ <+8 <+8 comm comma> a>FF c> i Giudici d> i "e"%ri Con'i&i Con'i&i Re&ionai Re&ionaiF
"e"%ri de Con'i& Con'i&io io +u#erio +u#eriore re dea dea Ma&i'tr Ma&i'tratur atura a. De e> i "e"%ri Dell llee
i""unit$ i""unit$ di diritto #u%%ico internazionae internazionae anno
parteF il +o""o Ponte0ice! i Ca#i de&i
+tati e'teri! i "e"%ri di Go)erni 'tranieri! gli A&enti Di#o"atici. &e i""unit$ 'o'tanziai di ti#o 0unzionae sono
&iu'ti0icazioni. 4li atri ca'i invece sono riconducibili alle cau'e di &iu'ti0icazioni
riconducibili a cau'e #er'onai di non #uni%iit$. @el caso il reato sia commesso nel contesto dell’attività di un ente, si pone il problema di quale sia il soggetto responsabile. na volta individuato il responsabile, non è detto ce questi sia il soggetto attivo del reato. Il responsabile, inatti potrebbe aver delegato ad altri alcune unzioni. "erto il responsabile deve sempre vigila vigilare, re, ma per evitar evitaree la respon responsab sabili ilità tà per per culpa in vigilando è suiciente ce vi sia un modello di veriica e controllo. d ogni modo vi sono alcune unzioni ce non possono essere delegate. @on va dimenticato ce societas delinquere non potest in applicazione dell’art. ;7, 18 re'#on'a%iit$ $ #enae , #er'onae. #er'onae. a in attuazione della comma, della "ostituzione% La re'#on'a%iit
legge legge deleg delegaa n. +00:;000 +00:;000 è stato stato emana emanato to il D. L&'.)o n. 8-68@@6 ce a discip disciplin linato ato a re'#on re'#on'a%i 'a%iit it$ $ de&i de&i enti enti #er &i iecit iecitii a""ini' a""ini'trat trati)i i)i di#end di#endent entii da reato. reato. a
com’è
strutturato il meccanismo in base al quale oggi pu5 sorgere la responsabilità da reato dell’ente ale responsabilità è connessa alla commissione di un reato da parte di una persona umana ce rivesta un ruolo nella società. ale conne''ione deve essere o&&etti)a nel senso ce il reato debba essere realizzato a vantaggio dell’ente e 'o&&etti)a nel senso ce la persona deve essere #o'izione a#icae, vale il c.d. legata legata all’ent all’entee da un certo certo tipo di rapporto rapporto%% se ricopre ricopre una #o'izione
principio di identiicazione, cioè l’ente si identiica col soggetto reoF se ricopre una #o'izione 'u%ord 'u%ordina inata! ta!
si delinea una vera e propria attispecie colposa, nel senso ce l’ente a la
responsabilità per non aver vigilato. #e, invece, a vigilato non vi è responsabilità dell’ente. &a responsabilità dell’ente è sempre autonoma rispetto a quella della persona isica, cioè l’ente è responsabile a prescindere dal atto ce l’autore del reato si a identiicato. Dalla &. ;+1:;001 sono sono esclus esclusii lo #tato #tato e gli Enti Enti Pubbli Pubblici ci erritori rritoriali ali.. &’accert accertame amento nto della della respon responsa sabil bilità ità amministrativa dell’ente è destinato ad avere luogo con le orme e le garanzie tipice del processo penale e le sanzioni sono% la sanzione pecuniaria, le sanzioni interdittive la conisca, la pubblicazione della sentenza. 8. La co condotta. ta. #econdo degli elementi della
tipicità. "orrisponde al comportamento umano. Essa
quando è illecita è compresa nel reato e rappresenta la condotta ce l’ordinamento intendeva 13
perseguire. &a condotta deve essere umana e nessuno pu5 essere punito per un mero condotte atti)e 2azioni3 e condotte o"i''i)e atteg atteggia giame mento nto interi interiore ore.. &a distin distinzio zione ne è tra condotte 2o"i''ione3. Nullum crimen sine actione . L(azione in 'en'o 'tretto è un movimento del corpo. L(o"i''ione
è il manc mancat atoo adem adempi pime ment ntoo dell dell’a ’azi zion onee ric ricie iest staa dall dallaa norm norma. a. Per Per megl meglio io
comprendere il nesso tra azione ed omissione si riporta l’ art. :@! 87 co""a! c.#. il quale recita% !Non i"#edire un e)ento! c/e 'i /a (o%%i&o &iuridico di i"#edire! e4ui)ae a ca&ionaro $, c.d. criterio de(e4ui)aenza. Il c.p. parla quindi di obbligo giuridico di impedire l’evento. L(o&&etto "ateriae o i 'o&&etto #a''i)o dea condotta sono
la cosa o la persona su cui
ricade il comportamento tipico del soggetto attivo del reato. Il soggetto passivo della condotta non 'e"#re 'e"#re coincide
col soggetto passivo del reato e col danneggiato il quale è il congiunto
della vittima . &’art. 9;, 18 comma, c.p. recita% !@essuno pu5 essere punito per una azione od omissione prevista dalla legge come reato, se non l’a commessa con coscienz coscienzaa e volontà$ volontà$.. &a suità, suitas, o coscienza e volontà, deve essere considerata requisito della condotta% se la condotta non è cosciente e volontaria non vi è punibilità. Per suità s’intende, quindi, dominabilità e impedibilità della condotta da parte del soggetto. Inatti, tra le cause di esclusione della suitas vi sono il co'trin&i"ento 0i'ico e la cau'a di 0orza "a&&iore. -. L(e)ento.
E’ il terzo degli degli elementi elementi della tipicità. tipicità. E’ un eetto eetto naturale della condotta condotta umana. umana.
#ono considerati tali eetti di tipo isico, isiologico o psicologico. lla concezione naturalistica si contrappone quella giuridica secondo la quale l’evento si identiica nella oesa dell’interesse protetto dal diritto, cioè nella nella lesione o messa messa in pericolo del bene bene protetto. :. I ne'' ne''o o cau cau'a 'ae e.
Huarto elemento della tipicità. PercA un evento possa essere ricondotto alla
responsabilità di un individuo occorre innanzitutto ce tra l’evento e la condotta umana del soggetto attivo sussista il c.d. nesso causale. &a condotta è causale rispetto all’evento quando rappresenta una condizione senza la quale l’evento non si sarebbe veriicato$. &’art. 90, 18 comma, c.p. recita% !@essuno pu5 essere punito per un atto preveduto dalla legge come reato, se l’evento dannoso o pericoloso da cui dipende l’esistenza l’ esistenza del reato, non è conseguenza della sua azione od omissione$. Per stabilire se un’azione sia causa di un evento si deve ricorrere ad un #roce''o di ei"inazione "entae. Gccorre cioè eliminare dalla mente l’azione ce a causato l’evento per capire se l’evento si sarebbe veriicato lo stesso. #e la risposta è negativa vi è il nesso di causalità 2teoria condizionai'tica>. #econdo a teoria teoria dea dea cau'ai cau'ait$ t$ ade&uat ade&uata a,
inve invece ce,, non non è su suic icie ient ntee ce ce l’az l’azio ione ne sia sia cond condiz izio ione ne
necess necessari ariaa per per il veriic veriicars arsii dell’e dell’even vento, to, ma deve deve esser esseree ance ance adegu adeguata ata,, cioè cioè idone idoneaa a determinare l’evento. #econdo l’art. 91 c.p. !Il concorso di cause preesistenti o simultanee o sopravvenute, ance se indipendenti dall’azione od omissione del colpevole, non esclude il 17
rapporto di causalità ra l’azione od omissione e l’evento <18 comma>. &e cause sopravvenute escludono il rapporto di causalità quando sono state da sole suicienti a determinare l’eventoJ <;8 comma>. &e disposizioni precedenti si applicano ance quando la causa preesistente o simultanea o sopravenuta consiste consiste nel atto illecito altrui <+8 comma>. &’art. &’art. 9 c.p. recita% !@on è punibile ci a commesso il atto per caso ortuito o per orza maggiore$. Per stabilire se un’azione o un’omissione rappresentino condizione necessaria per il veriicarsi di un evento si ritiene indispensabile il ricorso a leggi di copertura% universali o statistice. Il diritto penale si rià a quelle statistice ce riscontrano la sequenzialità di un evento ad un’azione in una certa percentuale di casi. Il metodo della sussunzione sotto leggi scientiice riempie di contenuto la ormula della conditio sine qua non . L(ANTIGIURIDICITA(.
E’ il second secondoo deg degli li eleme elementi nti costit costituti utivi vi del del reato. reato. -appre -appresen senta ta la contr contrari arietà età del atto atto tipico tipico all’ordinamento giuridico. #e manca l’antigiuridicità si commette il atto tipico ma non il reato, dal cau'e di &iu't &iu'ti0i i0icaz cazio ione ne o mome moment ntoo ce ce manc mance erà rà un elem elemen ento to esse essenz nzia iale le del del reat reato. o. &e cau'e &iu'ti0icanti o e'i"enti o 'cri"inanti! sono
situazioni ce escludono l’antigiuridicità e quindi il
reato e si distinguo distinguono no dalle cause di esclusion esclusionee della colpevolez colpevolezza za o scusanti scusanti ce escludon escludonoo la punibilità e non il reato. reato. Il c.p. prevede le scriminanti scriminanti negli artt. dal 0 al 9 ma non le deinisce tali. #i limita a dire ce in tali ipotesi ! non , #uni%ie c/i /a co""e''o i 0atto $. d ogni modo le esim esimen enti ti rile rileva vano no anc ancee se non non cono conosc sciu iute te dal dal sogg sogget etto to.. @o @onn esis esiste te una una ratio comune comune alle giustiicazioni ma una cosa ce le accomuna è il atto ce ci agisce in orza di una di esse non agisce contra ius ma conormemente al diritto. Bi sono cau'e di &iu'ti0icazione non codi0icate. #ono ipotesi in relazione alle quali le esimenti non sembrerebbero applicabili . E taluni anno pensato di estendere estendere a tali casi analogicam analogicamente ente le scriminanti scriminanti.. a l’analogia l’analogia nel diritto diritto penale non è conigurabile neppure se in bonam partem siccA non sarebbe possibile ricavare analogicamente dagli artt. 0 e ss. c.p. alcuna ulteriore esimente. In realtà tali ipotesi sono già riconducibili a scriminanti codiicate . llora si tratte trattereb rebbe be di inter#retazione e'ten'i)a e non di a##icazione anao&ica. #i riporta di seguito l’elenco delle cause di giustiicazione di cui agli artt. 029 c.p. 1. La e&itti"a di0e'a. rt. ;, 18 comma, c.p.% !@on è punibile ci a commesso il atto, per esservi stato costretto dalla necessità di diendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di un’oesa ingiusta, sempre ce la diesa sia proporzionata all’oesa$. &’ordina ordinamen mento to tratta tratta con maggior maggior avore avore l’inter l’interes esse se dell’a dell’aggr ggredi edito to
rispet rispetto to a que quello llo 1*
dell’aggressore. ’offesa ’offesa%
Re4ui'iti
dea
e&itti"a
di0e'a.
condotta u"ana e deve o00endere un diritto #ro#rio o atrui deve derivare da condotta
attuae. @el reato permanente il . Il #ericoo de danno deve essere attuae.
pericolo non cessa incA dura la permanenza . #i deve trattare di #erico coo o e non non di un danno a))enut a))enuto o sarebbe un #eri un danno, altri altrime ment ntii una una reaz reazio ione ne a danno rito ritor' r'io ione ne
e non legittima diesa. Essa deve essere
in&iu'ta.
)end )endet etta ta
o
a difesa%
deve essere necessaria per salvare il diritto minacciato proprio o altrui. &a
necessità va intesa ance in base alle caratteristice isice dei due. E se l’aggredito poteva uggire e non l’a atto &a diesa si conigura come non necessaria #embra ce ci5 si veriici in poci casi, percA non si pu5 pensare di punire un povero disgraziato aggredito da un delinquente solo percA non è uggito. a proporzione% tra diesa e oesa. #i deve are rierimento ai mezzi a disposizione dell’aggredito e alla proporzione ra beni giuridici. #ott #ottoo tale tale pros prospe pett ttiv ivaa va risol risolta ta anc ancee la ques questi tion onee dei dei c.d. c.d. offendicula ovve ovvero ro quei meccanismi o mezzi di diesa a protezione di una proprietà . Il criterio per valutare questi ostacoli non è quella della proporzione quanto quello dell dellaa in'idio'it$ e non )i'i%iit$, pertanto non vi sarà legittima diesa per la tagliola, la botola ecc., ma vi sarà per il cane se il pericolo è ben segnalato. &a &. /:;003 a aggiunto due commi all’art. ;, il ;8 ed il +8, i quali prevedono sostanzialmente ce si pu5 are uso di un’arma legittimamente detenuta o di un altro mezzo idoneo al ine di diendere la propria o altrui incolumità ed i beni propri o altrui quando non vi è desistenza e vi è pericolo di aggressione e tali disposizioni si possono applicare ance sul luogo di lavoro da parte di impren imprendit ditori ori e proes proessio sionis nisti. ti. Il ;8 comma comma deroga deroga solo solo alla alla propor proporzio zione ne ma non alla necessità. Per cui il diensore dovrà attuare l’azione meno lesiva per l’aggressore. ;. Lo 'tato di nece''it$ o 'cri"inante a"orae. Necessitas non !abet legem , la necessità non è soggetta alla legge. rt. 9, 18 comma, c.p.% !@on è punibile ci a commesso il atto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sA od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, nA altrimenti evitabile, sempre sempre ce il atto sia proporziona proporzionato to al pericolo$. pericolo$. +i di00erenzia daa e&itti"a di0e'a #erc/ a3 nello
stato di necessità il soggetto non reagisce contro l’aggressore, ma contro
un terzo terzo innocen innocente teF %3 'oo 'oo i dann danno o &ra)e &ra)e aa aa #er'o #er'ona na
lo giustiica, giustiica, mentre nella
dirittoF c3 ci agisce per legittima diesa non deve legittima diesa pu5 essere un 4ua'ia'i dirittoF
risarcire risarcire il dann danneggi eggiato, ato, ci in stato di necessità necessità deve al danneggiato danneggiato un e4uo indennizzo . rt. 9, ;8 comma, !Huesta disposizione non si applica a ci a un particolare dovere giurid giuridico ico di espors esporsii al perico pericolo$ lo$,, in altri altri termin termini, i, i polizi poliziotti otti non posson possonoo invoc invocarl arla. a. 1/
Re4ui'iti !l
deo
danno
grave
!nvolontarietà
del
"zione necessitata% #roporzione%
alla
'tato
persona:
danno danno
nece''it$.
di
#erico coo o de de dann anno deve essere attuae. Il #eri
Peri Perico colo lo
non non
volo volont ntar aria iame ment ntee
caus causat atoo
dall dall’a ’age gent nte. e.
&’azion azionee non dev devee essere essere altrim altriment entii evita evitabil bile. e. #enza #enza altern alternati ativa va
il atto commesso deve essere proporzionato al pericolo. &o stato di necessità
talvolta pu5 essere considerato pi) una scusante ce una esimente% ad es. ci salva un prossimo congiunto da un danno grave alla persona. rt. 9, +8 comma, !&a disposizione della prima parte di questo articolo si applica ance se lo stato di necessità è determinato dall’altrui minacciaF ma, in tal caso, del atto commesso dalla persona minacciata risponde ci l’a costretta a commetterlo$. E’ questa l’ipotesi di coazione "orae o co'trin&i"ento #'ic/ico. In questo caso qualcuno sarà punito% il
terzo minacciante.
+. I con'en'o de(a)ente diritto. rt. 0% !@on è punibile ci lede o pone in pericolo un diritto, col consenso della persona ce pu5 validamente disporne$. In taluni reati, quindi, il di''en'o dell’avente diritto è un ee"ento e''enziae de reato. Perci5 se esiste il consenso
viene a mancare il atto tipico . Gccorre ce il consenso sia dato da persona capace di agire, quindi maggiorenne, e da colui ce pu5 disporre del diritto leso o posto in pericolo. &a legge non stabilisce quali siano i diritti disponibili. #i riconosce generalmente ce indisponibili sono quelli statuali, perci5 sono ineicaci i diritti contro la personalità dello #tato, la pubblica amministrazione e l’amministrazione della giustiziaF poi i reati contro la amiglia, il diritto alla vita , il diritto all’integrità personale nella sera isica . ra i diritti parzialmente disponibili si annoverano il diritto all’onore ed alla dignità personale. otalmente disponibili sono i diritti patrimoniali, siccA il consenso pu5 essere dato nel caso di reati contro il patrimonio. I con'en'o de)e e''ere "ani0e'tato da titoare titoare de(intere de(intere''e ''e #rotetto #rotetto. #re'unto
Pu5 Pu5 esse essere re%% e'#re''o o tacito,
quando qua ndo si presum presumee ce il titola titolare re avreb avrebbe be accons acconsent entito ito,, #utati)o quando ci
agisce lo a nell’erroneo convincimento ce il titolare del bene protetto abbia prestato il i%ero! '#ontaneo! '#ontaneo! in0or"ato in0or"ato cioè non iniciato da dolo, violenza, errore o dalla consenso, i%ero!
imperetta imperetta conoscenza conoscenza del dann dannoo ce dal consenso consenso pu5 derivare, derivare, #re)enti)o! re)oca%ie. proposito del consenso consenso inormato nel campo del settore medico cirurgico si precisa ce il trattamento medico è reputato legittimo se il paziente abbia validamente consentito al trattamento medesimo. Pertanto egli deve essere stato correttamente inormato sui possibili eetti della terapia o dell’intervento cirurgico, sui possibili eetti collaterali. Il consenso ino inorm rmaato è il pre presupp suppos osto to di att attoo
i%ert rt$ $ di perc percA A poss possaa estri strins nseecarsi arsi la i%e
;0
autodeter"inaz autodeter"inazione ione tera#eutica tera#eutica
del del pazien paziente te garant garantito ito costi costituz tuzion ionalm alment entee sia pure pure
indirettamente . Essa implica il diritto di decidere consapevolmente la terapia cui sottoporsi senza subire acriticamente l’iniziativa del medico, il quale deve inormare il malato, aincA possa validamente autodeterminarsi. ale ale consenso deve deve esse essere re pers person onal ale, e, espr espres esso so,, spec speci iic icoo e o> se scri scritt ttoo anc ancee se non non obbligato obbligatoriame riamente. nte. n nce ce tale consenso consenso è revocabile revocabile.. @on esiste esiste comunqu comunquee attispeci attispeciee leges artis da intendersi come penale nel caso in cui il medico abbia agito secondo leges
miglioramento della patologia del paziente. 9. L(e'ercizio di un diritto. rt. 1, 18 comma, c.p.% !&’esercizio di un diritto J esclude la punibilità$, in sostanza ci esercita un proprio diritto non danneggia nessuno. Inatti l’ordiname l’ordinamento nto non pu5 concede concedere re un diritto a qualcuno qualcuno e poi punirlo per averlo averlo esercita esercitato to #rinci#io #io di non contrad contraddiz dizion ione3. e3. &a ratio della <#rinci della scrimi scriminan nante te viene viene ravvis ravvisata ata nella nella
prevalenza dell’interesse dell’interesse di colui ce agisce nel corretto esercizio di un diritto. E’ necessaria l’esatta individuazione dei limiti entro i quali il diritto deve essere esercitato. #e tali limiti vengon ven gonoo supera superati ti si è nell’a nell’ambi mbito to di un a%u'o de diritto. I diritti ce possono essere eser eserci cita tati ti sono sono quel quelli li sogg sogget etti tivi vi in sens sensoo stre strett ttoo . Prevale ance un’interpretazione estensiva del concetto di diritto nel senso di comprendervi ance le 0acot$ e&itti"e 2e'. 0acot$ di arre'to da #arte dei #ri)ati in ca'o di 0a&ranza e art. ->- c.#.#.3 .
&e onti da cui pu5 nascere il diritto
sono% sono% "ostituzi "ostituzione, one, legge legge ordinaria ordinaria,, regolame regolamenti, nti, sentenze sentenze,, atti amministr amministrativi ativi,, nego negozi zi giuridici giuridici privati, privati, norme norme europee. europee. Per risolvere risolvere (a##arente con0itto di nor"e ce non possono essere applicate entrambe l’interprete deve riarsi ai seguenti criteri% a>
&erarc/ico
lex
superior
derogat
legi
inferiori"
b>
cronoo&ico
lex
posterior
derogat
legi
anteriori"
c>
'#eciait$
specialis
derogat
legi
generali.
lex
I i"iti 'ono% interni se insiti
nella norma ed esterni quando vengono stabiliti da altre norme.
na cosa è essenziale. Huando i diritti sono riconosciuti dalla "ostituzione non possono esse essere re limi limita tati ti da una una norm normaa di rang rangoo ine ineri rior ore. e. n esem esempi pioo di con conli litt ttoo tra tra dirit diritti ti costituzi costituzionalm onalmente ente previsti previsti è dato dalla i%era "ani0e'tazione de #en'iero ce si pu5 diritto o di cronac cronaca a dei &iornai't &iornai'tii 2art. 2art. 86 C.3 e il estrinsec estrinsecare are attraverso attraverso l’esercizio l’esercizio del diritt %ene de(onore indi)iduae riconducibile ai diritti in)ioa%ii dea #er'ona 2art. 8 C.3. #i
pu5 ravvisare in questo caso il reato di di00a"azione! allora sarà il giudice ce stabilirà se il giornalista abbia esercitato correttamente il diritto di cronaca o abbia diamato la persona. ;1
. L(ade"#i"ento di un do)ere. rt. 1, 67 co""a, c.p.% !J l’adempimento di un dovere &iuridica o da impo impost stoo da una una nor"a &iuridica da un un ordine e&itti"o dea Pu%%ica Autorit$,
esclude la punibilità$. nce qui sono presenti il principio di non contraddizione ed una situazione di conlitto . Ed ance qui è l’interprete ad essere ciamato a stabilire quale sia il do)ere #re)aente. &’art. &’art. 1 distingue il dovere giuridico imposto da una nor"a e quello imposto da una Pubblica utorità. utorità. Esempio del primo è la testimonianza e? art. 1/*, 18 comm omma, c.p.p .p.p... "irc "ircaa il sec secondo ondo,, va pre precisa isato ce per ordine s’inte s’intende nde una mani manie est staz azio ione ne di volo volont ntàà ce ce prov provie iene ne da un supe superi rior oree e rivo rivolt ltoo ad un sogg sogget etto to ra##orto &erarc/ico &erarc/ico deve gerarcic gerarcicamen amente te subordin subordinato. ato. Re4ui'iti. Il ra##orto deve esse essere re di diritto #u%%ico.
Bicev icevers ersaa un ordine ordine privato privato è privo privo di eic eicaci aciaa scrimi scrimina nante nte.. &a e&itti"it$
de(ordine de(ordine 20or"ae e 'o'tanziae3 'o'tanziae3 e
ci5 vale sia per ci ordina ce per ci esegue. #i pu5
dire allora ce non è punibile ci adempie un dovere imposto da un ordine di P. . ce risulti (ordine ie&itti"o! ie&itti"o! invece, non deve essere legittimo legittimo ormalmente ormalmente e sostanzia sostanzialment lmente. e. L(ordine
eseguito. &’eventuale esecuzione realizza il reato e di questo devono rispondere sia il superiore ce il subordinato. Due eccezioni% a> ci a eseguito a, per errore, pensato di obbedi obb edire re ad un ordine ordine legitt legittimo imoFF b> il subord subordina inato to non a sinda sindacab cabilit ilitàà sull’o sull’ordi rdine. ne. quest’ultima eccezione vi è un’eccezione% l’ordine maniestamente criminoso. In questo caso il subordinato deve riiutarsi di eseguire l’ordine. In questo caso per il subordinato vi è esimente, per il superiore vi è responsabilità penale e quindi punibilità. #e il subordinato esegue è anc’egli punibile. (u'o e&itti"o e&itti"o dee ar"i. rt. +, 18 comma, c.p. !6erme le disposizioni contenute nei 3. L(u'o
due articoli precedenti, non è punibile il pubblico uiciale ce, al ine di adempiere a un dovere del proprio uicio, a uso ovvero ordina di are uso delle armi o di un altro mezzo di coazione isica, quando vi è costretto dalla necessità di respingere una violenza o di vincere una resistenza resistenza all’utorità, e comunque comunque impedire la consumazione consumazione dei dei delitti di strage, di nauragio, sommersione, disastro aviatorio, disastro erroviario, omicidio volontario, rapina a mano armata e sequestro di persona$. Il rierimento alle disposizioni dei due articoli precedenti rileva la sussidiarietà della presente giustiicazione rispetto alla legittima diesa e all’adempimento di un dovere. Inoltre i soggetti la cui condotto pu5 dirsi giustiicata vengono individuati come pubblici uiciali . assistenza>. Gccorre ce l’uso delle armi sia conseguenza dell’adempimento di un dovere < 'co#o ecito>. I #re'u##o'ti o&&etti)i sono%
a>
necessità
di
respingere
una
violenza
all’utoritàF ;;
b>
necessità
di
vincere
una
resistenza
all’utoritàF
c>
necessità di impedire i delitti di strage, nauragio, sommersione, disastro aviatorio,
erroviario, omicidio volontario rapina a mano armata e sequestro di persona. &a violenza comprende ance la minaccia. &a resistenza è attiva e passiva &a scriminante in parola si usa solo come extrema ratio, cioè il pubblico uiciale non deve avere altra scelta per due motivi% a3 usa o ordina di usare le armi percA non a altri mezzi di persuasione F %3 l’arma usata
è quella meno oensiva. Huindi deve sempre esserci sempre proporzione.
Rie#io&ando%
&e cause di giustiicazione o giustiicanti o scriminanti o esimenti previste dagli
articoli dal 0 al 9 del codice penale sono% 1. &egi &egitt ttim imaa di dies esaa ;. #tat #tatoo di nece necess ssit itàà +. "on "onsen senso so dell’a dell’aven vente te diri diritto tto 9. Eser Eserci cizi zioo di di un un diri diritt ttoo . d dem empi pime ment ntoo di un un dove dovere re 3. so so legi legitt ttim imoo delle delle armi armi.. Poi sono presenti nel nostro ordinamento alcune cause di giustiicazione non codi0icate. Esse sono% 1. ttività ttività terapeut terapeutica ica del del medico medico > ;. Biolen Biolenza za realizz realizzata ata in in contes contesti ti sportivi sportivi LA COLPEVOLEZZA.
E’ il terzo degli degli elementi costitutivi del reato. Il c.p. non la deinisce. @on va intesa come sinonimo sinonimo di elemento elemento soggettivo soggettivo del reato, ossia di dolo e colpa, colpa, ma come (in'ie"e di tutti i 0attori dai 4uai di#ende a #o''i%iit$ di "uo)ere un ri"#ro)ero &iuridico #enae a 'o&&etto a&ente i reazione reazione a 0atto anti&iuridico anti&iuridico reaizzato. reaizzato. @on
basta quindi ce sia commesso un atto illecito
e ce si versi in dolo o colpa , ma per imputare il atto all’autore occorre ce% a3 egli
osse ca#ace di intendere e di )oere al momento della realizzazioneF %3 la nor"a )ioata
osse ricono'ci%ie da(autoreF c3 doo o co#aF d3 non )i 'iano 'cu'anti . &e scusanti permettono al soggetto di non essere punito. a il atto non è giustiicato, ossia non è lecito. &’autore non viene punito percA scusato dall’ordinamento tenuto conto dei rilessi psicologici della situazione ce si trova a vivere al momento del atto. &a colpevolezza riguarda il atto, cioè il reo pu5 essere rimproverato per ci5 ce a atto, per il atto commesso>. @on pu5 mai riguardare l’autore, cioè egli non pu5 essere rimproverato per il suo modo di essere o per il carattere. &a legge nell’ultimo caso punirebbe l’autore per quello ce è e non per ci5 ce a atto. ;+
1. I doo e (errore. I doo è la orma pi) classica di imputazione soggettiva del reato. Per i deitti la regola è la #uni%iit$ ad e'cu'i)o titoo di doo F solo se
il legislatore dero&a e'#re''a"ente a questa regola è conigurabile la #uni%iit$ #er co#a . colposo>. Per le contra))enzioni vi pu5 essere #uni%iit$ #er doo o co#a. $efinizione di dolo. dolo. rt. 9+ c.p. !Il
delitto è doloso, o secondo l’intenzione, quando l’evento
dannoso o pericoloso, ce è il risultato dell’azione od omissione e da cui la legge a dipendere l’esistenza del delitto, è dall’agente preveduto e voluto come conseguenza della doo 'ono 'ono rappresentazione e volontà . propria azione od omissione$. 4li elementi del doo La ra##re'entazione 2de 0atto3 si rierisce ai presupposti della condotta o agli elementi ad
essa concomitanti e alle caratteristice del soggetto passivo . La )oont$ è il carattere ce distingue il dolo dalla colpa . a
l’inte l’intensi nsità tà del dolo dolo pu5 ricoll ricollega egarsi rsi ance ance e sopra soprattu ttutto tto alla alla durata durata della della risolu risoluzio zione ne criminosa. a3 #e il soggetto agisce d’impulso si a il doo d(i"#etoF %3 se agisce dopo aver meditato sul da arsi si a il doo di #ro#o'itoF c3 se agisce dopo lunga preparazione si a il doo #re"editato #re"editato o #re"editazi #re"editazione one circo'tanza circo'tanza a&&ra)ante. a&&ra)ante.
ed essendo la massima intensità di dolo inte&ra una
Gggetto della volontà da parte del reo è prima la condotta e poi
l’evento. seconda dell’intensità della volizione si distingue il doo intenzionae 2o diretto3 quando la volontà è piena e completa e doo e)entuae 2o indiretto3 ce segna il
conine tra il dolo e la colpa cosciente ce è una orma di colpa ce da luogo ad un’aggravante comune. &a colpa cosciente postula ce il soggetto abbia agito nonostante la previsione dell’evento. Huesto requisito avvicina la colpa cosciente al dolo eventuale. Inatti sia in un caso ce nell’altro, l’evento è previsto. &’oggetto del dolo dalla lettura dell’art. 9+ risulta incompleto, in quanto esso parla di evento, mentre è opinione concorde in dottrina ce il dolo debba investire tutto il atto tipico del reato limitatamente all’eleme all’elemento nto oggettivo oggettivo e non solo l’evento. l’evento. Bi è il doo &enerico in cui l’oggetto coincide col atto tipico e il doo '#eci0ico in
cui l’oggetto investe altri elementi ce non appartengono al atto tipico
fine di trarn trarnee pro profitto fitto per sA o per altri$. "ome si nota il
conseg con seguim uiment entoo del del proitt proittoo non appar appartie tiene ne alla alla attis attispec pecie ie tipica tipica>. >. @ei reati reati omissi omissivi vi l’ogge l’oggetto tto del dolo dolo assum assumee con connot notati ati peculi peculiari ari%% nei nei #ro#ri! il dolo dolo è cost costit itui uito to da% a3 la situazion situazionee tipica tipica ce deve essere conosciutaF conosciutaF %3 la condotta % in altri termini il soggetto deve accorgersi ce vi è una persona in pericolo e volontariamente omette di soccorrerl soccorrerlaF aF negli i"#ro#ri! il dolo è costitu costituito ito da% a3 l’obbligo giuridico di garanzia da ;9
parte del soggetto F %3 il situazione tipica ce attiva l’obbl l’obbligo igo di agire agire F treno>F c3 l’omissione dell’azione impeditiva dell’evento F d3 l’evento . a accertare il dolo non è operazione acile, percA esso essendo rappresentazione rappresentazione e volontà del atte&&ia"ent "entii #'icoo& #'icoo&ici ici de 'o&&etto 'o&&etto. Impo att atto, o, è cost costit itui uito to da atte&&ia Importa rtant nte, e, al ine ine di
ricostruire
il
dolo
$efinizione di errore. 4li
appare
ance
la
ricostruzione
del
"o)ente.
(errore 'u 0atto ce consiste nella mancata o errori sono due% & (errore
alsa rappresentazione di uno o pi) elementi del reato ed i reo co""ette un errore 'u 0atto
uccide un uomo, quindi commette un
atto ce non voleva compiere>. &’errore sul atto esclude sempre il dolo. & (errore 'u #rec #recet etto to
ce si veriica quando il soggetto erra sulla qualiicazione giuridica del atto.
&’errore sul precetto non rie)a a %ene0icio de reo da "o"ento c/e 'i ri'o)e in una i&noran i&noranza za dea dea e&&e e&&e #enae #enae ce,
in base all’art. c.p. non ammette ignoranza
cacciatore caccia senza licenza per ignoranza di legge, quindi compie l’azione ce voleva compiere>. #olo in caso di ignoranza inevitabile vi sarà esclusione della colpevolezza. colpevolezza. @ell’errore sul atto il reo non voleva ledere ledere alcun bene giuridicoF giuridicoF nell’errore sul precetto il reo realizza ci5 ce voleva senza percepire l’illiceità del suo comportamento. (errore 'u 0atto ce e'cude a #uni%iit$ #uni%iit$ rt. 97, 18 comma% ! L(errore ce cost costit itui uisc scee il reat reatoo e'cude de(a&ente.
@ondimeno se si tratta di errore determinato da colpa, la punibilità non è
esclusa, quando quando il atto è preveduto dalla legge come delitto colposo$. &’errore &’errore deve essere essenziale. Pu5 essere incolpevole o determinato da colpa. &’errore determinato da colpa esclude il dolo ma lascia sussistere una responsabilità colposa. uttavia uttavia non tutti i reati sono punibili per colpa, ma solo i reati colposi previsti come tali dalla legge. #ono invece rarissime le ipotesi di errore sul atto ce lasciano sussistere il dolo ance in caso di errore. na per tutte l’errore sull’età nel delitto di atti sessuali con minori di 19 anni rt. 97, ;8 comma% !&’errore sul atto ce costituisce un determinato reato non esclude la punibilità per un reato diverso$. d esempio, se il reo non conosce il pubblico uiciale ce a di ronte e commette una resistenza nei suoi conronti sarà punito per violenza privata ma non per resistenza a pubblico uiciale . rt. 97, +8 comma% !&’errore su una legge diversa dalla legge penale esclude la punibilità, quando a cagionato un errore sul atto ce costituisce il reato$. E’ il problema del c.d. errore 'u e&&e etra#enae. alvolta
tale errore produce un errore sul precetto. E la
questione sta proprio nel distinguere l’errore su legge e?trapenale dall’errore sul precetto. errore deter"inato da(atrui da(atrui in&anno. rt. 9* c.p.% !&e disposizioni Poi Poi vi è il c.d. c.d. errore
;
dell’a dell’art. rt. prece preceden dente te si appli applica cano no ance ance se l’erro l’errore re sul atto atto ce ce costi costitui tuisc scee il reato reato è determinato dall’altrui ingannoF ma, in tal caso, del atto commesso dalla persona ingannata risponde ci l’a determinata a commetterlo$. commetterlo$. d es. izio izio ce vuole uccidere uccidere "aio dà al cameriere #empronio un bicciere con del liquido avvelenato dicendogli ce si tratta di una medicina.
Gvviamente
sarà
Rie#io&ando
punibile
izio
e
non
L(errore
#empronio. ,
quando ci agisce pensa di are qualcosa di diverso da quello ce a e mostra
'u 'u 0atto 0atto
sensibilità
per
il
bene
giuridico
protetto F
'u #recetto quan quando do
il soggetto soggetto sa benissimo benissimo ci5 ce a e mostra insensib insensibilità ilità per il bene
giuridico protetto. In questo caso entrerà in gioco l’art. c.p. ce permetterà una scusa solo quando l’ignoranza della legge penale si rivelerà inevitabile. ;. La co#a. rt. 9+, 18 comma, c.p.% !Il delitto è colposo, o contro l’intenzione, quando l’evento ance se preveduto, non è voluto dall’agente, e si veriica a causa di negligenza o imprudenza o imperizia, ovvero per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline$. i sensi dell’art. 9;, ;8 comma, percA un delitto sia punibile per colpa occorre un’espressa previsione legislativa. Per le contravvenzioni non è necessaria. Aa uce di tutto ci 'i #u dire c/e i e&i'atore /a #re)i'to co"e #rototi#o dei reati co#o'i i reato di e)ento. #o'iti)i violazione delle regole di I requisiti della colpa sono% ne&ati)i assenza di doloF #o'iti)i
diligenza e la rimproverabilità. &e re&oe cauteari di diligenza possono essere ance non 'critte e
possono essere desunte dalla vita sociale. #i a in questi casi co#a &enerica e ad
essa si rierisce l’art. 9+ c.p. quando a rierimento alla negligenza% trascuratezza trascuratezza in rapporto ad una regola ce prescrive di attivarsi in qualce modo , imprudenza% la regola cautelare riciede di astenersi dall’agire e imperizia% racciude in se le altre due ma si rierisce in particolare ad attività qualiicate ce riciedono particolari conoscenze conoscenze tecnice . &e regole cautelari di diligenza possono essere 'critte. #i a in questi casi la co#a '#eci0ica basata sull’inosservanza sull’inosservanza di leggi, regolamenti, regolamenti, ordini e discipline. Per individuare la regola cautelare di diligenza oggettiva si a rierimento alla miglior scienza ed esperienza del momento storico in quello speciico settore e la condotta colposa rileva ogni qualvolta non si rispetti la regola precauzionale . a non è suiciente tale violazione per la rimproverabilità all’agente dovendo ance guardare alla sua personalità. cauteari si disti #re)ed edon ono o (e)e (e)ent nto o e a 'ua 'ua &e re&oe cauteari disting nguo uono no in% #ro#rie quan quando do #re) e)ita e)ita%i %ii it$ t$
certezzaF i"#ro#rie i"#ro#rie qua #re)ed edon ono o (e)e (e)ent nto o e con con giud giudiz izio io di 4ua'i certezzaF quand ndoo #re)
impongon impongonoo di adottare adottare precauzio precauzioni ni ce riducano riducano il riscio, ance ance se non lo annu annullano llano ;3
. &a regola cautelare impone poi di inormarsi prima di agire. #e per l’adempimento di particolari obbligi giuridici un soggetto debba o intenda avvalersi dell’operato di altri, c.d. dee&a di 0unzioni! egli dovrà scegliere persone idonee e svolgere un adeguato controllo. In dietto potrebbero sorgere in capo a lui proili di responsabilità nel duplice senso della culpa in eligendo e culpa in vigilando . Per ascrivere l’evento al soggetto occorre veriicare ce il comportamento alternativo lecito avrebbe evitato l’evento dannoso . In altri termini l’evitabilità dietta quando l’evento si sarebbe veriicato ance se il soggetto avesse agito con diligenza. I #rinci#io di a00id a00ida"e a"ent nto o
è stato stato elabor elaborato ato con con speci speciic icoo rierim rieriment entoo alla alla circo circolaz lazion ionee strada stradale. le. Il
problema è stabilire ino a ce punto il destinatario di un obbligo di diligenza possa are aidamento sull’osservanza, da parte di altri soggetti, delle regole cautelari . &a colpa è% #ro#ria colpa>FF i"#ro#ria 4uando pur avendo voluto l’agente l’evento,
risponde
a
titolo
di
colpa
nei
seguenti
casi%
a> errore co#o'o 'u 0atto di reato
delitto
colposo$F
b> ecce''o co#o'o nee cau'e di &iu'ti0icazione F erronea 'u##o'izione 'u##o'izione co#o'a di una cau'a di &iu'ti0icazione &iu'ti0icazione erronea
l’agente ritiene per errore ce esistano circostanze di esclusione della pena, queste sono sempre valutate a avore di lui. uttavia, se si tratta di errore determinato da colpa, la punibilità non è esclusa, quando il atto è preveduto dalla legge come delitto colposo$>. @ell’ambito della colpa occorre distinguere tra co#a inco'ciente quando l’e)ento non solo co#a co'ciente co'ciente non è )outo, ma ma ne""eno #re)i'to dall’ag dall’agent entee e co#a
quando l’agente non )uoe co""ettere i reato o realizzare l’evento, "a o #re)eda come possibile conseguenza conseguenza della sua condotta e nonostante tutto, sottovaluta la probabilità ce si veriici o sopravvaluta le proprie possibilità di evitarlo. Huesta orma di colpa realizza la circostanza aggravante di cui all’art. 31, n. +, c.p. ce prevede come circostanza aggravante comune !l’avere, nei delitti colposi, agito nonostante la previsione dell’evento$. i sensi dell’art. 1++ c.p., il giudice, nel procedere alla commisurazione della pena, deve tenere ;7
conto, ra l’altro, della gravità del reato, desunto da una pluralità di indici, tra i quali è &rado de dea a co#a co#a$. com compres presoo quel quello lo del del &rado
#ul #ul grad gradoo dell dellaa colp colpaa inci incide de l’e l’eet etti tivo vo
atteggiamento psicologico del soggetto agente. Il grado della colpa rileverà ai ini della commisurazione della pena. responsabilità oggettiva , nellKambito +. La #reterintenzione e a re'#on'a%iit$ o&&etti)a. a responsabilità del diritt dirittoo penal penale, e, indica indica que quella lla orma orma di imput imputazi azione one della della respon responsa sabil bilità ità pen penale ale ce #re'cinde dalla veriica della sussistenza del criterio dHi"#utazione 'o&&etti)a del atto al suo autore a>.. &a resp respon onsa sabi bilit litàà ogge oggett ttiv ivaa è, dunq dunque ue,, caratterizzata dallKimputazione del atto penalmente rilevante esclusivamente alla luce della ricorrenza de ne''o cau'ae tra la condotta e lKevento lesivo. &a onte codicistica generale ce contempla il criterio dKattribuzione della responsabilità oggettiva è individuata nellKart. 9; c.p., +8 comma, nella parte in cui prevede ce% L ...la legge determina i casi in cui l$evento è posto altrimenti a carico dell$agente come conseguena della sua aione od omissione L. Il codice penale prevede una serie di ipotesi di responsabilità oggettiva nelle quali il reato è imputabile al reo senza dolo ne colpa . utto ci5 in evidente contrasto con la "ostituzione ed in particolare con il principio di personalità della preterintenzione rappresenta una igura a se respon responsab sabili ilità tà pen penale ale di cui all’ar all’art. t. ;7. a preterintenzione stante rispetto al dolo, alla colpa ed alla responsabilità oggettiva. rt. 9+, c.p.% !Il delitto è preterintenzionale, preterintenzionale, o oltre l’intenzione, quando dall’azione od omissione deriva un evento deitti a&&ra)ati dannos dan nosoo o peric pericolo oloso so pi) grave grave di que quello llo voluto voluto dall’age dall’agente nte$. $. Per i deitti da(e)ento s’intendono quelli per i quali è previsto un aumento di pena qualora si veriici un evento ulteriore rispetto a quello ce già di per sA costituisce reato. Prima della riorma della &. n. 1/:1//0 secondo l’art. /, 18 comma, c.p. le circostanze aggravanti dovevano essere valutate a carico dell’agente ance se da lui non conosciute o per errore ritenute inesistenti. Dopo la riorma tali circostanze aggravanti sono valutate a carico dell’agente solo se lui le conosceva o le ignorava per colpa o le riteneva inesistenti per errore determinato da colpa. Il legislatore si è cos( mosso nella direzione indicata dalla "onsulta, elimin eliminan ando do la regola regola dell’i dell’impu mputaz tazion ionee per per respon responsa sabil bilità ità ogg oggett ettiva iva delle delle circos circostan tanze ze colpa . aggravan aggravanti ti e sostituen sostituendovi dovi quella della imputazio imputazione ne per colpa. %esponsabilità per colpa. %berratio ictus monolesiva& rt. *;, 18 comma, c.p.% !Huando per errore nell’uso dei mezzi di esecuzione del reato, o per un’altra causa, è cagionata oesa a persona diversa da quella alla quale l’oesa era diretta, il colpevole risponde come se avesse commesso il reato in danno della persona ce voleva voleva oendereJ$. #i sottolinea ce vi è divergenza tra ci5 ce il soggetto attivo a voluto e ci5 ce egli a realizzato. %berratio ictus plurilesiva& rt. *;, ;8comma, c.p.% !Hualora oltre alla persona diversa, sia oesa ance quella alla quale
;*
l’oesa era diretta, il colpevole soggiace alla pena stabilita per il reato pi) grave, aumentata ino alla metà$. Hui la responsabilità è a titolo di dolo per il danno arrecato alla persona ce l’agente voleva oendere, a titolo di responsabilità oggettiva per il danno arrecato al monolesiva& a& rt. *+, 18 comma, c.p.% !6uori dei casi soggetto soggetto diverso. diverso. %berratio delicti monolesiv preveduti dall’articolo precedente, se, per errore nell’uso dei mezzi di esecuzione del reato, o per un’altra causa, si cagiona un evento diverso da quello voluto, il colpevole risponde, a titolo di colpa, dell’evento dell’evento non voluto, quando quando il atto è preveduto dalla dalla legge come delitto delitto colposo$. #i veriica, cioè, una divergenza tra il voluto ed il realizzato, ce a in comune con l’aberratio ictus, l’errore nell’uso dei mezzi di esecuzione del reato, ma ce diverge da essa percA non riguarda la persona oesa ma il tipo di oesa ed il tipo di reato. In altri termini il soggetto agente risponde del diverso reato realizzato e non voluto, sempre ce tale atto diverso sia previsto dalla legge come rato colposo. %berratio delicti plurilesiva& rt. *+, ;8 comma, c.p.% !#e il colpevole a cagionato altres( l’evento voluto, si applicano le regole sul concorso dei reati$. 9. L(errore 'u #recetto. rt. rt. c.p.% Ignorantia legis non excusat. ' @essuno pu5 invocare a propria scusa l’ignoranza della legge penale, salvo ce si tratti di ignoranza inevitabile$. a quali sono i casi in cui l’ignoranza deve considerarsi inevitabile @ei reati c.d. mala quia vetita, ossia reati di creazione legislativa, e non i mala in se, ossia i delitti naturali. . L(i"#uta%iit$ . rt. * c.p. Ca#acit$ d(intendere e di )oere.% !@essuno pu5 essere punito per un atto atto preveduto dalla legge come reato, se, al momento in cui lo a commesso, non era imputabile$. E’ imputabile ci a la capacità d’intendere e di volere$. #e manca una sola delle due non vi è imputabilità. In sostanza il reato potrebbe perezionarsi ance senza la capacità d’intendere e di volere del soggetto agente, ma è il reo ce risulta impunibile, in quanto qua nto non imput imputabi abile. le. &’imputa imputabil bilità ità è la capac capacità ità di colpe colpevol volezz ezza. a. #e viene viene meno meno l’imputabilità viene meno la colpevolezza. &a ca#acit$ di intendere consiste nell’idoneità del soggetto a rendersi conto del signiicato ca#acit$ $ di )oere )oere si identiica nell’attitudine della social socialee della della propri propriaa con condot dotta. ta. &a ca#acit persona a determinarsi in modo autonomo, in conormità del proprio giudizio. Hueste Hue ste qua qualit litàà manca mancano no in perso persone ne ce non an anno no raggiu raggiunto nto una suic suicien iente te maturi maturità tà psicica o ce non sono sani di mente. rt. /7 c.p.% !@on è imputabile ci, nel momento in cui a commesso il atto, non aveva compiuto quattordici anni$. . Per i minori tra i quattordici e i diciotto anni la legge non pone alcuna presunzione di non imputabilità. #i deve accertare caso per caso la capacità di intendere e di volere. rt. /*, 18 comma, c.p.% !E’ imputabile ci, nel momento in cui a commesso il atto, aveva compiuto gli anni quattordici, ma non ancora i diciotto, se aveva la capacità di intendere e di volere, ma la pena è diminuita$. Il soggetto maggiorenne è tendenzia tendenzialment lmentee imputabile imputabile se non per altre cause di incapaci incapacità tà di intendere intendere e di volere. volere. "rt. &&, c.p .% !@on è imputabile ci, nel momento in cui a commesso il atto, era, per ;/
inermità, in tale stato di mente da escludere la capacità di intendere o di volere$. In sostanza, l’imputabilità è esclusa in caso di vizio totale di mente . "rt. &', c.p. % ! "i nel momento in cui a commesso il atto, era, per inermità, in tale stato di mente da scemare grandemente, senza escluderla, la capacità di intendere o di volere, risponde del reato commessoF ma la pena è diminuita$ . i ini ini della della dicia diciaraz razion ionee di incapa incapacit citàà di inten intender deree e di volere volere non 'ono )auta%ii i di'tur%i di'tur%i #'ic/ici #'ic/ici ce ne)ro'i o'i e ce non siano siano pere peretta ttamen mente te inqua inquadra drabil bilii clinic clinicame amente nte < ne)r #'ico#atie>. Vi rientrano rientrano invece i di'tur%i di'tur%i dea #er'onait$ #er'onait$ purcA purcA siano siano talmente talmente consistenti, intensi e gravi da incidere sulla capacità di intendere e di volere. &’art. /0 c.p., invece, invece, diciara diciara irrie)anti i "oti)i #a''ionai e &i 'tati e"oti)i, pur riconoscendo ce essi possano avere un’incidenza sulla commisurazione della pena. "rt. '1, 1( comma, c.p. % !@on è imputabile ci, nel momento in cui a commesso il atto, non aveva la capacità di intendere e di volere, a cagione di piena ubriacezza derivata da caso ortuito o da orza maggiore$. "rt. '1, 2( comma, c.p. % E’ previst previstaa una mera mera diminu diminuzio zione ne della della pen pena, a, invec invece, e, !se l’ubriacezza non era piena, ma era tuttavia tale da scemare grandemente, senza escluderla, la capacità di intendere e di volere$. In entrambe le ipotesi si presuppone la c.d. ubriacezza accidentale o incolpevole. #i tratta di casi limite. &’ubriacezza viene trattata, invece, nel codice penale con notevole serietà. "rt. '2, 1( comma, c.p. % !&’ubriacezza non derivata da caso ortuito o da orza maggiore non esclude nA diminuisce l’imputabilità$. #e poi il soggetto lo a atto per precostituirsi una scusa in unzione della realizzazione di un reato, la legge individua un’ulteriore categoria di ubriacezza% ubriacezza% quella preordinata . "rt. '), 1( comma, c.p. % !Huando il reato è commesso in stato di ubriacezza, e questa è abituale, la pena è aumentata$. "rt. '), 2( comma, c.p. % !gli eetti della legge penale, è considerato ubriaco abituale ci è dedit editoo all’ all’uuso di bevand vandee alco lcoolic lice e in stato tato req reque uennte di ubria briaccez ezza$. za$. "rt. '*, c.p. % !Per i atti commessi in stato di cronica intossicazione prodotta da alcool J si applicano le disposizioni contenute negli articoli ** e */$ . In sostanza l’imputabilità è esclusa totalmente o parzialmente, poicA lo stato stato di intoss intossica icazio zione ne cronic cronicaa compor comporta ta un’alt un’altera erazio zione ne menta mentale le irrever irreversib sibile ile e tale tale da render renderee il sogge soggetto tto alcoli alcolizza zzato to malat malatoo di mente mente.. &e norme norme relati relative ve all’ub all’ubria riace cezza zza si 'tu#e0acenti. applicano ance al soggetto ce a uso di 'ordo"uti'"o. na disciplina a parte invece è prevista per il "rt. '+, c.p. % !@on è imputabile il sordomuto ce, nel momento in cui a commesso il atto, non aveva, per causa della sua inermità, la capacità di intendere o di volere. #e la capacità d’intendere o di volere era grandemente scemata, ma non esclusa, la pena è diminuita$. +0
@essuna ineriorità psicica del sordomuto, dunque, secondo la legge penale. &a capacità di intendere e di volere va veriicata caso per caso. "rt. &+ c.p. % !#e taluno mette altri nello stato d’incapacità d’intendere e di volere, al ine di argli commettere un reato, del reato commesso dalla persona resa incapace ri'#onde c/i /a ca&ionato o 'tato d(inca#acit$$. Il rierimento è ad esempio a qualcuno ce propina ad altri sostanze alcoolice o stupeacenti per cagionarne l’incapacità di intendere e di volere. ’art. ’art. &, c.p., stab stabil ilis isce ce inve invece ce ce ce la rego regola la dell dellaa non non impu imputa tabi bilit litàà per per die diett ttoo di imputabilità non si applica, se il soggetto si sia volutamente !messo in stato di incapacità di intendere o di volere al ine di commettere il reato o di prepararsi una scusa$ . #i tratta di un’ipotesi di c.d. actio libera in causa. Il atto o l’azione < actio> per cui il soggetto viene punito, è realizzato in uno stato di non imputabilità, ma si considera ugualmente punibile percA l’agente per libera scelta si è posto nell’incapacità di intendere e di volere, innescando cos( il meccanismo ce socia nel reato , sul precetto penale e al dietto di imputabilità vi sono le seguenti ulteriori cause di esclusione della colpevolezza% !l costringimento fisico è previsto dall’art. 9, +8 comma, c.p. secondo il quale la punibilità derivante da stato di necessità !si applica ance se lo stato di necessità è determinato dall’altrui minaccia$. @onostante lo stato di necessità sia una causa di giustiicazione, giustiicazione, la non punibilità per costringimento isico è stata interpretata quale ipotesi di cau'a 'cu'ante. ’ordine ’ordine criminoso insindacabile di cui all’art. 1, 98 comma, c.p. è applicabile al soggetto ce abbia agito nell’adempimento di un ordine insindacabile di un superiore gerarcico. a provocazione in rapporto ai delitti di ingiuria e diffamazione . E’ scusato percA non esigibile un autocontrollo tale da evitare persino una mera reazione verbale ci ad esempio dopo essere stato colpito e subito lesioni ingiuria o diama ci l’a colpito. Rie#io&ando &e cause di
esclusione della colpevolez colpevolezza za o scusanti sono%
1. Erro Errore re sul sul att attoo ;. Erro Errore re sul sul pre prece cett ttoo +. Dietto Dietto di imputabilità imputabilità volere> nelle nelle seguenti seguenti orme% orme% #oggetti minorenni •
•
Bizio di mente
•
briacezza e uso di sostanze stupeacenti stupeacenti
•
#ordomutismo
•
Determinazione in altri dello stato d’incapacità d’intendere e di volere. +1
9. "ost "ostri ring ngim imen ento to isi isico co . Grdine Grdine crimin criminoso oso insind insindaca acabil bilee 3. Provocazi Provocazione one nei nei delitti delitti di ingiuria ingiuria e dia diamazi mazione. one.
PARTE IV LE 1ORME DI MANI1E+TAZIONE DEL REATO
Il reato non sempre si maniesta nella orma descritta dalla attispecie di parte speciale. Bi sono orme di maniestazione del reato diverse da quella normale. Esse sono% le circostanze del reato, il tentativo ed il concorso di persone nel reato. LE CIRCO+TANZE CI RCO+TANZE DEL REATO.
&a circostanza è un elemento accessorio del reato e dei suoi elementi essenziali. Inatti, mentre gli ee"ent ee"entii co'titu co'tituti)i ti)i de reato reato
nece''arii ed indi'# indi'#en' en'a%i a%iii ainc so sono nece''ar aincA A esso esso si realiz realizzi zi
, le circostanz circostanzee sono elementi elementi accidentai ed e)entuai in maniera quantitativa o a&&ra)a"e a"ent nto o o
un’attenuazione . &a ratio delle circostanze sta nel atto della necessità di adeguare adeguare la c.d. cornice edittae di #ena , valutato in rapporto non alla sola attispecie astratta, ma al caso concreto in relazione alle caratteristice del reo e di un contesto pi) ampio dal quale possono scaturire ance attori estranei al atto tipico. a tale esigenza deve comu comunq nque ue pass passar aree da appo apposi site te prev previs isio ioni ni legi legisl slat ativ ivee per per limi limita tare re e circ circos oscr criv iver eree il pote potere re discrezionale del giudice. a come si capisce se un elemento è una circostanza o un elemento essenziale del reato anca oggi un criterio risolutore, ma il problema non è per nulla teorico. l contrario ne discendono conseguenze pratice nella prospettiva della disciplina giuridica applicabile &a disc discip ipli lina na dell’ ell’im impu puta tazi zioone dell dellee circo ircost staanze è detta ettata ta dagli gli artt. rtt. / e 30 c.p. .p. circo'tanz anzee c/e attenua attenuano no J la pena sono valutate a avore rt. /, 18 comma, c.p.% ! e circo't
dell’agente ance se da lui non conosciute, o da lui per errore ritenute inesistenti$ < attenuanti>. &a regola è quindi della loro applicabilità ance se sconosciute all’agente < criterio o%ietti)o o di o#erati)it$ o&&etti)a>. a alcune di esse sono strutturate in modo
atteggiamento
psicologico
< circo'tanze
di
da riciedere all’agente un certo natura
'o&&etti)a>.
rt. /, ;8 comma, c.p.% ! e circo'tanze c/e a&&ra)ano la pena sono valutate a carico dell’agente soltanto se da lui conosciute ovvero ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato +;
da colpa$ < a&&ra)anti>. #e ne deduce ce l’imputazione dell’aggravante deve avvenire quantomeno per colpa. #e la circostanza è successiva rispetto alla condotta, se ne riciede all’agente almeno la prevedibilità. rt. /, +8 comma, c.p.% !#e l’agente ritiene per errore ce esistano circostanze aggravanti o attenuant attenuanti,i, queste non sono valutate contro o a avore avore di lui$. Principio Principio della irrie)anza dee circo'tanze meramente #utati)e ossia erroneamente supposte dal soggetto, ma in realtà inesistenti.
rt. 30, 18 comma, c.p.% !@el caso di errore sulla persona oesa da un reato, non sono poste a carico dell’agente le circostanze aggravanti ce riguardino le condizioni o qualità della persona oesa o i rapporti tra oeso e colpevole$. &a norma presuppone un contesto con tre protagonisti% il soggetto agente, la vittima designata e la vittima reale. d esempio, izio crede di sparare a "aio, ma al buio spara a suo padre #empronio e lo uccide. &’aggravante del #arricidio non si applica. rt. 30, ;8 comma, c.p.% !#ono invece valutate a suo avore le circostanze attenuanti, erroneamente supposte, ce concernono le condizioni, le qualità o i rapporti predetti$. Hui vi è una dero&a al generale criterio o%ietti)o o di operatività oggettiva o della non rilevanza a avore dell’autore delle attenuanti #utati)e.
"os( se izio in stato d’ira spara "aio uccidendolo e avendolo scambiato per
#empronio ce poco prima lo aveva percosso, izio risponde di omicidio ma pu5 lo stesso beneiciare della attenuante della provocazione, provocazione, ance se la vittima reale, cioè #empronio, non è stato il provocatore ce invece era "aio, cioè la vittima designata. rt. 30, +8 comma, c.p.% !&e disposizioni di questo articolo non si applicano se si tratta di circostanze ce riguardano l’età o altre condizioni o qualità, isice o psicice, della persona oesa$. E’ possibile ce nel caso concreto possa ricorrere una sola circostanza, due o pi) circostanze dello stesso segno due o pi) circostanze di segno opposto . circostanze>. Bi sono, sono, poi, circostanz circostanze% e% a> ad e00icacia co"une quando la legge stabilisce la misura della pena in aumento o in diminuzione sulla pena base non otre un terzo . d '#eciae es. quelle previste dagli artt. 31 e 3; e quelle generice dell’art. 3;bis c.p.>F b> ad e00etto '#eciae
quelle ce comportano un aumento o una diminuzione della pena 'u#eriore ad un terzo. d es. quelle previste dall’art. 3+, +8 comma, c.p.>. ale distinzione non va conusa con quella tra circostan circostanze ze co"uni! app applic licabi abili li a tutti tutti i reati, reati, e '#eciai, applicabili invece a determinati reati. Hueste ultime anno una disciplina pariicata a quella delle circostanze per le quali la legge stabilisce una pena di specie diversa. uttavia tra le due distinzioni vi è un collegamento% le circostanze comuni sono ance ad eetto comune, le speciali possono essere sia ad eetto comune ce ad eetto speciale, o comportare una pena di specie diversa da quella del reato semplice. a come operano le circostanze Hual è la disciplina ++
rt. 3+, 18 comma, c.p.% !Huando la legge dispone ce la pena sia aumentata o diminuita entro limiti determinati, l’aumento o la diminuzione si opera sulla quantità di essa, ce il giudice applicerebbe al colpevole, qualora non concorresse la circostanza ce la a aumentare o diminuire$ In altri termini, una volta ce il giudice nell’ambito della cornice edittale stabilisce la pena applicabile, su di essa si applica la circostanza attenuante o aggravante. rt. 3+, ;8 comma, c.p.% !&’aumento !&’aumento o la diminuzione di pena opera sulla quantità di essa risultante dall’aumento o dalla diminuzione precedente$ < in ca'o di concor'o o"o&eneo di circo'tanze>. rt. 3+, +8 comma, c.p.% !Huando per una circostanza la legge stabilisce una pena di specie diversa da quel quella la ordi ordina nari riaa del del reat reato, o, o si trat tratta ta di circ circos osta tanz nzaa ad ee eett ttoo spec specia iale le,, l’au l’aume ment ntoo o la diminuzione per le altre circostanze non opera sulla pena ordinaria del reato, ma sulla pena stabilita per la circostanza anzidetta$ < in ca'o di concor'o o"o&eneo tra circo'tanze a e00etto co"une e circo'tanze
c/e
co"#ortano
una
#ena
di
'#ecie
di)er'a>.
i commi 18 e ;8 si applica il c.d. concor'o a cu"uo "ateriae. rt. 3+, 98 comma, c.p.% #e concorrono pi) circostanze aggravanti ma ciascuna determinante una pena di specie diversa diversa ovvero ad eetto speciale, speciale, si applica soltanto soltanto la pena pi) grave. a il giudice giudice pu5 aumentarla. aumentarla. rt. 3+, 8 comma, c.p.% #e concorrono pi) circostanze attenuanti ma ciascuna determinante una pena di specie diversa diversa ovvero ad eetto speciale, speciale, si applica soltanto soltanto la pena pi) grave. a il giudice giudice pu5 diminuirla. i commi 98 e 8 si applica il c.d. concor'o a cu"uo &iuridico. In caso di concor'o etero&eneo di circo'tanze! ai sensi dell’art. 3/ c.p., si anno tre tipi di risultato nell’applicazione la pena% 1. &e circost circostanz anzee agg aggrav ravant antii e que quelle lle attenua attenuanti nti si equiv equivalg algono ono,, si applica applica la pen penaa ce ce sarebbe inlitta se non concorresse alcuna di dette circostanze ;. Prevalgo Prevalgono no le circostanze circostanze attenua attenuanti nti sulle aggrava aggravanti, nti, non si tiene conto conto degli aumenti aumenti di pena stabiliti per queste ultime e si a luogo soltanto alle diminuzioni di pena stabilite per le circostanze attenuanti F +. Prev Preval algo gono no le circ circos osta tanz nzee aggr aggrav avan anti ti sull sullee atte attenu nuan anti ti,, non non si tien tienee cont contoo dell dellee diminuzioni di pena stabilite per queste ultime e si a luogo soltanto agli aumenti di pena stabiliti per le circostanze circostanze aggravanti aggravanti . aggravanti>. La L. n. 8;68@@; /a introdotto! #er i &iudice! i di)ieto di #re)aenza dee attenuanti 'ue a&&ra)anti.
&’art. <6 c.p. detta le circostanze a&&ra)anti comuni. &’art. <8 c.p. detta le circostanze attenuanti comuni. +9
&e circostanze aggravanti e attenuanti si dicono de0inite quando la legge ne descrive il contenuto, inde0inite quando il contenuto non è
speciicato. &e rare ipotesi di circostanze aggravanti indeinite
sono considerate illegittime costituzionalmente per violazione del principio di determinatezza. Il problema non si pone per le attenuanti indeinite, per il principio del avor rei. &’rt. 3;bis c.p. stabilisce ce il giudice, indipendentemente dalle circostanze attenuanti comuni, pu5 prendere in considerazione considerazione altre circostanze diverse, qualora le ritenga tali da giustiicare una diminu diminuzio zione ne della della pen pena. a. Esse Esse sono sono con consid sidera erate te in ogn ognii caso, caso, ai ini ini dell’a dell’appl pplica icazio zione ne delle delle circo circosta stanze nze,, come come una sola sola circo circosta stanza nza,, la qua quale le pu5 ance ance con concor correr reree con una o pi) delle delle circostanze attenuanti. +i tratta dee c.d. attenuanti &eneric/e. d onta del plurale le generic!e sono considerate come un’unica circostanza attenuante ad eetto comune, cioè tale da determinare una sola riduzione della pena ino ad un terzo. &’attenuante i questione è indeinita e lascia al giudice un’ampia discrezionalità. "on la &. ;1:;00 è stato aggiunto il ;8 comma all’art. 3;bis secondo il quale , #recu'a a #o''i%iit$ di di"inuire a #ena in )irt9 dea conce''ione dee attenuanti &eneric/e in #articoari i#ote'i di recidi)a. La
recidi)a
* 'e"#ice
,
a
ricaduta
ne
reato
2ora
deitto
non
co#o'o3.
Essa si dice%
quando il recidivo pu5 essere sottoposto ad un aumento ino ad un sesto < un terzo>
deitto non co#o'o co#o'o> F >F
2 a&&ra)ata se il nuovo reato < deitto non co#o'o> è della stessa indole di quello prima commesso , o il nuovo reato < deitto non co#o'o> è stato commesso nei cinque anni dal precedente o durante o dopo l’esecuzione della pena o durante il tempo tempo in cui cui il con condan dannat natoo si sottra sottraee all’es all’esec ecuzi uzione one inta>.. In ogn ognuna una delle delle ipotes ipotesii precedenti la pena pu5 essere aumentata ino ad un terzo e ino alla metà se concorrono pi) d’una delle precedenti circostanze 2 reiterata se il recidivo commette un altro reato r eato l’aumento della pena è della metà nei casi casi di cui al 18 comma, comma, e di due terzi nei casi di cui al ;8 comma. comma. . Dopo la riorma della &. ;1:;00 il presupposto della recidiva non è pi) la precedente condanna per un qualsiasi reato, ma la condanna #er un deitto non co#o'o. Inoltre il giudice non pu5 pi) scegliere la misura dell’aumento ce prima era di un sesto e graduale ed ora di un terzo isso. &’applicazione della recidiva è acoltativa% il giudice non è obbligato ad applicarla, ma se lo a la misura è issa per la recidiva semplice, graduale <ino alla metà> per la recidiva aggravata. l 8 comma, art. // c.p. viene introdotta un’eccezione alla regola della acoltatività della recidiva, rendendola obbligatoria laddove un nuovo delitto colposo rientri in una attispecie. -esta inteso ce in nessun caso l’aumento per eetto della recidiva pu5 superare il cumulo delle pene risultante dalle condanne precedenti precedenti alla commissione del nuovo delitto non colposo . +
IL TENTATIVO O DELITTO TENTATO.
rt. 3, 18 comma, c.p.% !"i compie atti idonei, diretti in modo non equivoco a commettere un delitto, risponde di delitto tentato, se l’azione non si compie o l’evento non si veriica$. Il problema è tracc tracciar iaree il con0ine tra i #ena"ente irrie)ante e (inizio di un tentati)o #uni%ie . &a mera ideazione del reato è di certo penalmente irrilevante. Il codice penale vigente a abbandonato il criterio criterio distintivo distintivo atti #re#aratori atti e'ecuti)i, per sostituirlo con atti idonei atti uni)oci. 4li 4li atti atti sono sono idonei 2re4ui'ito o&&etti)o> quando anno potenzialità lesiva. a occorre una signiicativa potenzialità di danno o una rilevante attitudine a conseguire l’obiettivo. uni)oci 2'o&&etti)a"ente 2'o&&etti)a"ente> quando nel processo si provi ce ad essi sottendeva il 4li atti sono% uni)oci proposito criminosoF univoci quando non basta ce siano idonei ma occorre ce presentino particolari connotazioni connotazioni obiettive, quali ad esempio esempio la contiguità rispetto alla esecuzione. esecuzione. Il tentativo è una attispecie autonoma di reato, ma necessita della combinazione con la singola previsione, contenuta in altra norma, ce contempla la corrispondente igura consumata. #i parla quindi di tentato omicidio, tentata rapina, eccJ +oo #er i deitti 'i )eri0ica i tentati)o e "ai #er e contra))enzioni contra))enzioni. @o tentati)o )o nei deitt deittii co#o'i co#o'i, percA esso @onn è inol inoltre tre coni conigu gura rabi bile le il tentati presuppone il dolo. Il tentativo tentativo non è conigurabile nemmeno nemmeno in rapporto ai c.d. deitti di attentato. @el tentativo l’incriminazione scaturisce dalla combinazione dell’art. 3 c.p. con la norma ce detta la corrispondente ipotesi di delittoF nel delitto di attentato la punibilità discende da un’un un’unica ica ed app appos osita ita previs prevision ionee comple completa ta di cornic cornicee editta edittale le di pen pena. a. Il tentat tentativo ivo non è conigurabile per i reati di pericolo essendo esso stesso un reato di pericolo, nA per i delitti preterintenzionali poicA in questi casi verrebbe a mancare il proposito di realizzare l’evento pi) grave. 4ran parte di dottrina e giurisprudenza ritengono ce il tentativo sia incompatibile con il dolo eventuale. "omunque il tentativo è punito ai sensi del ;8 comma dell’art. 3 c.p.% !Il colpevole di delitto tentato è punito% con la reclusione non ineriore a dodici anni, se la pena stabilita è l’ergastoloF e, negli altri casi, con la pena stabilita per il delitto, diminuita da un terzo a due terzi$. Da questa cornice edittale si parte per il computo delle circostanze attenuanti o aggravanti. $esistenza volontaria: !#e il colpevole volontariamente desiste dall’azione, soggiace soltanto alla pena per gli atti compiuti, compiuti, qualora questi costituiscano costituiscano per sA un reato diverso$ <rt. 3, +8 comma>. %ecesso attivo -o pentimento operoso o ravvedimento attuoso: !#e volontariamente impedisce l’evento, soggiace alla pena stabilita per il delitto tentato, diminuita da un terzo alla metà$ <rt. 3, 98 comma>. E’ essenziale ce il recesso o la desistenza avvengano volontariamente, percA la volontarietà presuppone una decisione autonoma e spontanea dell’agente. &a desistenza volontaria è una causa di non punibilità. Il recesso r ecesso attivo è una circostanza attenuante. Il tentativo si dice% co"#iuto 2deitto "ancato3 se il soggetto soggetto a realizza realizzato to tutti gli estremi estremi della condotta tipica mancando soltanto l’evento percA si abbia la consumazione del reato F inco"#iuto se il soggetto non realizza tutta la condotta tipica +3
#i ricordi ce la desistenza volontaria lascia intatta la responsabilità qualora gli atti già compiuti integrino di per sA un dierente reato . rt. 9/, 18 comma, c.p.% !@on è punibile ci commette un atto non costituente reato, nella supposizione erronea ce esso costituisca reato$. E ci5 sia ce derivi da un errore sul atto ce sul precetto. M il c.d. reato #utati)o ce si a quando un soggetto agisce nella erronea convinzione di commettere un reato, mentre in realtà il suo comportamento comportamento è penalmente irrilevante. rt. 9/, ;8 comma, c.p.% !&a punibilità è esclusa quando per l’inidoneità dell’azione o per la inesis inesisten tenza za dell’o dell’ogge ggetto tto di essa, essa, è imposs impossibi ibile le l’eve l’evento nto danno dannoso so o peric pericolo oloso$ so$.. M il c.d. c.d. reato i"#o''i%ie ce si a quando l’azione è inidonea, ma ance ogniqualvolta, pur essendosi realizzati integ integral ralmen mente te gli element elementii ce compon compongo gono no la attispec attispecie ie crimin criminosa osa non sia in con concre creto to riscontrabile una eettiva lesione del bene giuridico protetto. rt. 9/, +8 comma, c.p.% d ogni modo, !@ei casi preveduti dalle disposizioni precedenti, se concorrono nel atto gli elementi costitutivi di un reato diverso, si applica la pena stabilita per il reato eettivamente commesso$. commesso$. rt. 9/, 98 comma, c.p.% !@el caso indicato nel primo capoverso, il giudice pu5 ordinare ce l’imputato prosciolto sia sottoposto a misura di sicurezza$. IL CONCOR+O DI PER+ONE NEL REATO.
rt. 110, c.p.% !Huando pi) persone concorrono nel medesimo reato, ciascuna di esse soggiace alla pena per questo stabilita, salve le disposizioni degli articoli seguenti$. Huesta disposizione si combina di volta in volta con la singola attispecie incriminatrice ce prevede la realizzazione monosoggettiva del atto, dando luogo ad una nuo)a ed autono"a 0atti'#ecie ti#ica di reato concor'uae. Il nostro c.p. prescinde dallo speciico ruolo rivestito da ciascuno dei concorrenti ce soggiacciono alla stessa attispecie monosoggettiva di rierimento. &a dierenza di apporto alla realizzazione del reato pu5 incidere sulla commisurazione della pena, non potendo prescindere dal ruolo eettivo dei singoli concorrenti nella realizzazione del reato. Huesta nuova attispecie di reato 0atti'#ecie #uri'o&&etti)a #uri'o&&etti)a e)entuae ce consente di sanzionare ce ne deriva rappresen rappresenta ta una 0atti'#ecie come tipice ance condotte ce risulterebbero atipice se considerate monosoggettivamente. a percA tale attispecie si dice !eventuale$ !eventuale$ Per distinguerla dal c.d. reato a concor'o nece''ario. Inatti la attispecie concorsuale è necessaria quando a prescindere dall’art. 110 c.p. è la singola attispecie incriminatrice ad essere preigurata come reato solo in caso di concorso di due o pi) persone. Essa si distingue in #ro#ria quando tutte le persone necessarie alla conigurabilità del atto atto i"#ro#ria ria tra i soggetti tipico tipico sono penalmente penalmente responsabil responsabilii > e i"#ro# necessari si distinguono quelle punibili e quelle non punibili nella normalità dei casi . &a struttura della attispecie di concorso di persone nel reato è composta dai seguenti requisiti% +7
a> due o #i9 'o&&etti atti)i. @on trova accoglienza nel nostro c.p. la igura del c.d. autore "ediato, cioè di colui ce non pone in essere direttamente il atto tipico ma si serve di altri per realizzarlo. b> a reaizzazione di un 0atto ti#ico. Il atto deve essere tipico ed antigiuridico. Il atto tipico pu5 ance essere il delitto tentato ma non il tentativo di partecipazione nel quale non si consuma nA il reato ne il tentativo F c> contri%uto rie)ante dei #arteci#anti aa reaizzazione de 0atto. Il concorso pu5 essere materiale quando il concorrente esegue materialmente il reato e morale se egli ne dia solo la spinta psicologica. Huando Huando il concorso è materiale materiale si distingue l’autore o esecutore, esecutore, il coautore o correo ed il complice o ausiliatore. Huando il concorso è morale si distingue il determinatore dall’istigatoreF d> a con'a#e)oezza in a"eno uno dei concorrenti di reaizzare un 0atto ti#ico. #i ricordi comunque ce il c.d. #re)io concerto tra i concorrenti non è mai necessario. #econdo l’art. 11+, 18 comma, c.p. !@el delitto colposo, quando l’evento è stato cagionato dalla cooperazione di pi) persone, ciascuna di queste soggiace alle pene stabilite per il delitto stesso$ . Il conc concor orso so di pers person onee nel nel reat reatoo è con conig igur urab abile ile sia sia nei nei deli delitt ttii ce ce nell nellee a&ente #ro)oca #ro)ocator toree è colui ce cont contra ravv vven enzi zion onii e sia sia a tito titolo lo di dolo dolo ce ce a di colp colpa. a. Il c.d. c.d. a&ente contribuisce alla realizzazione di uno o pi) reati, insieme ad altro soggetto, con lo scopo di assicurare questi ultimi alla giustizia. Huando il provocatore sia un uiciale o agente di polizia giudiziaria ed agisca nell’adempimento dei propri doveri istituzionali o in esecuz esecuzion ionee di un ordine ordine del superi superiore ore gerar gerarci cico, co, per per egli egli è app applic licab abile ile la scrim scrimina inante nte dell’adempimento di un dovere di cui all’art. 1 c.p. #e il pubblico uiciale istiga una persona aincA commetta un reato ce in mancanza di sollecitazione non sarebbe commesso ad egli sono applicabili norme ad oc per evitargli il concorso nel reato con i delinquenti . a al di uori delle ipotesi previste dalla legge il pubblico uiciale non deve assolutamente assolutamente muoversi. #i pu5 concorrere nel reato reato ance con una condotta omissiva, purcA in capo a ci omette esista un preciso obbligo di garanzia diretto all’impedimento del reato. @on è conigurabile il concorso colposo in un delitto doloso. &’art. &’art. 113, 113, 18 comma, c.p. dispone ce !Hualora il reato commesso sia diverso da quello voluto da taluno dei concorrenti, ance questi ne risponde, se l’evento è conseguenza della sua azione od omissione$ . l ;8 comma dispone ce !#e il reato commesso è pi) grave di quello voluto, la pena è diminuita riguardo a ci volle il reato meno grave$. rt. rt. 117 c.p.% !#e per le condizioni o le qualità personali del colpevole o per i rapporti ra il colpevole e l’oeso, muta il titolo del reato per taluno di coloro ce vi sono concorsi, ance gli altri rispondono dello stesso reato. @ondimeno, se questo è pi) grave, il giudice pu5, rispetto a coloro per i quali non sussistano le condizioni, le qualità o i rapporti predetti, diminuire la pena$ . uiciale>. &’art. &’art. 11; c.p. c.p. enumera una una serie di circostanze circostanze aggravanti valide valide per il concorso di persone, mentre l’art. 119 c.p. enumera le circostanze attenuanti. &’art. 11* invece ciarisce ce le circostanze vanno valutate solo riguardo alla persona a cui si rieriscono. "i5 vale ance per le +*
circostanze soggettive ce e'cudono a #ena di cui all’art. 11/, 18 comma, c.p. e non per quelle oggettive di cui al ;8 comma. Janno Janno natura natura o&&etti) o&&etti)a a e cau'e cau'e di &iu'ti &iu'ti0icaz 0icazion ione. e. Janno Janno natura natura 'o&&etti 'o&&etti)a )a e cau'e cau'e di e'cu'i e'cu'ione one dea dea co#e)o co#e)oezz ezza a o 'cu'ant 'cu'anti. i. @el
delitto di associazione a delinquere di stampo maioso di cui all’art. 913bis c.p. va precisato ce un soggetto pu5 essere considerato partecipe all’organizzazione all’organizzazione criminale ance a prescindere da una ormale ailiazione. UNITA( E PLURALITA( DI REATI.
Il concor'o di reati si veriica quando un soggetto realizzi plurime violazioni di della legge penale. Il concorso è% 0or"ae quando due o pi) reati vengono integrati dall’agente attraverso una sola condotta F "ateriae quando per due o pi) reati l’agente realizza plurime condot con dotte te F >F o"o&eneo quando si viola un’unica disposizione incriminatriceF etero&eneo quan quando do si violano violano diverse norme incriminatric incriminatriciF iF 0or"ae o"o&eneo quando con una sola condotta condotta si integrano integrano pi) reati dello stesso stesso tipoF 0or"ae etero&eneo quando con una sola condot con dotta ta si integr integrano ano pi) reati reati di attis attispec pecie ie divers diverseF eF "ateriae o"o&eneo quando con diverse condotte cond otte si viola ripetutame ripetutamente nte ed in tempi tempi diversi diversi la stessa stessa normaF "ateriae etero&eneo quando con diverse condotte si violano ripetutamente ed in tempi diversi norme diverse. /oncorso formale di reati. rt. *1, 18 comma, c.p.% !E’ punito con la pena ce dovrebbe inliggersi per la violazione pi) grave aumentata sino al triplo ci con una sola azione od omissione viola diverse disposizioni di legge ovvero commette pi) violazioni della medesima disposizione di cu"uo &iurid &iuridico ico . In passato, prima della modiica apportata dalla &. n. ;;0:1/79 si applicava il criterio del c.d. cu"uo "ateriae! cioè tante le pene, quanti i reati. /oncorso materiale di reati. rt. *1, ;8 comma, c.p.% !lla stessa pena soggiace ci con pi) azioni od omissioni, esecutive di un medesimo disegno criminoso, commette ance in tempi diversi pi) violazioni della stessa o di diverse disposizioni di legge$. Il cumulo materiale rimane per il concorso materiale di reati, sia omogeneo ce eterogeneo, per tornare, per5, al cumulo giuridico nel caso in cui i reati siano legati dal vincolo della c.d. continuazione. rt. *1, +8 comma, c.p.% !@ei casi preveduti da questo articolo, la pena non pu5 essere superiore a quella ce sarebbe applicabile a norma degli articoli precedenti$. Gssia, il cumulo giuridico non pu5 portare a conseguenze conseguenze sanzionatorie pi) severe rispetto a quelle ce discenderebbero discenderebbero dall’applicazione del cumulo materiale, cioè dalla somma delle singole pene dei reati concorrenti. rt. *1, 98 comma, c.p.% !6ermi restando i limiti indicati al terzo comma, se i reati in concorso ormale o in continuazione con quello pi) grave sono commessi da soggetti ai quali sia stata applicata la recidiva prevista dall’art. //, quarto comma, l’aumento della quantità di pena non pu5 essere comunque ineriore ad un terzo della pena stabilita per il reato pi) grave$. Huindi in caso di +/
recidiva reiterata l’aumento della pena nei conronti del recidivo reiterato non pu5 essere ineriore a un terzo della pena stabilita per il reato pi) grave. /oncorso -o conflitto apparente di norme. E’ possibile ce una condotta unitaria si presti ad essere inquadrata in pi) norme incriminatrici. llora di quali reati risponde l’autore In realtà pu5 non esservi aatto una pluralità di reati. volte è la stessa norma incriminatrice di parte speciale a contener conteneree una cau'oa di ri'er)a o di 'u''idiariet$! la quale ciarisce come quella stessa norma non debba trovare applicazione qualora ricorrano gli estremi di un altro reato. &a sussidiarietà è e'#re''a quan quando do e la stessa norma incriminatr incriminatrice ice a contempl contemplare are una clausola clausola di riservaF riservaF tacita quando manca una tale previsione ed il rapporto di sussidiarietà va desunto interpretativamente. %eato complesso -o composto. rt. *9, 18 comma, c.p.% !&e disposizioni degli articoli precedenti non si applicano quando la legge considera come elementi costitutiv costitutivi,i, o come circostanz circostanzee aggravan aggravanti ti di un solo reato, reato, atti ce costituire costituirebbero bbero,, per se stessi, stessi, reato$. In alcuni casi, cioè, la legge uniica in una sola attispecie di reato pi) atti, i quali, se presi uno ad uno, integrerebbero a loro volta un reato. Ria''u"endo &e orme di
1. ;. +. 9.
maniestazione del reato sono% &e cir circo cost stan anze ze del del rea reato toFF Il ten tentat tativo ivo o deli delitto tto tentat tentatoF oF Il conco concorso rso di di perso persone ne nel nel reato reatoFF &’unità unità e plural pluralità ità di rea reati. ti. PARTE V PENE! PUNIBILITA( E MI+URE DI +ICUREZZA
&a "ostituzione italiana dedica alla pena due sole disposizioni% i commi ;8 e +8 dell’art. ;7% !&e pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. @on è ammessa la pena di morte$. Da ci5 si deduce ce le unzioni assegnate alla pena sono essenzialmente essenzialmente tre% unzione di prevenzione generale , retributiva e di prevenzione speciale . . #revenzione generale. In essa il ine della pena è di impedire alla generalità dei consociati la commissione di reati o di ridurne il numero. E’ ne&ati)a quando mira a raggiungere l’obiettivo tramit tramitee la deterr deterren enza za . a>. E’ #o'iti)a quando a leva sul atto ce la previsione di una pena per taluni taluni comportamenti contribuisce contribuisce a conermare nei nei consociati il giudizio giudizio di disapprovazione di quei comportamenti . %etributiva. #erve a castigare una persona per ci5 ce a commesso. ale unzione sembrerebbe vicina alla vendetta, ma collegata al principio della proporzione a una sua utilità nel sistema penale #revenzione speciale. ira ad impedire la recidiva del singolo delinquente. E’ ne&ati)a quando neut neutra rali lizz zzaa il cond condan anna nato to e>.. E’ #o'iti)a se mira mira alla alla ried rieduc ucaz azio ione ne ed alla alla risocializzazione del condannato. condannato. 90
Il codice di procedura penale del 1/** a introdotto nel nostro sistema penale una serie di meccanismi !negoziali$ ce rendono meno certa la pena e mettono in crisi il principio di proporzione e la unzione di prevenzione generale. generale.
LE PENE PRINCIPALI.
rt. ;1 c.p. 6u abolita dal D. &gs. n. ;;9:1/99. &a "ostituzione l’aveva espressamente bandita dal nostro sistema, salve le leggi militari. &a &. n. */:1//9 l’a abolita completamente ance in campo militare. "on la &egge "ostituzionale n. 1:;007 il ripudio della pena di morte in campo campo militare a assunto assunto ance rilevanza rilevanza costituzionale. costituzionale. 83 L(er&a'too. rt. ;; c.p. E’ la pena detentiva perpetua. Dopo varie modiice oggi il condannato i%erazione condizionae condizionae. ale beneicio pu5 essere dopo dopo ;3 anni anni pu5 pu5 esse essere re amme ammess ssoo alla alla i%erazione accordato solo dopo accertato ravvedimento. &a &. n. 33+:1/*3 a poi esteso agli ergastolani la 'e"ii%ert$ una volta i%erazione antici#ata antici#ata concessio concessione ne della 'e"ii%ert$ volta scontat scontatii ;0 anni di pena pena e della della i%erazione secondo la quale in applicazione di alcune norme l’ergastolano pu5 essere rimesso in libertà ance dopo 1 anni. -3 La recu' recu'ion ione. e. rt. ;+ c.p. E’ la pena detentiva temporanea prevista per i delitti . Ba dai quindici giorni ai ventiquattro anni. I limiti valgono per il giudice ma non per il legislatore il quale pu5 derogarvi com’è successo, ad es. all’art. 3+0 c.p. . &a reclusione è disciplinata dall’ordinamento penitenziario. :3 La "uta. rt. ;9 c.p. E’ la pena pecuniaria prevista per i delitti. "onsiste nel pagamento allo #tato di una somma non ineriore a 0 euro nA superiore a 0.000 euro. Per i delitti determinati da motivi di lucro se la legge stabilisce soltanto la pena della reclusione il giudice pu5 aggiungere la multa. Pu5 essere rateizzata. n tempo il mancato pagamento si convertiva in pena detentiva, oggi in libertà controllata ed in lavoro sostitutivo. ;3 L(arre'to. rt. ; c.p. E’ la pena detentiva temporanea per le contravvenzioni. #i estende da cinque giorni a tre anni. Ba Balgono per l’arresto gli stessi principi della reclusione salve deroge. <3 L(a""end L(a""enda. a. rt. ;3 c.p. E’ la pena pecuniaria prevista per le contravvenzioni. "onsiste nel pagamento allo #tato di una somma somma non ineriore a ;0 euro nA superiore a 10.000 10.000 euro. Ba Balgono per l’ammenda gli stessi principi della multa. #ene sostitutive. &a legge 3*/:1/*1 prevede per il giudice il potere discrezionale di sostituire la detenti)a pena detentiva con altra sanzione meno alittiva entro certi limiti. d es. la #ena detenti)a in0eriore a due anni, pu5 pu5 esse essere re 'o'tituita con a 'e"idetenzione, la quale comporta per il condannato la presenza in appositi istituti di almeno dieci ore al giorno oltre ad una serie di altre restrizioni quali ad es. la sospensione della patente, il divieto di tenere armi, il ritiro del passaporto, 'o'tituita con a i%ert$ controata controata. &a ecc. &a #ena detenti)a in0eriore a un anno pu5 essere 'o'tituita 63 La #ena #ena di "orte. "orte.
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#ena detenti)a in0eriore a 'ei "e'i pu5 essere 'o'tituita con a "uta 2in ca'o di recu'ione3 con (a""enda 2in ca'o di arre'to3. Bi sono poi le sanzioni applicabili dal giudice di
pace.
LE PENE ACCE++ORIE.
rt. rt. ;0 c.p. c.p. ccan ccanto to alle alle pene pene prin princi cipa pali li talv talvol olta ta si appl applic ican anoo le pene pene acce access ssor orie ie le qual qualii conseguono di diritto alla condanna, come eetti penali di essa. +ono 4uindi contraddi'tinte da c.d. auto"ati'"o. In passato per la c.d. inde0etti%iit$ non potevano essere sospese. Gggi, invece, la sospensione condizionale si estende ance alle pene accessorie cos( come il patteggiamento comporta tra l’altro la non irrogazione di esse quando la pena principale irrogata non superi i due anni. #i tratta di misure a carattere interditti)o con una duplice unzione #uniti)a e detenti)a. Da accre'cono (a00itti)it$ (a00itti)it$ della pena principale un lato accre'cono principale e dall’altro dall’altro i"#edi'cono a reiterazione. -ispondono ad esigenze esigenze di prevenzione negativa negativa sia generale ce speciale. speciale. Art. Art. 6? c.#. c.#. &e singole pene accessorie sono enumerate dall’art. 1/. ce distingue tra pene accessorie per i delitti e per le contravvenzioni. @e sono previste altre nella legislazione speciale. Per i deitti 'ono 267 co""a3% 1. interd interdizi izione one dai pub pubbli blici ci ui uici ci ;. interdizio interdizione ne da da una una proes proession sionee o da un’art un’artee +. inte interd rdiz izio ione ne lega legale le 9. interdizio interdizione ne dagli dagli uici direttivi direttivi delle delle persone persone giuridic giuridicee e delle imprese imprese . incapacit incapacitàà di contrar contrarre re con la pubblica pubblica amministraz amministrazione ione 3. estinzion estinzionee del del rapport rapportoo di impiego impiego o di lavoro lavoro 7. decadenz decadenzaa o sospensione sospensione dall’es dall’eserciz ercizio io della potestà potestà dei dei genitori. genitori. 1> &’interd ’interdizion izionee dai pubblici pubblici uici uici pu5 essere% essere% #er#etua nel caso in cui la pena principale sia l’ergastolo o alla reclusione non ineriore a cinque anni per delitto non colposoF te"#oranea nel caso di delitto non colposo punito con la reclusione non ineriore ai tre e ineriore ai cinque anni . i sensi dell’art. +1 c.p. l’interdizione temporanea consegue ance alla condanna per un delitto realizzato con abuso di potere o con violazione dei doveri inerenti alla pubblica unzione unzione o al pubblico servizio. servizio. ;> &’interdizione da una proessione o da un’arte preclude al condannato la possibilità di esercitare, per tutta la durata della pena accessoria, una proessione, arte, industria, ovvero commercio o mesti mestiere ere,, per per cui siano siano ricie riciesti sti specia speciali li perme permessi ssi,, abilit abilitazi azioni oni,, autori autorizz zzazi azioni oni o licen licenzeF zeF essa essa comporta altres( la decadenza dal provvedimento di autorizzazione ottenuto. "onsegue ad ogni condanna per delitti commessi con l’abuso di una proessione, ecc., o per doveri ad essa inerenti. +> &’inte interd rdiz izio ione ne lega legale le comp compor orta ta le stes stesse se inca incapa paci cità tà disp dispos oste te dall dallaa legg leggee civi civile le quan quanto to all’interdiz all’interdizione ione giudiziale giudiziale.. #catta negli negli stessi casi di quella quella dai pubblici uici uici ed a le stesse stesse caratteristice . 9> &’interd ’interdizion izionee temporane temporaneaa dagli dagli uici uici direttivi direttivi delle persone giuridice giuridice e delle imprese. ale ale disposizione vieta al reo di esercitare l’uicio di amministratore, sindaco, liquidatore, direttore 9;
generale e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari noncA ogni altro uicio con potere di rappresentanza e consegue alla condanna alla reclusione non ineriore a sei mesi per delitti commessi con abuso dei poteri o violazione dei doveri inerenti all’uicio . > &’incap ’incapacità acità di contratta contrattare re con la pubb pubblica lica amministrazio amministrazione ne importa importa il divieto divieto di conclude concludere re contratti con la P.. P.. e pu5 avere una durata compresa tra uno e tre anni . 3> &’estinzione del rapporto di impiego o di lavoro è conseguenza di una condanna alla reclusione non ineriore a tre tr e anni per determinati delitti contro la P.. P.. . 7> &a decadenz decadenzaa e la sospensione sospensione della potestà dei genitori genitori sono disciplina disciplinate te dall’art. dall’art. +9 c.p. Il condannato all’ergastolo ce sia genitore perde la relativa potestà. &a pi) blanda sospensione si a quando qua ndo il gen genito itore re sia conda condanna nnato to per delit delitti ti commes commessi si con abuso abuso della della potes potestà tà stessa stessa.. &a sospensione dura il doppio della pena detentiva principale inlitta. Il genitore perde ance il diritto sui beni del iglio o l’incapacità di esercitare tali diritti per la durata della sanzione accessoria. accessoria. Per e contra))enzioni 'ono 287 co""a3% 1. sospensio sospensione ne dall’es dall’eserciz ercizio io di una proessio proessione ne o di un’art un’artee ;. sospensio sospensione ne dagli dagli uici direttiv direttivii delle persone persone giuridic giuridice e e delle imprese imprese.. &a sospensione dall’esercizio dall’esercizio di una proessione, ecc. e dagli uici direttivi delle persone giuridice e delle imprese ricalcano i contenuti interdittivi delle corrispondenti pene accessorie stabiliti per i delitti in maniera pi) blanda. Pene acce''orie co"uni ai deitti ed ae contra))enzioni 2-7 co""a3% 1. pubb pubblica licazione zione della sentenza sentenza di conda condanna. nna. &a pubblicazione della sentenza di condanna consegue alla condanna all’ergastolo. Essa avviene mediante aissione nel "omune ove è stata pronunciata, ove il delitto u commesso ed in quello dell’ultima residenza del reo. Biene Biene inoltre pubblicata su uno o pi) giornali indicati indicati dal giudice e sul sito internet del inistero della 4iustizia. LA COMMI+URAZIONE DELLA PENA.
Il giudice deve commisurare la pena entro i limiti della c.d. cornice edittale ance in rapporto al tipo di sanzione. d d es. in caso di delitto punito alternativamente con la reclusione o con la multa deve innanzi tutto decidere se irrogare la pena detentiva o quella pecuniaria e solo successivamente quantiicare l’una o l’altra. &a commisurazione tiene conto pure delle circostanze. In sede di commisurazione della pena il giudice agisce discrezionalmente ance se deve dar conto di come e percA a irrogato la pena . &a legge ornisce al giudice una serie di parametri cui egli si deve attenere nel commisurare la pena . Huesti sono a &ra)it$ de reato! la ca#acit$ a dein4uere del colpevole e le condizioni econo"ic/e de reo per le pene pecuniarie . &a legge determina i casi in cui le pene pecuniarie sono isse o proporzionali2 Hueste ultime non anno limite massimo . &e isse sono individuate dal 9+
legislatore e non c’è potere discrezionale del giudice. &e proporzionali sono invece determinate in rapporto al reato. Possono essere superiori ai limiti massimi stabiliti dagli art. ;9 e ;3 c.p. &e pene pene iss issee poss posson onoo rigu riguar arda dare re anc ancee le sanz sanzio ioni ni dete detent ntiv ive% e% si pens pensii all’ all’er erga gast stol olo. o. &e proporzionali no per la contrarietà al principio di legalità.
LE VICENDE DELLA PUNIBILITA(.
#econdo un indirizzo di pensiero il reato è sempre un atto punibile. a molti autori scindono il reato dalla punibilità. punibilità. In quest’ottica quest’ottica a cau'a di non #uni%iit$ in 'en'o 'tretto diversa dalla !esclusione della punibilità$ in caso di errore, cause di giustiicazione e scusanti si distingue in% ori&inaria quella coeva rispetto al reatoF 'o#ra))enuta quella ce si veriica in epoca successiva alla consumazione del reato. Huella sopravvenuta si distingue ance dalla causa estintiva del reato. &a prima interviene sulla punibilità concreta, cioè una volta ce vi è stata la sentenza di condanna. &a seconda interviene sulla punibilità astratta, cioè nel lasso di tempo tra la commissione del reato ed il passaggio in giudicato della condanna estinguendo estinguendo la punibilità astratta, ossia il potere statuale di punire. n esempio per tutti% estingue il reato la morte di colui ce lo a commesso avvenuta prima della condanna , mentre estingue la pena la morte del reo successiva alla condanna . 63 La "orte de reo. -appresenta una causa estintiva del reato e della pena a seconda ce avvenga prima o dopo la sentenza sentenza deinitiva di condanna. condanna. Estingue Estingue le pene principali principali e quelle accessorie. accessorie. 83 La #re'crizione. E’ una causa estintiva del reato o della pena legata al decorso di un lasso di tempo. @on si prescrivono i delitti puniti con l’ergastolo l’ ergastolo nA la pena dell’ergastolo. Pre'crizione Pre'crizione de reato. reato. E’ la legge a stabilire in via generale ed astratta il tempo o necessario aincA un reato si prescriva. &’imputato pu5 sempre rinunciare alla prescrizione e ciedere di essere giudicato per dimostrare la propria innocenza. Il termine di prescrizione inizia a decorrere dal giorno della consumazione della ipotesi di reato. Il corso della prescrizione del reato pu5 essere sospeso o interrotto . o Pre'crizione dea #ena. &a prescrizione della pena è disciplinata dagli articoli 17; e 17+ c.p. I termini decorrono dal giorno in cui la sentenza è divenuta irrevocabile. +> La re"i''ione dea 4uerea. E’ considerata una cau'a e'tinti)a de reato in relazione ai delitti procedibili a querela della persona oesa. -imettere la querela signiica ritirarla ritir arla ance se a volte la querela è irrevocabile . :3 L(a"ni'ti L(a"ni'tia. a. tto di clemenza. #i tratta di provvedimento generale ed astratto con il quale lo #tato #tato rinunc rinuncia ia a pun punire ire certi reati. reati. #i distingu distinguee in% #ro#ria se interviene prima della sentenza deinitiva deinitiva di condanna condanna ed è causa di estinzione estinzione del reatoF i"#ro#ria quando interviene dopo la condanna ed è causa estintiva della pena . 99
;3 L(induto. L(induto. tto di clemenza.
E’ causa causa estintiva della pena, ma non estingue le pene accessorie ne gli altri eetti penali della condanna. E’ generale ed astratto. "ondona in tutto o in parte la pena principale o la commuta in altra pena. @on presuppone una condanna irrevocabile. E’ proprio se interv intervien ienee nel corso corso della della esecu esecuzio zione ne di una con condan danna na dein deiniti itivaF vaF improp improprio rio se interv intervien ienee in sentenza dal giudice di cognizione . <3 La &razia. tto di clemenza. E’ causa di estinzione della pena ce presuppone una condanna passata in giudicato. #i rierisce ad una speciica persona ed è prerogativa del Presidente della -epubblica. "ondona in tutto o in parte la pena principale e non le accessorie ovvero la commuta. =3 La 'o'#en'ione condizionae dea #ena. rt. 13+ c.p. Incide sulla pena inlitta con sentenza di condanna attraverso una speciica statuizione del giudice, il quale pu5 stabilire ce la pena rimanga sospesa in presenza di determinati presupposti e limiti. &a sospensione è di cinque anni in caso di delitti e di due per le contravvenzioni. contravvenzioni. &a sospensione pu5 ance indurre all’estinzione del reato se nei termini stabiliti dalla sospensione il condannato non commette un delitto o contravvenzione della stessa indole ed adempie agli obbligi impostigli. &’estinzione del reato non è tuttavia automatica. Inatti la sospensione pu5 essere revocata di diritto quando il reo commet commetta ta un reato reato della della stessa stessa indole indole o riport riportii un’alt un’altra ra con condan danna na per un delitt delittoo comm commess essoo anteriormente. Pu5 essere concessa dal giudice in caso di condanna alla reclusione o all’arresto per un tempo non superiore a due anni ovvero a pena pecuniaria. @on pu5 essere concessa pi) di due volte. &a sospensione condizionale della pena è applicabile alle misure di sicurezza eccetto la conisca e alle pene accessorie. >3 L(o%azione. E’ una causa estintiva del reato incentrata sul pagamento di una data somma . #i distingue in o%%i&atoria se riguarda le contravvenzioni per le quali è prevista la sola pena dell’ammenda. dell’ammenda. Il pagamento di una somma pari ad un terzo del del massimo edittale di pena entro e'tin&ue i reatoF di'crezionae 2art. 13; bis c.p.> quando possono estinguersi le un certo termine e'tin&ue contravvenzioni contravvenzioni punite con pena alternativa . E’ ammissibile su domanda di parte. E’ a discrezione del giudice. @on è ammissibile nei casi di recidiva reiterata, di abitualità o proessionalità nelle contravvenzioni. E’ pari alla metà del massimo della pena edittale. Estingue il reato. ?3 La i%erazione condizionae. condizionae. rtt. 173 e 177 c.p. In virt) di essa parte della pena resta sospesa per il periodo di tempo determinato dalla legge% se in tale periodo il reo non commette altri reati, la pena si estingue. Il detenuto deve avere già scontato trenta mesi o almeno la metà della pena inlittagli e deve dare segni di vero ravvedimento. &a pena residua non deve essere superiore a cinque anni. In caso di ergastolo il detenuto deve aver scontato almeno ventisei anni di pena. #i riscontrano due asi% prima la sospensione dell’esecuzione della pena e della misura di sicurezza detentiva e poi due sbocci alternativi% la revoca della liberazione o l’estinzione residua della pena. 6@3 La ria%iitazione. Elimina alcune conseguenze penali della condanna ce compromettono la piena capacità di agire . Estingue le pene accessorie ed ogni eetto penale della condanna. Gccorre la !buona condotta$, la costanza lungo un arco temporale non trascurabile di 9
almeno tre anni dal giorno in cui la pena principale è stata eseguita o estinta . Il termine è di dieci anni in caso di delinquente abituale ed otto in caso di recidiva aggravata. Pu5 essere revocata . &a revoca è di diritto se la persona riabilitata entro sette anni compie un delitto non colposo per il quale sia inlitta la pena della reclusione non ineriore a due anni o pena pi) grave. grave. 663 La non "enzione dea condanna. I precedenti penali e giudiziari di ogni soggetto risultano da apposito certiicato del casellario giudiziale. ra gli eetti penali della condanna si annovera ance l’iscrizione al casellario. a ance in caso di condanna scritta non è detto ce essa risulti dal certiicato. a mentre i precedenti devono risultare dal certiicato, per i privati l’art. 17 c.p. prevede ce la prima condanna ce rispetti certi limiti imposti dalla legge non iguri nel casellario per la c.d. non menzione. menzione. 683 I #erdono &iudiziae. rt. 13/ c.p. "onsiste nella rinuncia al giudizio o nell’astensione dalla pronuncia di condanna ed è applicabile solo ai minori di diciotto anni ce non siano già stati condannati a pene detentive per delitto e non sia delinquente abituale. Pu5 essere concessa per un massimo massimo di due volte sempre ce il cumulo cumulo delle pene non superi superi i due anni e la pena pecuniaria pecuniaria 19/,+7 euro. Estingue immediatamente il reato e non è revocabile. #rocedere #er irrie)anza irrie)anza de 0atto. Il P.. pu5 ciederlo laddove Diverso è il c.d. non uo&o a #rocedere risulti la tenuità del atto e la occasionalità del comportamento. ncora diverso è il caso della 'o'#en'ione de #roce''o "inorie con "e''a aa #ro)a. ll’esito avorevole della prova segue diciarazione giudiziale di estinzione del reato. 6-3 I #atte #atte&&i &&ia"e a"ent nto. o. In altre disposizioni diverse dal c.p. vi sono pure eetti estintivi. Il patteggiamento è una di queste norme. norme. "onsiste nell’applicazione nell’applicazione della pena su riciesta delle parti. Huando la pena non supera i cinque anni l’imputato ed il P.. possono ciedere al giudice una sanzione sostitutiva di una pena pecuniaria o di una pena detentiva. In sostanza le parti possono concordare uno sconto ino ad un terzo. &a relativa sentenza non comporta condanna al pagamento di spese processuali nA l’applicazione di pene accessorie e misure di sicurezza. &a sentenza conduce all’estinzione del reato laddove sia stata irrogata una pena detentiva non superiore a due anni. 6:3 L(a00ida"ento in #ro)a a 'er)izio 'ociae. Estingue la pena principale e non le accessorie. 6;3 La i%erazione i%erazione antici#ata. "onsiste nella detrazione di una quota di quarantacinque giorni per ogni semestre di pena scontata. &a remissione della parte di pena detratta si traduce nell’estinzione di essa. E’ revocabile. 6<3 L(e'tinzione de reato con'e&uente a condotte ri#aratorie. E’ una causa estintiva del reato ed è di competenza del giudice di pace. Egli sentite le parti pu5 concederla se l’autore prima della sentenza dimostri di aver riparato il danno e di aver eliminato le conseguenze dannose o pericolose del reato. LE MI+URE DI +ICUREZZA.
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-appresentano quei provvedimenti diretti a riadattare il reo alla vita sociale e ad impedirgli di nuocere nuovamente. Nanno unzione di #re)enzione '#eciae #o'iti)a percA anno lo scopo di una risocializza risocializzazion zionee del delinquente delinquente e #re)enzione '#eciae ne&ati)a in quanto inalizzate ad impedire la recidiva da parte di un soggetto pericoloso. Il 'o&&etto i"#uta%ie se riconosciuto colpevole viene condannato ad una pena alla quale si pu5 aggiungere una misura di sicurezza qualora egli sia socialmente pericoloso. Il 'o&&etto non i"#uta%ie invece non è punibile e ci5 comporta la non condanna e, una volta riconosciuta l’incapacità di intendere e di volere, il proscioglimento. &’imputato prosciolto proprio percA non imputabile è sanzionabile con una misura di sicurezza personale se socialmente pericoloso ed è l’unica sanzione di natura penale a disposizione del sistema penale per tali soggetti. #i ritiene comunemente ce le "i'ure di 'icurezza siano 'anzioni cri"inai. #ono molto alittive e possono essere irrogate solo dopo un processo giurisdizionale come le pene ma, diversamente da esse, non seguono l’idea del castigo inteso come corrispettivo per ci5 ce a atto il soggetto imputabile in passato, ma guardano al uturo e mirano ad evitare ce il soggetto non imputabile possa are qualcosa di pericoloso. &e misure di sicurezza devono avere una seria garanzia costituzionale, in particolare il principio di legalità e, quindi, della riserva di legge e della tassatività . @on pu5 essere retroattiva. I presupposti per la sua applicabilità sono due % 1. la realizzazione realizzazione di un atto previsto come come reato F ;. la pericolosità pericolosità sociale del reo . Il giudice pu5 ordinare ce l’imputato l’i mputato prosciolto in caso di reato impossibile sia sottoposto a misura di sicurezza . In caso di concorso tra due o pi) persone per il solo accordo per commettere un delitto, il giudice pu5 applicare una misura di sicurezza. &e misure di sicurezza non possono essere revocate se le persone ad esse sottoposto non anno cessato di essere socialmente pericolose . #e ne desume ce la durata di esse è indeterminata e si protrae incA esiste la pericolosità sociale del soggetto. Le "i'ure di 'icurezza sono personali e patrimoniali. &e #er'onai si distinguono in% Detenti)e % 1. l’assegna l’assegnazion zionee ad una colonia colonia agricol agricolaa o ad una una casa casa di lavoro lavoro ;. il ricove ricovero ro in una una cas casaa di cura cura e rico ricove vero ro +. il ricover ricoveroo in ospedale ospedale psiciatr psiciatrico ico giudiz giudiziario iario 9. il ricove ricovero ro in un riorm riormato atorio rio giudi giudizia ziario rio.. Non detenti)e % 1. la lib liber ertà tà vig vigil ilat ataa ;. il divieto divieto di soggio soggiorno rno in uno uno o pi) "omu "omuni ni o in una o pi) provin provincie cie +. il divieto divieto di requenta requentare re osterie osterie e pubblici pubblici spacc spaccii di bevande bevande alcoolic alcoolice e 9. l’espulsio l’espulsione ne dello dello stranie straniero ro dal dal territorio territorio dello dello #tato #tato.. Le #atri"oniai sono % 97
1. la cauzio cauzione ne di buon buonaa condot condotta ta c.p.> ;. la conisc coniscaa c.p.> . a>. dein4uente a%ituae a%ituae è un soggetto ce a ripetutamente commesso atti criminosi tanto da Il dein4uente acquisire una sorta di amiliarità con il delitto < consuetudo delinquendi > e continua a dimostrare una spiccata pericolosità sociale. &’art. 10; c.p. prevede la c.d. a%ituait$ #re'unta daa e&&e ce si a quando il delinquente dopo essere stato condannato alla reclusione complessivamente a cinque anni per tre delitti non colposi commessi entro dieci anni, riporta un’altra condanna per delitto non colposo entro dieci anni successivi all’ultimo dei tre precedenti. L(a%ituait$ ritenuta da &iudice è disciplinata dall’art. 10+ c.p. il quale prevede invece ce sia il giudice dopo tre delitti non colposi, stante la gravità dei delitti, a ritenere dedito al delitto l’auto. &’art. art. 10 c.p. parla invece invece del del dein4uente #ro0e''ionae. E’ tale ci essendo considerato già abituale subisce una condanna per altro reato e viva ance solo parzialmente dei proventi del reato. &a igura igura del dein4uente #er tendenza è prevista dall’art. 10* c.p. Egli sebbene non recidivo o abituale o proessionale commette un delitto non colposo contro l’incolumità pubblica o la vita il quale ance se non previsto dal c.p. riveli una speciale inclinazione al delitto ce trovi la sua causa nell’indole particolarmente malvagia del colpevole. CON+EGUENZE CIVILI DEL REATO.
&a commissione di un reato oltre a conseguenze penali pu5 produrre eetti ance sul piano civilistico. lcune lcune di esse sono previste dal codice civile, altre dal codice penale. titolo esempliicativo le prime sono% 1. i casi di esclusione dalla successione successione indegno> ;. le ipotesi di revoca della donazione donazione c.c.> +. l’annullabilità della transazione transazione atta sulla base base di documenti documenti alsi . &e seconde sono previste dall’art. 1* e ss del c.p. e sono delle vere e proprie obbligazioni civili% 6. o%%i&azioni nei con0ronti con0ronti dee )itti"e de reato •
•
Re'tituzione. -ipristino della situazione di atto preesistente al reato.
#e il ripristino non è possibile vi è il ri'arci"ento de danno. &a disposizione di cui all’art. 1* c.p. è onte di responsabilità autonoma rispetto a quella dettata dall’art. ;09+ del c.c. in tema di risarcimento per atto illecito. #atri"oniae è quantiicabile. #i divide in danno emergente e Il danno #atri"oniae lucro cessante . &a valutazione del danno non #atri"oniae è pi) diicile. Bi rientra il c.d. danno "orae comunemente identiicato nella 'o00erenza 0i'ica o #'ic/ica o nel di'credito o #re&iudizio 'ociae patito dalla vittima. rattandosi di un’entità immateriale è per sua natura sottratta ad una pun puntua tuale le valut valutaz azion ionee econom economica ica.. &’art. art. 1*3 c.p. c.p. preved prevedee qua quale le orma orma specia speciale le di risarciment risarcimentoo del danno non patrimonia patrimoniale le a #u%%icazione dea 'entenza di condanna. 9*
ale sanzione civile da reato non deve essere conusa con la pena accessoria di analogo contenuto e? art. +3 c.p. 8. o%%i&azioni o%%i&azioni nei nei con0ronti con0ronti deo deo +tato. Il soggiorno in carcere non è gratuito per il detenuto. Egli è obbligato a rimborsare all’erario le spese per il suo mantenimento e risponde di tale obbligazione con tutti i suoi beni presenti e uturi. Il rimborso riguarda il periodo di custodia cautelare e la ase di esecuzione della pena. Inoltre è obbligato a pagar le spese processuali. uttavia vi è la possibilità della rimessione del debito da parte dello #tato il detenuto versi in condizioni economice disagiate e si sia distinto per regolare condotta. &e obbligazioni aventi ad oggetto le restituzioni r estituzioni e la pubblicazione della sentenza di condanna sono espressamente qualiicate dalla legge come indi)i'i%ii ossia non sono suscettibili di adempimento parziale. E’ prevista la regola della solidarietà tra condannati per lo stesso reato. Nanno invece carattere sussidiario e non solidale le c.d. obbligazioni civili per le pene pecuniarie. Esse sorgono solo se il condannato è insolvibile. Il c.p. prevede% 1. l’obbligazione civile per le pene pecuniarie in capo alla persona rivestita dell’autorità sul dipendente F ;. l’obbligazione civile per le pene pecuniarie in capo alle persone giuridice eccettuati gli enti pubblici per le condanne condanne contro ci ci ne abbia la rappresentanza rappresentanza o l’amministrazione. l’amministrazione. A &aranzia de(ade"#i"ento dee o%%i&azioni ci)ii na'centi da reato il c.p. contempla i seguenti istituti% 1. il sequestro sequestro conservativo conservativo penale penale dei dei beni dell’imputatoF ;. l’azione revocatoria revocatoria nei conronti degli degli atti in rode compiuti compiuti dal colpevoleF colpevoleF +. il prelievo sulla remunerazione per il lavoro prestato dal condannato condannato in carcere.
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INDICE INTRODUZIONEKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK...#a&. 8 IL DIRITTO PENALEK.. KKKKKKKKKKKKKKKKKKKK.K... #a&. 8 IL CODICE PENALEKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK.KK.#a&. -
PARTE I * I PRINCIPI CO+TITUZIONALI............................................. ...........................................................#a&. ..............#a&. : IL PRINCIPIO DI LEGALITA LEGALITA(KKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK.#a&. : IL PRINCIPIO DI MATERIALITA(KKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK.#a&. < IL PRINCIPIO DI O11EN+IVITA O11EN+IVITA(KKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK...#a&. = IL PRINCIPIO DI COLPEVOLEZZAKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK..#a&. =
PARTE II LA LEGGE PENALE E LA +UA APPLICAZIONE KKKKK#a&. > LA LEGGE PENALE NEL TEMPOKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK..#a&. > LA LEGGE PENALE NELLO +PAZIOKKKKKKKKKKKKKKKKKKK...#a&. +PAZIOKKKKKKKKKKKKKKKKKKK...#a&. 6@ L(INTERPRETAZIONE DELLA LEGGE PENALEKKKKKKKKKKKKKK..#a&. 68
PARTE III IL REATO KKKKKKKKKKKKKKKKKKKK......KKK#a&. 6LA TIPICITA(KKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK..#a&. TIPICITA(KKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK..#a&. 6; L(ANTIGIURIDICITA L(ANTIGIURIDICITA(KKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK.. (KKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK..#a&. #a&. 6> LA COLPEVOLEZZAKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK#a&. COLPEVOLEZZAKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK#a&. 8-
PARTE IV LE 1ORME DI MANI1E+TAZIONE DEL REATO .................#a&. -8 LE CIRCO+TANZE DEL REATOKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK#a&. -8 IL TENTATIVO O DELITTO TENTATOKKKKKKKKKKKKKKKKKK...#a&. -; IL CONCOR+O DI PER+ONE NEL REATOKKKKKKKKKKKKKKKKK..#a&. REATOKKKKKKKKKKKKKKKKK..#a&. -= UNITA( E PLURALITA( DI REATIKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK.#a&. -?
PARTE V PENE! PUNIBILITA( E MI+URE DI +ICUREZZA KKKKK#a&. :@ LE PENE PRINCIPALIKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK..#a&. PRINCIPALIKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK..#a&. :6 LE PENE ACCE++ORIEKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK#a&. :6
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LA COMMI+URAZIONE DELLA PENAKKKKKKKKKKKKKKKKKK....#a&. :LE VICENDE DELLA PUNIBILITA(KKKKKKKKKKKKKKKKKKKK..#a&. PUNIBILITA(KKKKKKKKKKKKKKKKKKKK..#a&. :: LE MI+URE DI +ICUREZZAKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK....#a&. :< CON+EGUENZE CIVILI DEL REATOKKKKKKKKKKKKKKKKKKK...#a&. REATOKKKKKKKKKKKKKKKKKKK...#a&. :>
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